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sabato 7 marzo 2020

Le recensioni ai tempi del Coronavirus





Incontro gente per strada (a dire il vero non molta) che, rigorosamente ad almeno un metro di distanza, mi chiede sconvolta: “Ma non hai ancora fatto un post con 'ai tempi del Coronovirus' nel titolo?”. Del tipo: “La vita ai tempi del Coronavirus”, “L'amore ai tempi del Coronavirus”, “Il cinema ai tempi del Coronavirus”, o “Gli altri poveri virus indifesi che nessuno più si caga ai tempi del Coronavirus”. Non l'avevo ancora fatto perché ormai l'avevano già fatto tutti. Siti, blog, riviste, telegiornali, giornali. Libero mi pare sia uscito con un titolo tipo: “Come scaricare la colpa agli immigrati ai tempi del Coronavirus”, o qualcosa del genere.

Non l'avevo ancora fatto. Finora. Anche perché non avevo ancora avuto un'idea decente. Ora credo di aver trovato il titolo giusto per questo blog, che occupandosi principalmente di recensioni era piuttosto scontato, ce l'avevo lì sotto gli occhi, solo che non riuscivo a vederlo: “Le recensioni ai tempi del Coronovirus”.


Contagion
Regia: Steven Soderbergh
Cast: Marion Cotillard, Matt Damon, Jude Law, Laurence Fishburne, Gwyneth Paltrow, Kate Winslet, Bryan Cranston

Questo film col cavolo che lo vedo, in questo preciso momento storico. Col cavolo no, abbracciato a un'Amuchina però magari sì.

In realtà, andando a spulciare tra le mie vecchie recensioni, mi sono ricordato che Contagion l'avevo già visto poco dopo la sua uscita. Eravamo a cavallo tra il 2011 e il 2012. Altri tempi. Allora i film venivano ancora distribuiti regolarmente nei cinema e la gente si sedeva vicina per vederli. C'era persino chi limonava al cinema. Adesso credo ci sia la galera per chi prova a fare una cosa del genere. L'altro giorno comunque ho visto per strada due ragazzini che si baciavano. Così, come se niente fosse. Pazzi! Incoscienti! Qualcuno dirà che l'amore è più forte della paura del contagio. Io direi al massimo che l'ormone è più forte della paura del contagio. C'è chi sostiene che, con l'arrivo della bella stagione, il virus sparirà o se non altro ridurrà la sua portata. Io non ne sarei così sicuro. Con la bella stagione l'ormone impazzisce ancora di più e diminuire i contatti fisici potrebbe essere ancora più difficile.

Tornando a Contagion, il film, non solo lo avevo già visto, ma lo avevo pure già stroncato. Come voto gli avevo affibbiato un 5 su 10. La recensione completa ho paura ad andare a rileggerla. Temo di aver scritto delle cose tipo: “È un film del tutto irrealistico” o “Figuriamoci se nel mondo potrà mai capitare una cosa simile”. Quindi preferisco non rileggerla. Che poi negli ultimi tempi ho paura un po' di tutto. Lo ammetto. Non faccio parte di quel gruppo di (presunti) temerari che dice: “Virus, non ti temo”. Che è simile a quanto facevano alcuni dopo l'11 settembre 2001, quelli che dicevano: “Terroristi, non vi temo”. In entrambe le occasioni, nella maggior parte dei casi, si trattava di una bugia. Avere paura è normale. È umano. La differenza è che in quel caso almeno si rivolgevano a degli esseri umani. Adesso invece si rivolgono a un virus. Non sono un virologo, ma credo che i virus non ti possano dare ascolto. Credo. Se ho detto una cosa sbagliata, Burioni è il benvenuto a darmi una secca smentita. Sebbene ho il sospetto che in questo periodo abbia questioni più importanti di cui occuparsi che non replicare alle cacchiate di Pensieri Cannibali.

In conclusione di questa recensione, o meglio non-recensione ai tempi del Coronavirus, ribadisco: se c'è un film che al momento non (ri)vedrei proprio è questo. Nonostante la presenza di Marion Cotillard.

"Cannibal Kid si rifiuta di rivedere un film in cui ci sono io?
La situazione allora è davvero preoccupante."


L'esercito delle 12 scimmie
Regia: Terry Gilliam
Cast: Bruce Willis, Brad Pitt, Madeleine Stowe, Christopher Plummer, Christopher Meloni, LisaGay Hamilton, David Morse


Anni prima di Contagion, nel 1995, c'era stato un altro film che parlava di un pericoloso virus che metteva in ginocchio l'umanità: L'esercito delle 12 scimmie. A sua volta la pellicola di Terry Gilliam era ispirata a un cortometraggio francese del 1962. Probabilmente prima ancora ci sono stati altri film, così come libri, che hanno affrontato il tema. In giro negli ultimi giorni trovate su molti siti guide al riguardo. Non credo sia così importante stabilire quale sia il “paziente zero” cinematografico sull'argomento. Magari anche in questo caso si scopre che è un tedesco. Per quanto mi riguarda, L'esercito delle 12 scimmie è il film più bello sul tema, almeno tra quelli che ho visto. Se tra un'edizione del TG e l'altra volete “distrarvi” con la visione di una pellicola che parla di contagio, questo è quindi il titolo che vi consiglio. Io invece passo. Ora non ce la faccio a rivederlo. Questo nonostante sia uno dei miei film preferiti, uno di quelli a cui sono legato di più in assoluto. E pensare che la prima volta che l'ho visto non è che mi fosse piaciuto un granché, anche perché non c'avevo capito un granché. Avevo 13 anni, ero andato al cinema a vederlo e per gran parte della visione avevo fatto lo scemo insieme agli amichetti, anziché prestare attenzione. Se potessi tornare indietro nel tempo come fa il protagonista della pellicola, mi prenderei a schiaffi da solo.

Ho poi rivisto il film qualche anno più tardi in VHS, quando ero un po' più maturo (ma non tanto) e un po' meno scemo (ma giusto pochissimo meno) e l'ho amato. Una visione che oscilla tra sogno e incubo, che mette dentro una vicenda apocalittica, viaggi nel tempo e gruppi ecologisti. A qualcuno potrà sembrare un pasticcio, a me è sembrato un capolavoro. Con un Bruce Willis che è riuscito a farmi commuovere e con un Brad Pitt che mi ha convinto come non mai. Per me l'Oscar l'avrebbe meritato più per questo film, per cui ottenne la sua prima nomination, che non per C'era una volta a... Hollywood. Non fraintendetemi. Sono contento che l'abbia vinto per un lavoro diretto da Quentin Tarantino, però la sua performance più incredibile per me rimane questa. Senza dimenticare poi pure Tyler Durden di Fight Club, ma questa è un'altra apocalittica storia.


