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venerdì 27 dicembre 2013

I MIGLIORI FILM 2013 DI PENSIERI CANNIBALI, DALLA 30 ALLA 21


La classifica dei film preferiti nel corso del 2013 qui su Pensieri Cannibali non conosce pause. Giorni di festa o meno, si va avanti a oltranza e si sale più su. Dopo le posizioni dalla 40 alla 31 visionate ieri, oggi è la volta delle pellicole dalla 30 alla 21.
Pronti?
Via!

30. Before Midnight
Ce la farà questa volta Ethan Hawke a scaricare la Delpy?
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
A una ventina d'anni di distanza da Prima dell'alba, Ethan Hawke continua a stare insieme a Julie Delpy. Date un Oscar a quest'uomo... per la recitazione?
No, per la sopportazione.

Pregi
- Non è solo un sequel, ma un terzo capitolo di quella che ormai è diventata una saga indie. Ed è al livello dei due precedenti: incredibile!
- È sempre un piacevole rivedere cosa combinano Jesse (Ethan Hawke) e Céline (Julie Delpy), anche se lei non ricordavo fosse tanto odiosa...
- L'ambientazione greca.
- Dialoghi ancora una volta brillantissimi e un finale eccellente.

Difetti
- Si tratta pur sempre di un terzo capitolo, quindi alcune idee cominciano a essere un po' riciclate.
- Belli, bellissimi i dialoghi, ma certo che questi due non stanno zitti manco un secondo...

Scena cult
Il finale


29. Killer in viaggio
Ammazza che vacanze!
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Tina e Chris vogliono andare in vacanza. Visto che Columbine e Auschwitz a loro sembrano dei posti troppo allegri, decidono di fare un tour per la campagna inglese. Ammazzando chi gli capita a tiro.

Pregi
- Film cattivissimo e con uno humour nero diabolicamente divertente.
- I due protagonisti sono una delle coppie più strambe mai viste sullo schermo.
- La colonna sonora molto anni '80, usata in maniera ironica e magistrale in alcune sequenze chiave.

Difetti
L'idea della coppia criminale non è poi nuovissima, si vedano Bonnie e Clyde, Natural Born Killers o il recente God Bless America.

Canzone cult
Frankie Goes to Hollywood "The Power of Love"

28. Mood Indigo - La schiuma dei giorni
In the mood for indigo
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Trama semiseria
Romain Duris e Audrey Tautou inventano un nuovo ballo: lo sbircia sbircia. Il video dei due che danzano finisce su YouTube, fa milioni di visualizzazioni e loro diventano più famosi di PSY e degli Ylvis, quelli di "The Fox". Ovvero, tempo due giorni e nessuno si ricorderà più chi sono.

Pregi
- Prima parte molto frizzante.
- Alcune scene di pura meraviglia, come il primo appuntamento "volante" dei due protagonisti.
- Michel Gondry mette a disposizione tutto il suo talento e le sue invenzioni visive. Non avendo ancora letto il romanzo di Boris Vian da cui è tratto il film non so quanto ci sia di suo e quanto dello scrittore francese, però ce comunque abbastanza di che godere.

Difetti
- Nella seconda parte, quella più drammatica, non tutto funziona alla perfezione.
- Michel Gondry ha fatto di meglio. Però oh, è pur sempre un film di Michel Gondry.
- Audrey Tautou: ancora non riesco a capire se più mi piace o più non mi piace. E forse non lo capirò mai.

Ballo cult
Lo sbircia sbircia, sulle note di "Chloé" di Duke Ellington.

27. Solo Dio perdona
Solo Dio ha più fans di Ryan Gosling
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Trama semiseria
Ryan Gosling alle prese con una terribile storia di vendetta: qualcuno gli ha fregato lo stilosissimo giubbotto con lo scorpione di Drive e così lui non trova pace finché non lo trova. Una volta beccato il responsabile del furto, il solito orientale fissato con il karaoke, gli dice: "Sei un bruttone e con te non ci gioco più," e se ne va via gridando: "Voglio la mamma!".

