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domenica 23 dicembre 2012

LE MEGLIO SERIE TV 2012, 20-11


Quali sono state le serie tv dell’anno, almeno secondo il modesto parere del blog Pensieri Cannibali?
Calmi, calmini. Lo scopriremo domani.
Oggi vi segnalo una serie di serie di serie di serie di serie di serie
Oops, scusate mi sono incantato…
Dopo le posizioni dalla 40 alla 31 e quelle dalla 30 alla 21, oggi vi segnalo 10 ottime serie che si sono fermate giusto a un passo dall’Olimpo della top 10. 10 serie che meritano la massima considerazione e che vi consiglio di recuperare, nel caso ve le siate perse.

"Come si è fatto tardi, qualcuno sa che Hour è?"
20. The Hour
(stagione 2)

Cos’è
La serie che ci racconta come a fine anni ’50 nasceva la (fittizia) trasmissione di informazione settimanale della BBC, The Hour appunto.

Pregi
- Livelli di recitazione grandiosi, con il marchio di garanzia BBC.
- Qualche bella atmosfera da noir anni ’50.
- La femme fatale Hannah Tointon è un volto particolare che probabilmente rivedremo ancora.
- A tratti sembra di assistere a un Mad Men in versione britannica.
- Tra Studi Aperti, Porte a Porte e Sallusti spacciati per eroi, è sempre bello vedere qualcuno che prende la professione del giornalista tanto seriamente. Anche se siamo negli anni ’50 ed è solo una serie tv.

Difetti
- Dopo una partenza a razzo, la seconda stagione ha rallentato un po’, salvo poi regalare un ottimo episodio finale.
- Il personaggio della neo mogliettina francese di Freddie, interpretata da Lizzie Brocheré (avvistata anche in American Horror Story Asylum) è stato buttato via troppo in fretta.
- L’intreccio bordello/uomini potenti non è certo niente di nuovo e, al confronto dei bunga bunga cui siamo abituati, è fin troppo edulcorato.
- La seconda stagione è appena terminata e ora c’è da sperare in un rinnovo ancora non certo per la terza, anche perché il finale fa rimanere parecchio in sospeso...

Personaggio cult
Hector Madden (Dominic West), il mezzobusto in crisi d’identità e in crisi professionale, indeciso tra giornalismo e spettacolo.

"Questa è la faccia più entusiasta che riesco a fare
quando guardo un film o una serie tv proiettati da Pensieri Cannibali."
19. The Killing
(stagione 2)

Cos’è
Sembra Twin Peaks, invece è ispirato alla serie danese Forbrydelsen, e invece finisce per essere uno dei polizieschi più originali e intriganti oggi in circolazione.
Anche se, tra un NCIS stagione 20 e un CSI stagione 40, non è che ci vada molto...

Pregi
- A differenza delle altre serie crime che presentano episodi slegati, continua a seguire in maniera approfondita un caso solo: “Chi ha ucciso Rosie Larsen?”.
- Il video girato da Rosie Larsen prima di morire è una delle cose più poetiche e toccanti viste quest’anno (non solo in tv).
- Linden & Holder sono la coppia di detective telefilmici forse migliore dai tempi di Mulder & Scully di X-Files.
"Se mi eleggete, prometto che toglierò l'IMU sulle sedie a rotelle!"
- I due protagonisti, Mireille Enos e Joel Kinnaman, sono davvero bravi e non a caso sono parecchio corteggiati dal grande schermo.

Difetti
- La seconda stagione ha avuto una chiusa perfetta. Ora che, a quanto pare, sembra si farà anche una terza stagione, che caso escogiteranno per continuare sui livelli delle prime 2 seasons?
E, soprattutto, adesso che il mistero principale è stato risolto, varrà ancora la pena seguirla?
- Pur essendo una ottima serie, sembra ancora mancargli il colpo da K.O. totale in grado di trasformarla in un vero cult televisivo assoluto.

Personaggio cult
Stephen Holder (Joel Kinnaman), il detective yo che formerebbe un duo formidabile con Jesse Pinkman di Breaking Bad.

"Mi sa che qualcuno potrebbe trovare l'ultima didascalia di Cannibal un po' offensiva..."

"Vieni che ti insegno a fare a botte contro gli altri bambini odiosi della tv.
Primo fra tutti: Carl di The Walking Dead!
18. Hit & Miss
(stagione 1)

Cos’è
La storia di Mia, killer a pagamento che era un uomo ma ora sta diventando donna. Con le splendide fattezze di Chloe Sevigny.

Pregi
- Serie British senza peli sulla lingua, sessualmente molto esplicita, coraggiosa e con un/una protagonista davvero inedito/a nel panorama televisivo.
- Non una serie esente da pecche, ma se non altro finalmente qualcosa di un minimo originale e inconsueto.
- Chloe Sevigny è un trans fenomenale: riesce a essere femminile e mascolina allo stesso tempo, facendoti dubitare costantemente dei tuoi gusti sessuali.
- Tra le attrici di contorno alla prova monumentale della Sevigny, si segnala Karla Crome, entrata poi a far parte del cast della quarta stagione di Misfits.
- Ottima colonna sonora, tra PJ Harvey, Feist, Joy Division e qualche altra bella perla britannica.

