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lunedì 20 gennaio 2014

CARRIE, IL REMAKE CHE MANCO SATANA




Lo sguardo di Satana – Carrie
(USA 2013)
Titolo originale: Carrie
Regia: Kimberly Peirce
Sceneggiatura: Lawrence D. Cohen, Roberto Aguirre-Sacasa
Tratto dal romanzo: Carrie di Stephen King
Cast: Chloë Grace Moretz, Julianne Moore, Gabriella Wilde, Ansel Elgort, Judy Greer, Portia Doubleday, Alex Russell, Zoë Belkin, Samantha Weinstein, Karissa Strain, Katie Strain, Connor Price, Demetrius Joyette, Barry Shabaka Henley
Genere: rifatto
Se ti piace guarda anche: Carrie – Lo sguardo di Satana, Denti, Blood Story, La casa

Io mi chiedo che senso abbia fare il remake di un film d’autore, in questo caso di Brian De Palma. È come fare la copia di un quadro di van Gogh. O fare la cover di un pezzo dei Beatles. Che risultati si può raggiungere? Ben che vada, un’imitazione quasi dignitosa. Mal che vada, un disastro. Posso ancora comprendere il rifacimento di una pellicoletta commerciale che ben si può prestare a un’operazione del genere. Rifare un film d’autore e svuotarlo della parte autoriale è invece un omicidio. Una crudeltà degna di Carrie.

Chi è Carrie?
Carrie in questo caso non è Carrie Bradshaw di Sex and the City. E non è manco quella della lagnosa canzone degli Europe. Carrie qui è Carrie White, la protagonista del romanzo Carrie di Stephen King diventato nel 1976 un cult horror movie firmato da Brian De Palma, Carrie – Lo sguardo di Satana, con protagonista un’inquietante e giovanissima Sissy Spacek. Inquietante non perché giovanissima ma perché era proprio inquietante nei panni di Carrie.

DING DING DING
Ho vinto una bambola di Carrie per aver battuto il record mondiale dell’uso della parola Carrie in un solo paragrafo. Carrieamba! Che sorpresa.

"Non mi sono ancora spuntate le tette, ueeè!"
C’era bisogno di rifare un film così mitico e che anche visto di recente faceva ancora la sua porchissima figura?
No, naturalmente no. Però per soldi si fa questo e altro. Era già capitato di recente con La casa di Sam Raimi, ristrutturata senza l’ironia dell’originale, risuccede ora con questo modestissimo (ma se non altro non orrido quanto La casa 2.0) remake dell’ormai classico di Brian De Palma. Ci va del coraggio, per rifare De Palma. Quentin Tarantino potrebbe essere degno di rifarlo, pochi altri. Di certo non Kimberly Peirce, autrice in passato, ormai 15 anni fa, del pur dignitoso ma non fenomenale Boys Don’t Cry, indie gay movie con protagonista una Hilary Swank generosamente premiata con l’Oscar.
Alle prese con un paragone tanto scomodo, la Peirce cerca di salvare la faccia e, almeno da un punto di vista superficiale, ci riesce anche, grazie a una fotografia curata, una colonna sonora indie cool e a riprese nemmeno troppo malaccio. Allo stesso tempo, è come intimorita e non riesce mai a scostarsi del tutto dall’insuperabile modello originale, finendo per costruire una versione aggiornata al gusto teen contemporaneo e decisamente troppo edulcorata del film 70s depalmiano. È come se fosse il pilot di una serie fantasy di The CW alla The Vampirl Diaries/The Secret Circle.

Per capire come l’operazione sia un fallimento basta la seconda scena. Sulla prima, pessima, con Julianne Moore è meglio stendere proprio un velo pietoso, così come sul finale che è davvero tremendo. Questa seconda scena riprende quella d’apertura del film originale, in cui un gruppo di fanciulle faceva la doccia con le zinne di fuori. D’altra parte, chi fa la doccia vestito? Nel remake, a quanto pare si. Non ci sono scene di nudo. Non si intravede niente. Che cazzo di scena nella doccia è?
Da qui possiamo già capire come i tempi siano cambiati, dal 1976 a oggi, e, anziché andare verso una maggiore libertà nei costumi, come il naturale corso della Storia prevederebbe, è successo il contrario. È la dimostrazione di come, almeno nel cinema USA, il politically correct ha vinto. Ha battuto persino la Storia.

