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venerdì 15 maggio 2015

HUNGRY HEARTS E IL SAVERIO COSTANZO SHOW







Boni, state boni.
Bonasera a tutti e benvenuti a questa puntata speciale del Maurizio Costanzo Show. Questa sera parleremo di uno dei film italiani rivelazione dell'annata: Hungry Hearts di un certo Saverio Costanzo.
Boni, ho detto di stare boni. Non mi fischiate. Non lo faccio assolutamente perché è mio figlio, no no. È stata una scelta del tutto casuale.
Per commentare lo splendido film Hungry Hearts, ci saranno con noi qui sul palco del Teatro Parioli degli ospiti incredibili e assolutamente competenti in campo cinematografico: Belen Rodriguez, Martino De Stefano... scusate, volevo dire Stefano De Martino, Vittorio Sgarbi e in collegamento esclusivo dal suo gabinetto avremo anche Fiorello.
Partiamo con Belen. Allora, Belen, l'hai visto questo magnifico Hungry Hearts? Che ne pensi?

giovedì 5 febbraio 2015

IL DESTINO DEL CINEMA





Fratelli Wachowski contro il cinema italiano.
Birdman contro Iceman.
Cannibal Kid contro il suo blogger nemico Ford.
Questo sarà un weekend all'insegna delle grandi sfide. Sia nei cinema, che qui sui nostri blog, dove come al solito la rubrica dedicata alle uscite nelle sale si sdoppia tra i preziosi consigli di Pensieri Cannibali e quelli deleteri e potenzialmente mortali di WhiteRussian.

sabato 6 settembre 2014

FESTIVAL DI VENEZIA 2014: VINCITORI E RED PORCHET





Anche quest’anno non sono stato a Venezia. Il motivo?
Sto ancora aspettando che qualche prestigiosa testata mi chiami come suo inviato alla Mostra. Anzi, va bene pure se non è prestigiosa. Basta che mi paghi vitto e alloggio in Laguna e per me si può fare. In attesa che questo capiti, vi lascio con il mio breve commento sulla kermesse. Per quel che può valere e credo sia molto poco visto che non ero presente all’evento e non ho visto nessun film in concorso.
Da lontano, le impressioni generali che mi sono arrivate parlano di un livello cinematografico medio-buono, ma non del tutto esaltante. Il cinema italiano pare abbia fatto la sua buona figura e negli ultimi tempi è una cosa che capita sempre più spesso a dimostrazione di come, dietro le commedie commerciali con i comici dello Zelig, qualcosina dalle nostre parti si sta muovendo.
A mancare a quest’edizione del Festival di Venezia mi pare sia invece stato il glamour, i divi che fanno sognare (Belen non può essere davvero considerata una diva), i film-evento e pure le polemiche. Basti dire che il film-scandalo dell’edizione è stato Nymphomaniac di Lars von Trier, che ormai era già stato presentato ovunque, dal Festival di Berlino al MiSex di Milano.
Un’edizione un po’ sottotono, così pare almeno vista a chilometri di distanza, ma a cui sarebbe stato comunque bello partecipare. Un’edizione che attraverso la giuria presieduta dal compositore Alexandre Desplat questa sera ha prodotto i suoi verdetti finali, con cui vi lascio, insieme all’immancabile red porchet.
Quanto ai premi, non avendo visto i film non so se siano giusti, però sono contento per quello di miglior attore andato ad Adam Driver, mitico nella serie tv Girls. Molto meno per quello di miglior attrice finito all'odiosa Alba Rohrwacher, entrambi per lo stesso film, Hungry Hearts dell'italiano Saverio Costanzo.

Guarda là, Adam. Cannibal Kid sta per sparare uno dei suoi soliti attacchi contro di me."
"Scusa se te lo dico, Alba, però fa solo bene!"

Infine, complimenti allo svedese Roy Andersson per essersi portato a casa il premio più importante, il Leone d'Oro al miglior film, con il suo A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence.
Grande sconfitto invece Birdman di Alejandro González Iñárritu. Evidentemente il leone ha preferito papparsi il piccione svedese piuttosto che l'uomo-uccello messicano.


I PREMI DI VENEZIA 2014

Leone d'Oro al miglior film: A Pigeon Sat on a Branch Reflecting on Existence di Roy Andersson

Leone d'Argento per la regia: Andrei Konchalovski (The Postman's White Nights)

Gran Premio della Giuria: The Look of Silence

Premio Speciale della Giuria: Sivas

Coppa Volpi per il miglior attore: Adam Driver (Hungry Hearts)

Colpi Volpi per la miglior attrice: Alba Rohrwacher (Hungry Hearts)

Premio Osella per la miglior sceneggiatura: Tales (Ghesseha)

Premio Marcello Mastroianni: Romain Paul (Le dernier coup de marteau)


IL RED PORCHET DI VENEZIA 2014

Emma Stone
Bella e brava.
Manca solo una cosa: foto di lei nuda non ne sono ancora uscite?
(voto 8/10)

James Franco
Terrificante il suo nuovo look da pelatone con baffo.
James, anzi Franco, che hai fatto?
(voto 3/10)

Luca Zingaretti
Hey, ha copiato il look a James Franco…
Ah no, lui era già così anche prima.
(voto 3/10)

P.S. Ma chi diavolo sta salutando?

Milla Jovovich
Milla Jovovich futura mamma sul red carpet con il pancione.
Pancione?
E questo lo chiama un pancione?
(voto 6/10)

Al Pacino
Così così il look da tamarro americano in vacanza in Italia, ma lui è Al Pacino ed è figo comunque.
(voto 7+/10)

January Jones
Agli Emmy era più figa.
Però è pur sempre figa.
(voto 7/10)

Luisa Ranieri
La madrina di questo Festival. Scelta per il suo notevole fascino terrone mediterraneo.
(voto 6,5/10)

Isabella Ragonese
Niente male. Proprio niente male. E' anche così che si tiene in alto il nome del cinema italiano.
(voto 7+/10)

Isabella Ferrari
C’è poco da fare. Gli anni passano, ma lei resta sempre la MILF numero 1 del nostro cinema.
(voto 7/10)

Alba Rohrwacher
Per me è no. No. E ancora no.
(voto 1/10)

Alexandra Daddario + Ashley Greene
Sì, va beh, alla presentazione di Burying the Ex di Joe Dante con loro c’era anche quel fortunello di Anton Yelchin, ma lui non ha molta importanza.
Per Alexandra & Ashley novantadue minuti di applausi.
(voto 9/10)

Belen Rodriguez + Stefano De Martino
Perché erano presenti al Festival del Cinema di Venezia? Per caso per presentare un film?
Giammai!
Belen era lì per promuovere una nuova catena di di saloni di estetica…
Non ho capito quale sia il legame tra loro e il cinema, in ogni caso sul red carpet si sono scambiati baci parecchio infuocati. E prendetevi una stanza!
(voto 7/10 per il loro affiatamento, voto 0/10 per la loro connessione con il mondo del cinema)

Giorgio Napolitano
Pensavate non ci fosse nessuno a Venezia che con il cinema c’azzecca ancor meno di Belen e del maritino?
Sbagliato. Eccolo qui: Giorgio Napolitano.
(voto 0/10)

lunedì 6 gennaio 2014

RISULTATI SONDAGGIONI 2013




Avete votato per i sondaggioni di Pensieri Cannibali?
Sì? Bravi!
No? Male, ormai è troppo tardi e non c'è più niente che voi possiate fare per cambiare le cose.
La voce della democrazia che viene espressa una volta all'anno all'interno della dittatura in atto su questo sito ha parlato, decretando alcuni vincitori. Vediamo chi sono stati e vediamo anche tutti i risultati completi dei sondaggi, comprese le segnalazioni nella casellina "other".

