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domenica 23 dicembre 2018

Best Music 2018: i miei album preferiti di quest'anno





Esistono ancora gli album?
Sì. Non ci sono solo le playlist. Ci sono ancora dei gruppi e degli artisti che tirano fuori degli ottimi album e questi sono i 20 che ho preferito nel corso del 2018. Buona lettura e soprattutto buon ascolto!

Prima vi tocca però dare un'occhiata al ripasso dei vincitori delle passate edizioni del titolo di album dell'anno.

2008 - Vampire Weekend "Vampire Weekend"
2009 - The Horrors "Primary Colours"
2010 - Kanye West "My Beautiful Dark Twisted Fantasy"
2011 - Zola Jesus "Conatus"
2012 - Fiona Apple "The Idler Wheel"
2013 - Daft Punk "Random Access Memories"
2014 - Damon Albarn "Everyday Robots"
2015 - Grimes "Art Angels"
2016 - Radiohead "A Moon Shaped Pool"
2017 - Lorde "Melodrama"

mercoledì 30 maggio 2018

Musica per le mie (e le vostre) orecchie: top e flop di maggio 2018





Che musica è uscita questo mese?
Che cosa ho ascoltato io?
Che cosa ve ne frega a voi?
Nel caso la risposta anche solo a una di queste tre domande sia un vago: “Massì, un pochino mi interessa, giusto un pochino pochetto”, leggete e soprattutto ascoltate il seguente post della rubrica di Pensieri Cannibali sulla musica del mese di maggio, tra top, flop e qualche rubrica assortita.

mercoledì 10 dicembre 2014

QUADROPHENIA: VIVA I MOD E ABBASSO I ROCKER!





Quadrophenia
(UK 1979)
Regia: Franc Roddam
Sceneggiatura: Dan Humphries, Martin Stellman, Franc Roddam
Cast: Phil Daniels, Leslie Ash, Sting, Ray Winstone, Mark Wingett, Philip Davis, Toyah Willcox, Trevor Laird, Michael Elphick
Genere: mod
Se ti piace guarda anche: Tommy, Spike Island, Trainspotting

Quadrophenia è il film dei The Who. Cosa che detta così può suonare nella maniera sbagliata. A qualcuno può infatti venire in mente “Come in un film”, il film dei Modà, oppure “Where We Are”, il film dei One Direction, o ancora “Never Say Never”, il film di Justin Bieber.
Tranquilli. Questa è tutta un'altra musica. Non solo perché la proposta musicale dei The Who è “leggermente” superiore rispetto a quella degli artistoni sopra citati, ma inoltre perché in questo caso non ci troviamo di fronte a un documentario su un concerto fatto giusto per strappare qualche soldo alle fan urlanti. Quadrophenia è un film film, con una trama, dei personaggi, una sceneggiatura vera e propria. È una opera rock che prende ispirazione dai testi dell'album omonimo della band, forse il gruppo più celebre e importante nella Storia del rock'n'roll inglese dopo i Beatles e i Rolling Stones. Una volta detto questo, è una pellicola godibile indipendentemente dalla conoscenza dell'album, o dall'essere dei patiti dei The Who. I fan si esalteranno a vedere comparire il faccione di Pete Townshend su un poster nella cameretta del protagonista, così come in tv, e a sentire le loro canzoni all'interno della pellicola. La colonna sonora non è però ad esclusivo appannaggio dei The Who, che saranno sì megalomani, ma non fino a questo punto. In mezzo alle loro “My Generation”, “The Real Me” e altre c'è spazio infatti anche per la trascinante “Louie Louie” dei Kingsmen, per la splendida “Zoot Suit” degli High Numbers, per girl band retrò come Ronettes, Chiffons e Crystals e per l'immancabile evergreen “Green Onion” di Booker T. & the MG's, in quello che è un vero e proprio tripudio degli anni Sessanta che farà eiaculare i nostalgici dell'epoca.

giovedì 11 settembre 2014

LE MIE CANZONI PREFERITE - 20/11





Cari amici lettori, siamo arrivati alla fine di questa Top 100. Ecco le mie 10 canzoni preferite...

Ah no, scusate, ho sbagliato. Sto correndo troppo. Ecco le mie canzoni quasi preferite, quelle che sono finite fuori per un soffio, per un nonnulla dalla Top 10 che verrà svelata presto.
Prima di scoprirla dovrete però pazientare ancora un po' e, già che ci siete, potete recuperare anche tutte le posizioni precedenti:

canzoni dalla 30 alla 21

"Ah aah, lo sapevo che Cannibal avrebbe messo Britney!"

domenica 22 dicembre 2013

MUSICA CANNIBALE 2013 – TOP ALBUM, DALLA 30 ALLA 21



La classifica degli album più ascoltati, apprezzati, consumati dell'anno da Pensieri Cannibali va avanti.
Dopo aver dato un orecchio ai dischi dalla 40 alla 31, oggi l'altro orecchio va impegnato per le posizioni dalla 30 alla 21.

30. Phoenix "Bankrupt!"

Genere: pop très chic
Pezzo top: "Trying to Be Cool"
Da ascoltare: tirandosela un po'.



29. Rudimental "Home"

Genere: electro drum'n'bass
Pezzo top: "Waiting All Night"
Da ascoltare: muovendo furiosamente la testa.



28. Chance the Rapper "Acid Rap"

Genere: rap acido
Pezzo top: "Smoke Again"
Da ascoltare: quando si è belli stonati.



