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mercoledì 14 maggio 2014

BATES MOTEL, UNA SERIE SEMPRE PIU’ PSYCO




Bates Motel
(serie tv, stagione 2)

Per quanto stia diventando sempre più insopportabile, non ce la faccio a non seguire le vicende del giovane psycopatico Norman Bates. Sì, proprio quello di Psyco in versione televisiva e adolescenziale, ma non troppo adolescenziale. La prima stagione riusciva a risultare piuttosto affascinante, con il suo miscuglio di avventure da teen drama e atmosfere leggermente thriller, più che altro perché non si sapeva dove volesse andare a parare. Con la seconda stagione questa impressione si riafferma ancora più forte e la cosa comincia un po’ a stufare. Per il momento comunque non troppo, perché come ho detto non ce la faccio a non guardare cosa gli autori riserveranno al nostro teen Bates, tra omicidi, nuove fiamme e un rapporto sempre più incestuoso con la mamma MILF Norma, interpretata da una strepitosa Vera Farmiga, una che da sola tiene in piedi l’intera serie. Anche perché l’odioso Freddie Highmore c’ha ‘na faccia da schiaffi come pochi.

"Cannibal vuole prendermi a schiaffi..."
"Ueeeee'!"

Se con la prima stagione si restava un po’ nel dubbio di trovarsi di fronte a una serie potenzialmente interessante, con la seconda il dubbio svanisce. No, Bates Motel non è una grande serie, però è un buon guilty pleasure. Tra i motivi per seguirlo, oltre alle continue prove di bravura della Farmiga senior nei panni della poco normale mamma di Norman, il principale è il grande quantitativo di gnocca presente. Persino la sfigata della serie che se ne va in giro con la bombola d’ossigeno attaccata al naso Emma (Olivia Cooke) non è niente male.


A inizio stagione ritroviamo inoltre la bionda Nicola Peltz. Una così però non passa inosservata e infatti è stata subito convocata per il prossimo Transformers da Michael Bay, uno il cui (unico) talento è fare da talent scout per la topa. Nicola Peltz riuscirà a far dimenticare Rosie Huntington-Whiteley?
Sì.
Riuscirà a far dimenticare Megan Fox?
Qui la vedo già più difficile.
Essendo impegnata nelle riprese del nuovo capolavorissimo del Michael Bay Transformers 4 – L’era dell’estinzione, che spero segni l’estinzione della saga robotica, Nicola Peltz ha detto “Ciao ciao!” a Bates Motel in maniera brusca dopo un paio di episodi di questa seconda stagione.

"Ciao ciao psycopatic... volevo dire: ciao ciao Norman!"

Un guilty pleasure a sempre maggiore tasso di trash come Bates Motel non può però rinunciare alla sgnacchera ed ecco allora che hanno fatto entrare in scena Cody, l’attrice rivelazione Paloma Kwiatkowski, una tipa dal look lesbo-dark molto differente da quello di Nicola Peltz, ma pure lei parecchio fascinosa. Peccato che la fanciulla resti in città appena per una manciata di episodi e poi venga improvvisamente, e anche piuttosto ingiustificatamente, cacciata via.


A questo punto, Bates Motel si gioca un’altra carta gnocca con Kathleen Robertson, maialona già vista in Beverly Hills 90210 e Boss. Solo che compare in un ruolo minuscolo e abbastanza insignificante e ATTENZIONE SPOILER nell’ultimo episodio viene fatta fuori in maniera brutale FINE SPOILER.