MIGLIOR FILM 2013 SECONDO I LETTORI CANNIBALI
  1. Django Unchained (91 voti, 18%)
  2. Il lato positivo (49 voti)
  3. La grande bellezza (43 voti)
  4. Il grande Gatsby (38 voti)
  4. La vita di Adele (38 voti)
  6. Hunger Games - La ragazza di fuoco (32 voti)
  7. Spring Breakers (30 voti)
  8. Noi siamo infinito (24 voti)
  9. Sugar Man (22 voti)
10. Bling Ring (19 voti)
10. Gravity (19 voti)

Zero Dark Thirty (14 voti)
Cloud Atlas (12 voti)
La fine del mondo (10 voti)
Prisoners (10 voti)
Rush (10 voti)
Pacific Rim (8 voti)
L'evocazione - The Conjuring (5 voti)
Blue Jasmine (2 voti)

1 voto
Anna Karenina
Holy Motors
Il sospetto
Le streghe di Salem
Les Miserables
Lincoln
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Pensieri Cannibali vs Maciste
Royal Affair
Stoker
The Canyons
Venere in pelliccia

Nella categoria di miglior film del 2013, il pubblico di Pensieri Cannibali non ha avuto il minimo dubbio: è Django Unchained di Quentin Tarantino il grande trionfatore. Il primo posto non è poi così sorprendente, ma sono comunque impressionanti i termini della sua vittoria, visto che ha ottenuto quasi il doppio dei voti rispetto al secondo, dove troviamo una scelta piuttosto inaspettata. Il lato positivo ha positivamente superato ogni più rosea aspettativa e ha superato il candidato italiano all'Oscar La grande bellezza, il vincitore della Palma d'Oro all'ultimo Festival di Cannes La vita di Adele, i blockbusters Il grande Gatsby e Hunger Games - La ragazza di fuoco, oltre al film numero 1 dell'anno per l'autore di questo blog, Spring Breakers, che ha comunque conquistato un'onorevole settima piazza.
Nelle votazioni liberi, segnalo che qualcuno ha votato "Pensieri Cannibali vs Maciste", un film che non mi risulta sia stato ancora girato ma che mi piacerebbe molto vedere!

MIGLIOR SERIE TV 2013 SECONDO I LETTORI CANNIBALI
  1. Breaking Bad (67 voti, 24%) 
  2. Game of Thrones (36 voti)
  3. American Horror Story (29 voti)
  4. Les Revenants (17 voti)
  4. The Walking Dead (17 voti)
  6. Homeland (13 voti)
  7. Masters of Sex (10 voti)
  7. Scandal (10 voti)
  9. Mad Men (9 voti)
10. Broadchurch (8 voti)
10. The Americans (8 voti)

Banshee (7 voti)
Orange Is the New Black (7 voti)
Sons of Anarchy (7 voti)
Mario (6 voti)
House of Cards (5 voti)
Doctor Who (2 voti)
Hannibal (2 voti)
Rectify (2 voti)
Sleepy Hollow (2 voti)

1 voto
Arrow
Black Mirror
Castle
Dexter
Hemlock Grove
How I Met Your Mother
New Girl
Orphan Black
Peaky Blinders
Person of Interest
Real Humans
The Big Bang Theory
The Good Wife
True Blood
Vikings

Breaking Bad è stata la serie più amata quest'anno dai lettori di Pensieri Cannibali. Anche in questo caso una vittoria che non giunge così inaspettata, però il numero di voti è particolarmente notevole, considerando che si tratta pur sempre di una serie snobbata dai grandi canali tv italiani. Breaking Bad è riuscito a detronizzare il numero 1 dello scorso anno, Game of Thrones, che comunque si conferma particolarmente apprezzato, così come American Horror Story. Buon quarto posto per la serie tv dell'anno secondo Pensieri Cannibali, ovvero la francese Les Revenants, che ha avuto lo stesso numero di voti degli zombie di The Walking Dead. Un po' al di sotto delle aspettative Homeland, a conferma di una terza stagione un pochetto diludente.

MIGLIOR ARTISTA/BAND MUSICALE 2013 SECONDO I LETTORI CANNIBALI
  1. Daft Punk (33 voti, 12%)
  2. Vampire Weekend (17 voti)
  3. David Bowie (16 voti)
  3. Kanye West (16 voti)
  3. Queens of the Stone Age (16 voti)
  6. Arcade Fire (15 voti)
  7. Katy Perry (14 voti)
  7. Rodriguez (14 voti)
  9. Beyoncé (13 voti)
10. Eminem (12 voti)
10. Justin Timberlake (12 voti)
10. Bastille (12 voti)

Lorde (8 voti)
Miley Cyrus (8 voti)
Pearl Jam (8 voti)
Elio e le Storie Tese (6 voti)
The National (4 voti)
Lady Gaga (3 voti)
Baustelle (2 voti)
Jon Hopkins (2 voti)
Nick Cave (2 voti)
One Direction (2 voti)
The Strypes (2 voti)

1 voto
99 Posse
All Time Low
Avicii
Cosmo
Dream Theater
Fall Out Boy
I Cani
Imagine Dragons
Jonathan Wilson
Lana Del Rey
Savages
Sky Ferreira
The Knife

Altro sondaggio, altra vittoria netta. In questo caso, i dominatori musicali dell'annata sono stati i Daft Punk che senza troppi problemi si sono aggiudicati la prima posizione. Secondo posto tra gli artisti e le band preferite dai lettori di Pensieri Cannibali nel corso del 2013 a sorpresa si sono classificati gli indie Vampire Weekend, in grado di superare persino la variegata triade composta dal veterano David Bowie, dal controverso rapper Kanye West e dai rockettari Queens of the Stone Age. Più dietro ci sono anche gli Arcade Fire, mentre il nome del sempre troppo poco conosciuto Rodriguez sbuca incredibilmente in mezzo ai nomi di popstars affermate come Katy Perry e Beyoncé. Il flop dell'ultimo album di Lady Gaga è confermato persino nel piccolo di questo sondaggio, con gli appena 3 votini che si è conquistata.

PERSONAGGIO SIMBOLO DEL 2013 SECONDO I LETTORI CANNIBALI
  1. Papa Francesco (38 voti, 19%)
  2. Jennifer Lawrence (27 voti)
  3. Walter White (22 voti)
  4. Peppa Pig (19 voti)
  5. Miley Cyrus (16 voti)
  6. Leonardo DiCaprio (12 voti)
  7. Edward Snowden (11 voti)
  8. Emma Watson (10 voti)
  9. Maccio Capatonda (8 voti)
  9. Quentin Tarantino (8 voti)

James Franco (6 voti)
Matteo Renzi (6 voti)
Checco Zalone (4 voti)
David Bowie (3 voti)
Beppe Grillo (2 voti)

1 voto
Adèle Exarchopoulos
Giuseppe Simone
Harry Styles
Marco Goi
Sebastian Michaelis

Papa Francesco VS Jennifer Lawrence.
L'inedita sfida si è giocata sul campo dei sondaggi cannibali e il nuovo pontefice ha (purtroppo) battuto la divina attrice de Il lato positivo, Hunger Games e del nuovo American Hustle. Il personaggio simbolo del 2013 per i lettori di Pensieri Cannibali è lui. In questa particolare e molto variegata classifica, i due hanno superato il protagonista della serie tv Breaking Bad Walter White, la maialina Peppa Pig e la maialona Miley Cyrus.
E c'è persino chi nella scelta libera ha segnalato il mio nome: intendo Marco Goi, non Harry Styles dei One Direction.

