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martedì 19 marzo 2019

Sorrentino ha Loro in bocca





Loro
Regia: Paolo Sorrentino
Cast: Toni Servillo, Riccardo Scamarcio, Kasia Smutniak, Elena Sofia Ricci, Euridice Axen, Alice Pagani, Fabrizio Bentivoglio, Anna Bonaiuto, Ricky Memphis, Roberto Herlitzka, Alessia Fabiani, Fabio Concato


Ullala. Ullala. Ullalalà.
Benvenuti gentili telespettatori... volevo dire lettori, in questo appuntamento di Cinemissimo, la rubrica condotta da me Silvia Cannibalin qui sul sito Pensieri di Canale 5. Oggi parleremo di un film molto discusso e controverso, Loro.

martedì 24 aprile 2018

Avengers VS Berlusconi






Questa settimana nei cinema assisteremo a uno scontro tra il gruppo di supereroi più numeroso nella storia del cinema e il personaggio più perfido nella storia dell'umanità.
Avengers VS Thanos?
No, Avengers VS Berlusconi. Non è detto comunque che alla fine, anziché scontrarsi, non decidano di formare un governo insieme.

Per commentare questa super sfida tra il cinema più commerciale e quello più autoriale, oltre a una serie di altre uscite minori però alcune sulla carta intriganti, insieme a me e al mio nemico (ma mai quanto il Berlusca) Mr. James Ford, l'ospite della puntata è...

Poison, l'autrice di Viaggiando (meno), un blog che, come si può evincere dal titolo, si occupa principalmente di viaggi, ma non solo. Si parla pure spesso e volentieri di cinema. Roba che la accuserei di voler fare concorrenza a tutti i costi al mio blog, non fosse che il suo è nato qualche mese prima di Pensieri Cannibali. Ora lascio a lei la parola, prima che la faccia incazzare ancora di più di quanto non lo sia già.


Intro di Poison: Dopo aver invitato praticamente chiunque a partecipare alla loro rubrica settimanale, fosse anche gente che ha un blog che parla di petanque e briscola coperta, finalmente Cannibal Kid e Ford si sono ricordati di me.
Quando Marco mi ha scritto avrei voluto dirgli "cazzo, era ora!", ma mi sono ricordata che sono pur sempre una vecchia signora, e ho accettato ringraziando educatamente. Poi ho visto i film in uscita e mi è sorto il dubbio che abbiano voluto farmi un dispetto. Questa settimana i distributori italiani si sono superati: hanno riesumato ben due film del 2015, roba che manco la settimana di ferragosto.
Comunque, squilli di trombe e rullo di tamburi, adesso la smetto di fare la polemica e provo a parlarvi, in compagnia di questi due baldi giuovini, di quello che ci aspetta in sala.

Loro 1
"Veronica, loro non mi vogliono. Non mi vogliono proprio."
"Ma di chi stai parlando? Dei 5 stelle?"
"No, di Ford e Cannibal. Sono l'unico al mondo che ancora non è stato invitato a partecipare alla loro rubrica."

mercoledì 18 ottobre 2017

Instareturn – Le recensioni ai tempi di Instagram Vol. 2






Dopo il grande successo (okay, è solo un modo di dire) del primo appuntamento con le Instarece, ovvero le recensioni cinematografiche fatte attraverso uno scatto pubblicato su Instagram, ecco che arriva la seconda puntata.
Se nel primo appuntamento l'unica guest star – e che guest star! – era la modella e attrice Emily Ratajkowski, questa volta a illustrare a livello fotografico alcuni film di ieri e di oggi tocca a vari ospiti, da Boy George a Bella Hadid, passando per la coppia italiana più seguita dell'Internet (Chiara Ferragni + Fedez), e con l'aggiunta di un pizzico di politica. #instarece


mercoledì 27 novembre 2013

SALVATE IL SOLDATO BRIAN




Anche i personaggi dei cartoni animati muoiono, Kenny di South Park ne sa qualcosa.
Peccato siano sempre i migliori ad andarsene.
Addio, Brian.

Brian Griffin
(Austin, 5 Novembre 2000 - Quahog, 24 Novembre 2013)


P.S. Povero Brian. Certo che gli hanno fatto fare davvero una fine pessima in "Life of Brian", un episodio mediocre che non riesce a essere particolarmente divertente né particolarmente toccante. Era da un po’ che non guardavo I Griffin, ma Seth MacFarlane e i suoi amichetti sceneggiatori mi sembra stiano perdendo colpi, si veda anche la recente pessima sitcom Dads da lui prodotta. In ogni caso, mi aspettavo una dipartita fatta un po' meglio.
E che dire del nuovo cane della famiglia, l’italoamericano buonista Vinny che sembra uscito dalla versione canina di Jersey Shore, cioè una versione più educata e civile di Jersey Shore?
Sto coso sarà davvero un nuovo personaggio fisso della serie?


P.P.S. Non sto spoilerando. Non troppo, almeno. La notizia della morte di Brian Griffin ormai è finita in home-page persino su Repubblica e credo che pure la CNN l’abbia data come Breaking News (anche se di quest’ultima cosa non sono del tutto sicuro).


P.P.P.S. La morte di Brian probabilmente è una mossa di marketing per ricreare interesse intorno a una serie animata che negli ultimi tempi non stava creando grande interesse. Un calo fisiologico, per uno show arrivato alla 12esima stagione ma, tanto per dire, South Park alla 17esima stagione riesce ancora a tirare fuori episodi epocali come l’ultimo, “A Song of Ass and Fire”, in cui in un colpo solo piglia per il culo Game of Thrones, la battaglia tra le console di nuova generazione Xbox One e Playstation 4, il Giorno del Ringraziamento, il Black Friday e la società americana e mondiale in generale.
Fatto sta che, per rianimare i Griffin, hanno deciso di sopprimere un personaggio, come ha spiegato il produttore esecutivo Steve Callaghan (ATTENZIONE SPOILER SU COME MUORE BRIAN): “Uccidere un personaggio umano della serie sarebbe stato troppo traumatico. Per quanto amiamo tutti Brian, e per quanto tutti amano gli animali domestici, può capitare che nella realtà un cane possa essere investito da un'auto.”
La scelta è caduta quindi su Brian anche se credo che molti fan della serie, al di là degli intoccabili Peter e Stewie, avrebbero preferito la dipartita di Meg, Chris o Lois.


