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sabato 19 luglio 2014

UN DISCO (MA ANCHE PIÙ DI UNO) PER L’ESTATE



Questo sabato nello spazio musicale di Pensieri Cannibali non vi propongo una delle mie solite classifiche. Perché non di sole Top 10 si vive… Anche se io faccio fatica a farlo.
Questa settimana, ecco per voi una serie di dischetti (alcuni più e alcuni meno) consigliati usciti nelle ultime settimane/mesi e che ben si prestano a un ascolto estivo.

Lana Del Rey “Ultraviolence”
A forza di giocare ai “Video Games”, Lana Del Rey è salita di livello. Il precedente “Born to Die” era più che altro una raccolta di pezzi messi insieme sulla scia del successo dei singoli. Le grandi canzoni c’erano, ma mancava un disegno complessivo. Il nuovo “Ultraviolence” invece centra in pieno l’obiettivo. Non solo ci sono le singole grandi canzoni, dal gusto retrò estivo di “West Coast” alla meravigliosa “Shades of Cool” passando per la trip-hoppeggiante "Money Power Glory". Questa volta c’è un disco vero e proprio, un Album con la A maiuscola. Ottimamente prodotto da Dan Auerbach dei Black Keys, Ultraviolence è proprio come Lana: dannatamente affascinante. Un lavoro pop dall’attitudine rock, dal suono vintage e contemporaneamente moderno. L’esame di maturità passato a pieni voti della popstar più figa dei tempi attuali. Lana Del Rey, born to shine.
(voto 8/10)




Black Keys “Turn Blue”
Il buon Dan Auerbach ha dato tutto se stesso come producer per il nuovo album di Lana Del Rey. Peccato che con la sua band sembra non aver fatto altrettanto. “Turn Blue” si avvale del tocco di classe del producer Danger Mouse ma, nonostante le belle atmosfere retrò Sixties/Seventies, sembra carente da un punto di vista dell’ispirazione e a tratti pure un po’ moscetto. Mancano le canzoni davvero memorabili, in pratica. L’estate 2014 a livello di rock non offre però molto di meglio quindi, se cercate un dischetto chitarristico decente, “Turn Blue” potrebbe farvi comunque felici.
(voto 6/10)




Noisia “Purpose EP”
La mia fissa musicale del momento. Gli olandesi Noisia hanno già pubblicato vari lavori, ma l’impressione è che il meglio lo debbano ancora offrire. Il loro nuovo EP “Purpose” è una bomba totale che fa salire l’attesa nei confronti di un loro nuovo album vero e proprio.
Sì, però che suono hanno, 'sti orange olandesi?
I Noisia recuperano il drum’n’bass degli anni ’90 fondendolo con le sonorità dubstep di oggi e con in più, tanto per non farsi mancare niente, pure una spruzzata di atmosfere cinematografiche. Tra echi di Prodigy, Skrillex, Squarepusher, Aphex Twin e Burial, i Nosia sono il gruppo più devastante che potete trovare in giro oggi.
(voto 7,5/10)




Kasabian "48:13"
I Kasabian sono un gruppo che mi è sempre piaciuto, ma che non ho mai amato. Non del tutto. Con il loro mix di sonorità elettroniche e attitudine da rocker de ‘na vorta, mi paiono una versione di serie B dei Primal Scream. Ad avercene, di Primal Scream di serie B, però gli originali non si superano. Con questo nuovo album i Kasabian proseguono nella stessa direzione, questa volta più orientati sul fronte electro del loro spettro sonoro. Uuuh, spettro sonoro, che paura!
Nonostante qualche buon pezzo e nonostante il disco nella sua varietà riesca a tenere desta l’attenzione dall’inizio alla fine, i miei sentimenti nei loro confronti non cambiano nemmeno questa volta. Mi piacciono, ma non li amo.
(voto 6,5/10)

P.S. Titolo e copertina del disco sono tra i più osceni dell'anno. E forse di sempre.




Alizée “Blonde”
Alizée non è più la Lolita che conoscevamo un tempo. Ormai è una trentenne ed è pure mamma, nonché una delle popstar più interessanti oggi in circolazione. Capace di cambiare pelle come la Madonna dei tempi migliori, la francesina giunta già al suo sesto album abbandona la strada retrò percorsa con il precedente “5” per darsi un’aria più sbarazzina. Si è così fatta bionda e ha realizzato un disco di electro pop leggero e frizzante, perfetto per la stagione, con dentro varie potenziali hit. Se solo le radio si decidessero a trasmetterla, la title track “Blonde” per esempio potrebbe essere uno dei pezzoni dell’estate 2014. Invece di "Mamma Mia (He's Italiano)" di Elena feat. Glance...
(voto 6+/10)




