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sabato 26 agosto 2017

Urge: il “Bradley Cooper movie”, solo senza Bradley Cooper






Urge
Regia: Aaron Kaufman
Cast: Justin Chatwin, Ashley Greene, Pierce Brosnan, Danny Masterson, Alexis Knapp, Chris Geere, Bar Paly, Jeff Fahey


Urge racconta di un weekend da sballo fatto da un gruppo di amici, o quasi amici, che provano una droga nuova. In pratica si tratta di una specie di incrocio tra Una notte da leoni e Limitless. Ovvero un “Bradley Cooper movie” all'ennesima potenza. Solo che c'è da rilevare un piccolo dettaglio: questo è un Bradley Cooper movie, solo senza Bradley Cooper.

mercoledì 8 luglio 2015

Burying the Ex - What's in your ex, in your e-e-e-ex, zombie, zombie, zombie





Burying the Ex
(USA 2014)
Regia: Joe Dante
Sceneggiatura: Alan Trezza
Cast: Anton Yelchin, Ashley Greene, Alexandra Daddario, Oliver Cooper
Genere: zombie
Se ti piace guarda anche: Cursed - Il maleficio, Drag Me to Hell, iZombie L'alba dei morti dementi, Fright Night, Buffy l'ammazzavampiri, Benvenuti a Zombieland, Life After Beth

È giusto cambiare per amore?
Beh, se la tua tipa ha l'aspetto di Ashley Greene, ha sempre voglia di ciulare e in più ogni tanto si veste pure da infermiera sexy per farti contento, direi che un pensiero lo si può fare.

giovedì 27 novembre 2014

KRISTY: CRISTO, CHE STRIZZA IL GIORNO DEL RINGRAZIAMENTO!





Kristy
(USA 2014)
Regia: Oliver Blackburn
Sceneggiatura: Anthony Jaswinski
Cast: Haley Bennett, Ashley Greene, Lucas Till, Mathew St. Patrick, James Ransone
Genere: survival-horror
Se ti piace guarda anche: The Roommate – Il terrore ti dorme accanto

Finalmente solo. Tutti sono andati via dal campus universitario per il Giorno del Ringraziamento. Non so bene perché, visto che siamo in Italia e il Giorno del Ringraziamento da noi mica viene festeggiato, però è così.
Adesso che non ho più nessun rompiscatole in mezzo ai piedi, posso fare quello che tutti fanno quando sono a casa da soli, o in questo caso al campus da soli: comportarsi esattamente come Macaulay Culkin in Mamma ho perso l'aereo, ovvero vedere film proibiti mangiando schifezze e andarsene in giro urlando a squarciagola. Senza dimenticare di lanciarsi giù dalle scale con uno slittino.
Una volta finite tutte le schifezze di cui cibarmi, me ne vado al supermercato a fare un nuovo rifornimento: Fonzies, Yonkers, Pringles, M&M's e porcherie varie, venite a me! C'è però qualcosa di strano. Non bastava il campus che sembra essersi trasformato nell'Overlook Hotel. Pure il minimarket è parecchio deserto e minaccioso. A quanto pare quest'anno in Italia hanno deciso tutti di festeggiare 'sto cacchio di Giorno del Ringraziamento e l'unica persona che mi becco è Ashley Greene.
Che uno dice: “Sti cazzi!” e di solito lo direi anch'io, solo che è una Ashley Greene parecchio inquietante. Che le è successo? Si è fatta una maratona di tutti i film della saga di Twilight che ha girato e, vergognandosene, adesso se ne va in giro così per non farsi riconoscere?


domenica 9 novembre 2014

WISH I WAS HERE, BUT ZACH BRAFF IS STILL HERE





Wish I Was Here
(USA 2014)
Regia: Zach Braff
Sceneggiatura: Adam J. Braff, Zach Braff
Cast: Zach Braff, Kate Hudson, Mandy Patinkin, Pierce Gagnon, Joey King, Jim Parsons, Josh Gad, Ashley Greene, Donald Faison, Cody Sullivan, Michael Weston, James Avery
Genere: indie
Se ti piace guarda anche: La mia vita a Garden State, Little Miss Sunshine, Una famiglia all'improvviso – People Like Us, Tutto può cambiare

Come viene detto nella puntata pilota della serie tv The Affair: “Tutti riescono a scrivere un libro. Quasi nessuno riesce a scriverne un secondo valido.” La stessa cosa vale per il cinema. Tutti possono fare un film, soldi permettendo. Il difficile viene quando devi farne un secondo.
Zach Braff dentro alla sua pellicola d'esordio come regista e sceneggiatore La mia vita a Garden State c'aveva messo tutto se stesso. Quella era la sua vita, quella era la sua storia, quello era il suo film. Per farne un altro non ha voluto forzare i tempi. Proprio per niente, visto che gli ci sono voluti ben 10 anni. Tante cose da allora sono cambiate. Il cinema indie ha preso quel suo gioiellino di debutto come esempio da imitare, al punto che un decennio dopo quel modello suona ormai abusato. A Zach Braff però questo non importa. Lui ha voluto fare un film come se fosse ancora il 2004 e in questo sta il limite principale di Wish I Was Here. È un lavoro che oggi appare fuori tempo massimo. Fuori moda. In questo sta contemporaneamente pure il suo pregio maggiore. È un film che se ne frega di cosa è cool oggi. Zach Braff prosegue dritto per la sua strada e per la sua idea di cinema che rispetto al suo esordio non è cambiata per niente. Wish I Was Here è un altro film esistenzialista. Un'altra commedia malinconica. Un'altra pellicola che parla di famiglia e del rapporto con il padre. Un'altra colonna sonora super indie che 10 anni fa apriva la strada alla moda neo-folk e oggi sembra accodarsi a essa. Tra l'altro il pezzo più fico risulta essere l'unico non indie-folk presente, ovvero la brasileira e stilosissima “Kilo” dei Bonde Do Role, segno che forse rinnovarsi un po', anche da un punto di vista musicale, non sarebbe stata così una cattiva idea.

Il personaggio messo in scena da Zach Braff, che possiamo immaginare dalle forti connotazioni autobiografiche, è anche in questo caso quello di un attore/aspirante attore non troppo di successo. Questa volta il suo personaggio è cresciuto, almeno anagraficamente, è un uomo sposato con Kate Hudson (dopo la cotta per Natalie Portman nel film precedente, pure qui se n'è presa una brutta) e ha due figli. Uno è quella faccia da sedere (sia detto con simpatia, eh) di Pierce Gagnon, il bambino insopportabile di Looper e della serie tv Extant; l'altra è Joey King, la grande rivelazione del film, una specie di nuova Chloë Grace Moretz pure lei già vista in tv, nella serie di Fargo.


Apriamo il capitolo tv?
Apriamolo. Il capitolo tv è importante, perché Zach Braff deve il suo successo a Scrubs e non l'ha mica dimenticato. In una scena di questo Wish I Was Here possiamo assistere alla reunion con il suo vecchio amico della serie, il Dr. Turk... ehm, intendevo Donald Faison. Il resto del cast vede quindi impegnati Jim Parsons di Big Bang Theory, Mandy Patinkin di Criminal Minds e Homeland, il simpatico Josh Gad della sitcom 1600 Penn, e in un minuscolo ruolo compare pure James Avery, lo zio di Willy, il principe di Bel-Air, qui alla sua ultimissima apparizione prima della morte. Un cast molto televisivo (sia detto in senso positivo), cui si aggiunge pure la bella (ma non Bella Swan) di Twilight, ovvero Ashley Greene.
Fine del capitolo tv.

