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mercoledì 2 giugno 2021

Non c'è niente di più divino, del codino di Baggino





Il divin codino

Mannaggia a Baggio! Se ho iniziato a tifare Juve è tutta colpa sua. Ai tempi in cui ho cominciato a seguire il calcio lui giocava lì e quindi non ho potuto fare altro che diventare gobbo. Dopo Moggiopoli ho smesso di esserlo, anche se non ho mai cambiato squadra. In Italia credo non esista eresia più grande del cambiare squadra di calcio. Per imitarlo mi ero persino fatto crescere il codino, con un risultato tutt'altro che divino.

lunedì 30 novembre 2020

lunedì 20 aprile 2020

Ollellè, ollallà, facce vedè Ultras





Ultras
Regia: Francesco Lettieri
Cast: Aniello Arena, Antonia Truppo, Daniele Vicorito, Salvatore Pelliccia, Ciro Nacca


SU 'STE CAZZO DI MANI!
DAI!
COSA SONO TUTTE 'STE FACCE TRISTI?
CHE C'AVETE?
SI' LA QUARANTENA E' DURA, LO SO, MA TANTO C'ABBIAMO SEMPRE LE PARTITE DI CALCIO DA VEDERE ALLA TELE...

martedì 17 luglio 2018

Russia 2018: il meglio e il peggio dei Mondiali





I Mondiali di calcio di Russia 2018 sono finiti da un paio di giorni e quindi ormai non sono più nemmeno un argomento trend. Con calma però arriva il post di Pensieri Cannibali che cerca di fare il punto della situazione su quanto visto in un mese di kermesse. Mi sono preso il mio tempo per cercare di scrivere delle cose sensate, ragionate a freddo e non a caldo?
No, è solo che non sono riuscito a organizzarmi prima. Tutto qua.

Via allora adesso, prima che sia troppo tardi, all'elenco delle cose che mi sono piaciute di più e di meno di questi Mondiali, interessanti non solo da un punto di vista calcistico, ma anche comunicativo.


Top

Vive la France

mercoledì 11 luglio 2018

Russia 2018: il Mondiale delle tifose





Non ho ancora parlato dei Mondiali di Russia 2018?
Qualcosa credo la dirò, ma solo dopo la finale. Aspetterò l'ultimo minuto, l'ultimo istante, proprio come hanno fatto i giocatori nel corso delle più tirate e sofferte partite di questa edizione.
Aspettando di parlarne, cominciamo a vedere qualcosa. Qualcosa di bello, come le tifose.
Una tradizione che non può mancare in un blog attento al calcio come questo è la classifica delle tifose più fighe... volevo dire più affascinanti, raffinate e belle di Russia 2018.
Un post gradevole alla vista e che cerca anche di tirare su le visite di Pensieri Cannibali. Quando scrivo gli articoli impegnati su Godard non ve li filate, e allora per “punizione” beccatevi un po' di fregna.


martedì 15 luglio 2014

BRASILE 2014 – IL MEGLIO E IL PEGGIO DEL MONDIALE


Ancora Mondiale? Basta! Ormai è finito!”.
È vero, lettori anti-calcio, il Mondiale per la vostra gioia è terminato, ma qui su Pensieri Cannibali gli dedichiamo ancora un ultimo appuntamento per fare il punto sulla kermesse calcistica più importante. Tanto qui, più che a parlare di pallone, si parla di tutto ciò che gli ruota intorno.

Il Mondiale brasileiro è stato un grande spettacolo sotto tutti i punti di vista e per tutti i tipi di pubblico. Sì, anche voi lettori anti-calcio. A un livello sportivo si sono viste cose magari non fenomenali, però si è assistito a un livello medio piuttosto alto e a una serie di incontri molto combattuti. Tranne uno, la storica semifinale Brasile – Germania, che è anche quello che ricorderemo più a lungo. È venuto fuori qualche nuovo giocatore interessante come il colombiano James Rodriguez e si sono segnalate alcune squadre sorprendenti come il Belgio, la Costa Rica o l'Algeria. L’importante però non è tanto questo. L’importante è anche il contorno e da questo punto di vista il Mondiale è stato molto divertente. Tra morsi, vomiti, pianti, canzoni inascoltabili, gnocca da tutte le parti e quant’altro, ne abbiamo davvero viste di ogni tipo.
Per fare un bel riassuntone di quanto successo ecco allora la Top 10 di Pensieri Cannibali dedicata al meglio di Brasile 2014, ma prima la Flop 10 del peggio.

