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lunedì 25 marzo 2013

IO E TE TRE METRI SOTTO IL SUOLO

Io e te
(Italia 2012)
Regia: Bernardo Bertolucci
Sceneggiatura: Niccolò Ammaniti, Umberto Contarello, Francesca Marciano, Bernardo Bertolucci
Cast: Jacopo Olmo Antinori, Tea Falco, Sonia Bergamasco
Genere: voglio andare a vivere in cantina
Se ti piace guarda anche: Come te nessuno mai, Io ballo da sola, The Dreamers

Il problema del cinema italiano…
Mi correggo subito: uno tra i tanti problemi del cinema italiano è il mancato ricambio generazionale. Caratteristica che d’altra parte permea tutta la società italiota. Se una pellicola adolescenziale, tra l’altro una delle migliori pellicole adolescenziali italiani recenti, deve venirla a girare un regista classe 1941, per risparmiarvi i calcoli significa che ha 72 anni, non siamo messi tanto bene.
Bernardo Bertolucci completa la sua specie di trilogia adolescenziale composta da Io ballo da sola e The Dreamers - I sognatori con Io e te, un film piccolo e semplice che racconta una storia piccola e semplice, liberamente ispirata dal romanzo omonimo di Niccolò Ammaniti, scrittore della generazione cannibale che ha anche collaborato alla stesura della sceneggiatura.

"Oddio, che mal di pancia!"
Breve bignami delle esperienze ammanitiane al cinema: il suo buon esordio letterario Branchie è stato trasformato in un pessimo film con Gianluca Grignani (!), ma ancor prima il suo racconto L’ultimo Capodanno dell’umanità è stato trasposto al cinema da Marco Risi con una pellicola intitolata semplicemente L’ultimo capodanno. Quindi Io non ho paura è stato reso in maniera convincente da Gabriele Salvatores e lo stesso Salvatores ha realizzato anche Come Dio comanda con Filippo Timi, a mio avviso il migliore tra i suoi adattamenti filmici. Fine del breve bignami delle esperienze ammanitiane al cinema.

Dicevamo, o meglio dicevo che è una storia piccola e semplice, e intima oserei aggiungere: Lorenzo è un ragazzino di 14 anni che deve andare in gita con la scuola in settimana bianca però che palle, non c’ha voglia di andare e così decide di farsi una settimana da solo indisturbato in cantina, all’insaputa della madre rompi e della scuola. E sapete cosa vi dico? Fa bene. Io con la scuola sono stato in gita a Barcellona ed è stato molto divertente, però, in generale, fanculo le gite scolastiche! Soprattutto la settimana bianca.
Il suo ritiro spirituale in cantina verrà però interrotto dall’irrompere casuale di una ragazza…
E qui già so cosa pensate. E lo so. Siete i soliti maliziosi. Eh eh, furbetti. Per di più considerando come il titolo del film sia il romanticissimo Io e te. E invece…

ATTENZIONE SPOILER
La ragazza che piomba in cantina è Olivia, la sua sorellastra. Stesso padre, diversa madre. Quindi niente tresca amorosa. Oppure ci sarà una tresca incestuosa?
Questo non ve lo dico. Tocca a voi scoprirlo, toccatelli lettori cannibali.

"Kid, ma come diavolo cucini?"
La cosa più piacevole di questa pellicola è la sua leggerezza, cosa che la rende una delle visioni italiane più intriganti e piacevoli degli ultimi tempi. Oddio, leggerezza sì, eppure il protagonista è bello pesantino. Il classico 14enne narciso, egotomane, incazzato con il mondo. Chissà chi mi ricorda? E pure Olivia è bella incasinata, da brava tossica che tenta di rehabilitarsi quale è. Visto che in rehab non ci vuole andare no no no, si fa una settimana di rehab nella cantina insieme al fratellastro. Risultato? I due legheranno, però non si tratta della solita ricongiunzione famigliare strappalacrime. Altro elemento che poteva scadere nel patetismo più patetico è il rapporto di Lorenzo con la nonna in punto di morte. Invece no. Nemmeno questo è stucchevole. Non più di tanto.