Difetti
- Ritmi lenti e a tratti un po’ sonnacchiosi.
- La parte criminale non è che sia portata avanti in maniera molto convinta, ed è un peccato.
- Non si sa ancora se ci sarà una seconda stagione. Ma è difficile.

Personaggio cult
Mia (Chloe Sevigny)

"Ragazze, non fatemi incazzare che se no Natalie Portman
nel Cigno nero vi sembrerà una tipa sana di mente!"
17. Bunheads
(stagione 1)

Cos’è
Le disavventure di una ballerina di Las Vegas che si ritrova a insegnare danza in una cittadina chiamata Paradise.

Pregi
- Dialoghi tra i più divertenti e frizzanti del panorama tv odierno.
- Una piacevole atmosfera da Una mamma per amica, guarda caso, to' che coincidenza, la creatrice è la stessa Amy Sherman-Palladino.
- La protagonista, la mai vista prima Sutton Foster, è un’autentica forza della natura.
- I numeri musicali di balletto sono rari, grazie a Dio, ma quando ci sono non sono nemmeno così male. Un paio sono anzi parecchio affascinanti.

Difetti
- Storie non proprio elaborate e vicende che passano in secondo piano rispetto alla forza dei dialoghi.
- I personaggi maschili sono debolucci assai.

Personaggio cult
Michelle Simms (Sutton Foster).

"Hai un minuto di tempo per farmi ridere, Cannibal,
dopodiché ti faccio fare la fine di Laura Palmer..."
16. Louie
(stagione 3)

Cos’è
La serie parzialmente autobiografica scritta, diretta, montata e interpretata dal comico Louis C.K..

Pregi
- Ogni episodio non si mancare almeno una (ma spesso più di una) trovata, battuta, scena davvero geniale.
- La terza stagione presenta una galleria di guest-star fenomenali, su tutte la clamorosa apparizione di David Lynch, ma anche una serie di ritratti femminili tra i più variegati e disturbati, con le interpretazioni eccellenti di Parker Posey, Melissa Leo e Chloe Sevigny.
- Si ride, ma ci sono anche momenti di poesia o riflessione non da poco.
- Alcuni episodi notevoli, come quello della vacanza di Louie in quel di Miami, che ci viene mostrata nel suo lato meno stereotipato.
- Louie è la riflessione più seria (ma non troppo) che si possa immaginare sulla vita di un comico.

Difetti
- Ci vuole un pochino di pazienza per essere catturati dalla comicità di Louie, ma dategli una chance che ne vale la pena.
- Essendo un one-man show, i personaggi secondari sono un po’ sacrificati.
- La terza stagione si è rivelata lievemente inferiore alla seconda.

Personaggio cult
Louie (Louis C.K.), chi se no?

"Cannibale, come te lo devo ripetere? La smetti di provare a mangiarmi?"
15. Boardwalk Empire
(stagione 3)

Cos’è
Serie ambientata nell’epoca del Proibizionismo ad Atlantic City, city controllata dall’immanicatissimo Nucky “Silvio” Thompson.

Pregi
- C’ho messo un po’, un bel po’, ma alla fine credo di aver capito Boardwalk Empire e il fascino che riesce ad emanare. Non è tanto una serie da seguire settimanalmente e non è nemmeno un film a puntate. È piuttosto come un film, solo accidentalmente spezzato in episodi. Come telefilm quindi secondo me non funziona un granché, ma come filmone non è niente male.
- Cast superlativo. Il protagonista Steve Buscemi è via via sempre più convincente nei panni dello sfaccettato Nucky Thompson, ma a impressionare sono soprattutto gli altri: Gretchen Mol, Kelly Macdonald, Shea Whigham, Michael Shannon e Stephen Graham su tutti.
- La storia d’amore di Richard, l’uomo che ha perso metà faccia.
- Meg Steedle, l’amante stagionale di Nucky Thompson, è una di cui sentiremo ancora parlare.
- Gyp Rosetti (Bobby Cannavale) è un cattivo italo-americano coi fiocchi.
- Alcune scene davvero notevoli e pazzesche, alcune persino raggelanti.
"Attento ad andare a cena con un Cannibale, Michael Shannon,
che rischi di fare la mia fine!"
- Dopo una partenza in sordina, le ultime puntate hanno chiuso la stagione davvero col botto.

Difetti
- Nella terza stagione l’assenza di Michael Pitt pesa come un macigno, soprattutto nei primi episodi.
- L’uso part-time di Michael Shannon e Stephen Graham, considerati anche i loro impegni cinematografici, riduce l’importanza dei loro personaggi all’interno della serie.
- I ritmi eccessivamente blandi, il numero eccessivo di personaggi, di cui alcuni piuttosto inutili, portano a troppi momenti di noia all’interno degli episodi.
- Sceneggiature spesso troppo intricate e non sempre ai livelli ottimi di interpretazioni e regia.

Personaggio cult
Richard Harrow (Jack Huston), l’uomo con metà faccia.

