Seconda tornata non elettorale ma delle serie tv preferite quest'anno dal qui presente blog Pensieri Cannibali.
30. The Walking Dead
La notte fonda dei morti dementi
Trama semiseria
In The Walking Dead la lotta per la sopravvivenza sembra seguire una sola regola: se sei un personaggio figo o quanto meno decente ti fanno fuori. Se invece sei ‘na merda di personaggio continui a vivere.
Pregi
Il Governatore.
Basta.
Difetti
- Gli episodi senza Governatore.
- Carl (Chandler Riggs) è ancora vivo.
- ‘Sta minkia di Minkionne Michonne sembrava un personaggio con del potenziale, però quando diavolo si deciderà a venire fuori?
- La storia d’amore tra Maggie (Lauren Cohan) e Glenn (Steven Yeun) sta diventando più smielata di quella tra Bella ed Edward in Tuaiaigt, fate voi se sia una cosa positiva o meno.
Personaggio cult
Il Governatore (David Morrissey)
29. Hello Ladies
Englishman in Los Angeles
Trama semiseria
Stuart Pritchard (Stephen Merchant) è un inglese single che vive a Los Angeles e cerca a tutti i costi di farsi qualche modella barra attrice. Peccato sia un po’ sfigatello e le cose non gli vadano proprio benissimo. Può consolarsi con gli amici, che però tratta di merda, e con la famiglia… ehm no, quale famiglia?
Vabbè, mi sa che deve tornarsene in Inghilterra, che è meglio.
Pregi
- Hello Ladies ha un umorismo sottile e spietato, che non fa morir dal ridere subito ma che dopo un po’ crea assuefazione.
- Il protagonista Stephen Merchant, amichetto di Ricky Gervais qui in versione solista, all’inizio potrebbe starvi sulle balle, però ben presto potrebbe diventare il vostro nuovo idolo.
- La colonna sonora, che a fine puntata ci regala sempre una perla anni ‘70/’80.
Difetti
- I personaggi secondari meriterebbero un maggiore spazio.
- Il finale di stagione poteva essere più cattivello, cazzarola.
Personaggio cult
Stuart Pritchard (Stephen Merchant)
28. Top of the Lake
Teen Mom – Versione Nuova Zelanda
Trama semiseria
Una ragazzina incinta di 12 anni sparisce nel nulla. La troupe di Teen Mom la cerca disperatamente, pur di terminare le riprese della nuova stagione del docu-reality di Mtv.
Pregi
- Gli splendidi spazi aperti della Nuova Zelanda.
- Alla regia e sceneggiatura di molti episodi c’è Jane Campion e si nota il suo stile.
- Niente male la colonna sonora, in cui si segnala una splendida cover di “Joga” di Bjork a opera di tale Georgi Kay.
- La protagonista Elisabeth Moss si smarca dal ruolo della Peggy di Mad Men e ci regala un nuovo notevolissimo personaggio.
- Peter Mullan cazzo se è bastardo, in questa serie.
- Il finale chiude bene la storia di una serie destinata (intenzionalmente) a non proseguire con altre stagioni.
Difetti
- Serie che fa mooolta fatica a ingranare. I primi due episodi non prendono un granché, ma se si ha la pazienza di andare avanti le particolari atmosfere e i ritmi sonnacchiosi della serie cominciano ad affascinare parecchio. Peccato che proprio quando uno si prende bene, la mini-serie composta da 7 episodi finisce.
- La cocca della Campion Holly Hunter nei panni della guru santona non è al top. Of the lake e della sua carriera.
Canzone cult
Georgi Kay “Joga”
La vita è un videogame (sparatutto)
Trama semiseria
Nella tranquilla cittadina inglese di Southcliffe, un giorno un pazzo comincia a uccidere persone a caso. Perché?
Inizialmente si sospetta che il suo gesto di follia sia dovuto al fatto che il sindaco ha aumentato l’IMU cittadina, ma la polizia indagando scopre che il tizio aveva semplicemente visto troppe volte i film della saga di
Hunger Games.
Pregi
- Una serie che fa davvero male. Come capitato anche con film come Elephant e Polytechnique, è difficile rimanere indifferenti a storie del genere.
- La costruzione narrativa della serie è molto originale e libera, con salti temporali inaspettati. Ma no, non si ricorre all’uso della DeLorean.
- Attori strepitosi, d’altra parte è pur sempre una serie British.
- Kaya Scodelario che va a fare jogging ascoltando Amy Winehouse nelle cuffiette.
Difetti
- 4 episodi costruiti in maniera molto particolare e con l’uso di un sacco di personaggi sono troppo pochi per affezionarsi davvero a qualcuno di loro.
- Fa persino stare troppo male.