Insomma, questa seconda stagione di Bates Motel si fa notare soprattutto per una cosa: è il più grande spreco di fica che si sia visto nel corso dell'ultima annata. Nonostante questo grave fatto e nonostate sia una serie che fa acqua da tutte le parti, Bates Motel il prossimo anno ci regalerà una terza attesa (?) stagione e io non potrò che seguirla. È più forte di me, non ce la faccio ad abbandonare il giovane psycopatico faccia da schiaffi Norman Bates.
(voto alla seconda stagione 5,5/10)

mercoledì 18 dicembre 2013

LE MEGLIO SERIE TV 2013, DALLA 30 ALLA 21




Seconda tornata non elettorale ma delle serie tv preferite quest'anno dal qui presente blog Pensieri Cannibali.
Dopo le posizioni (non del Kamasutra) dalla 40 alla 31, ci avventuriamo oggi nelle posizioni (sempre non del Kamasutra) dalla 30 alla 21, tra zombie, psicopatici, licantropi, intrighi politici e quant’altro…

30. The Walking Dead
La notte fonda dei morti dementi
(stagioni 3 e 4)

Trama semiseria
In The Walking Dead la lotta per la sopravvivenza sembra seguire una sola regola: se sei un personaggio figo o quanto meno decente ti fanno fuori. Se invece sei ‘na merda di personaggio continui a vivere.

Pregi
Il Governatore.
Basta.

Difetti
- Gli episodi senza Governatore.
- Carl (Chandler Riggs) è ancora vivo.
- ‘Sta minkia di Minkionne Michonne sembrava un personaggio con del potenziale, però quando diavolo si deciderà a venire fuori?
- La storia d’amore tra Maggie (Lauren Cohan) e Glenn (Steven Yeun) sta diventando più smielata di quella tra Bella ed Edward in Tuaiaigt, fate voi se sia una cosa positiva o meno.

Personaggio cult
Il Governatore (David Morrissey)



29. Hello Ladies
Englishman in Los Angeles
(stagione 1)

Trama semiseria
Stuart Pritchard (Stephen Merchant) è un inglese single che vive a Los Angeles e cerca a tutti i costi di farsi qualche modella barra attrice. Peccato sia un po’ sfigatello e le cose non gli vadano proprio benissimo. Può consolarsi con gli amici, che però tratta di merda, e con la famiglia… ehm no, quale famiglia?
Vabbè, mi sa che deve tornarsene in Inghilterra, che è meglio.

Pregi
- Hello Ladies ha un umorismo sottile e spietato, che non fa morir dal ridere subito ma che dopo un po’ crea assuefazione.
- Il protagonista Stephen Merchant, amichetto di Ricky Gervais qui in versione solista, all’inizio potrebbe starvi sulle balle, però ben presto potrebbe diventare il vostro nuovo idolo.
- La colonna sonora, che a fine puntata ci regala sempre una perla anni ‘70/’80.

Difetti
- I personaggi secondari meriterebbero un maggiore spazio.
- Il finale di stagione poteva essere più cattivello, cazzarola.

Personaggio cult
Stuart Pritchard (Stephen Merchant)

28. Top of the Lake
Teen Mom – Versione Nuova Zelanda
(stagione 1)

Trama semiseria
Una ragazzina incinta di 12 anni sparisce nel nulla. La troupe di Teen Mom la cerca disperatamente, pur di terminare le riprese della nuova stagione del docu-reality di Mtv.

Pregi
- Gli splendidi spazi aperti della Nuova Zelanda.
- Alla regia e sceneggiatura di molti episodi c’è Jane Campion e si nota il suo stile.
- Niente male la colonna sonora, in cui si segnala una splendida cover di “Joga” di Bjork a opera di tale Georgi Kay.
- La protagonista Elisabeth Moss si smarca dal ruolo della Peggy di Mad Men e ci regala un nuovo notevolissimo personaggio.
- Peter Mullan cazzo se è bastardo, in questa serie.
- Il finale chiude bene la storia di una serie destinata (intenzionalmente) a non proseguire con altre stagioni.

Difetti
- Serie che fa mooolta fatica a ingranare. I primi due episodi non prendono un granché, ma se si ha la pazienza di andare avanti le particolari atmosfere e i ritmi sonnacchiosi della serie cominciano ad affascinare parecchio. Peccato che proprio quando uno si prende bene, la mini-serie composta da 7 episodi finisce.
- La cocca della Campion Holly Hunter nei panni della guru santona non è al top. Of the lake e della sua carriera.