IL PEGGIO DEL 2013 SECONDO I LETTORI CANNIBALI
1. Belen Rodriguez + Stefano De Martino (57 voti, 15%)
2. Miley Cyrus (56 voti)
2. Nuovi rapper italiani (56 voti)
4. One Direction (32 voti)
5. Modà (30 voti)
6. Checco Zalone (23 voti)
7. Finale di Dexter (19 voti)
8. Cloud Atlas (14 voti)
8. Comic Movie (14 voti)
10. Le streghe di Salem (13 voti)
10. World War Z (13 voti)

Lady Gaga (9 voti)
Royal Baby (9 voti)
After Earth (7 voti)

1 voto
Amoroso e piattole varie
Il finale di stagione di Homeland
L'uomo d'acciaio
Matteo Renzi
Robin Thicke
Over the rainbow cantata (?) da Chiara di X Factor

La battaglia più agguerrita dell'anno tra i sondaggi di Pensieri Cannibali si è tenuta sul terreno dei peggiori dell'anno. In uno scontro punto a punto, alla fine l'hanno spuntata per un solo voto Belen Rodriguez e il neo marito Stefano De Martino, capaci di superare per un pelo la discussa Miley Cyrus e l'esercito di nuovi rapper italiani, così come anche i quasi altrettanto odiati One Direction e Modà.
Tra le segnalazioni del pubblico cannibale, fantastico il voto per "Amoroso e piattole varie".
Con buona pace di tutta la feroce concorrenza, i peggio dell'anno secondo i lettori di Pensieri Cannibali sono però stati loro: Belen + Stefano forever.


giovedì 18 ottobre 2012

Il cinema che vorrei

"Ci vediamo all'inferno Ford! Oppure in uno dei tuoi film action
in cui vengono ancora usate queste battute..."
Cosa ci aspetta questa settimana nei cinema italiani?
E che ne so io? Perché dovrei saperlo?
Ah già, perché questa è a tutti gli effetti proprio la rubrica dedicata alle uscite del weekend cinematografico. Me ne dimentico sempre! Sarà perché il co-commentatore guest star (molto guest e poco star) è il solito Mr. James Ford e quando penso a lui, il cinema è quanto di più lontano mi possa venire in mente.
Ma ciancio alle bande e trombe alle fiato… Cioè: bando alle ciance e fiato alle trombe: questi sono i film della settimana.


Cogan - Killing Them Softly di Andrew Dominik
Il consiglio di Ford: con Suocera Kid è contro la legge andarci "softly"!
"Hey, cos'è quella faccia triste?
Hai visto pure tu la mia pubblicità per Chanel?"
Finalmente un film che valga una visione per una settimana che non promette davvero nulla di buono: ispirato da un romanzo tosto e cazzuto, con un Brad Pitt versione duro, non ha ricevuto l'accoglienza trionfale che speravo, e da più parti è stato anche pesantemente criticato. Eppure è firmato da Andrew Dominik, autore dell'ottimo Chopper e dell'altrettanto valido L'assassino di Jesse James per mano del
codardo Robert Ford, quindi per me si parla del titolo della settimana a mani basse.
Il consiglio di Cannibal: killing Ford anche non softly
Nuovo romanzo criminale firmato da Andrew Dominik, regista de L'assassinio di Jesse James per mano del codardo James Robert Ford, che non ho mai visto perché mi sono annoiato al solo leggere l’infinito titolo, e di Chopper, che avevo visto dietro consiglio proprio del mio blogger rivale e che non mi aveva entusiasmato per niente. Insomma, questo è un film perfetto per quel codardo di James Ford, meno per il coraggioso cucciolo eroico, abituato a registi più estremi e potenti di questo Dominik.

"Ahahah, Ford, il tuo umorismo old school mi fa sempre morire.
Dal ridere? No, sto proprio per morire..."
Il matrimonio che vorrei di David Frankel
Il consiglio di Ford: il divorzio che vorrei è quello dal Cucciolo Eroico!
Filmetto che non promette grandi cose e che potrebbe risultare guardabile giusto alla lontana grazie alla presenza di Tommy Lee Jones, uno dei fordiani per antonomasia del Saloon. Per il resto, nebbia fitta, tra l'ormai onnipresente ed insopportabile Meryl Streep e quel look da commedia USA patinata buona solo per gli incassi al botteghino.
Il consiglio di Cannibal: non il cinema che vorrei
Commedia matrimoniale con gli “anziani” Meryl Streep e Tommy Lee Jones perfetta per un pubblico di loro coetanei come l’anziano Mr. Ford.
Non gli ho nemmeno dato del vecchio, avete visto che bravo e politically correct sono stato?


"Mmm... certo che il libro di Cannibal in bagno è una lettura davvero stimolante!

"Questo è lo stesso abito messo da Ford al suo matrimonio.
Dite starà altrettanto bene addosso a me?"
The Wedding Party di Leslye Headland
Il consiglio di Ford: meglio Una notte da leoni con Le amiche della sposa.
Commedia che si presenta come una versione meno divertente e qualitativamente ben peggiore di quelli che sono stati i due titoli per antonomasia degli ultimi anni legati ad addii al celibato e al nubilato. Certo, il Cannibale correrà a vederlo sbavando come un porco per via di Kirsten Dunst e delle sue tette, ma lasciate che gli riveli una triste verità: non è diretto dal tuo amichetto Lars Von Trier!
Ahahahahahahaha!
Il consiglio di Cannibal: no Cannibal? No Party!
Altra commedia matrimoniale, ma qui le cose si fanno decisamente più interessanti, vista la presenza di un ottimo cast capitanato dalla strepitosa Kirsten Dunst, una che da sola vale la visione di qualunque film. In questo caso, sembra un tentativo di replicare il successo dello spassosissimo Le amiche della sposa. Come tutti i tentativi di emulazione, si rivelerà probabilmente inferiore all’originale. Hai capito, Ford? È inutile che tenti di emularmi, al massimo puoi accontentarti di usare eMule.

"Solo perché siamo brasiliani, non dobbiamo per forza suonare una cagada...
La volete lo stesso? Uff, e va bene: ceccerececce ceccerececce cé"
Le migliori cose del mondo di Lais Bodanzky
Il consiglio di Ford: le migliori cose del mondo non sono certo quelle che scrive il Cannibale!
Ispirato ad una serie di romanzi, questo film di formazione mi puzza di fuffa lontano un chilometro, tanto che cercherò di evitarlo elegantemente e lasciare che se ne occupi il mio scomodo rivale, che in quanto teenager per antonomasia della blogosfera si troverà a suo agio con le vicende di una famiglia che mettono in crisi il giovane Mano, che per riprendersi si chiuderà nella sua cameretta insieme ad un certo coniglione darkeggiante.
Ah, questa era un'altra storia!?!?
Il consiglio di Cannibal: non è che sembri proprio una delle cose migliori del mondo…
Tra le migliori cose del mondo, o se non altro tra le più divertenti, c’è il prendere per il culo Mr. Ford. In questo caso, mi limito a constatare che lui è troooppo fuori target per un teen movie come questo. La particolarità di questa pellicola è che arriva dal Brasile e potrebbe quindi rivelarsi una variante interessante alla solita formula americana. Si potrebbe allora rivelare una sorpresa piacevole, sebbene dubito possa risultare tra le migliori pellicole del mondo.
Un serio candidato invece al titolo di migliore blogger del mondo?
Ce l’avete davanti…
Intendo me, Cannibal, non Ford!

