Cast: Iain De Caestecker, Christina Hendricks, Saoirse Ronan, Ben Mendelsohn, Matt Smith, Eva Mendes, Barbara Steele
Genere: delirante
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Ryan Gosling è bello bello in modo assurdo, ma questo non gli basta. No. Per lui è troppo poco. Ryan vuole anche dimostrare di essere bravo. Finora come attore gli è riuscito?
Più o meno. Secondo me in film come Drive, Come un tuono, Le idi di marzo, Formula per un delitto e The Believer è pressoché perfetto. Se però andiamo a fare i rompi e a vedere più da vicino, non è che sia il massimo assoluto dell'espressività. Ryan allora adesso ci prova pure come regista e sceneggiatore, e cosa ne è uscito?
Sceneggiatura: Stuart Beattie, Baz Luhrmann, Ronald Harwood, Richard Flanagan
Cast: Nicole Kidman, Hugh Jackman, Brandon Walters, David Wenham, Ben Mendelsohn, David Gulpilil
Genere: aborigeno
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Non essere piaciuto me molto Australia. Io australiano aborigeno e io essere offeso da questo film. Noi no parlare come bambino della pellicola. Noi parlare peggio.
No piaciuto me, però due cose rimaste me in testa dopo visione. Numero uno: Mrs. Boss o anche Missus Boss. Dopo vedere film, io gridare: “Missus Boss! Missus Boss!” come cretino per due ore almeno.
Perché Missus Boss, Missus Boss?
Perché così bambino del film chiamare Nicole Kidman. Perché essere donna boss. Una che sapere fare valere sue ragioni. Io no vedere mai donna così prima. Come dire noi da parti nostre: avere le palle, quella bianca. Anche se da parti nostre noi chiamare Nicole Kidman no solo Missus Boss ma anche: “Bella fregna!”, non so da vostre parti come essere costume.
Numero due delle cose rimaste me in testa dopo film: “Somewhere Over the Rainbow”. Io no sapere significato parole canzone, ma io cantare per giorni e giorni. Prima cantare solo canzoni One Direction, ora cantare: “Somewhere Over the Rainbow”. Io migliorare. Tra poco magari ascoltare anche Radiohead.
A proposito dei Radiohead, loro cantare canzone su titoli di coda di Romeo + Giulietta. Io amare molto quel film. Io romanticone? Forse, ma io amare amore tragico di Romeo + Juliet, no amare amore ruffiano e stucchevole di Australia tra Missus Boss bella fregna Nicole Kidman e muscoloso stalliere stallone mandriano Hugh Wolverine Jackman. Io sapere cosa significare stucchevole. Mica ignorante, io. Io no parlare bene vostra lingua strana per non dire lingua demmerda, così dire a Roma, ao’? Però io no ignorante. Australia essere troppo sdolcinato. Missus Boss e Wolverine tutti e due vedovi all’inizio litigare e poi dopo trombare? Oh, come essere prevedibile.
E poi 3 ore di film? Voi bianchi noiosi. Voi tirare le cose troppo per le lunghe. Da noi fare film di 5 o 10 minuti massimo, perché noi no avere soldi per fare film lunghi. E perché noi annoiare con film lunghi. Voi no? Voi sprecare tempo. Ricchi bianchi maledetti.
"I paragoni con Via col vento? Francamente me ne infischio."
Voi ora contagiare me. Io parlare a vanvera come voi. Io perdere filo di discorso. Io prima parlare di Romeo + Giulietta. Io amare molto quel film. Io avere già detto? Se dopo Australia io gridare: “Missus Boss! Missus Boss!”, dopo Romeo + Giulietta io gridare: “Ulieeeeta!”. Io amare molto anche film dopo di Baz Luhrmann, Moulin Rouge! Io cantare e ballare molto con quel film. E Missus Boss Missus Boss lì ancora più fregna. Dopo quel film, io no volere gridare. Io volere fare amore con Satine fino a prime luci dell’alba.