Canzone cult
Georgi Kay “Joga”



27. Southcliffe
La vita è un videogame (sparatutto)
(stagione 1)

Trama semiseria
Nella tranquilla cittadina inglese di Southcliffe, un giorno un pazzo comincia a uccidere persone a caso. Perché?
Inizialmente si sospetta che il suo gesto di follia sia dovuto al fatto che il sindaco ha aumentato l’IMU cittadina, ma la polizia indagando scopre che il tizio aveva semplicemente visto troppe volte i film della saga di Hunger Games.

Pregi
- Una serie che fa davvero male. Come capitato anche con film come Elephant e Polytechnique, è difficile rimanere indifferenti a storie del genere.
- La costruzione narrativa della serie è molto originale e libera, con salti temporali inaspettati. Ma no, non si ricorre all’uso della DeLorean.
- Attori strepitosi, d’altra parte è pur sempre una serie British.
- Kaya Scodelario che va a fare jogging ascoltando Amy Winehouse nelle cuffiette.

Difetti
- 4 episodi costruiti in maniera molto particolare e con l’uso di un sacco di personaggi sono troppo pochi per affezionarsi davvero a qualcuno di loro.
- Fa persino stare troppo male.

Scena cult
Paul (Anatol Yusef) che canta al pub a squarciagola “Champagna Supernova” degli Oasis.

26. Bates Motel
Un giovane molto Norman e poco normale
(stagione 1)

Trama semiseria
Anche i serial killer possono aver vissuto un’adolescenza normale. Sono sicuro ce ne siano, ma non è questo il caso di Norman Bates, quello di Psycho, romanzo di Robert Bloch reso celebre dalla pellicola di un certo Alfred Hitchcock. Norman ha infatti una madre con manie omicide, un fratello che lavora come sorvegliante di piantagioni di marijuana e in pratica lui è quello più sano della famiglia. I Bates sono quindi talmente strambi che persino i loro vicini, gli Addams, hanno deciso di trasferirsi preoccupati quando sono arrivati loro in città.

Pregi
- La serie si discosta con buona personalità dall’ingombrante ombra della pellicola hitchcockiana.
- Freddie Highmore è bravino a creare un personaggio indipendente da quello portato sullo schermo da Anthony Perkins, ma la vera fenomena della serie è una Vera Farmiga stellare.
- Come nei vari Dawson’s Creek, Twilight, The Vampire Diaries, Hunger Games etc. anche qui è presente un triangolo sentimentale, decisamente più virato in zona freak visto che è composto dal giovane psyco Norman, dalla bionda strafiga Bradley (Nicola Peltz) e da Emma (Olivia Cooke), una ragazza con la fibrosi cistica che va sempre in giro con una bombola d’ossigeno dietro. In pratica: BEST-TRIANGLE-EVER.

Difetti
- All’inizio si prova un certo disorientamento nel vedere una versione teen e moderna di Norman Bates. Per fortuna però Bates Motel evita di finire in territori da serie bimbaminkia.
- Il fratello di Norman, Dylan (Max Thieriot) per ora è abbastanza ininfluente.

Personaggio cult
Norma Bates (Vera Farmiga)

25. Hemlock Grove
Storia di licantropi meno a torso nudo e bimbominkiosi del solito
(stagione 1)

Trama semiseria
Nella cittadina di Hemlock Grove viene uccisa una ragazza. Un po’ come in Twin Peaks, Pretty Little Liars, The Killing e qualunque altra serie tv degli ultimi 20 anni. Bene, partiamo all’insegna dell’originalità.
Qui però ci sono anche dei licantropi mutaforme, proprio come in True Blood, The Vampire Diaries, Teen Wolf e qualunque altra serie trash fantasy in circolazione.
Ma allora che c’è di originale, in questo Hemlock Grove?
Quasi niente, però tutte le sue varie componenti sono combinate in maniera così esagerata ed eccessiva che si finisce per pensare di trovarsi di fronte a qualcosa di nuovo.