In conclusione di quest'altra pseudo recensione ai tempi del Coronavirus, il mio consiglio è quello di evitare in questi strani giorni la visione di pellicole sul contagio. Se però proprio volete vederne una, L'esercito delle 12 scimmie secondo me è la migliore.




giovedì 8 marzo 2018

I giustizieri del cinema






Chi c'è ospite oggi della rubrica sulle uscite cinematografiche nazionali che conduco insieme a quel desperado di Mr. James Ford?
Un'altra ospite straniera. O più o meno espatriata. O forse cacciata dall'Italia da Salvini, chi può dirlo? Dopo Alessandra Muroni dall'Inghilterra, ecco da Siviglia l'abruzzese Nancy Aiello del blog Volevo aprire un blog (che però dovrebbe aggiornare di più). A lei la parola e muchas gracias per aver scritto un'intro, così io posso anche chiudere qua mis palabras.


Intro di Nancy: Quando Cannibal Kid mi ha invitata a commentare le uscite di questo giovedì insieme ad un altro mostro sacro della blogsfera (Mr. Ford) il mio primo pensiero è stato “omg, ma davvero sti due matti mi vogliono sul loro blog?”. Vi preannuncio quindi che si tratta di un contributo di cui avreste fatto volentieri a meno, ma ora sono qui e mi prendo i miei 15 minuti di gloria! La seconda cosa a cui ho pensato, invece è che sti due simpaticoni mi vogliono davvero male. Per chi non lo sapesse vivo in Spagna e le uscite in sala non coincidono quasi mai...quelle di questo giovedì fanno scendere il latte alle ginocchia; forse sono solo titoli mal tradotti? Vediamo insieme.


Il giustiziere della notte
"Cosa sto facendo?
Sparo cazzate, proprio come Ford."

lunedì 6 ottobre 2014

SIN CITY – UN PAIO DI TETTE PER CUI UCCIDERE





Sin City – Una donna per cui uccidere
(USA, Cipro 2014)
Titolo originale: Sin City: A Dame to Kill For
Regia: Frank Miller, Robert Rodriguez
Sceneggiatura: Frank Miller
Cast: Mickey Rourke, Josh Brolin, Joseph Gordon-Levitt, Eva Green, Jessica Alba, Bruce Willis, Rosario Dawson, Christopher Meloni, Juno Temple, Powers Boothe, Dennis Haysbert, Jeremy Piven, Ray Liotta, Jamie Chung, Jaime King, Julia Garner, Christopher Lloyd, Marton Csokas, Jude Ciccolella, Alexa Vega, Lady Gaga
Genere: fumettoso
Se ti piace guarda anche: Sin City, Spirit, Gotham



La recensione cannibale

Sin City – Una donna per cui uccidere è stato il super mega floppone dell'estate americana. Costato $60 milioni, in patria sta facendo fatica a raggiungere quota $15 milioni e nel weekend d'apertura è riuscito a mala pena a entrare nella Top 10 dei film più visti, nonostante la totale assenza di grandi concorrenti. Perché un tonfo così clamoroso?
Per prima cosa, va detto che Robert Rodriguez non è che sia sempre una garanzia al box-office. Già la poco riuscita operazione Machete Kills doveva fargli fischiare le orecchie in tal senso.
Un altro motivo va secondo me ricercato anche nel tempismo. Il tempismo è tutto nella vita e questo Sin City 2 è giunto nel momento probabilmente meno propizio. Dal primo capitolo del 2005 è passato troppo tempo per poterne sfruttare l'hype e allo stesso tempo ne è passato troppo poco perché si possa parlare di riscoperta vintage.
Il problema fondamentale sta però probabilmente nella natura intrinseca del film stesso. Sin City 1 era un cult movie wannabe, ma non era un cult movie vero e proprio. A livello visivo rappresentava qualcosa di nuovo e di davvero fico, un modo di usare la computer grafica per realizzare un cine-fumetto folgorante, anni luce più avanti di quanto visto prima di allora e che avrebbe aperto la strada a 300 e cloni vari. Peccato soltanto che nell'anno 2014 una pellicola girata in questa maniera non faccia più notizia e la sua indubbia bellezza estetica finisca di affascinare dopo appena pochi minuti.
Una volta che viene a mancare l'effetto “WOW!” della realizzazione tecnica del film, Sin City – Una donna per cui uccidere lascia di fronte a ciò che è veramente, e che forse già il primo Sin City era: una pellicola vuota. Terribilmente vuota.

venerdì 6 settembre 2013

DIE HARD – UN BUON FILM PER MORIRE



ESCLUSIVA DI PENSIERI CANNIBALI
Ecco la trascrizione della registrazione del brainstorming tra regista, sceneggiatori e produttori che ha portato alla realizzazione del nuovo capitolo di Die Hard


“Allora, signori e signore. Dobbiamo preparare un nuovo episodio della mitica saga di Die Hard!”
“Mitica? Seee, ‘na vorta!”
“Non fate subito gli ammazzacreatività!”
“Ah, perché, preparare un minestrone riscaldato adesso viene considerato un lavoro creativo?”
“No, però c’è da fare i $oldi.”
“Ok ok, comprendo, amigo. Solo che adesso cosa ci mettiamo ancora in questo nuovo originalissimo capitolo?”
“Io dico: mettiamoci la figlia di John McClane!”
“L’abbiamo già messa. Nel precedente film.”
“Ah già, quella sgnacchera di Mary Elizabeth Winstead. Beh, rimettiamocela di nuovo. Mi pare funzionasse piuttosto bene, no?”

SMS: "Ok, ritorno nella serie. Però ve lo dico subito: nemmeno 'sta volta ho intenzione di spogliarmi."

“Sì, però le facciamo fare una comparsata giusto all’inizio e alla fine. Per il resto c’è bisogno di una novità.”
“Uh, mi è appena uscita fuori un’idea rivoluzionaria: mettiamoci il figlio di John McClane!”
“Ammazza, che fantasia! Da dove t’è uscita fuori, questa idea? Dal buco del culo?”
“Io dico che può funzionare. Nel primo capitolo mi sembrava che fossero menzionati un figlio e una figlia e anche se non c’erano, John McClane può essersi sempre dato da fare in seguito e poi chissenefrega? Tanto chi si ricorda?”
“Andata. Mettiamo il figlio. E chi chiamiamo per interpretarlo?”
“Qualcuno dei ggiovani attori di Hollywood più lanciati.”
“Josh Hutcherson?”
“Nah, troppo piccoletto.”
“Ashton Kutcher?”
“Nah, troppo vecchio.”
“Aaron Taylor-Johnson?”
“Chiii?”
“Charlie Hunnam?”
“L’han prenotato già quelli di 50 sfumature di grigio.”
“Liam Hemsworth?”
“Ha appena fatto un superfloppone con Harrison Ford, meglio non rischiare.”
“Channing Tatum?”
“Nah, troppo caro, ormai.”
“Silenzio tutti!!! Io che sono il produttore e caccio fuori il grano dico di andare al risparmio e prendere Jai Courtney.”
“E chi diavolo sarebbe?”
“Non ne ho idea. So solo che ha fatto qualche apparizione in Spartacus e Jack Reacher, è un aspirante attore incapace come pochi ma mi è stato raccomandato da un amico potente, quindi prendiamo lui, fine della storia.”
“Qua a Hollywood ormai le cose funzionano come in Italia…”
“Vedo che hai capito.”