"Ah ragazzì, ma come te sei vestito?
Me sa che guardà Glee a te' te fa male. Li mortacci de Ryan Murphy!"
14. House of Lies
(stagione 1)

Cos’è
Marty Kaan e i suoi assistenti, un gruppo di consulenti che aiutano le aziende a risolvere i loro casini. In pratica una serie su un gruppo di yuppie di nuova generazione ai tempi della crisi economica.

Pregi
- Sexy, estrema, sboccata, politically-per-niente-correct. Una serie che non si pone limiti, vicina per spirito a Nip/Tuck, Californication e Dirt. Non a caso il creatore Matthew Carnahan è proprio l’autore di quest’ultima.
- Don Cheadle offre una Signora interpretazione nella parte del protagonista Marty Kaan, uno dei motherf**er più sicuri e pieni di sé che il piccolo schermo ricordi. Quasi ai livelli del Dr. Christian Troy di Nip/Tuck.
- Il figlioletto sessualmente confuso di Marty non è il solito ragazzino odioso, ma è anzi un personaggio davvero singolare.

Difetti
- I personaggi sono quasi tutti così spudoratamente negativi, che è difficile empatizzare e simpatizzare del tutto con qualcuno di loro.
- Il personaggio di Kristen Bell, l’ex Veronica Mars, in particolare è quello che finora mi ha convinto meno.

Personaggi cult
Doug (Jack Lawson) e Clyde (Ben Schwartz), in eterna e cameratesca competizione tra loro, per qualsiasi cosa.

"Fuori dalla top 10??? Nooo, com'è potuto succedere?"
13. Revenge
(stagioni 1 e 2)

Cos’è
La R per Revenge dell’apparentemente innocua biondina Emily Thorne nei confronti della famiglia dei Grayson e degli altri responsabili dell’incarceramento e morte del padre.

Pregi
- Il soap trash ai massimi livelli. In senso positivo, intendo.
- Tra mille intrighi, flashback, e persino flashback all’interno dei flashback, per ora non ci si annoia di certo.
"Su con il morale, gente. Cannibal dice che, se gli allungate un centone,
è pronto a farvi entrare in extremis tra i primi 10."
- Il finale della prima stagione, accompagnato dalle note di “Seven Devils” di Florence + the Machine, è stato uno dei cliffangher più sorprendenti dell’anno.
- Madeleine Stowe a forza di plastiche sembra sempre sul punto di decomporsi, eppure nei panni della macchiavellica Victroia Victoria Grayson offre una delle interpretazioni migliori della sua carriera.
- In tempi di crisi economica, è ancora più godurioso vedere la vendetta contro un gruppo di miliardari.
- Emily VanCamp. Brava. Bona. Purtroppo non nuda (è pur sempre una serie di ABC, non di un canale via cavo).
- Jennifer Jason Leigh è la mamma di Emily. Non potevano fare una scelta di casting migliore.

Difetti
- Il soap trash ai massimi livelli. In senso negativo, intendo.
- Qualche personaggio minore di cui non ho ancora capito bene l’utilità, come Declan Porter (Connor Paolo, proveniente guarda caso da Gossip Girl…).

Personaggio cult
Nolan Ross (Gabriel Mann), il BFF bisex di Emily.

"Prima sostieni Monti, poi no, poi forse sì... Deciditi, per Dio!"
"Beh, io almeno soffro di demenza da corpi di Lewy, mi è consentito
cambiare continuamente idea. Quell'altro che scusa ha?"
12. Boss
(stagione 2)

Cos’è
La serie su Tom Kane, sindaco di Chicago repubblicano e immanicatissimo, ma che soffre pure di una grave malattia neurologica, la demenza da corpi di Lewy, che gli fa avere svariate allucinazioni…

Pregi
- E' la serie con il maggior numero di allucinazioni per episodio dai tempi di Twin Peaks (anche se qui, va detto, sono molto meno inquietanti), con apice assoluto nella strepitosa puntata del ricovero di Tom Kane.
- Il mondo della politica è pieno di schifo, e questo già lo sapevamo. Eppure Boss è un efficacissimo promemoria. O forse è più indicato dire un efficacissimo pugno allo stomaco.
- Il protagonista Tom Kane, un personaggio parecchio complesso magistralmente interpretato da Kelsey Grammer.
- C’è il rapper T.I. in un ruolo minore, e se la cava pure come attore, yo.
- Diversi giovani (o più o meno giovani) attori da tenere d’occhio: Jonathan Groff (già visto in Glee), Hannah Ware, Rotimi, Jeff Hephner e quella gnocca di Kathleen Robertson.

Difetti
- Personaggi tutti, chi più chi meno, sul negativo andante, quindi il coinvolgimento emotivo nei confronti della serie può risultare tiepido.
- Boss non avrà una terza stagione ma forse - e dico forse - potrebbe essere girato un film per dargli degna chiusura.

Personaggio cult
Ben Zajac (Jeff Hephner), il candidato Governatore sessuomane.

"Non ti si chiudono più i pantaloni, tesoro."
"Quelle 2 broke chicas dovrebbero smetterla di mandarmi i loro deliziosi cupcake!"
11. Modern Family
(stagione 4)

Cos’è
La famiglia allargata più esilarante della tv.