27. Chelsea Wolfe "Pain Is Beauty"

Genere: dark
Pezzo top: "House of Metal"
Da ascoltare: per soffrire, ma in maniera bella.



26. Smith Westerns "Soft Will"

Genere: indie-rock
Pezzi top: "Idol", "White Oath"
Da ascoltare: perché le loro canzoni hanno il potere di incantare.



25. Savages "Silence Yourself"

Genere: alternative rock
Pezzo top: "I Am Here"
Da ascoltare: perché difficilmente quest'anno sentirete qualcosa di più selvaggio. Tranne se vivete in campagna. In quel caso è probabile che sentirete qualcosa di mooolto più selvaggio. Non necessariamente in senso positivo.



24. Portugal. The Man "Evil Friends"

Genere: indie-rock
Pezzo top: "Creep in a T-Shirt"
Da ascoltare: perché nonostante il loro nome un senso non ce l'ha, la loro musica un senso ce l'ha. E ogni riferimento a Vasco non ha senso.



23. London Grammar "If You Wait"

Genere: notturno
Pezzo top: "Wasting My Young Years"
Da ascoltare: quando calano le tenebre e prima che calino le palpebre.



22. Arctic Monkeys "AM"

Genere: funk rock
Pezzo top: "Why'd You Only Call Me When You're High"
Da ascoltare: on the road.



21. My Bloody Valentine "m b v"

Genere: shoegaze chitarroso
Pezzo top: "New You"
Da ascoltare: perché dopo 20 anni di assenza dalle scene sono ancora vivi, e già questa è una bella notizia, e poi sono anche in ottima forma musicale, e questa è una notizia ancora migliore.

Dicono su
tetter
My Bloody Valentine @mybloodyvagina
Non dimenticateci, raga. Appena altri 20 anni e torneremo con un nuovo disco!



giovedì 26 settembre 2013

ARCTIC MONKEYS, FRANZ FERDINAND E NIN SALVERANNO NONNO ROCK?




“Dottore, dottore. Mi dica, come se la passa il mio Nonno Rock?”
“Come vuoi che se la passi, figliolo? Il Rock è ormai come la Sinistra italiana: un malato terminale in attesa dell’estrema unzione.”
“Oh caccio, Dottore. Possibile che non ci sia più niente da fare?”
“Proprio niente niente, no. Proviamo con 3 delle ultime band che forse hanno ancora qualcosa da dire. Ascoltiamoci un po’ i loro nuovissimi album, leggiamoci le recensioni di Pensieri Cannibali e vediamo se questi gruppi riusciranno a salvarlo.”

Nine Inch Nails “Hesitation Marks”
Bello, il nuovo album dei Nine Inch Nails di Trent Reznor.
Sì, bello schifo.
(voto 4/10)

"Ragazzi, tutti pronti per andare a punire il Cannibale?"



“Mi spiace figliolo, il primo tentativo è fallito. Passiamo al secondo.”

Franz Ferdinand “Right Thought, Right Words, Right Action”
Il nuovo disco dei Franz Ferdinand sarebbe esaltante. Se solo fosse ancora il 2004. O se solo fosse ancora piena estate. Arrivato così alle porte dell’autunno, è un ascolto piacevole ma nulla più.
Right Thought, Right Words, Right Action, but wrong timing.
(voto 6/10)

"No, fermi! Prendiamocela con Cannibal, non tra di noi."



“Niente da fare, figliolo. I Franz Ferdinand c’hanno provato, ma non ce l’hanno fatta.”
“Oh mio Dio e adesso?”
“Facciamo ancora un ultimissimo tentativo.”

Arctic Monkeys “AM”
Le scimmiette artiche sanno il fatto loro, va riconosciuto. Alex Turner è uno dei migliori autori della sua generazione e lo conferma in una serie di splendidi pezzi, su tutti le ballad da favola “No. 1 Party Anthem” e “Mad Sounds” (quest’ultima con un’apertura stile “Tender” dei Blur), l’ipnotica “Do I wanna Know?”, l’esaltante “R U Mine” e la piacevolmente pop e saltellante “Why’d You Only Call Me When You’re High?”. Qua e là compare qualche piacevole sebbene leggerissima influenza hip-hop nei ritmi, però per il resto le scimmiette proseguono nell’evoluzione naturale del loro solito sound. Hanno tirato fuori un bel disco, un altro bel disco, eppure c’è qualcosina che non convince del tutto… Sono proprio i pezzi più tradizionalmente rock’n’roll ad apparire un po’ debolucci, come il sound generico da Virgin Radio di “I Want It All”, o qualche momento ancora troppo derivativo nei confronti dei Queens of the Stone Age del loro santino musicale Josh Homme. Nel complesso un buon album, uno dei migliori in ambito rock dell’anno, ma non un album così importante o fondamentale, visto che non sposta di un centimetro i confini della musica rock, anche perché la band non sembra avere la minima intenzione di farlo.
L’impressione è allora che Alex Turner, con le sue scimmiette o con il progetto parallelo Last Shadow Puppets o pure in versione da solista come per la soundtrack di Submarine, possa fare ancora di meglio di così.
(voto 7+/10)

"Noi non ci muoviamo, siamo troppo infighettati per sporcarci le mani con il sangue cannibale."



