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lunedì 23 febbraio 2015

OSCAR 2015: IL VOLO DI BIRDMAN





Per la prima volta nella storia di questo blog, posso dire che l'Academy ha fatto delle scelte giuste!
Quest'anno agli Oscar ha davvero vinto il film dell'anno. O se non altro il mio preferito, cosa che non capitava dal lontano 2000 con American Beauty, solo che allora Pensieri Cannibali non esisteva ancora.
Birdman ha vinto 4 Oscar: miglior pellicola dell'anno, miglior regia, miglior sceneggiatura e miglior fotografia. Quattro premi sacrosanti che non mi sarei mai aspettato. Per una volta non ha vinto il film evento o il caso mediatico o il lavoro di impegno politico, sociale o storico. Ha vinto una pellicola girata da Dio che non è solo un mero sfoggio di tecnica cinematografica sopraffina, ma anche un film pieno di cuore e con dentro tutta la magia del cinema. Basta vedere l'ultima scena.
Sono allora contento di aver sbagliato le mie predizioni riguardanti Birdman, mentre le altre bene o male le ho azzeccate abbastanza. Alla fine ho preso 13 pronostici su 21, un po' meno rispetto al mio solito. Io comunque ieri l'avevo detto che avrebbe vinto Il Volo e chi è che vola se non un uomo uccello?
Se il trionfo di Birdman è stato per me inaspettato quanto gradito, devo dire che anche gli altri premi sono stati piuttosto azzeccati, o comunque non ci sono state scelte troppo scandalose.
Quella robetta di American Sniper se n'è tornato a casuccia sua con le pive nel sacco e un solo Oscar vinto, quello per il montaggio sonoro, ovvero un premio minore persino all'interno dei premi minori, mentre Grand Budapest Hotel ha giustamente vinto nelle categorie tecniche, tra cui l'Oscar per i migliori costumi andato alla nostra fenomena Milena Canonero. Molto bene anche i tre premi finiti al film rivelazione dell'anno Whiplash, che conferma il dominio del cinema indie su quello mainstream, e quello per il miglior attore al sorprendente Eddie Redmayne di La teoria del tutto.
Qualcosina qua e là ovviamente l'avrei cambiata, ma va bene, va benissimo così.
Quest'anno non mi posso davvero lamentare. E nemmeno questo signore genio qui sotto, che ieri notte ha davvero uccellato tutti.

domenica 22 febbraio 2015

NOTTE DEGLI OSCAR 2015: PREVISIONI E PREFERITI





In esclusiva per Pensieri Cannibali, vi posso svelare chi questa notte vincerà alla notte degli Oscar: Il Volo.
Oddio no. Spero che almeno a Los Angeles non vada a finire come a Sanremo, anche se ho un cattivo presagio: contro tutti i pronostici della vigilia, il pessimo American Sniper potrebbe spuntarla e aggiudicarsi la statuetta di miglior film. Per quanto mi riguarda sarebbe un vero incubo, ma ho l'impressione che le cose possano andare proprio così.
Al di là di questa sinistra sensazione, ecco tutte le previsioni e i preferiti di Pensieri Cannibali, che arriva alla serata di premiazione condotta da Neil Patrick Harris piuttosto preparato, dopo aver visto tutte e 8 le pellicole nominate nella categoria di miglior film dell'anno. Per quanto riguarda le altre sezioni invece mi mancano alcune visioni, come Wild, e sul film straniero sono messo maluccio, ma va beh ou! Non si può mica vedere tutto.
Disse uno che si è visto tutte e 5 le serate del Festival di Sanremo e infatti è quasi finito all'ospedale ricoverato insieme a Raf.