"Ford ha un tatuaggio quasi uguale, però non dei New Kids On The Block.
Lui ce l'ha dei One Direction uahahah!"
Indovina perché ti odio di Sean Anders
Il consiglio di Ford: io non odio il Cannibale, è che mi disegnano così!
Terrificante schifezza con protagonista Adam Sandler, che probabilmente intende bissare il successo ai Razzie di Jack e Jill, cagatona cosmica che lo vide in un doppio ruolo lo scorso anno. Bocciato a scatola chiusa neanche fosse uno dei consigli "autoriali" del Cucciolo Eroico.
Il consiglio di Cannibal: indovinate perché odio Ford…
Ce ne sono di ragioni per cui odio Ford: ha gusti cinematografici, musicali e non solo agghiaccianti, ha un’inspiegabile e insana passione per lo sport più insulso del mondo, ovvero il wrestling, ha una mentalità vecchia, superata, conservatrice e pure, massì già che ci siamo diciamolo, bigotta. Ahahah! Ma queste sono solo alcune delle ragioni. Per scriverle tutte dovrei aprire un blog a parte. Doppio ahahah!
Passando al film, io in genere le commedie con Adam Sandler me le sparo perché, pur sapendo di trovarmi di fronte a una probabile, probabilissima porcata, di solito due risate me le fanno fare. E, sebbene questo film si annuncia parecchio atroce, continua a starmi simpatico a pelle, Adam Sandler. Così come continua a starmi antipatico a pelle, quel codardo di Ford. Che pure lui due risate con il suo blog me le fa sempre fare. Più o meno volontariamente?

I Led zeppelin oggi: a sinistra Steve Buscemi, a destra Briatore,
al centro Zucchero.
Led Zeppelin: Celebration Day di Dick Carruthers
Il consiglio di Ford: Pensieri Cannibali is the stairway to Hell!
In quanto rock nell'anima, rispetto e rispetterò sempre una delle band più importanti della storia della musica, peraltro responsabile di una buona parte della mia formazione nell'ambito, eppure non riesco ad
apprezzare appieno operazioni prettamente commerciali come questa, che per i componenti del gruppo significano un pò come raschiare il fondo del barile e che trovano piena realizzazione solo rispetto ai fan più
sfegatati. Lo andrei a vedere con il Cannibale giusto perchè so bene quanto il
suo orecchio fighetto può patire qualche sano e robusto riff di chitarra.
Il consiglio di Cannibal: celebration de che? il rock è morto e sepolto
Ed ecco l’ennesima operazione nostalgia dedicata ai fan di una delle band più sopravvalutate nella storia della musica. Le mie orecchie fighette sono abituate a roba ben più potente, come i Sex Pistols e la rivoluzione punk che ha spazzato via questo pomposissimo classic rock da stadio. Roba da stadio, appunto, ma che con il cinema non ha nulla a che fare. Un po’ come tutto ciò che piace a Ford…

"Lo so, l'ultimo film consigliato da Ford ha rivoltato anche il mio stomaco.
Ma se mangi almeno un boccone, stasera per premio si va al cinema con Cannibal!"
Il comandante e la cicogna di Silvio Soldini
Il consiglio di Ford: Il comandante e la cicogna ovvero MrFord e Cannibal Kid
No, non è la storia dei due nemici più acerrimi della rete - in quel caso sarebbe stato interessante - o la trasposizione delle loro Blog Wars - ancora più interessante -, soltanto l'ennesimo lavoro di Soldini, uno che non è poi così male ma che, a mio parere, non ha mai davvero "fatto il salto". Il mio interesse per questo titolo, dunque, è pressochè prossimo allo zero. In fondo, devo ancora recuperare Killer Joe. Killer Joe, cazzo. Altro che cicogna!
Il consiglio di Cannibal: ridatemi indietro i Soldini
Non ho mai visto alcun film di Silvio Soldini, regista italiano fissato con le accoppiate spesso improbabili nei titoli: Pane e tulipani, Agata e la tempesta, Giorni e nuvole e adesso Il comandante e la cicogna. Il suo prossimo film cosa sarà? Mr. Ford e il Cannibale?
Potrei fare un mio primo tentativo di approccio al suo cinema, ma l’uso sempre delle stesse solite facce mi frena parecchio: è possibile vedere un film italiano in cui non ci siano Valerio Mastandrea, Alba Rohrwacher, Giuseppe Battiston e Luca Zingaretti? No, eh?

"Ho fatto la stessa fine di Ford: calpestato da un Cucciolo Eroico... Che vergogna!"
Gladiatori di Roma 3D di Iginio Straffi
Il consiglio di Ford: a ridatece Spartacus!
Già uno che si chiama Iginio Straffi, a mio parere, non dovrebbe neppure sognare di realizzare un film.
Già fatico a pensare a Belen Rodriguez tra i doppiatori - una che a stento riesce a formulare frasi di senso compiuto -. Già mi pare che questa roba sia una vergogna per il Cinema d'animazione. E come se non bastasse, c'è pure il 3D.
Canibbale, mi sa che stavorta stiamo dalla stessa parte!
Il consiglio di Cannibal: li mortacci vostri se andate a vederlo!
Ed eccola qui, un’altra immancabile quanto inutile uscita italiana settimanale. Per di più una pellicola d’animazione, campo in cui non è che siamo proprio dei fenomeni e, fin dal trailer, si vede. Per di più in 3D. Per di più doppiato da Belen!
Film d’animazione italiano + 3D + doppiaggio di Belen = non mi interessa se dovete portare i figli, se andate a vederlo sono pronto a gettarvi nell’arena con i gladiatori. E lì le vostre mosse di wrestling non vi basteranno per salvarvi. Ford, dico a te.

domenica 19 febbraio 2012

Non è l'Inferno, è molto peggio. E' Sanremo

Cioè e Top Girl dovrebbero chiudere immediatamente.
Perché?
Perché parlano di Justin Bieber, Selena Gomez e Twilight anziché del Paradiso dei teen idols scomparsi.
Dovrebbero parlare ad esempio di Luke Perry, il Dylan di Beverly Hills 90210, oggi marito e padre devoto.
Pausa per un bicchiere d’acqua.

La Stampa e la Repubblica dovrebbero chiudere immediatamente.
Perché parlano di politica invece di parlare di ciò che tutti gli italiani vorrebbero nel loro Paradiso personale: la figa.
Sì, sui loro siti ogni tanto mettono le foto di Belen nuda, però nella versione cartacea non ce n’è abbastanza.
Prendiamo i tabloid britannici, quelli più prestigiosi. Quelli come il Daily Mail. Nella terza pagina ci sono le foto delle Page 3 girls, ragazze con le zinne di fuori. E cosa troviamo invece di solito sulla terza pagina de La Stampa e della Repubblica? La politica. Vi sembra una cosa giusta?
Pausa siga.

Quattroruote e Al Volante dovrebbero chiudere immediatamente.
Perché parlano di argomenti come la sicurezza stradale o la scadenza del bollo, pagine che tanto tutti i lettori saltano a piè pari, anziché parlare del Paradiso delle macchine. Che fine fanno le auto rottamate? Dove vanno a finire? In Romania, Bulgaria, Polonia? Questo vogliamo sapere.
Pausa pipì.

La prova del cuoco e Cotto e mangiato dovrebbero chiudere immediatamente.
Perché ti insegnano a cucinare ricette con ingredienti che nessuno in una casa normale in una cucina normale possiede, anziché realizzare piatti a base di Kinder Paradiso.
Pausa cagatina.