P.P.P.P.S. Non disperiamo troppo. Prima o poi, magari decideranno di far tornare in vita Brian in qualche modo.
O magari no…

(vignetta presa da Fanpage.it)

P.P.P.P.P.S. Voto all’episodio dei Griffin "Life of Brian": 5/10

giovedì 7 novembre 2013

FIGLI DI PUT… PARDON, FIGLI DI BERLUSCONI



Silvio Berlusconi ha rilasciato una dichiarazione shock sull’ultimo libro di Bruno Vespa, “Sale, zucchero e caffè. L’Italia che ho vissuto da nonna Aida alla Terza Repubblica”:

I miei figli dicono di sentirsi come dovevano sentirsi le famiglie ebree in Germania durante il regime di Hitler. Abbiamo davvero tutti addosso.

Parole che naturalmente hanno scatenato un vespaio di polemiche e di commenti.
Vediamo alcune reazioni.

Marina Berlusconi: “Grande papi! Se non tiravi fuori questa cagata, nessuno se lo sarebbe mica inculato il libro di Bruno Vespa, in uscita domani per la mia Mondadori.

Pier Silvio Berlusconi: “È vero. Io mi sento come il bambino di La vita è bella. Anche mio padre, come Roberto Benigni nel film, farebbe di tutto pur di alterare la realtà nella maniera più fantasiosa possibile.

Barbara Berlusconi: “Chi è Hitler? Cosa sono gli ebrei? Scusate, ma sono stata impegnata con il Milan e non ho seguito gli ultimi sviluppi di politica estera.

Anna Frank: “Trovo che sia un paragone vergognoso. Io non mi sono mai sentita come i figli di Berlusconi. E soprattutto non mi sono mai sentita come quella sciacquetta di Barbara.

I nazisti: “I figli di Berlusconi come le famiglie ebree? Bene, bene. Silvio, mandaceli pure che abbiamo una doccia calda pronta per loro.

Silvio Berlusconi: “La mia storia, la mia amicizia verso Israele, la mia coerente azione di governo sul piano internazionale in favore dello Stato di Israele, non consentono alcun dubbio sulla mia consapevolezza della tragedia dell'Olocausto e sul mio rispetto del popolo ebraico. Ho anche due olgettine israeliane sul libro paga. Andate a controllare, cribbio!

Bruno Vespa: “Oh, cazzo! Volete dirmi che c’è davvero qualcuno che legge i miei libri?


Le dichiarazioni presenti in questo post potrebbero non essere del tutto veritiere.

mercoledì 18 settembre 2013

IL DISCO PREFERITO DI SILVIO BERLUSCONI




Jon Hopkins “Immunity”
Altroché Mariano Apicella. Pare che Berlusconi, chiuso nella sua villa di Arcore, in questi giorni ascolti solo “Immunity”.
Si tratta del nuovo album dell’artista elettronico Jon Hopkins, compositore della colonna sonora di Monsters, collaboratore di Brian Eno per la soundtrack di Amabili resti e dei Coldplay per gli arrangiamenti di vari loro pezzi, di recente autore anche di un brano con Natasha Khan alias Bat For Lashes per il nuovo film con Saoirse Ronan "How I Live Now".
“Immunity”, sembra che Berlusconi non voglia altro.
(voto 6,5/10)

Lo ascolta anche Alfano!






UPDATE
Ecco il nuovo videomessaggio di Berlusconi.



giovedì 1 agosto 2013

IL MOSTRO DI ARCORE




Sentenza Mediaset, arrivano le prime reazioni alla condanna definitiva di Silvio Berlusconi a 4 anni per frode fiscale.
Ecco quella del Mostro di Cleveland.



Quella delle Pretty Little Liars.



E quella degli italiani per strada.



lunedì 13 maggio 2013

GIORNALISMO MILITANTE: LA GUERRA DEI VENT’ANNI – RUBY, ULTIMO ATTO


La guerra dei vent’anni - Ruby, ultimo atto
(inchiesta speciale, Italia 2013)
Condotto da: Andrea Pamparana

Giornalismo militante. Giornalismo di impegno sociale. Giornalismo barricadero, dalla parte dei più deboli e degli oppressi. È così che si è presentato La guerra dei vent’anni - Ruby, ultimo atto, speciale televisivo andato in onda ieri sera in prima serata su Canale 5 e condotto da Andrea Pamparana.


La prima cosa che balza all’occhio di questa memorabile pagina di informazione televisiva, è la forma della messa in scena. E messa in scena mi sembra l’espressione più adatta. La forma è molto simile, possiamo dire che scimmiotta quella di Servizio pubblico e più in generale dei servizi presenti nei programmi di Michele Santoro. Non che adesso il giornalismo d’inchiesta sia stato inventato da Santoro, però lo stile è quello lì, proprio quello di programmi che spesso propongono tesi agli antipodi rispetto all’assoluzione dell’unto del Signore qui magistralmente infiocchettata.


Comunque non soffermiamoci troppo sull’apparenza, perché ciò che conta di più in una inchiesta, quello che conta in un documento importante di questo tipo è il contenuto, il messaggio.
Il messaggio che La guerra dei vent’anni eccetera vuole veicolare è strappalacrime. È il racconto disperato, ma non per questo privo di forza combattiva, della persecuzione da parte di una casta, di un gruppo di privilegiati, ovvero i magistrati, nei confronti di un povero, tenero, indifeso, piccolo (questo di sicuro) anziano signore.
Un signore che ha fatto la Storia del nostro paese, che l’ha migliorato, l’ha reso più moderno e al passo coi tempi, che l’ha plasmato a sua immagine e somiglianza fin dall’instaurazione della sua egemonia cul-turale, cominciata negli anni ’80 con la conquista del duopolio televisivo in coabitazione con la Rai e a oggi mai terminata. Non è terminata, perché il Berlusconismo ogni volta che lo dai per spacciato, dopo qualche tempo si ripropone più forte e agguerrito che mai. Come un virus. Come uno dei ceppi più bastardi, credo sia questo il termine medico più indicato, di virus presenti sulla faccia della Terra.

"Sono indignato speciale con Pensieri Cannibali."
Si nota che l’inchiesta è molto sentita, in particolare da parte del conduttore, l’indignato speciale Andrea “Porompom pón, poropo, porompom pero, peró, poropo, porom pompero, peró, poropo, porompom pon” Pamparana. Si nota che ci tiene davvero tanto a tenere le chiappe salde sul suo posto di lavoro. Dopo tutto c’è crisi e, anche se non ci fosse crisi, se non sbarliccasse dei sederi, uno così ma chi lo prenderebbe a lavorare come giornalista?