"Se stai cercando di apparire più ridicola che in Twilight, mi spiace Ashley,
ma non ci riuscirai mai. Manco conciata così."

Torniamo al capitolo film. Nonostante in Wish I Was Here faccia il padre di famiglia, Zach Braff appare pressapoco sempre lo stesso sprovveduto giovincello che era il J.D. di Scrubs, così come l'Andrew di Garden State, giusto un poco più maturo, proprio poco, qui più alle prese con la tematica ebraica e sempre con alle prese con questioni famigliari. Il punto di vista è questa volta leggermente differente, visto che qui ha il ruolo del padre. Un padre che però non si è scordato di essere anche un figlio. Ne è uscito quindi un film molto intimo, molto famigliare appunto, non a caso la sceneggiatura Zach l'ha scritta a quattro mani insieme al fratello Adam Braff.
A mancare rispetto al film precedente è l'aura di cult generazionale, così come, come detto in apertura, il tempismo. La mia vita a Garden State era una pellicola perfetta per il 2004. Wish I Was Here è un progetto del tutto indipendente, finanziato anche attraverso il sito di crowdfunding Kickstarter come già successo con il film di Veronica Mars, ma venendo fuori nel 2014 appare un'opera debitrice di tanto cinema indie passato negli ultimi anni, da Little Miss Sunshine con la sua famiglia disfunzionale alle comedy in stile Questi sono i 40, solo con un piglio meno volgare rispetto a un Judd Apatow, e riecheggia inoltre la positività emanata da film come il recente Tutto può cambiare.

In Wish I Was Here tutto appare già visto ed è tutto troppo cariiino, il finale è eccessivamente buonista, oserei quasi dire fabiofaziesco, e manca la cattiveria dello sguardo a Hollywood presente ad esempio in un Maps to the Stars. Allo stesso tempo è anche tutto così genuino e sentito, che non ce la faccio a volergli male. Questo è Zach Braff nel 2014 ed è lo stesso identico Zach Braff del 2004. Oggi può apparire meno cool, si può dire che il suo cinema è rimasto fermo a un decennio fa, che non si è evoluto, che non è cambiato, che quello che aveva da dire l'aveva già detto e meglio in La mia vita a Garden State. Eppure, nonostante tutto questo, a me la sua visione del mondo era mancata. È sempre la stessa, ma è ancora un bel vedere.
(voto 6,5/10)

sabato 27 settembre 2014

CBGB, IL FILM PIU’ PUNK DELL’ANNO (DOPO WE ARE THE BEST!)





CBGB
(USA 2013)
Regia: Randall Miller
Sceneggiatura: Jody Savin, Randall Miller
Cast: Alan Rickman, Ashley Greene, Freddy Rodríguez, Bradley Whitford, Richard de Klerk, Malin Akerman, Justin Bartha, Rupert Grint, Taylor Hawkins, Johnny Galecki, Kyle Gallner, Estelle Harris, Stana Katic, Ahna O’ Reilly, Joel David Moore, Ryan Hurst, Josh Zuckerman, Mickey Sumner
Genere: punk
Se ti piace guarda anche: Velvet Goldmine, Quasi famosi, Spike Island, Nowhere Boy, The Runaways, Killing Bono, We Are the Best!


Non indovinerete mai di cosa parla il film CBGB.
Anche se non ci crederete, CBGB è una pellicola che parla del locale... CBGB.
L'avreste mai detto?
No, perché non conoscete il CBGB e adesso però volete sapere a tutti i costi cos’è, o meglio cos’è stato?
Beh, invece di venire a chiedermelo a me, andate a guardarvi il film, luridi cazzoni!

sabato 6 settembre 2014

FESTIVAL DI VENEZIA 2014: VINCITORI E RED PORCHET





Anche quest’anno non sono stato a Venezia. Il motivo?
Sto ancora aspettando che qualche prestigiosa testata mi chiami come suo inviato alla Mostra. Anzi, va bene pure se non è prestigiosa. Basta che mi paghi vitto e alloggio in Laguna e per me si può fare. In attesa che questo capiti, vi lascio con il mio breve commento sulla kermesse. Per quel che può valere e credo sia molto poco visto che non ero presente all’evento e non ho visto nessun film in concorso.
Da lontano, le impressioni generali che mi sono arrivate parlano di un livello cinematografico medio-buono, ma non del tutto esaltante. Il cinema italiano pare abbia fatto la sua buona figura e negli ultimi tempi è una cosa che capita sempre più spesso a dimostrazione di come, dietro le commedie commerciali con i comici dello Zelig, qualcosina dalle nostre parti si sta muovendo.
A mancare a quest’edizione del Festival di Venezia mi pare sia invece stato il glamour, i divi che fanno sognare (Belen non può essere davvero considerata una diva), i film-evento e pure le polemiche. Basti dire che il film-scandalo dell’edizione è stato Nymphomaniac di Lars von Trier, che ormai era già stato presentato ovunque, dal Festival di Berlino al MiSex di Milano.
Un’edizione un po’ sottotono, così pare almeno vista a chilometri di distanza, ma a cui sarebbe stato comunque bello partecipare. Un’edizione che attraverso la giuria presieduta dal compositore Alexandre Desplat questa sera ha prodotto i suoi verdetti finali, con cui vi lascio, insieme all’immancabile red porchet.
Quanto ai premi, non avendo visto i film non so se siano giusti, però sono contento per quello di miglior attore andato ad Adam Driver, mitico nella serie tv Girls. Molto meno per quello di miglior attrice finito all'odiosa Alba Rohrwacher, entrambi per lo stesso film, Hungry Hearts dell'italiano Saverio Costanzo.

Guarda là, Adam. Cannibal Kid sta per sparare uno dei suoi soliti attacchi contro di me."
"Scusa se te lo dico, Alba, però fa solo bene!"

Infine, complimenti allo svedese Roy Andersson per essersi portato a casa il premio più importante, il Leone d'Oro al miglior film, con il suo A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence.
Grande sconfitto invece Birdman di Alejandro González Iñárritu. Evidentemente il leone ha preferito papparsi il piccione svedese piuttosto che l'uomo-uccello messicano.


I PREMI DI VENEZIA 2014

Leone d'Oro al miglior film: A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence di Roy Andersson

Leone d'Argento per la regia: Andrei Konchalovski (The Postman's White Nights)

Gran Premio della Giuria: The Look of Silence

Premio Speciale della Giuria: Sivas

Coppa Volpi per il miglior attore: Adam Driver (Hungry Hearts)

Colpi Volpi per la miglior attrice: Alba Rohrwacher (Hungry Hearts)

Premio Osella per la miglior sceneggiatura: Tales (Ghesseha)

Premio Marcello Mastroianni: Romain Paul (Le dernier coup de marteau)


IL RED PORCHET DI VENEZIA 2014

Emma Stone
Bella e brava.
Manca solo una cosa: foto di lei nuda non ne sono ancora uscite?
(voto 8/10)

James Franco
Terrificante il suo nuovo look da pelatone con baffo.
James, anzi Franco, che hai fatto?
(voto 3/10)

Luca Zingaretti
Hey, ha copiato il look a James Franco…
Ah no, lui era già così anche prima.
(voto 3/10)

P.S. Ma chi diavolo sta salutando?