SMS: "Avete preso me? Ma voi siete scemi!"

“Problema figlio risolto. Adesso però serve anche una nuova location. Dove lo ambientiamo, questo film?”
“Bangkok? È pieno di donnine a pagamento, lì. Così ce la spassiamo alla grande durante la lavorazione.”
“Bella idea, ma no. Hanno già fatto Una notte da leoni 2 e poi se no dicono che a Hollywood i film li sforniamo tutti uguali.”
“Sia mai.”
“Dov’è che stanno i soldi, ora come ora?”
“In Russia!”
“E allora giriamolo in Russia.”
“Affare fatto.”
"Manca ancora qualcosa: cosa piace agli uomini?"
"Donne e moto."
"Bene. Infiliamo la scena di una tipa che si spoglia in moto."

SMS: "Счастливые, PORKS американцев?"

"Tu sei un genio! Adesso capisco perché ti pagano così tanto."
"Altre idee?"
“Figlio + Russia + gnocca in moto. Abbiamo già tre idee, sei stupido o cosa? Perché cercarne altre? Abbiamo sfornato pellicole anche solo con mezza idea. A volte manco mezza. Il pubblico si spaventa, quando ci sono troppe idee. Meglio metterci dentro qualche bello stereotipo sui russi, una storia esile che sa già di stravisto e che vede McClane & Son combattere i cattivoni russi che sono uno più cattivone dell’altro, qualche battuta old-school che non fa più ridere manco mio nonno, dosi abbondanti di patriottismo spiccio americano, una dose piccola di buoni sentimenti famigliari che pure quelli non possono mancare, una serie di colpi di scena prevedibili – volevo dire sconvolgenti –, Bruce Willis che fa il Bruce Willis e dice ancora una volta “Yippie kay-yay, figli di puttana!”, un sacco di esplosioni, botti, sparatorie rumorose per frastornare ben bene gli spettatori e fargli credere di aver assistito a un filmone et voilà, il sequel più telefonato e inutile dell’anno è fatto. Così come un nuovo successo è sfornato.”
“Speriamo.”
“E la qualità cinematografica del prodotto? Nessuno pensa alla qualità cinematografica?”
“Qualità? Cos’è, la qualità?”.

"Yippie kay-yay, figlio di puttana!"
"Oh papà, sei tu che te la sei sposata..."

Die Hard – Un buon giorno per morire
(USA 2013)
Titolo originale: A Good Day to Die Hard
Regia: John Moore
Sceneggiatura: Skip Woods
Cast: Bruce Willis, Jai Courtney, Sebastian Koch, Yuliya Snigir, Mary Elizabeth Winstead, Amaury Nolasco, Cole Hauser
Genere: mortale
Se ti piace guarda anche: tutti gli altri Die Hard
(voto 4--/10)


giovedì 20 giugno 2013

QUEL CHE SUCCEDE A LAS VEGAS NON SEMPRE RESTA A LAS VEGAS, PURTROPPO


Una ragazza a Las Vegas
(USA, UK 2012)
Titolo originale: Lay the Favorite
Regia: Stephen Frears
Sceneggiatura: D.V. DeVincentisB
Tratto dalla biografia: Lay the Favorite di Beth Raymer
Cast: Rebecca Hall, Bruce Willis, Catherine Zeta-Jones, Laura Prepon, Frank Grillo, Joel Murray, Joshua Jackson, Vince Vaughn
Genere: commedia che non fa ridere
Se ti piace guarda anche: 21, Luck

Commedie che non fanno ridere. Potrei passare ore a elencarle, se solo mi ricordassi i loro titoli. Se c’è una cosa che il cinema americano non ci fa mai mancare è una buona dose di filmetti pseudo brillanti e pseudo comici che oh, facessero ridere un solo momento uno in tutta la visione. Invece niente. Una ragazza a Las Vegas è una di queste commedie, commedie che non fanno ridere. Ma mai. Ci fosse una scena simpatica ci sarebbe da festeggiare. Ma no, sorry. Nada de nada. Manco un sorrisino.
In compenso però la storia è originale…
Questa era una battuta. Non so se faceva ridere, probabilmente no, però ci potete scommettere che era più divertente dei momenti divertenti del film.
Quali momenti divertenti?
Anche questa era una battutona. Lo dico nel caso non si fosse capito.
Non si era capito, vero?
Oddio, questo post è stato contagiato dalla mancanza di umorismo della pellicola. Noooooooo!

"Mi sento una versione scema (ma figa) del protagonista di A Beautiful Mind."
La storia originalissima presentata dalla pellicola è quella di una bella ragazza che di professione fa la private dancer, la stripper a domicilio come quella cantata da Tina Turner, e che però si sente intrappolata nella sua sciatta vita di provincia e allora vuole andare a tentare la fortuna a Las Vegas. Che fantasia! Che storia mai sentita!
A interpretare questa ragazza a Las Vegas troviamo Rebecca Hall. Buona attrice, Rebecca, vista in film come The Town, Vicky Cristina Barcelona, The Prestige e Iron Man 3, peccato sia del tutto fuori parte. Come ragazza superficiale e ingenua non se la cava per niente. Ci sarebbe stata meglio una dotata di un maggiore senso dell’umorismo, una come una Anna Faris. Rebecca Hall, che per carità per l’occasione sfoggia anche un bel physique du role, è troppo sofisticata, la vedo meglio in un film in costume. Costume ottocentesco, non costume da bagno.