Infine, il Festival di Sanremo dovrebbe chiudere immediatamente.
Perché dovrebbe proporre della musica, della buona musica, anziché ospitare i deliri privati di un anziano ex cantante sul Paradiso.
Adriano Cannibalano


"Anche io amo i gay, Gianni. A proposito, a che ora smonti?"
Che possa calare il sipario pietoso su questa trista edizione duemiladodici del Festival di Sanremo.
Forse una delle peggiori di sempre a livello musicale e televisivo.
Un vuoto totale che ha dimostrato, ancor ce ne fosse bisogno, l’incapacità di Gianni Morandi come conduttore e di una manifestazione mummificata incapace di rinnovarsi e capace solo di rispecchiare il peggio dell’Italia.
Il meglio? Quello è meglio cercarlo ben lontani dalla cittadina ligure.

Visto che pure ieri ho visto poco o nulla dell’ultima serata di Sanremo, ho sognato il mio Sanremo Cannibale ideale, così come l’avrei organizzato io fossi stato il direttore artistico.

Conduzione
Giorgia Surina.

Concorrenti (limitandomi a scegliere tra gli artisti italiani che hanno pubblicato qualcosa di nuovo negli ultimi mesi)
A Toys Orchestra
Brunori SAS
Caparezza
Colapesce
Cristina Donà
Crookers + Bloody Beetroots
I Verdena live al Sanremo cannibale
Dente
Emis Killa
I Cani
Il Teatro degli Orrori
Lo Stato Sociale
Tying Tiffany
Verdena
Zen Circus

Ospiti internazionali
Adele
Florence + the Machine
Lady Gaga
Lana Del Rey

La versione con Gianmarco Mazzi direttore artistico e la conduzione totale di Gianni Morandi è stata un attimino differente da quella da me sognata. Comunque, tra quanto successo nelle 5 serate e tra i vari momenti cui ho assistito "grazie" a Rai ti vi oppure YouTube ti vi, ecco le cose che mi sono piaciute di meno e quelle di più del Festival morandiano.

Celentano ritorna nella sua gabbia. Speriamo che allo zoo
non perdano di nuovo la chiave...
Il peggio
1. Adriano Celentano
Se volevi sparare a zero contro la Chiesa, perché non mirare al Vaticano o al Papa, caro il mio coraggioso Adriano? Perché prendertela con dei poveri giornalisti che fanno solo il loro lavoro?
Le tue due deliranti esibizioni due (perché una sola non bastava, eh) sono state due delle pagine più inquietanti nella storia già molto inquietante della tv italiana recente.
E alla fine aveva ragione Aldo Grasso: sei venuto a Sanremo per fare pubblicità al tuo (orribile) ultimo disco.

2. Gianni Morandi
Gianni Morandi non è un conduttore televisivo, tanto quanto Schettino non è un capitano di nave.

3. Ugenio Finardi
Io uno cantare così male non credo di averlo mai sentito. La pena fatta musica. Qualcuno chiami Dio.

"Rocco, mi sa che facevo più ridere io..."
"Adesso va bene tutto, però non esageriamo, caro Max Giusti!"
4. Rocco Papaleo
Dalla cricca di Leonardo Pieraccioni, già qualche anno fa avevano fatto condurre il Festival a Giorgio Panariello, adesso è toccata a Rocco Papaleo. Il suo ruolo in quest’edizione sarebbe stato quello del comico. Io non me ne sono accorto.
La funzione di Papa Leo in questo Festival davvero non l’ho capita. Come canta Irene Sugar Fornaciari in quel suo aborto di canzone, questo è un grande mistero eeeeh yeah, eeeeh yeah, ma forse lo capirò “guardando il pipistrello che cerca il suo tragitto sotto un lampione rotto con curve che non sai”...

5. Ivana Mrazova
Di certo non è un cesso, ma nemmeno mi fa tutto sto sesso. Di figova di alto livello in giro ce n’è parecchia altra, magari in grado di parlare o di fare qualcosa, e magari pure senza problemi di torcicollo..

Il meglio
1. Nina Zilli
Niente di trascendentale, perché quest’anno di canzoni davvero degne di nota o che ascolterò anche all’infuori del contesto sanremese io non ne ho sentita manco mezzo. La Nina però se non altro ha presentato un pezzo di classe. Per me numero uno.

2. Erica Mou
In un Festival fatto da e per vecchi, una giovinetta degna di nota almeno c’è stata. Non un fenomeno, però una cantautrice di cui probabilmente sentiremo ancora parlare e non solo all’interno di carrozzoni televisivi di basso livello come questo.

3. I Soliti Idioti
A me fanno ridere. Nella loro apparizione sanremese sono andati avanti con il freno a mano tirato, però almeno hanno levato un po’ di muffa dalle pareti dell’Ariston. Dai, cazzo!

4. Marlene Kuntz + Patti Smith
I Marlene in questo Sanremo hanno un pochino deluso. Troppo alternativi per poter entrare davvero nella competizione e nel circo mediatico sanremese, ma con una canzone e delle performance troppo poco alternative per lasciare un vero segno. Peccato, potevano fare molto di più. L’accoppiata con Patti Smith nella serata dei duetti è però stato uno dei rari, rarissimi momenti musicalmente degni di nota di questo S. Romolo 2012. Why? Because the night.

5. Dolcenera
Bellina lei, ascoltabile la canzone. È stata tra le poche a proporre musica appartenente a questo millennio, sia da sola che nell’accoppiata con Professor Green. Non è molto, ma in un Sanremo tanto misero è già abbastanza per comparire nella mia top 5. E la cosa mi fa riflettere parecchio sulla qualità generale di questo Sanremo 2012.

Nel mezzo pare ci siano stati anche dei divertenti interventi di Geppi Cucciari e persino una riesumazione dei Cranberries in versione Zombie.
Ma passiamo al gran finale.
Attraverso un meccanismo strano e complicato (leggi: decidono le case discografiche) sono stati scelti i tre artisti che si contenderanno la vittoria finale del Festival 2012.
I primi tre in classifica per pubblico e orchestra sono Arisa, Emma e Gigi D’Alessio con Loredana Berté, però Noemi è stata la preferita dalla sala stampa e quindi sale misteriosamente al primo posto della classifica provvisoria.
Pessima decisione della sala stampa, ma se non altro ci siam levati dalle palle GG D’Alessio.
Quindi, alla fin fine...
Noemi, Arisa ed Emma si giocano il primissimo posto. Almeno in questo, Sanremo segue la tendenza internazionale del momento, ovvero che è il grande periodo della donne in musica. Chi vincerà?
Noemi canta “Sono solo parole”. E fossero solo parole mi andrebbe quasi bene. Peccato siano anche cantate. Malissimo.
Arisa canta “La notte”. Ma su questo Sanremo da età media di 197 anni la notte è calata già da ‘n pezzo.
Emma canta “Non è l’Inferno”. Beh, l’ho già detto nel titolo del post: se fossimo all’Inferno, non potremmo lamentarci troppo. Invece siamo a Sanremo. Ed è un sacco peggio.
Il premio dunque va a…
I fratelli Taviani.
Siamo sicuri?
Ah no, loro hanno vinto solo un Orso d’oro a Berlino.
La vincitrice del Festival di Sanremo invece è…
È…

La farfallina di Belen Rodriguez! La vincitrice morale di quest’edizione è lei, la farfallina. È forse la cosa di cui si è parlato di più, persino più di Celentano, e di certo la cosa che si è vista di più. La farfallina. Il parere femminile magari sarà diverso dal mio, ma personalmente a me non è sembrato un atto di degradazione. Belen ha anzi dimostrato di possedere una grande astuzia e di saper usare il mezzo televisivo a proprio vantaggio. E si è rivelata pure una stratega di marketing non da poco, giacché il tanga-mutanda invisibile sarà uno dei capi più venduti nelle prossime settimane.
È stata volgare? Non sarà stata una regina di eleganza e raffinatezza, però per me la vera volgarità è altra. È ad esempio quella di dare del deficiente ad Aldo Grasso, che invece ha confermato, ce ne fosse ancora bisogno, di essere una persona di grande intelligenza a non rispondere al molle molleggiato. E mi sembra più maschilista mettere lì sul palco una ceca a leggere il gobbo in italiano come fosse una bella statuina e basta. Belen, che pure in passato ho criticato per il suo “prezzemolismo”, ha invece mostrato carattere e personalità, usando Sanremo invece di farsi usare.