Dopo tante pellicole, programmi tv, libri, giornali e riviste che se la prendono con il perseguitato Presidentissimo Silvio Berlusconi, finalmente ecco arrivare una voce fuori dal coro. Una voce contro, espressione di ribellione, democrazia e libertà. Abbiamo avuto i vari Il caimano, Videocracy, Draquila - L’Italia che trema e il recente Girlfriend in a Coma, un attacco al berlusconismo proveniente addirittura da quei comunisti del Regno Unito. Ora possiamo sentire anche “L’altra campana”, tanto per usare il titolo di un programma televisivo di Enzo Tortora, che a detta di Berlusconi è stato un perseguitato proprio come lui. Peccato solo che la figlia Gaia Tortora non sia molto d’accordo con un paragone del genere.

La tesi difensiva proposta da quest’inchiesta è semplice: Berlusconi è innocente. Non importa quali sono le accuse che gli vengono rivolte, lui è innocente a prescindere, perché è una persona generosa e di buon cuore. Prova inconfutabile dell’assurdità delle accuse che gli vengono rivolte è una, una principale: Ruby Rubacuori ha affermato di non aver mai, ripeto mai, fatto sesso con Silvio Berlusconi. Nel corso dell’intervista presentata durante il programma, Ruby ci viene presentata come una bugiarda patologica, una che per tutta la sua vita non ha fatto altro che mentire e spararle davvero grosse. Lo ammette lei stessa. Però adesso è cambiata, è una persona diversa. Adesso è redenta. Grazie a Silvio che l’ha tirata fuori dalla miseria della sua precedente drammatica esistenza. Adesso è una persona del tutto sincera. Perché allora, quando dice che non ha mai fatto sesso con Silvio Berlusconi quando era ancora minorenne, non dovremmo crederle? Perché esistono persone tanto malvagie da non credere alla voce della verità, la voce di Ruby Rubacuori? Dio, come puoi permettere l'esistenza di tanta cattiveria?
L’innocenza delle feste di Arcore e di Berlusconi è poi ulteriormente confermata dalle molte dichiarazioni che il programma di Pamparana ci fa ascoltare. Che poi tali dichiarazioni siano rilasciate da persone che sono state o sono attualmente ancora stipendiate dallo stesso Berlusconi oh, questa è una pura coincidenza. 

"Anche se tutti pensano il contrario, lo dico una volta per tutte:
non ho mai fatto sesso con Cannibal Kid."
La guerra dei vent’anni - Ruby, ultimo atto è allora un’inchiesta, come tutte le opere più controverse, destinata a dividere e a far discutere. Di certo è una visione che non lascia indifferenti. A seconda dell’umore e della predisposizione d’animo in cui lo si guarda può provocare sonore risate come nessuna commedia in circolazione sa fare, può apparire come la pellicola di fantascienza più clamorosa mai vista dai tempi della saga originale di Guerre stellari, può provocare una gran rabbia, oppure, se si è particolarmente suscettibili, può causare convulsioni, coma, nei casi più gravi anche morte cerebrale.
In ogni caso, era da tempi immemorabili che non vedevo un programma tanto appassionato nella difesa di una causa. Era forse dai tempi del cinema di propaganda fascista che non vedevo qualcosa di tanto appassionato nella difesa di una causa. A dirla tutta, ora che ci penso meglio, era giusto dai tempi dell’ultima edizione di Studio Aperto che non vedevo qualcosa di tanto appassionato nella difesa di una causa.
Per la legge birbona, Berlusconi sarà colpevole?
A chi importa?
Per la televisione, per Mediaset, è innocente e, per milioni di italiani, questa è l’unica verità che conta.
(voto -10/10)

lunedì 11 marzo 2013

GIRLFRIEND IN A COMA, ITALIA SI’ ITALIA NO

Girlfriend in a Coma
(UK 2012)
Regia: Annalisa Piras
Tratto dal libro: Good Italy, Bad Italy di Bill Emmott
Cast: Bill Emmott
Con interventi di: Nanni Moretti, Toni Servillo, Marco Travaglio, Roberto Saviano, Mario Monti, Elsa Fornero, Sergio Marchionne, John Elkann, Giovanni Ferrero, Susanna Camusso, Emma Bonino, Umberto Eco
Genere: docu
Se ti piace guarda anche: Draquila - L’Italia che trema, Videocracy, Il Caimano

"C'è una sola cosa peggiore del berlusconismo: il blog Pensieri Cannibali."
Mo’ adesso devono venire ‘sti stranieri, ‘sti extracomunitari, a dirci cosa c’è che va e soprattutto cosa c’è che non va nella nostra povera misera brutta italietta...

E meno male.
A volte, per farci aprire gli occhi, un punto di vista ester(n)o è la cosa migliore. È il caso di Girlfriend in a Coma, documentario britannico sulla situazione politica, economica e sociale italiana degli ultimi anni. Pur non rivelandoci niente di davvero nuovo, il docu si va a inserire bene in quel filone di pellicole sul berlusconismo in cui siamo vissuti per 20 e passa anni (per chi è nato negli anni ’80, diciamo da tutta la vita) o, se iddio vuole, sul post-berlusconismo in cui stiamo vivendo attualmente. Anche se, e le ultime elezioni l’hanno confermato, il berlusconismo è una piaga non ancora del tutto debellata. Anzi. Un filone sempre più ricco di pellicole che comprende la “commedia” Il Caimano, Draquila - L’Italia che trema, Videocracy- Basta apparire, S.B. Lo conoscevo bene, Citizen Berlusconi, Silvio Forever e altri che in questo momento probabilmente sto dimenticando.

"E' vero: Cannibal Kid è più pericoloso della mafia, della camorra e
della 'ndrangheta messe insieme."
La regista italiana Annalisa Piras, corrispondente londinese de L’Espresso ma anche film-maker, classico esempio di fuga di cervelli dal nostro paese, ha realizzato questo documentario in collaborazione con il giornalista inglese, ex direttore del The Economist e grande appassionato della cultura italiana Bill Emmott. È lui la vera forza motrice del docufilm, ispirato al suo libro Good Italy, Bad Italy. Bill Emmott ci conduce come un novello Virgilio versione British all’interno del nostro paese, mostrandoci quelli che, almeno secondo lui, sono i punti di forza e di debolezza del sistema Italia oggi. Il giornalista e novello aspirante Michael Moore parte come ispirazione oltre che dal suo libro da un pezzo degli Smiths, “Girlfriend in a Coma”, poiché vede l’Italia come la sua splendida innamorata che però ora si trova in un letto d’ospedale priva di coscienza, annichilita da troppi orrori. E, lo sappiamo bene, it’s serious. Magari avesse una semplice congiuntivite.