Pregi
- È una serie folle.
- Belle le atmosfere inquietanti alla Twin Peaks meets American Horror Story e la regia schizzata (il pilot è diretto da Eli Roth).
- Famke Janssen è una bella MILFona.
- I due giovani protagonisti principali Landon Liboiron e Bill Skarsgård non saranno dei fenomeni della recitazione, però hanno il fascino dei belli e dannati (e pure schizzati).

Difetti
- Hemlock Grove è un gran calderone in cui dentro sono infilati persino troppi personaggi e spunti, molti appena abbozzati e messi lì in mezzo un po’ a casaccio.
- Dopo una partenza a mille, la serie precipita parecchio con una serie di episodi così così, per poi risollevarsi nel finale.

Personaggio cult
Shelley Godfrey (Nicole Boivin ma anche Michael Andreae e Lonnie Waugh)

24. Game of Thrones
Winter is coming. Sì certo, come no?
(stagione 3)

Trama semiseria
I personaggi di Game of Thrones continuano a prepararsi all’imminente (???) scontro, ordendo complotti uno alle spalle dell’altro e uccidendo ogni tanto qualcuno tanto per ammazzare la noia.

Pregi
- Daenerys (Emilia Clarke) nuda.
- Il finale di The Rains of Castamere. Dopo 8 episodi di sbadigli, finalmente è successo qualcosa. Anche se poi non è una cosa così sconvolgente, considerando come la serie ci avesse già abituati fin dalla prima stagione a questo genere di scherzetti, con la morte ben più inaspettata di… ATTENZIONE SPOILER PER CHI NON HA VISTO MANCO LA PRIMA STAGIONE Ned Stark.
- La top player della stagione è Natalie Dormer, idola che riesce a tenere a bada quel fulminato di Joffrey Baratheon (Jack Gleeson).


Difetti
- La seconda sembrava una stagione di passaggio. La terza lo sembra ancora di più. Quand’è che succederà finalmente qualcosa (a parte la morte random di qualche sventurato personaggio)? E quando ca##o arriva ‘sto winter?
- Ci sono TROPPI personaggi. E di molti di loro CHISSENEFREGA? AMMAZZATENE LA META'!

Personaggio cult
Margaery Tyrell (Natalie Dormer)


23. House of Cards
I politici fanno schifo. Ma vaaa?
(stagione 1)

Trama semiseria
Francis Underwood (Kevin Spacey) è il pezzo di merda più pezzo di merda tra i politici di Washington.
Poi un'estate un salto in vacanza in Italia e realizza una cosa: "Aah, quanto ancora ho da imparare da questi italiani? Quanto?"

Pregi
- Kevin Spacey è un grande attore. Questa serie non ci fa scoprire l’acqua calda, ma fa piacere rivederlo in ottima forma recitativa dopo un periodo un po’ appannato. Va però detto che, nella sua bravura, a tratti esagera e gigioneggia un po’ troppo. Che si creda di essere diventato una versione maschile di Meryl Streep?
- Kate Mara, la sorella di Rooney Mara. Complimenti alla mamma.
- Corey Stoll, l’Ernest Hemingway di Midnight in Paris, è molto bravo e il suo personaggio è quello che a livello umano coinvolge un minimo di più. Anche se insomma, pure lui…
- È una serie attualissima che ci mostra lo schifo della politica di oggi negli USA, però senza troppi sforzi di immaginazione possiamo accostarla anche alla situazione italiana.
- David Fincher con l’episodio pilota firma una regia molto contenuta e discreta, ma di classe.

