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giovedì 26 dicembre 2013

I MIGLIORI FILM 2013 DI PENSIERI CANNIBALI, DALLA 40 ALLA 31



Classifiche, classifiche e ancora classifiche di fine anno! Sono peggio di una droga, soprattutto qui su Pensieri Cannibali. E così, dopo aver incoronato le serie tv, gli album, i Men of the Year e le Cotte adolescenziali del 2013, passiamo ora alla classifica forse più attesa: quella dedicata ai film preferiti su questo blog nel corso degli ultimi 12 mesi. In attesa delle posizioni più hot, partiamo con la prima decina di pellicole meritevoli di una segnalazione e di un recupero, se ancora mancano alle vostre visioni.

40. Blancanieves
The Artist 2 - Il ritorno

Trama semiseria
Biancaneve è la figlia di un torero ucciso da un toro. Durante una corrida? No, nel corso di una rapina finita male.
Per vendicarsi, Biancaneve si unisce a un gruppo di cattivoni come Capitan Uncino, Tremotino e Regina e insieme danno vita a una nuova serie tv: Once Upon a Time – Edizione muta e in bianco e nero. Il pubblico americano avrà gradito? Insomma, la serie è stata cancellata dopo appena una puntata.

Pregi
- Visivamente splendido.
- Affascinante l’uso del b/n e del muto.
- La protagonista Macarena García è un’autentica rivelazione. E ha anche una splendida voce LOL.
- Maribel Verdù è una gran cattivona.
- Finale molto poetico.

Difetti
- Pardon, ma The Artist è arrivato prima.
- È la miliomiliardesima versione della storia di Biancaneve uscita negli ultimi mesi, o sbaglio?

Attrice cult
Dale a tu cuerpo alegria Macarena García


39. Anna Karenina
La nuova versione del mattonazzo di Tolstoj per gli studenti che non c'hanno voglia di leggerselo

Trama semiseria
La storia di Anna Karenina la conoscete tutti, quindi non sto a ripetervela che me la sono scordata.

Pregi
- Regia magistrale di Joe Wright.
- La stupenda scena di ballo con Keira Knightley e Aaron Taylor-Johnson.
- Le musiche di classe del nostro Dario Marianelli.

Difetti
- Emotivamente molto freddo. Vabbè che siamo in Russia, però...
- Keira Knightley dopo l'abominevole performance in A Dangerous Method non riesco più a vederla. Oddio, se me la trovassi nuda a letto non la caccerei via, però a livello recitativo deve ancora tornare a convincermi.

Scena Cult
Il ballo di Keira Knightley e Aaron Taylor-Johnson.

38. Facciamola finita
L'Isola dei Famosi - Apocalypse Edition

Trama semiseria
James Franco dà una festa a casa sua riservata soltanto a persone molto famose. C'è gente tipo Jay Baruchel...
CHIII?
C'è il notissimo Danny McBride...
CHIIIIIIIIII?
C'è addirittura Christopher Mintz-Plasse...
E CHE COS'E', UN CHRISTOPHER MINTZ-PLASSE?

Ok, mi correggo: è una festa riservata a persone molto famose come Rihanna ed Emma Watson, più qualche mezzo sconosciuto. A questo party procede tutto bene, fino a che non arrivano i Backstreet Boys, al ché James Franco si incazza: "Va bene i mezzi sconosciuti, ma voi ormai non vi si incula più nessuno, eccheca**o!"

Pregi
- Apparizioni favolose di alcuni VIPs nei panni di loro stessi, su tutte le più memorabili sono quelle di Emma Watson (ovvio) e Michael Cera.
- Opera prima di Seth Rogen (in collaborazione con Evan Goldberg) dallo spirito anarchico e cazzone. Più cazzone che anarchico, a dirla tutta, ma va bene anche così.
- La prima parte in particolare è una spassosa presa per i fondelli delle star di Hollywood.

Difetti
- La parte più apocalittica non è proprio il massimo.
- Il finale è 'na cagata, quella sì apocalittica.

Personaggio cult
Emma Watson nel ruolo di... Emma Watson

37. Dietro i candelabri
Gay e più gay

Trama semiseria
Liberace ascolta i Village People e gli Scissor Sisters, il suo telefilm preferito è Sex and the City (lui si sente una Samantha), per uscire anche solo a buttare la spazzatura indossa abiti da far arrossire Lady Gaga, ma nessuno ha il minimo sospetto che sia gay.
Certo, come no?