"Uffi, signora maestra, mi sfottono perché mi è appena venuto il ciclo."
"Dannate pompinare!"

"Dite che più che lo sguardo di Satana ho lo sguardo
da bimbaminkia? Beh, mi sa che non avete tutti i torti."
Qualcuno potrà dire che però, se non altro, in questo remake sangue e morti non mancano. Vero, ma sono morti stupide, spettacolarizzate, alla Final Destination, una baracconata. Nel Carrie 2.0 – 2013 Edition non c’è tensione, non c’è paura, non c’è niente. È una visione che procede senza scossoni e ripercorre in maniera prevedibile e impersonale il film di De Palma. Più che un remake, sembra un update, la nuova versione di un software. Sì è aggiunto un tocco moderno, con il bullismo che è diventato cyber grazie all’uso di video diffusi in maniera virale, e Carrie è stata trasformata in una specie di anti-eroina sullo stile del protagonista di Chronicle, però non si va oltre questo. Non è manco un remake. È solo un update.
E qui si ritorna alla domanda iniziale: che senso ha, un’operazione del genere?
Sì, ok, i soldi. Considerando però come non è che gli incassi di questa nuova Carrie siano stati così stellari, evidentemente in pochi sentivano il bisogno di un remake come questo.

Così così persino il cast, sulla carta non male. Julianne Moore recita col pilota automatico la parte della madre bigottona della protagonista, perdendo nettamente il confronto con Piper Laurie. Carrie è invece interpretata da una Chloë Grace Moretz solitamente bravina, ma che qui appare spaesata nella parte ed è ben lontana dagli exploit di (500) giorni insieme e Kick-Ass. E poi ormai – diciamolo – con tutte le sue smorfiette e faccine sta cominciando a stufare. Considerando inoltre come, dopo Blood Story - Let Me In, abbia realizzato il secondo remake horror inutile della sua breve carriera, se continua così la sua breve carriera rischia di rimanere davvero breve.
Chi non ha visto l’originale magari lo troverà un teen-horror di discreta fattura, sebbene sullo stesso genere ci sono in giro cose ben più interessanti e malate come Excision e Denti - Teeth. Ma chi non ha visto l’originale dovrebbe vedersi l’originale con una perfetta Sissy Spacek e rinunciare a dare a questo inutile remake uno sguardo. Di Satana.
(voto 4,5/10)

"La pagherete, per questo remake. La pagherete cara!"

giovedì 16 gennaio 2014

IL PROCURATORE DI FILM


"Pare che aprire un post con un po' di figa sia sempre un bel modo per avere più visite!"
"E io che pensavo che Pensieri Cannibali avesse messo una nostra foto perché siamo delle brave attrici..."

L’annata cinematografica non è che sia iniziata nel migliore dei modi, per quanto mi riguarda. Tra la mezza delusione di American Hustle e un paio di filmetti decenti ma non memorabili come Disconnect e The Butler, i pezzi da 90 io li sto ancora aspettando. In attesa dell’ululato di The Wolf of Wall Street, questa settimana c’è qualcosina di promettente, ma l’impressione è che il 2014 il suo meglio lo debba ancora tirare fuori…
Chi comunque avrà di che gioire è il mio blogger rivale, MrFord, l’autore del perdibile WhiteRussian, visto che questa si preannuncia come una settimana più fordiana che mai.
Ecco i film in arrivo nei cinema questo weekend.

