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giovedì 29 gennaio 2015

I DISCHI DI GENNAIO 2015





L'anno scorso ero partito a mille. Avevo fatto il post dei dischi del mese di gennaio e pensavo di farlo diventare un appuntamento mensile. Solo che poi dimentico le cose e non sono costante con le rubriche fisse, quella delle uscite cinematografiche co-condotta con Ford a parte, e quindi è andato tutto a putt... è sfumato tutto.
Quest'anno ci riprovo, più convinto che mai e chissà che non riesca a farlo diventare un appuntamento abituale. Via quindi alla rubrica dedicata ai dischi del mese ascoltati qui su Pensieri Cannibali, e vediamo se questa volta dura.

Bjork “Vulnicura”

domenica 30 novembre 2014

GOD HELP THE GIRL, E GOD HELP YOU SE NON GUARDATE QUESTO FILM





God Help the Girl
(UK 2014)
Regia: Stuart Murdoch
Sceneggiatura: Stuart Murdoch
Cast: Emily Browning, Olly Alexander, Hannah Murray, Pierre Boulanger
Genere: indie-pop
Se ti piace guarda anche: Tutto può cambiare, Frank, Skins, Submarine

God Help the Girl è la pellicola d'esordio come regista e sceneggiatore di Stuart Murdoch, il cantante e leader dei Belle and Sebastian. Se li conoscete, saprete già a grandi linee cosa aspettarvi da questo film, che in pratica è la versione cinematografica della loro musica. Provoca la stessa identica sensazione di leggerezza.
Se non li conoscete, smettetela subito di ascoltare quella merda di Vasco, che quando lo mettete su il lettore mp3 vi avvisa che danneggia l'udito, e cominciate a sentire della musica decente, per God!

lunedì 24 giugno 2013

31 CANZONI CANNIBALI - Parte 1




Ispirato dal libro di Nick Hornby 31 canzoni, così come anche dai post di The Halloween’s Princessanche dalla recente lista fatta dal blogger Allelimo, oltre che titolo del blog del collega (spero non si offenda se lo chiamo collega) Silvano, ho deciso di compilare anch’io una mia tracklist di pezzi per me fondamentali. Almeno oggi. Domani, potrebbero essere tutt'altre 31 canzoni.

Un paio di volte l’anno mi faccio una cassetta da mettere in macchina, un nastro pieno di tutte le nuove canzoni che ho amato nel corso degli ultimi mesi. Ogni volta che ne completo una mi pare impossibile che potrà essercene un’altra. Ma c’è sempre, e non vedo l’ora che arrivi: basterebbe qualche altro centinaio di cose come questa per rendere la vita degna di essere vissuta.
Nick Hornby

Questa è la mia ultima cassetta virtuale.
Non contiene le mie canzoni preferite di tutti i tempi. Quindi niente Nirvana, Smashing Pumpkins, Radiohead, Blur, Bjork, così come niente Smiths, Cure, Joy Division o altre band che hanno segnato i miei ascolti passati. Ho preferito concentrarmi su canzoni che ho amato negli ultimi tempi. Musica nuova, quindi, ma anche pezzi vecchi o per meglio dire "antichi" che mi hanno conquistato solo di recente.
Ecco le mie 31 canzoni del momento, divise in 3 parti, e attenzione perché con l’ultimo post arriverà anche il file scaricabile contenente tutti i pezzi.
Questa intanto è la prima decina.