Pregi
- È troppo divertente.
- Ci sono talmente tanti personaggi spassosi, che ognuno può trovare il suo preferito.
- L’accento latino di Sofia Vergara e le sue espressioni quando si incazza (cioè sempre) sono impagabili.
- Sarah Hyland e Ariel Winter crescono molto bene.

Difetti
- Tutti gli Emmy, i Golden Globe e i vari premi che continua a ricevere la possono far apparire odiosa e sopravvaluta, invece bisogna ammettere che gli awards se li merita (quasi) tutti.
- Qualche episodio un po’ sottotono ogni tanto capita.
- Le confessioni faccia a faccia con un intervistatore immaginario, in perfetto stile mockumentary, sono spesso i momenti più deboli della serie.
- Ci mette un po’ a creare dipendenza. Io, ad esempio, mi sono preso bene solo di recente.

Personaggi cult
Phil Dunphy (Ty Burrell), quello che, al solo guardarlo, mi fa più ridere in assoluto. E poi Gloria Delgado-Pritchett (Sofia Vergara): fenomena.

giovedì 29 dicembre 2011

CANNIBAL TELEFILM AWARDS 2011

Abbiamo visto insieme il countdown delle meglio serie tv 2011, ma non è finita qui. Qui di seguito trovate infatti anche awards e premi telefilmici vari scelti sempre dal giudizio discutibile dell’autore di questo blog, Cannibal Kid.
Partiamo con il riassunto della Top 40 delle migliori serie dell’anno, con Homeland incoronato Telefilm Cannibale 2011.





  1. Homeland
  2. Breaking Bad
  3. Boss
  4. Game of Thrones
  5. American Horror Story
  6. The Fades
  7. Skins UK
  8. Once upon a time
  9. Friday Night Lights
10. The Hour

11. Pretty Little Liars
12. Mildred Pierce
13. 2 Broke Girls
14. The Killing
15. Misfits
16. The Vampire Diaries
17. Wilfred
18. Shameless US
19. The Secret Circle
20. The Walking Dead

21. Damages
22. New Girl
23. Revenge
24. Beavis and Butt-head
25. The Nine Lives of Chloe King
I vari VIP sfilano sul red carpet dei Cannibal Telefilm Awards 2011
26. Suburgatory
27. Louie
28. Suits
29. South Park
30. Hart of Dixie

31. Episodes
32. The Booth
33. True Blood
34. Pan Am
35. Bob’s Burgers
36. Glee
37. Downton Abbey
38. Beaver Falls
39. Freaks!
40. Dexter

E ora via a una miriade di premi telefilmici cannibali vari!

Best man (Miglior attore protagonista)
1. Bryan Cranston, Breaking Bad
2. Kelsey Grammer, Boss
3. Ben Whishaw, The Hour
4. Barry Pepper, I Kennedy
5. Damian Lewis, Homeland

Poche balle qui: nonostante la rivelazione Whishaw e un notevole boss di Boss, Bryan Cranston con il suo Walt White di Breaking Bad ci regala un personaggio di anno in anno sempre più complesso e sfuggente.


Best woman (Miglior attrice protagonista)
1. Claire Danes, Homeland
2. Kate Winslet, Mildred Pierce
3. Emmy Rossum, Shameless
4. Rose Byrne, Damages
5. Zooey Deschanel, New Girl

Se in altre categorie ho avuto dei dubbi, qui nessuno: Claire Danes pazzesca, davvero pazzesca in Homeland. Sopra tutte le pur stellari rivali.



Scene stealer man (Miglior attore non protagonista)
1. Aaron Paul, Breaking Bad
2. Giancarlo Esposito, Breaking Bad
3. Peter Dinklage, Game of Thrones
4. Daniel Kaluuya, The Fades
5. Dominic West, The Hour

Breaking Bad per livello recitativo dà merda a tutti. Aaron Paul il mito nella parte del tossico combattuto e Giancarlo Esposito in quelli dell’insospettabile leader del cartello di droga hanno poi personaggi talmente stellari da avere la meglio persino sul piccolo grande Peter Dinklage di Game of Thrones.


Stene stealer woman (Miglior attrice non protagonista)
1. Emilia Clarke, Game of Thrones
2. Evan Rachel Wood, Mildred Pierce
3. Kathleen Robertson, Boss
4. Dianna Agron, Glee
5. Morena Baccarin, Homeland

Daenerys di Game of Thrones è resa in maniera magistrale da una poliedrica Emilia Clarke: donna e drago, innocente un attimo e crudele quello dopo, vittima e carnefice. Strepitosa. Persino più della perfettamente odiosa quanto adorabile Evan Rachel Wood di Mildred Pierce.


Miglior ospite (Miglior guest-star)
1. Mos Def, Dexter
2. Zachary Quinto, American Horror Story
3. Mark Margolis, Breaking Bad
4. Gwyneth Paltrow, Glee
5. Jessy Schram, Once upon a time

In un annus horribilis per Dexter, con una sesta stagione molto deludente, la nota più positiva arriva dal Brother Sam interpretato dall’ottimo attore-rapper Mos Def. Sempre grandiose le apparizioni di Mark Margolis, attore feticcio di Darren Aronofsky, in Breaking Bad.