Flop 10 - Il peggio di Brasile 2014

10. Arbitri cornuti
Nonostante le innovazioni tecnologiche e l'uso di polverine magiche, qualche cappella anche quest'anno gli arbitri sono riusciti a farla. Se l’Italia è uscita subito dai Mondiali non è tanto colpa di Moreno, però certo che estrarre il cartellino rosso diretto a Marchisio per un falletto e non a Suarez per un morso cannibale è una bella svista. Scandaloso pure l’arbitro che ha spianato la strada al Brasile nella prima partita. Ma tanto c’ha poi pensato il karma a punire i brasiliani amaramente...


9. Bambini che piangono
Ebbasta!


8. Casillas
Brasile 2014 tra le altre cose è stato il Mondiale dei portieri. Ne abbiamo visti un sacco di fenomenali, dal tedesco Neuer al messicano Ochoa, dallo statunitense Tim Howard all’argentino Romero. Persino Buffon e Sirigu sono tra i pochi azzurri a poter uscire dalla competizione a testa alta. Casillas no. È apparso solo uno sbiadito ricordo del campione protagonista quattro anni fa in Sud Africa sia sul campo con le sue parate che fuori con la sua love-story da romcom americana con la giornalista Sara Carbonero. Con le sue papere e le sue uscite a vuoto, soprattutto nella prima partita con l’Olanda, ha offerto un contributo fondamentale nell’affossare la sua Spagna. Grazie tante, Iker, almeno ci siamo finalmente tolti dalle scatole il loro odioso tiki-taka.


7. Fred
Su di lui non dico niente. Tanto al solo nominarlo partono in automatico i fischi.


6. Paletta
Se c’è una cosa che Prandelli deve spiegare agli italiani, al di là delle scelte tattiche o degli errori che ha compiuto, è soprattutto questa: ma Gabriel Paletta da dove l’ha tirato fuori?
Grazie comunque per averlo fatto, visto che ha rappresentato la nota più divertente della spedizione azzurra.


5. La Rai
Tra quattro anni faccio una colletta per farmi l’abbonamento Sky. La copertura Rai dell’evento è stata davvero scandalosa, ci ha fatto perdere incontri come Francia – Germania e ci ha offerto una serie di telecronache oltre la soglie del delirante grazie a un lynchiano Dossena. L’alternativa?
Ascoltare le cronache spiritose di Max Giusti su Rai Sport 1. Oppure il suicidio.


4. Le canzoni mondiali
Negramaro, Shakira, Pitbull con J.Lo e chi più ne ha più ne metta. Persino Mina ci si è messa. In tutti i casi, per tutti gli artisti e gruppi che hanno tirato fuori una canzone apposta per Brasile 2014 il risultato è stato il medesimo: un gran mal d’orecchie per noi poveri ascoltatori.


3. Vomitino Messi
Il giocatore più sopravvalutato nella Storia del Calcio.
Nessuno, nemmeno io, mette in dubbio che Lionel Messi abbia un talento incredibile, che sia un virtuoso con la palla e che i suoi piedi siano un bene dell’umanità. I veri fuoriclasse però sono un’altra roba. I grandi campioni non per forza vincono sempre, però nelle partite che contano sono decisivi, lasciano il segno, nel bene o nel male, si veda Zidane. Non si trasformano in dei fantasmini che al solo vedere la loro ombra se la fanno sotto. O, peggio ancora, hanno i conati di vomito.
Maradona lo ricorderemo con la Coppa del Mondo in mano, Messi probabilmente lo ricorderemo giusto così...


Scusate. Immagine sbagliata. Ecco quella corretta.


2. Italia
In confronto alla tragedia della semifinale del Brasile, l’uscita di scena prematura, molto prematura, dell’Italia è stata giusto una scoreggina. Gli Azzurri hanno giocato un Mondiale anonimo, privo di guizzi sul campo, ma non di polemiche e strascichi velenosi, con un tutti contro tutti finale degno di una riunione condominiale. Se non altro siamo contenti di sapere che nel resort in cui alloggiavano hanno trascorso una piacevole vacanza.


1. Brasil Mineirazo
La sconfitta per 1 – 7 del Brasile contro la Germania passerà alla Storia come una delle più grandi disfatte sportive, e non solo, di sempre. Se l’Italia c’ha Caporetto e gli Stati Uniti la Baia dei Porci, i brasiliani d'ora in poi c’hanno il Mineirazo.


Top 10 - Il meglio di Brasile 2014

10. Van Gaal
Lo stratega del calcio olandese ci ha regalato un paio di mosse incredibili. Prima ha resuscitato Huntelaar, che gli ha risolto a sorpresa la partita con il Messico, quindi ha tirato fuori dal cilindro il terzo portiere Krul apposta per i rigori contro la Costa Rica. Il suo unico errore è stato non replicare la stessa scelta nella semifinale contro l’Argentina, ma d’altra parte ai grandi talenti piace sempre sperimentare cose nuove.