Milla Jovovich
Milla Jovovich futura mamma sul red carpet con il pancione.
Pancione?
E questo lo chiama un pancione?
(voto 6/10)

Al Pacino
Così così il look da tamarro americano in vacanza in Italia, ma lui è Al Pacino ed è figo comunque.
(voto 7+/10)

January Jones
Agli Emmy era più figa.
Però è pur sempre figa.
(voto 7/10)

Luisa Ranieri
La madrina di questo Festival. Scelta per il suo notevole fascino terrone mediterraneo.
(voto 6,5/10)

Isabella Ragonese
Niente male. Proprio niente male. E' anche così che si tiene in alto il nome del cinema italiano.
(voto 7+/10)

Isabella Ferrari
C’è poco da fare. Gli anni passano, ma lei resta sempre la MILF numero 1 del nostro cinema.
(voto 7/10)

Alba Rohrwacher
Per me è no. No. E ancora no.
(voto 1/10)

Alexandra Daddario + Ashley Greene
Sì, va beh, alla presentazione di Burying the Ex di Joe Dante con loro c’era anche quel fortunello di Anton Yelchin, ma lui non ha molta importanza.
Per Alexandra & Ashley novantadue minuti di applausi.
(voto 9/10)

Belen Rodriguez + Stefano De Martino
Perché erano presenti al Festival del Cinema di Venezia? Per caso per presentare un film?
Giammai!
Belen era lì per promuovere una nuova catena di di saloni di estetica…
Non ho capito quale sia il legame tra loro e il cinema, in ogni caso sul red carpet si sono scambiati baci parecchio infuocati. E prendetevi una stanza!
(voto 7/10 per il loro affiatamento, voto 0/10 per la loro connessione con il mondo del cinema)

Giorgio Napolitano
Pensavate non ci fosse nessuno a Venezia che con il cinema c’azzecca ancor meno di Belen e del maritino?
Sbagliato. Eccolo qui: Giorgio Napolitano.
(voto 0/10)

mercoledì 6 marzo 2013

BREAKING DAWN - PARTE 2, LA RIVINCITA DEI VAMPIRLA

La famiglia Addams se l'è fatta addosso vedendo questo ritratto di famiglia.
Avete presente il detto: “Al peggio non c’è mai fine”?
Bene, cancellatelo, perché è una stronzata totale.
La saga di Twilight è finita e ciò significa che al peggio c’è fine. Una fine bruttissima, ma c’è.
Ebbene sì: anche i momenti bui passano, persino le dittature finiscono e pure Twilight è giunto al termine.
E ora, come pare abbia gridato Beppe Grillo: “TUTTI A CASA! ROBERT PATTINSON? MA QUELLO E’ UN MORTO CHE PARLA. KRISTEN STEWART? QUELLA CHI LA CONSIDERA UN SEX-SYMBOL?
GIUSTO BERSANI!
BERSANI SCOMMETTO CHE SI FA LE PIPPE GUARDANDO LE FOTO DI KRISTEN STEWART CON QUELLE TETTINE DI FUORI. NON PIACE MANCO A BERLUSCONI CHE E' ARRAPATO DAL MATTINO ALLA SERA...
Ma poi Edward Cullen. Quello è un VAMPIRO CHE CI SUCCHIA IL SANGUE. CI VUOLE VEDERE MORTI. CI VUOLE SPREMERE FINO ALL’ULTIMO EURO MA NOI NON CI STIAMO.
E TAYLOR LAUTNER? QUELLO HA PASSATO PIU' TEMPO IN PALESTRA CHE A SCUOLA DI RECITAZIONE.
Credete davvero che alle ragazzine piaccia la saga di Twilight? Pensate che siano davvero tanto rimbecillite? DIETRO C’E’ UN COMPLOTTO DELLE BANCHE. State atenti: sono i banchieri che hanno dato alle ragazzine i soldi per andare al cinema a vederlo e per trasformarle in delle perfette bimbeminkia. Sono loro, i banchieri, che hanno finanziato tutto per far girare l'economia.
DIETRO AL SUCCESSO DELLA SAGA DI TWILIGHT C’E’ MONTI. RIGOR MONTI. MONTI DEI PASCHI DI SIENA. NON VENITEMI A DIRE CHE NON VE L’HO DETTO. MA ADESSO BASTA, SONO TUTTI FINITI.
ANCHE VOI ROBERT PATTINO E KRISTEN STEWART DELL’AEREO. SIETE FINITI. SIETE GIA’ MORTI, NON L’AVETE ANCORA CAPITO? SIETE PROPRIO DEI VAMPIRLA!”.

Così disse Beppe Grillo a proposito della saga di Twilight.
E ora passiamo a parlare più nel dettaglio dell’ultimo attesissimo capitolo, Breaking Dawn – Parte 2. Attesissimo dalle fan, ma forse ancor di più dai detrattori che non vedevano l’ora di vedere chiuso questo scempio. Per celebrare (più o meno) l’uscita in DVD e Blu-ray che avviene proprio oggi, 6 marzo, ecco allora la recensione cannibale.
Ma prima, un breve riassunto dei precedenti episodi.

"Che ti ascolti, Bella, i One Direction?"
"No, siamo nel 2008 e non sono manco ancora nati. E poi sarebbero
troppo commerciali per me, io ascolto solo i Tokio Hotel."
Twilight (2008) di Catherine Hardwicke
Bella Swan (Kristen Stewart) è una ragazzina secca e sfigatella che però inspiegabilmente viene considerata da tutti una strafiga. Se si fosse chiamata Brutta Swan avrebbe fatto lo stesso effetto?
In ogni caso, persino il bel tenebroso Edward Cullen (Robert Pattinson) è attratto da lei. I due cominciano a uscire insieme, fino a che lui le confessa il suo segreto.
“Sono un vampiro, Bella.”
“Ah sì? Pensavo usassi solo un'ottima crema viso idratante.... Comunque che mi frega, a me. L’importante è che lì sotto ti funzioni tutto a dovere.”
“Ehm, veramente voglio arrivare vergine al matrimonio.”
“Oddio Cristo, ma ho beccato l’unico vampiro con degli scrupoli di coscienza al mondo? Ci manca solo che non ti nutri di esseri umani…”
“Ehm sì, veramente sono vegetariano.”
“AAAAAAAAAAAARGH!”

"Ma te le magliette proprio no, eh Jacob?"
"Una volta ne ho messa una. E' morta dopo 10 secondi."
The Twilight Saga: New Moon (2009) di Chris Weitz
Bella, annoiata da quel pappamolle di Edward, cerca conforto tra le braccia pelose di Jacob Black (Taylor Lautner).
“Hey, hai delle braccia un po’ troppo pelose… non è che avrai un segreto pure te, caro Jacob?”
“Sì, sono un lupacchiotto."
"Oh mamma, sei della Roma? Ma io so' della Lazio!"
"No, intendevo che sono un licantropo. E voglio arrivare vergine al matrimonio.”
“Pure te? AAAAAAAAAAAAAAAAARGH!”