Pregi
- Michael Douglas offre la sua interpretazione più fenomenale dai tempi del leggendario Gordon Gekko di Wall Street.
- I costumi e la casa di Liberace.
- Rob Lowe FAN-TA-STI-CO!
- Alla faccia del film tv, complici la produzione della HBO, un gran cast e la regia di Steven Soderbergh è meglio di molti film-da-cinema usciti quest'anno.

Difetti
Matt Damon nella parte del 16enne... ma prendere un altro attore no?

Attore cult
Rob Lowe

36. Hunger Games - La ragazza di fuoco
Jennifer Lawrence che fa la figa con un arco - Parte seconda

Trama semiseria
Gli Hunger Games sono dei giochi che sottopongono i loro sventurati concorrenti a delle prove durissime: animali pericolosi, calamità naturali, bombe...
Quando agli Hunger Games partecipa Jennifer Lawrence, apposta per lei vengono introdotte delle nuove sfide: concorso di Miss Maglietta Bagnata, gara di velocità in bikini, pali da lap dance che sbucano dal sottosuolo... cose così.

Pregi
- Jennifer Lawrence.
- Jena Malone e il suo personaggio idolesco, con tanto di scena (quasi) cult in ascensore.
- E' un blockbusterone commerciale, ma almeno infila dentro anche un paio di riflessioni socio-politiche non male.
- Jennifer Lawrence.

Difetti
- Le scene in cui non c'è Jennifer Lawrence.
- Donald Sutherland e il suo Lord Micidial Coriolanus Snow non è che siano proprio dei cattivoni irresistibili.
- Con quanto scazzo addosso recita Philip Seymour Hoffman?

Attrice cult
Jennifer Lawrence

35. No
La risposta a tutto

Trama semiseria
Si tratta dal sequel cileno di Yes Man. Un uomo dice "No!" a tutto, fino a che arriva Jennifer Lawrence e gli chiede: "Vuoi venire a letto con me?" e ogni sua certezza avuta fino a quel momento all'improvviso vacilla...

Pregi
- Una gran bella storia, non solo per il suo valore politico, non solo per il suo valore sociale, ma anche per le sue riflessioni su pubblicità e marketing.
- L'ambientazione 80s e ancor di più lo stile registico 80s utilizzato da Pablo Larraín.

Difetti
Perché è un film che fa sognare che le elezioni possano cambiare davvero le cose, in un paese. Peccato che in Italia questo non succeda mai.

Canzone cult
Il jingle pubblicitario contro Augusto Pinochet.

34. John Dies at the End
Il titolo non è uno spoiler. O forse sì?

Trama semiseria
Trama?
Questo film ha una trama?
Qualcuno me la sa spiegare?

Pregi
- Sembra un film di David Cronenberg, però realizzato con spirito più fancazzista e divertito.
- Non è propriamente una commedia, quanto un B-movie fantasy-horror visionario, ma qualunque cosa esso sia è uno spasso.
- E' una delle pellicole più deliranti dell'anno (e non solo) e, in un panorama pieno di film perfettini, ciò è solo un bene.

Difetti
- Un film persino troppo delirante, tanto che at the end si perde un pochino. Un pochino tanto.
- Il protagonista Chase Williamson assomiglia a Robert Pattinson. E ciò non è bene.

Personaggio cult
John (Rob Mayes)

33. Flight
Il pilota d'aereo più pazzo (e fatto) del mondo

Trama semiseria
Dopo una notte brava a base di sesso, droga, alcool e rock'n'roll, Denzel Washington decide di fare il suo dovere di pilota d'aerei. Guarda caso farà un incidente... che sorpresona!
Denzel riesce però a spostare il processo in Italia, dove gli tolgono 5 punti dalla patente e il giorno dopo può tornare a pilotare. Ryanair lo assume subito.

Pregi
- Grandioso Denzel Washington, che riesce a dare una grande umanità a un personaggio così sfaccettato e controverso.
- Kelly Reilly è buona come il pane e qui ci regala anche lei uno splendido personaggio.
- Pure gli altri personaggi minori fanno la loro porchissima figura, come il malato terminale James Badge Dale e il pusher John Goodman.
- La scena dell'incidente aereo è una delle sequenze action più spettacolari e intense dell'anno.

Difetti
Finale un po' buonista, dopo tutto si tratta pur sempre di un'americanata. Come in un incidente aereo, non c'è scampo.

