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martedì 6 novembre 2012

Candidato Kinder sorpresa

6 novembre 2012.
Cosa succede, il 6 novembre 2012, ovvero oggi?
Ci sono le elezioni.
Quali elezioni?
Le primarie del PD? Le primarie del PDL?
Ma no, di quelle frega giusto ai diretti interessati. Le elezioni in questione sono nientepopodimeno che le presidenziali americane. Oh yes.
Democratici contro Repubblicani.
Barack Obama contro Mitt Romney.
Il Bene contro il Male.
Non sarà stato il salvatore della patria o del mondo intero, però Obama ha rappresentato un netto passo in avanti rispetto alla disastrosa amministrazione dell'American Idiot Bush, ha portato a casa una storica riforma sanitaria che Romney non vede l’ora di cancellare e insomma, sapete già da che parte sto io. La stessa parte della girl Lena Dunham.



La politica però è un argomento noioso e quindi evitiamo di addentrarci troppo in queste questioni. E allora parliamo di cinema. Se sabato abbiamo discusso di Game Change, sulla corsa alle passate elezioni di Obama contro McCain e Sarah Palin, spazio oggi a una campagna comedy (almeno nelle intenzioni degli autori), con un altro film firmato sempre da Jay Roach.

"Cannibal, da quando collabori con Mr. Ford le visite al tuo blog sono crollate!"
Candidato a sorpresa
(USA 2012)
Titolo originale: The Campaign
Regia: Jay Roach
Cast: Will Ferrell, Zach Galifianakis, Jason Sudeikis, Dylan McDermott, Sarah Baker, Katherine LaNasa, Dan Aykroyd, John Lithgow, Brian Cox, Karen Maruyama, Grant Goodman, Kya Haywood, Josh Lawson
Genere: satira politica
Se ti piace guarda anche: Veep, Il dittatore, Parto col folle

Nonostante il titolo, non è che ci siano grosse sorprese, in questo Candidato a sorpresa.
Si tratta di una commedia che scorre via piacevole e regala anche qualche sorriso. Non è che ci si rotoli per terra dalle risate, però qualche frecciata fa centro. Se la parte comedy non funziona alla grandissima, però si salva ancora, a convincere meno è la parte politica.
Fare satira politica l’è ‘na bruta bestia. Non è facile, per niente. Qui da noi, era facile quando c’era Berlusconi al centro dell’arena. Con l’austerità del governo Monti, anche la nostra satira è entrata in crisi, in epoca di recessione. Facile ironizzare sulle mille (dis)avventure del Berluska, meno trovare spunti sugli altri. Anche perché il governo Monti è fatto di tecnici, nemmeno di politici, quindi come si fa a fare satira politica su dei tecnici?
Quando la satira è approdata al cinema, poi, abbiamo avuto di recente risultati disastrosi. Tanto per dire un film qualunque, dico solo l’inguardabile Qualunquemente di Antonio Albanese.

"Con questa foto puntiamo a conquistare il pubblico di cinofili.
Dite che Pensieri Cannibali è un blog per cinefili? Sicuri sicuri?"
Per quanto riguarda la satira americana, qui entriamo in un territorio locale minato le cui dinamiche non sono del tutto comprensibili a uno sguardo “straniero”. La serie comedy della HBO Veep, incentrata sulla vita di un’immaginaria vice presidentessa degli Stati Uniti stile Sarah Palin, ad esempio, subito subito non risulta molto divertente. Una volta che si è entrati nei suoi meccanismi, però, comincia a far davvero ridere.
Con questo film le risate fornite da Will Ferrell e Zach Galifianakis sono invece poche dall'inizio alla fine, ma a non convincere è soprattutto una certa timidezza della pellicola nel voler davvero pigiare sull’acceleratore del politically incorrect. Una cosa capitata di recente anche al comunque più riuscito Il dittatore con Sacha Baron Cohen: entrambi i film partono bene, sembrano davvero intenzionati ad attaccare il sistema politico americano e poi alla fine si tirano indietro e non danno il colpo di grazia.