“Ma allora, Dottore? Almeno gli Arctic Monkeys sono riusciti a salvare Nonno Rock?”
“Difficile dirlo con certezza. L’hanno riportato a una forma splendida? No, quello no. Però se non altro gli hanno dato un po’ d’ossigeno. Forse per qualche mese, facciamo per qualche settimana, anzi diciamo qualche giorno, può ancora tirare avanti. Come la Sinistra italiana.”


sabato 14 settembre 2013

MERCURY PRIZE 2013 – LE NOMINATION




Cos’è il Mercury Prize?
E che ne so io?

Ah no, lo so. Scusate, ogni tanto ho dei vuoti di memoria. Sarà la vecchiaia che avanza o, più probabilmente, l’alcool che avanza.
Il Mercury Prize è un prestigioso, forse il più prestigioso, riconoscimento musicale britannico. È il premio che viene assegnato ogni anno al miglior album realizzato da un artista/band della Gran Bretagna e dell’Irlanda.
L’anno scorso l’hanno vinto gli ottimi esordienti assoluti Alt-J, mentre in passato se lo sono portati a casa altri artisti meritevoli come PJ Harvey (l’unica che ha fatto doppietta), Arctic Monkeys, Primal Scream, Suede, Portishead, Pulp, The xx etc. insieme a gente premiata non si sa bene per quale motivo come M People o Talvin Singh.
Come gli Oscar e come un po’ tutti i premi in generale, si tratta ovviamente di un award discutibile. Le nomination di quest’anno però toccano vari generi e artisti parecchio differenti tra loro, riuscendo ad accontentare un po’ tutti. O quasi. I My Bloody Valentine ad esempio si sono incacchiati per l'esclusione.
Ecco allora i 12 dischi nominati per il miglior album made in Britain al Mercury Prize 2013, che verrà consegnato il prossimo 30 ottobre.

Arctic Monkeys - AM
David Bowie - The Next Day
Disclosure - Settle
Foals - Holy Fire
Jake Bugg - Jake Bugg
James Blake - Overgrown
Jon Hopkins - Immunity
Laura Marling - Once I Was An Eagle
Laura Mvula - Sing To The Moon
Rudimental - Home
Savages - Silence Yourself
Villagers - Awayland

I favoriti dei bookmakers sono anche i nomi più celebri, Arctic Monkeys e David Bowie.





Attenzione però anche ai miei due album preferiti tra quelli nominati, ovvero “Settle” dei Disclosure e “Holy Fire” dei Foals, per cui farò il tifo.





Niente male nemmeno quasi tutti gli altri dischi. Ottime in particolare le scelte di James Blake e Laura Marling.





Applausi pure per una manciata di esordienti promettenti, con l’electro dei Rudimental, il soul di Laura Mvula e il post-punk delle selvagge, Savages.







Interessanti anche l’electro di Jon Hopkins e il bravino ma forse un tantino sopravvalutato Jake Bugg.





Evitabili invece i Villagers, appartenenti a quel filone di noia-folk che poco sopporto, ma un nome solo su 12 che non mi gusta direi che va più che bene. Sempre meglio delle nomination di molte altre competizioni. Chi ha nominato gli Oscar o gli Emme Tivì Awards?



mercoledì 4 gennaio 2012

MUSICA CANNIBALE 2011: Canzoni n. 40 - 31


(Un ringraziamento speciale a CheRotto del blog OsirisicaOsirosica per aver realizzato - e di sua spontanea volontà! - la nuova splendida immagine header di Pensieri Cannibali che vedete in apertura del blog. Thanx!)

Abbiamo visto le liste dei Man of the year e quella delle Cotte adolescenziali.
Ci sono stati i Cannibal Telefilm Awards che hanno decretato le meglio serie tv dell’anno.
È attualmente in corso la lista dei film preferiti da questo blog (perché questo blog è ormai un’entità umana) e in attesa di assistere a tutti i premi cinematografici vari con gli Oscar Cannibali in arrivo a breve, ascoltiamoci un po’ di musica. Dopo i miei album top dell’annata, ecco il countdown della mie 40 canzoni del 2011.
E con che pezzo poteva partire questo countdown se non con una canzone intitolata…

40. Beyoncé “Countdown”
Genere: R'n'B ipnotico
Il pezzo preferito da: chi si occupa del countdown alla NASA
La canzone più… cronometrica dell’anno


39. Cerebral Ballzy “Don’t tell me what to do”
Genere: punk
Il pezzo preferito da: Usain Bolt
La canzone più… veloce dell’anno


38. Ed Sheeran “The A Team”
Genere: ballatona
Il pezzo preferito da: Mr. T
La canzone più… anti-prostituzione dell’anno


37. Does It Offend You, Yeah? “The Monkeys Are Coming”
Genere: big beat
Il pezzo preferito da: Gianni Morandi
La canzone più… scimmiosa dell’anno


36. Arctic Monkeys “Suck It and See”
Genere: nostalgic rock
Il pezzo preferito da: Nicole Minetti
La canzone più… ciuccellona dell’anno


35. Airborne Toxic Event “Changing”
Genere: rockone
Il pezzo preferito da: Barack Obama
La canzone più… scambista dell’anno


34. Emeli Sandé “Heaven”
Genere: drum’n’bass
Il pezzo preferito da: Dio
La canzone più… paradisiaca dell’anno


33. Ms. Dynamite "Neva Soft"
Genere: grime dubstep
Il prezzo preferito dal: ragazzino fissato con esplosioni e dynamite del film Super 8 (e da Willy Coyote)
La canzone più... club UK dell'anno