Scena cult
Paul (Anatol Yusef) che canta al pub a squarciagola “Champagna Supernova” degli Oasis.
Un giovane molto Norman e poco normale
Trama semiseria
Anche i serial killer possono aver vissuto un’adolescenza normale. Sono sicuro ce ne siano, ma non è questo il caso di Norman Bates, quello di
Psycho, romanzo di Robert Bloch reso celebre dalla pellicola di un certo Alfred Hitchcock. Norman ha infatti una madre con manie omicide, un fratello che lavora come sorvegliante di piantagioni di marijuana e in pratica lui è quello più sano della famiglia. I Bates sono quindi talmente strambi che persino i loro vicini, gli Addams, hanno deciso di trasferirsi preoccupati quando sono arrivati loro in città.
Pregi
- La serie si discosta con buona personalità dall’ingombrante ombra della pellicola hitchcockiana.
- Freddie Highmore è bravino a creare un personaggio indipendente da quello portato sullo schermo da Anthony Perkins, ma la vera fenomena della serie è una
Vera Farmiga stellare.
- Come nei vari Dawson’s Creek, Twilight, The Vampire Diaries, Hunger Games etc. anche qui è presente un triangolo sentimentale, decisamente più virato in zona freak visto che è composto dal giovane psyco Norman, dalla bionda strafiga Bradley (
Nicola Peltz) e da Emma (Olivia Cooke), una ragazza con la fibrosi cistica che va sempre in giro con una bombola d’ossigeno dietro. In pratica: BEST-TRIANGLE-EVER.
Difetti
- All’inizio si prova un certo disorientamento nel vedere una versione teen e moderna di Norman Bates. Per fortuna però Bates Motel evita di finire in territori da serie bimbaminkia.
- Il fratello di Norman, Dylan (Max Thieriot) per ora è abbastanza ininfluente.
Personaggio cult
Norma Bates (Vera Farmiga)
Storia di licantropi meno a torso nudo e bimbominkiosi del solito
Trama semiseria
Nella cittadina di Hemlock Grove viene uccisa una ragazza. Un po’ come in Twin Peaks, Pretty Little Liars, The Killing e qualunque altra serie tv degli ultimi 20 anni. Bene, partiamo all’insegna dell’originalità.
Qui però ci sono anche dei licantropi mutaforme, proprio come in True Blood, The Vampire Diaries, Teen Wolf e qualunque altra serie trash fantasy in circolazione.
Ma allora che c’è di originale, in questo Hemlock Grove?
Quasi niente, però tutte le sue varie componenti sono combinate in maniera così esagerata ed eccessiva che si finisce per pensare di trovarsi di fronte a qualcosa di nuovo.
Pregi
- È una serie folle.
- Belle le atmosfere inquietanti alla Twin Peaks meets American Horror Story e la regia schizzata (il pilot è diretto da Eli Roth).
- Famke Janssen è una bella MILFona.
- I due giovani protagonisti principali Landon Liboiron e Bill Skarsgård non saranno dei fenomeni della recitazione, però hanno il fascino dei belli e dannati (e pure schizzati).
Difetti
- Hemlock Grove è un gran calderone in cui dentro sono infilati persino troppi personaggi e spunti, molti appena abbozzati e messi lì in mezzo un po’ a casaccio.
- Dopo una partenza a mille, la serie precipita parecchio con una serie di episodi così così, per poi risollevarsi nel finale.
Personaggio cult
Shelley Godfrey (Nicole Boivin ma anche Michael Andreae e Lonnie Waugh)
Winter is coming. Sì certo, come no?
Trama semiseria
I personaggi di Game of Thrones continuano a prepararsi all’imminente (???) scontro, ordendo complotti uno alle spalle dell’altro e uccidendo ogni tanto qualcuno tanto per ammazzare la noia.
Pregi
- Daenerys (Emilia Clarke) nuda.
- Il finale di The Rains of Castamere. Dopo 8 episodi di sbadigli, finalmente è successo qualcosa. Anche se poi non è una cosa così sconvolgente, considerando come la serie ci avesse già abituati fin dalla prima stagione a questo genere di scherzetti, con la morte ben più inaspettata di… ATTENZIONE SPOILER PER CHI NON HA VISTO MANCO LA PRIMA STAGIONE Ned Stark.
- La top player della stagione è Natalie Dormer, idola che riesce a tenere a bada quel fulminato di Joffrey Baratheon (Jack Gleeson).
Difetti
- La seconda sembrava una stagione di passaggio. La terza lo sembra ancora di più. Quand’è che succederà finalmente qualcosa (a parte la morte random di qualche sventurato personaggio)? E quando ca##o arriva ‘sto winter?
