Visualizzazione post con etichetta aphex twin. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta aphex twin. Mostra tutti i post

venerdì 5 settembre 2014

LE MIE CANZONI PREFERITE - 50/41





La classifica delle 100 canzoni di sempre preferite da Pensieri Cannibali prosegue ed entra oggi nel vivo, con le posizioni dalla 50 alla 41.
Per chi se le fosse perse, ecco il riassunto delle puntate precedenti:

"Evvai che stasera si balla!"


mercoledì 12 ottobre 2011

Mettiti a 90


Proseguono sul blog It’s only rock’n’roll di Lozirion le sfide musicali a suon di canzoni dei vari decenni. Questa settimana tocca agli anni ’90 e questa qui sotto è la mia playlist della decade in cui sono cresciuto e a cui sono particolarmente affezionato.
Passate quindi dalle parti di Lozirion e votate nell’apposito sondaggino a sinistra la vostra lista preferita. Siete liberi di scegliere quella che volete, naturalmente, ma se votate quella di Mr. Ford anziché la mia, sappiate che siete davvero delle persone cattive. :)
Anche perché, al di là dell’aspetto musicale, i video dei pezzi che ho scelto sono strepitosi!

1. Smashing Pumpkins – Tonight, tonight
2. Blur – The Universal
3. Nirvana – Heart-shaped box
4. Radiohead – No surprises
5. Prodigy – Firestarter
6. Daft Punk – Da funk
7. Garbage – Only happy when it rains
8. Nada Surf – Popular
9. Underworld – Born slippy
10. Aphex Twin – Come to daddy
11. Fiona Apple – Criminal
12. Aerosmith – Crazy
13. Soundgarden – Pretty noose
14. Urge Overkill – Girl, you’ll be a woman soon
15. Ash – Girl from Mars
16. Placebo – Every you every me
17. Bjork – All is full of love
18. R.E.M. – Drive
19. Afterhours – Male di miele
20. Jeff Buckley – Last goodbye




lunedì 28 marzo 2011

Darren Aronofsky, il regista del delirio

Il cigno nero ha dimostrato al mondo che Darren Aronofsky è una di quelle poche persone al cui passaggio bisognerebbe inchinarsi, per rendere giusto omaggio a cotanto genio. Per narrare le gesta di questo eroe della nostra epoca ho deciso quindi di ripercorrere tutta la sua carriera partendo dall’inizio. Visto che il mondo è bello perché è vario naturalmente questa è solo una panoramica molto soggettiva. Tanto per dire, secondo il mio blogger-antagonista Mr. Ford Aronofsky è un pirletti che ha fatto 3 primi film di merda che nessuno si è filato, poi è stato illuminato sul suo cammino da Mickey Rourke, da sempre noto per le sue brillanti doti recitative, e quindi si è confermato, ma in tono minore, con Black Swan.
Per me (e anche per una parte del mondo) le cose sono andate però un pelino diversamente…

π - Il teorema del delirio
(USA 1998)
Titolo originale: Pi (π)
Regia: Darren Aronofsky
Sceneggiatura: Darren Aronofsky
Cast: Sean Gullette, Mark Margolis, Ben Shenkman, Pamela Hart, Samia Shoaib
Genere: allucinato
Se ti piace guarda anche: Ghost Dog, Eraserhead, Following, L’uomo senza sonno, L’esercito delle 12 scimmie, Cube - Il cubo, The Number 23

