Exit Through the Gift Shop
(USA, UK)
Regia: Banksy
Cast: Banksy, Thierry Guetta, Shepard Fairey, Space Invader, Rhys Ifans (narratore)
Genere: (finto) documentario
Se ti piace guarda anche: Bowling for Columbine, Basquiat, Factory Girl, Ho sparato a Andy Warhol, A morte Hollywood!
Il film non è (ancora) stato distribuito in Italia
Trama semiseria
Thierry Guetta non è il fratello del dj David Guetta, bensì è un semplice appassionato di riprese: praticamente sta sempre con una videocamera accesa e riprende tutto quello che gli capita davanti. Tutto. Un giorno si avvicina ad alcuni street artist e comincia a riprenderli mentre fanno le loro azioni di illegale arte guerrilla, quindi si mette in testa di filmare anche il più noto e importante street artist del mondo, Banksy, e finisce per diventare per puro caso lui stesso un ammirato artista contemporaneo. Un geniale (finto) documentario con cui il misterioso Banksy esordisce al cinema prendendo allegramente per i fondelli gli ambienti fighetti dell’arte e ironizzando sulla casualità con cui si può diventare un caso mediatico.
Pregi: non è proprio un vero documentario, eppure parla della vera street art come meglio non si potrebbe. E in più è divertente. Un sacco divertente.
Difetti: se pensavate che con questo film avreste finalmente scoperto il vero volto dello sfuggente Banksy, beh… rimarrete delusi
Personaggio cult: Thierry Guetta, un cazzaro che praticamente nel giro di una sola mostra diventa il nuovo Andy Warhol
Scena cult: la battuta finale di Banksy
Canzone cult: “Tonight the streets are ours” di Richard Hawley, ormai nuovo inno della street art