The Twilight Saga: Eclipse (2010) di David Slade
Bella limona sia con Edward che con Jacob, sperando che uno dei due ceda e se la trombi.
Niente da fare nemmeno questa volta.
“AAAAAAAAAAAAAARGH!”

"Papà, ti devo dire una cosa importante: sono diventata una vampira."
"Non me ne frega niente, Bella. Prima eri goth, poi sei diventata emo, poi escort, adesso sei vampira.
Qualunque cosa tu sia, metti giù quei piedi dal tavolino, sgualdrinella maleducata,
altrimenti te ne vai a letto senza sangue, intesi?"

The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1 (2011) di Bill Condon

Edward chiede a Bella di sposarlo. Lei accetta subito e abbandona l’attività come escort che aveva intrapreso nel frattempo. Durante una luna di miele al sole del Brasile, luogo notoriamente prediletto da tutti i vampiri, finalmente Edward si ciula Bella.
Non l’avessero mai fatto. Dopo pochi istanti, senza manco avere il tempo di farle prendere la pillola del giorno dopo, lei si ritrova incinta di una creatura mostruosa.
Sconsolata, Bella realizza: “Ecco perché nessuno mi voleva trombare: sto per dare alla luce una piccola bestia di Satana. AAAAAAAAAAARGH!”

"Oh mamma, che dissenteria!"
"Immagino cara, anche io dopo aver visto l'intera saga
ho passato una settimana in bagno."

The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 2
(USA 2012)
Regia: Bill Condon
Sceneggiatura: Melissa Rosenberg
Tratto dal romanzo: Breaking Dawn di Stephenie Meyer
Cast: Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Ashley Greene, Jackson Rathbone, Kellan Lutz, Nikki Reed, Mackenzie Foy, Peter Facinelli, Elizabeth Reaser, Billy Burke, Michael Sheen, Dakota Fanning, Jamie Campbell Bower, Maggie Grace, Christian Camargo, Mia Maestro, MyAnna Buring, Angela Sarafyan, Rami Malek, Lee Pace, Joe Anderson, Valorie Curry, Noel Fisher, JD Pardo, Julia Jones, Marisa Quinn
Genere: morti (viventi?)
Se ti piace (e se proprio ti vuoi del male) guarda anche: tutti gli altri Twilight

Finita la lunga introduzione sul fantastico mondo di Twilight, dell’ultimo capitolo della saga ci sarebbe poco da dire. In due parole: fa schifo.
Se proprio ci tenete, però, ecco qualche dettaglio in più su Breaking Dawn – Parte 2, il film giustamente trionfatore agli ultimi Razzie Awards, gli anti Oscar, in cui ha conquistato la bellezza di 7 premi, tra cui naturalmente quello di peggior film dell’anno.

I titoli di testa in rosso sangue ci scaraventano subito dentro un’atmosfera da incubo. Quando poi si passa al gioco di sguardi tra Robert Pattinson e Kristen Stewart, ormai diventata pure lei vampira perché va di moda, comincio a sospettare di potermi trovare di fronte all’horror più terrificante nella storia del cinema. Sarà proprio così.
Dopo 30 secondi di film, questi due si sono già detti “Ti amo” 12 volte. La sceneggiatura chi l’ha scritta, Moccia?
Ma i due vampirelli più tenerosi del globo non stanno solo a parlare. Ci danno anche dentro. Purtroppo. Le scene di sesso tra Edward e la sucasangue Bella sono talmente eccitanti che mi sono dovuto fare una doccia calda.
Non pensate però che ci siano solo parole sdolcinate, sguardi languidi e accoppiamenti agghiaccianti, c’è anche humour nella saga di Twilight. Le battutine sulla forza di Kristen Stewart in versione vampira vorrebbero essere divertenti e non è che ci riescano molto. La saga di Twilight ha sempre fatto ridere sì, ma solo quando non vuole far ridere. Quando cerca di far ridere, fa ridere per quanto fallimentare risulta il suo tentativo di far ridere. Chiaro?
La scena del licantropo Jacob che si spoglia di fronte al padre di Bella però a sorpresa è davvero divertente. Per la prima volta, volontariamente divertente! E questa sì che è una novità per la saga.

"Merdesmee, lo so che ti avevamo promesso un chihuahua,
però per adesso ti devi accontentare di questo lupo arrapato, ok?"
L’altra novità è il personaggio interpretato dalla bimba dei due vampiri, la piccola (e inquietantissima) Mackenzie Foy. Com’è che hanno deciso di chiamarla? Renesmee. Certo che questi due sono più sadici dei genitori del protagonista di Vita di Pi che l’hanno chiamato Piscine Molitor.
Renesmee, forse per sfuggire più in fretta possibile da un nome tanto terrificante e morire al più presto, cresce a un ritmo velocissimo. Tempo pochi giorni e ha già superato la fase bimbominkia e si è resa conto che la saga di Twilight è una cagata pazzesca.
Fosse stato solo per i primi episodi, ci troveremmo di fronte soltanto a una mezza cagata, ma dopo aver visto Breaking Dawn Parte 1 e Parte 2 è difficile non rimanere sconcertati. Il doppio film è davvero fatto alla cazzo di vampiri, con gli eventi della trama che si susseguono in una maniera del tutto casuale. Ad esempio, il padre di Bella va a farle visita e non rimane nemmeno un po' sconvolto nello scoprire che è diventata una vampira, poi subito dopo Bella fa a braccio di ferro con Kellen Lutz, umiliandolo, e immediatamente dopo viene investita da un fascio di luce divino. WTF? Tutto questo senza un minimo di collegamento logico tra le scene. L’autrice della sceneggiatura si è fatta di LSD mentre la scriveva o è tutta farina del sacco di Stephenie Meyer?

"Hey, qualcuno sa spiegarmi perché le vendite di Volvo
sono crollate dopo la nostra marchettona?"
Le varie sequenze di susseguono quindi random. C’è un marchettone della Volvo, inquadrata con insistenza dal regista Bill Condom Condon. E c'è spazio per delle sdolcinate scene famigliari con Edward che suona un pezzo dei One Direction al piano e Bella che per far addormentare la figlia le legge un libro di Stephenie Meyer: catalessi assicurata.

Tutte scene inserite per allungare il minutaggio e arrivare al momento tanto atteso (?), lo scontro finale con i pericolosissimi (ma dooove?) Volturi, capitanati da Michael Sheen, l’unico attore al mondo che può vantarsi di aver partecipato non a una, bensì a due saghe vampiresche di merda: questa e quella di Underworld. Complimenti, Michael, hai vinto un mongolino d’oro.
E com’è, questa tanto attesa battaglia?
Nel caso aveste dubbi, è la battaglia meno epica nella storia dell’umanità e della vampirità. E pure della licantropità. Se certo non si possono fare paragoni con le battaglie del Signore degli anelli o del Gladiatore, persino il deludente scontro finale tra Harry Potter e Voldemort al confronto appariva al cardiopalma.
I combattimenti di Breaking Dawn sono ridicoli oltre ogni dire. Le parole non bastano nemmeno per descriverli. Dovete vederli con i vostri occhi. Non scappate via, dovete vedere questo film per rendervene conto!
A un certo punto si decide ad arrivare pure Alice (quella gnugna di Ashley Greene) insieme al suo uomo zerbino (Jackson Rathbone). I due più che su un campo di battaglia, sembra che passeggino come fossero sulla passerella di una sfilata. In effetti è un po’ così, visto come andrà a finire. Sotto la neve, arriva poi pure un tizio nudo dall'Amazzonia, o dal Brasile, che dichiara di essere mezzo umano e mezzo vampiro. Mi sa che è anche mezzo scemo.
E poi?