Candidato a sorpresa purtroppo non sorprende. È una visione piacevole e carina, ma un film di satira politica, di vera satira politica, non può e non deve essere piacevole e carino. Deve essere scomodo, urtante e urticante. Come sapeva essere Daniele Luttazzi nei suoi interventi migliori. Quando gli permettevano di andare in tv, almeno.
Un aspetto comunque interessante del film è che in questa campagna non c’è un buono e un cattivo. Se ci si poteva aspettare un candidato democratico integro e dai forti valori morali contrapposto al solito repubblicano malefico. Le cose non sono così. Anzi, è quasi il contrario.

"Ma secondo te Renzi batterà Berlusconi alle primarie del PDL?"
"Guarda che il primo è in quelle del PD e il secondo non si candida più."
"Certo, certo..."
Will Ferrell è il candidato democratico senza scrupoli che farebbe di tutto per vincere, campagne contro l’avversario costruite su menzogne comprese: ad esempio, accusa il povero Galifianakis di essere in combutta con al-Qaeda, mossa che qualche repubblicano aveva cercato di fare nella passata campagna elettorale contro Obama. La caratteristica principale del democratico Will Ferrell è però la sua passione per le donne e il sesso, che lo portano a essere una versione estrema di Bill Clinton, o anche una versione soft di Silvio Berlusconi.
All’altro angolo del ring, in questa campagna elettorale per conquistare un posto nel governo americano, troviamo l’improbabile repubblicano Zach Galifianakis, un tipo ingenuo e bonaccione piazzato in maniera strategica da due miliardari senza scrupoli interpretati da Dan “Ghostbuster” Aykroyd e John “Trinity” Lithgow. Ma man mano che la campagna entrerà nel vivo, anche Galifianakis scoprirà il suo lato oscuro…
Tra i due, non c’è quindi un buono in senso assoluto. Perché nella politica reale, un buono in senso assoluto è davvero difficile da trovare. Peccato che nel film alla fine non ci sia nemmeno un cattivo in senso assoluto e quindi la critica al sistema mossa dalla pellicola risulta essere un bagno nell’acqua di rose.
Per concludere questo dibattito più cinematografico che politico, Candidato a sorpresa è un film carino. Peccato solo che Hello Kitty o i Barbapapà possono essere carini. La satira politica deve essere spietata.
(voto 6-/10)


venerdì 21 settembre 2012

Magic Cinema

"Chi credi mi abbia fatto conciare così, se non Ford? Quello si eccita solo coi cowboy."
Una settimana quasi Magic, questa. Nei cinema italiani arriva infatti una vagonata di pellicole più o meno interessanti. Niente di così folgorante, a dirla tutta, però una serie di film che si presentano come guardabili o quanto meno decenti. Non capita tutte le settimane. Così come non capita tutte le settimane di leggere dei commenti furbi da parte del mio poco Magic blogger rivale Mr. James Ford. E non aspettatevene nemmeno questa volta. Che credevate?
Ma passiamo alle uscite del weekend, accompagnati, per fortuna, anche dai miei Magic comments.

Magic Mike di Steven Soderbergh
"Piuttosto che farmi palpare le chiappe per tutta la sera
da Ford di nuovo, mi butto di sotto!"
Il consiglio di Cannibal: magic moments (soprattutto per Ford)
Ecco il film che Miss Jane Ford aspettava con ansia. Sì, ancora più de I mercenari 12 in cui verrà utilizzato l’ologramma di Bruce Lee.
Gli idoli fordiani Channing Tatum e Joe Manganiello (un cognome, un programma) per tutto il tempo a torso nudo. E forse non solo a torso nudo. Cosa può chiedere di più? Stallone e Schwarzy che limonano? Quello magari ne I mercenari 13…
Ma come sarà a livello cinematografico, questa sorta di Full Monty ispirato alla vera vita del Tatum? La regia è firmata da Steven Soderbergh, che uno dice “Stica!”, peccato che dopo la notevole accoppiata Erin Brockovich/Traffic non è che abbia fatto tutti sti film grandiosi, si veda il recente Contagion.
Comunque una pellicola da vedere, possibilmente lontani da Ford che lancerà urletti eccitati a ogni muscolo esibito ahahah.
Il consiglio di Ford: magic (non Orlando)
Nonostante il mio antagonista cerchi di mascherare la sua attesa da dodicenne in crisi d'astinenza da Twilight per questo film sviando le attenzioni sul sottoscritto, devo dire che mi incuriosisce parecchio
la versione Full Monty targata Soderbergh. Certo, la carriera del buon Steven non è stata sempre lineare, eppure qualcosa mi dice che questa volta ci si potrà divertire. Certo, se poi preferite come il mio antagonista la danza classica al wrestling vi divertirete anche di più!