Ma la vera vincitrice è………….
Oh, bisogna saper creare l’attesa, come insegna il regista di The Innkeepers Ti West, anche se oramai la vincitrice l’avrete già saputa attraverso altra e più attendibile fonte.
Tra gli altri premi: Samuele Bersani vince il premio della critica, mentre Nina Zilli viene scelta come partecipante italiana al prossimo Eurovision Song Contest. Ma che tristezza, povera Nina!
"Bleah, toglimi subito di dosso quella terrificante mano gigante!"
La mia preferita tra le tre finaliste è Arisa (sebbene la mia preferita in assoluto come già detto era Nina Zilli, manco presente tra i primi 6 classificati). Io ieri però avevo predetto la vittoria di Emma. C’avrò preso?

La vincitrice del Festival di Sanremo 2012 è:
Emma con “Non è l’Inferno”.
Cannibal Nostradamus non sbaglia mai (o quasi, visto che il resto della top 10 non l’ho preso manco per sbaglio).
D’altra parte, sai che colpone di scena. Si sapeva già fin da ben prima dell’inizio come sarebbe andata.
Emma non era tra le mie preferite in assoluto, però non mi dispiace nemmeno così tanto. Perché è una brava ragazza, perché è una brava ragazza, perché è una brava ragazza… nessuno lo può negar!
E direi quindi che sono contento. Perché finalmente a questo Sanremo possiamo mettere la parola
FINE


Ti sei perso le altre puntate cannibali del Festival?
Shame on you. Vergogna, vergogna, vergogna.
Comunque le puoi recuperare non sul sito della Rai, ma qui sotto

venerdì 17 febbraio 2012

Sanremo 2012: Abbasso l'Italia nel mondo

Non avete visto Sanremo? Peggio per voi, vi siete persi chicche come questa!
Visto che ieri ho fatto lo sforzo di evitare le parolacce nel mio post sanremese, oggi razione doppia:
cazzo, figa, culi, tette, elisatette, vagina, Belen
L’italia ieri si è fermata a interrogarsi su un quesito di vitale importanza.
“Riusciremo a uscire dalla recessione?”
No, il quesito non è questo stupidi!, bensì: “Belen indossava le mutandine o no?”
La risposta è sì. Purtroppo sì. Le aveva.
Aveva una specie di mutanda invisibile che si preannuncia già l’oggetto cult della bella stagione.

Clicca sull'immagine per vedere meglio la vagina mutandina di Belen.
Questa sera è la sera dedicata alla grande (?) musica italiana, con un sacco di duetti e ospiti all’ultimo grido. Nel senso che fanno davvero paura.
Chi hanno chiamato? Adele? Ma và, chillaconoscequella?
Lady Gaga? No, se la tira troppo.
I Coldplay? Dai, se sono andati da Fiorello, non possono venire a Sanremo?
Ma no, questi nomi sono già in tutte le classifiche mondiali, meglio prendere qualcuno più di nicchia.
Tipo?
I Radiohead? I Sigur Ros? Bjork? Florence + the Machine?
No, mooolto più di nicchia.
Arcade Fire? The National? Zola Jesus? Anna Calvi?
No, troppo alternativi. Noi pensavamo più a qualcosa tipo… tipo Shaggy.
Shaggy di Scooby-Doo?
Nooo, Shaggy. ll famosissimo cantante. Mr. Lova Lova. Mr. Lova Lova. She call me Mr. Boombastic, mr. fantastic, mr. ro, ro, ro…mantic
Niente? Non vi ricorda niente? Vabbè, d’altra parte son 20 anni che non se lo fila nessuno.
E nonostante ospiti di siffatto livello, sa serata si chiama poco trionfalmente Viva l’Italia nel mondo…

Time che diventa Taim: che ridere UAHAH UAHAHA
Sanremo 2012, serata 3: Viva l’Italia nel mondo
Per iniziare alla grande, alla grandissima c’è Gianni Morandi, che canta, anti deturpa, una serie di canzoni varie da Frank Sinatra a Mia Martini.
Se vi trovate vicini a un cimitero, occhio, che si stanno rivoltando nelle tombe e stanno pure per uscire. Pensavate di farvi una serata all’insegna di The Walking Dead? Nah, lì tanto gli zombie non li fanno manco più vedere. Restate su Sanremo, che se Morandi and Friends continuano a distruggere le canzoni del passato, gli zombie arriveranno tutti all’Ariston.
A cantare Morandi fa pena. A parlare non è capace. C’è chi rimpiange Baudo, ma a questo punto io rimpiango Elisabettona Canalis. Non è capace a fare una sega, anzi quella mi sa che è molto brava a farla, però almeno fa ridere. Come Twilight. Senza volerlo, eppure sono terribilmente spassosi.

Rocco Papaleo invece non mi ridere manco per sbaglio.
Il suo tormentone “Stiamo tecnici” fa davvero pena.
Che occhi che c’ha poi?
Quanta coca tira, ehm volevo dire beve, per avere degli occhi così? Neanche Luca Bizzarri l’anno scorso era messo a tali livelli…
Ivanka Zoccolova non capisce una sola parola d’italiano, l’unica frase che conosce perché gliela ripetono spesso è: “Abbella, quanto prendi?”, però nonostante questo continua a ridere come un’oca.
Dev’essersi studiata bene i filmati con le vallette degli anni passati… Ragazza studiosa. Si vede che ha uno sguardo intelligente.
Ed ecco che subito, manco a farlo apposta, arriva lui. L'avevo appena invocato, ed eccolo:
Shaggy!

Mr. Lova Lova sta notte è pronto a entrare in azione e anche nella Civello...
Chiara Civello, You Don't Have To Say You Love Me (Io Che Non Vivo), con Shaggy
Shaggy viene presentato come uno dei più importanti artisti reggae del mondo, ma questo valeva (forse) decenni fa, e comunque è sempre stato considerato un po’ il pagliaccio del reggae.
Viene annunciato il pezzo “You don’t have to say you love me” composto da Pino Donaggio, grande compositore di soundtrack per Brian DePalma. Donaggio e DePalma che torneranno a collaborare sul nuovo film annunciato dal regista intitolato Passion, un remake dell’ottimo thriller francese Crime d’amour e con cui Donaggio potrà tornare grande dopo il lavoro su fiction come Don Matteo.
Peccato che Shaggy si metta a fare uno show personale non richiesto, un po’ come Celentano nella prima serata, e si mette ad attaccare non Famiglia Cristiana, non L’Avvenire, non Aldo Grasso, bensì attacca con la sua sola e unica hit, e forse anche sola e unica canzone che abbia mai inciso: Boombastic, naturalmente. Fino a che non gli sfumano la base a sopresa e lui ci rimane di merda e si sta quasi per mettere a piangere. Mi fa quasi pena.
Quando prova a cantare “You don’t have to say etc” non è che mi fa quasi pena. Mi fa proprio pena.
Mai sentito qualcuno tanto stonato!
(voto 6 alla Civello, voto 7 al primo piano delle sue tette, voto 1 di incoraggiamento a Shaggy)