"Appunti per il futuro: non accettare mai più un invito a cena di Cannibal Kid."
Bernardo Bertolucci seduto sulla sua sedia a rotelle si diverte a guardare come da uno spioncino questi due ragazzetti, ragazzino lui, ragazza più adulta lei. Gioca con le riprese divertendosi come un regista esordiente. All’inizio aveva anche pensato di cimentarsi con il 3D ma poi ha pensato di lasciare ‘ste cagate a James Cameron e girare con la cara vecchia affidabile pellicola 35mm, anche perché per un film del genere il 3D non avrebbe avuto un gran senso.
La cosa ancora più bella di Bertolucci è però la fiducia che ripone nei giovani, merce rara di questi tempi in Italia, non solo a livello cinematografico. Non guarda ai ragazzi come a una minaccia, ma come a una risorsa. La pellicola si regge quasi interamente sui due giovani protagonisti, gli Io e te del titolo. Lorenzo è interpretato dal super esordiente Jacopo Olmo Antinori, uno che non era mai comparso prima da nessuna parte. Non ha mai nemmeno fatto un filmino con il cellulare. Prima assoluta su schermo. Questo Jacomo Olmo oltre al nome ha pure un volto particolare. Naturalmente è ancora acerbo e ha la faccia butterata dall’acne, fatto che lo rende perfetto per la parte. Farà strada, non farà strada? Questo non lo so.
Difficile pronosticare anche il futuro della protagonista femminile, Tea Falco, una Blake Lively terrona. Lei un’esperienza cinematografica ne I vicerè e una televisiva ne Il giovane Montalbano le ha fatte, ma è comunque una quasi esordiente pure lei. Segno che Bertolucci nel ricambio generazionale ci crede. Uno tra i pochi in Italia. Anziché prendere qualche raccomandato o qualche pirlone dai Cesaroni o da qualche fictionona del genere, ha preso due volti nuovi, belli freschi. Non attori fenomenali, ma potenziali talenti da plasmare.

Il film ambientato in canteena si allontana inoltre dalle solite storielle teen cui siamo abituati in Italia. Niente moccianate, deo gratias, mentre si viaggia più dalle parti della Nouvelle Vague, si veda l’omaggio finale a I quattrocento colpi di Truffaut. Nonostante questo, Io e te non sfugge del tutto al solito problema del nostro cinema: una sceneggiatura non così esaltante. I dialoghi non sono infarciti di banalità, e già di questo possiamo gioire, ma la vicenda più che semplice, è persino troppo esile. Fondamentalmente è la storia di un ragazzo solo che fa una settimana di chiodo da scuola, per allontanarsi da tutto e da tutti, e invece riesce ad avvicinarsi a qualcuno. A una ragazza sola.
(voto 7/10)


giovedì 25 ottobre 2012

Le belve di Satana

"Ma dimmi te se dovevo farmi convincere da Ford a mascherarmi come un wrestler..."
Settimana d’autore, questa qua.
Questo weekend tornano infatti sugli schermi italiani Oliver Stone, Bernardo Bertolucci e Michael Haneke.
E sti capperi!
Per dei film d’autore, ci vanno naturalmente anche dei commenti d’autore, quelli garantiti dal vostro fido Cannibal Kid.
Ad abbassare il livello qualitativo cinematografico ci pensano però un’altra serie di uscite che si preannunciano meno prelibate, così come i miei autorevoli commenti sono bilanciati da quelli sballati e oserei direi perfino spregevoli usciti dalla mente sempre più malata di Mr. James Ampliford.
Ma ora basta: spazio ai film!