Klaxons "Love Frequency"
Strano il percorso dei Klaxons. Osannati persino oltre i loro reali meriti ai tempi del disco d’esordio “Myths of the Near Future”, per un breve periodo sono diventati i paladini della scena nu-rave e poi dopo non se li è più filati (quasi) nessuno con il secondo album “Surfing the Void”, che non era malaccio, e neppure ora con il nuovo e ancor più valido “Love Frequency” le cose sembrano andare per loro molto meglio. Che la stampa e il pubblico li ami o li odi, qui sulle frequenze di Pensieri Cannibali poco ci importa e continuiamo a suonarli sempre e comunque. A un volume esagerato.
(voto 7+/10)




Lily Allen "Sheezus"
Diludendo Lily Allen. Dopo due album di pura goduria pop tra i migliori del nuovo millennio, all’attesa opera numero tre la popstar inglese ha mancato il bersaglio. Alcuni brani come “Hard Out Here” e “Air Balloon” ci ricordano di come sia ancora l’allegra cazzona che abbiamo imparato a conoscere e amare, mentre con la sua cover di “Somewhere Only We Know” dei Keane riesce persino a far venire i brividi. Il resto della scaletta però convince poco e, nonostante qualche ammiccamento al dubstep come nel nuovo singolo “URL Badman”, la sua lunga assenza dalle scene sembra averla lasciata con un sound un po’ datato sulle spalle. Niente di troppo grave, in ogni caso. Speriamo che si tratti di una battuta d’arresto solo momentanea nel suo percorso e che Lily torni presto a fare il culo a tutte le colleghe dello showbiz.
(voto 5,5/10)




The Horrors “Luminous”
Chiudiamo questa rassegna con un gruppo che con l’estate non ha molto a che fare. Eppure i tenebrosi The Horrors a questo giro hanno realizzato un album più solare, rispetto ai loro standard e per quanto possa farlo una band che getta le sue radici nella musica dark e new-wave. Mica a caso il titolo è “Luminous”.
Il disco è sia una conferma che una mezza delusione. Una mezza delusione perché i loro primi tre album (l’acerbo “Strange House”, il capolavoro “Primary Colours” e il molto 80s “Skying”) erano del tutto differenti uno dall’altro, mentre questo non propone un nuovo cambio altrettanto rivoluzionario e sorprendente. Una conferma perché comunque la band continua a stazionare su livelli compositivi altissimi ed è persino cresciuta la sua capacità di creare atmosfere in grado di portare dentro un’altra dimensione. In ogni caso suonano ancora una volta perfetti. Perfetti per un’estate alternativa.
(voto 7,5/10)

lunedì 4 giugno 2012

Mtv Hunger Vampires Movie Awards 2012

Quando il vampiro non c'è, i tributi ballano...
Ieri notte si sono tenuti gli Mtv Movie Awards 2012, i premi-popcorn consegnati dal pubblico della rete americana alle pellicole più amate negli ultimi 12 mesi.
Il vincitore?
Quest'anno una grande sorpresa, una novità assoluta, un film che gli Mtv Awards precedenti non avevano mai premiato... Twilight. Se i primi 3 capitoli già non erano dei capolavori, l’ultimo Breaking Dawn – Parte 1 è qualcosa di davvero atroce e ridicolo. Eppure è stato incoronato miglior film dell’anno, confermando la supremazia dei twi-hards nelle votazioni in rete e battendo pure una delle pellicole teen più intelligenti degli ultimi tempi, ovvero Hunger Games.
Gli Hunger Games si sono comunque rifatt. Non uccidendo brutalmente i vampiri come si potrebbe immaginare, bensì conquistando 4 premi: come miglior attrice naturalmente ha vinto la grandiosa, stupenda, fenomenale, meravigliosa, unica Jennifer Lawrence (che però purtroppo non era presente all'evento). Scusate l’attacco di bimbominkiosità, ma comunque parlando di un programma di EmmeTiVì sono (in parte) giustificato.


Kristen Stewart si "fa".

E poi per gli Hunger Games premiati come miglior attore il simpatico Josh Hutcherson, riuscito a battere persino il lanciatissimo Ryan Gosling di Drive, Jen Lawrence + Josh Hutcherson VS. Alexander Ludwig per il miglior combattimento ed Elizabeth Banks che s’è beccata il premio per la miglior tra(n)sformazione su grande schermo grazie alla sua stralunata Effie Trinket molto Lady Gaga e molto trans.
4 awards per Hunger Games contro i "soli" 2 di Breaking Dawn, che oltre a quello (scandaloso) di miglior film s’è beccato pure quello per il Best Kiss, con la solita ennesima slinguata poco appassionata tra Kristen Stewart e Robert Pattinson. Il vampirello cosmopolita era però assente, probabilmente per farsi una trasfusione di sangue e cercare di riprendere un colorito umano, e allora Kristen per festeggiare si è limonata da sola sul palco.
I due staranno together forever per sempre? A novembre esce Breaking Dawn - Parte 2. Io pronostico la loro rottura per dicembre.