32. Dillon “Tip Tapping”
Genere: sussurrato
Il pezzo preferito da: Fred Astaire
La canzone più… in punta di piedi dell’anno
(artista conosciuta grazie al blog Beat Beat Theory)


31. Only Son “Magic”
Genere: pop sognante
Il pezzo preferito dal: mago Otelma (e pure da Harry Potter)
La canzone più… magica dell’anno

mercoledì 1 giugno 2011

BLOG WARS: LA MINACCIA DEGLI ANNI ZERO (PARTE I)

Donnie Darko si unisce ai Cannibali (armato)
per fare il culo alla squadra di Mr. Ford
C’era una volta un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones, ma anche i Nirvana, i Joy Division, gli Smiths e tutti quei gruppi più o meno depressi che hanno fatto la Storia della Musica. Quel pischello si chiamava James Ford, senza il Mister davanti, e aveva degli ottimi gusti musicali e cinematografici. Ma poi in una piovosa nottata estiva dei primi anni ‘90 qualcosa di terribile gli successe. Non se ne conoscono bene i dettagli, giusto qualche informazione raccattata qua e là, per un grande puzzle tutt’ora irrisolto. Eppure in quella oscura notte qualcosa di agghiacciante gli capitò. Forse una banda di radical-chic lo prese a botte picchiandolo selvaggiamente con i loro borselli Louis Vuitton. O forse era un gruppo di grungers reduci da un concerto dei Nirvana che lo assalì. Fatto sta che lui vide solo quelle camicie a quadroni e allora pensò fossero fan di Kurt. Ma chissà, magari erano solo dei montanari di passaggio giù in città…
Fatto sta che da quel giorno James Ford andò a casa e bruciò tutti i suoi dischi di alternative rock e passo al più tradizionale e palloso classic rock, si mise ad ascoltare i vecchi cantautoroni di una volta, di quelli che oggi non ne fabbricano più (e meno male) e decise di mettere quel Mister davanti al suo nome, giusto per darsi un’aria più rispettabile e da anziano. Quel giorno decise anche di dichiarare guerra a tutti i radical-chic del mondo e nel corso degli anni gli andò anche bene e ne sconfisse parecchi. Tutto questo fino a che incontrò un certo Cannibal Kid a sbarrargli la strada. Lui non era come gli altri radical-chic che aveva incontrato fino ad allora: era qualcosa di più terribile, era la sua nemesi, era l’anti-Ford per eccellenza.
Leggenda vuole che Cannibal Kid se ne stesse sul bordo di un grattacielo, mentre stava pensando se buttarsi giù o meno, mentre canticchiava “I hurt myself today, to see if I still feel”. Il suicidio era tutto ciò che desiderava, il suo male di vivere lo opprimeva troppo, non per una ragione in particolare ma solo perché si sentiva incompreso dal resto del mondo, quand’ecco che sentì un tamarro sotto che si ascoltava Kid Rock con lo stereo sotto braccio a tutto volume e allora decise che una ragione di vita ce l’aveva ancora. Doveva eliminare quegli zarri dalla faccia della Terra, far capire loro che esisteva della grande musica, dei film che non erano quelli con Stallone, Van Damme e Schwarzenegger, della roba insomma di buon gusto. Quel tamarro che passava lì sotto era Mr. James Ford, inconsapevole di aver appena salvato una vita. Ma Cannibal Kid anziché ringraziarlo volle andare a stanarlo per dichiarargli guerra.
Era dai tempi di Batman contro Joker, anzi della Moratti contro Pisapia, che non si vedeva una sfida del genere. I due combatterono a lungo sanguinosamente, distruggendo interi villaggi e popolazioni innocenti la cui unica colpa era stata quella di essere finiti in mezzo alla loro battaglia apparentemente infinita. Quella battaglia però era destinata a finire in una maniera epica, come tutte le grandi rivalità che si rispettino, con uno scontro all’ultimo sangue. E il finale di questa storia, di questa leggenda, di questo mito verrà scritto… ora.
Cannibal Kid

P.S. Questi sono i miei dischi preferiti degli Anni Zero...

1. Radiohead “Kid A” (2000)
Cannibal Kid Ok Computer aveva segnato la mia adolescenza con inchiostro indelebile e Kid A credo sia stato quindi l’album che ho atteso con maggiore curiosità in vita mia. Il primo ascolto è risultato uno shock, ma tempo pochi giorni e questo album alieno sceso sulla Terra da un altro pianeta mi aveva già conquistato. I Radiohead c’erano riusciti: due dischi epocali uno in fila all’altro e questo era una vera rivoluzione. Una band pop-rock che abbandonava le chitarre, i sentieri facili e copriva anche la voce di Thom Yorke, marchio di fabbrica della band, con mille effetti fino a renderla irriconoscibile. Una fuga dal successo facile (che a me ricorda quella di Kurt Cobain nel post-Nevermind) che dopo The Bends e Ok Computer avrebbe potuti renderli i nuovi U2, ma loro hanno scelto un’altra strada, una più coraggiosa, e alla fine sono diventati qualcosa di molto più grande. Così si fa!
A livello personale è stato uno degli album che hanno segnato di più la mia crescita musicale e anche il mio allontanamento dal rock tradizionalmente inteso verso altri lidi, che hanno portato anche alla nascita del mio alter-ego Cannibal Kid come autore di musica elettronica (nickname poi mantenuto anche in qualità di blogger) che potete sentire QUI (CANNIBAL KID MYSPACE)
e così mi sono fatto pure la marketta, Ford.
Mr. James Ford Fatti pure tutte le marchette che vuoi, piccolo Cannibale, non serviranno ad evitarti il destino di finire travolto dalla potenza della musica in toto, e non solo quella di nicchia che ascolti tu con tanta ostentata presunzione.
Per il resto, su questo disco non posso proprio dire nulla, anche perchè è il mio preferito dei testadiradio, ed uno dei migliori - se non il migliore - dell'appena trascorso decennio.