giovedì 15 gennaio 2015

NOMINATION AGLI OSCAR 2015: TANTE CONFERME E QUALCHE (BRUTTA) SORPRESA





Sono da poco state annunciate le nomination agli Oscar 2015. Le sorprese non sono tante, ma qualcuna c'è. Più negativa che positiva, a dirla tutta.
La corsa per la statuetta più ambita, quella per la miglior pellicola, sembra una gara tra Boyhood, il favoritissimo, e Birdman. Possibili outsider Grand Budapest Hotel, The Imitation Game e American Sniper. Più fuori dai giochi è finito Selma che è sì tra gli 8 che si contenderanno l'Oscar di miglior film, ma è stato ignorato in molte altre categorie. Le sue possibilità di essere tra i protagonisti della serata sembrano quindi compromesse.
La rivelazione assoluta è invece Whiplash, pellicola indie trionfatrice all'ultimo Sundance Festival, che si è preso 5 nominations tra cui quella per la migliore pellicola.
Una delle scelte più inaspettate è arrivata nella categoria dei migliori film d'animazione, dove il sopravvalutato The Lego Movie, che già si pregustava la vittoria, non è stato manco nominato. Finalmente posso dirlo io: questo sì che è meraviglioso!
Altra assenza di lusso: niente David Fincher tra i registi e sottovalutatissimo in generale L'amore bugiardo, che si è portato a casa giusto la nomina per Rosamund Pike mentre è stato snobbato, oltre che per la regia, anche per la fotografia, il montaggio e la colonna sonora.
Parecchio inaspettata pure l'assenza di Amy Adams, vincitrice ai Golden Globe, qui agli Oscar rimasta fuori dalla cinquina delle migliori attrici protagoniste. Big Eyes d'altra parte è stato ignorato del tutto, persino nella categoria di miglior canzone dove Lana Del Rey purtroppo non è stata inserita in nomination. Vergognosa poi la mancata candidatura di Jake Gyllenhaal, fenomenale protagonista di Lo sciacallo. Hanno avuto il coraggio di tenerlo fuori, ebbene sì. Parziale consolazione: Lo sciacallo se non altro si è preso la nomination per la migliore sceneggiatura originale.
Nella categoria delle attrici non protagoniste sorprende l'inclusione di Laura Dern per Wild, mentre è generosissima quella per la Keira Knightley tutt'altro che esaltante vista in The Imitation Game. Nessuna traccia purtroppo di Jessica Chastain, mentre non manca l'onnipresente Meryl Streep alla sua 19esima nomination. Che noia!
Per gli attori non protagonisti invece quelli degli Oscar hanno fatto un copia/incolla di quelli dei Golden Globe, quindi non ci sono sorprese.
Tra le poche candidature inaspettate per cui sono particolarmente felice ci sono quelle a Marion Cotillard per Due giorni, una notte, quella alla splendida fotografia del film polacco Ida, che concorrerà anche tra le migliori pellicole straniere, e quella a “Lost Stars” del film Tutto può cambiare tra le migliori canzoni.

Chiudiamo con un po' di numeri: Birdman e Grand Budapest Hotel dominano con 9 nomination, seguiti da The Imitation Game che ne ha prese 8. Sono invece “solo” 6 quelle per Boyhood, che comunque resta il favorito principale nella categoria di miglior film.
Nel frattempo il compositore francese Alexandre Desplat si è preso ben 2 candidature da solo nella categoria dedicata alle colonne sonore. Per l'Italia segnalo infine la candidatura per i migliori costumi di Grand Budapest Hotel della nostra Milena Canonero.
Gli Oscar verranno consegnati il prossimo 22 febbraio e prima di allora ci sarà ancora tempo di commentare le varie (discutibili) scelte dell'Academy. Io intanto resto ancora sconcertato per l'assenza di Jake Gyllenhaal, ma comunque per il momento è tutto...

Ah no, eccovi l'elencone completo delle nomination.

lunedì 12 gennaio 2015

GOLDEN GLOBE 2015: VINCITORI, VINTI E RED PORCHET





Oh, andiamo un po' a vedere quanti premi si è portato a casa True Detective ai Golden Globe 2015. La serie crime è stata incoronata come prodotto televisivo dell'anno da un sacco di gente, compresi Pensieri Cannibali, i lettori cannibali, una miriade di riviste e siti, persino il mio blog rivale WhiteRussian e molti altri. Praticamente tutti. E allora contiamoli, questi premi...
Aveva 4 nomination, però considerando che Matthew McConaughey e Woody Harrelson erano candidati nella stessa categoria, poteva vincere al massimo 3 Globes. Quindi se ne è portati a casa 3?
No dai, solo 2 che Michelle Monaghan tra le migliori attrici non protagoniste non era quotatissima...
Nemmeno?
Almeno un premio se lo sarà aggiudicato?
Zero?
True Detective non si è portato a casa manco un premio?
Proprio così. Fargo ha abbattuto True Detective e Billy Bob Thornton ha sconfitto Matthew + Woody.
Per carità, Fargo è un prodotto di qualità, però si tratta “solo” di un bel filmone diviso in 10 puntate. True Detective invece è una serie epocale di cui si parlerà ancora tra 25 anni, al pari o quasi di Twin Peaks, che nel 1990 si era invece portata a casa 3 Golden Globes.
Nelle categorie televisive per fortuna sono arrivate, almeno per me, anche delle belle soddisfazioni, come i due premi ciascuna a due delle serie rivelazione dell'anno: The Affair e Transparent.