Difetti
- “Mi piace il ghiaccio, tu non me lo rompere” diceva Bruce Willis ne L’ultimo boy scout. Anche a me piace, però questa serie è emotivamente davvero troppo glaciale e non si riesce a prendersi bene per nessun personaggio.
- Lo schifo della politica attuale non è certo tutta ‘sta novità e su tematiche simili aveva già fatto di meglio di recente la sottovalutata serie Boss.
- Robin Wright a me non convince.
- È una serie molto ben recitata, scritta, diretta, eppure lascia sempre con un mah in bocca… sarà perché è persino troppo perfettina?

Attore cult
Corey Stoll


22. Skins
La peggio gioventù
(stagione 7)

Trama semiseria
3 mini film separati dedicati a 3 personaggi “storici” delle passate stagioni di Skins. Quali?
Effy (Kaya Scodelario) non è più una zoccoletta bimbaminkia ma lavora per una grossa compagnia economica di broker che comprano e vendono azioni. E poi ci si stupisce che l’economia sia andata a puttane.
Cassie (Hannah Murray) non è più pazza come un tempo, ma si crede di poter diventare la nuova Claudia Schiffer. Sicuri sicuri non sia più pazza?
Cook (Jack O’Connell) ha visto decisamente troppe volte il film Drive.

Pregi
- Più che una stagione di una serie tv, tre film veri e propri che ci fanno vedere come sono cresciuti tre personaggi del telefilm teen più innovativo degli ultimi anni. E sono tre mini-film che valgono più di molti veri-film usciti quest’anno.
- Kaya Scodelario. Bellissimo rivedere anche Hannah Murray e Jack O’Connell, così come anche Lily Loveless e Kathryn Prescott, ma Kaya Scodelario in particolare quanto è diventata bella e brava e brava e bella?

Difetti
Skins ora è finito forever. Sigh.

Canzone cult
Ellie Goulding “You, My Everything”

21. The Newsroom
Mentana all’americana
(stagione 2)

Trama semiseria
Prosegue la versione americana del tg de La7 con Jeff Bridges nei panni di Enrico Mentana. Nella seconda stagione, il suo team di giornalisti si trova a dover fare i conti con un’accusa infamante, quella di aver messo in giro una storia falsa: Beppe Grillo e Matteo Renzi fanno segretamente all’amore insieme.
A fine stagione si scopre che non era mica una storia falsa.

Pregi
- Aaron Sorkin continua a tirare fuori dialoghi folgoranti.
- La serie riesce a essere attualissima e quasi profetica. Pur parlando di fatti realmente successi nel passato recente (come Occupy Wall Street), riesce persino ad anticipare il futuro, trattando il tema del gas nervino ancor prima che scoppiasse il caso siriano.
- Jim Harper (John Gallagher, Jr.) impegnato a documentare la campagna elettorale dei repubblicani.
- Oltre a Jeff Daniels, c’è un cast strepitoso: Emily Mortimer, Alison Pill, Olivia Munn, Sam Waterston, Hamish Linklater, Jane Fonda, Dev Patel e la figlioletta di Meryl Streep Grace Gummer sono tutti bravissimi, possibile che ai premi della tv americana che contano come i Golden Globe nessuno se li caghi?

Difetti
È mancato l’effetto sorpresa della prima stagione.

Personaggio cult
James “Jim” Harper (John Gallagher, Jr.)


mercoledì 4 dicembre 2013

COTTA ADOLESCENZIALE 2013 – N. 16 TAISSA E VERA FARMIGA



Taissa Farmiga
(USA 1994)
Genere: streghetta fighetta
Il suo 2013: il film Bling Ring di Sofia Coppola, la serie American Horror Story: Coven
Se ti piace lei, ti potrebbero piacere anche: Vera Farmiga, Emma Roberts
È in classifica: per quella sua aria da ragazzetta innocente che la rende inconsapevolmente sexy.