New kid on the block (Attore rivelazione)
1. Daniel Kaluuya, The Fades
2. Evan Peters, American Horror Story
3. Michael B. Jordan, Friday Night Lights
4. Rotimi Akinosho, Boss
5. Patrick J. Adams, Suits

Dall’Inghilterra, la rivelazione della rivelazione The Fades è il simpatico e nerdoso Daniel Kaluuya, la vera marcia in più della serie. Attenzione però anche agli altri promettenti giuovini attori…


New bi**h in town (Attrice rivelazione)
1. Karine Vanasse, Pan Am
2. Emilia Clarke, Game of Thrones
3. Hannah Ware, Boss
4. Jane Levy, Suburgatory e Shameless
5. Michelle Dockery, Downton Abbey

Karine Vanasse è la mia scommessa per il futuro. In Pan Am riesce a emergere persino in mezzo a un cast femminile parecchio notevole, ma ho l’impressione che il meglio lo debba ancora dare in altre serie/film. E penso che anche le altre faranno parecchia strada…


Pezzo di figa (Sex-symbol donna)
1. Kathleen Robertson, Boss
2. Amber Heard, The Playboy Club
3. Deborah Ann Woll, True Blood
4. Janina Gavankar, True Blood
5. Alexandra Breckenridge, American Horror Story

Kathleen Robertson in versione sexy donna in carriera batte persino la Amber Heard coniglietta di Playboy Club, durata purtroppo troppi pochi episodi. Sempre hot True Blood, con la doppietta messa a segno dall’esotica indiano-americana Janina Gavankar e dalla già osannata da queste parti Deborah Ann Woll. Ma in questa stagione si è fatta notare anche un’altra rossa, quella di American Horror Story, la governante (in versione giovane) Alexandra Breckenridge. Poi, voi siete liberissimi di preferire la versione vecchina interpretata da Frances “Six feet under” Conroy…


Pezzo di figo (Sex-symbol uomo)
1. Ian Somerhalder, The Vampire Diaries
2. Jeff Hephner, Boss
3. Alexander Skarsgard, True Blood
4. Thomas Dekker, The Secret Circle
5. Justin Chatwin, Shameless US

Vampiri protagonisti anche tra i sex symbols maschili, con Ian Somerhalder che quest’anno ha vita facile contro lo Skarsgard un po’ appannato dell’ultima stagione di True Blood. Spazio anche per il giovane politico sessuomane Jeff Hephner di Boss e i due “emo”, o quasi, Thomas Dekker e Justin Chatwin.


Pezzo di merda (Miglior cattivo)
1. Giancarlo Esposito, Breaking Bad
2. Lana Parrilla, Once upon a time
3. Paul Wesley, The Vampire Diaries
4. Madeleine Stowe, Revenge
5. John Goodman, Damages

Enorme il villain Giancarlo Esposito di Breaking Bad, ma notevole anche Lana Parrilla, una Evil Queen coi fiocchi, ma soprattutto davvero perfida in versione sindaco e (pessima) madre nella parte “realista” del favolistico Once Upon a Time. La rivelazione è Paul Wesley di The Vampire Diaries, nelle prime due stagioni apparso come un vampirello innocuo alla Edward Cullen di Twilight, e finalmente “sbocciato” nella terza con tutti i suoi istinti più maligni.


Sex award (Serie più sexy)
1. True Blood
2. Boss
3. American Horror Story
4. Game of Thrones
5. Skins UK

Che le storie reggano ancora o meno, True Blood si rivela sempre il campione nella carica sessuale, con Sookie ed Eric che nella quarta stagione non fanno altro che trombare, ma soprattutto con una Deborah Ann Woll strabordante che regala il meglio di sé a Jason e a noi spettatori. Che nel mondo della politica il sesso non manchi noi italiani già lo sapevamo bene, ma Boss ce ne ha dato ulteriore conferma, mentre American Horror Story e Game of Thrones oltre che nell’horror e nel fantasy si sono dati da fare pure sul versante sessuale…


Bodies award (Serie con più corpi da favola)
1. The Secret Circle
2. The Playboy Club
3. True Blood
4. The Vampire Diaries
5. Revenge

In questa categoria vince The Secret Circle, visto che in questa serie anche il più cesso/cessa è comunque uno strafigo/strafiga e quindi anche le conigliette dello sfortunato The Playboy Club si devono inchinare. Menzione poi per Revenge in cui anche le “vecchie” della serie come Madeleine Stowe hanno il loro bel fascino MILF…


Du’ gust is megl’ che uan (Miglior coppia)
1. Ryan & Wilfred, Wilfred
2. Max & Caroline, 2 Broke Girls
3. Elena & Damon, The Vampire Diaries
4. Jessica & Jason, True Blood
5. Linder & Holder, The Killing

Tra il tira e molla del si fanno-non si fanno di Vampire Diaries e la nuova scoppiettante coppia di True Blood, il meglio l’hanno dato coppie non sentimentali. Meno male nel caso di Ryan e Wilfred, visto che il secondo è un cane, peccato per Max & Caroline, le due amiche della sitcom 2 Broke Girls che non mi spiacerebbe certo vedere in azione in una storia lesbo… Citazione anche per i due agenti di The Killing, potenzialmente i nuovi Mulder & Scully.