"Sì, vabbè, la solita vecchia storia dell'imprinting...
Tanto non ci vengo a letto con te, lurido pedofilo!"
ATTENZIONE SPOILER
Con un colpone di scena sorprendente, scopriamo che la battaglia in realtà non c’è mai stata. Era solo la visione del futuro offerta da Alice, una che con le sue previsioni è meno attendibile dei Maya…
Fatto sta che tutti le credono e rinunciano allo scontro. Ma sono ciucciasangue o cagasotto?
Il finale si risolve quindi in una pagliacciata in cui la battaglia non si tiene, un po' come nelle elezioni italiane nessuno ha vinto e nessuno ha perso, solo che qui tutti sono felici, contenti e innamorati. Persino i lupi limonano.
Unica cosa che si salva, come al solito in questa saga, è la colonna sonora. Così come i precedenti capitoli potevano vantare le canzoni di Radiohead, Paramore, Florence + the Machine, Iron & Wine, Bon Iver, Lykke Li, Metric, Vampire Weekend, ecc ecc… le note della caruccia “A Thousand Years” di Christina Perri riescono a rendere più sopportabile una simile terribile conclusione.
Non che mi aspettassi qualcosa di diverso, ma il finale della saga di Twilight è davvero quanto di più stucchevole e insensato sia mai stato concepito. Un finale in cui la morte non esiste più, come cantano i Baustelle e in cui, buoni e cattivi, tutti vivono per sempre per sempre per sempre per sempre…
Altroché Shining, questo sì che è un film spaventoso.
E adesso cosa succede?
Kristen, Robert, Taylor... avete rotto, non vi diamo più la fiducia.
TUTTI A CASA!
(voto 2/10)



mercoledì 21 novembre 2012

The Apparition of Ashley Greene and of her beautiful bo…dy

The Apparition
(USA 2012)
Regia: Todd Lincoln
Cast: Ashley Greene, Sebastian Stan, Tom Felton, Luke Pasqualino, Julianna Guill, Rick Gomez, Anna Clark
Genere: casa infestata
Se ti piace guarda anche: Paranormal Activity, The Messengers, Non avere paura del buio

L’inizio della vicenda è ambientato nel 1973. Una scritta inquietante ci tiene inoltre a farci sapere che ciò che vedremo è basato su una storia vera, o meglio una finta storia vera, un po’ come The Blair Witch Project, Paranormal Activity e, con molta fantasia, una buona metà degli horror usciti negli ultimi anni. Peccato che, appena pochi minuti dopo, si passi al presente e tutto questo contorno di docu-fiction sia del tutto dimenticato. E allora perché inserirlo?

"Ashley, aspetta a denudarti, altrimenti il pubblico abbandona subito la sala..."
La storia comunque è quella classica da horrorino estivo, peccato sia arrivato tardi: un tizio (Sebastian Stan) e una tizia (Ashley Greene) vanno a vivere insieme in una casa sperduta in mezzo al nulla e in questa casa cominciano a succedere cose strane. Cose tipo che il tavolo della cucina è sporco… Uuh, che paura!
O cose come un cactus che muore… Uuh, che grave perdita per l’umanità!

Il livello di tensione a tratti è alto, quasi insostenibile, perché uno si chiede: arriverà o non arriverà? Arriverà o non arriverà? E poi finalmente arriva, la scena immancabile per ogni thriller che si rispetti (o anche che non si rispetti) da Psyco in poi.
La scena della doccia.
Ashley Greene si toglie i vestiti e qui nasce il dubbio. Ci sarà la tanto attesa Apparition promessa dal titolo? Non dico che debba far vedere la vagina, ma almeno le tettine, ce le mostrerà si o no?

Il dilemma: Ashley Greene andrà fino in fondo? A spogliarsi, intendo, non a fare la cacca.

"Voldemort, ti invochiamo per sapere come liberarci da Harry Potter!
Ah, ti ha sconfitto come un pirla? Allora scusaci per il disturbo, rest in peace."
Attorno a questo grandioso mistero ruota l’intera pellicola e, per lasciarvi con il fiato sospeso, non vi svelo come va a finire. Anche perché per il resto la pellicola di motivi d’interesse non è che ne offra parecchi altri. Diciamo nessuno.
Per una grande quantità di tempo non succede un belin, tanto che l’attenzione resta desta per vedere se prima o poi capiterà effettivamente qualcosa. Diversi grandi thriller, alla fin fine, sono realizzati sul niente, o quasi. È più la costruzione della tensione a renderli grandi, rispetto a quello che succede veramente. Questo film con i grandi thriller ha in comune il fatto di essere realizzato sul niente. Fine dei punti in comune con i grandi thriller.

Per il resto, si tratta di un thrillerino davvero modesto, porello, destinato ad apparire quanto altrettanto velocemente sparire dalla memoria. Io continuo a chiedermi perché dei produttori hollywoodiani possano investire una discreta somma di denaro ($17 milioni, e può ancora essere considerata una produzione low-budget) in una sceneggiatura del genere, la solita robetta pseudo paranormale su una casa pseudo infestata che non offre alcuno spunto manco pseudo originale. La scena in cui una creatura innominabile esce dalla lavatrice ad esempio è presa pari pari da quella di The Ring in cui Samara viene fuori dalla tv. E ormai copiare The Ring non è più manco di moda. Che dire poi del finale?
Spaventoso.
Sì, avete già capito: nel senso di orribile, non di pauroso.

"Esci da questa casa, Harry Fotter!"
Tra le note positive, non male le musiche dei Tomandandy (che già avevano curato la soundtrack de Le regole dell’attrazione) e i due protagonisti tutto sommato reggono bene la scena. Ashley Greene è la vampirella Alice Cullen della saga di Twilight, che continua a impazzare (non si sa bene perché) ai botteghini di tutto il mondo con l’ultimo capitolo Breaking Dawn Parte 2. Non è certo una grande attrice, però è più convincente di una Kristen Stewart, tanto per fare un nome a caso, e soprattutto la scena la regge a livello fisico.
Il protagonista maschile è invece Sebastian Stan, uno che abbiamo visto in particine in Gossip Girl e Il cigno nero, quindi nella serie tv politica Political Animals e ora in Once Upon a Time è un cappellaio matto migliore del Johnny Depp timburtoniano. Con che ci andasse molto… Pure lui riesce a essere piuttosto convincente, considerando che la sceneggiatura e i dialoghi potrebbero benissimo essere stati scritti da un bambino di 3 anni. Oltre ai due protagonisti, si ritaglia una particina pure Tom Felton, aka Draco Malfoy, il personaggio migliore della saga di Harry Potter. Hermione a parte, of course.