- Ci sono TROPPI personaggi. E di molti di loro CHISSENEFREGA? AMMAZZATENE LA META'!
Personaggio cult
Margaery Tyrell (Natalie Dormer)
I politici fanno schifo. Ma vaaa?
Trama semiseria
Francis Underwood (Kevin Spacey) è il pezzo di merda più pezzo di merda tra i politici di Washington.
Poi un'estate un salto in vacanza in Italia e realizza una cosa: "Aah, quanto ancora ho da imparare da questi italiani? Quanto?"
Pregi
- Kevin Spacey è un grande attore. Questa serie non ci fa scoprire l’acqua calda, ma fa piacere rivederlo in ottima forma recitativa dopo un periodo un po’ appannato. Va però detto che, nella sua bravura, a tratti esagera e gigioneggia un po’ troppo. Che si creda di essere diventato una versione maschile di Meryl Streep?
-
Kate Mara, la sorella di Rooney Mara. Complimenti alla mamma.
- Corey Stoll, l’Ernest Hemingway di Midnight in Paris, è molto bravo e il suo personaggio è quello che a livello umano coinvolge un minimo di più. Anche se insomma, pure lui…
- È una serie attualissima che ci mostra lo schifo della politica di oggi negli USA, però senza troppi sforzi di immaginazione possiamo accostarla anche alla situazione italiana.
- David Fincher con l’episodio pilota firma una regia molto contenuta e discreta, ma di classe.
Difetti
- “Mi piace il ghiaccio, tu non me lo rompere” diceva Bruce Willis ne L’ultimo boy scout. Anche a me piace, però questa serie è emotivamente davvero troppo glaciale e non si riesce a prendersi bene per nessun personaggio.
- Lo schifo della politica attuale non è certo tutta ‘sta novità e su tematiche simili aveva già fatto di meglio di recente la sottovalutata serie
Boss.
- Robin Wright a me non convince.
- È una serie molto ben recitata, scritta, diretta, eppure lascia sempre con un mah in bocca… sarà perché è persino troppo perfettina?
Attore cult
Corey Stoll
Trama semiseria
3 mini film separati dedicati a 3 personaggi “storici” delle passate stagioni di Skins. Quali?
Effy (Kaya Scodelario) non è più una zoccoletta bimbaminkia ma lavora per una grossa compagnia economica di broker che comprano e vendono azioni. E poi ci si stupisce che l’economia sia andata a puttane.
Cassie (Hannah Murray) non è più pazza come un tempo, ma si crede di poter diventare la nuova Claudia Schiffer. Sicuri sicuri non sia più pazza?
Cook (Jack O’Connell) ha visto decisamente troppe volte il film Drive.
Pregi
- Più che una stagione di una serie tv, tre film veri e propri che ci fanno vedere come sono cresciuti tre personaggi del telefilm teen più innovativo degli ultimi anni. E sono tre mini-film che valgono più di molti veri-film usciti quest’anno.
- Kaya Scodelario. Bellissimo rivedere anche Hannah Murray e Jack O’Connell, così come anche Lily Loveless e Kathryn Prescott, ma Kaya Scodelario in particolare quanto è diventata bella e brava e brava e bella?
Difetti
Skins ora è finito forever. Sigh.
Canzone cult
Ellie Goulding “You, My Everything”
Trama semiseria
Prosegue la versione americana del tg de La7 con Jeff Bridges nei panni di Enrico Mentana. Nella seconda stagione, il suo team di giornalisti si trova a dover fare i conti con un’accusa infamante, quella di aver messo in giro una storia falsa: Beppe Grillo e Matteo Renzi fanno segretamente all’amore insieme.
A fine stagione si scopre che non era mica una storia falsa.
Pregi
- Aaron Sorkin continua a tirare fuori dialoghi folgoranti.
- La serie riesce a essere attualissima e quasi profetica. Pur parlando di fatti realmente successi nel passato recente (come Occupy Wall Street), riesce persino ad anticipare il futuro, trattando il tema del gas nervino ancor prima che scoppiasse il caso siriano.
- Jim Harper (John Gallagher, Jr.) impegnato a documentare la campagna elettorale dei repubblicani.
- Oltre a Jeff Daniels, c’è un cast strepitoso: Emily Mortimer, Alison Pill, Olivia Munn, Sam Waterston, Hamish Linklater, Jane Fonda, Dev Patel e la figlioletta di Meryl Streep Grace Gummer sono tutti bravissimi, possibile che ai premi della tv americana che contano come i
Golden Globe nessuno se li caghi?
Difetti
È mancato l’effetto sorpresa della prima stagione.
Personaggio cult
James “Jim” Harper (John Gallagher, Jr.)