Best line (Miglior dialogo o battuta, non necessariamente comica)
1. “So di essere un vampiro, Snooki” Eric Northman a Sookie, ma anche lo sfogo di Pam De Beaufort: “Sono davvero stufa di Sookie e della sua preziosa vagina di fata e del suo nome incredibilmente stupido. Fanculo Sookie.” True Blood
2. “Com’è essere gay?” “È come se fosse Natale tutti i giorni.” La nonna Frances Conroy e il nipote Keir Gilchrist, United States of Tara
3. “Dovremmo farci di cocaina tutti i giorni. È meraviglioso.” Un tranquillo pigiama party tra ragazzine, Skins
4. “Quiz veloce sulle differenze tra hipster e barboni: cosa ascoltano gli hipster?” “I Radiohead.” “Cosa ascoltano i barboni?” “The voices in their head.” Max (Kat Dennings) e Han (Matthew Moy), 2 Broke Girls
5. “Noi li derubiamo, e loro derubano qualcun altro. Si chiama economia.” I genitori del Grillo Parlante, Once upon a time

Sezione dedicata alle migliori frasi sentite nei telefilm quest’anno, a vincere è True Blood che in ironia (almeno in alcuni episodi) non ha perso lo smalto dei tempi migliori.


Momento WTF (Scena più sorprendente)
1. Gus, finale, s04e13, Breaking Bad
2. Game of Thrones, finale
3. Uomo in latex, American Horror Story
4. Omicidio con taglierino, s04e01, Breaking Bad
5. Peggior green screen di sempre, Ringer

Categoria dedicata ai momenti più assurdi e incredibili, quelli che ti fanno domandare “What the fuck?”. Strepitosi in tal senso i finali di stagione di Breaking Bad e Game of Thrones (ma evito spoiler per chi non li avesse visti), sorprendente la comparsa dell'uomo in latex in American Horror Story, spietata la scena col taglierino di Breaking Bad (ancora lui), mentre a farci sobbalzare in negativo quest’anno c’ha pensato Ringer, con quello che alcuni siti hanno definito mica a torto il “peggior green screen di sempre”, quando 2 Sarah Michelle Gellars sono comparse in barca allo stesso tempo, in una maniera vergognosamente poco realistica.


Miglior morto
1. Alexandra Breckenridge/Frances Controy, American Horror Story
2. Evan Peters, American Horror Story
3. Natalie Dormer, The Fades
4. Zombie, The Walking Dead
5. James Remar, Dexter

Le serie si stanno ormai popolando sempre più di fantasmi, non-morti e morti vari, e il meglio in tal senso l’ha dato certamente American Horror Story, dove sono tutti un pochino più morti che vivi…


Music award (Miglior colonna sonora)
1. Skins UK
2. Misfits
3. Breaking Bad
4. Mildred Pierce
5. Homeland

Quando si parla di musica, l’Inghilterra parte già favorita e anche nelle serie tv dà il meglio: in Skins ogni episodio dedicato a un diverso personaggio è un capitolo musicale a parte e si passa quindi, e alla grande, dal metal al dubstep, ma anche Misfits nell’ultima deludente stagione almeno a livello musicale non si è smentito. Grandi poi le musiche pompate dal nuovo mega impianto stereo di Jesse Pinkman in Breaking Bad e spazio poi per sonorità più "colte" con la lirica di Mildred Pierce e il raffinato jazz che accompagna Homeland.


Best theme (Miglior sigla)
1. The Secret Circle
2. American Horror Story
3. Freaks!
4. New Girl
5. The Fades

(sono state considerate solo le nuove serie)
L’inquietante breve tema musicale di The Secret Circle è davvero da brividi, ancor più della portisheadiana sigla di American Horror Story. L’Italia fa la sua porca figura con la gasante song di Freaks! realizzata dagli About Wayne, mentre la canterina Zooey Deschanel illumina con la sua voce il theme di New Girl.



Premio “E ora come faccio ad aspettare fino alla prossima stagione?” (Miglior finale di stagione)
1. Game of Thrones
2. Breaking Bad
3. The Fades
4. Homeland
5. Boss

Game of Thrones e Breaking Bad: che finali di stagione assurdi e strepitosi!


Premio “Meglio dei film” (Miglior episodio)
1. Friday Night Lights, s05e13, Always
2. Skins, s05e01, Franky
3. American Horror Story, s01e01, Pilot
4. Breaking Bad, s04e13, Face Off
5. Pretty Little Liars, s02e13, The First Secret

Il toccante episodio conclusivo di Friday Night Lights è una vera perla, ma non da meno anche l’episodio-film dedicato all’androgina Franky di Skins, l’esaltante pilota di American Horror Story, il season finale di Breaking Bad e l’episodio flashback di Halloween delle Pretty Little Liars, sorta di Fuoco cammina con me in versione teen.