"Azz! Ormai sono più rifatta di Liberace!"
A Las Vegas, la ragazza non va per passare dalla vita dentro una roulotte a quella tra le roulette, bensì per fare la barista. Una volta arrivata nella città del peccato, che in questa pellicola appare in una maniera molto edulcorata e ben poco peccaminosa, trova invece un altro lavoro. No, non torna a fare la spogliarellista, no, non si mette a fare la escort, bensì diventa la segretaria tuttofare di un noto gambler locale. Cos’è un gambler?
È uno scommettitore, un giocatore d’azzardo professionista. A interpretare questo grande gambler vi è Bruce Willis. Bruce che ormai accetta qualunque parte, tra un po’ lo vedremo anche in un cinepanettone, se ancora i cinepanettoni vengono sfornati e spero di no. Bruce gigionissimo ma anche svogliatissimo e non c’è solo lui. Il cast è di quelli quasi da grandi occasioni, con una plasticosa Catherine Zeta-Jones che pure lei ormai per $100 dollari la fate venire alla prima comunione di vostro nipote, l’ex Pacey di Dawson’s Creek Joshua Jackson, l’ex That ’70s Show Laura Prepon, più un Vince Vaughn mai così fuori forma.

"Bruce, ci sono i Vanzina in linea per te..."
"Uh, passameli. Non vedo l'ora di prendere sold... ehm girare un film con loro."
Al che io mi chiedo: ma su carta la sceneggiatura, ispirata per altro alla biografia di tale Beth Raymer, la vera ragazza a Las Vegas, era scritta tanto da Dio da convincere tutti questi attori? O Stephen Frears ha fatto davvero un così cattivo lavoro alla regia?
Che poi io Stephen Frears è un regista che non capisco. È uno che nella sua carriera ha fatto anche dei buoni film, su tutti Alta fedeltà, ed è uno passato senza problemi per pellicole completamente differenti tra loro, da Le relazioni pericolose e Eroe per caso, da Mary Reilly a Tamara Drewe, da La regina a questa Una ragazza a Las Vegas. Va bene cambiare, va bene la varietà, ma nella sua opera non ci vedo un filo comune. È un mestierante che prende ciò che gli capita, come purtroppo il Bruce Willis degli ultimi tempi. È un directeur ma non un metteur en scène.

Se non si era ancora capito, sconsiglio la visione di questa ragazzetta a Las Vegas. Non che sia una roba del tutto inguardabile, però è davvero ma davvero inutile. Pure io dovevo aspettarmelo. In generale i film sulle scommesse e sul gioco d’azzardo non mi piacciono e quindi ci avrei scommesso che nemmeno questo sarebbe stato un puledro da primo posto. Però avrei puntato se non altro su una pellicola da metà classifica, e invece questo è solo un film da ultima posizione.
Scommettiamo che non piacerà nemmeno a voi?
(voto 4/10)


mercoledì 24 aprile 2013

SIAMO UOMINI O CANNIBALI?


"Ford? Ce l'ha piccolo così.
Il cervello, intendo..."
Siete svegli?
State ancora sbadigliando?
Siete vivi?
Dopo la parata di muscoli prestati alla recitazione che ha sfilato ieri nella noiosa lista fordiana, tocca oggi alla tanto attesa, scoppiettante ed esaltante top 10 cannibale.
Oggi assisteremo a una decina davvero fenomenale, che comprende i miei 10 attori preferiti. Specifico: non i migliori in assoluto, solo i miei favoriti. Quelli che con i loro ruoli hanno contribuito ad alimentare e a tenere accesa la fiamma della passione per il cinema nel sottoscritto. Così almeno ora saprete a chi dare la colpa…
Cannibal Kid

Alle spalle la grandiosa lista fordiana di ieri, oggi ci tocca sopportare l'altezzosa squadra del Cannibale, che nonostante abbia sfoderato nomi sicuramente degni di nota, non riuscirà neppure lontanamente a mostrare gli attributi ed il carisma delle scelte del sottoscritto.
Una lista, comunque, più interessante del previsto e decisamente più sensata di quella dedicata alle attrici della scorsa settimana, pur se non all'altezza dei nomi chiamati a rappresentare il Saloon.
Un pò come Pensieri Cannibali rispetto a White Russian.

1. Christian Bale


"Che è stammerda? Ormai anche Ford ha uno
smart ford phone."
CANNIBAL KID L’avevo già intravisto qua e là da qualche parte, come da bambinetto ne L’impero del sole di Spielberg, o nel mio cult personale Velvet Goldmine. È stato però vedendolo in American Psycho nella parte di Patrick Bateman che ho capito che Christian Bale era destinato a diventare il mio attore preferito. La sua interpretazione lì va oltre ogni limite, con un mix di pazzia e ironia, paura e risate… Cosa chiedere di più a un attore solo?
Dopo essersi aggiudicato con quel film un posto tra i miei idoli assoluti di sempre, il gallese Bale non s’è però certo fermato lì e si è dato anima e corpo a un’altra serie di ruoli estremi, passando nel giro di poco tempo dall’anoressico L’uomo senza sonno al fisicato Bateman mainstream, ovvero Batman, nella saga di Nolan, per poi tornare smunto in The Fighter, che gli è valso un meritato Oscar.
E poi cito ancora altre sue ottime prove visto che, al contrario di molti pseudo attorucoli fordiani, abbondano: The Prestige, The New World - Il nuovo mondo, Io non sono qui, Nemico pubblico, in attesa di vederlo insieme a Natalie Portman in Knight of Cups di Terrence Malick.
Un attore fenomenale, in grado di conquistare il grande pubblico nei panni del cavaliere oscuro, ma senza dimenticarsi del cinema d’autore. Quanti dei tuoi action heroes… volevo dire attori possono dire lo stesso, Ford?
Interpretazione top: American Psycho
MR. FORD Christian Bale è sicuramente uno di quegli attori in grado di mettere d'accordo tutti, perfino il sottoscritto e il Cannibale fin dai tempi del magnifico L'impero del sole, e sicuramente il suo talento di trasformista non è in discussione - e mi pare strano che il mio antagonista non abbia citato la sua strepitosa performance in The fighter -.
"E questo cos'è? Me lo volete dare un cellulare decente, sì o no?"
Appare però troppo rabbioso e menoso per una decina fordiana degna di questo nome, quindi che se lo tenga il mio altrettanto egocentrico rivale.
CANNIBAL KID Ford, comprarti un paio di occhiali no, eh? Magari un paio da hipster milanese ahahah!
Se vai a leggere bene sopra, la sua interpretazione in The Fighter l’ho citata sì. Nonostante l’Oscar vinto per quel film, il suo ruolo più pazzesco in assoluto per me rimane comunque quello in American Psycho, in cui riesce a essere esilarante e inquietante allo stesso tempo con un incredibile gioco di equilibrismo, un numero di Prestige da vero fuoriclasse.

"Il telefono a muro? Sul serio? Per protesta faccio lo sciopero della fame!"
"Contenti adesso?"