2. Sigur Ros “Agaetis Byrjun” (2000)
CK Se c’è una musica che immagino suonata nel mio Paradiso personale è questa. Un disco angelico, anzi divino, proveniente dall’immensità della natura islandese e realizzato da un gruppo di folletti, dei tipi strambi come e forse ancor di più di Bjork. Mentre io me ne sto in Paradiso insieme a Kurt Cobain, Ian Curtis e a tutti gli altri miei amichetti suicidi maledetti, tu brucerai all’Inferno, Mr. Ford. Perché nel mio “paradiso artificiale” (come a te piace tanto chiamarlo) il suicidio non è considerato un peccato, mentre dire mostruosità come hai fatto tu contro Kurt e Ian e ascoltare schifezze come Kid Rock lo sono eccome. Anzi, sono peccati mortali!
JF Non ho mai pensato a quale musica vorrei sentire nel mio paradiso personale, anche perchè voglio tanto, ma proprio tanto, godermi le cose qui, dato che non si sa mai che dopo non ci sia un bel cazzo di niente, e mi sentirei fregato.
Quindi ti lascio volentieri insieme ai tuoi coniglietti suicidi mentre io qui mi sbronzo e vado in giro a fare un pò di bisboccia con Kid Rock, o altrimenti, dato che ormai entrambi stiamo mettendo su gli anni, me ne sto in giardino per una bella grigliata con gli amici, le donne, i bambini, gli animali e un bel pò di Gran Torino. Che, peraltro, si svolgeva a Detroit, Michigan. Città di Kid Rock.
Tutto torna, no!? Il mio paradiso è questo, almeno ora. E me lo posso vivere senza morire.
E sai che ti dico!? Che dopo una bella mangiata e bevuta, mi posso addormentare felice ascoltanto i Sigur Ros, che mi piacciono pure, alla facciazza tua!
CK Detroit è la città della Motown, di Eminem e della prima techno, mentre Kid Rock te lo suchi solo tu! E ocio a grigliare bene la carne, non vorrei mai che qualche malefico cannibale avesse accidentalmente aggiunto del veleno buaahah :)
JF Il veleno se lo saranno già sparato tutto in vena i tuoi amici degli anni novanta, quindi non mi preoccupo. E come ti ricorderò anche domani, Eminem e Kid Rock sono molto amici.


3. Daft Punk “Discovery” (2001)
CK Questo è uno dei dischi che risuonava durante la memorabile gita di 5a liceo a Barcellona: la prima cotta pesante, la prima ciucca pesante (e Mr. Ford che mi crede tossico dirà anche la prima droga pesante). Giorni confusi e alcolici, il cui ricordo è un po’ sfumato ma che comunque erano accompagnati anche dalle note dei Daft Punk, che poi sono stati la colonna sonora dell’intera estate 2001, quella del passaggio da liceo a università, il passaggio in teoria verso la fase adulta che però nel mio caso di eterno Peter Pan non si è compiuto ancora del tutto. E forse non si compierà mai. D’altra parte preferisco così piuttosto che diventare come Ford che a 30 anni parla già come un ultraottantenne. Questo comunque è uno dei più grandi party album mai realizzati nella storia, ed è un party a cui tu Ford non sei gradito. Mi dispiace, il tuo invito si dev’essere perso per posta. Tu però direi che anche tu li hai messi nella tua lista. Ma come? Loro non sanno suonare la chitarra né alcuno strumento, il loro sound è fatto tutto ai computer, quindi per te dovrebbero essere solo dei nerd sfigati che la musica, quella vera, nemmeno sanno cos’è. E invece no, ti piacciono solo perché… sono mascherati?!? Però loro, al contrario dei buffoni tuoi amichetti, non sono dei clown ma solo degli idoli!
JF Pensa che roba: scopro che anche per il mio antagonista Barcellona è stato un importante crocevia. Del resto, è una città fantastica.
Io, però, ci andai la prima volta nell'estate del 2006, già un pò più in là con gli anni, e da solo.
Non giravano i Daft Punk, ma fu un viaggio incredibile che mi portò ad essere l'ultraottantenne di oggi. O forse al nostro signor Peter Pan proprio non va di capire come funzionano le cose una volta che è spuntata la barba, ed occorre cominciare a farsi un bel mazzo anche quando si ha un uncino al posto di una mano.
Detto questo, i nostri mascherati amici non sono anche nella mia lista in quanto tali ma perchè, pur non suonando alcuno strumento, hanno l'impostazione mentale dei grandi compositori - qualcuno ha detto cantautori!? - e io, che adoro i festeggiamenti, non potevo proprio farne a meno.
Piuttosto tu, depresso Cannibale, com'è che ti tuffi in un party!?
CK Ah ecco perché sei così malvagio: sei il maledetto Capitan Uncino!
Tu comunque puoi andartene giusto alle tue feste per metallari e motociclisti tatuati, o al massimo a ballare DJ Francesco con i tuoi amichetti pirati.
JF Naaa, è molto più divertente venire a disturbare alla tua festicciola dalla scarsa vitalità. ;)

4. Arcade Fire “The Funeral” (2004)
CK Una sola parola: Funeral.
Il tuo, Mr. Ford.
BANG
JF Una sola parola: Fire.
"And if you don't like my fire
then don't come around,
cause I'm gonna burn one down".
Così ci ho fatto stare di nuovo Ben Harper.
CK Ma chi è, quella lagna che passano adesso nei (peggiori) supermercati? Ah già, ancora quel Bruce Harper...