Scena cult
L'incidente aereo.



32. Promised Land©
©copyright di Eros Ramazzotti

Trama semiseria
Matt Damon fa un sacco di fracking. A forza di far fracking la gente lo odia, senza manco sapere cosa sia.
Dopo aver scoperto che il fracking significa sfruttare i giacimenti di gas naturale presenti sotto terra, lo odiano un po' di meno perché pensavano che facesse un sacco di fu**ing.

Pregi
- Una storia di impegno sociale che fa riflettere sul potere dei soldi.
- Il film non dimentica di essere una pellicola d'intrattenimento e non un documentario e unisce alle vicende sociali umorismo e sentimenti.
- Bella l'ambientazione da classica provincia americana.

Difetti
- Niente di nuovo sotto al sole. È una storiona americana tipica, però almeno è molto ben raccontata.
- Matt Damon a me continua a non convincere più di tanto. E allora che ci fa in ben 2 film della mia lista?

Espressione cult
"Fuck-you-money"

31. Post Tenebras Lux
Resident Devil

Trama semiseria
La notte della vigilia, anziché Babbo Natale in casa di una famiglia messicana piomba il Diavolo in persona. E anziché i soliti regali tipo di Peppa Pig, dei cartoni Disney o di Violetta, porta droga ed escort. Per la famiglia messicana quello fu il Natale più bello delle loro vite.

Pregi
- I primi 10 minuti. Qualcosa di davvero magnifico.
- Una delle visioni più intrippanti e meravigliosamente incomprensibili dell'anno.
- Lo stile registico adottato da Carlos Reygadas, più che singolare.

Difetti
Alcune scene avranno senso. Sì, solo nella testa del regista Carlos Reygadas.

Scena cult
Il diavolo che entra in casa.

mercoledì 11 dicembre 2013

MAN OF THE YEAR 2013 – N. 8 MICHAEL DOUGLAS



Michael Douglas
(USA 1944)
Genere: evergreen
Il suo 2013: dopo aver sconfitto il cancro, ha offerto una delle performance recitative dell'anno, e della sua vita, nei panni del pianista gay Liberace nel biopic Dietro i candelabri - Behind the Candelabra.
Se ti piace lui, ti potrebbero piacere anche: Martin Sheen, Alec Baldwin
È in classifica: perché ha saputo rivelare un inaspettato e gaio talento con un personaggio ben lontano dai suoi soliti ruoli da sciupafemmine.
Il suo discorso di ringraziamento: "Ti ringrazio tantissimo, cara fanciulla cannibale. Oops, mi sa che non sono ancora riuscito a uscire dal personaggio di Liberace..."

Dicono di lui su
cinguettator
Catherine Zeta Jones @CatherineZJones
Una volta parlava solo della vagina di @sharonstone, dopo #Liberace solo di #Sex&TheCity e @ladygaga. Ridatemi mio marito, per favore!


giovedì 5 dicembre 2013

BLUE CINEMA




Sta per arrivare il Natale, evviva!
Evviva cosa?
Il Natale, come ben sappiamo, in Italia significa due cose: panettone e cinepanettone. Per quanto riguarda il primo, è uno dei pochi dolci che proprio non mi piacciono. Quanto al secondo, se l’anno scorso il genere era dato per morto, quest’inverno proverà invece a riproporsi in una veste rinnovata. O più che altro finto-rinnovata. Chissà perché mi viene in mente un certo ex Premier…
Nonostante il bellissimo tempo di questi ultimi giorni faccia pensare il contrario, il periodo natalizio non è però ancora cominciato e questa settimana c’è ancora spazio per qualche proposta autoriale. Oltre purtroppo alla solita sfilza di filmetti italiani, una piaga con cui dobbiamo fare i conti sempre, un po’ come i commenti del mio blogger nemico Mr. James Ford che pure questa settimana troverete a (non richiesto) completamento dei miei.