Premio “Vorrei averlo in casa con me” (Personaggio idolo personale)
1. Carrie Mathison (Claire Danes), Homeland
2. Wilfred (Jason Gann), Wilfred
3. Jess (Zooey Deschanel), New Girl
4. Tina (Bob's Burgers)
5. Harvey Specter (Gabriel Macht, Suits)

Carrie, l’agente della CIA “pazza”, per me quest’anno ha sbaragliato l’intera concorrenza. Personaggi esilaranti dell’annata sono stati il cane-umano Wilfred, la fulminata e pure lei non poco pazza Jess/Zooey Deschanel, la nerdosa e fissata col sesso Tina del cartone Bob's Burgers e poi idolo assoluto il superficialone avvocato Harvey Specter, novello Christian Troy.


Director’s award (Miglior regia)
1. Boss
2. Breaking Bad
3. Homeland
4. American Horror Story
5. The Killing

Con un episodio pilota diretto niente poco di meno che da Gus Van Sant e un livello che rimane alto anche negli episodi successivi, il premio alla regia va a Boss. Ma anche molte altre serie si sono difese con un livello registico che non ha nulla da invidiare, anzi, al cinema…


Script award (Migliori sceneggiature)
1. Homeland
2. Breaking Bad
3. Once Upon A Time
4. Friday Night Lights
5. Boss

Nuovo trionfo per gli script grandiosi variegati e imprevedibili di Homeland e Breaking Bad, in cui ogni puntata segue un copione del tutto diverso dalle precedenti, ma tra le sceneggiature notevole anche il non semplice gioco di equilbrio tra favola e realtà architettato da Kitsis e Horowitz (già sceneggiatori di vari episodi di Lost), che almeno per ora in Once Upon a Time hanno evitato di finire nel ridicolo con una materia scivolosa.


Premio al pilota (Miglior episodio pilot)
1. American Horror Story
2. Homeland
3. Game of Thrones
4. The Killing
5. Wilfred

American Horror Story è partito con un episodio folgorante, in grado di frullare dentro 40 minuti tutto (ma proprio tutto) il genere horror degli ultimi 40 anni. Negli episodi successivi non sempre ha mantenuto lo stesso livello assurdo, però il pilot rimane tra i migliori visti negli ultimi tempi.


Fashion award (Serie più stylish)
1. The Hour
2. Pan Am
3. Suits
4. Skins UK
5. I Kennedy

Anni ’50/’60 grandi protagonisti nella sezione fashion di questi award, con The Hour che in assenza di Mad Men si guadagna il titolo di serie più stilosa, davanti ai favolosi 60s di Pan Am e Kennedy. Impeccabili ed eleganti poi gli avvocati yuppie di Suits.


Premio LOL J (Serie più divertente)
1. 2 Broke Girls
2. Louie
3. New Girl
4. Wilfred

Le risate più fragorose quest’anno me l’hanno regalate le 2 Broke Girls, ma Louie che ho cominciato a seguire da poco potrebbe regalarmi notevoli soddisfazioni anche in futuro…


Premio D&D (Miglior serie fantasy)
1. Game of Thrones
2. The Fades
3. Misfits
4. The Vampire Diaries
5. The Secret Circle

Per il fantasy è stato l’anno di Game of Thrones, ma date un’occhiata pure a The Fades, notevole sorpresa made in Britain.


Premio bimbominkia (Miglior serie teen-bimbominkiosa)
1. Pretty Little Liars
2. The Secret Circle
3. The Nine Lives of Chloe King
4. The Lying Game
5. Awkward

Pretty Little Liars e The Secret Circle sono serie da (nociva) dipendenza totale. Occhio quindi a non finire nel tunnel, non c’è rehab che tenga… Anche se poi, almeno ogni tanto, tornare bimbiminkia fa bene. O no?


Cartoon award (Miglior serie animata)
1. Beavis and Butt-head
2. South Park
3. Bob’s Burgers
4. Tutor Hitman Reborn!
5. Puella Magi Madoka Magica

Il ritorno di Beavis & Butt-head ha rappresentato il mio evento cartoonesco personale dell’anno. E non hanno certo deluso, anzi. Bene anche la new-entry Bob’s Burgers, mentre tra gli anime giapponesi ho intravisto qualcosa di interessante da approfondire…


Premio "adesso che non abbiamo più quel Premier possiamo tornare ad esser fieri di essere italiani, forse…" (Miglior serie italiana)
Freaks!

Autoprodotti e autolanciati su YouTube, i Freaks! sono stati la novità italiana più interessante. Un nuovo modo di fare tv, all’infuori della tv?



Premio speciale "cazzata dell’anno"
Robert Sheehan

Motivazione: Ha lasciato Misfits per fare filmacci come L’ultimo dei templari o filmetti come Killing Bono. Ti prego, Robert, ripensaci!







Premio speciale "colletta"
Jennifer Morrison, Once upon a time.