The Guess Who “These Eyes”




Jon Spencer Blues Exlosions “Talk About the Blues”




N.E.R.D. “Everyone Nose (All the Girls Standing in the Line for the Bathroom)”




Belle and Sebastian “We Are the Sleepyheads”




Sleigh Bells “Crown on the Ground”




The Knife “Pass This On”




The Pretenders “Don’t Get Me Wrong”




The Chemical Brothers “Another World”




Gil Scott-Heron “Me and the Devil”




Rolling Stones “Time Is On My Side”



Ascolta anche la seconda e la terza parte.


sabato 18 dicembre 2010

Cotta adolescenziale 2010 - n. 1 Carey Mulligan

Carey Mulligan
Genere: retrò
Provenienza: Londra, Inghilterra
Età: 25
Nel 2010 vista in: An Education, Wall Street – Il denaro non dorme mai, Gli ostacoli del cuore
E sentita in: Write about love dei Belle and Sebastian
Il passato: Orgoglio e pregiudizio, Nemico pubblico, Brothers
La vedremo in: Non lasciarmi – Never Let Me Go, Il grande Gatsby, Drive, Shame
Perché è in classifica: sul grande schermo sa incantare come le dive d’altri tempi
Sul suo stile: Michelle Williams, Amber Tamblyn, Audrey Tautou, Audrey Hepburn

Carey Mulligan ha il fascino da cagnolino tutto bagnato abbandonato in mezzo alla strada che vorresti tirare su e occupartene per il resto della tua e della sua vita. O almeno è pressappoco questo l’effetto che mi ha fatto vederla in “An Education”, una ragazzina confusa degli anni ‘60 alle prese con l’educazione sentimentale in un periodo storico in pieno fermento e in mezzo a diversi cambiamenti radicali. Come l’epoca che stiamo vivendo ora. Poi la senti pure cantare, sempre immersa in quell’atmosfera Sixties, insieme alla band indie definitiva, i Belle and Sebastian, mica ca**i. E poi ancora in “Gli ostacoli del cuore” è una giovincella incinta che deve affrontare la gravidanza con la famiglia del suo ragazzo morto in un incidente stradale. Anche qui fa una gran tenerezza, ma poi la vedi tirare fuori gli attributi quando diventa la figlia di Gordon Gekko. Ed essere figli di Gordon Gekko è un po’ come dire di essere figli di Berlusconi, o anche figli di pu**ana se preferite. In “Wall Street – Il denaro non dorme mai”, uno dei sequel più necessari e riusciti nella storia del cinema, Carey Mulligan è una blogger rivoluzionaria, una sorta di Julian Assange al femminile. Un cagnolino tutto bagnato abbandonato sì, ma che sa anche mordere.



venerdì 24 settembre 2010

Scrivimi d'amore

Belle and Sebastian “Write about love”
Il nuovo disco dei Belle and Sebastian mi ha fatto un po’ lo stesso effetto del film “An Education”. Si ascolta con piacevolezza ma senza sconvolgere particolarmente, non subito almeno. Eppure, dentro ti lascia qualcosa. Un retrogusto anni Sessanta buono, ecco. Sensazioni analoghe alla visione della pellicola inglese.
“Write about love” probabilmente non verrà ricordato come il miglior album dei Belle and Sebastian, gruppo scozzese cult assoluto nonché forse LA indie band per eccellenza (insieme ai Pavement). Ma questo solo perché il gruppo scozzese di dischi grandiosi ne ha già registrati troppi.

Per provare a colmare la sua assenza, il leader Stuard Murdoch oltre ad avvalersi della gradevole Sarah Martin (alias Isobel Campbell 2.0) ha così reclutato due ospiti illustri. Norah Jones in “Little Lou, Ugly Jack, Prophet John” è talmente a suo agio che il pezzo sembra suo; fa uno strano effetto sentire cantare Norah su un album dei B&S, ma la canzone è tra le cose più notevoli della raccolta. L’altra guest-star è Carey Mulligan. Sì, l’attrice nominata agli Oscar proprio per il citato “An Education” canta nel primo singolo e pezzo che dà il titolo al disco intero: “Write About Love”.
E allora tutto torna. Questa è una nuova education sentimentale firmata Belle and Sebastian, stavolta non da colpo di fulmine immediato, da infatuazione che cresce nel tempo invece.
Ma pur sempre di amor si tratta.
(voto 7,5)


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