"Ammazzatemi pure, ma io un'altra stagione di Settimo Cielo non la faccio!"
I bambini di Cold Rock di Pascal Laugier
Il consiglio di Cannibal: e andateveli pure a vedere, questi Cold Rock kids
Film visto qualche giorno fa, presto la recensione.
Qualche anticipazione?
Thriller con venature horror parecchio teso e con qualche colpo di scena ben assestato. Quasi come i colpi verbali (e non solo) inferti da me al lento Ford con una velocità che i suoi arrugginiti Expendables possono sognarsi.
Non un nuovo cult horror assoluto, ma un candidato (non a sorpresa) al titolo di film della settimana.
Il consiglio di Ford: una sorpresa, questo Ford (tall) man.
Nonostante il curioso titolo italiano e le premesse date dalla presenza del regista del da me detestato Martyrs, devo ammettere che questo film mi ha colpito discretamente - visto e recensito poco tempo
fa con grande anticipo sul mio apparentemente veloce rivale.
Non si tratterà della pellicola dell'anno, o dell'horror del momento, eppure tutto funziona e i colpi di scena non mancano. Senza dubbio, una delle proposte più interessanti della settimana.

"Ci vediamo alle elezioni dei Macchianera Awards con Ford e Cannibal."
"Veramente nessuno dei due è stato nominato..."
"Cosa? Ma è una vergogna!"
Candidato a sorpresa di Jay Roach
Il consiglio di Cannibal: film a sorpresa?
Speriamo sia un film davvero a sorpresa, e non solo la solita commediola che parte da buone intenzioni di satira politica, e si risolve nella solita celebrazione dell’American way of life.
I due protagonisti Zach Galifianakis e Will Ferrell mi stanno simpatici, al contrario di Ford, ma non è che siano una grande garanzia di qualità cinematografica, in questo caso proprio come Ford.
In attesa delle elezioni americane, e pure di quelle italiane, dovrebbe essere una visione divertente. Di sicuro più di un Clint Eastwood ormai fuso che crede di far ridere parlando con una sedia vuota…
Il consiglio di Ford: non votate per il Cannibale!
Ormai le bottigliate riferite alla politica - italiana e non – stanno raggiungendo un livello di guarda tale da ridurmi allo stato di anarchico eremitaggio, tanto che perfino il buon Clint mi fa rizzare i capelli con uscite decisamente troppo sopra le righe. In questo caso mi pare che il livello cinematografico sia lo stesso che ci tocca sopportare ogni giorno nella terra dei cachi, e nonostante Galifianakis mi stia simpatico ed abbia generato un tormentone tra me e Julez rispetto alla sua - e mia - barba, Ferrell proprio non lo
reggo, un pò come la suocera per eccellenza Cannibal Kid. Bocciato già dal trailer.

