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giovedì 4 settembre 2014

LE MIE CANZONI PREFERITE - 60/51





Benvenuti nella Top 100 di Pensieri Cannibali.
Negli ultimi giorni siete stati assenti - ingiustificati - e non sapete di cosa sto parlando?
Si tratta della classifica delle 100 canzoni preferite dall'autore di questo blog, Cannibal Kid, almeno al momento.
La prima regola di questa lista: non parlare mai di questa lista.
La seconda regola di questa lista: non dovete parlare mai di questa lista.
La terza regola di questa lista: lo stesso artista/gruppo non può essere presente con più di un unico brano. Cosa che significa 100 canzoni per 100 artisti/band differenti.

A questo punto potete recuperare le posizioni dalla 100 alla 91, quelle dalla 90 all'81, quelle dalla 80 alla 71, naturalmente pure quelle dalla 70 alla 61 e infine andare ad ascoltare la nuova decina, con i pezzi dalla posizione 60 alla 51.

"Questa lista è troppo divertente!"

60. Manic Street Preachers “If You Tolerate This Your Children Will Be Next”
A lezione di educazione civica con i Manic Street Preachers: se tollerate la merda di mondo in cui viviamo, la stessa merda toccherà anche ai vostri figli. Quindi, fate qualcosa!
Cosa?
E che ne so io. Andate a chiederlo a loro!



59. Olive “You’re Not Alone”
Questa canzone magari la conoscerete nella cover acustica cantata da Mads Langer che andava una manciata di anni fa.
L'originale, nonché più affascinante versione, è però quella trip-hop/drum'n'bass degli Olive.



58. Busta Rhymes “Break Ya Neck”
La mia canzone da combattimento.
Quando sono incazzato contro qualcuno, mi carico ascoltandola.
Dopodiché il più delle volte, anziché andare a scatenare una rissa, me ne torno mestamente a casa con la coda tra le gambe.



57. Cars “Magic”
Un autentico numero di magia pop. Da rimanere a bocca aperta.



56. Robbie Williams “No Regrets”
No regrets they don't work,
no regrets they only hurt.
Una preziosa lezione di vita da Robbie Williams.
E chi se l'aspettava di ricevere lezioni di vita da un ex Take That?



55. Afterhours “Non è per sempre”
Il tuo diploma in fallimento è una laurea per reagire.
Sì, va bene, Manuel Agnelli. Ma della mia laurea in Scienze della Disoccupazione invece secondo te cosa me ne devo fare?



54. Cocteau Twins “Heaven or Las Vegas”
Il Paradiso o Las Vegas?
Las Vegas tutta la vita. Senza nemmeno pensarci!



53. Dmitrij Šhostakovič “Waltz 2 from Jazz Suite”
Un pezzo di musica classica ci sta sempre bene.
Così, tanto per fare il tipo ricercato e colto.
E poi questo brano l'hanno usato, sempre per fare i fighi, pure Stanley Kubrick in Eyes Wide Shut e Lars von Trier in Nymphomaniac.



52. 2Pac ft. Talent “Changes”
I see no changes, all I see is racist faces, rappava 2Pac negli anni '90.
20 anni dopo e con nel frattempo un uomo di colore diventato Presidente degli Stati Uniti, i recenti fatti di Ferguson ci ricordano che le cose non sono poi cambiate così tanto.
I see no changes.



51. Elton John “Crocodile Rock”
Una storia rock con un ritornello pop irresistibile, di quelli impossibili da togliere dalla testa.
Laaaaa
lalalalala
lalalalalaaa!


sabato 17 maggio 2014

GUIDA GALATTICA ALLA MUSICA HIP-HOP




Terza puntata delle guide galattiche ai generi musicali realizzate da Pensieri Cannibali. Dopo i primi due capitoli dedicati a Britpop e Grunge, oggi la sfida si fa ancora più impegnativa. Il genere di cui ci occupiamo oggi è l’hip-hop, ed è un campo talmente sterminato che è difficile sintetizzare il tutto in sole 10 canzoni. Ma qui a Pensieri Cannibali non ci facciamo spaventare dalle missioni difficili/impossibili. Altroché Tom Cruise!

Cos’è l’hip-hop?
Non si tratta solo di un genere di musicale, ma di una corrente culturale, di uno stile di vita. Se vogliamo trovare le basi del genere, andando indietro nel tempo si può far risalire le radici del rap ai discorsi di Muhammad Alì, così come ai pezzi spoken-word di artisti come Gil Scott-Heron, senza dimenticare la parte musicale che, grazie a gente come Grandmaster Flash, Afrika Bambaataa e Kool Herc, ha elevato il mestiere del dj a vera e propria figura artistica. Con buona pace di chi continua a non reputare i dj dei musicisti.
Un aspetto che adoro particolarmente di questo genere è la capacità di prendere elementi da altri generi, campionare qualsiasi stile di musica, dalla disco al rock senza disdegnare il pop, e farlo proprio, donandogli una nuova vita come nel cinema fa ad esempio Quentin Tarantino, per me un regista dallo stile profondamente hip-hopparo. Lui non ruba dagli altri film. Lui cita e rielabora. Lo stesso fa la buona musica rap.

In questa sede non ho preteso di racchiudere tutto ciò che è hip-hop, bensì mi sono limitato a fare una Top 10 dei miei brani appartenenti al genere preferiti. Visto che dieci pezzi sono troppo pochi, ne ho messi un bel po’ di più dentro la mia hip-hop playlist Spotify che potete beccarvi a fondo post, in cui trovate roba old-school come Sugarhill Gang, Run-DMC e De La Soul, accanto a hit anni ’90 di Blackstreet, Montell Jordan e House of Pain, insieme a pezzi del nuovo millennio di T.I., Lil Wayne e 50 Cent, più tanto altro ancora.
E il rap italiano? Di quello ci sarà modo di parlarne presto. Ma intanto subito, qui e ora, trovate la mia decina top hip-hop of all times.
E sì, yo riuscirò ad arrivare in fondo a questo post senza usare la parola yo…
D’oh!


Top 10 – Le canzoni hip-hop preferite di Pensieri Cannibali

10. Grandmaster Flash “The Message”



9. Wu-Tang Clan “C.R.E.A.M.”



8. Missy Elliott “Get Ur Freak On”



7. Public Enemy “Fight the Power”



6. Beastie Boys “So What Cha Want”



5. Notorious B.I.G. “Hypnotize”



4. Eminem ft. Dido “Stan”



3. Kanye West “Stronger”



2. Busta Rhymes “Woo Hah!! (Got You All In Check)”



1. 2Pac feat. Dr. Dre “California Love”





La playlist hip-hop di Pensieri Cannibali su Spotify.

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