Io amare molto cinema di Baz Luhrmann, persino Ballroom - Gara di ballo, e io già comprare biglietti per Il grande Gatsby in 3D, anche no sapere manco cosa essere 3D, ma io no amare molto Australia. Australia è lungo, noioso, mettere dentro troppi temi: amore, Seconda Guerra Mondiale, dramma di noi bimbi mezzi bianchi e mezzi neri, noi generazione rubata. Troppa roba. Troppa. E i personaggi essere stereotipati più di mio modo di parlare qui. Io sì, sapere anche cosa volere dire stereotipati. E no avere a che fare con stereo. Io sapere. Io no ignorante anche se sembrare parlare come ignorante vostra buffa lingua complicata. Missus Boss, il mandriano, il bimbetto, il cattivone… Quanto essere stereotipati. E poi situazioni troppo alla Via col vento, troppo da pellicola fuori dal tempo, troppo melò, persino per il cinema melò di Baz Luhrmann. Io no piacere Australia. Io però tenere me in testa e per sempre me in cuore due cose del film: “Somewhere Over the Rainbow” e Missus Boss! Missus Boss!
(voto 5,5/10)
"Noi no parlare così, stupido Cannibale. Nostro Dio maledire te!"
Post pubblicato anche su L'OraBlù, con tanto di minimal poster aborigeno creato da C(h)erotto.
"Bene, a 3 euro per vedere il film alla Festa del Cinema ce la posso fare!"
Come un tuono
(USA 2012)
Titolo originale: The Place Beyond the Pines
Regia: Derek Cianfrance
Sceneggiatura: Derek Cianfrance, Ben Coccio, Darius Marder
Cast: Ryan Gosling, Eva Mendes, Ben Mendelsohn, Bradley Cooper, Rose Byrne, Ray Liotta, Bruce Greenwood, Emory Cohen, Dane DeHaan, Mahershala Ali, Anthony Pizza
Genere: mutante
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Il cinema ai tempi della crisi.
Bella l’iniziativa della Festa del Cinema: dal 9 al 16 maggio si va al cinema con soli €3. E se volete vedervi un film in 3D, cazzi vostri, perché costa €5. Splendida iniziativa, neh, peccato che finisca proprio quando cominciano a uscire i film interessanti… Sarà un caso?
Una soluzione migliore alla crisi la adotta allora Come un tuono. Vai al cinema, pensi di vederti un film solo e invece no, Come un tuono te ne dà 3. Sì, avete capito bene: vi dà 3 film al prezzo di uno e se passate dalla cassa vi restituiscono anche l’IMU e un pacco di popcorn già masticati.
Come un tuono è un film spiazzante. Bene. O male?
Bene, perché per me è sempre bello vedere qualcosa in grado di sorprendermi. Non che sia una pellicola rivoluzionaria, però sa colpire in maniera inaspettata. Più che come un tuono, come un fulmine a ciel sereno.
Male, perché non tutto funziona alla perfezione. Altrimenti staremmo qui a parlare di un capolavoro assoluto e non solo di un film interessante e stimolante. E trovare un film interessante e stimolante non è comunque una cosa da poco. Soprattutto se è triplo.
"Eva, è meglio se non leggi quello che Cannibal ha scritto su di te..."
Film 1
Come un tuono inizia come un tuono, per il pubblico maschile grazie a una scena spettacolosa di moto che girano dentro una palla, anche se detto così può sembrare un po’ ambiguo, e per il pubblico femminile grazie al primo piano degli addominali di Ryan Gosling. Per le sue fans, dev’essere un attacco di film da attacco di cuore un po’ come per me è l’inizio di Lost in Translationcon le natiche di Scarlett Johansson.
Riguardo al film, tutti a dire che è uguale a Drive. Sì, ok, c’è Ryan Gosling, ma a parte questo sono giustificati i paragoni che ho sentito provenire numerosi da ogni parte? A me non sembra proprio…
Il protagonista è un tizio di poche parole e anziché con le auto è fissato con le moto, lavora in una specie di officina, è coinvolto in attività di piccola (ma nemmeno tanto piccola) criminalità, ha una mezza storia d’amore con una mamma non tanto single che sta già con un altro uomo (ma Eva Mendes non vale manco un’unghia di Carey Mulligan), ci sono pure le inquadrature alle spalle in tipico Nicolas Winding Refn Gangnam style.