5. The Strokes “Is This It” (2001)
CK Cosa facevi l’11 settembre 2001, Mr. Ford? Eri sull’aereo presidenziale insieme al tuo amichetto repubblicano George W. Bush? Io invece quel giorno ricordo che stavo scaricando un paio di pezzi degli Strokes da Napster (cosa che fa molto ma molto anni zero), poco prima di apprendere la news dalla tv. Nelle giornate successive mi acquistai il loro disco d’esordio e quella fu la soundtrack di quello strano periodo, in cui alla confusione della situazione internazionale si aggiungeva quella mia personale tra un trasloco e il passaggio dal liceo all’università. E qua, parafrasando il “tuo” Battiato, canticchio: strani giorni, vivevamo strani giorni.
JF Noto con piacere che il mio scrivere aneddotico ed autobiografico comincia ad influenzarti. Il mio lavoro ai fianchi, evidentemente, serve. Entro la fine dell'anno, forse, ti troveranno seduto su una sedia a dondolo in veranda a bere birra e grugnire minaccioso.
Ad ogni modo, l'11 settembre 2001 ero a Santorini sui tetti delle case di Oia a vedere il tramonto in occasione del compleanno della mia fidanzata di allora, e ricordo le code dei turisti americani ai pochi telefoni pubblici del paese e la suddetta ex che nascose il telecomando della tv una volta rientrati in camera per non farmi vedere i notiziari - allora avevo una paura fottuta dell'aereo -.
Strani giorni davvero.
E tornavo col pensiero all'ottobre 1995, quando sul World trade center ero salito, per rimanere ancora più allibito.
Non pensavo davvero che una cosa così enorme potesse venire giù.
Ma del resto, sarà così anche per le tue certezze.
CK La birra io già la bevo, e abbondantemente. Tu fisichella mi sembra invece che la sdegni e quindi puoi giusto limitarti a grugnire sul dondolo scassato...
JF Possiamo dividerci gli alcoolici, allora: beviamo la stessa quantità, tu birra e io Jack. E ti faccio ubriacare comunque prima di essere anche solo lontanamente sbronzo.


6. The National “Boxer” (2007)
CK Ora faccio un po’ il Mr. Ford della situazione:
“Questo disco lo ascoltavo sull’interregionale Milano-Torino alle 7 di mattina e tutti i pendolari mi gravitavano intorno con le loro vite precarie e sospese, mentre io mi sentivo da un’altra parte, sulla Route 66 insieme a Kerouac, immerso nell’immensità della natura come in un film di Herzog o Malick e il vento mi sussurrava tra i capelli parole dolci e dure allo stesso tempo. Così è la vita, un po’ mamma un po’ porca.”
Ah, Mr. Ford: ma smettila con i tuoi riferimenti pseudo colti che poi dai del radical-chic a me e fai solo la figura del Ligabue dei poveri: sei cresciuto con gli 883, piantala di citare John Milton!
Adesso invece parlando seriamente (o quasi), ho ascoltato questo disco dei National proprio facendo il pendolare nel periodo in cui stavo preparando la tesi di laurea specialistica. Peccato che in Italia sia inutile persino la laurea triennale quindi questo mio tentativo di tirarmela fallisce invano… D’altra parte viviamo in un “Fake Empire”, quindi quale migliore colonna sonora dei National?
JF Sono contento che almeno tu faccia ironia sui tuoi tentativi di tirartela, così mi risparmi almeno un pò della fatica di queste continue bottigliate.
E ora, tanto per farti incazzare un pò, e ammettendo la mia poliedricità che permette un ascolto degli 883 nel corso della lettura di John Milton, torno a sfoderare Kid Rock, che in una canzone esalta l'amore per la persona più importante della vita e nella successiva grida "ti scoperei come se non ci fosse domani". In fondo, è così che vanno le cose.
E comunque, questo disco è proprio una palla.
CK Non definirla poliedricità, Ford: nel tuo caso si chiama solo pessimo gusto ahahah!
Basta però con Kid Rock, così continui solo a fare del male a te stesso, considerando come abbiamo già visto che non piace a nessuno. Il tuo è davvero un comportamento SUICIDA. Non è ironico???
Detto da te che il disco è una palla, i National (che fanno la vera musica dell'Ohio e del cuore degli Stati Uniti) lo possono prendere giusto come un complimento, visto che ti diverti con mattonazzi come La corazzata Potemkin e Valhalla Rising, mio caro logorroico Barbalbero!
JF Barbalbero sarai tu, inchiavardato nell'humus dell'Ohio, da dove potevano venire solo i tuoi amichetti Gleek!
CK Ma come parli???


7. PJ Harvey “Stories from the city, stories from the sea” (2000)
CK PJ Harvey è tra i pochi artisti al mondo a non sbagliare mai un colpo: da 20 anni in giro e ogni suo album suona diverso ma ugualmente interessante. Tra tutte le sue numerose perle, scelgo queste storie dalla città e dal mare: ipnotiche, nervose, cariche di elettricità.
Grande PJ, sempre
pessimo DJ tu Mr. Ford, sempre!
JF Sarò anche un pessimo dj, ma non posso che applaudire pj.
Finalmente scegli una cantautrice degna di nota per la tua selezione.
Cominci a sentirli, tutti quei colpi al corpo, Cannibale!?