Fin dall’esordio si capisce che Darren Aronofsky non è uno normale. Il modello di riferimento principale per il regista ebreo di origini russe e ucraine è da subito David Lynch, qui in particolare con un Eraserhead richiamato a partire dal bianco e nero. Ma questa non è che una piccola influenza di un film fondamentale della nostra epoca.
Il teorema del delirio è un film sì ovviamente delirante e soprattutto molto ma molto drum’n’bass, come sottolinea la colonna sonora firmata da Clint Mansell, ex leader della british band Pop Will It Itself con cui Aronofsky instaura subito una collaborazione ancora più stretta di quella Lynch/Angelo Badalamenti. Nella spettacolosa soundtrack ci sono tutti i pesi massimi dell’elettronica del periodo, da Aphex Twin ad Autechre, dai Massive Attack a Orbital e Roni Size. Chi non apprezza il genere credo che difficilmente riuscirà a comprendere in pieno un film come questo, in grado di avere un impatto sul cinema di oggi quanto i lavori di Aphex Twin hanno avuto sulla musica moderna.
Le musiche sono infatti un aspetto fondamentale nel cinema di Aronofsky ancor più di molti altri autori e credo che il pubblico rock’n’roll non possa entrare in una pellicola del genere. Il pubblico rock’n’roll che cerca il ritornellone da cantare a squarciagola allo stadio con Aronofsky troverà pane per i suoi denti solo con The Wrestler, mentre dentro a un film del genere non sono presenti facili melodie o lo schema classico strofa/ritornello/strofa, ma solo un flusso di idee e ritmo puro, ritmo drum’n’bass. Il film tra l’altro appare oggi attuale più che mai visto che il genere è tornato di gran moda, perlomeno in Inghilterra (nel terzo mondo musicale ovvero l’Italia ovviamente no).

π è visivamente qualcosa di magnifico, la summa di varie tendenze videoclippare tra Anton Corbijn, Nine Inch Nails e lo spot Levi’s firmato Michel Gondry. Inizia da qui anche il parallelo con Christopher Nolan, il cui esordio Following sempre nel 1998 è girato con un b/n affatto dissimile da questo. I due registi oggi più osannati del mondo hanno infatti un percorso piuttosto comune fatto di viaggi mentali mica da poco, solo che laddove Nolan rimane sempre più razionale e cerca di dare una spiegazione a tutto, Aronofsky preferisce restare più criptico, è decisamente più fisico e ha un rapporto più viscerale con i suoi personaggi, laddove l’inglese preferisce un contatto più freddo e psicologico. Due registi dallo stile vicino eppure dagli approcci radicalmente lontani.

Il film che comunque sento più affine a questo π comunque è Ghost Dog – Il codice del samurai di Jim Jarmusch, uscito un anno dopo; stilisticamente piuttosto lontani, entrambi raccontano di personaggi solitari che vivono dentro il loro mondo e riescono a coniugare al loro interno tendenze diverse e in apparenza inconciliabili: la cultura hip-hop e la disciplina dell’antico Giappone in Ghost Dog, il drum’n’bass e la matematica nel teorema del delirio. Oltre ad altri piccoli dettagli come la fissazione per gli uccelli (i pennuti, non pensate ad altro…) e i discorsi con le bambine al parco (discorsi filosofici, anche in questo caso non pensate ad altro…).

La trama di π è parecchio complessa (per usare un eufemismo), ma più che altro è un puro trip sonoro e mentale dentro una mente geniale e deviata quanto quella del regista, solo che qui il suo alter-ego non è un regista destinato a cambiare la storia del Cinema, bensì un matematico che prova a ricondurre tutta la realtà del mondo ai numeri, interpretato da un ottimo Sean Gullette, poi rimasto nell'ombra un po' come accaduto ai due protagonisti dell'esordio di Nolan, ovvero Jeremy Theobald e Alex Haw. Nel cast c’è naturalmente anche Mark Margolis, attore feticcio del regista newyorkese che comparirà in tutti i suoi film.

Come distinguere un film di Aronofsky da una imitazione?
Se non c'è Mark Margolis, è un falso
Il viaggio aronofskyano nella follia della mente umana concluso dal tuffo di Nina ne Il cigno nero è partito da qui, in un film non alla portata di tutti. Il regista all’esordio parla infatti ancora una lingua tutta sua che nei suoi ultimi due lavori si è poi sforzato di tradurre e rendere un po’ più accessibile anche per chi ancora non si è procurato un dizionario Aronofsky-linguaggio umano.
Altamente consigliato, sia il film che l’acquisto del suddetto dizionario.
(voto 9+)

Accoglienza: il film è stato osannato dalla critica e ha vinto vari premi tra cui quello per la regia al Sundance 1998 e miglior film e sceneggiatura agli Independent Spirit Awards 1999.
Box-office USA: $ 3,2 milioni, ma il film è costato appena $ 60 mila.