Pregi
- Nicolas Winding Refn gira alla grandissima, la fotografia è fantastica e visivamente la pellicola è uno splendore.
- Ryan Gosling alle prese con uno dei suoi tipici personaggi silenziosi pur senza strafare regge molto bene.
Kristin Scott Thomas nei panni della madre di Ryan Gosling è idolesca. Ed è pure una bella MILFona.

Difetti
- Pellicola emotivamente freddina.
- Il tema della vendetta non è proprio nuovissimo...
- Nicolas Winding Refn dirige sempre alla grande, ma il film nel complesso non è all'altezza del suo precedente Drive.

Canzone cult
Proud "Tur Kue Kwam Fun (You're My Dream)"


26. Come un tuono
Come fregare le fans di Ryan Gosling
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Trama semiseria
Ryan Gosling gira un film in auto e fa la figura del figo. Poi ne fa un altro in motocicletta ed è ancora più figo. Quindi decide di darsi al triciclo ed è figo pure lì sopra. Ma come fa?

Pregi
- Ryan Gosling in moto.
- Più che un film solo, sono 3 film in uno.
- La prima parte ricorda Drive. E la cosa non dispiace.
- Bella la parte conclusiva con i due attori rivelazione Emory Cohen e Dane DeHaan (quest'ultimo già visto anche in Chronicle).

Difetti
- Eva Mendes imparare a recitare proprio no, eh?
- La seconda parte del film è decisamente inferiore alla prima e alla terza.

Attore cult
Ryan Gosling

25. Wolf Children
Giovani lupi mannari crescono, e senza manco mettersi a torso nudo
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Trama semiseria
Hana fa sesso non protetto con un lupo mannaro e 9 mesi dopo gli nasce una figlia lupacchiotta. Passa un po' di tempo, Hana va con un altro lupo mannaro e altri 9 mesi dopo gli nasce un figlio, anch'esso lupacchiotto. Al che realizza una cosa: "La devo smettere di andare con tutti 'sti lupi e accoppiarmi con un'aquila. Io so' della Lazio!"

Pregi
- Un film su dei lupi mannari che non sconfina nei territori del teen-fantasy. Miracolo dell'anno!
- Una pellicola d'animazione giapponese dallo stile delicato e incantato al livello dei migliori lavori di Hayao Miyazaki, nonostante in questo caso la regia sia di Mamoru Hosoda.
- Wolf Children alterna bene momenti comedy e drama, in alcuni momenti sa far scoppiare la risata, in altri emoziona non poco.

Difetti
- Qualche lungaggine di troppo qua e là.

Personaggio cult
Yuki

24. La fine del mondo
Cornetto alla birra
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Trama semiseria
Degli ex compagni di liceo si ritrovano dopo anni per fare un tour alcolico dei pub della loro cittadina e bere quanta più birra possibile. A causa di uno sciopero dei Forconi, tutta la birra proveniente dalla Germania è però bloccata sul confine con l'Austria e in vendita resta solo la birra marca "birra". Per il gruppo di amici, questa è davvero "la fine del mondo".

Pregi
- Una delle commedie più spassose dell'anno, ma possiede anche un velo di nostalgia non da poco.
- Degnissima ed epica chiusura per la Trilogia del Cornetto firmata da Edgar Wright e con protagonisti Simon Pegg e Nick Forst.
- La vicenda fantascientifica, per quanto piuttosto elementare e parecchio ironica, funziona meglio della maggior parte delle pellicole sci-fi "serie" viste di recente.
- Ottima colonna sonora primi anni '90 con Blur, Suede, Happy Mondays e altre figate made in Britain.
- Birra. Tanta birra.

Difetti
- Il tema della rimpatriata tra ex compagni di scuola non è proprio il più innovativo o mai visto nella storia del cinema. Stesso discorso per quanto riguarda l'invasione aliena.
- Finale così così.