Mmm… ok. Avete ragione. Questo in pratica è un remake di Drive in versione motociclistica. Ma non è che soltanto la prima parte di un film che sa sorprendere. In positivo così come in negativo.
"Eva, non ti piacciono i Metallica? Ascolti solo gli Aventura?"
L’atmosfera è molto anni Ottanta, però ciò non è bene specificato. La prima scena, ambientata in un luna park con un tizio che indossa la maglietta dei Metallica, può essere anni Ottanta per gli USA, ma nella mia merdosa Casale, quando arrivano in città le giostre è tutto all’incirca così pure nel 2013. Quindi non si capisce bene subito l’ambientazione, almeno fino a quando non si sentono le note di “Dancing in the Dark” di Bruce Springsteen e allora lì capisci che è ambientato proprio negli anni ’80. Perché oggi non c’è più nessuno che ascolta quella canzone. Forse giusto il mio blogger Rivale Mr. James Ford…
La prima parte corre come un tuono, avvincente e convincente, aiutata dalle musiche realizzate e selezionate da Mike Patton dei Faith No More. Oltre che da un Ryan Gosling che per queste parti da pilota, che sia di auto o di motociclette, sembra nato. Il prossimo ruolo che gli toccherà quale sarà, quello da pilota di nave? Attento Ryan, oggi come oggi è un compito ancor più da spericolati…
E poi che capita? Seguendo la profezia del suo amico portasfiga, chi corre come un fulmine, si schianta come un tuono. Varrà anche per il film?
"Lo so che sono peggiorato, ma lavorare con Jennifer Lawrence stimola
a recitare meglio. E non stimola solo quello..."
DA QUI IN POI: ATTENZIONE SPOILER!!!
Film 2
La parte prima di Come un tuono si conclude con… la morte di Ryan Gosling.
Ma come? C’è gente che ha speso il prezzo del biglietto solo per vedere Luke il Bello, cioè Ryan il Bello, e il regista dopo manco un’ora di film lo fa fuori?
Capita. Nella vita non sempre le cose vanno come ci si aspetta, lo stesso succede per i film. A volte ci si può immaginare una cosa, dal trailer, e poi ce ne si ritrova un’altra. Anche ne Il padrino c’è un cambio in corsa di protagonista tra Marlon Brando e Al Pacino simile alle staffette Baggio/Del Piero con Cesare Maldini. Qualcosa di analogo succede pure nel recente thriller Effetti collaterali, per non parlare di Psyco dove la “protagonista” Janet Leigh scompare pure lei dopo meno di un’ora e Scream, dove l’apparente protagonista Drew Barrymore dura il tempo di una (memorabile) sequenza di appena pochi minuti.
"Eva, ma ti piacciono veramente gli Aventura???"
"Sì, ma mi piacciono anche la bachata, il reggaeton e pure la zumba dance!"
Da qui in poi inizia tutto un altro film, con Bradley Cooper protagonista, e la sensazione è purtroppo proprio quella che la pellicola si schianti come un tuono. Se l’idea del cambio di protagonista, così come anche di registro narrativo, dopo un certo sconcerto iniziale appare valida, la seconda vicenda non regge come interesse e non possiede il fascino della prima parte. (De)merito di un Bradley Cooper tornato su livelli medio-bassi dopo il formidabile exploit ne Il lato positivo, così come di una Rose Byrne per la prima volta incredibilmente sotto tono o di un Ray Liotta stereotipatissimo sbirro bastardo, ma soprattutto di una storia che prende le pieghe della mezza denuncia nei confronti della corruzione dei poliziotti, già vista e fatta meglio in altre pellicole. Una piega sì inaspettata, ma in negativo, che fa abbassare il livello di un film fino ad allora molto promettente.
"Cioè, a Ryan Gosling danno la moto superfiga e a me 'sto scassone di bici?"