"Javier, stai cercando di battere Ford sul campo del pessimo gusto nel vestire?
Complimenti, perché ci stai quasi riuscendo!"
The Counselor – Il procuratore di Ridley Scott
Il consiglio di Cannibal: Da procurare… ma anche no
Del nuovo di Ridley Scott, regista che non ho mai amato, negli USA si è parlato un gran male. Qui dalle nostra parti però chissà, le cose potrebbero cambiare…
Considerando che ultimamente i miei preferiti mi stanno diludendo, chissà che uno che non mi sono mai filato più di tanto come Ridley Scott non sappia a questo giro sorprendermi in positivo. Anche se, considerando come la sceneggiatura sia firmata da Cormac McCarthy, mi sa più di fordianata vecchio stile che non di goduriosa cannibalata come si deve. Comunque, considerato il super cast, un’occhiata penso gliela daremo tutti. Prima o poi…
Il consiglio di Ford: il Cannibale non ha bisogno di un procuratore, ma di un gorilla.
Ridley Scott, ex registone incredibile finito ad essere solo un - grandissimo - artigiano, torna sugli schermi con una di quelle pellicole che di norma finisco per snobbare guardandola solo per dovere, tutta cast e poca sostanza.
In questo caso, però, la penna dietro l'opera è quella del fordianissimo Cormac McCarthy, al quale non posso certo dire no: non sarà la prima scelta della settimana, ma appena arriva una visione ci scappa tutta.

Ford paparazzato mentre inveisce contro l'ultima recensione cannibale.
Nebraska di Alexander Payne
Il consiglio di Cannibal: mi sa che un cinema nel Nebraska è il posto più vicino in cui proietteranno questo film
Al contrario di The Counselor, questa è una pellicola di cui negli USA si è parlato un gran bene. Resta da capire se si tratta di uno di quei film indie-country americani esclusivamente da festival, o se siamo in presenza di un potenziale nuovo cult. Il regista è Alexander Payne, quello di Sideways e Paradiso amaro, un autore che rispetto e stimo fantozzianamente tantissimo, ma che fino a ora non ho mai amato completamente. Questo Nebraska potrebbe confermare la tendenza, mentre Ford potrebbe davvero amarlo. Il trailer è infatti di un fordiano da non credere, nonostante non ci sia Stallone!
Il consiglio di Ford: porterei volentieri Cannibal a fare una gita in Nebraska. Per lasciarlo là.
Alexander Payne è una piccola, grande garanzia del Cinema indie americano, autore degli ottimi Sideways e Paradiso amaro, da queste parti molto ben accolti. La trama e il feedback ricevuto negli USA lo rendono uno dei film più fordiani del periodo - evidentemente i distributori vogliono farmi un regalo nella settimana del primo compleanno del Fordino -, e senza dubbio la mia prima scelta per questo weekend. Peccato solo che nel cast non ci sia Stallone!

"Vestita così sono troppo retrò persino per Ford? Azz!"
C’era una volta a New York di James Gray
Il consiglio di Cannibal: c’era una volta Ford e 100 anni dopo c’è ancora!
In una settimana che si preannuncia fordiana più che mai, arriva anche un regista da lui molto pompato come James Gray, che io invece ho sempre abbastanza snobbato. Vedremo se a questo giro riuscirà a conquistarmi. O più probabilmente a farlo ci penserà Marion Cotillard. Ma di che si tratta?
Si prospetta un melodrammone sentimentale ambientato negli anni ’20, dal potenziale rischio sbadiglio. Ce la farà Joaquin Phoenix, che affianca la Cotillard a destare la mia attenzione? E ce la farà Ford con il suo commento a non farci addormentare come al solito?
Il consiglio di Ford: c'era una volta Cannibal, che un giorno incontrò Ford.
James Gray, Joaquin Phoenix e Marion Cotillard. Un terzetto d'eccezione per un altro titolo attesissimo da queste parti: dopo cose gigantesche come Two lovers ed altre più che buone come The yards e I padroni della notte, il regista del New Jersey torna indietro negli anni '20 per raccontare un altro pezzo di storia della Grande Mela. Sento già il profumo del grande Cinema d'autore. Speriamo che lo stesso mantenga le sue promesse.

"I Kiss, oltre che quello di Ford, sono anche il mio gruppo preferito!
E poi mi chiedo perché a scuola mi sfottono tutti..."
Lo sguardo di Satana – Carrie di Kimberly Peirce
Il consiglio di Cannibal: Ford – Guarda film che manco Satana
Appena visto. A breve arriverà la mia recensione. Nell’attesa di approfondire il discorso, posso dirvi di risparmiarvi i soldi del cinema per andare a vedere questo remake e recuperare l’originale di Brian De Palma possibilmente aggratis.
Ford, se hai degli euri da buttare, tu fai pure!
Il consiglio di Ford: Cannibal - La teenager di Satana
Di questo remake del quale non si sentiva certo l'esigenza stanno fioccando pareri negativi in tutta la blogosfera, dunque direi che, a meno di clamorose inversioni di marcia o casualità, non passerà su questi schermi se non per fare da tappabuchi in un futuro anche lontano.
Meglio, dovessi avere nostalgia di questa storia, dedicarsi all'originale firmato De Palma.