Se di tensione ce n’è davvero poca, in questo The Apparition, i grandi misteri allora riguardano tutti Ashley Greene: perché la sua auto appare senza la targa davanti? E, soprattutto, ce le mostrerà o meno queste benedette tettine?
(voto 4,5/10)


domenica 23 settembre 2012

LOL - Pazzo chi lo considera un film

LOL – Pazza del mio migliore amico
(USA 2012)
Titolo originale: LOL: Laughing Out Loud
Regia: Lisa Azuelos
Cast: Miley Cyrus, Demi Moore, Douglas Booth, Ashley Greene, Ashley Hinshaw, Lina Esco, Jean-Luc Bilodeau, Adam G. Sevani, Thomas Jane, Gina Gershon, Austin Nichols, Jay Hernandez, Fisher Stevens
Genere: bimbominkioso
Se ti piace guarda anche: LOL – Il tempo dell’amore (l’originale francese), Il tempo delle mele, 3MSC



Miley Cyrus è una grandissima attrice. LOL

A Demi Moore non piace fare la ggiovane in mezzo ai ggiovani. No no. LOL


Ashton Kutcher non ha mai tradito Demi Moore quando erano sposati. LOL


LOL è una pellicola stupenda che cambierà le sorti del cinema mondiale. LOL

"Miley, che ti leggi? Il libro di Cannibal?

"Ma no, quello fa schifo. Preferisco Hunger Games!

LOL è la dimostrazione di come il cinema americano ora come ora sia così pieno di idee originali da non avere bisogno di andare a fare remake di pellicole francesi che per quanto carine non è che fossero già dei capolavori. LOL


LOL è la dimostrazione di come il cinema americano ora come ora sia così pieno di idee originali da non aver bisogno di copiare persino i lucchetti di Moccia oh-mio-Dio! LOL


LOL è un’operazione che ricorda Funny Games di Michael Haneke, con una regista (Lisa Azuelos) alle prese con il remake di un suo stesso film. E la Azuelos vale proprio quanto Haneke. Sì sì. LOL

Un'altra idea completamente originale e fantastica a questo punto sarebbe realizzare pure un remake/sequel americano de Il tempo delle mele! LOL

Il mio blogger-nemicoamico Mr. James Ford ha deciso di disdire la prenotazione della sua copia in DVD de I mercenari 2 in favore dell’ordine immediato di questo. LOL

Miley Cyrus con il suo nuovo taglio di capelli non ha scopiazzato Pink. LOL


Ashley Greene è brutta. Proprio brutta. LOL


Questo film non fa rimpiangere persino l’ultima pessima stagione di Gossip Girl. LOL

Miley Cyrus è una gran zoccola. LOL… ehm no, niente LOL, quest’ultima frase è vera, non c’è niente da ridere.
LOL
(voto 4/10)

"La sicurezza, per favore: c'è un cannibale da prendere a calci nel culo!"

lunedì 6 febbraio 2012

The Toilet Sega: Breaking Balls - Parte 1

"Una volta i sex symbol erano James Dean & Marilyn, adesso siamo io e te.
Fattelo dire da uno che ha 110 anni, Bella: il mondo è davvero andato a puttane!"
The Twilight Saga: Breaking Dawn - Parte 1
(sottotitolo: parte 1 significa che sì, purtroppo ci sarà una parte 2, e invece di lamentarvi ringraziate il Cielo che non arrivi pure una parte 3)
(USA 2011)
Regia: Bill Condom Condon
Cast: Kadaveren Kristen Stewart, Robert Pattinson, Taylor Lautner, Ashley Greene, Nikki Reed, Kellan Lutz, Jackson Rathbone, Billy Burke, Sarah Clarke, Peter Facinelli, Elizabeth Reaser, Anna Kendrick, Michael Welch, Lee Pace, Maggie Grace, Julia Jones, BooBoo Stewart, Gil Birmingham, Mia Maestro, Christian Camargo
Genere: vampiri senza denti (e senza palle)
Se ti piace guarda anche: un documentario sull’anoressia

The world is is a vampire
sent to drai-ai-ain

Il mondo è un vampiro mandato a prosciugarsi, cantava il ragazzo Billy Corgan degli Smashing Pumpkins nell’anno di grazia 1995. Ma cosa canterebbe oggi, Billy?

The whore is a vampire
sent to drai-ai-ain our balls

La puttana è una vampira, mandata a prosciugarci le balle. Le Breaking Balls del titolo.
Ah, il film si chiama Breaking Dawn? Errore mio, ve lo concedo.

"So' passati 3 secondi di film e ancora non me so' spogliato?
Rimediamo subito: I'm sexy and I know it tuttururu!"
La prima scena della "pellicola" è geniale. Cosa vuole il pubblico di Twilight, a parte farsi mordere le chiapp…ehm il collo da Robert Pattinson?
Esatto, vedere Taylor Lautner a torso nudo. E allora subito in apertura, mentre piove come se non ci fosse un domani, il pupo mannaro disperato per aver letto delle nozze della sua Bella con il suo Bello, si toglie subito tutto, anche il perizoma, e si trasforma in un lupo. La reazione che chiunque avrebbe a una notizia del genere, non è forse vero?
Insomma, dopo aver saputo che l’ex si era sposato, Adele ha solo composto una canzone capolavoro come Someone Like You. Considerando però che il teen wolf insieme a quella bulimica di Bella (Black, ma magari…) Swan manco c’è mai stato, e lei per dire manco gli ha mai fatto una sega ma giusto una saga, la reazione tipica è quella di trasformarsi in un lupo e andare a farsi una bella corsa sotto il diluvio universale, dirigendosi in culo ai lupi gridando: "In culo ai Cullen!"
"Vengo a prenderti, Taylor. Dammi 3 o 4 ore e ti raggiungo!"
Chi non reagirebbe in questo modo? Chiii?
E il tutto mentre un paraplegico indiano cerca di inseguirlo alla velocità di una tartaruga indiana…

(Parentesi: sono passati appena 56 secondi di visione, cinquantaseisecondi, ed è già il mio film comico preferito dell’anno!)




"Bella fuori dalla mia vita: meglio che vincere al Superenalotto!
Anzi: meglio di una scopata!"
Come reagiscono gli altri personaggioni dell’universo uscito dalla mente straordinariamente immaginifica di Stephenie Meyer all’invito a nozze spedito da Edward e Bella? Con un bel chissenefrega?
Tralasciamo il fatto che credo non si siano rivolti alle Poste italianeee, perché altrimenti gli inviti sarebbero arrivati chissà quando. E vabbè che i vampiri sono immortali, però non COSI' tanto immortali…
Il padre di Bella fa lo sguardo di chi si è appena ricordato di essere analfabeta e dovrebbe quindi smetterla di cercare di leggere la posta.
La madre reagisce invece con l’entusiasmo del genitore modello tipico che pensa: “Ooh, finalmente mi levo sta stronza di figlia dai coglioni e che se la mantenga pure per l’eternità, il caro vampiro dei miei coglioni, lei e tutte le sue stronzate di vestitini da emo anoressica che è talmente magra che nemmeno se vado in un negozio per neonati trovo la sua taglia. E perché credete l’abbia chiamata Bella? Per dirle: fuori dalle palle, Bella stronza, no?”