Personaggio cult
Gary The King (Simon Pegg)

23. To the Wonder
Terrence Malick si crede Dio e forse lo è veramente
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Trama semiseria
Ben Affleck si fa Olga Kurylenko e poi si fa Rachel McAdams, mentre fuori dal set si fa pure Jennifer Garner.
Insomma, Ben Affleck si fa un sacco di figa.

Pregi
- Lo stile registico di Terrence Malick. Tanti lo imitano, nessuno le eguaglia.
- Il cinema di Malick non va considerato come narrativa, ma come poesia. E To the Wonder è una poesia meravigliosa.
- 'Sta Olga Kurylenko non è solo una bella donzella, ma quando si impegna sa essere pure un'attrice valida.

Difetti
- Non raggiunge i livelli paradisiaci di The Tree of Life (fatevi il segno della croce ogni volta che nominate questo film, per favore) di cui rappresenta una specie di fratellino minore, ma comunque non è privo di un fascino tutto suo.
- Le scene girate con Jessica Chastain sono state tagliate nel montaggio finale. Whaaat?
- Terrence, non potevi tagliare le sequenze con Javier Bardem?
- Ben Affleck è meglio come regista che come attore. Su questo pochi dubbi.

Scena cult
Lo strip di Olga Kurylenko al supermercato.

22. Il passato
Il passato di verdura fa schifo, Il passato il film no
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Trama semiseria
L'iraniano Ahmad torna in Francia apposta per divorziare da Bérénice Bejo.
Ma è scemo?

Pregi
- Il regista Asghar Farhadi dopo Una separazione ha realizzato una nuova storia su una separazione, ancora più intricata a livello di sceneggiatura e più matura a livello registico.
- È un dramma teso come un thriller.
- Un cast da applausi dove, tra i bravi Ali Mosaffa e Tahar Rahim, viene fuori per intensità soprattutto Bérénice "The Artist" Bejo.

Difetti
I dialoghi sono di ottimo livello ma forse sono persino troppi, visto che i momenti migliori della pellicola sono paradossalmente proprio i pochi senza parole.

Attrice cult
Bérénice Bejo

21. Oh Boy, un caffè a Berlino

Trama semiseria
Tom Schilling è un ragazzo di Berlino che non ha mai bevuto un caffè, un vero caffè espresso italiano, in vita sua. Un giorno decide allora che non può più vivere senza averlo provato e gira per tutta la città cercandone uno. Allo Starbucks non se ne parla, nei ristoranti gli danno solo dei crauti, nei pub servono solo birra a fiumi, allo zoo i ragazzi vogliono venderli giusto della droga. Alla fine entra in un barettino gestito da un italiano che gliene fa uno, lo beve e si lamenta: "Ma che schifo, è amaro!". Il ragazzo si ritrova a questo punto senza più uno scopo nella vita.

Pregi
- È uno di quei piccoli gioiellini di cui innamorarsi, senza capirne nemmeno bene il motivo.
- Oh Boy è una pellicola con uno humour grottesco perfetta per una visione piacevolmente leggera, eppure in grado di lasciarti dentro anche qualcosa di profondo.
- Il bianco e nero farà molto radical-chic, ma ci sta alla grande.

Difetti
Si tratta dell'opera prima del regista tedesco Jan Ole Gerster e, insieme alla freschezza, ciò comporta pure la presenza di qualche ingenuità e di qualche passaggio a vuoto. Com'è giusto che sia, per un esordiente.

Attore cult
Tom Schilling


lunedì 4 novembre 2013

BEFORE MIDNIGHT, L’AFTER DELLA TRILOGIA DEL BEFORE




Before Midnight
(USA 2013)
Regia: Richard Linklater
Sceneggiatura: Richard Linklater, Julie Delpy, Ethan Hawke
Cast: Ethan Hawke, Julie Delpy, Seamus Davey-Fitzpatrick, Jennifer Prior, Charlotte Prior, Xenia Kalogeropoulou, Walter Lassally, Yiannis Papadopoulos, Ariane Labed, Panos Koronis, Athina Rachel Tsangari
Genere: di (s)coppia
Se ti piace guarda anche: Prima dell’alba, Prima del tramonto, Copia conforme, Blue Valentine

Prima di mezzanotte c’era Prima del tramonto e prima ancora del tramonto c’era Prima dell’alba. E prima dell’alba?
Prima dell’alba non c’era niente.