Film 3
Se la parte seconda poteva essere ridotta, o anche tagliata del tutto, poi succede qualcosa di inaspettato. Avevi dato il film per spacciato e invece nella terza e ultima parte c’è il colpo di coda. È la parte ggiovane della pellicola, dedicata ai figli dei due personaggi che abbiamo visto nelle precedenti parti. Lo sbruffoncello Emory Cohen, già intravisto in Afterschool, e il cannaiolo Dane DeHaan, il supereroe sui generis di Chronicle. È nello sguardo di quest’ultimo, così come in quello di suo padre Ryan Luke il Bello, che il film, per quanto imperfetto, per quanto con una seconda parte da dimenticare, vive. Quello sguardo di chi è sempre altrove, di chi è sempre in fuga, di chi vive sempre fuori legge.
La sezione numero tre sarà magari meno fascinosa della sezione numero uno, eppure pure questa possiede il suo perché e possiede un finale perfetto, per un film addirittura triplo che non era certo semplice da terminare, e che invece riesce a sorpresa a chiudere il cerchio. What goes around, comes around. Tale padre, tale figlio. Via in moto, verso l’infinito e oltre. Lacrimuccia. Titoli di coda.
Cast: Brad Pitt, Scoot McNairy, James Gandolfini, Ben Mendelsohn, Richard Jenkins, Ray Liotta, Sam Shepard
Genere: criminale
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Bla bla bla blablabla bla bla bla blablabla discorsi noiosi blablablabla cazzate politiche finto impegnate che vorrebbero dire tutto sugli Stati Uniti di ieri oggi e domani in realtà non dicono nulla che non sapessimo già da tipo due secoli blablabla bla bla bla bla sparatoria in slow motion perché fa figo bla bla bla bla bla bla bla bla pezzo di Johnny Cash già suonato in mille altri film e serie tv migliori di questo bla bla bla bla bla bla bla bla bla altri discorsi infiniti che vorrebbero essere come quelli di Tarantino ma col piffero che sono altrettanto divertenti arguti illuminati spassosi geniali bla bla bla bla blablablablablaaaa altra sparatoria con un pezzo retrò che pure questo fa molto Tarantino ma Tarantino di serie B ma che dico? di serie Z bla bla bla bla blaaa e ci mettiamo dentro pure un attacco a tutto il sistema America e pure a Obama che lui non ha cambiato niente change un cavolo bla bla bla bla gli Stati Uniti sono governati dai soldi bla bla ma guarda se non arrivava il regista Andrew Dominik dall’Australia mica lo sapevamo bla bla bla bla bla bla e ci vuole un’ora e mezzo di film per dircelo tra un bla bla e un altro bla bla e pure l’autoradio e le tv non smettono di fare bla bla e c’è pure blad Brad Pitt bla bla e fa il figo e non è che si deve sforzare tanto per fare il figo perché lo è di suo anche se in quella pubblicità di Chanel non sembrava tanto figo ma sembrava imbalsamato bla bla però qui invece torna a fare il figo ma non il figo figo come quando faceva Tyler Durden in Fight Club bla bla bla bla bla bla e parlano ancora quanto e più che in Lincoln bla bla e poi arriva pure James Gandolfini quello dei Soprano e per qualche momento salva il film dalla noia e salva il giovane dallo stress e dall’azione cattolica e a proposito di Zucchero e di gente che ruba lo stile agli altri e cerca di farla franca ma non la fa franca l’ho già detto che il regista di Cogan Andrew Dominik cerca in tutti i modi di copiare Tarantino? bla bla e si vede benissimo anche perché non è che va a copiare un regista di nicchia polacco che nessuno conosce ma copia Tarantino e copiare Tarantino era di moda negli anni Novanta poi tutti si sono resi conto che non si poteva copiare Tarantino perché il suo stile è irreplicabile e chi lo copia fa solo la figura dello Zucchero della situazione e non c’è niente di peggio che fare la figura dello Zucchero della situazione o delle pecore beeeh beeeh ed è proprio ciò che capita qui con Andrew Dominik qualcuno gli spieghi che non sarà mai come Tarantino e laddove i dialoghi di Tarantino sono folgoranti i suoi a me suonano solo come un vuoto inutile bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla bla
bleah
(voto 4/10)
"Tutto il bla bla bla ti è sembrato inutile? Vediamo se preferisci questo, Cannibal..."
Scusate, mi sono confuso. Avevo sbagliato video...
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