"Ashley, ma come fai a essere così figa?"
"Mmm, sai com'è: ogni tanto mangio..."
Se Kristen Stewart è talmente scheletrica in questo film che a far pensieri impuri su di lei si rischia di essere accusati di necrofilia, per fortuna che c’è quella fregna gigante di una Ashley Greene ad alzare il “livello figa” della pellicola. Sebbene pure lei l’abbiano truccata in un modo che più che una vampira assomiglia a Victoria Beckham.
Dite che Victoria Beckham di fatto è una vampira? Allora ok, bel trucco raga!
Meno male che almeno Anna Kendrick c’è, sebbene in un numero criminalmente limitatissimo di scene.

Torniamo alla tramona del film.
La notte prima delle nozze, Edward va a trovare la sua promessa sposa, sebbene porti sfiga. Ma tanto a lui che gliefrega? È già morto, che può capitargli di peggio?
Per il vampiro è il momento di una confessione shockante sul suo passato.
“Che c’è, sei gay, Edward?" lo interrompe Bella. "Ma già lo sospettavo, con tutti i chili di gel che ti metti nei capelli e tutte quelle cremine che usi per avere una pelle così bianca e vellutata. E poi tutti i tuoi amici che gridano sempre Edward culen, culen chi non lo dice… Culen!!! Scusa, amore. Mi sono fatta trasportare…”
“No, non è questo, Bella mia porcella. Io… Io… Io sono un vampiro.”
“Abbello *__* sta cazzata me l’avevi già detta nel primo episodio. O è stato un film talmente memorabile che già te lo sei scordato? Non me ne frega niente del tuo passato, ti sposo lo stesso perché sei ricco e voglio prendere la tua eredità. E anche se sei un vampiro immortale, cosa che ancora adesso non credo vera, un modo per ucciderti tranquillo che lo troverò…”



"Dai, ancora la Parte 2 e poi magari giriamo pure qualche film decente!"
Poi per dimostrarle che è un vero ciucciasangue e non solo un ciuccellone, finalmente vediamo Edward Cullen mordere qualcuno. Dopo 3 film e mezzo, era ora che desse dimostrazione di essere un vampiro e non solo un vecchiazzo di 110 anni come tanti cui piace la figa minorenne e pure anoressica e per farsela si spacciano per vampiri. Certo, le sue scene sono talmente horror che persino Giallo/Argento al confronto metteva strizza, ma accontentiamoci.
Quindi arriva il momento, almeno da me, più atteso: l’addio al celibato di Edward. Cosa gli organizzeranno quei cattivoni dei suoi amichetti vampirelli? Alcool? Droghe? Spogliarelliste? Zoccolette minorenni emo che non vedono l’ora di farsi mordere la vagina da un vampiro?
Questo non lo sapremo mai perché, per una volta che in ‘sta cazzo di serie stava per succedere qualcosa di interessante, i geniali autori decidono di non farcelo vedere. Dio vampiro!
Si preferisce invece dedicare spazio a una scena del tutto superflua come quella del matrimonio. Complimentoni allo stilista che ha deciso di far vestire Edward da omino bianco che manco si nota il contrasto tra abito e colore della pelle.
Ah no, è solo un sogno, anzi un incubo, uh che paura!, in cui tutti i vampiri frignoni muoiono se Bella dice di sì a Edward. Allora mi correggo di nuovo: è un bellissimo sogno, altroché incubo.

Bella: "Vabbuò, ti sposo anche se preferirei stare con Jacob."
Edward: "Pure io! Visto che muscoli che ha?"
Mentre cammina verso l’altare, questa volta per davvero, Bella sembra preoccupata. Sta rimpensando al terribile sogno della notte precedente? No, s’è scordata di prendere l’Imodium e sta per avere un improvviso attacco di diarrea.
Nota positiva: la colonna sonora, con gli Iron & Wine che contribuiscono a rendere meno ridicola questa farsa di matrimonio interspecie che non ha avuto la benedizione del Vaticano. Anche se papa Ratzinger ha espresso il desiderio di avere un autografo di Robert Pattinson. Specificando che è per la sua nipotina. Eh certo, come no, Ratzi?
Tra le vampire apparentate con la famiglia dei Cullen, i Corleone dei succhiasangue, chiamiamoli così, c’è anche una russa, una certa Irina Pompilova intepretata da Maggie Grace passata ahinoi da Lost a questa pagliacciata. Ma com'è che quasi tutti gli ex naufraghi stanno finendo a fare delle gran stronzate? Porterà mica un po' sfiga, abbandonare l'isola di Lost?

No, non sono imbalsamati. Almeno credo...
I discorsi nuziali di amici e parenti sono quanto di più penoso sia mai stato visto in un matrimonio, sia cinematografico che reale. Ma delle chiappette di Pippa Middleton che arrivino per rianimare le nozze più noiose dai tempi del Royal Wedding, no?
A cercare di dare vita al cadaverico matrimonio, Ashley Greene e Jackson Rathbone si mettono a ballare. Risultato? Fanno quasi rimpiangere Vieri e Rivera a Ballando con le stelle, quindi era meglio la noia. Grazie, ma non ballate. Mai più per tutta l'eternità, per favore.
Se nel corso del ricevimento di nozze di Melancholia succedeva di tutto e di più e qui invece niente di niente, speriamo almeno che la seconda parte del film vada a finire esattamente come Melancholia.
Incrociamo le dita...

"Ma invece di stare a distruggere il letto, non poteva farmi avere un orgasmo?"
Nel frattempo è ora della luna di miele e dove può decidere di andare un vampiro se non nel luogo più assolato del mondo? Ma certo, il Brasile, Rio de Janeiro! Come no? Stephenie Meyer, ma cosa ti è capitato di brutto nell'infanzia per avere certe idee così malate?
Ed Edward il vampiro (chiamiamolo così) s’è fatto un gran cullen per cosa? Per sbattersi Bella, pensando per caso di deflorarla? Ma non lo sa che sto gran vaccone è dalla 3a media che la da via a cani, porci e pure lupi (mannari)?
Arrivati al lussoso resort, sti due sono talmente pallosi che lui anziché essere travolto dalla passione e sbatterla violentemente, prima si mette a posto tutte le sue belle valigine, quindi piega tutti i suoi costumini da bagno come manco Bree Van de Kamp di Desperate Housewives farebbe, si passa le sue cremine per la notte in modo da non far disidratare la sua bella pelle pallida e sembra preferirebbe farsi una vasectomia piuttosto che scoparsi la neo mogliettina.
Riassumendo: Edward c’ha voglia di farsi Bella tanto quanta ne ha di farsi una lampada. Abbronzante.
Nella scena di sesso più sospirata nella storia del cinema, arrivata dopo un corteggiamento durato mica tanto, giusto quegli altri 3 pallosissimi film in croce, Bella finge quindi di perdere la tramezza, mentre le fan di Robert Pattinson, papa Ratzinger compreso, hanno orgasmi multipli a ripetizione.
"Perché perder tempo a far sesso in luna di miele, quando ci sono gli scacchi?"
Per tutte le persone normali, ovvero i non fan della saga di Twilight, si rivela invece una scena meno sensuale di un episodio di Sensualità a corte.
Il giorno dopo sta soft-scopatina, lei si sveglia con dei lividi. Ma sono cose che capitavano anche a Rihanna quando stava con Chris Brown, non succede necessariamente solo a chi sta insieme a un vampiro.
Il resto della luna di miele, i due piccioncini la passano a giocare a scacchi, che cosa romantica!. Sesso basta che se no alle fan emo gli si blocca la crescita.