8. Arctic Monkeys “Whatever People Say I Am, That’s What I’m Not” (2006)
CK In compagnia dei Gorillaz, ci metto anche le scimmiette. Se tu sei un fan del genere circense, Ford, io invece metto su un bello zoo!
Questo disco degli Arctic Monkeys è uno degli esordi più freschi, frizzanti ed energici dell’ultimo decennio, una bella scossa per chi crede ancora che un gruppo di ragazzotti possa cambiare il mondo a suon di rock’n’roll. Ma tu Ford ormai forse sei troppo invecchiato (male) per ricordarti di queste cose…
Il disco è inoltre il primo passo di un grande talento in costante crescita come il cantante della band Alex Turner, che negli ultimi tempi tra Last Shadow Puppets e carriera solista sta dimostrando di essere uno dei migliori giovani dell’ultima generazione. Tu Ford invece sei solo uno di quelli invecchiati più precocemente della tua generazione uahaahahah!
JF Altro disco più che apprezzabile, anche se continuo a pensare che Turner debba ancora togliersi di dosso la ruggine dell'essere acerbo e crescere definitivamente fino ad affermarsi per il grande talento che è.
Inoltre, hai inserito uno degli album di riferimento di mio fratello, quindi sento che il mio lavoro educativo con te, giovane Kid, sta dando finalmente i suoi frutti.
CK E con questa abbiamo scoperto che tuo fratello ha gusti di gran lunga molto migliori dei tuoi. Piccoli Cannibali crescono, anche dentro casa Ford, evvai!
JF Sono già cresciuti, e senza mai ascoltare i tuoi dischi depressi!

9. Le luci della centrale elettrica “Canzoni da spiaggia deturpata” (2008)
CK Un cantautore italiano, ma non è nella lista di Mr. Ford bensì nella mia! Cose folli succedono nelle Blog Wars ed ecco qua che all’ultimo ti pianto la zampata e pure un pugno nello stomaco, visto che so che il Vasco Brondi alias Le luci della centrale elettrica è uno dei pochi cantautori uomini al mondo a non piacerti.
Forse perché è giovane, forse perché ha un linguaggio nuovo, fresco, che attraverso parole molto visive riesce a fotografare il mondo di oggi attraverso scenari da apocalisse urbana: che poi è proprio quello che è, il mondo di oggi. O forse non ti piace semplicemente perché è amato dai blogger e dal popolo indie e quindi tu per partito preso l’hai bollato come radical-chic, senza mai nemmeno aver sentito una nota. Ma d’altra parte te prima di ascoltare un disco devi sapere qual è il suo pubblico e conoscere vita morte e miracoli dell’autore. E allora ti dirò che, almeno dalle interviste che ho letto, lui sembra sbattersene alla grande del radical-chicchismo che lo circonda e preferisce fuggire dall’hype di Milano per rifugiarsi nella sua Ferrara. Dopo di questa, che dici, ti sta più simpatico oppure la sua è solo tutta una mossa per risultare ancora più radical-chic?
In ogni caso, che si accendano le luci della centrale elettrica e si spengano quelle su di te, Mr. Ford!
JF Brondi ho avuto la sfortuna di vederlo dal vivo esibirsi sul mio posto di lavoro, e ti assicuro che più radical chic di lui ci sono soltanto quegli scoppiati dei Baustelle.
Ad ogni modo, questo è proprio quel tipo di musica che genera mostri dalla puzza sotto il naso della peggior specie, di quelli che comprano due dischi che vanno di moda e si credono i nuovi dei in terra della critica musicale.
Allora sai che ti dico? Prendo un altro esponente del genere, Manuel Agnelli detto anche Piton, e ti dedico un featuring di tutto rispetto, così puoi cantarlo al tuo amico Vasco "ammazziamo la vita" Brondi.

SUI BRONDI D'OGGI CI SCATARRO SU (Agnelli featuring Mr. Ford)
colletto bianco va
commuove l'onestà
trovato alternativo votato martire
cambia l'acconciatura da bravo metrosexual
che ti cambia il cuore
giocati l'anfibietto in tinta
ti fa far l'amore

ridai i soldi al tuo papà
ridai i soldi al tuo papà
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro

come pararsi il culo
con "il successo non m'interessa mica"
concerto al centro sociale
poi di corsa nell'attico a scoparsi una fica

l'alternativo è il tuo papà
l'alternativo è il tuo papà
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro

come pararsi il culo
con "il successo non m'interessa mica"
concerto al centro sociale
poi di corsa nell'attico a scoparsi una fica

l'alternativo è il tuo papà
l'alternativo è il tuo papà
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro
sui brondi d'oggi ci scatarro su
sui brondi d'oggi ci scatarro