Fine prima parte del viaggio aronofskyano.
To be continued…

sabato 1 gennaio 2011

Anticipation 2011: la musica e il cinema del nuovo anno

Il nuovo anno è appena nato, è ancora un bebè insanguinato e in lacrime, ma già promette di crescere bene. Ecco quindi alcuni ascolti/visioni che molto probabilmente segneranno questo 2011.

20. Sucker Punch
Nuovo spettacolare film fumetto per Zack Snyder (“300”) con un cast pieno di fighette (Jena Malone, Vanessa Hudgens, Emily Browning, Jamie Chung, Abbie Cornish) più Jon Hamm di Mad Men. Potrebbe essere una delle pellicole più divertenti e spettacolari del 2011, o in alternativa una gran porcata. Uscita italiana: 25 marzo.


Ebbene sì, questo è proprio Sean Penn
19. Paolo Sorrentino
Dopo “Il divo”, il regista italiano visivamente più talentuoso dai tempi forse di Antonioni sbarca negli USA con uno Sean Penn dal look alla Robert Smith dei Cure e la storia di una rockstar sul viale del tramonto. Abbastanza ingredienti per farne un possibile cult: “This must be the place”. Uscita prevista per la primavera.

18. R.E.M.
Non credo Michael Stipe e soci abbiano bisogno di presentazioni. Il nuovo album si chiama “Collapse into now” e ha per ospiti Eddie Vedder, Patti Smith e Peaches. Tieniamo le dita incrociate.

Tra gli altri ritorni musicali attesi per il 2011 anche PJ Harvey, Panic at the Disco, Foo Fighters, Queens of the Stone Age, Decemberists, Death Cab For Cutie, Muse, White Lies, M83, Coldplay, Pains of Being Pure at Heart, Santigold, U2, Marilyn Manson, The Cars, Gang of Four, Duran Duran, Kiss, Roxette, Beastie Boys, Dr. Dre, Lupe Fiasco, un album in team per Kanye West con Jay-Z e poi tornano anche Avril Lavigne, Nelly Furtado e Britney Spears (ca**o ridete, a me piacciono pure loro lol).


17. Blue Valentine
Ryan Gosling e Michelle Williams nel film indie più acclamato dell’ultima stagione americana. Tra l’altro preparate i fazzoletti, sembra infatti sia la pellicola più lacrimevole dell’anno.


16. 127 ore
Ispirato alla vera storia dello spericolato scalatore spirito libero Aaron Ralston, potenzialmente è il nuovo “Into the wild”, negli Usa ha già avuto molti consensi, la regia è di Danny Boyle (“Trainspotting” e premio Oscar per “The Millionaire”) e sembra che James Franco offra una performance strepitosa.


15. Strokes
È da un po’ di tempo che non esce un bel disco di rock’n’roll davvero fondamentale. Dopo progetti solisti e scopate varie in giro, a distanza di 5 anni dall’ultimo album ce lo regaleranno gli Strokes?

14. Nanni Moretti/Massimo Coppola
Dopo Il Caimano, Habemus Papam. Nanni Moretti anche stavolta difficilmente deluderà. Uscita prevista: maggio. Intanto però esordisce dietro la macchina da presa il suo possibile erede, Massimo Coppola, l’idolo dietro ai programmi di Mtv più belli degli ultimi anni ovvero “Avere ventanni” e “Brand New”, con un film si chiama “Hai paura del buio”. Il titolo vi ricorda qualcosa?


13. Source Code
Secondo film per Duncan Jones, il figlio di David Bowie che ha esordito con l’acclamato “Moon”, uno dei migliori film di fantascienza dell’ultimo decennio. Dal trailer, il suo “Source Code” con Jake “Donnie Darko” Gyllenhaal sembra una storia alla “Ricomincio da capo” in versione molto più thriller.


12. Aphex Twin/Burial
Il genietto dell’elettronica (che questa notte ha suonato a Roma) torna con un nuovo attesissimo quanto misterioso lavoro… E sempre sul fronte electro, comeback anche per il re del dubstep inglese Burial!