Vera Farmiga
(USA 1973)
Genere: creepy
Il suo 2013: il film horror L'evocazione - The Conjuring, la serie Bates Motel
Se ti piace lei, ti potrebbero piacere anche: Patricia Arquette, Rosanna Arquette, Claire Forlani, Kristen Wiig
È in classifica: per quel suo fascino che a un che di inquietante e pericoloso
Il loro discorso di ringraziamento: "Mollami il premio, sorellina."
"No, mollamelo tu, Vera. Altrimenti ti faccio un incantesimo e ti faccio finire sul set di Distretto di polizia!"
"Nooo, Distretto di polizia nooo!"



Dicono di loro su
Tetter

Tizio morto in American Horror Story: Coven @DeadBoy95
Io c'ho fatto sesso, con @TaissaFarmiga e devo dire che non la consiglio tanto in giro... #VaginaMortale


Acqua Vera @LaVeraAcquaVera
Vera...mente figa. #VeraFarfiga



martedì 9 aprile 2013

PARANORMAN BATES MOTEL

Bates Motel
(serie tv, stagione 1, episodi visti finora 1-3)
Creata da: Anthony Cipriano
Cast: Freddie Highmore, Vera Farmiga, Olivia Cooke, Nicola Peltz, Max Thieriot, Nestor Carbonell, Mige Vogel, Keegan Connor Tracy, Richard Harmon
Genere: giovani psyco crescono
Se ti piace guarda anche: Psyco, American Horror Story, American Gothic

“Tutti sembrano migliori nei vecchi film. Anche i cattivi.”

Per godersi in pieno una serie come Bates Motel bisogna riuscire a fare una cosa, una cosa che il protagonista Norman Bates non riesce a fare. Dissociare e distinguere le cose. Se lui fa fatica a separare se stesso e i suoi pensieri da quelli della madre, noi invece dobbiamo separare Bates Motel la serie da Psyco il film. Difficile, ma necessario.
Ho visto la puntata pilota di Bates Motel il giorno dopo che mi sono rivisto Psyco di Alfred Hitchcock. Errore da non commettere. L’operazione dissociazione non ha funzionato. Il ricordo della leggendaria pellicola era ancora troppo fresco. Non sono quindi riuscito a evitare un paragone tra film e telefilm, paragone impietoso a favore naturalmente del capolavoro hitchcockiano.

"Sono Forrest, Forrest Gump... volevo dire Norman, Norman Bates."
L’idea di realizzare un prequel ai giorni nostri e in versione teen di Psyco incentrata sul giovane Norman Bates è sembrata lì per lì eccessiva persino a me, conclamato fan del genere teen e dell'attualità. La prima scena della serie gioca anche con l’ambiguità dell’ambientazione temporale. La madre di Norman guida infatti una vecchia Mercedes e Norman è vestito come un perfetto giovane, ma degli anni ’50. Nella scena successiva il mistero è risolto: Norman si infila le cuffiette dell’iPhone e scopriamo quindi che la serie è ambientata nel presente. Ma allora perché cazzo si veste così?
Subito dopo avviene l’inverosimile: Norman che sembra uscito da un istituto psichiatrico d'altri tempi viene caricato in auto dalle stafighe del liceo. Certo, come no? Neanche in una serie della The CW avrebbero osato tanto…
La serie però negli USA non va in onda su The CW bensì su A&E (mentre in Italia per ora non va in onda e basta). A&E è un network americano che in passato si era segnalato più che altro per produzioni in costume, mentre negli ultimi tempi sembra volersi dedicare a serie che puntano soprattutto sul realismo. Il motto del canale infatti è: Real Life Drama. Peccato che questo Bates Motel non parta proprio in maniera iperrealistica…

ATTENZIONE SPOILER
Un’altra scena dell’episodio pilota in cui si gioca un po’ troppo sulla sospensione dell’incredulità dello spettatore la troviamo più tardi. Dopo che Norman e la madre hanno fatto fuori un tizio che la stava stuprando (oh, da qualche parte il ragazzo doveva pur cominciare), nascondono il cadavere in una delle stanze del motel. Sulla porta della camera ci sono degli schizzi di sangue e il corpo in decomposizione è stato messo dentro la vasca da bagno, ma gli sbirri sveglissimi in ricognizione non si accorgono di niente. Uno dei poliziotti va persino a fare la pipì in bagno, possibile che non senta una leggerissima sospetta puzza di morto?