Tra i premi ai film le cose sono andate invece in maniera più prevedibile, a parte per il sito de La Repubblica che dava per favoriti Selma e Birdman, ma dovrebbe seguire di più i pronostici di Pensieri Cannibali che avevano previsto (quasi) tutto. C'è stato allora il trionfo di Boyhood, che ha preso 3 premi, e la vittoria come miglior pellicola comedy di Grand Budapest Hotel, mentre Birdman si è potuto consolare con i premi all'attore protagonista Michael Keaton e alla sceneggiatura.

Sul palco in molti hanno ricordato la strage di Parigi unendosi al coro: “Je suis Charlie”, tra cui anche George Clooney che si è portato a casa il premio Cecil B. DeMille, ovvero il Golden Globe alla carriera e non “un importante riconoscimento che attesta il suo impegno nel campo umanitario” come scritto su La Repubblica. Ma chi si occupa di cinema sul loro sito? Assumetemi me che fate una figura migliore, e che ca##o!

Vediamo adesso i commenti veloci a tutti i vari premi, con le mie previsioni che si sono rivelate piuttosto azzeccate. Ne ho prese 9 su 14 nelle categorie cinematografiche e 6 su 11 in quelle televisive. Forse soltanto Patricia Arquette ai tempi della serie Medium avrebbe potuto fare di meglio.
Subito dopo passiamo poi a dare un'occhiata al sempre gustoso red porchet dell'evento.


domenica 11 gennaio 2015

GOLDEN GLOBE 2015: CHI VINCERÀ E CHI MERITA DI VINCERE?





Questa notte si terranno i Golden Globe 2015. Mi rendo conto che non sono un evento importante quanto gli Oscarrafoni o gli Scemmy Awards di Pensieri Cannibali, però godono comunque di un certo prestigio. La cosa più figa dei Globes è quella di premiare non solo i film, ma pure le serie tv. Il classico caso di due piccioni con una fava.
Vediamo allora chi potrebbe vincere stasera e chi invece se lo meriterebbe, attraverso le previsioni e le preferenze di Pensieri Cannibali in ogni categoria.
Considerando che diverse pellicole nominate ancora non le ho viste (come Birdman, Selma, The Imitation Game, Foxcatcher e Still Alice), si tratta di giudizi parziali, per non dire casuali, che potrebbero cambiare e di molto in futuro. Trattandosi comunque di un giochino, prendiamolo per quello che è. Let's play.


lunedì 5 gennaio 2015

OSCARRAFONI 2014 – GLI OSCAR DI PENSIERI CANNIBALI





In attesa della notte degli Oscar, ecco un appuntamento quasi altrettanto importante: gli Oscarrafoni assegnati da Pensieri Cannibali a film, registi, attori, attrici, personaggi, scene e quant'altro migliori dell'anno appena passato.
Senza dilungarci nelle solite premesse che nessuno legge, se non per dire che alcuni film non li ho ancora visti (tra gli altri Mommy, Anime nere e Il giovane favoloso), passiamo ai premi, ma prima ricapitoliamo la Top 20 dei top movies dell'anno di Pensieri Cannibali.

Alcuni divi attendono con impazienza e tensione l'assegnazione degli Oscarrafoni.

martedì 30 dicembre 2014

I MIGLIORI FILM DEL 2014 (ALMENO SECONDO PENSIERI CANNIBALI) – TOP 10





I migliori film del 2014?
Il titolo del post forse è un pochino esagerato nella sua enfasi, ma i titoli sono fatti così. Sono degli sboroni.
Più che i migliori, ecco a voi ladies & gentlemen i film preferiti dell'anno di Pensieri Cannibali, che sfilano in compagnia dei poster personalizzati appositamente da questo blog.

P.S. Prima della Top 10 potete recuperarvi anche le posizioni dalla 20 alla 11.

P.P.S. Tra i film che ci tenevo a guardare, ma non sono riuscito a recuperare prima della fine dell'anno, c'è soprattutto Mommy di Xavier Dolan. Se non è presente in classifica è quindi solo perché non l'ho (ancora) visto.


giovedì 11 dicembre 2014

MAN OF THE YEAR 2014 – N. 4 ELLAR COLTRANE






n. 4 Ellar Coltrane
(USA 1994)
Genere: ragazzo
Il suo 2014 (e pure tutti i suoi ultimi 12 anni): protagonista di Boyhood

Più che uno dei Man of the Year, Ellar Coltrane in realtà si merita il premio di Boy of the Year. O forse sarebbe più appropriato dargli il premio di Boy of the Year per tutti gli ultimi 12 anni, il (lungo) periodo in cui ha girato Boyhood. Grazie alla macchina da presa di Richard Linklater, nel film l'abbiamo visto crescere davanti ai nostri occhi. Come se fosse nostro fratello, nostro figlio, nostro nipote. Come se fossimo noi stessi.
Difficile valutare le sue effettive capacità intepretative in un ruolo così immersivo, così come è difficile dire se e come il ragazzo farà strada nel mondo del cinema in futuro.
Impossibile però, dopo aver visto Boyhood, non considerarlo ormai uno di famiglia.