Samuele Bersani, My Sweet Romagna (Romagna Mia), con Goran Bregovic
Goran Bregovic, noto soprattutto come autore delle colonne sonore per Kusturica, viene annunciato come grandissimo compositore da Morandi, che però si dimentica come si chiama.
Questa versione di Romagna mia comunque è roba che manco nelle peggio sagre di paese di sente qualcosa del genere.
Avessi una boccia di vino davanti, magari apprezzerei anche, ma adesso da (purtroppo) sobrio, come direbbe Mara Maionchi, per è un NO.
(voto 4)

No, non è una scena di Arrietty. È Nina Zilli con la piccola Skye.
Nina Zilli, Never, Never, Never (Grande, Grande, Grande) con Skye
L’artista migliore in gara, insieme a una delle ospiti migliori della serata, con una canzone grande grande grande. Skye a livello di altezza è piccola piccola piccola, ma la sua voce dà merda a quella di un po’ tutti i presenti. Nina compresa, diciamolo.
Poi cantano anche Rome wasn’t built in a day, uno dei pezzi più famosi ma per me non uno dei migliori dei Morcheeba, però ao’ semo in Italia, quindi famo la canzone su Roma.
Saranno le the best of tonight?
(voto 7)

Matia Bazar, Speak Softly Love (Parla Più Piano) con Al Jarreau
Grande Al Jarreau… ma quando? Pure lui saranno almeno 20 o 30 anni o forse anche di più che manco uno se lo fila più. E diccciamole, ccerte cccose.
Insieme poi ai Matia Bazar, che quelli mai nessuno se li è filati, fa una gran tristezza.
Il love theme del Padrino composto da Nino Rota è molto bello, ma questa versione da pensionato con Al Jarreau che fa dei versi a caso è imbarazzante.
Più che al pensionato, non è che siamo finiti al manicomio?
“Intervistato” da Morandi, Al Jarreau cerca di fare il playboy, ma il suo italiano lo tradisce. Invece di dire “bellissima ragazza”, gli esce “bellissimo ragazzo”.
Sento già i Soliti Idioti dire “omosessuaaaaaaaaale”.
(voto 1)

Emma con Renato Zero da giovane.
Emma, If Paradise Is Half as Nice (Il Paradiso) con Gary Go
Emma stasera mostra un po’ di tette, mi sa che ci potrebbe scattare un votino in più, per questo…
Gary Go è quello che un paio di estati fa spopolava con il pezzo che faceva più o meno uuuuh uuuuh uuuuh Wonderful, una canzoncina carina ma al di là di quella non è che abbia più fatto altro, questo tizio inquietante.
La canzone di Patty Pravo è piuttosto ganza e questa versione è decente.
L’unica volta che ho provato ad ascoltare un intero disco di Emma Brown mi hanno quasi portato via con l’ambulanza, però presa così a piccole dosi, all’interno del contesto infernale del Festival, non sarà Il Paradiso (amaro) cantato, ma mi piaciucchia, la ragazza. Sì, magari evitasse di fare vocalizzi e urli eccessivi sarebbe anche meglio, però è promossa. Merito anche delle tette.
(voto 6,5)

Ma Feliciano non ricorda anche a voi Jon Bon Jovi?
Arisa, Que Serà (Che Sarà) con José Feliciano
Ancora un brano da una soundtrack, ancora Nino Rota. Tanto per ribadire che una volta in Italia c’erano il grande cinema, i grandi compositori, le grandi canzoni e oggi…
Beh oggi ci sono tante cose...
Sì, c'è quello...
E quell'altro...
Ehm, di cosa parlavamo?
Jose Feliciano è un residuo bellico. Lui sarà tipo dagli anni ’70 che nessuno lo faceva esibire nemmeno alle feste di paese. Grazie Arisa per averlo riportato tra noi. Potevi anche risparmiarcelo, però grazie tante Calimera!
(voto 6--, il meno meno è per l’intervento di Morandi)

"Federica, hai la mia più completa attenzione... ZZZZZZZ"
Arriva Federica Pellegrini.
Non mi piace fisicamente. Mi sta sulle palle. È gigantesca e con ste due spallone mi fa persino un po’ paura.
Cosa ci fa a Sanremo? Fosse sto personaggione…
Balla un valzer con Morandi mentre lui la “intervista”. Che scena triste.
Le super intevistone di Morandi… me n’ero scordato. Bei tempi, quelli in cui non ricordavo che Morandi facesse interviste!
Chi cazzo se ne frega dei tatuaggi della Pellegrini?
O meglio: chi cazzo se ne frega della Pellegrini in generale?
O meglio ancora: ma chi cazzo è Federica Pellegrini?

Visto che il tango è troppo antiquato per una ganza come lei, la Pellegrini che è una proprio moderna ci propone un balletto (terrificante) sulle note di "I Gotta Feeling" dei Black Eyes Peas, pezzo che andava 3 anni fa e che quindi è troppo recente per essere considerato vintage, ma troppo passato per essere considerato cool.
Dai, basta con questa ospitata vergognosa.

Giorgia Suina sì che ne capisce! Ma perché le fanno fare solo la telepromozione invece di farle condurre tutto da sola? Risparmiavano lo stipendio sia di Morandi, che di Papaleo, che della Zoccolova, che di Belen and Elisatits.
È figa, è simpatica, sa condurre, sa parlare (al contrario di tutti quelli saliti sul palco dell'Ariston), sa pure l'inglese perfettamente... Ah già, è troppo qualificata. In Italia non va bene.

"Renga e tizio spagnolo, avete la mia più completa attenzZZZZZZZZZ"
Francesco Renga, El Mundo (Il Mondo) con Sergio Dalma
Il Mondo è una delle poche vecchie canzoni italiane in grado di commuovermi.
Nella versione originale.
Questa mi fa commuovere per il fastidio fisico che mi provoca il vocione di Renga.
Il tizio spagnolo è meno fastidioso, ma io continuo a preferire di gran lunga l'originale.
Il Mondo non si è fermato mai un momento, ma in questo caso era meglio se si fermava e rimaneva nel passato.
(voto 4)

Gianni Morandi a un certo punto se ne esce con la frase: "Io amo i gay".
Quando l'ha detta Tiziano Ferro, l'han chiamato coming out.
Detta da Morandi, fa un po' l'effetto di quelli che dicono "Sì, ma io non sono razzista. Però tutti 'sti extracomunitari venuti a rubarci il  lavoro eh eh eh..."

Pierdavide Carone e Lucio Dalla, Anema e Core con Mads Langer
E a proposito, tanto per fare un po' i razzisti: dovevano proprio chiamare un danese per cantare un pezzo in napoletano?
Mads Langer viene presentato da Gianni Morandi come un grande compositore, autore di musica e testi. Peccato che il pezzo che viene presentato come suo "You're not alone" sia in realtà una cover del gruppo trip-hop inglese Olive, pezzone che nel 1997 era finito al numero 1 della classifica UK.
Quindi, caro Morandi, prima di dire stronzate documentiamoci un attimo, ok?
(voto 4,5)


Irene Fornaciari, Who Have Nothing (Uno Dei Tanti) con Brian May e Kerry Ellis
Mai piaciuti i Queen, però certo che se passi dal suonare con Freddie Mercury al suonare con la figlia di Zucchero Sugar Fornaciari, due domande su dove sta andando la tua vita dovresti fartele, caro Brian May...
Lo spettacolo è di un kitsch imbarazzante.
Brian Maggio, noto anche per essere il sosia ufficiale di Angelo Branduardi, si lancia pure in un assolo gasandosi come manco un bambino che gioca per la prima volta a Guitar Hero.
Sembra di essere tornati ai tempi degli Europe.
Se piangi te, io cosa devo fare? Tagliarmi le vene?
Macchedico Europe?
Dico: Bee Hive!
Per lo spazio interviste di Cannibal Kid, che sono molto meglio di quelle di Morandi, una sola domanda a Kerry Ellis: "Ma chi cazzo sei?"
L'esibizione si chiude con le lacrime di Irene Fornaciari.
Credetemi: anch'io sono in lacrime. Per la desolazione totale di questo teatro degli orrori.
(voto 2)

Ivanka Zoccolova dice: "Ennio Morriccione".
Per non essere da meno, visto che 'ste vallette extracomunitare vengono in Italia a fare da padrone, Gianni Morandi si fa valere e tira fuori non l'uccello ma una perla: "Impressioni di settembre, un pezzo di uno dei più importanti gruppi italiani: i Pi Ef Em." *____*
Siamo in Italia, Gianni. L'inglese che non sai devi usarlo proprio nell'occasione più sbagliata?