Motivazione: in tutti gli episodi ha sempre indosso la stessa giacchetta rossa (la mette anche per casa). Qualcuno le compri degli altri vestiti, anche perché sospetto che ormai cominci a puzzare…






Miglior locandina
American Horror Story

“Bastardi che l’avete cancellato” award (Serie finite che più mi mancheranno)
1. Friday Night Lights
2. The Nine Lives of Chloe King
3. United States of Tara
4. Bored to Death
5. The Playboy Club

Friday Night Lights chiude alla quinta stagione, United States of Tara e Bored to Death alla terza: il loro meglio ormai l’avevano dato, però un po’ di malinconia a lasciarli andare c’è sempre. Un peccato invece per The Nine Lives of Chloe King, cancellata dopo appena una stagione quando le premesse per una serie cult in crescendo come Buffy c’erano tutte. Mi mancherà anche Playboy Club, ma più perché era pieno di figa che non per la qualità televisiva (non eccelsa, ma comunque meglio di altre serie che invece proseguono...).


“Era ora!” award (Serie finite che meno mi mancheranno)
1. Smallville
2. No Ordinary Family
3. Charlie’s Angels
4. V
5. Lie to me

Dopo 10 stagioni, finalmente ha chiuso i battenti Smallville, serie partita come “le avventure del giovane Superman” e finita come “le avventure del decrepito Superman”. Via dalle scatole senza rimpianti anche l’inguardabile No Ordinary Family e le nuove versioni di Charlie’s Angels e Visitors.


Ciofeca d’oro (Peggior serie tv)
2. Enlightened
3. Falling Skies
4. Charlie’s Angels
5. Ringer

Terra Nova: la serie più odiosa e terrificante dai tempi di Settimo Cielo. E ho detto tutto. Al confronto persino Falling Skies fa la sua figura. Ma solo al suo confronto. Terribile poi la serie new-age Enlightened, fuori tempo massimo le aggiornate Charlie’s Angels e delusione cocente il ritorno di Sarah Michelle Gellar con Ringer.


Premio sputtanescion (Serie peggio peggiorata)
1. Gossip Girl
2. Grey’s Anatomy
3. Dexter
4. Dr. House
5. Glee

Gossip Girl ormai sta tirando avanti in maniera sempre più assurda e senza idee. È come uno zombie di The Walking Dead cui qualcuno dovrebbe sparare un bel colpo in testa. Impressionante poi il caso di Dexter, dopo una quarta stagione al top dei top grazie a Trinity e una quinta di livello ancora notevole con Lumen e Jordan Chase, è sprofondata "grazie" ai peggiori cattivoni della storia, l’accoppiata Travis/professorone Gellar.


“Lo odio!” award (Personaggio più insopportabile)
1. Amy Jellicoe (Laura Dern), Enlightened
2. Allen Gregory, Allen Gregory
3. Jim Shannon (Jason O’Mara), Terra Nova
4. Sookie (Anna Paquin), True Blood
5. Un personaggio inutile a vostra scelta, Gossip Girl

Amy Jellicoe di Enlightened è una donna che dopo una crisi sul lavoro va alle Hawaii per qualche settimana e quando torna alla sua vecchia vita è una persona nuova, una sorta di guru della new-age e del buonismo. Roba che ci sarebbe da prenderla a schiaffi tutti i giorni, tutto il giorno, finché non ritorna come prima. Peccato per Laura Dern (che pure se l'è cercata, visto che è co-autrice della serie), qui davvero mooooolto lontana dai film di Lynch… Sempre più insopportabile Sookie di True Blood, mentre Allen Gregory, un bambinetto che parla come un vecchietto snob, si è rivelato il personaggio meno simpatico nella storia dei cartoni animati. I tizi di Terra Nova sarebbero poi da servire tutti in pasto ai dinosauri e già che ci siamo pure quelli di Gossip Girl, dove tra Rufus, Lily, Ivy, Diana e il principe Grimaldi non si capisce chi sia più inutile. Ma dov’è finita Jenny Humphrey?


Chuck Norris award (Peggior attore/attrice)
1. Colin Hanks, Dexter
2. Elizabeth Hurley, Gossip Girl
3. Un attore/attrice a caso, Terra Nova
4. Will Patton, Falling Skies
5. Ioan Gruffudd, Ringer

Applausi per Colin Hanks: non era facile affossare Dexter, ma lui c’è riuscito, grazie al cattivone più innocuo e inverosimile mai visto sul piccolo schermo. E forse non solo lì. Elizabeth Hurley con una recitazione che manco nelle peggio soap vince invece il premio di “cagna maledetta” dell’anno. Complimenti anche a lei.


Delusione dell’anno
Ringer

Mi aspettavo grandi cose dal ritorno in tv di Sarah Michelle Gellar, avrei tanto voluto inserire la sua nuova serie tra le migliori dell'anno e invece Ringer, partito da discrete premesse, si è ben presto rivelato un thrillerino che la tensione non sa neanche cos’è, ma in grado in compenso di regalarci dialoghi imbarazzanti e situazioni senza senso quasi quanto in Terra Nova. Gli sceneggiatori a ogni episodio non si sa bene dove vogliano andare a parare, tirando avanti fino a sparare ogni tanto un colpo di scena del tutto a caso. Unica nota positiva: la Sarah Michelle, naturalmente, pure in versione doppia, che però meriterebbe una serie ben migliore di questa.


E per il meglio e il peggio delle serie tv secondo il soggettivo e personalissimo parere del blog Pensieri Cannibali per quest'anno è tutto, ma le classifiche del 2011 proseguono con cinema e musica...


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