La pellicola del 1995 diretta da Richard Linklater con Ethan Hawke e Julie Delpy nei panni di Jesse e Céline è stata una piccola rivoluzione. Una pellicola con un piccolo budget che raccontava una storia piccola. Lui turista americano piuttosto superficiale e cazzaro, da buon americano, lei turista francese intellettualoide e socialmente impegnata, da buona francese, si incontravano su un treno diretto a Vienna, si piacevano, passavano la giornata insieme a Vienna, parlavano, parlavano un sacco, parlavano ancora, e si innamoravano. Alla fine ATTENZIONE SPOILER E VI METTO L’ATTENZIONE SPOILER ANCHE SE E’ UN FILM DEL 1995 QUINDI A QUESTO PUNTO DOVRESTE AVERLO GIA’ VISTO, CAZZO! alla fine, dicevo, Jesse e Céline si davano appuntamento sei mesi dopo nella stazione di Vienna.

Un finale splendido, sospeso, che lasciava lì con il dubbio. I due andranno all’appuntamento? Si ritroveranno? Passeranno il resto della vita insieme? Oppure moriranno soli e infelici, nell'atroce dilemma di non essersi mai più rincontrati?
Negli anni, Prima dell’alba si è trasformato in un cult, una pellicola che nella sua semplicità ha rappresentato un nuovo modello da seguire per il cinema indie americano e ha rappresentato anche un’alternativa molto dialogata alla solita commedia romantica. Una piccola rivoluzione, appunto. A quel punto, sempre più gente non stava più nella pelle, domandandosi quale sarebbe stato il destino dei due protagonisti, e così il trio Linklater-Hawke-Delpy ha deciso di dare una risposta a tutti i sempre più numerosi e sempre più impazienti fans della prima pellicola. Forse perché avevano cominciato a minacciarli di morte se non lo facevano. Forse, eh.

ATTENZIONE SPOILER SU BEFORE SUNSET – PRIMA DEL TRAMONTO CHE E’ DEL 2004 E QUINDI PURE QUESTO AVRESTE GIA’ DOVUTO VEDERLO!
Jesse e Céline si rivedono a Parigi. Lui nel frattempo si è sposato, ha un figlio, è diventato uno scrittore alla Moccia ed è lì per presentare il suo libro, che racconta proprio dell’incontro romantico avuto 3 metri sopra il cielo di Vienna. Céline non mancherà di farsi trovare alla presentazione. I due, ancora una volta, parleranno e parleranno, ma parleranno proprio tanto, per tutta la durata del film e quindi se non vi piacciono i film troppo verbosi questa serie è meglio se la evitate come la peste. Se invece adorate le pellicole piene di dialoghi strepitosi, scritti alla grande e recitati in maniera più che naturale da Ethan Hawke e Julie Delpy, un tutt’uno con i loro personaggi, questa è la vostra serie.
Serie perché sì, dopo quel secondo capitolo parigino, che si concludeva con un altro finale sospeso, è ora arrivato anche il terzo episodio, probabilmente l’ultimo oppure chissà, magari tra 9 anni ne arriverà un altro, a continuare questa saga senza un nome preciso, ma che io ho deciso di ribattezzare la "Trilogia del Before".