"WhiteRussian non ha ancora chiuso i battenti?
Ma in che razza di mondo viviamo? Bleeeah!"
Blue Jasmine di Woody Allen
Il consiglio di Cannibal: Blue James
La teoria più in voga per quanto riguarda il cinema di Woody Allen recente è che alterna un film bello a un film brutto. Dopo To Rome with Love che era una merda, scusate il francesismo, adesso ci deve come minimo un capolavoro. Di certo peggio di quello non potrà essere, anche perché pare che ci sia una Cate Blanchett in stato di grazia.
Ford, certo che anche tu potresti prendere esempio da Allen e regalarci almeno 1 commento decente su 2.
Il consiglio di Ford: Kid Jasmine
Woody Allen deve avere grossi problemi con la periodicità.
Non riesce, infatti, proprio a resistere all'idea di lanciare un film all'anno.
Di norma questa politica porta a clamorose schifezze - almeno di recente - ed ottimi lavori, si vedano l'abominevole To Rome with love e l'eccellente Midnight in Paris.
Speriamo che questo Blue Jasmine, simile per approccio a molti dei suoi lavori passati più riusciti, possa riportare il buon Woody sulla retta via: in alternativa, lo aspettano bottigliate selvagge, un po’ come al Cannibale ogni settimana!

"Ford, tesoro, vado bene vestito così per un incontro di wrestling?"
Dietro i candelabri di Steven Soderbergh
Il consiglio di Cannibal: Stai sotto il candelabro, Ford, che se ti cade in testa magari diventi più furbo!
Dietro i candelabri l’abbiamo già visto tutti, anche perché negli USA l’ha trasmesso la HBO e quindi è arrivato subito in rete. Però non lamentiamoci. Il fatto che da noi arrivi nei cinema, al contrario degli Stati Uniti, ha del clamoroso, soprattutto considerando che si tratta di una pellicola a tematica gay e per di più con il Natale alle porte. Alla faccia di tutti i bigottoni vecchio stampo come Ford uahahah!
Il consiglio di Ford: caro Cannibal, sei troppo fuori forma per nasconderti dietro i candelabri!
Con l'avvicinarsi delle feste, i distributori italiani paiono essere in vena di regali, e dunque sorprendono tutti noi della blogosfera portando - pur se in clamoroso ritardo - sugli schermi Behind the candelabra, film tv targato HBO firmato da Steven Soderbergh che in rete ha trovato praticamente solo consensi, mettendo d'accordo perfino il sottoscritto - qui la recensione - ed il Cucciolo.
Inutile dire che, a mani basse, parliamo dell'uscita della settimana, nonchè di una delle performance dell'anno.
Gay friendly o no, correte a vederlo. Ne varrà la pena.
Io, nel frattempo, continuerò a non essere Cannibal-friendly.

"Uh, ho una clamorosa sensazione di deja vu..."
Oldboy di Spike Lee
Il consiglio di Cannibal: la versione americana della storia di Oldford
Già un floppone negli USA, questo Oldboy si candida al titolo di remake più inutile dell’anno. La pellicola coreana originale di Chan-wook Park è il classico cult movie irreplicabile, perché farne una nuova versione?
Nonostante il nome di Spike Lee alla regia e attori del calibro di Josh Brolin ed Elizabeth Olsen come protagonisti, direi che ne potevamo fare tutti a meno. Forse per una volta sarà d’accordo persino Ford, che pure in remake, sequel e scopiazzature varie di solito ci sguazza.
Il consiglio di Ford: Oldboy. La storia di un quasi trentaduenne che pensava di essere ancora al liceo.
Purtroppo per noi, invece che la tanto attesa vicenda delle disavventure di Katniss Kid nel corso delle riprese de La ragazza di fuoco, questo film si rivelerà come l'inutile remake a stelle e strisce di uno dei cult indiscutibili di inizio millennio, che conquistò il mondo una decina di anni or sono a partire dal Festival di Cannes lanciando l'ormai bollito Park Chan Wook, che ai tempi aveva ancora qualcosa da dire.
Il Cucciolo, straordinariamente, qualcosa ancora ce l'ha, specie perchè penso che, come me, non gradirà troppo questa iniziativa pur targata Spike Lee.

"Mr. James Ford vuole darci lezioni di ballo?
Che scherzo è mai questo?"
Battle of the Year – La vittoria è in ballo di Benson Lee
Il consiglio di Cannibal: James Ford si dà alla danza? La sconfitta è in ballo
Che brutta fine fanno tutti quelli che si chiamano James Ford…
Josh Holloway, mitico inteprete dell’unico e originale James Ford, quello di Lost, è finito a girare pellicolette sulla danza come questo Battle of the Year, ennesima scopiazzatura di Save the Last Dance con nel cast quell’idiota di Chris Brown. Più che Battle of the Year, rischia di essere solo la Porcheria of the Year.
Quanto a James Ford il blogger, a lui è andata ancora peggio. È finito a curare una rubrica di uscite cinematografiche con il sottoscritto Cannibal Kid…
Il consiglio di Ford: Sawyer, ma cos'hai fatto!?
Non voglio davvero neppure pensare che l'interprete del mitico personaggio cui devo il mio nome blogosferiano si sia ridotto ad una robaccia di questo livello che mi toccherà quasi vedere per solidarietà nei suoi confronti.
Perfino peggio rispetto ad un'eventuale collaborazione con il Cannibale.