"Ford, anche io sono contro Katniss Kid e mo' te lo faccio fuori!"
Angry Games – La ragazza con l’uccello di fuoco di Jason Friedberg,
Aaron Seltzer
Il consiglio di Cannibal: Angry Ford – Il ragazzo vecchietto con l’uccello di fuoco
Film parodia di Hunger Games che ovviamente non potevo non vedere e che ho già recensito. Dico subito che è una porcatona. Ma vaaa? Eppure i membri del Team Katniss come me un paio di risate, giusto un paio, se le faranno, grazie a qualche momento talmente scemo da risultare divertente. Tutti gli altri se lo possono invece risparmiare alla grande, cercando comunque di ravvedersi in merito alla saga originale. Perché Hunger Games è troppo una figatonza, capito Ford?
Il consiglio di Ford: Angry Katniss - Il coniglio con le orecchie di fuoco
Già mi hanno fatto discretamente cagare entrambi i capitoli fino ad ora usciti della saga di Hunger Games - nonostante la splendida e fresca di Globe Jennifer Lawrence -, figuriamoci se in una settimana con proposte finalmente decenti spreco del tempo per una parodia in pieno stile Scary movie, genere che in tutta onestà non ho mai amato.
Lascio volentieri la visione al mio finto giovane collega.

"Hey, ma tu sei quello di Misfits?"
"Sì, sono proprio io! Vuoi un autografo?"
"No, mi chiedevo solo come fossi finito così in basso da girare un film italiano..."
Anita B. di Roberto Faenza
Il consiglio di Cannibal: James F., dove F. sta per Filmofobo
Di Roberto Faenza avevo visto da bambino con la scuola Jona che visse nella balena, di cui ricordo solo la canzone Gam Gam, quindi il pessimo documentario Silvio Forever su di un certo Silvio e di recente pure Un giorno questo dolore ti sarà utile, un dolore di film che a più di un anno di distanza dalla visione non ho ancora servito a cosa cacchio mi sia servito.
Adesso dovrei sopravvivere pure a questa sua nuova pellicola “impegnata” su una donna sopravvissuta ai campi di concentramento?
Non credo. Non prima di aver capito un giorno questo Ford a cosa mi sarà utile…
Il consiglio di Ford: B. come buco nell'acqua. Pratica tipica del Cannibale.
Non ho mai amato Roberto Faenza, e quel poco che ho visto della sua filmografia non è stato certo in grado di farmi cambiare idea in proposito.
Certo, rispetto alle schifezze made in Italy che normalmente i distributori propongono, questo pare quasi un miracolo, ma non facciamoci confondere dalla vittoria ai Globes de La grande bellezza: il Cinema italiano sta da tutt'altra parte.


giovedì 16 giugno 2011

FILM DE PAURA (PARTE 1)

"Ford, qual è il tuo horror preferito? Il mio sono le tue liste!"
Le Blog Wars musicali hanno creato una vera e propria divisione in clan, tra Cannibali (numerosissimi) e Fordiani (invero un po’ pochini). Ma accantonati i miei dischi (e buttati fuori dalla finestra quelli di Mr. Ford) è ora la volta di parlare e scontrarsi sui film. E cosa di meglio per iniziare che scannarsi con delle belle pellicole dell’orrore?
I due schieramenti hanno infatti così l’occasione di mettere in campo una serie di vampiri, cannibali, zombie, killer e bimbi inquietanti mica da poco. Ecco qui i miei mostriciattoli ad accompagnare le mie pellicole de paura preferite: non necessariamente le migliori o i capisaldi del genere nella Storia, solo quelle che a livello personale mi hanno divertito e, soprattutto, spaventato di più.
Cannibal Kid