"Mi sembra di averti già vista prima... Prima dell'alba, e pure Prima del tramonto
AHAHAH!"
"Eh beh, vedo che sei sempre il solito simpaticone."
ATTENZIONE SPOILER SU BEFORE MIDNIGHT
Before Midnight è ambientato in Grecia. Dopo essersi ritrovati a Parigi, Ethan e Julie, volevo dire Jesse e Céline hanno fatto all’amore. Ovviamente hanno parlato un sacco, ma poi hanno anche fatto all’amore un sacco, hanno dato alla luce due gemelle e stanno insieme da allora. Non sono sposati, ma sono una coppia di fatto. Vivono a Parigi, ma ora si trovano in un paesino greco e sono al loro ultimo giorno di vacanza estiva.
Il film è un terzo capitolo perfetto. Da una parte è assolutamente fedele ai primi due episodi, dall’altra rappresenta una variazione sul tema. Anche qui si parla tanto, si parla sempre, per ogni quarto d’ora di chiacchiere, ci sono giusto un 30 secondi per tirare il fiato, eppure sono dialoghi talmente brillanti, profondi e divertenti allo stesso tempo, che non ci si annoia un attimo. Beh, se il vostro ideale di film sono dei robottoni che si menano per due ore e passa, ogni riferimento a Pacific Rim è totalmente voluto, non posso assicurarvi che non vi annoierete. Questo è un film di dialoghi. Zero azione. Di combattimenti però ce ne sono. Verbali anch’essi, ma ci sono.

"Certo che non siamo invecchiati proprio benissimissimo..."
"Parla per te, stronzo!"
In Before Midnight, Jesse e Céline affrontano una tipica crisi di mezz’età e soprattutto una crisi nel loro rapporto. Il fatto che ciò avvenga proprio in Grecia è un caso?
Forse no, comunque dicevamo che il film è nello stile dei primi due, ma anche differente. L’idealismo romantico della prima mitica cotta pellicola è andato, così come anche il fugace, sensuale e adulterino incontro della seconda, quello che portava all'innamoramento vero e proprio. In Before Midnight ci troviamo di fronte a una coppia che ormai si conosce alla perfezione, ma il cui rapporto comincia a essere un pochino logorato dal tempo.
Gli anni passano e il romanticismo se ne va?
In parte sì e in parte anche no, perché il film sa ancora regalarci dei momenti ♥.
No, niente di troppo sdolcinato, tranquilli. Solo un altro finale di quelli splendidi. Ancora una volta, Linklater + Hawke + Delpy fanno centro. La pellicola non stupisce, si tratta pur sempre di un terzo capitolo di quella che ormai possiamo considerare una vera e propria saga indie, ma sa ancora riscaldare il ♥.

Devo smetterla con i ♥ da bimbominkia?
N♥♥♥!
(voto 7,5/10)



giovedì 31 ottobre 2013

FILM A CATINELLE




Checco Zalone sì? Checco Zalone no?
In questo weekend il comico pugliese invade gli schermi italiani e, ok, a livello cinematografico il suo nuovo Sole a catinelle difficilmente si rivelerà un capolavoro, però quattro risate potrebbe garantirle.
Il grande pubblico è quindi accontentato, ma pure i palati più fini avranno di che godere, con un paio di potenziali gioiellini d’autore in arrivo da Grecia e Spagna, più Before Midnight, il terzo capitolo della saga indie-cult di Richard Linklater. Avranno di che godere almeno coloro che riusciranno a trovarli, nelle poche sale in cui verranno distribuiti.
Considerando che c’è pure un’americanata ruffianata con Tom Hanks e un horror pronto per Halloween, questa settimana ce n’è da far contenti un po’ tutti. Tranne fordse il blogger co-conduttore di questa rubrica MrFord, che si lamenterà per l’assenza di un nuovo film con Schwarzy + Stallone.