"Il modo migliore per far ripartire l'economia italiana?
Cacciare Cannibal Kid dallo Stivale!"
Nella Bad Italy - ovvio - rientra Silvio Berlusconi. Come potrebbe essere altrimenti? Non a caso il film è passato da noi su La7 mentre Mediaset e pure Rai si sono tenuti a distanza e non c’hanno pensato minimamente a trasmetterlo. Viva la libertà di informazione!
Girlfriend in a Coma non è però solo un film su Mister Burns, ehm Mister Berlusconi e sul berlusconismo, temi sviscerati meglio in Videocracy, a oggi il migliore (e più terrificante) documentario visto sull’argomento. Nella Bad Italy rientrano anche gli ignavi, coloro che non hanno fatto niente e continuano a non fare niente per fermare il declino morale, sociale, culturale, economico, politico ecc ecc dell’Italia, così come concentra le sue attenzioni pure sull’Ilva di Taranto e la persistenza della Mafia.

La componente più originale del docufilm è però quella della Good Italy. Di solito si parla sempre della mala Italia, ma una Good Italy esiste ancora e se ci va bene in futuro potrebbe diventare parecchio più Good. Tra gli esempi di Italia Sì presentati da Bill Emmott ci sono le associazioni benefiche e quelle anti-mafia come Progetto Sud, così come a modello di capitalismo buono propone le aziende a conduzione famigliare come Ferrero e Fiat.
"Ma poi, soprattutto, di cinema cosa ne capisce quello?"
È qui che Girlfriend in a Coma propone la sua pagina più particolare, in grado di distinguerlo rispetto ad altri docu analoghi e in grado di renderlo non una visione fondamentale, ma comunque in grado di suscitare qualche riflessione. A livello cinematografico non si segnala invece particolarmente, tra interviste, inserti animati e materiale d’archivio, e non riesce a dire qualcosa di davvero nuovo sull'Italia del berlusconismo, argomento su cui ormai è stato detto di tutto e di più.
La conclusione, scontata fin che si vuole ma che comunque è una lezione da tenere sempre ben presente, è che un nuovo Rinascimento per l’Italia non può far altro che passare dalla rinascita della cultura. Una parola cui non dobbiamo pensare con nostalgia come se fosse una pagina solo del nostro passato, ma cui guardare per costruire il nostro futuro.
(voto 6+/10)

"Cannibal Kid è italiano? Allora mi vergogno di essere italiano-ano-ano-ano-ano...
Oh, ma perché quando parlo io c'è sempre l'eco-eco-eco-eco-eco?"



mercoledì 13 febbraio 2013

LA LEGGENDA DEL FESTIVAL DI SANREMO



Vi siete mai chiesti come e soprattutto perché è nato il Festival di Sanremo?
Ve lo racconto io.

C’era una volta una mamma single. Se vi state chiedendo se era gnocca, non ha alcuna rilevanza per la storia, comunque visto che proprio ci tenete a saperlo vi dico che sì, era una bella MILF. Contenti?
La mamma single MILF aveva l’IMU da pagare, un lavoro precario, non riusciva ad arrivare alla fine del mese e così decise di abbandonare i suoi due figli Romolo e Remo in un bosco. Qui furono cresciuti da una lupa. Non ci credete? Vi guardate Twilight, The Vampire Diaries, True Blood, persino Teen Wolf e tutte ‘ste serie assurde con i licantropi, e non credete che una lupa possa aver allevato due bambini?
Ci crediate o meno, Romolo e Remo erano due gemelli diversi, non la hip-hop (?) band. Romolo era più attento al mondo che lo circondava, più intelligente, sveglio, mentre Remo era un tontolone, uno più alla buona, diciamo. Nonostante le differenze tra loro, Romolo e Remo sono sempre andati d’amore e d’accordo, fino al giorno in cui si sono innamorati della stessa ragazza, Romina.
Per decidere chi tra loro due avrebbe potuto scopar sposare la fanciulla, i fratelli decisero di fare una sfida: considerata la passione per la musica di entrambi, ognuno di loro due doveva organizzare un festival di canzoni. Tutto questo nonostante Romina si sarebbe anche accontentata di un semplice doppio appuntamento con cui decidere a chi dare il suo cul cuore.
Remo organizzò allora il Festival di Sanremo, una manifestazione con artisti penosi, canzoni inascoltabili, ospiti arrivati dalla Preistoria, e il tutto si rivelò un successo clamoroso.
Romolo organizzò invece il Festival di Sanromolo, una manifestazione dedicata alla musica di qualità, con cantanti e band strepitose e super ospiti internazionali. Ma era tutto troppo all’avanguardia per il popolo, che non gradì e fermò la manifestazione con contestazione e grida: “Vai via, pirla.”
Remo sposò allora Romina e i due si accoppiarono selvaggiamente, dando vita al popolo italiano che in futuro avrebbe votato l’Unto del Signore, ascoltato sempre musica penosa e visto un film all’anno, in genere il cinepanettone. Il cinepanettone non lo fanno più? E loro allora si guardano solo Zelig e Italian’s Got Talent, tié.
Romolo invece emigrò e trovò una nuova compagna, con cui si accoppiò altrettanto selvaggiamente, però da persona più accorta usò maggiori precauzioni e diede vita a un popolo molto meno numeroso, una minoranza che non avrebbe mai votato l’Unto del Signore, che ascoltava musica ricercata e che guardava un sacco di film. Dei reietti. In pratica, degli emarginati. I discendenti di Romolo diedero vita al ControFestival, mentre i discendenti di Remo portarono avanti la tradizione del Festival di Sanremo. Un Festival che tutti avrebbero seguito, persino i discendenti di Romolo come Cannibal Kid.
Seguito, e preso per il culo.