Siamo tornaaaaaati!
Come il mio sempre irritante antagonista ha giustamente scritto, passato l'uragano delle Blog Wars musicali, giusto per continuare a turbare l'equilibrio della piattaforma di Blogger, abbiamo deciso di dedicarci al Cinema, ovviamente partendo dal genere più sanguinoso e terrificante che ci sia. Peccato che Cannibale e la sua nutrita schiera di ragazzine in lacrime abbiano una curiosa idea della paura: talmente curiosa che per spaventarmi con la sua lista ho avuto bisogno di riguardarmi almeno un episodio di Twin Peaks con Bob in bella vista.
Mr. James Ford

"Ma perché ci tocca vedere anche i film di Mr. Ford,
quando quelli di Cannibal sono troppo più spettacolari?"
1. Scream (1996) di Wes Craven
Cannibal Kid L’altro giorno ho ricevuto una telefonata, pensavo fosse il solito call-center che mi voleva vendere un convenientissimo abbonamento Internet a soli 150 euri al mese. Invece no, era una voce inquietante che mi chiedeva: “Uè Cannibal, testina, ma qual è che è il tuo film di paura preferito?”
Io senza dubbi rispondo: è Scream. Ci sono cresciuto, con questo maledetto geniale film, e rappresenta il mio ideale di horror (e di cinema in generale): divertente, ironico e autoironico, in grado di fare a pezzi con umorismo gli stereotipi del genere e allo stesso tempo mettere addosso una bella tensione.
E poi è il caposaldo e il capolavoro supremo del teen horror degli ultimi 20 anni, un sottogenere che non sempre regala perle assolute, ma quasi sempre regala almeno un ottimo divertimento. C’è chi se la spassa guardando Zelig o magari con il Grande Fratello, io con i teen horrors. A ognuno il suo e a te Ford lascio divertirti con i tuoi eccitanti e appassionanti film muti in bianco e nero di 100 anni fa, ma attento solo che il mio Ghostface potrebbe pugnalarti in qualunque momento.
Mr. James Ford Come ormai chi mi segue ben sa, considero Craven ormai da anni un ex grande regista con talmente tanta nostalgia della sua gioventù da far invidia a tutte le potenziali partecipanti di un qualsiasi programma di chirurgia plastica. Praticamente, si può dire che il geniale autore di Nightmare e Il serpente e l'arcobaleno si sia trasformato in una sessantenne strappona imbottita di silicone.
Scream mi fece ribrezzo ai tempi - quando ero quasi teen anch'io - e continua a farmelo ora.
CK D'altra parte l'ironia non fa per tutti. Non certo per i vecchi scorbutici come Ford... E fattela 'na risata una volta invece di sorbirti tutte 'ste menate di film muti di 100 anni fa!
JF A me, più che ironia, stuzzica la voglia di menare le mani.


Povero bambino: ha appena scoperto la vera identità di Mr. Ford...
in realtà si tratta di Silvio Berlusconi!
2. Shining (1980) di Stanley Kubrick
CK Un trauma infantile, ecco cos’è per me Shining. L’ho visto la prima volta insieme a mia sorella e mi si è bloccata quasi la crescita. Sarà per questo che non ho proprio voglia di crescere, chissà… Comunque sarà stato il tempo delle medie e una visione del genere potete immaginarvi quando angosciante potesse essere a quell’età. Shining è anche stato il mio primo impatto col cinema di Kubrick, che poi intorno ai 18 anni avrei recuperato con la sua opera omnia. Visto in seguito avrei apprezzato la straordinaria perfezione delle sue riprese e dell’uso innovativo della steadycam, ma quello che mi rimane ancora oggi è un brivido lungo la schiena che mi percorre insieme a quella auto che arriva all’Overlook Hotel, agli scatti di follia di Jack (Nicholson) Torrance e al bambino angosciante (padrino di molti altri bimbi spaventosi di lì a venire) che parla con il suo dito.
Ford, vieni a giocare con noi per sempre e sempre e sempre?
JF Quando si parla di Kubrick, continuerò sempre e sempre e sempre a venire a giocare.
Io Shining lo vidi la prima volta quando facevo la quinta elementare, e rimasi completamente sconvolto.
Un film immortale, tecnicamente indiscutibile ed in grado di regalare almeno una cinquina di scene da consegnare dritte dritte alla Storia. Del resto, di Stanley ce n'è uno e soltanto uno.