"Fordino, basta con le cagate di Stallone. Io sì che ti porto a vedere
un film d'autore: Sole a catinelle."
Sole a catinelle di Gennaro Nunziante
Il consiglio di Cannibal: risate a catinelle, si spera
Così come MrFord non ce la faccio a farmelo stare simpatico, Checco Zalone non ce la faccio a farmelo stare antipatico. A me fa ridere e se per questo, o magari anche non solo per questo, devo essere considerato un idiota, pazienza. Per quanto cinematograficamente irrilevanti, i suoi primi due film Cado dalle nubi e Che bella giornata mi avevano divertito parecchio, non mi vergono di dirlo. Forse un pochino sì.
Due commediole leggere e prevedibili, ma nemmeno così sceme e con anzi una comicità molto autoironica e bella cattivella, soprattutto per i buonisti standard italiani. Non correrò a vedere questo Sole a catinelle, ma se mi pioverà addosso non aprirò l’ombrello e me lo godrò. Alla faccia degli snob come Ford che “Checco Zalone no, che schifo!”. E poi il radical-chic sono io…
Il consiglio di Ford: bottigliate a catinelle.
Checco Zalone non mi sta antipatico, dico sul serio. Trovo che sappia fare il suo mestiere, e se la cavi anche dal punto di vista musicale. Ma al Cinema proprio non ce lo vedo, nonostante gli incassi e tutto il resto. Non ho visto Cado dalle nubi, ma Che bella giornata è stata una delle esperienze più traumatiche che ho vissuto come spettatore.
Inutile dire che prima di affibbiarmi un altro supplizio del genere dovranno passare almeno altri dieci anni.
Dunque lascio Zalone al Coniglione e proseguo.

"Cameriere, arrivano i nostri WhiteRussian?"
Before Midnight di Richard Linklater
Il consiglio di Cannibal: Trilogia del Before? Oh Yes. Trilogia del Be-Ford? No, thanks!
Ecco il terzo capitolo della saga più amata dai cinefili indie.
Harry Potter, Twilight, Batman, Superman, Rocky?
Ma va là. Sto parlando della “Trilogia del Before” firmata da Richard Linklater con protagonisti Ethan Hawke e Julie Delpy. Dopo Before Sunrise e Before Sunset, arriva Before Midnight.
Io, da buon fan della saga l’ho già visto e ne parlerò a breve. Quanto a Ford, gli consiglio una maratona immediata di tutti e tre gli episodi, per depurarsi dalle serie action trash anni ’80 che continua a guardarsi. Before the end of the world, Ford.
Il consiglio di Ford: meglio late che never!
Non ho mai amato, ed in parte per presa di posizione, questo tipo di film indie da radical spocchiosi come il mio rivale, eppure la trilogia di Linklater è riuscita finalmente ad incuriosirmi, quindi a breve mi cimenterò in una maratona dei tre Before cercando di mantenermi il più imparziale possibile, almeno in partenza.
Sono molto curioso di scoprire quello che sarà il risultato, e chissà, forse l'influsso di Halloween porterà anche in questo caso il sottoscritto e Peppa Kid dalla stessa parte della barricata.

"Ma cooome? Il WhiteRussian è stato bandito anche dall'intera Grecia?"

Appena prima di buttarsi stava leggendo WhiteRussian.
E' il quinto caso solo questo mese.
Miss Violence di Alexandros Avranas
Il consiglio di Cannibal: Miss Ford ha cambiato nome?
Miss Violence è stato accolto alla grande all’ultimo Festival di Venezia, dove ha portato a casa ben due premi: il Leone d’Argento per la regia e la coppa Volpi per il miglior attore. Sticactus, mica roba da poco.
I premi ai festival cinematografici vanno presi sempre con le molle, un po’ come gli attesissimi Cannibal e WhiteRussian Awards di fine anno, però questo sembra un film autoriale bello potente e cattivo, dalla Grecia con furore, sperando di trovarci di fronte a qualcosa dell’impatto devastante di un Kynodontas di Giorgos Lanthimos o quasi.
Il trailer sulle note di “Dance Me to the End of Love” di Leonard Cohen promette bene e, se poi deluderà pazienza, come consolazione faremo scattare la violence contro Ford!
Il consiglio di Ford: la biografia di Katniss Kid o un film che davvero vale la pena di vedere?
Il Cinema greco, negli ultimi anni, ha conosciuto una nuova ribalta internazionale grazie a Lanthimos, autore dell'incredibile Kynodontas.
Questo Miss Violence potrebbe rivelarsi un suo almeno alla lontana degno erede, e ammetto di avere non poche aspettative in merito: sperando che le stesse non vengano tradite scatenando più bottigliate di quante se ne sia prese il mio rivale nell'ultima Blog War, mi butterò a capofitto nella visione.