11. Non lasciarmi
Film basato (come dice il trailer) sul “miglior romanzo del decennio”, una storia fantascientifica, un cast incredibile (Keira Knightley, Andrew Garfield e la mia preferita Carey Mulligan), il regista di “One Hour Photo”. Insomma, mi aspetto grandi cose da questo “Never let me go”. Uscita italiana: 25 marzo (ma in rete dovrebbe arrivare prima).


10. Verdena
Nuovo album doppio con 27 canzoni per i Verdena in arrivo a breve: Wow
Sulla scena musicale italiana, dopo un 2010 così così, tornano anche Subsonica, Afterhours, Marta sui tubi, Cristina Donà e Jovanotti (e il suo primo singolo “Tutto l’amore che ho” fa ben sperare).


9. Hereafter
Clint Eastwood cambia ancora una volta genere e registro e parla dell’aldilà. Negli Stati Uniti non è piaciuto molto, ma per Mr. Ford è già il film del 2011. Decidete voi se questa è una cosa positiva o meno :)
Uscita italiana il 5 gennaio.


8. David Lynch
L'uomo che ha rubato la mia infanzia torna non con un film ma con un disco solista. Dalle prime due canzoni che ci ha fatto sentire, io lo adoro già.


7. Skins
Un sacco di novità dal mondo di “Skins”. La serie cult inglese torna con la quinta stagione e un cast ancora una volta completamente rinnovato. Questa è la terza generazione.


Intanto, su Mtv USA arriva anche il remake americano e per il futuro è prevista persino una pellicola cinematografica con (forse) anche attori dalle prime stagioni.


6. Fiona Apple
Fiona per me è la voce più meravigliosa della musica mondiale, ma è anche una delle artiste più sottovalutate e sfortunate della musica mondiale. Dopo i casini con la Sony che le ha rimandato per anni l’uscita di “Extraordinary machine”, poi arrivato nel 2005, sperando che stavolta il nuovo album previsto per la maledetta primavera non si faccia attendere ulteriormente.

5. The Tree of Life
Già solo il trailer del nuovo film di Terrence Malick con Brad Pitt e Sean Penn è poesia pura, figuriamoci il film intero… Uscita USA: 27 maggio.

Altri film promettenti del 2011: il pugilistico “The Fighter” con Mark Wahlberg e Christian Bale, il folle “Kaboom” di Gregg Araki, il revival 80s di “Take me home tonight”, “Restless” di Gus Van Sant, il ritorno del re dell’horror John Carpenter con “The Ward” (protagonista Amber Heard), “Melancholia” del sempre controverso Lars Von Trier (con Kirsten Dunst, Charlotte Gainsbourg, Kiefer Sutherland, Alexander Skarsgård e suo padre Stellan Skarsgård), “A Dangerous Method” di David Cronenberg (con Keira Knightley, Viggo Mortensen, Michael Fassbender), il film della serie tv “Boris”, “Biutiful” di Iñárritu, “La piel que abito” di Almodovar, “True Grit” dei Coen e ben due pellicole per Steven Soderbergh.

Tra i possibili blockbusteroni del 2011 ci sono invece “Le avventure di Tintin” con regia di Steven Spielberg e produzione di Peter Jackson e poi il capitolo finale di Harry Potter, “Breaking Dawn - Parte 1” per i fan della saga di Twilight, “Sherlock Holmes 2”, la commedia "Parto col folle", “Green Lantern”, “The Green Hornet” di Michel Gondry...


4. Lady Gaga
Con il primo monster disco “The Fame” ha fatto piazza pulita di tutte le altre popstar mondiali, Madonna compresa. Lady Gaga ha già annunciato che il suo nuovo “Born This Way” in uscita a fine maggio e anticipato a febbraio dal singolo omonimo è il più grande album del decennio. Sarà davvero così?

3. Radiohead
In un momento imprecisato del 2011, ma probabilmente a breve, dovrebbero ritornare sulle scene i Radiohead con un progetto di cui non si sa ancora granché. Sicuramente sapranno sorprenderci, ancora una volta.

2. Blur
La notizia va presa con le molle, ma sembra che l'iper-attivo Damon Albarn abbia messo in stand-by i Gorillaz e sia pronto a tornare già a gennaio in studio con gli altri Blur, Graham Coxon compreso. Nel 2010 ci hanno regalato il singolo “Fool’s Day”, nel 2011 arriverà anche il sospirato nuovo album?