Silvio Berlusconi
Festival di Sanremo, prima serata
(Italia 2013)
Regia: Duccio Forzano
Cast: Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, Maurizio Crozza, dei cantanti (?)
Genere: sono solo canzonette
Se ti piace guarda anche: Che tempo che fa, X-Factor, Festivalbar, Amici di Maria De Filippi, Crozza nel Paese delle Meraviglie

Il Festival di Sanremo fa cagare. Ah, non è ancora iniziato? E che c’entra? Io mi porto avanti col lavoro. Lo dico subito e poi a fine serata vediamo se ho avevo torto.
L’attesissimo (?) Festival 2013 è stato aperto da una divertentissima introduzione di Lincoln di Spielberg Fabio Fazio, seguito da un nuovo brano di Verdi: Va pensiero cannibale.
Poi arriva la pure lei attesissima (?) Luciano Littizzetto, che certe volte fa anche ridere. Ma non è una di quelle volte. Fa battute sull’IMU e sul MPS, che fantasia! Peggio di me che cerco di fare battute sulla Littizzetto su Twitter. Che a me non riescono, quindi lascio la parola ad Andrea Scanzi:

Guest Twitter
Andrea Scanzi ‏@AndreaScanzi
La Littizzetto, ovvero la versione bignami di un Cinepanettone di sinistra #sanctusremus #sanremo

E adesso, via ai cantantoni in gara nella categoria Big. Perché siano considerati Big è un mistero, non chiedetemi di risolverlo, che ho già mal di testa e mal di orecchie al solo pensarci.
Ogni Big comunque propone 2 brani (di merda). Perché proporne uno solo decente sarebbe stato troppo furbo. Il pubblico da casa con il televoto decide chi andrà avanti.
Non state più nella pelle, vero? Vediamo cos’è successo.

Marco Bimbominkioni
Marco Mengoni
Sembra uno scolaretto che canta davanti a tutta la scuola.
Mi ero dimenticato perché mi infastidiva la sua voce. Ora me ne sono ricordato. Grazie Marco. Al confronto, persino la Littizzetto ha una voce soave.
“L’essenziale”, voto essenziale: 5/10
“Bellissimo”. Mai titolo per un pezzo fu più sbagliato. Voto 4,5/10

Tra i due pezzi, vince L’essenziale. Non che sia un capolavoro, ma l’altro era davvero Bruttissimo.

Guest Twitter
CapaGrezza ‏@CapaGrezza
Secondo me Mengoni ha fatto un grave errore che gli costerà molti voti: ha cominciato a cantare. #Sanremo2013

Quindi arriva come ospite Alemanno, il compagno di Lucio Dalla.
Ma ‘sti politici del Pdl non erano contro i gay?

“Basta politica. Vai via, pirla di un Cannibal!”
Okay, basta con la politica. Andiamo avanti con la garona musicale. Perché meno male che a Sanremo c’è la musica, quella bella. Sì sì, credeteci.

Matteo Renzi
Raphael Gualazzi
Sicuri sicuri sia lui? Non è Matteo Renzi che si è riciclato come cantante di pianobar?
La prima canzone è “Senza ritegno”. Certo che uno che intitola un pezzo così e lo canta così, se le va proprio a cercare: è senza ritegno per noi poveri ascoltatori. Voto 4,5/10, mezzo punto in più per le parti jazzate in cui non canta.
Secondo pezzo: “Sai (Ci basta un sogno)”. Come pianista sarà anche da sogno, ma la sua voce è da incubo. Voto 5-/10.

Ad annunciare la scelta di quale tra le due canzoni passerà il turno, dopo il buonista Fabio Fazio, finalmente arriva anche la bona: Ilaria D’amico. Annuncia che il televoto ha scelto di mantenere in vita gara la seconda. Almeno credo. Non che la scelta di una canzone piuttosto dell’altra ci cambi la vita.
Poi arriva il primo ospite internazionale, Felix Baumgartner, l’uomo che ha infranto la barriera del suono. Sicuri sicuri l’abbia infranto lui e non Marco Mengoni con un acuto dei suoi prima, oltre ad avere infranto qualche finestra?

Andrea Scanzi
Daniele Silvestri
“A bocca chiusa”. Con dei titoli così, questi cantanti ce rubano il lavoro, ce rubano.
Comunque il pezzo è l’apoteosi del buonismo tanto adorato da Fabio Fazio, non certo da me. Voto 5/10
“Il bisogno di te”. Pezzo più ritmato. Quasi dance. Ma anche il “Va pensiero” sarebbe risultato più ritmato di “A bocca chiusa”. Voto 5,5/10

Va avanti “A bocca chiusa”. Viva il buonismo!
Poi arriva anche Valeria Bilello. Con tutto il bene che le posso volere, non si capisce che cosa ci faccia qui. Appare più spaesata della mai dimenticata Elisatettona Cagnalis delle due passata coprofaghe edizioni condotte da Gianni Morandi.
Non dirò che rimpiango il Sanremo di Morandi, come ha fatto qualcuno, perché era qualcosa di davvero inguardabile. Però certo che pure quest’anno mica siamo messi tanto bene…

Paola Cortellesi fatta di coca
Simona Molinari e Peter Cincotti
“Dr. Jekyll and Mr. Hide”, una canzone così palesemente ridicola, che almeno fa sorridere. E poi la Molinari è vestita come una porno stripper, quindi mezzo voto in più. Voto 5,5/10
“La felicità”. Meglio di quella di Al Bano e Romina. Ma anche delle unghie su una lavagna lo sarebbero state. 6-/10
Peter Cincotti: non pervenuto.

Arriva Maurizio Crozza. Ormai lo sapete tutti cosa è successo. È stato contestato dal pubblico dell’Ariston. Dal pubblico? Da uno o due hooligan berlusconiani, diciamo. Che poi essere contestato da un pubblico come quello dell’Ariston che si esalta ad applaudire Maria Nazionale, e dico Maria Nazionale, io lo considererei un gran vanto.
Antonio Ingroia amish
È vero, il Maurzio Crozza Show non è stato divertentissimo, soprattutto all’inizio, ma solo perché l’imitazione di Berlusconi non fa più ridere. È una barzelletta raccontata da 20 anni e ormai è passata di moda. E quando ormai nemmeno pigliarlo per il culo fa più ridere, significa che il Berluska è davvero ma davvero diventato inutile al 100%. Significa che è ora di cambiare, una volta per tutte.
Il momento in cui ha detto “Vi odio tutti” ha comunque rappresentato la prima frase sincera che ho sentito pronunciare da Berlusconi in tutta la mia vita. E poco importa che fosse un finto Berlusconi. Tanto anche quello vero ormai è solo una maschera.