"Coppino!
Scusa Robben, ma era dall'inizio del Mondiale che desideravo farlo..."

9. I portieroni
Non sono mai stato un fan degli estremi difensori, però questo è stato il loro Mondiale. Neuer, Romero, Ochoa, Howard, Navas, Courtois, Ospina, Krul... davvero dei numeri 1.

Neuer, un portiere fortissimo.
Anche se da questa foto non sembrerebbe proprio.

8. Mascher-ano
Per fermare Robben mi si è aperto l'ano, ecco perché ho sentito tanto dolore. Non voglio essere volgare, ma ho semplicemente raccontato quello che mi è successo in quell'azione. È stato il mio sacrificio, lui si è attardato un po' e mi ha dato una possibilità di recupero, e io l'ho sfruttata e ho avuto la meglio.
Così Mascherano si è sacrificato per la patria nella semifinale contro l’Olanda. Anal hero.


7. Neymar
Il Mondiale del Brasile è finito quando Neymar è uscito per l’intervento criminale del colombiano Zuniga. Sarà stato un errore costruire la squadra intorno a lui, però la triste verità per i verdeoro è che il loro numero 10 è un po’ l’unico buono a giocare a calcio. Adesso non possono fare altro che ripartire da lui che in questo Mondiale, prima dell’attentato nei suoi confronti, aveva fatto vedere cose ottime. Sul campo e non solo dal parrucchiere.


6. Belgio
La squadra rivelazione del torneo. Germania a parte, hanno espresso il calcio migliore. Di loro sentiremo ancora parlare a lungo, o almeno al prossimo Europeo.


5. Il bambino grasso di Olanda – Messico
Fantastico.


4. Il morso di Suárez
Certo non un bel gesto, certo non un atto da persona sana di mente, ma qui siamo su Pensieri Cannibali e il morsetto dell’uruguayano Luis Suárez al succulento Chiellini è comunque una di quelle cose che resteranno per sempre impresse di Brasile 2014.


3. James Rodriguez
Il fenomeno vero di questi Mondiali è il 23enne colombiano James Rodriguez, altroché Messi premiato vergognosamente dalla FIFA come migliore giocatore.

"Cannibal, potevi anche mettermi più su!"

2. Le donne
Mentre i maschietti si davano da fare sul campo, oddio qualcuno come italiani e spagnoli nemmeno tanto, le femminucce c’hanno regalato uno spettacolo ancora più notevole sugli spalti. Le donne sono state grandi protagoniste di questo Mondiale. Tifose, giornaliste, WAGs, semplici gnocche di passaggio, e a livello politico hanno dominato incontrastate con il tris Merkel, Kirchner e Roussef.



1. I crucchi
Chi vince ha sempre ragione. Non so chi ha l’ha detto, ma aveva pure lui ragione. In questo caso è stata inoltre una vittoria meritata. I tedeschi hanno subito offerto una dimostrazione di forza nella prima partita, con un impressionante 4 – 0 al Portogallo di Cristiano Ronaldo, una delle grandi delusioni di questo Mondiale 2014. Quando hanno pareggiato 2 – 2 contro il Ghana c’era già chi li dava per bolliti, ma quello era stato un Ghana davvero formidabile, che ha giocato la partita della vita. Nella terza gara del girone hanno battuto pure gli ostici USA allenati dal connazionale Kataklinsmann, sebbene si potessero accontentare di un pareggio, dimostrando di avere una mentalità vincente sempre e comunque. Dopo aver sofferto contro un’altra squadra africana, l’Algeria, e aver regolato la giovane Francia di Deschamps, una delle sorprese più piacevoli di questo Mondiale, hanno fatto una partita che resterà negli annali e nella memoria molto a lungo, la semifinale con il Brasile. In confronto a quella gara, in finale ci si poteva aspettare da loro qualcosa di più, ma comunque hanno cancellato dal campo Messi e, pur correndo qualche rischio, alla fine hanno vinto. E chi vince ha sempre ragione.
No, Renzi no.


E infine...