2. Leonardo DiCaprio


"Alla salute tua e della tua classifica, Grande Canny!"
CANNIBAL KID Leonardo DiCaprio è un attore sottovalutato. Mi spiego: è famosissimo e il suo nome da solo basta per aumentare l’interesse intorno a una pellicola. Però Oscar e premi vari lo snobbano e in molti lo considerano ancora “quello del Taitanic”.
E invece oltre al Titanic c’è di più e Leo l’ha dimostrato riuscendo in un’impresa nient’affatto facile e che a pochi è riuscita. Dopo una serie di ottime prove come in Buon compleanno Mr. Grape e Romeo + Giulietta, è diventato il teen idol di tutti (anche di Ford che andava in giro con la sua t-shirt) con il film di James Cameron. Una pellicola dal così grande successo che avrebbe potuto affondare la carriera di chiunque e relegarla a quel solo ruolo, invece DiCaprio ha superato le critiche all’anch’esso sottovalutato The Beach e si è costruito una carriera notevolissima lavorando con un sacco di grandi registi: Quentin Tarantino (Django Unchained), Christopher Nolan (Inception), Sam Mendes (Revolutionary Road), Steven Spielberg (Prova a prendermi), il mito fordiano Clint Eastwood (J. Edgar) e poi naturalmente Martin Scorsese, di cui è diventato il nuovo pupillo in Gangs of New York, The Departed, Shutter Island e The Aviator; per quanto mi riguarda quest’ultima nei panni di Howard Hughes la sua prova d’attore più strabiliante.
Leo quindi è il re del mondo e io? Io sono il re del fordo!
Interpretazione top: The Aviator
"Più affidabile questo di RyanGoslingAir!"
MR. FORD Incredibilmente io e Peppa Kid concordiamo sul fatto che il buon Leo sia stato indecentemente snobbato dall'Academy nel corso degli anni, e che abbia dato la sua prova migliore con il sottovalutatissimo The Aviator scorsesiano, un film che, ancora oggi, trovo a dir poco mastodontico.
Non avrebbe sfigurato neppure nella mia lista, eppure al cospetto di mostri sacri come Brando, Newman e McQueen ha dovuto cedere il passo inesorabilmente.
CANNIBAL KID Vabbè, se allora mi dai (giustamente) ragione su tutto, la prossima Blog War la vado a combattere contro Giocher, Lorant o qualcun altro dei (giustamente) sempre più numerosi miei detrattori.
MR. FORD Se sono sempre più numerosi, significa che il fordismo comincia finalmente a fare effetto!
CANNIBAL KID Può darsi, ma attento che dopo che hai osato considerare Rosario Dawson tra le migliori attrici della storia pure il numero dei tuoi haters è in crescita…

3. Michael J. Fox


"Pazzesco! Sono tornato negli anni '50 e Ford era già un vecchio..."
CANNIBAL KID Michael J. Fox è il simbolo del cinema americano anni Ottanta, quello più divertente, godurioso, fantasioso. Quello bello, non le schifezze trash tanto amate da Ford.
Dopo essersi fatto notare in tv nella sitcom Casa Keaton, Michael J. Fox si è guadagnato un posto nella storia del cinema e dei miei miti personali guidando la DeLorean di Ritorno al futuro. Senza questo film e senza il suo Marty McFly, non so se il cinema avrebbe avuto la stessa importanza nella mia vita, per la gioia futura di Mr. Ford, che all’epoca era già un signore di mezza età.
Michael J. ha fatto poi in tempo a regalarci qualche altro ruolo memorabile in Voglia di vincere, Il segreto del mio successo, Le mille luci di New York e Doc Hollywood, prima che gli venisse diagnosticato il Parkinson. Da lì in poi ovviamente la sua carriera ha subito una battuta d’arresto, ma tra Sospesi nel tempo e varie serie tv lo si è ancora visto in circolazione. Perché il fantastic Mr. Fox tiene duro e, nonostante il fisico minuto, è più forte di tutti gli attori wrestler fordiani steroidati stereotipati messi insieme.
Grande Giove e grande Michael!
"Pazzesco! Sono andato nel futuro e Cannibal Kid è ancora un bimbominkia!"
Interpretazione top: Ritorno al futuro
MR. FORD A sorpresa il Cucciolo Eroico inserisce nella sua lista un mito degli anni ottanta che per me è solo di poco sotto ai palestratissimi action heroes che lui tanto detesta, il buon Michael J. Fox.
Amatissimo anche dal sottoscritto ai tempi di Voglia di vincere e Ritorno al futuro, si è perso a causa della malattia, motivo per il quale non mi accanisco contro di lui - che condivide il Parkinson con una leggenda fordiana come Alì - quanto contro Cannibal, che potrei usare come nuovo sacco da boxe.
CANNIBAL KID Detto così, lo fai sembrare come se Michael J. avesse volontariamente scelto di avere il Parkinson per seguire le orme di un tuo mito… Povero Michael J., va bene essere malati, ma fordiani mai! uahahah

4. Woody Harrelson


"E' inutile che parli, Ford, tanto non ti ascolto!"
CANNIBAL KID Altro nome, altro attore strepitoso, altro mito cannibale. Se Michael J. Fox è stata la mia
icona degli anni Ottanta, Woody Harrelson ha raccolto il testimone dal collega in Doc Hollywood ed è diventato il mio attore idolo anni Novanta. Sono bastate due interpretazioni, davvero fenomenali e davvero oltre: il natural born killer Mickey Knox (nessuna parentela con Amanda, forse…) di Assassini Nati e il pornografo Larry Flynt, reso in maniera divertente e commovente allo stesso tempo. Per me due delle interpretazioni più impressionanti di tutti i tempi, non ci sono Pacino o De Niro che tengano.
Poi ha attraversato un periodo di oblivion, ma negli ultimi tempi è tornato alla grande, alla grandissima con Oltre le regole - The Messenger, Benvenuti a Zombieland, Amici di letto, 7 psicopatici e pure nel cinema mainstream con la saga di Hunger Games. Al fianco di Jennifer Lawrence. Alla faccia di Mr. Ford! E pure alla faccia mia!
Interpretazioni top: Larry Flynt - Oltre lo scandalo, Assassini nati - Natural Born Killers
"Signor giudice, al ritorno guida Ford e la prudenza non è mai troppa..."
MR. FORD Harrelson è un altro di quei mattacchioni che sarebbe stato meglio nella lista fordiana, ma che
per somma magnanimità ho lasciato in mano al mio rivale in modo da non creare squilibri troppo evidenti nel rapporto tra le nostre liste.
Certo, mi riesce difficile perdonargli di aver partecipato a quella farsa di Hunger games - anche se il suo personaggio era il migliore del film -, ma se l'ho fatto con Jennifer Lawrence, posso farlo anche con lui.
CANNIBAL KID Woody idolo sempre e comunque, anche nelle sue rare concessioni al cinema commerciale, ed ennesimo nome in grado di zittire il mio (ormai ex?) rivale rimasto senza argomenti.
Giocher, alzati dalla panchina e comincia il riscaldamento che nel secondo tempo entri tu!
MR. FORD Rare, ma terribili. Non c'è bisogno di Giocher per constatare la qualità infima di robaccia come Hunger games!
CANNIBAL KID Jennifer Lawrence, Woody Harrelson: tappatevi le orecchie e non state ad ascoltare questo infedele.
MR. FORD Infedele io!? Infedele - al Cinema - tu! Ahahahahaha!