Non bastasse Teen Mom, per cercare di dissuadere le giovani ragazzine americane e mondiali a non fare sesso ci pensa anche Bella che dopo aver ciulato mezza volta con il refrattario culattcullentone Edward, resta subito incinta.
E lui la prende bene…

"Incinta??? Ma se sono sterile, impotente e pure gay? E' più probabile che Bella l'abbia messa incinta quell'indiano sulla sedia a rotelle..."

Alla faccia di chi credeva impossibile che Edward potesse sbiancare ancora più di prima.
E se pensavate che Bella non potesse essere più magra, pure qui vi sbagliavate. Ma le donne incinte non dovrebbero guadagnare peso, anziché perderne?

"Eppure ho mangiato. La settimana scorsa, credo, ma ho mangiato. Ne sono quasi sicura..."

Se già Edward non voleva farsela prima, figuriamoci adesso che sembra la brutta copia dell’urlo di Munch.
Siamo giunti al limite del ridicolo? Certo che no, per quello ci sono ancora le scene con i lupi parlanti. Auuuuuuuuu!

"Bau bau aaauu aaauuu!" Traduzione: "Questo film fa cagare anche a noi lupi!"

Quali razze soprannaturali non si ucciderebbero per un così bel bocconcino?
Come abbiamo visto,  tra un matrimonio e una luna di miele tra i più ridicoli umanamente e vampiristicamente concepili, la prima parte del film riesce ad essere perlomeno comica, per quanto in maniera involontaria. O forse volontaria. La seconda parte, invece, quella drammatica (?), è una vera martellata sui coglioni, una roba talmente pesante che dopo mi sono sparato il russo Faust, Leone d’Oro dell’ultimo Festival di Venezia, e al confronto mi è sembrato una visione leggera.
E tutto questo dramma? Perché sia i ciuccelloni ciucciasangue vampiri che i lupi a torso nudo sono impegnati tutto il tempo a difendere non il mondo o le loro razze di vampiri e licantropi, bensì per difendere solo ‘sta minchia di Bella, che tra l’altro diventa minuto dopo minuto sempre più cessa. Ma un lavoro non ce l’avete? Come ve la guadagnate la pagnotta, o meglio il sangue? Solo perché lei di mangiare sembra poter fare a meno, non vuol dire che pure voi porelli dovete stare a dieta.
Almeno Sookie (Anna Paquin) di True Blood, per quanto odiosa, c’ha il sangue di fata che per i vampiri è come il nettare degli dei e in più è sempre arrapata e nuda e in più si chiama Sookie e, voglio dire, un motivo pur ci sarà…
Quanto a Elena Gilbert (Nina Dobrev) di The Vampire Diaries beh, lei è una strafica e pure una doppelganger, che qualunque cosa significhi è comunque comprensibile che tutti i vampiri (e non solo) sbavino per lei.
"Siamo un pochino meglio della Kadaveren, o no?"
Ma, Spirito di Vampiro Santo, cosa c’ha di speciale sta ragazzetta d’una Bella che si sta trasformando sempre più in uno spot vivente pro-anoressia? C’ha la figa d’oro? Stephenie Meyer, ce lo vuoi spiegare, sì o no? 

Fatto sta che come rimedio per farla stare meglio e farle guadagnare qualche chilo, ma va bene anche solo qualche grammo, Bella comincia a succhiare…
Ma no, che avete capito? Non ha cominciato a fare pompe a Edward o, volendo, anche a Jacob. Figuriamoci se in questa sega saga puritana si arriva a tanto. Semplicemente le fanno bere del sangue e visto che in grembo sta tenendo una piccola bestia di Satana ricomincia ad acquistare vigore. Cosa che non le impedisce di essere comunque sempre uno scheletro ambulante.



Lo spot migliore per far passare la voglia ai teenagers di fare sesso.
E non solo ai teenagers...
Bella, dall’alto della sua saggezza e soprattutto del suo buon gusto, decide il nome del futuro nascituro: si chiamerà E.J. ovvero Edward Jacob se è un maschio, Renesmee se è una femmina. A questo punto, l’unica è sperare che non sia né un maschio né una femmina perché sta povera creatura se no c’ha già il destino segnato. A scuola son botte in entrambi i casi.
Dopo una scena di parto girata così male che persino Ed Wood si sarebbe vergognato di mostrarla in pubblico, nasce una creatura satanica a quanto pare di sesso femminile. Il tutto viene gestito dalla famiglia dei RottinCullen. Non dico una vera ostetrica, ma almeno uno pseudo dottore presente non c’è a far nascere questo scherzo della natura?
Nonostante la totale assenza di personale medico, sembra essere andato tutto per il meglio, quand’ecco che peccato, anzi per fortuna, Bella finisce in arresto cardiaco. Per salvarla, Edward si improvvisa medico, anzi Vincent Vega della situazione, e ficca una siringona nel petto di Bella e bella lì, prova a salvarla! Massì, perché prendere una laurea da medico quando si può improvvisare così alla cazzo di cane e salvare delle vite umane?
"Che strano! Questa bimba somiglia al
tizio indiano sulla sedia a rotelle...
C'ha pure la cresta mohawk!"
Comunque non ci riesce. E Bella muore.

Nel frattempo, per la serie: pedofilia portami via. Jacob vede la figlia neonata di Bella ed Edward, Renesmee (che tristezza di nome), se ne innamora subito e decide di darle l’imprinting. Una roba che non si capisce bene cosa sia, ma fatto sta che gli altri licantropi non si bene perché ma non possono più farle del male e tra l’altro non si era mai capito bene perché volessero fargliene, a ‘sta piccola figlia de ‘na gran mignotta!
E così, vissero tutti felici e contenti.
Ma come, direte voi: Bella non è morta? Sì che è morta, per quello che son tutti felici e contenti. Una stronza di meno a questo mondo. Finalmente.
E invece no, sarebbe troppo bello!

Colpone di scena finale: manco fosse Gesù Cristo in persona, ‘sta cazzo di zombie di Bella ritorna in vita.
Chi ce la leva più dalle palle, adesso, o meglio dalle Breaking Balls?
Il vero miracolo del film comunque non è la sua resurrezione, ma un altro: con il suo livello infimo, Breaking Dawn riesce a far passare i tre capitoli precedenti della saga come degli autentici Capolavori del Cinema.
E mentre la Bella stronza vive, noi moriamo al pensiero di doverci beccare pure la seconda parte.



Io e Billy Corgan ve l'avevamo detto fin dall'inizio: the whore is a vampire!


Voto come film drammatico: 0/10
Voto come film horror: 1/10
Voto come film comico: 8/10

E ricordate sempre, qualunque cosa succeda, dovunque voi siate, se vi sentite in pericolo gridate: in culo ai Cullen!

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