Guest Twitter
Gianluca Sbagliato ‏@GianlucaWho
Propongo di dare i Berlusconiani in pasto alle Directioners e alle Beliebers. #sanremo2013

Crozza si è ripreso poi alla grande imitando Bersani e poi alla grandissima vestendo i panni di Ingroia e di Montezemolo. Non sarà il genio della comicità come qualcuno sostiene, il suo intervento è stato troppo lungo, ma in fin dei conti si è difeso bene. Considerando il pubblico di facce di merda che si trovava davanti.

Guest Twitter
Giulia Innocenzi ‏@giuliainnocenzi
L'urlo più demenziale contro #Crozza: "basta con la politica"! E su cosa fa satira, sulle melanzane alla parmigiana? #sanctusremus

Il cantante degli Eiffel 65
Marta sui Tubi
Finalmente della musica come si deve.
“Dispari”. Sembrano la versione italiana light dei System of a Down, nominano Sonic Youth e Motorpsycho, propongono un pezzo del tutto alieno a Sanremo. Con enorme facilità, i migliori della serata. Cosa che significa che arriveranno ultimi. Voto 7,5/10
“Vorrei”. Potrebbe essere la loro “Toxicity”. Voto 7+/10.

Supera il turno la seconda, “Vorrei”. Mi piaceva di più l’altra, questa è più sanremese. Per quanto i Marta sui Tubi possano essere sanremesi.

Poi arriva la coppia gay che si sposerà a New York: Cristina e Benedetta Parodi.
No? Non sono loro?
Sono Stefano e Federico. A quanto pare in Italia non si possono sposare, perché?

Guest Twitter
Massimo Coppola ‏@massimcoppola
Perché in Italia purtroppo è vietato il matrimonio tra muti.

La mamma MILF di Anna Tatangelo
Maria vergogna Nazionale
Canzone 1: voto 1/10. Perché stasera mi sento buono.
Canzone 2: voto 0/10. Adesso basta. La mia bontà e pure la mia pazienza hanno un limite. Maria, hai scassat’ u’ cazz’. Solo una manifestazione del tempo può proporre nell’anno domini 2013 una cantante neo melodica e manco mezzo accenno di sonorità dubstep o elettroniche o hip-hop. A vivere in questo paese, mi sento ogni giorno di più come Marty McFly quando suona Johnny B. Goode in Ritorno al futuro.

A dare man forte a canta Napoli arriva anche Vincenzo Montella. Non si capisce perché. Ah già, perché una volta giocava nella Sampdoria e Fazio tiene alla Sampdoria e allora a questo punto: dov’è Pietrone Vierchowod?

Quindi sempre dal mondo del calcio, arriva pure Angelo Obinze Ogbonna. Chi è, la versione fabio fazio buonista di Balotelli?

Guest Twitter
Massimo Coppola ‏@massimcoppola
Riuscitissima l'ideona di trasformare #Sanremo2013 in una grottesca pubblicità progresso.

Un'Armata di ubriaconi
Quindi è il turno dell’ospite musicale internazionale.
Ehm, più o meno internazionale.
Ehm, più o meno musicale.
Okay, è Toto Cutugno, che ci propone un brano inedito: “L’italiano.” E lo fa con l’Armata Rossa, ovvero un branco di soldati ubriachi cui Putin ha concesso una serata di libertà, per andare a fare bisboccia e saccheggiare una città a caso della Liguria.
Non per usare la solita frase trita e ritrita populista, ma noi paghiamo davvero il canone per questo?

“Basta, vai via, pirla. E pure populista di un Cannibal!”

Guest Twitter
Andrea Scanzi ‏@AndreaScanzi
Questo "La la la la la la" dell'Armata Rossa cotugnata è una porta che si apre sull'Armageddon #sanctusremus

Florence Welch.
Sì vabbé, buonanotte gente!
Chiara
Ultima in gara, per questa sera, è Chiara.
Chiiiiiii-ara?
Chiara è la vincitrice di X-Factor. A quanto dicono. E non è nemmeno così come pensavo. Ma dev’essere l’effetto Cotugno. Dopo mezzora di Toto Cutugno, che avrei gradito persino Laura Pausini…
Oddio, Laura Pausini probabilmente no, però questa Chiara sì.
La prima canzone “L’esperienza dell’amore”, è firmata da Zampaglione dei Tiromancino. In pausa dalla sua carriera come regista horror. Anzi no, perché Sanremo è molto più horror dei suoi film. Voto 6,5/10
Seconda canzone “Il futuro che sarà” scritta da Francesco Bianconi dei Baustelle e quindi respect, gente. Respect.
Oddio, il pezzo a dirla tutta non è che sembri proprio uno dei migliori mai scritti dal baustelle, comunque l’andamento tango ha il suo perché è questa Chiara sembra già meglio degli altri. Marta sui Tubi a parte, ovviamente. O è solo l’effetto Cutugno a farmelo credere? Voto 7-/10
Il televoto decreta che andrà avanti il secondo pezzo, quello baustelliano. Giusto così.

Avevano detto che le canzoni erano di una certa qualità.
Io, dopo aver sentito i primi 7 artistoni in gara, mi concentrerei su quel “certa” che può assumere un significato mooolto ampio.

Chiudo questo primo post sanremese con una proposta shock:
se vengo eletto, al primo consiglio di ministri, eliminerò il Festival di Sanremo!

“Basta politica. Vai via, pirla!”

E comunque avevo ragione fin dall'inizio: il Festival di Sanremo fa cagare.

P.S. Anche se fa cagare, ricordate di seguire il Festival Cannibale su Twitter.

giovedì 7 febbraio 2013

RE DEL CINEMA SELVAGGIO

Io la settimana scorsa vi avevo avvisati. Ve l’avevo detto di risparmiare i soldini per le super uscite di questo week end, ma voi niente. Siete andati a vedere quelle gran menate di Les Misérables e The Impossible o quella delusione di Looper. E così adesso siete al verde e siete costretti a perdervi dei filmoni imperdibili. Questa è la fine che si merita chi ignora i consigli cannibali per stare a sentire quelli di Mr. Ford.
Adesso cosa vi devo dire? I modi per procurarsi i soldi sono i più variegati, dall’elemosina fino al lavoro più vecchio del mondo, quindi vedete di trovarli per guardarvi questi film.
E la prossima volta date ascolto a un cretino. Cioè a me.