"Hey tu, nonnetto, fatti più in là!"
"Oh ma che vuoi, maledetto bimbominkia?"

lunedì 3 novembre 2014

BOYHOOD, LA VITA IN DIRETTA





Boyhood
(USA 2014)
Regia: Richard Linklater
Sceneggiatura: Richard Linklater
Cast: Ellar Coltrane, Patricia Arquette, Ethan Hawke, Lorelei Linklater, Steven Chester Prince, Libby Villari, Marco Perella, Nick Krause, Sam Dillon, Zoe Graham, Maximilian McNamara, Taylor Weaver, Jessi Mechler
Genere: la vita in diretta
Se ti piace guarda anche: Prima dell'alba, Prima del tramonto, Before Midnight, La vita è un sogno, Forrest Gump



Questo post è stato scritto nell'arco di 12 anni

2002
Strumento usato: diario

Caro diario, oggi sono andato con gli amici a vedere la prima parte di Boyhood, il film che il regista Richard Linklater girerà in un arco temporale di 12 anni, al Cinema Politeama. Dicono che presto verrà chiuso. A Casale Monferrato non resterà più alcun cinema, visto che pure il Moderno e il Vittoria hanno ormai calato il sipario. Al loro posto pare verrà inaugurato un multisala. So già che non sarà più lo stesso. Le cose cambiano e dobbiamo farcene una ragione. Tanto può cambiare il posto in cui guardiamo un film e le persone con cui lo vediamo, ma un grande film resta un grande film.
Sì, ma questo Boyhood sarà davvero un grande film?
La prima cosa che si può notare è che un film... normale. Credo di non aver mai visto un film tanto normale. Nel senso che sembra raccontare la vita di noi, di tutti noi persone (più o meno) normali che scriviamo su di voi diari (più o meno) normali, senza da un lato puntare a grosse scene madri o a facili espedienti hollywoodiani e dall'altro nemmeno a proporre una fredda visione documentaristica. Boyhood non sembra solo un film. Boyhood sembra la vita nel suo svolgersi.

giovedì 23 ottobre 2014

GUARDIANI DEL CINEMA





Questa settimana i Guardiani della Galassia cercheranno di riempire le sale italiane che nel corso di quest'autunno se ne sono rimaste parecchio vuote, quasi come se l'estate non fosse mai finita. A livello di goduria cinematografica, le note più positive potrebbero arrivare invece dal promettente Boyhood di Richard Linklater, già acclamato dalla stampa americana. E poi?
Il resto ve lo scoprite da soli!
A dirla tutta no, non proprio da soli soletti, ma con il lieto accompagnamento del sottoscritto Cannibal Kid, il Guardiano del Buon Cinema, e con lo spiacevole sottofondo del mio blogger enemy Mr. James Ford, il Guardiano del Cattivo Cinema.

Guardiani della Galassia
Chris Pratt insieme al Cucciolo Eroico e a Mr. Ford in una scena del film.
Cannibal dice: Il successo più clamoroso dell'annata negli Stati Uniti arriva anche dalle nostre parti. Riusciranno i Guardiani della Galassia a risollevare pure i botteghini italiani che, a parte i successi di Lucy e Colpa delle stelle, non stanno vivendo un periodo particolarmente fortunato? Lo scopriremo presto, per l'eccitazione di Ford che non vede l'ora di gustarsi un film da perfetto 12enne, e per la mia indifferenza. Come per tutti i filmetti della Marvel personalmente non nutro grosse aspettative, ma questo potrebbe regalare maggiori risate. Spero allora sia un film più Misfits/Kick-Ass che Iron Man/The Avengers, ovvero più cannibalesco e meno fordiano.
Ford dice: finalmente, dopo settimane e settimane di stronzatine da teen cannibali, un bel film fracassone con tanto di supereroi e wrestlers - Batista nel ruolo di Drax il distruttore - dalla risata facile che dovrebbe essere una sorta di ponte ideale tra il primo ed il prossimo Avengers.
Ovviamente non vedo l'ora, ed ovviamente non vedo l'ora che il mio antagonista soffra come un cane nel corso della visione e della recensione.