2 premi pure per Harry Potter, con l’ultimo (grazie a Dio e pure a Mago Merlino) episodio della saga: il Team Harry Potter ha vinto per il miglior cast e Daniel Radcliffe s’è beccato il titolo di miglior eroe dell’anno. E se è un eroe quello lì, viva gli anti eroi!
2 premi anche per Le amiche della sposa: a Melissa McCarthy per la miglior performance comica dell’anno (e ci può stare) e a tutto il cast per la scena più voltastomaco, quella delle protagoniste dopo aver mangiato al ristorante messicano, con tanto di cagata in mezzo alla strada della futura sposa (e direi che ci può stare pure questo award).
Il premio per il miglior dirtbag, il più grande pezzo di merda (cinematograficamente parlando) dell’anno è invece andato a Jennifer Aniston per il modestissimo Come ammazzare il capo… e vivere felici. Che poi considerare cattiva Jennifer Aniston in versione ninfomane ce ne va. Doveva ricevere semmai il premio di benefattrice dell'umanità dell'anno.

E poi e poi e poi, l’award di rivelazione dell’anno è andato alla sorprendente Shailene Woodley di Paradiso amaro, snobbata agli Oscar e premiata con i popcorn dei Movie Awards. Questa volta il pubblico di Mtv c’ha azzeccato. La miglior canzone in un film è risultata “Party Rock Anthem” degli LMFAO per 21 Jump Street. Film divertentissimo, canzone contagiosa ma anche piuttosto idiota, premio quindi del tutto regalato.
A proposito di momenti divertenti, la scenetta più spassosa è stata quella degli “Actors Anonymous”, con attori dei cast delle serie The Vampire Diaries, True Blood e Teen Wolf che sembrano avere sviluppato oramai una pericolosa dipendenza da parti fantasy.


"Grazie per il premio. Anche se non ho capito bene per cosa..."
Quest’anno gli Mtv Movie Awards, tanto per fare qualcosa di diverso, si sono inventati un nuovo premio del tutto pretestuoso: l’Mtv Trailblazer, il premio al miglior innovatore o precorritore dei tempi, in questo caso una precorritrice visto che è andato a Emma Stone. Grandissima Emma Stone, però le ragioni per offrirle un riconoscimento del genere sono del tutto sconosciute. Probabilmente era solo una scusa per pubblicizzare il nuovo Amazing (si spera) Spider-Man.
Premio speciale consegnato anche a Johnny Depp, in questo caso già più appropriato, nonostante lo scivolone in alcuni suoi ultimi film non proprio memorabili. Il Johnny s’è beccato l’Mtv Generation Award. Una maniera gentile, come lui stesso ha immaginato, di dirgli: “Johnny, forse è ora di ritirarti invece di rischiare di compromettere ulteriormente la tua carriera”.
Come ospiti musicali ci sono stati i Fun. con Janelle Monae, il rapper Wiz Khalifa e poi i Black Keys, che si sono esibiti con un chitarrista d’eccezione… ancora lui, Johnny Depp.
Tranquilli, per fortuna la Deliranza ce l’ha risparmiata!

sabato 7 gennaio 2012

MUSICA CANNIBALE 2011: Canzoni n. 20 - 11


Dopo le posizioni dalla 40 alla 31 e dalla 30 alla 21 e prima di scoprire le big 10 della top ten, ecco un’altra manciata di canzoni di vario genere e varia natura. Roba che ce n’è davvero per tutti i gusti.
In apertura, però, a sorpresa scatta il momento poesia:

Amate o schifate,
ma almeno oh gente prima ascoltate,
ridete o ballate
basta solo che rime di merda così voi non ne fate.

20. Woodkid “Iron”
Genere: fine del mondo
Il pezzo preferito da: Robert Downey Jr./Iron Man
La canzone più… epica e-fica dell’anno


19. Ida Maria “Quite Nice People”
Genere: ondeggiamento lento della testa
Il pezzo preferito dalla: quite nice people (cioè ben poca people)
La canzone più… trallalero trallalà dell’anno


18. S.C.U.M “Whitechapel”
Genere: dark glam
Il pezzo preferito da: William & Kate
La canzone più… nuziale dell’anno


17. Young The Giant “My Body”
Genere: on the rocks
Il pezzo preferito da: Golia
La canzone più… da urlo (anzi, da urla) dell’anno


16. Oh Land “White Nights”
Genere: oh pop
Il pezzo preferito da: tutti gli insonni
La canzone più… ninna nanna ninna oh dell’anno


15. Bloody Beetroots feat. Dennis Lyxzén “Church of Noise”
Genere: inno da Chiesa (alternativa)
Il pezzo preferito da: papa Ratzinger
La canzone più… devasto totale dell’anno


14. Black Keys “Lonely Boy”
Genere: roll’n’rock
Il pezzo preferito dal: tizio nel video (come poco visibilmente dimostra)
La canzone più… ooh-uooh-ooh dell’anno


13. Nero “Promises”
Genere: electro
Il pezzo preferito da: Franco Nero
La canzone più… promettente dell’anno


12. Blawan “Getting Me Down”
Genere: dubstep
Il pezzo preferito da: Radio Rinse FM
La canzone più… dubstepposa dell’anno


11. Lykke Li “I Follow Rivers”
Genere: indie pop
Il pezzo preferito da: Detective Conan
La canzone più… da inseguimento dell’anno

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