CK Innanzitutto: grandissimi Baustelle e grande pure Manuel Agnelli, che tu tra l'altro non puoi far altro che omaggiare, un po' come me con il tuo stanco rap che ci propinerai domani.
Comunque ecco finalmente scoperto il tuo odio nei confronti dei radical-chic: ti sei presentato da Vasco Brondi come una groupie in calore, gli hai chiesto un autografo sul tuo zainetto Invicta anni '90, lui non ti ha cagato manco di striscio e allora lui e tutti quelli che lo seguono sono diventati degli snob con la puzza sotto il naso. Ma guarda che magari semplicemente non ti ha visto. Il mondo mica gira intorno a te, solito Ford megalomane!
JF Tra noi il megalomane sei certamente e soltanto tu, caro Cannibale!
A Brondi non mi sono neppure troppo avvicinato, altrimenti rischiavo di dargli un sacco di botte!
Agnelli è un altro cazzone che prima o poi una bella ripassata a bottigliate se la prenderà, anche se negli anni ha imparato a stare al suo posto. Ho usato la sua canzone solo per non scriverne una io, e diventare troppo volgare. ;)


10. Gorillaz “Gorillaz” (2001)
CK Disco assolutissimamente simpaticissimo e divertentissimo, alla faccissima tua che sostieni la teoria che noi cannibalissimi siamo solo degli inguaribili depressissimi. Messa da parte la rabbia e il disagio adolescenziali degli anni ’90 e non avendo inserito artisti suicidi nella mia lista, a cosa ti appiglierai questa volta Ford?
Quanto ai Gorillaz, hanno rappresentato una piccola rivoluzione: sono stati la vera prima band a cartoni (Bee Hive esclusi ahahah) e a livello di suono Damon Albarn dei Blur ha messo il suo gusto pop e indie-rock al servizio di un mix tra musica elettronica, hip-hop e rap, creando qualcosa di nuovo e originale che ha influenzato profondamente i miei gusti musicali in quest’ultimo decennio.
Ora mi unisco ai Gorillaz, caro Clint Eastwood, e mi calo nella rap battle finale con più convinzione di Eminem in 8 Mile.

“Su le mani”
Say: “Kiiid”
KIIIIID
Say: “Kid Kid”
KIIIID KIIIID
Say: “Fooord”
MEEEERD
Say: “Ford Ford”
MEEERD MEEERD

Su le mani, su le mani per MC Cannibal Kid
non capisci le mie rime perché sono troppo speed
non ti piaccio? me ne sbatto, tu pure me fai schif
sono un hacker motherfucker ti fotto anche il RID

Ciao, io sono Cannibal
yeah! sono un incredible radical
oh mio odiato freak
manco un poco chic
sei uno scherzo della natura kitsch
i tuoi dischi nel cesso fanno splash

Altrochè un bambino
yo son più pericoloso dei bastardi di Tarantino
sono un provocatore peggio di Von Trier
quindi al rogo tu, Kid Rock e Schwarzenegger
Meglio forever adolescente
che Mr. Ford incontinente
occhio non vede cuore non sente
ma il tuo non batte più per niente

Perché ti tiro giù di scosse
più dei 99 Posse
yo valgo 2 2Pac,
3 o 4 Beck
tu manco mezzo Nek
te magno come speck
to the 80s and back
salutami Hello Spank!

Su le mani, su le mani per MC Cannibal Kid
non capisci le mie rime perché sono troppo speed
non ti piaccio? me ne sbatto, tu pure me fai schif
sono un hacker motherfucker ti fotto anche il RID

Ford, con questa sfida di te ho capito tante cose
la maggior parte di queste son davvero spaventose:
sei guerrafondaio, misogino e pure repubblicano
tra un po’ scopriamo che manco sei un essere umano

Preferisco chi fa del male a se stesso col suicidio
che dei coglioni che bombardano per un litigio
io le guerre le combatto solo con le parole
tu sai già dove puoi infilarti le tue pistole

Hey Mr. Beaver, tanto le prendi pure da Justin Bieber
anche se sei nato prima di Saturday Night Fever
Io con i miei dischi: per sempre Peter Pan
tu con i tuoi gusti: 70 anni di galera con Strauss-Kahn

È per te ora di levare le tende
ma tieni pure su le mutande
mentre il mio nuovo rap ti stende
dagli Appennini fino alle Ande
Yo sarò anche sbarbi
ma tu floppi peggio di Sgarbi
tu sei pane & salame?
ma io ti sparo addosso solo letame

Su le mani, su le mani per MC Cannibal Kid
non capisci le mie rime perché sono troppo speed
non ti piaccio? me ne sbatto, tu pure me fai schif
sono un hacker motherfucker ti fotto anche il RID

Babau che mi dai sempre del teen
bau bau abbai ma non mordi Rin Tin Tin
ti credi born in the U.S.A. come Springsteen
ma farai la fine di Osama Laden Bin

Giù le mani giù le mani per Mister James Ford
io adesso me ne schizzo via su una Focus Ford
mentre tu sei fuori focus e pure alle cord
ma lo sai che sei testardo come un mulo?
moh ora vedi d’annartene affan…

JF Non mi stupisco affatto della presenza dei Gorillaz nella tua lista.
Innanzitutto perchè leggo quello che scrivi, e quindi sapevo che, con Albarn di mezzo, non avresti certo passato il giro, e poi perchè il mio continuo sbattermi per toglierti da quelle paludi di depressione in cui ami infilarti sta finalmente cominciando a dare le prime soddisfazioni.
Inoltre, questo album è anche nella mia lista. Quindi certo non parlerò male di una band "a cartoni" che, peraltro, stuzzica la mia passione per le maschere.
Al tuo rap floscio e moscio, invece, risponderò domani, proprio sulle note di Clint Eastwood, che guideranno la mia lista al fulmicotone.

A domani con la lista di Mr. Ford. Niente di eccezionale, però passate comunque a dare un’occhiata…

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