"Ford, te mato!"
Blancanieves di Pablo Berger
Il consiglio di Cannibal: Ford, questo è un film DALLA Spagna, non SU Ivana Spagna, la tua cantante preferita
Blancanieves è un film muto in bianco e nero dall’atmosfera più retrò di un Mr. James Ford. Subito ovviamente è stato definito come un possibile The Artist spagnolo e in effetti sembrerebbe piuttosto intrigante. Una possibilità credo di potergliela dare.
Al film, non a Ford. A lui posso concedere giusto la possibilità di lasciare l’Italia senza che ci sia bisogno di troppe polemiche e senza parole, come un film muto.
Il consiglio di Ford: Blancasnieves Kid, la vittima preferita della Strega Fordiana.
Così come Miss Violence riesce ad incuriosirmi nonostante l'aura potenzialmente molto - se non troppo - autoriale, questo Blancasnieves mi puzza di radicalchiccata lontano un miglio, e dato che in questo periodo non ho alcuna voglia di perdere troppo tempo in pellicole inutili, credo lo lascerò almeno momentaneamente in standby, in attesa di scoprire cosa ne pensa il mio rivale e decidere di conseguenza.

"Mannaggia! Abbiamo dimenticato di prendere l'happy meal per Ford."
Ender’s Game di Gavin Hood
Il consiglio di Cannibal: checchè ne dica Ford, meglio gli Hunger Games
Ahia. Quando vedo il nome di Ford, io leggo flop. Poco importa che sia James Ford o Harrison Ford. Quest’ultimo ormai colleziona un disastro dopo l’altro e il fantascientifico Ender’s Game, tratto da una saga letteraria fantasy degli anni ’80, fin dal trailer si preannuncia una porcatona degna di After Earth. Io quindi avviso tutti: dove c’è Ford, c’è danno.
Il consiglio di Ford: la fine di Ford. Harrison, però.
Neanche il tempo di finire di massacrare l'orrendo Il potere dei soldi, ed ecco che Harrison Ford viene riproposto in sala con una potenziale porcatissima firmata da un regista che ho sempre trovato più inutile del Cannibale, Gavin Hood.
Nonostante, dunque, una materia che avrebbe potuto anche interessarmi, un titolo da scartare neanche fosse stato sostenuto con fervore dal mio antagonista.

"Hanks, sei peggio di Schettino. E pure di Ford!"
"No dai. Peggio di Ford no, vi prego!"
Captain Phillips – Attacco in mare aperto di Paul Greengrass
Il consiglio di Cannibal: americanata in mare aperto
C’è un nome che mi mette in agitazione più ancora di quello di Ford: Tom Hanks. Non lo reggo davvero. È un po’ il Fabio Fazio degli attori americani. Quando lo vedo, sento puzza di buonismo lontano un miglio. E in questo film, tratto da una storia vera su degli yankee presi in ostaggio da dei pirati somali, sento pure puzza di americanata e di celebrazione dei valori americani clamorosa. Al momento non credo di poter reggere una visione del genere e loro, insieme alle loro molto democratiche intercettazioni telefoniche, li darei volentieri in pasto ai pirati somali. E, se sulla barca avanza un posto, caricate su pure MrFord!
Il consiglio di Ford: attacco al buon gusto.
Greengrass, fino a qualche anno fa, sarebbe stato sinonimo di una almeno parziale garanzia, qui in casa Ford, considerata la saga dedicata a Bourne, eppure il trailer di questa roba che trasuda ammmereganismo è una delle visioni più agghiaccianti del mese, che sinceramente lascerei sciroppare al mio rivale in modo da fargli scontare l'ultima, clamorosa debacle nella recente Blog War anagrafica.
Ma sarò buono, e mi limiterò semplicemente ad evitarlo.