L’11 IDEALE DI PENSIERI CANNIBALI

Portiere
Neuer (Germania)

Difensori
Hummels (Germania)
Vlaar (Olanda)
Lahm (Germania)
Blind (Olanda)

Centrocampisti
Mascherano (Argentina)
Schweinsteiger (Germania)
Neymar (Brasile)
James Rodriguez (Colombia)
Robben (Olanda)

Attaccante
Muller (Germania)

Allenatore
Van Gaal (Olanda)

TOP PLAYER CANNIBALE DEI MONDIALI 2014
Bastian Schweinsteiger

lunedì 14 luglio 2014

DON’T PUKE FOR ME ARGENTINA




Hanno vinto i migliori. Hanno vinto i più forti. Hanno vinto i cyborg tedeschi: metà robot e metà crucchi.
Dopo aver schiantato il Brasile padrone di casa nel memorabile, tragico, epico 1 – 7 della semifinale, ieri tra Germania e Argentina abbiamo assistito a una finale combattuta fino in fondo, fino ai tempi supplementari decisi da un gol di classe del 22enne Mario Götze. Classe che invece è mancata al (presunto) campionissimo Lionel Messi, annientato dal vero grande fenomeno del calcio mondiale, Bastian Schweinsteiger, oltre che da qualche preziosa birretta che i crucchi si sono astutamente portati da casa…





Onore comunque all'Argentina, arrivata fino alla finale più per culo che per altro, riuscita a tenere testa a una squadra fenomenale e che ha rischiato persino di vincere, se solo avesse sfruttato meglio le occasioni avute. Contro Cruccolandia quest'anno però non c'era davvero niente da fare. Era il loro Mondiale e si sono portati a casa la coppa meritatamente.
Troppo forti in qualunque reparto, difesa centrocampo e attacco, e sotto tutti i punti di vista, tecnico tattico e fisico. Sono persino dei bei ragazzi, mannaggia a loro. E hanno pure delle fidanzate e mogli strafighe, al punto che non si filano più di tanto nemmeno Rihanna.



 (per l'immagine qui sopra ringrazio Fabrizio, il creatore della app cinematografica Muze)


Una squadra talmente fredda, perfetta, spietata e antipatica da risultare simpatica.
In onore della Germania e di vomitino Messi, riviviamo ora le emozioni della finale attraverso l'ultima fumetto-foto-cronaca di Pensieri Cannibali di questo Mondiale 2014.

Finalissima
Germania – Argentina 1 – 0












Il Mondiale ora è finito. Lo so è una cosa triste, ma non disperate, perché il Mondiale Cannibale non è ancora giunto all'ultimissimo capitolo. A domani, per l'appuntamento finale dedicato al meglio e al peggio di Brasile 2014!

domenica 13 luglio 2014

OLANDA MEDAGLIA DI BRONZO, BRASILE MEDAGLIA DI STRONZO





Il sogno brasiliano si è ormai totalmente trasformato in un incubo, in un nightmare senza fine, proprio come la saga cinematografica con Freddy Krueger. A questo punto manca soltanto la scena finale, Lionel Messi che alza la Coppa del Mondo al Maracanà, e poi la beffa sarebbe completa.
Il segnale funesto c’era stato fin da subito, quell’autogol di Marcelo nei primi minuti della prima partita con la Croazia. In quel caso, grazie a qualche aiutino arbritrale, il Brasile era riuscito a ribaltare il risultato, ma i cattivi presagi non vanno ignorati. Mai. Quella che poteva sembrare solo una piccola disattenzione dovuta all’emozione dell’esordio era in realtà un chiaro segnale di quanto scarsa fosse la difesa brasileira. Quando Neymar è stato tranciato fuori dal Mondiale dall’intervento criminale del colombiano Zuniga ed è uscito dal campo sulla bara barella, il Mondiale per la squadra di casa è poi davvero finito.
Dopo la storica disfatta con la Germania, ieri nella finalina per il terzo posto le cose non sono certo andate meglio. Il risultato è stato meno impietoso da un punto di vista numerico, forse perché gli olandesi sono stati meno spietati dei crucchi, ma la partita è stata altrettanto a senso unico. Anche di più, visto che l’Olanda è passata subito in vantaggio e ha poi controllato la partita senza temere per un solo istante in un possibile recupero dei padroni di casa. Il maestro Van Gaal ha impartito una lezione di calcio agli Scolari e la disfatta brasiliana può ormai dirsi totale. Ed epocale.

Finale per il terzo posto
Brasile – Olanda 0 – 3




Stasera alle ore 21:00 per quei 2 o 3 che ancora non lo sapessero si disputerà la finalissima tra Germania e Argentina.

Finalissima
Stasera ore 21:00
Germania – Argentina

A domani per il commento finale della finale e nel frattempo vi lascio con una sfida musicale, giusto per sottolineare la “leggera” differenza che corre tra i due paesi: da una parte il metal dei Rammstein con la loro ormai classica “Du hast” e dall’altra le atmosfere cinematografiche del nuevo tango di Astor Piazzolla con “Oblivion”, brano usato nella colonna sonora de La meglio gioventù.




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