"Ford m'ha detto che la sua barca si chiama Pietro...
ma col cavolo che gliela ridò indietro!"
Il Sud è niente di Fabio Mollo
Il consiglio di Cannibal: Se il Sud è niente, Ford allora cos’è?
Puff.
Se non si è capito, sto sbuffando.
Sono stufo. Di Ford, e vabbè per quello non c’è niente da fare, e del cinema italiano che continua a tirare fuori pellicole che fin dal trailer attirano zero. E mi sa che pure per quello ormai non c’è più niente da fare.
A parte Sorrentino… a proposito, ma quando cacchio arriva la recensione fordiana de La grande bellezza che tutto il mondo bloggaro sta attendendo?
Il consiglio di Ford: l'Italia è niente, purtroppo per noi.
Neanche il tempo di gioire per la presenza in sala di Behind the candelabra ed ecco che i nostrani distributori finiscono subito per affossare l'umore di ogni spettatore che si rispetti.
Non voglio sprecare troppe parole a proposito di questa roba.
Ma posso promettere a Peppa che presto avrà la recensione che tanto desidera.

"Ho visto il futuro del cinema italiano e...
non ha niente a che fare con il nostro film."
Italy amore mio di Ettore Pasculli
Il consiglio di Cannibal: Italy odio mio
Già Il Sud è niente mi ispirava poco. Questo niente.
La classica storia di integrazione che in Francia potrebbe produrre un capolavoro, da noi non credo.
Felice di sbagliarmi, ma non c’ho nemmeno voglia di scoprirlo. Se continuiamo di questo passo, potrei finire per odiare la Italy ancora più del Ford.
Il consiglio di Ford: Italy, preparati alla prossima Blog War...
... che se continua così, finirà per vedere Cannibal e Ford insieme contro il Cinema italiano ormai destinato ad una realtà che va ben oltre il cestino del desktop.
Più a Sud di così c'è solo l'Inferno in cui siamo costretti a sguazzare.

"Non mi muovo dal computer fino a che non compaiono
le rece di Cannibal e/o Ford del nostro film."
Roma criminale di Gianluca Petrazzi
Il consiglio di Cannibal: Ford criminale
Solita robetta di stampo amatoriale fin dal trailer che arriverà probabilmente in uno o massimo due sale private di Roma o di casa Ford, direi che non merita nemmeno ulteriori critiche. Petrazzi l’ha girato, ha trovato qualcuno che glielo distribuisce e per loro va bene così. Criminale è invece chi andrà a vederlo.
Il consiglio di Ford: roba più criminale di Pensieri Cannibali. O Pensieri Maiali.
Non spreco neppure troppo spazio per demolire l'ennesima porcata made in Italy proposta per riempire una settimana alla quale sarebbe bastato l'ottimo Behind the candelabra, invece che l'ennesima conferma dello stato di salute terminale della nostrana settima arte.

"Ma tu sei molto meglio di un martello!
Quasi quasi ti limono..."
Stop the Pounding Heart di Roberto Minervini
Il consiglio di Cannibal: Stop the fu**ing Ford
Per la gioia di Ford, ecco a voi non solo una pellicola italiana, ma per di più una pellicola italiana dal forte sapore malickiano. Ebbene sì, dopo The Tree of Life Terrence Malick è diventato uno dei registi più scopiazzati del mondo e pure in Italia c’è chi si è cimentato nell’impresa. Su quali siano i risultati è lecito avere più di un dubbio, come quando ci si trova di fronte a una recensione fordiana di un’immensa opera malickiana, però tra tutti i troppi film italiani in uscita questa settimana, è quello a cui darei più fiducia. Il condizionale è d’obbligo.
Il consiglio di Ford: stop the Malick art.
Se c'è una cosa che, come sapete, non sopporto, è il radicalchicchismo. Seguito a ruota dalla nuova dimensione da santone di Terrence Malick.
Nonostante i deliri di onnipotenza, però, parliamo comunque di un signor regista, che qui dalle nostre parti potrebbe trovare giusto degli stagisti per i suoi stagisti addetti alla pulizia delle lenti degli obiettivi.
Dunque direi che un epigono italiano del suddetto ex grande cineasta statunitense è ben poco utile agli spettatori di tutto il mondo.
Ed in particolare al sottoscritto.