Il costume di Halloween di Ford?
No, la sua divisa ufficiale da wrestler.
Smiley di Michael J. Gallagher
Il consiglio di Cannibal: un horror da ridere
Cosa ne penso di Smiley?
Non ve lo dico, dovete andarvi a leggere la mia recensione.
Sinceramente non pensavo che un film low-budget, quasi amatoriale, del genere sarebbe arrivato nei nostri cinema. Evidentemente la nostra distribuzione sta alla canna del gas peggio di Ford e, pur di tirare fuori un horrorino da distribuire ad Halloween, ha scelto Smiley. Un filmino molto modesto, ma tutto sommato guardabile. Di più non vi dico, andate a leggervi la mia rece!
Il consiglio di Ford: per Halloween, aspettate la recensione fordiana di Halloween!
Filmetto che non mi dice praticamente nulla, e che soltanto il mio antagonista con i suoi scellerati gusti potevano in qualche modo risparmiare. Non credo che lo vedrò, considerato che la mia Halloween week ha progetti ben diversi ed un'agenda già piena di impegni.
A partire dal Maestro Carpenter.

"Filippo, lo so che una volta hai incontrato Ford.
Ma non devi lasciarti morire per questo."
"Dici così solo perché tu non l'hai mai conosciuto..."
Un castello in Italia di Valeria Bruni Tedeschi
Il consiglio di Cannibal: una radical-chic in Italia
Esiste qualcuno più radical-chic di Valeria Bruni Tedeschi, regista, sceneggiatrice e attrice italiana ma molto radical-chiccamente naturalizzata francese, figlia di un industriale e di una pianista, sorella di Carla Bruni e praticamente un personaggio di un film di Wes Anderson in carne e ossa?
No, non credo esista.
Nonostante il suo enorme radical-chicchismo, non ho visto i suoi precedenti film e chissà che non inizi da questo…
Nah, mi sa che potrebbe essere troppo radical-chic persino per me. Per Ford non oso immaginare. Una pellicola come questa potrebbe farlo diventare verde e trasformarlo nell’Incredibile Ford…
Il consiglio di Ford: Valeria Bruni Tedeschi. Ho detto tutto.
Il non plus ultra del radical chicchismo non solo della settimana, ma forse dell'anno, considerato l'effetto peggiorativo dato dal fatto di essere una pellicola made in Italy.
Non voglio neanche pensare di vederlo in locandina.

Zoran, il mio nipote scemo di Matteo Oletto
Il consiglio di Cannibal: Ford, il mio rivale scemo
Un film italiano?
No dai, ho mal di testa.
Il consiglio di Ford: Cannibal, il mio rivale radical.
Non bastava la Bruni Tedeschi, vero!?
La Terra dei cachi vuole decisamente il nostro male.

"Ma mannaggia a te Ford e ai noiosissimi film che mi consigli sempre!"

"Meglio ritirarli questi, che se no Ford se magna tutto."
Il pasticciere di Luigi Sardiello
Il consiglio di Cannibal: scommetto sarà un pasticcio, più che un pasticciere
Altro film italiano di cui io, personalmente, faccio volentieri a meno. E credo anche quel simpatico (?) pasticcione di Ford. Se poi voi volete proprio andare a vederlo, fate pure. Ognuno è libero di farsi del male come preferisce. Io ad esempio continuo a tenere una rubrica insieme al mio nemico mortale MrFord…
Il consiglio di Ford: il boss dei pasticci, Cannibal Kid.
Non c'è due senza tre, recita il detto.
E in una settimana di uscite in parte interessanti, questo sarà il terzo "gran rifiuto" offerto con grande piacere dal Saloon.


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