Marlene Kuntz, "The World Became The World" (Impressioni Di Settembre) con Patti Smith
Finalmente si può parlare di grandi artisti sul palco dell'Ariston.
Certo, non stiamo parlando dei Marlene Kuntz dei tempi migliori, nè della Patti Smith dei tempi migliori. Ma d'altronde NESSUNO che stia al Festival di Sanremo può considerarsi nei tempi migliori della sua vita.
In Boris - Il film si dice: "Dopo la tv c'è il cinema, dopo il cinema c'è la radio e dopo c'è la morte." E Sanremo dove sta? Persino oltre la morte?
Certo che Patti Smith è brutta forte, però "Because The Night" cazzo se fa sempre il suo effetto!
(voto 7+)

Dopo Patti Smith, canta Rocco Papaleo.
L'espressione "Dalle stelle alle stalle" devono averla coniata in previsione di questo.

"Pur'io aggià à paga il mutuo, guagliò!"
Gigi D'Alessio e Loredana Berté, Flame (Almeno Tu Nell'Universo) con Macy Gray
Macy Gray viene presentata dal solito informatissimo Gianni Morandi come la nuova promessa del soul...  Questa espressione poteva essere valida nel 1999, ai tempi del suo primo album, quello anche di maggior successo. Peccato sia da una decina d'anni che nessuno se la fila più, la povera Macy.
"Sai, la gente è strana", parole indicate per Morandi, come dice la canzone di Mia Martini, stuprata da GG D'Alessio.
Sofferta l'interpretazione di una Berté sempre più fatta e sofferente una Macy Gray del tutto strafatta.
Che tristezza vedere Macy Gray in questo stato e finita a duettare con bimbominkia GG.
(voto 6 ad Almeno tu nell'universo, voto 0 alla canzone di GG)

Eugenio Finardi, Surrender (Torna A Surriento) con Noa
Finardi mi mette più paura di Freddy Krueger.
Sta notte mi sa che dormo con la luce accesa...
Noa bravina, se la cava bene, perdipiù con un pezzo che non sarebbe semplice nemmeno per un Napolitano, volevo dire per un napoletano.
Però l'uomo ribattezzato genialmente dalla Cagnalis Ugenio Finardi proprio non lo capisco. Sarò tardo io. Sarà che è tarda l'ora. Però io non capisco come qualcuno possa considerare quest'uomo un cantante.
(voto 6 a Noa, voto zero assoluto a Ugenio Finardi)

Dolcenera, My Life is Mine (Vita Spericolata) con Professor Green
Professor Green è un po' una versione inglese di Eminem, sebbene nemmeno da lontano ai livelli di Eminem, e con Dolcenera ha già fatto la versione italiana della sua ultima hit "Read All About It", che in originale è cantata da Emeli Sandé.
Dolcenera tra gli "artisti" presenti al Festival è una delle mie preferite, però la sua versione urlata di Vita spericolata con il rap che non c'entra nulla di Prof. Green non è proprio il massimo.
Professor Green tra l'altro alla fine saluta Vasco Rossi come se fosse passato a miglior vita... Grande Prof. Green! Grande!
Ma anche se a vederlo non sembra, Vasco è ancora vivo.
Va meglio comunque quando lasciano Vasco e fanno il loro pezzo nuovo.
(voto 6,5)

Tra Ugenio Finardi e questa, io sta notte dormo con un occhio aperto!
Noemi, To Feel In Love (Amarsi Un Pò) con Sarah Jane Morris
E per chiudere in bruttezza arriva Noemi con una stella (???) del jazz come Sarah Jane Morris.
Ma chi è sto mostro di Sarah Jane Morris? E che voce c'ha?
Se mi stuprano Battisti, mi incazzo...
Se mi stuprano Battisti, mi incazzo...
Me l'hanno stuprato.
Mi incazzo!
E visto che sta Sarah Janes Morris nella sua carriera ha fatto manco mezza canzone famosa, manco mezza Boombastic, senza motivo cantano "Fast car" di Tracy Chapman. Ma peeeeeerché?
Andate via, streghe!
(voto 2-)

"Ovolollo!"
Per questa terza serata di Sanremo non è ancora finita, nonostante si siano fatte le 4 del mattino.
Ivana Zoccolova balla sulle note di "Feeling Good" di Nina Simone, però non mi piace sta ragazza. Non mi convince.
Ok, va bene, salvo le sue due tettone. Però per il resto è davvero inutile.
Ma una Giorgia Surina proprio non vogliamo chiamarla? E sono stato attento e per una volta ho pronunciato pure correttamente il suo cognome.

Tempo di ripescaggi e tempo di rifare le 4 canzoni in ballottaggio. Eh ma che palleeeee, di nuovo? Gente, è notte. Le canzoni le conosciamo già e 3 su 4 fanno uno schifo totale, quindi passiamo direttamente alla votazione a facciamola finita.
Tra l'altro, Morandi precisa che al momento per i soliti problemi tecnici non è possibile impedire l'abuso di televoto e i truschini da parte dei call center. Che è come dire: "Se volete fare i magheggi col televoto, questo è il momento buono!".
Pierdavide Carone con Dalla fa andar giù la mutanda, pure quella invisibile di Belen.
Loredana Berté e Gigi D'Alessio già da soli sono ridicoli, ma insieme sono una barzelletta.
Irene Fornaciari oltre che uno scherzo della natura è un insulto al buon gusto e i Marlene Kuntz... i Marlene Kuntz non son più quelli di una volta, però sono gli unici a salvarsi. E per questo non verranno mai ripescati. In più con loro stasera c'è pure la gradita ospitata di Samuel dei Subsonica. No, sono troppo bravi. Si sono presi il premio per la miglior interpretazione della serata insieme a Patti Smith, però non saranno mai e poi mai ripescati.
Ricordo ad esempio come nelle passate edizioni ad essere ripescati siano stati gente come Al Bano e Pupo con Emanuele Filiberto e quell'altro tizio che gridava.
E infatti i ripescati di quest'anno sono...
Cannibal Nostradamus l'aveva predetto molto facilmente già ieri:
Lucio Dalla + Amico della Maria.
Loredana Berté + Amico della camo... ehm, marito della Tatangelo.
Fine di questa mara-maravenier-maratona.
Adesso sogni d'oro. O meglio, dopo aver visto Ugenio Finardi, Sarah Jane Morris e Irene Fornaciari, incubi d'oro!

P.S. Hey tu. Sì, tu che stai leggendo. Se proprio vuoi farti del male, puoi recuperare anche gli altri miei post su Sanremo:
Prima serata
Seconda serata

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