Tralasciando questi aspetti, il ricordo dello Psyco originale durante la visione della puntata pilota era ancora troppo forte. Qualche momento interessante è pure sbucato fuori comunque, come l’uso di un pezzo dei Radiohead durante un party adolescenziale. Le note di “The Tourist”, il numero di chiusura del capolavorissimo Ok Computer, regalano la sensazione di trovarsi in una serie che non vuole essere una scontata versione teen di Psyco, bensì qualcosa di diverso. Cosa di preciso, dalle prime puntate è ancora difficile capirlo. Eppure con gli episodi successivi il ricordo del film di Alfred Hitchcock via via si fa da parte e lascia la voglia di scoprire le avventure di questo giovane Norman Bates. Uno psycho in erba che ricorda anche un certo Dexter Morgan.
Nei suoi panni troviamo Freddie Highmore, che uno dice: “Chiii? Il bimbetto di Neverland? Ma per favore…” e invece il ragazzetto è convincente nella parte. Dopotutto anche l’interprete dello Psyco originale, Anthony Perkins, era stato ingaggiato da Hitch proprio per il suo volto rassicurante, visto prima di allora non in thriller, bensì in pellicole sentimentali.

Attenzione però anche al resto del cast: Max Thieriot, visto anche in House at the End of the Street, My Soul to Take e The Family Tree, è il fratello rebel rebel di Norman, mentre la gnocchetta di turno è Nicola Peltz, una con un visino che sa tanto di nuova Kirsten Dunst. Eh sì. Sarà inoltre la protagonista femminile di Transformers 4. Difficilmente sarà un filmone, ma probabilmente le regalerà una notorietà internazionale pazzesca.

Norman Bates con il suo fascino da psycopatico d’altri tempi è conteso tra lei e un’altra tizia, interpretata da Olivia Cooke, una ragazza malata di fibrosi cistica che se ne va in giro con delle cannucce al naso. Chi sceglierà tra le due? La figa o la freak? Se state storcendo il naso, pensate però che da Dawson’s Creek in poi non c’è una serie che non proponga (almeno) un triangolo sentimentale. E non fate tanto i fichi voi che non è solo una roba per telefilm adolescenziali, ma anche in Lost era presente.

"Hey raga, le cannucce al naso questa stagione sono troppo cool!
No, eh? Mi prenderete a botte lo stesso, vero?"
Il rapporto cardine della serie è però naturalmente quello tra Norman e la madre. Quello che porterà il fanciullo a diventare lo psyco che conosciamo. La madre di Norman, Norma, è interpretata dall’ottima Vera Farmiga, già in film come The Departed, Source Code, Orphan e Tra le nuvole, nonché vera sorella maggiore di Taissa Farmiga che era la ragazzina della stagione 1 di American Horror Story e tornerà pure nella terza stagione, American Horror Story: Coven.
Con AHS, Bates Motel ha in comune un’atmosfera malsana. Non si tratta di una serie horror vera e propria. Non è nemmeno un thriller come Psyco. Nemmeno vira del tutto verso il poliziesco crime alla Dexter. E nemmeno è una serie teen. È un po’ di ognuna di queste cose insieme e allo stesso tempo non ne è nessuna. Bates Motel per ora è una serie intrigante alla ricerca di una propria identità, proprio come il suo poco normal protagonista. Il tempo per scoprirla ci sarà, la serie è infatti già stata rinnovata per una seconda stagione, e noi non potremo fare che guardare. Dallo spioncino, come farebbe lo stesso Bates o come farebbe quel guardone di Hitchcock.
(voto 7+/10)


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