"Sono talmente ansioso di conoscere l'opinione cannibale
sul nostro film, che non ho nemmeno voglia di fare all'amore con te, Blake."
Le belve di Oliver Stone
Il consiglio di Cannibal: le belve di Stone ci piacciono, quella belva di Ford no!
Oliver Stone non è sempre garanzia di capolavoro, però è sempre garanzia di pellicola quanto meno interessante. E qui sembra tornare sui sentieri maligni di Natural Born Killers, il suo film che personalmente preferisco. Super cool poi il cast in cui tra i tanti svettano la gossip girl Blake Lively e il kick ass Aaron Johnson.
In più, è tratto da un romanzo di Don Winslow che mi pare non avesse convinto molto il mio blogger rivale Ford. Il che non può che giocare a favore della pellicola!
Il consiglio di Ford: poco fumo e tanta erba!
Partiamo dal principio: io adoro Don Winslow, ed alcuni dei suoi romanzi sono tra i miei preferiti in assoluto nell'ambito del crime novel. Purtroppo, Le belve è stato il suo lavoro che meno ho amato: troppo spocchioso e palaniukiano, autocelebrativo e finto giovane. Ed ecco che non faccio neppure in tempo a bottigliarlo che Stone ci piazza un film con uno dei fordiani nascenti - Taylor Kitsch, il Riggins di Friday Night Lights - che potrebbe diventare la proposta tamarra del mese.
Non nutro grandissima fiducia, e sento già i finti saputelli del Cinema che lo bolleranno come un cult imperdibile, ma di sicuro in settimana non si troverà di meglio. A meno che non corriate a rivedervi Killer Joe.

"Sono talmente preso dalle lettura del libro di Cannibal,
che non ho nemmeno voglia di fare all'amore con te, bella figona sconosciuta."
Io e te di Bernardo Bertolucci
Il consiglio di Cannibal: io e te, Ford. Non saremo mai amici.
Una pellicola teen firmata da un regista ultrasettantenne? Bernardo Bertolucci fa il ggiovane con questo Io e te, film che ha già scatenato entusiasmi e qualche critica. A quasi dieci anni dal suo ultimo piuttosto riuscito, seppure non un cult assoluto, The Dreamers, Bertolucci mi ispira fiducia. In fondo, è pure lui un po’ come Oliver Stone, capace di fare pellicole più o meno riuscite, ma che se non altro difficilmente lasciano indifferenti.
Io e te, Ford?
Non esiste nessun “io e te”. Esiste modestamente un Dio, cioè io, e poi, a parte, esiste un te, che se ne sta per i cavolacci suoi.
Il consiglio di Ford: io e te, Cannibale, non possiamo essere uniti in amicizia neppure da Bertolucci!
Il ritorno in sala di uno dei grandi Maestri del nostro Cinema dovrebbe da solo valere il biglietto ed il consiglio a scatola chiusa. Purtroppo, però, con il tempo ho imparato a diffidare di Bertolucci quasi quanto io diffidi dei consigli cinefili del Cannibale, considerata la delusione e le bottigliate scatenate da alcuni suoi lavori universalmente riconosciuti come filmoni - Io ballo da sola o Piccolo Buddha, tanto per citarne un paio -. Considerato che sono ancora in arretrato con Garrone, Virzì, Ciprì e Bellocchio, questo passa in quarta fila. Per essere buoni.

"Smettila di volermi rubare l'Ampliford. Fattene uno tuo, Ford!"
Amour di Michael Haneke
Il consiglio di Cannibal: amour. Per Ford? Ma no, per Haneke!
Michael Haneke, regista bastardissimo quanto geniale, alle prese con un film d’amore?
Ne potrebbe venire vuori qualcosa di davvero particolare e inaspettato, un po’ come Cannibal alle prese con un action, o Mr. Ford alle prese con un bel film.
Dopo quel capolavoro de Il nastro bianco, le aspettative per la Palma d’Oro di Cannes 2012 sono alte, altissime, anche se, certo, la storia d’amore tra due vecchini sa più di fordianata che di roba per fine young cannibals.
E comunque arriverà nelle solite 2 sale in croce in tutta Italia e quindi ci toccherà aspettare l’arrivo in rete… pardon, l’uscita in DVD.
Il consiglio di Ford: un amour di film, finalmente!
Haneke. Ovvero Funny games, Il tempo dei lupi, Niente da nascondere, Il nastro bianco. Questo è il suo nuovo film. Ha vinto la Palma d'oro all'ultimo Festival di Cannes. Se ve lo perdete, giuro che appena mi capitate sotto mano vi pesto più di quanto pesterei Suocera Kid. E voi tutti sapete bene quanto lo pesterei.