"Appunti su come realizzare un gran bel blog: grazie Cannibal!
Appunti su come NON realizzare un gran bel blog: grazie Ford!"
Zero Dark Thirty di Kathryn Bigelow
Il consiglio di Cannibal: se non lo guardate, per me valete quanto Ford: ovvero zero (scherzo ahahah, però se provate a non vederlo siete dei brutti cattivoni peggio di Bin Laden).
Bin Laden a dargli la caccia c’ha Jessica Chastain. Io a darmi la caccia c’ho Mr. Ford.
No, dico: vi sembra ci sia una giustizia in questo pazzo mondo?
E vi sembra ci sia giustizia se un super filmone del genere, un’autentica lezione di storia moderna, è destinato a perdere ai prossimi Oscar contro la mediocre lezione vecchio stile di Mr. Spielberg?
Chissà però che a Kathryn Bigelow non riesca la magia di nuovo, e il suo Zero Dark Thirty agli Oscar faccia saltare per aria Lincoln, come nel 2010 The Hurt Locker aveva fatto con Avatar, o come faccio io in ogni Blog War contro Ford?
Recensione cannibale in arrivo a breve.
"Signor Ford, mi può aprire? Sono il nuovo postino..."
Il consiglio di Ford: Zero Cannibal, molto Ford.
Dopo lo strepitoso weekend di Django e Frankenweenie, questo inizio duemilatredici regala un'altra tornata di uscite con due filmoni che riescono a mettere d'accordo perfino i due nemici più agguerriti della
blogosfera: Bush e Bin Laden? Berlusconi e tutti i sani di mente?
Ebbene no, Ford e Cannibale.
La Bigelow torna a tre anni di distanza da The hurt locker - che aveva spiazzato tutti rubando la statuetta come miglior film al più quotato Avatar - e lo fa con un film strepitoso, asciutto e tecnico all'inverosimile, con un cast perfetto ed un finale pazzesco. Una roba in pieno stile Michael Mann ma con ancora più palle. Grande Kathryn. E grande Cinema.
Recensione fordiana a brevissimo.

"Macché Fordino, io voglio scontrarmi con papà Ford. Lo metto K.O. quando voglio!"
Re della terra selvaggia di Benh Zeitlin
Il consiglio di Cannibal: Ford è un selvaggio, ma non è il re della terra selvaggia
Secondo filmone della settimana da non perdersi assolutamente è questo Beasts of the Southern Wild, di cui potete vedere una diapositiva anche come header del mio blog e purtroppo ora pure sul blog di Ford. Questo film è uno dei migliori esordi nel cinema americano degli ultimi tempi, una visione estremamente interessante, già presente nella mia top 10 dei film 2012 e finalmente in uscita anche nelle sale italiane, seppure temo in un numero ridotto di sale.
Una pellicola talmente bella da essere riuscita a mettere d’accordo sia il Re, cioè io, che il Selvaggio, cioè Ford.
Recensione coming soon.
Il consiglio di Ford: lasciate la corona al Cannibale, io mi prendo le Terre selvagge.
Ed ecco quello che non solo è il secondo filmone della settimana, ma che rischia di essere anche uno dei filmoni dell'anno per il sottoscritto, riuscito anche - grazie alla sua indiscutibile bellezza - a convincermi a rompere l'incantesimo di cambiare l'header solo ed esclusivamente nel giorno del mio compleanno, oltre che nell'ancor più ardua impresa di mettere d'accordo me - il Selvaggio - o il Cannibale - come diceva Raimi, "il Re del cazzo e della merda" -.
Inutile dire che perdendolo scatenereste il lato più selvaggio delle mie bottigliate.
Ed ecco la recensione fordiana.

"Ford, anche tu sei passato ai Blu-ray? Il mondo è davvero cambiato!"
Warm Bodies di Jonathan Levine
Il consiglio di Cannibal: sicuramente meglio del body (pseudo) palestrato di Ford!
Dopo due filmoni come quelli sopra elencati, per questa settimana possiamo ritenerci più che soddisfatti. Attenzione però anche a questo Warm Bodies, che potrebbe essere una piacevole sorpresa. Venduto come il nuovo Twilight, o come il Twilight con gli zombie al posto dei vampiri, in realtà fin dal trailer promette una dose di umorismo (volontario) decisamente maggiore a quello della saga tanto amata dal mio rivale Mr. Emo Ford.
Il consiglio di Ford: warm sarà meglio del cold della pelle cannibalesca, ma non mi pare comunque gran roba.
Filmetto che pare stia andando discretamente bene negli USA e venduto come erede della pessima tradizione di Twilight, potrebbe essere un riempitivo buono per qualche bottigliata, anche se in una settimana con due filmoni come quelli sopra citati c'è davvero poco spazio per qualsiasi altra visione. Compresa quella del Cannibale.

"Grazie Cannibal per avermi passato la tua fonte di cultura principale!"

"Che ti bevi? WhiteRussian? Sei proprio un fordiano senza speranza.
Sarà per questo che non azzecchi più un film decente da anni..."
Broken City di Allen Hughes
Il consiglio di Cannibal: Ford and the City
Già mega floppone negli Stati Uniti, questo Broken City si presenta come l’ennesimo action vecchio stile che ormai has broken the balls, buono giusto per i palati alla buona come Mr. Ford.
Se a ciò aggiungiamo un ensemble di attori che non mi sono mai piaciuti, Mark Wahlberg, er Gladiatò e Catherine Z Jones, più la regia di uno dei due fratelli Hughes (si sono separati?), quelli di filmetti dimenticabili come La vera storia di Jack lo Squartatore e Codice: Genesi, l’impressione è quella di una pellicola davvero broken. Ma sono sicuro che il mio blogger rivale proverà a spacciarcelo come nuovo imprescindibile capolavoro del Cinema mondiale.
Il consiglio di Ford: io brokerei volentieri il Cannibale, ma quello continua a scapparmi neanche fosse Osama Bin Laden!
Filmetto che non mi dice niente nonostante il cast e la materia decisamente fordiana: utile come passatempo, non credo che, dopo le visioni di Zero dark thirty e Beasts of the Southern Wild, sarà in
cima ai miei pensieri per molto. Un po’ come le opinioni del mio rivale quando cerca di spacciare qualche ridicola robetta radical chic per nuovo Capolavorone del Cinema.