Boyhood
"12 anni per girare un film?
Il regista dev'essere più lento di Ford!"
Cannibal dice: Uno dei progetti cinematografici più ambiziosi degli ultimi anni per uno dei film più promettenti dell'anno. 12 anni schiav... ehm, 12 anni di lavorazione per una pellicola che ci racconta il passaggio di tale Mason dalla fanciullezza fordiana all'adolescenza cannibale. L'ottimo Richard Linklater avrà firmato davvero un capolavoro, come si dice in giro, oppure l'hype creato porterà a un diludendo?
Ford dice: ho già sentito parlare di questo film e dell'ambizioso progetto di Richard Linklater. Onestamente, fino allo scorso anno non mi sarei scomposto troppo, ma dopo lo splendido Before midnight ed il recupero della trilogia dedicata alla coppia Hawke/Delphy, nutro grande fiducia in Boyhood.
Speriamo solo che il buon Richard non faccia il Cannibal e non mi deluda. Altrimenti saranno bottigliate!

The Judge
"Speriamo Ford venga messo in cella con Pistorius."
Cannibal dice: Mentre i nuovi eroi della Marvel cercano di far dimenticare Iron Man, pure Robert Downey Jr. tenta la stessa impresa, con questo The Judge. Il film si preannuncia come un legal-drama ammerecano realizzato con grande professionalità. Una pellicola sicuramente guardabile, più difficilmente imperdibile. Per sapere comunque con certezza come sarà bisognerà attendere il severo giudizio cannibale, di certo più spietato rispetto a quello del buonista giudice Ford.
Ford dice: i film ammeregani patinati, di tanto in tanto, funzionano, soprattutto per le serate da divano da occupare con il minor impegno possibile. Downey Jr. mi è sempre stato simpatico, e i legal-drama hanno sempre esercitato una sorta di malsano fascino sul sottoscritto.
Direi quindi che una possibilità la concederò, seppur con il beneficio del dubbio.
A Peppa Kid, invece, non darei neppure la minima chance.

Soap Opera
"Ma come, ragazzi, preferite davvero una soap opera al nostro film?"
"Eddai, Fabio, come dargli torto?"
Cannibal dice: Sto male al solo pensiero di vedere un altro film con Fabio De Luigi. Una volta mi stava parecchio simpatico, parlo dei tempi di Mai dire gol, ma da quando ho visto il terrificante La peggior settimana della mia vita non riesco a immaginare di guardare ancora qualcosa con lui come protagonista. Pure qui ritorna a fare coppia con Cristiana Capotondi, una che devo dire rivedo sempre e comunque volentieri. Ma qui no, perché insieme a loro c'è pure l'odioso Abatantuono e i soliti comici di Zelig a caso, in questo caso Ale e Franz.
Ma perché, Ale e Franz esistono ancora?
Ormai sono più passati di moda di Cannib-Ale e Ford.
Ford dice: agghiaccianti. Ho solo questa parola, per le operazioni commerciali giocate su comici o presunti tali italiane. Come se non bastasse, ad un Abatantuono sempre più in crisi, si aggiungono l'ormai insopportabile De Luigi e i già da parecchio insopportabili Ale e Franz.
Ci mancava il Cannibale, per rendere il quadretto assolutamente agghiacciante.

Buoni a nulla
"Adesso che Ford se n'è andato, i re del pensionato siamo noi, evvai!"
Cannibal dice: Altra commedia italiana, altra roba che si preannuncia buona a una sola cosa. Far ridere?
Sì, ma solo involontariamente. Come Ford.
Ford dice: altro film italiano. E altro film buono a nulla. Come Cannibal.

Il sale della terra
"Oooh, finalmente hanno girato un documentario sulla mia incredibile vita!"
Cannibal dice: Il titolo di questo documentario co-diretto da Wim Wenders e Juliano Ribeiro Salgado evoca spiacevoli ricordi, quelli dell'inascoltabile canzone di Ligabue, il cantante preferito di Ford dopo brus sprinsti. Il risultato pare sia però più dalle parti di Terrence Malick e quindi le cose si potrebbero fare interessanti. Piacevolmente interessanti per me, spiacevolmente per Ford!
Ford dice: i documentari mi intrigano parecchio, e Wenders mi è sempre - o quasi - piaciuto molto. Nonostante, dunque, l'approccio molto radical potrei comunque concedere una possibilità. Cosa che non farò certo con il mio nemico, soprattutto dopo l'agghiacciante lista che è riuscito a propinarmi nella recente Blog War.
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