5. Heath Ledger


"Cannibal ha pescato il Joker, per te Ford invece c'è solo... la Luna Nera!"
CANNIBAL KID Heath, uno dei più grandi talenti del cinema mondiale, uno dei più grandi rimpianti del cinema mondiale. Nell’arco della sua breve vita, Heath Ledger ci ha regalato una manciata di interpretazioni pazzesche, ma iddio solo sa cosa avrebbe potuto ancora tirare fuori dal cilindro…
A me aveva colpito da subito, fin dal suo esordio in 10 cose che odio di te, una teen comedy, perché nonostante lo snobismo di Mr. James Snob, è dal genere teen che spesso e volentieri vengono fuori i talenti più interessanti di domani. Già lì il suo tipo di recitazione si distingueva dagli altri, era puro istinto, senza filtri, viscerale, uno stile quasi animalesco, che poi ha portato anche nelle sue successive parti: Il destino di un cavaliere, Monster’s Ball (lui sì da Oscar, altroché Halle Berry), Lords of Dogtown, I segreti di Brokeback Mountain, Paradiso + Inferno, Io non sono qui, Parnassus e poi naturalmente quell’interpretazione folle, anarchica e allucinata del Joker ne Il cavaliere oscuro, in grado di far dimenticare persino quella già memorabile di Jack Nicholson.
Tanta roba, molta più della gran parte dei finti attori di Ford, eppure troppo poco rispetto a quello che avrebbe potuto ancora fare. Perché sono sempre i migliori ad andarsene mentre Ford è ancora qua? Ahahahaha (eddai Ford, non andare a piangere in un angoluccio, sto scherzando!)
Interpretazione top: Il cavaliere oscuro
"Anche dall'Aldilà, questi due ti arriveranno sul muso, caro Ford!"
MR. FORD Il buon Heath mi è sempre stato simpatico, australiano, nato nel mio stesso anno, pane e
salame e caotico abbastanza per non risultare spocchioso, sicuramente dotato. Eppure la prematura morte ci ha privato di un interprete che non sapremo mai se sarebbe stato una leggenda come Brando o McQueen oppure no.
E per quanto Il cavaliere oscuro e Brokeback Mountain siano stati grandi, definire la sua carriera migliore di quella di gente come Pacino mi pare una bestialità che soltanto il Cannibale poteva concepire.
CANNIBAL KID Il talento di Heath Ledger un McQueen se lo poteva giusto sognare. E, anche nel poco tempo che ha avuto, Heath è riuscito a regalarci più ruoli e interpretazioni memorabili di tanti più longevi attorucoli fordiani.
Non ho definito la sua carriera migliore di Al Pacino (dove te lo sei sognato, Ford?), dico solo che a livello personale le sue interpretazioni mi hanno emozionato di più e l’hanno fatto diventare uno dei miei preferiti di sempre. Di sicuro comunque la sua pur breve carriera è stata molto più interessante di quelle di un Mads Mikkelsen o del pur ottimo Christoph Waltz. E, se purtroppo non sapremo mai cos’altro avrebbe potuto fare in futuro, se non altro non ha avuto il tempo di fare la ridicola fine di Al Pacino in film da Razzie Award come Jack e Jill…
MR. FORD Strano che tu non abbia citato Sly, che di Razzie ha fatto razzia, negli anni. Sta di fatto che Heath ed il suo talento sono scoppiati come molti dei tuoi miti giovani e solo apparentemente invincibili, mentre i miei vecchi leoni ruggiscono ancora. Ahahahahah!
CANNIBAL KID Di ruggiti dalle tue parti non ne sento. Una metà dei tuoi vecchi leoni sta facendo compagnia a Heath, e quelli dell’altra metà sembrano più morti che vivi…

6. Edward Norton


"Bravi, mettetemi dentro che se becco Ford faccio una strage..."
CANNIBAL KID Lo dico subito prima che lo faccia Ford e così lo lascio senza argomenti: negli ultimi 10 anni Ed Norton ha buttato via, o quasi, la sua strabiliante carriera. È vero, è vero. Qualche segnale di ripresa lo sta dando, come la sua piccola parte nello splendido Moonrise Kingdom, però il ruolo del riscatto per lui deve ancora arrivare e potrebbe farlo a breve nei prossimi film di Wes Anderson e Inarritu. Nonostante negli ultimi tempi si sia un po’ attapirato, niente può cancellare le annate strepitose che ha vissuto a cavallo tra gli anni Novanta e i primi anni Zero. In quel periodo è diventato lo specialista, il maestro assoluto nella doppia parte, nel ruolo da sdoppiamento di personalità, in Schegge di paura, The Score ma soprattutto in Fight Club e in quel Capolavoro di recitazione che è American History X. Queste sono le interpretazioni malate, intense ed estreme che preferisco. Ed Norton è stato poi grandioso anche in La 25a ora, dopo di ché ha affrontato un periodo di calo che io però sono convinto supererà. Perché gli attori cannibali sono così. Sembrano andare al tappeto sotto i colpi dei muscolosi fordiani, ma si rialzano sempre e alla fine mettono a segno la zampata d’astuzia vincente!
Interpretazioni top: American History X, Fight Club
MR. FORD Esempio perfetto delle liste del Coniglione, Norton è l'emblema del talento sprecato perché mangiato da tonnellate di ego e dal successo, un pò come capita tutti i giorni al mio antagonista - per quanto riguarda l'ego, non per il successo, ahahahahah! -.
Alle spalle perle come American history X, Fight club e La 25ma ora, infatti, il Nostro si è spento almeno quanto si spegnerà il mio rivale dopo questa battaglia, e nonostante i timidi segnali degli ultimi tempi non credo sia destinato a riprendersi.
CANNIBAL KID Per me è meglio avere del talento e sprecarlo, che non averne alcuno e non avere quindi nemmeno il privilegio di sprecarlo…
Qualcuno ha menzionato Stallone?
Quanto allo spegnersi della sua carriera, Ed Norton mi sembra uno dei meno egomaniac ed esaltati della mia lista e quindi credo sia dovuto soltanto a una serie di sfortunate scelte a livello di film da girare. Ma adesso Ed è pronto a rialzarsi e a tornare a combattere nel Fight Club, perché nessuno può mettere i cannibali in un angolo!
MR. FORD Tranquillo, che se si rialza e torna nel Fight Club, due cazzotti dello Stallone Italiano possono tranquillamente rispedirlo a nanna.
Senza contare che l'impegno, specie se di fronte all'ego, è di gran lunga preferibile al talento.