mercoledì 19 giugno 2013

BEHIND THE CANDELABRA, LA RECENSIONE POCO GAY


Dietro i candelabri - Behind the Candelabra
(USA 2013)
Regia: Steven Soderbergh
Sceneggiatura: Richard LaGravenese
Tratto dal libro: Behind the Candelabra: My Life With Liberace di Scott Thorson e Alex Thorleifson
Cast: Michael Douglas, Matt Damon, Rob Lowe, Scott Bakula, David Koechner, Dan Aykroyd, Garrett M. Brown, Nicky Katt, Boyd Holbrook
Genere: gaypic
Se ti piace guarda anche: Velvet Goldmine, Milk, Larry Flynt - Oltre lo scandalo

Behind the Candelabra è un film gay, molto gay, talmente gay che in questo post cercherò di battere il Gaynness World Record per il maggior uso della parola gay in un post solo. Pronti? Via.

Liberace mentre cercava di nascondere di essere gay.
Behind the Candelabra è il biopic gay sulla storia gay della vita gay del pianista gay Liberace, all’anagrafe Władziu Valentino Liberace, un nome già di suo parecchio gay, visto che lo stilista Valentino è notoriamente gay e l’attore Rodolfo Valentino era anch’esso gay, quindi la sua gayezzitudine era già scritta nel suo nome.

Nonostante il suo portamento gay, la sua parlata gay, la sua camminata gay, le sue parrucche gay, nonostante uno sfoggio di abiti gay da far impallidire Lady Gaga, nota icona gay, Liberace in vita nascose sempre il fatto di essere gay. Arrivò persino a denunciare i giornalisti che gli avevano dato del gay andando a vincere la causa gay. Fu per questo che, almeno in vita, lui non è mai stato più di tanto un’icona gay.

La grande contraddizione che è stata la sua vita, tra un’immagine vistosamente gay e l’esigenza di non essere considerato solo un pianista gay, è al centro della pellicola biopic supergay girata da Steven Soderbergh, al suo secondo lavoro degno di nota dell'anno dopo l'ottimo thriller Effetti collaterali. Steven Soderbergh non mi risulta sia gay, però secondo Wikipedia ha un fratello dichiaratamente gay e inoltre sospetto che, dopo aver girato Magic Mike con tutti quei bei maschioni, possa essere diventato gay anche lui.
Il gaypic è intitolato Behind the Candelabra, un titolo che, nonostante sembri un titolo gay, in realtà non è gay più di tanto. Il candelabro non nasconde allusioni sessuali ma è solo un oggetto simbolo del personaggio, che si esibiva con un candelabro sopra il pianoforte… mmm, una cosa un pochino gay forse lo era. La pellicola non è arrivata nei cinema, colpa forse dell’ostruzionismo anti-gay dei produttori hollywoodiani gay che come Liberace preferiscono non venire allo scoperto dicendo di essere gay e preferiscono quindi non distribuire film troppo gay nelle sale etero.

Una scena gay del film.
Che uomo era Liberace, a parte un uomo gay?
La prima cosa che salta all’occhio nel film è… sì, il suo essere gay. Si può stare a esaltare le sue doti pianistiche sopraffine, la sua capacità di coinvolgere il pubblico con l’utilizzo soltanto di un pianoforte, roba mica da tutti, ma ciò che appare subito nella sua evidenza è che era gay. E la gente all’epoca, tra gli anni Cinquanta in cui cominciò a farsi conoscere e gli anni Settanta in cui si concentra la pellicola, non sapeva che era gay, o semplicemente faceva finta di non vedere quanto gay fosse.
L’apparizione di Liberace in scena è folgorante. Super vistoso, super appariscente, super gay, con indosso pellicce bianche che lo rendevano visibile fin dalla Luna, almeno dal gay side of the Moon. La sua capacità gay di ammiccare al pubblico sia etero che gay e la sua voglia di essere sempre sotto i riflettori come una prima donna lo rendevano un divo gay perfetto. Peccato che lui non volesse essere conosciuto per il suo essere gay. Nonostante questa contraddizione, Liberace ha comunque vissuto alla grande il suo essere gay nella sua splendida casa, decorata con un gusto sopraffino che solo i gay possiedono, dove giovincelli gay gironzolavano a tutte le ore del giorno e della notte, tenuti a bada dal suo onnipresente cameriere, maggiordomo e tuttofare ovviamente gay.