1. Black Swan
Visto da pochissimo: regia di Darren Aronofsky da panico, Natalie Portman gigantesca, musiche magnifiche, per me è una delle cose più sconvolgenti e perfette dell'intera storia del Cinema. Prossimamente arriverà anche la mia recensione di questo primo capolavoro del 2011, in uscita in Italia il 25 febbraio, ma se non volete attendere fino ad allora, tra i commenti al post trovate i link per vederlo subito.

venerdì 29 ottobre 2010

Tiro mancino

Federico Zampaglione il cantante è autore di un onesto e piuttosto classico pop italiano come questo



Federico Zampaglione il regista invece sorprende con un film dalle tinte horror di cui si può dire tutto, tranne che sembra un classico film italiano.
Nessun drammone famigliare, nessuna commedia degli equivoci, niente scoregge vanziniane: insomma, non sembra proprio una pellicola realizzata da un italiano nel panorama attuale. Ma nemmeno sembra scimmiottare le pellicole hollywoodiane. Zampaglione sembra piuttosto guardare a un cinema da paura dalle nordiche atmosfere. E fa centro.

Un centro pieno come in musica non gli è forse mai riuscito. È vero, ha fatto alcune belle canzoni (“La descrizione di un attimo”, “Per me è importante”, “I giorni migliori”), c’è stato un periodo in cui qualcuno avventatamente ha parlato di lui persino come di un nuovo Battisti. I veri talenti musicali nei Tiromancino però erano probabilmente Riccardo Sinigallia (autore come solista della splendida “Bellamore”), ma anche il fratello di Federico, Francesco Zampaglione.
Lui invece sembra nato per essere regista. Oddio, l’esordio Nero bifamiliare era passato inosservato tra il pubblico e persino sbeffeggiato dalla critica. Io non l’ho visto quindi evito commenti, però guardando questo Shadow si nota un talento visivo davvero pregevole. In attesa di dare un ascolto al nuovo album dei Tiromancino “L’essenziale” (il primo da 6 anni a questa parte), in uscita proprio in questi giorni, il futuro che mi sento di consigliare a Zampaglione è sicuramente nel cinema.

Shadow
(Italia 2010)
Regia: Federico Zampaglione
Cast: Jake Muxworthy, Karina Testa, Ottaviano Blitch, Chris Coppola, Nuot Arquint
Genere: horror
Links: IMDb, mymovies
Se ti piace guarda anche: Hostel, Saw – L’enigmista, i video “Karma Police” dei Radiohead “Come To Daddy” di Aphex Twin
Shadow è una di quelle storie di caccia infinita alla Duel di Steven Spielberg, o sullo stile del combattimento infinito tra Peter Griffin e il pollo gigante


In Shadow una coppia di bikers finisce per essere vittima di un tiro mancino, inseguita e braccata da due cacciatori folli, con nessuna ragione logica addosso se non la pura sadica cattiveria umana. Dico umana, perché in una scena che ho trovato simbolica (ma magari è stata solo una mia impressione) c’è un cane che prima si mette al loro inseguimento e poi si blocca, come se capisse che quell’odio cieco è inutile. Una cosa che i due uomini sembrano invece non capire.
La prima parte in mezzo ai colli e alle strade di campagna è davvero eccellente. La seconda parte, un po’ meno riuscita, scivola invece nel sadismo più profondo, tra Hostel e Saw – L’enigmista, con un’ottima scena di inseguimento sullo stile del video di “Karma Police” dei Radiohead, ma con le stranianti note del pezzo del 1943 “La strada nel bosco” di Gino Bechi.


Funzionali ma non particolarmente memorabili gli attori, eccezion fatta per l’angosciante mostro interpretato da Nuot Arquint che sembra uscito dal video “Come To Daddy” di Aphex Twin.
Un film inquietante, molto ben girato, dalle splendide atmosfere e, ciliegina sulla torta, il buon Zampaglione ci ha messo dentro pure un messaggio sulla guerra.
(voto 6/7)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com