7. Joaquin Phoenix


"Ahah, la lista di Ford di ieri faceva davvero ridere!"
CANNIBAL KID Uh, Joaquin Phoenix! Ma che attori della Madonna sto tirando fuori? Quanto stai
rodendo, Ford?
Fratello di River Phoenix, con Heath Ledger e James Dean un altro dei più grandi rimpianti del cinema mondiale, Joaquin si è costruito una carriera coraggiosa ed estrema, come d’altra parte sono un po’ tutti i nomi di questa strabiliante lista. Il primo ruolo che l’ha fatto diventare un mio idolo personale è stato nello splendido Da morire di Gus Van Sant, in cui perde la testa per una Nicole Kidman mai così bella. Eh sì che già di solito non è un cesso…
Poi comincia a farsi conoscere anche dal grande pubblico nel super successo Il gladiatore, film in cui io ho fatto decisamente il tifo per il suo Commodo non certo per er Russell Crowe (a proposito: strano non averlo trovato tra gli attori fordiani…). Quindi è diventato il cocco di Shyamalan in Signs e nel grandioso The Village e ha riportato in vita Johnny Cash con un’interpretazione che brucia l’anima. Fino ad arrivare alla magistrale prova di The Master, una roba enorme davanti alla quale qualunque altro attore non può che inchinarsi.
Sì, Ford, lo so che ha fatto pure il tuo amato Two Lovers, ma lì mi ha colpito meno del solito.
Joaquin Phoenix lo adoro anche perché è talmente fuori che per un certo periodo ha finto di abbandonare la recitazione per diventare un rapper, come documentato nel fulminatissimo mockumentary Joaquin Phoenix: Io sono qui. Joaquin è insomma sempre sorprendente e sempre contro tutto e tutti, al contrario di molti attori di Ford schiavi del sistema ed eternamente intrappolati nella stessa parte.
Interpretazione top: The Master
"I commenti di Ford? Un gesto vale più di mille parole..."
MR. FORD Su Phoenix non ho nulla da dire, nonostante trovo sia un uomo di rara antipatia e spocchiosità
- elemento cardine della lista del mio rivale -: ammetto anche che inizialmente l'avevo previsto, come la Lawrence, anche nella mia decina, ma spinto dalla voglia di mantenere il conflitto su un certo livello di criticità ho deciso di lasciarlo in comodato d'uso al buon Peppa Kid, in modo da regalare un pò di spessore al suo team come di consueto fatto di giovani di belle speranze ancora ben lontane dalla realizzazione.
CANNIBAL KID Questa storia della simpatia Ford me la deve spiegare. Ma che lui ci esce con gli attori che di tutti sembra sapere chi sia un tipo alla mano e chi no? Ma che davvero?
O la presunta antipatia e spocchiosità di Joaquin Phoenix sono dovute solo al fatto ché è uno dei pochi che si rifiutano di leccare il culo a Hollywood e di girare porcheruole trash soltanto per fare soldi come Sylvester Stallone o Tom Cruise?
MR. FORD Basta guardare I'm still here per notare la spocchia di quest'uomo seppur di talento che apprezzo dal punto di vista attoriale per aver portato alla grande sullo schermo il mio mito Johnny Cash. E se un giorno dovessi anche uscirci, tranquillo che partirebbero le bottigliate!
CANNIBAL KID I’m Still Here è un mockumentary, un finto documentario. Lì Joaquin Phoenix interpreta una parte, non è veramente se stesso. È tutta una presa per il culo, e a quanto pare con un pollo come te è riuscita alla grande uahahah!
MR. FORD Dici che interpretava una parte anche quando a Venezia ha fatto delle scene da primadonna che neanche tu e Cruise messi insieme ce l'avreste fatta!?

La vendetta di Ford.

8. Marcello Mastroianni


"Gli attori di Ford? Puf, spariti nel nulla."
CANNIBAL KID Un nome italiano in una lista cannibale?
Domani nevica, gente!
Però quando ci vuole, ci vuole. Marcello Mastroianni è il simbolo dello stile, della classe, della meglio Italia. Ha lavorato con alcuni dei migliori registi del nostro cinema: Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Vittorio De Sica, Dino Risi, Mario Monicelli, etc. e pure con Roman Polanski e Robert Altman. È stato un simbolo della commedia all’italiana, ma ha offerto anche grandi prove drammatiche. A differenza degli altri nomi in lista non ho visto la sua opera omnia, però lo adoro in particolare per la strabiliante doppietta felliniana con La dolce vita e 8½, una doppia prova di talento cui dovrebbero guardare ammirati tutti gli aspiranti attorucoli in circolazione oggi nello stivale e pure tutti i finti attorucoli in circolazione nella lista di Ford.
Marcello, come here.
Ford, get the fuck out!
Interpretazioni top: La dolce vita, 8½
"Signor Ford? E' gentilmente pregato di smetterla di dire stronzate. Graaazie."
MR. FORD E quale attore poteva scegliere, nel panorama italiano, il buon Cucciolo, se non il più radical chic tra i nostri grandi? Contrapposto al fordiano Gassman, il buon Marcello è l'emblema di quella spocchia da salotto buona giusto per la nobiltà di Casale e la peggiore Milano da bere, mentre da queste parti si resta ancorati al bancone grezzo del Saloon.
Bravo sarà bravo, ma quello sguardo dall'alto in basso, ai tempi d'oro, il mio amico Brando l'avrebbe sistemato a suon di bottigliate in men che non si dica.
CANNIBAL KID La spocchiosità, caro Ford, mi sembra tutta tua. Come al solito invece di giudicare le
sue obiettivamente grandiose capacità attoriali, ti soffermi su un’idea tua di simpatia e antipatia, che magari ti sei fatto conoscendoli di persona, visto che sono tuoi coetanei. E se poi proprio se la tirava, oh, lui poteva. Mentre quell’uomo gasato di Gassman di fare film con Fellini poteva giusto sognarselo…
MR. FORD Gassman non avrà recitato con Fellini, ma è stato parte della Storia del Cinema italiano quanto e più di Mastroianni, che come se non bastasse fuori dai nostri confini ha portato a casa poco o niente, al contrario del mio amico Vittorione, di cui sono fiero coetaneo.
CANNIBAL KID A me risulta il contrario. Marcello Mastroianni è l’attore italiano più noto all’estero, ha girato con vari registi internazionali e poi tanto per citare i tuoi tanto amati premi: ha vinto due volte come miglior attore a Cannes (Gassman una volta sola), ha vinto il Golden Globe, 2 BAFTA, è stato nominato 3 volte agli Oscar… cose che Gassman non sapeva manco cos’erano.
MR. FORD Il fatto che sia stato nominato agli Oscar - senza vincere - non lo mette certo in una posizione migliore, considerato anche che i registi con cui ha lavorato Gassman erano decisamente più altisonanti - Altman su tutti -, e che anche in Italia il buon Vittorio ha collezionato praticamente il doppio dei David del tuo Marcellino pane e vino.
CANNIBAL KID Anche Mastroianni ha lavorato con Altman, tanto per dire…

"Grazie Dio Fellini per aver fermato Ford!"