Una scena ancora più gay del film.
Fino all’arrivo del grande amore gay della sua vita gay: il giovane fanciullo gay, anzi bisex Scott Thorson, autore del libro memoriale a cui la pellicola è ispirata. Behind the Candelabra non è solo un biopic sull’esistenza gay dietro il candelabro del grande Liberace, ma è anche una grande storia d’amore, naturalmente gay, tra il pianista gay e Scott Thorson. Amore in senso romantico è persino limitativo, visto che Liberace per Scott era non solo compagno, non solo amante, ma anche migliore amico e pure padre. A dimostrazione di come l’amore gay possa essere più grande e totale di quello etero. A volte ci rifletto e penso che mi piacerebbe essere gay. Non fosse per il piccolo dettaglio che non provo attrazione sessuale gay nei confronti degli uomini, non sarebbe male essere gay. Non per perpetuare i soliti stereotipi gay, ma i gay hanno dei gusti fantastici. La casa di Liberace mostrata nel film come accennato è forse la casa più spettacolare che io abbia mai visto, nella realtà così come nelle pellicole gay o non gay. C’ha persino le colonne romane! Cosa c’è di più stiloso, e di più gay, di ciò?

Matt Damon a torso nudo per la gioia del pubblico gay.
Non ho ancora nominato gli attori protagonisti? Ma sono proprio gay!
Matt Damon ha la parte di Scott Thorson, aspirante veterinario che ha un cane che si chiama Cannibal (che nome gay!) e che un giorno va a vedere uno spettacolo gay di Liberace. Nel dietro le quinte dello show tra i due scattano le scintille gay. Liberace viene folgorato da questo aitante maschione gay, anzi no, come ho già detto è bisex. Matt Damon in questo ruolo se la cava, ma personalmente avrei preso un attore più giovane e gay, visto che lui è troppo poco gay per fare la parte del gay barra bisex e soprattutto è un po’ vecchiotto: Thorson quando ha conosciuto Liberace era appena 18enne, quindi, benché Damon sfoggi un fisico notevole, e lo dico come apprezzamento non gay, e benché abbia fatto uso di una parrucca gay per apparire un ragazzetto gay, un attore più giovane e possibilmente più gay sarebbe risultato più azzeccato.
Spettacolare, davvero spet-ta-co-la-re è invece un impagabile Rob Lowe nella parte del chirurgo plastico cui faranno ampio ricorso i due protagonisti gay, e a sua volta super rifatto pure lui. E forse gay anche lui, ma non ne sono sicuro.


Il vero Liberace in uno scatto poco gay.
Le luci della ribalta gay sono però tutte sul protagonista gay. Un Michael Douglas mai così gay e mai così bravo come forse dai tempi del mitico Gordon Gekko di Wall Street. La sua performance gay è davvero fenomenale, riesce a rendere alla grande tutto l’essere gay di Liberace, ma senza apparire come una macchietta gay o una parodia dei gay, anche se, a tratti, a dirla tutta oltre che al vero Liberace somiglia pure a Lord Micidial della serie tv di Maccio Capatonda Mario. Michael Douglas, noto tombeur de femmes, in questo film insomma non recita la parte di un gay. Michael Douglas in questo film è gay.

Come già capitato con Magic Mike, anche in questo caso Sodergay con la sua patinatissima regia gay ha realizzato un film più convincente nella prima parte, quella più brillante e dai toni da commedia, rispetto alla seconda maggiormente drammatica, ma ha comunque sfornato una pellicola pronta per essere un nuovo cult gay, nonché il più grande biopic su un personaggio gay mai realizzato. Milk di Gay Van Sant permettendo. Se siete gay, lo adoregayrete. Se non siete gay, diventerete gay, almeno per le due ore della sua durata gay.
(voto alla gayosità 10/10
voto al film 7+/10)

Recensione firmata da Marco Gay di Peni Cannibali, blog notoriamente gay.

E con quest’ultimo gay ho battuto il Gaynness World Record per il maggiore uso della parola gay in un post solo. Hurray!
Anzi, hurgay!



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