"Se mi votate, vi restituisco il vecchio Ford pane e salame di una volta."
S.B. Io lo conoscevo bene di Giacomo Durzi, Giovanni Fasanella
Il consiglio di Cannibal: io S.B. non lo voglio conoscere, e nemmeno J.F.
Berlusconi è ovunque. A Servizio Pubblico, al TG5, a Studio Aperto, anche su Rai 3, persino a Bim Bum Bam e su Rai Yoyo.
E dobbiamo vedercelo pure al cinema?
Ma per favore… Preferisco vedermi il documentario di Ford che partorisce il suo primo figlio, almeno mi faccio due risate.
Il consiglio di Ford: S. B. ha rotto il cazzo. Basta.
Solo il pensiero che possa di nuovo vincere le elezioni - e le vincerà, che credete!? - mi fa venire voglia di fare un pellegrinaggio a Casale e farmi una maratona di tutti i film preferiti del Cannibale per farmi più male possibile e morire di una morte lenta, devo sorbirmi anche la sua presenza al Cinema, prima che accada di nuovo l'inevitabile disastro italiano?
Anche no, grazie.

Primo giochino della settimana: quale tra questi è Mr. Ford?
Cirque du Soleil 3D: Mondi lontani di Andrew Adamson
Il consiglio di Cannibal: mondi lontani, da me sicuramente
3D.
Circo.
Produzione di James Cameron.
AAARGH!
Con un trucco di prestigio io svanisco, lasciando la visione a quel pagliaccio di Ford.
Il consiglio di Ford: Cannibale, ti ho trovato un lavoro al circo come cibo per le tigri.
Onestamente non amo questo tipo di operazioni biecamente commerciali, così come detesto il 3D. Ma mi viene da spezzare una lancia sia per il Cirque du Soleil - sono professionisti incredibili - sia per Julez che
non solo me l'ha fatto conoscere, ma si è dilettata nell'arte circense per un po’. Non per nulla ogni giorno tiene a bada una bestia come il sottoscritto.

Secondo giochino della settimana: quale tra questi è Animal Kid?
Zambezia di Wayne Thornley
Il consiglio di Cannibal: zzz che sonno
Pellicoletta d’animazione indirizzata al pubblico dei più piccoli. Cioè a Ford.
Per suo figlio, visto che è appena diventato papà?
No, proprio a lui, che in queste bambinate assurde ci sguazza alla grande. Io lo evito, altrettanto alla grande.
Il consiglio di Ford: in Zambezia ci mando il Cannibale, lui che ama tanto l'avventura!
Altro filmetto trascurabilissimo che in pieno clima Fordino, però, potrei anche schiaffarmi giusto per bastonare un po’ tutto quello che non è targato Pixar o Miyazaki. Non mi ispira per nulla, ma del resto neppure Peppa Kid, e invece sono qui a scrivere con lui tutte le settimane, quindi un sacrificio ci può anche stare per un'ora e mezza scarsa!

"Un film sulle Blog War? Mmm, credo sia l'idea più assurda mai sentita!
Persino più della mia idea di diventare un attore..."
Studio illegale di Umberto Carteni
Il consiglio di Cannibal: leggere WhiteRussian dovrebbe essere illegale
Per la seconda settimana di fila, il mondo dei blog entra in quello del cinema. Perché è in lavorazione un film bellico dedicato agli scontri tra me e Ford? Purtroppo per noi e per i nostri portafogli, no. Se la settimana scorsa c’era l’horror Cose cattive ad avere per protagonisti un gruppo di blogger, adesso arriva Studio illegale, film con Fabio Volo, personaggio che stranamente non sta antipatico né a me né a Ford, e che è ispirato al romanzo Duchesne, a sua volta tratto dal blog di Federico Baccomo.
In attesa che anche WhiteRussian e soprattutto Pensieri Cannibali possano trovare uno sbocco (letteralmente) in libreria e magari pure al cinema, non mi sento di attaccare questo film, probabilmente non eccelso, ispirato al lavoro di un “collega” blogger. Anche perché l’unico blogger che mi diverto ad attaccare, e a spernacchiare PRRR, è Ford.
Il consiglio di Ford: dovrebbe essere immediatamente reso legale un bel filmone tratto dalle Blog Wars!
Negli ultimi giorni la mia vita da pendolare è stata vittima di un bombardamento continuo del trailer di questo film con protagonista Fabio Volo, uno che sta sulle palle a moltissimi e che, al contrario, mette d'accordo sia me che il Coniglione qui presente in quanto a simpatia. Sinceramente non mi dice granché, e di sicuro lo eviterò, ma continuo a sperare che un giorno anche le battaglie tra WhiteRussian e Pensieri Cannibali finiscano al Cinema, in libreria o in qualsiasi altro posto che permetta a me di finire di pagare il mutuo e al Cannibale di uscire finalmente da casa e liberare i suoi poveri genitori dalla presenza di un ospite decisamente scomodo.

Cannibal Kid e Mr. Ford in un'inedita veste danzereccia.
Nederlands Dans Theater - Crystal Pite di Crystal Pite
Il consiglio di Cannibal: film sul ballo, ma non da sballo
Le vie della distribuzione italiana sono infinite e del tutto misteriose. Mentre capolavori come Holy Motors o film con attori di richiamo come ad esempio Nicole Kidman non riescono ancora ad arrivare nei nostri cinema, una pellicola sul balletto di cui in rete non ci sono info e non si capisce se è un documentario o cosa, esce nelle sale italiane. Non so in quante, però esce. Questo film non viene nemmeno indicizzato su IMDb e se un film non è indicizzato su IMDd, o su Pensieri Cannibali, vuol dire che non esiste. Se di un film invece se ne parla bene su WhiteRussian, attenti: è una sòla assicurata!
Il consiglio di Ford: se riuscite a trovare una sala che lo proietta, vi pago da bere. Altrimenti lo pagate voi a me. E lì sono cazzi amari! Ahahahahah!
Pellicola sconosciuta credo a chiunque tranne che ai suoi autori - e forse neppure a loro - incentrata sul balletto che finirà forse in una sala d'essai conosciuta solo ai suoi proprietari - e forse neppure a loro -, questo Nederlands danse theater fa sorgere numerosi interrogativi a proposito delle scelte della distribuzione italiana. O forse da soltanto l'ennesima conferma della sua assurdità. Del resto, in quale Paese Beasts of the Southern Wild può essere tradotto come Re della terra selvaggia? Solo nella Terra dei cachi.
Perché neppure a Casale si oserebbe tanto!

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