9. Bruce Willis


"Me l'aveva detto Michael J. Fox che potevo tornare indietro nel tempo anche
di 1000 anni, ma Ford era vecchio già allora. E io che non volevo credergli..."
CANNIBAL KID E dopo un italiano, pure un action hero?
Il Cannibale è impazzito?
Si è convertito al movimento zero stelle di Ford?
Giammai!
Bruce Willis è stato, ed è tutt’oggi, il mito assoluto del genere d’azione, è vero, soprattutto grazie al ruolo di John McClane nella serie di Die Hard. Bruce Willis però, ed è qui che sta la differenza fondamentale con i gorilloni tutti muscoli e niente cervello di Ford, è anche un paladino del cinema d’autore. Alla carriera da action hero con cui si paga le bollette ha infatti sempre alternato pellicole di qualità. E che qualità! Gli vorrò sempre bene in particolare per aver fatto due dei miei film preferiti in assoluto: il super cult Pulp Fiction e il fenomenale L’esercito delle 12 scimmie. Senza dimenticare la grande doppietta shyamalaniana con Il sesto senso e Unbreakable, due delle sue interpretazioni più intense e sentite.
Che lo si ami per il suo lato action o, come me, lo si ami più per il suo lato autoriale, è impossibile non amare Bruce Willis. Così come è impossibile non odiare Ford e i suoi attori! Buahaha
Interpretazioni top: L’esercito delle 12 scimmie, Il sesto senso, Unbreakable, Pulp Fiction
"Vedo la gente forda."
"E io vedo che sei messo peggio di quanto immaginassi, giovane Cannibale..."
MR. FORD Ormai alla canna del gas, il Coniglione Kid è riuscito addirittura ad inserire un action hero nella
sua decina, per ingraziarsi anche Ford e il suo pubblico: ma nonostante il buon Brus sia uno a cui non si può voler bene, il titolo di action hero per eccellenza andrà sempre in ex aequo a Sly e Schwarzy - almeno in ambito ammmeregano -, e per McClane resterà sempre e soltanto il terzo posto.
CANNIBAL KID A differenza di quei due ammassi di muscoli e zero talento recitativo, Bruce Willis è un attore con una carriera completa, in grado di passare con disinvoltura attraverso generi diversi. Anche solo limitandosi al limitatissimo piano degli action hero, comunque, li fa tranquillamente saltare per aria entrambi, quei due motherfuckers!
MR. FORD Peppa, ora io voglio davvero bene, al Brus, ma hai davvero scritto "carriera completa"!?!? Stiamo scherzando davvero!?!? E poi la meni tanto sul Razzie a Pacino!
CANNIBAL KID Bruce Willis ha fatto pellicole drammatiche, commedie, thriller, horror, action, sentimentali, fantascienza, serie tv, pellicole d’autore e commerciali, capolavori con Tarantino e schifezze con Stallone… più completa di così!
MR. FORD Cucciolo, ma tu lo sapevi che il buon Sly ha rifiutato Tarantino ed il suo scialbetto A prova di morte, dopo essere stato contattato per interpretare Stuntman Mike!? Uno schiaffo in faccia ai tuoi idoli da un vero idolo!
CANNIBAL KID Questo la dice lunga sulla furbizia di Stallone…

10. Michael Fassbender


"Con la sola imposizione delle mani,
proverò a far sparire Ford dalla faccia della Terra.
CANNIBAL KID In chiusura di una decina di rara potenza, ecco un grande del cinema di oggi ma che credo nei prossimi anni ci darà ancora maggiori soddisfazioni. Mentre i fordiani di grosso hanno solo i muscoli delle braccia, i cannibali preferiscono avere qualcos’altro di grosso…
Cosa?
Sto parlando del talento, maliziosi che non siete altro. Un talento davvero grandioso, quello sfoggiato da Michael Fassbender in pochi anni in tutta una serie di film: 300, Hunger, Eden Lake, Fish Tank, Bastardi senza gloria, Jane Eyre, Prometheus e soprattutto Shame.
Shame, vergogna. Quella che prova Ford confrontando la mia lista di attori con la sua.
Interpretazione top: Shame
"Certo che Ford è diventato più permaloso del Cannibale...
Non gli si può più dire niente senza rischiare di finire all'ospedale."
MR. FORD L'invidia del pene del Cuccioletto si traduce nella scelta di Michael Fassbender, attore europeo e trasformista come Christian Bale, meno incazzoso ed altrettanto talentuoso. Nulla da dire sulle sue performance, sempre di ottimo livello, un po’ di più sui registi cui sceglie di legarsi, spesso emblemi del radicalchicchismo più spietato.
Quello della filosofia Cannibale destinata ad essere abbattuta a suon di mosse di wrestling dagli idoli fordiani.
CANNIBAL KID Quentin Tarantino, Steve McQueen, David Cronenberg, Steven Soderbergh, Ridley Scott, François Ozon (autore del recente strepitoso Nella casa), presto Terrence Malick…
I tuoi pseudo attorucoli una collezione di registi del genere, in così pochi anni, non sanno manco cos’è, Ford. E se questi sono i tuoi unici argomenti per attaccare i miei inattaccabili attori, fordse è meglio se tu e i tuoi amichetti troviate qualche mossa di wrestling nuova. Basta solo che non lasciate il ring per dedicarvi al cinema, che fareste ancora più danni!
MR. FORD Di Steve McQueen ce n'è e sarà sempre uno solo, e non è il tuo radicalchiccoso regista.
Detto questo, con la crisi di Cronenberg, i discontinui Soderbergh e Scott nonchè il bollito amichetto Malick, non so quanta strada finirà per fare il Fassbenderone!

"Aaah, questa lista cannibale m'ha proprio fatto godere!"

Per questa doppia Blog War su attori e attrici è tutto.
Grazie per averci seguiti e a presto con la prossima sfida…

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