"Mi è piaciuta un sacco l'ultima visione consigliata da Ford,
però adesso vado a sboccare!"
The Possession di Ole Bornedal
Il consiglio di Cannibal: ne conosco già uno, di tipo vittima di una Possession, e mi basta
Filmettino horror della settimana, che in periodo halloweenesco potrebbe suscitare anche una certa curiosità, ma che con grande probabilità si rivelerà la solita schifezzina buona giusta per i palati meno raffinati e più fordiani.
Se voglio passare un Halloween davvero terrorizzante poi, non c’è film che valga quanto un giro dalle parti di WhiteRussian.
Buah ah ah!
Il consiglio di Ford: tenete il Cannibale chiuso nella scatola!
Horror di matrice demoniaca che mi attrae quasi meno di quell'abominio di L'altra faccia del diavolo, e che può essere finirò per guardare giusto per avere l'ennesimo possibile candidato per la classifica del peggio dell'anno che si avvicina a grandi passi con il Nachele. Una robetta, comunque, che farà cagare sotto il mio antagonista dal cuore deboluccio ma che, probabilmente, nel sottoscritto susciterà soltanto grasse risate.

"Al cinema con Ford??? Devo anche rispondere?"
Alla ricerca di Nemo di Andrew Stanton
Il consiglio di Ford: basta, basta, basta con le riedizioni in 3D. Cazzo.
Come tutti voi ben sapete, adoro la Pixar e la quasi totalità della sua produzione. Nemo è uno dei titoli di maggior successo degli ormai mitici e suddetti Studios, e pur non essendo tra i miei più amati è sempre
riuscito a conquistarmi. Ma davvero, non voglio più vedere un film già visto in sala giusto per
spremere ancora un pò i poveri cristi costretti a portare i bambini a rimbambirsi con il 3D.
Davvero. Che queste operazioni siano messe fuorilegge.
Il consiglio di Cannibal: alla ricerca del cervello di Ford
Io queste riedizioni in 3D eviterei persino di commentarle, ma bimboFord ci tiene proprio e quindi mettiamo pure queste tra le uscite della settimane…
Alla ricerca di Nemo è tra i film più carini della ruffianissima Pixar, ma certo non è un capolavoro. Rifare uscire una pellicola così recente solo per scucire qualche soldo col treddì è poi un’operazione che ormai non riesce a fregare nemmeno i più ingenui come Ford. Capito, Pixar?

"Ambra, non è che devi offenderti tutte le volte che ti dico che come
attrice fai pena. E' così, punto e basta. Guarda Ford: ormai sa di essere
un blogger ridicolo e non se la prende nemmeno più quando glielo ricordo..."
Viva l’Italia di Massimiliano Bruno
Il consiglio di Cannibal: abbasso l’Italia
Ci sono quelli che si vantano di essere nazionalisti e io invece no.
Io sono antinazionalista e antifordista. Soprattutto antifordista.
Ford invece non so se sia antinazionalista, ma di sicuro so che è anticinema.
Dopo un (presumibilmente) classico horrorino poco horrorifico come The Possession, ecco che Viva l’Italia potrebbe rivelarsi la classica italiana molto horrorifica. La classica commediola poco divertente con per di più pretese di satira socio-politica sul nostro paese. La presenza di Ambra Angiolini nel cast fa pensare al peggio, però il regista Massimiliano Bruno con la sua opera prima Nessuno mi può giudicare aveva fatto un film non bello, assolutamente no, ma (quasi) decente. Chissà se riuscirà a ripetere l’impresa, perché fare un film italiano decente ormai è una vera impresa. Quasi come trovare una soluzione alla crisi.
Economica?
No, del blog WhiteRussian. Sono settimane che non azzecca più un post decente…
Il consiglio di Ford: viva l'Italia, se per una settimana evita di proporci schifezze nostrane in sala.
Sarebbe stato davvero molto strano incappare in un weekend privo della consueta uscita inutile made in Terra dei cachi. Questa, in particolare, pare talmente tanto inutile da farmi rivalutare il valore del mio avversario, il non plus ultra dell'inutilità Cucciolo eroico. Comicità spicciola, Placido scatenato, politica o presunta tale, e Rocco Papaleo. Basta parte seconda. Mettiamo fuorilegge anche lui.

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