Oggi vi propongo una ricetta prelibata, che mi ha consigliato l'amico Eli Roth e che dalle mie parti va parecchio forte: deliziosi attivisti allo spiedo.
Cast: Stephen Graham, Danny Dyer, Noel Clarke, Lee Ingleby, Emil Marwa, Keith-Lee Castle, Christina Cole, Neil Maskell
Genere: cannibali da ridere
Se ti piace guarda anche: L’alba dei morti dementi, Lesbian Vampire Killers, Un tuffo nel passato - Hot Tube Time Machine, Benvenuti a Zombieland, Dead Set
Trama semiseria
Un gruppo di cazzoni londinesi 30enni o poco più decide di passare un weekend in un paesino sperduto di campagna per aiutare un amico, in difficoltà dopo il divorzio. Uno spunto a metà tra Un tuffo nel passato - Hot Tube Time Machine e una versione Cockney de L’ultimo bacio: solo che le cose non filano lisce e il tranquillo paesino di campagna si scopre in realtà infestato da una marea di donne assatanate. Non di sesso, ma di carne maschile. Eppure, nonostante il tema horror, qui ci sono comunque meno persone che urlano e corrono rispetto al film di Muccino!
Recensione cannibale
Accingendosi a vedere un film horror demenziale le aspettative possono non essere molto alte. Sbagliato, perché quando ci si trova di fronte a una produzione inglese di questo tipo è lecito attendersi un nuovo gioiellino in stile L’alba dei morti dementi (Shaun of the Dead). Le premesse questo Doghouse ce l’ha anche tutte: umorismo british sbracalone (lo so che non è una vera parola, però rende bene l’idea), trama folle e deragliante al punto giusto, un cast UK di primo livello con Stephen Graham (This is England, Al Capone nella serie Boardwalk Empire), faccia da schiaffi Danny Dyer (Adulthood, Skins) e Noel Clarke (il regista di Adulthood). La partenza è ottima, con battutacce, ritmo serrato, un pezzo dei The Horrors in colonna sonora e una splendida atmosfera da pub, eppure…
Quand’ero già pronto a parlare allora di piccolo capolavoro, ecco che però il film prende le strade consuete del tipico zombie movie, sebbene in questo caso non è che ci siano proprio degli zombie quanto piuttosto delle donne cannibali che vogliono sbranare tutti gli uomini che capitano loro sotto tiro. Viene quindi fuori pure l’idea per una guerra tra sessi virata horror, ma l’aspetto non è che venga approfondito più di tanto, preferendo concentrarsi sulle parti umoristiche. Ed è qui che il film non decolla, essendo privo di spunti particolarmete geniali o esilaranti come invece accade più e più volte nel già citato L’alba dei morti dementi o nell’americano Benvenuti a Zombieland.
Un horror demenziale guardabile, a tratti divertenti, ma mi sembra più che altro un occasione mancata. Forse è solo che avevo aspettative troppo alte e da buon cannibale per un film con donne cannibali ero già pronto a gridare al cult movie. E invece grido e basta
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
Adesso basta gridare perché il film non è poi così deludente. È solo una mezza delus
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