"Macché iPod! Queste sono per non sentire cosa dice iFord!"
Woody di Robert B. Weide
Il consiglio di Cannibal: io preferisco magnarmi un Wudy AIA e dare un pugno a Ford facendolo gridare “AIA!”
Visto che Woody Allen non fa già abbastanza film, ora tra una sua uscita e l’altra arriva pure un documentario su di lui. Io lo apprezzo moderatamente, ma non sono un suo enorme fan, quindi questa visione non mi suscita un particolare entusiasmo e nemmeno la schifo come certi blog di cui preferisco non fare il nome. Diciamo che se proprio volessi approfondire sul mondo alleniano, la potrei prendere in considerazione. Per il momento preferisco dedicare il mio tempo a cercare di sconfiggere il malefico Mr. Ford e conquistare il mondo buahahah!
Il consiglio di Ford: non il primo dei documentari, non il migliore dei Woody.
Da sincero amante dei documentari - ed altrettanto sincero detrattore della piccola Katniss Kid - questa uscita tappabuchi che racconta la carriera del buon Allen mi pare la solita pippa da radical chic che
sono solito bastonare almeno quanto il mio antagonista almeno una volta la settimana.
Preferisco scoprire - o riscoprire - le cose migliori di uno dei più grandi interpreti del Cinema americano degli ultimi decenni che spararmi questa roba, che lascio volentieri a chi - come il Cannibale - si diletta e si trastulla con il suo ego ad ogni minuto del giorno e della notte.

"Bello il libro di Cannibal! Glielo copio parola per parola."
The Words di Brian Klugman, Lee Sternthal
Il consiglio di Cannibal: don’t listen to the words of Ford, just listen to mine
Lo spunto mi sembra molto interessante. È la storia di uno scrittore fallito, proprio come me e Ford ahahah, che all’improvviso si trova tra le mani un potenziale grande successo letterario di cui però non è autore. Che farà?
Negli Usa il film è stato un floppone, la critica l’ha massacrato, io però non mi fiderei così tanto degli americani e non lo vedo affatto così male, anzi…
Il consiglio di Ford: per una volta, non spreco parole.
Questo film, probabilmente, farà cagare quanto Limitless, ma per una volta esco dal personaggio e dallo spazio tempo dei consigli che diamo solo apparentemente in stereo io e il Kid. La sua battuta (?) su noi due scrittori falliti vale di certo più della pellicola e di qualsiasi commento. Bravo.

"Te prego, Forde: un altro film russo proprio no!"
Una donna per la vita di Maurizio Casagrande
Il consiglio di Cannibal: una donna per la vita? Basta non sia Mrs. Ford!
Ed eccoci arrivati alla parte più temuta delle uscite, sia da me che da Ford, quella dedicata ai film italiani, questa settimana presenti con due titoli.
Il primo davvero improponibile. Dal trailer questo “film” sembra far rimpiangere pure il cinepanettone e pure il blog WhiteRussian, oserei quasi sbilanciarmi. Se poi guardiamo il cast, tra Giobbe Covatta (ossignur!), Vincenzo Salemme, Alena Seredova, Biagio Izzo e compagnia brutta, mancano giusto Van Damme e Chuck Norris e poi siamo a posto.
Il consiglio di Ford: un expendable per la vita.
Dopo la Blog War sui film più brutti, non ho il coraggio di provarci anche con questo.
Corro subito a rivedermi tutta la filmografia di Van Damme sperando che un calcio rotante possa farmi riprendere dallo shock del trailer. Guardatelo, se vi volete male.

"E quel Ford lì si crederebbe un blogger cinematografico?"
"Lo so, è una cosa troppo divertente, Scamà. D'altra parte
c'è gente come te che si crede un grande attore ahahah!"
Il rosso e il blu di Giuseppe Piccioni
Il consiglio di Cannibal: né rosso, né blu
Margherita Buy nella parte della preside di un liceo? Un incubo! Potrebbe essere un grande horror, peccato che in Italia quasi nessuno faccia più horror. Si tratta invece più prevedibilmente di una commedia. Bah, non lo so. Potrebbe anche non essere del tutto da bocciare. Magari da rimandare a settembre (ma facciamo del prossimo anno), insieme a quel somaro del Ford.
Ora faccio come il regista, Piccioni, e me ne volo via.
Lo so: questa battuta era da 4 in pagella. A essere generosi.
Il consiglio di Ford: nè rosso, nè blu. Questi film non li guardo più.
Basta pseudo-Cinema italiano. Davvero. Basta. È un'iniziativa umanitaria portata avanti da Cannibal Kid e
MrJamesFord, che si propongono di iniziare uno sciopero di scontri fino a quando non verrà interdetta la distribuzione in sala di certa roba.

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