Questo è vero cinema in 3D, non quella minchionata fordiana di Avatar!
3. Gremlins (1984) di Joe Dante
CK Anche questo, come altri film nella mia lista, non è un horror purissimo al 100%, ma una pellicola che ibrida generi diversi al suo interno, in un’avventura fantasy che parte come infantile/adolescenziale, in tipico stile 80s, e poi vira verso qualcosa di più pauroso, per quanto sempre divertente. E in questa sfida io mi sento come Gizmo che abbatte tutti i Gremlins malefici per arrivare fino a te, dannato Mr. Ford/Ciuffo Bianco!
JF Uno dei supercult della mia infanzia, che non posso certo permettermi - nonostante il Cannibale lo abbia scelto - di prendere a bottigliate. Joe Dante ha fatto un gran bel lavoro, e Gizmo e Ciuffo Bianco con la loro rivalità fanno effettivamente tornare alla mente gli scontri musicali delle Blog Wars!


"No, non guardare i film di Mr. Ford:
sono mortaaaaaaali!!!"
4. The Ring (2002) di Gore Verbinski
CK La prima volta che ho visto The Ring ero a casa da solo, al buio, e a un certo punto mi è pure squillato il telefono di casa. Ho tirato su, mi aspettavo una vocina che sussurrasse “Sette giorni” e invece niente. Mi sono rimesso a vedere il film, il telefono ha risquillato, e ancora niente. Lì per lì ho pensato fosse Samara, anche se in versione muta, ma poi sette giorni dopo anziché morire come i personaggi del film ho scoperto che in realtà era stato un mio amico ad aver provato a chiamarmi, solo che aveva problemi di campo e la linea cadeva. Io però in quella settimana ho vissuto con il terrore addosso di poter essere ucciso da un momento all’altro da una bimbominkia asiatica inkazzata e kapelluta uscita dal televisore. Capisco che il film, visto in altre condizioni, potrebbe non risultare spaventoso allo stesso modo, ma per quanto mi riguarda in quelle condizioni è stata una delle visioni più paralizzanti di sempre. Era dai tempi di Shining o dal Bob di Twin Peaks che non me la facevo così sotto!
La versione americana per me è uno di quei rari casi in cui il remake è superiore all’originale, visto che aggiunge un’interessante riflessione sul potere assassino della tv e vanta inoltre una ottima Naomi Watts.
Ma ora è il tuo turno e questa sera Samara uscirà dal tuo televisore, Ford, e non crederti di fregarla con le tue usuali bottigliate, perché Samara: “Non dorme mai!”
JF Samara me la mangio a colazione, e anche se questo è un film decisamente discreto ed anche secondo il sottoscritto superiore alla pellicola originale non mi sarei mai e poi mai sognato di inserirlo in una lista con il meglio del meglio.
Ma ovviamente, per un fanatico teen in pieno stile Kokuhaku come te, al peggio non c'è mai fine, giusto!?
CK Io invece non mi sognerei mai nemmeno di considerare il tuo Rob Zombie un vero regista così come non considero Kid Rock nè un cantante nè un rapper, quindi è vero: al peggio non c'è mai fine!

Attenzione: se guardate questo video, tra sette giorni un Mr. Ford potrebbe uscire dal vostro televisore

Azz! Un Ford innominabile!
5. The Village (2004) di M. Night Shyamalan
CK Horror, ma anche film politico, perché in fondo cosa c’è di più spaventoso della politica?
E allora The Village riesce ad essere la riflessione più efficace sull’America post-11 settembre e sulla guerra al terrore attuata dal tuo amichetto George W. Bush (sta zitto, chette piasce!), pur parlando apparentemente d’altro. Al di là del geniale intreccio e sottotesto politico, The Village a me mette anche una gran paura, per le musiche, per le ambientazioni agresti, per le riprese in campi lunghi, per i tizi incappucciati e per le “creature innominabili”.
Anche tu sei un po’ creatura innominabile Ford, visto che il tuo nome vero è un mistero che io, come i tizi della comunità di The Village, in realtà conosco e che potrei sganciare come una bomba in qualunque momento. Quindi fai attenzione!
JF Senza dubbio, l'opera migliore di quel bollito, montato e noiosissimo Shyamalan, ormai perso nei meandri del suo ego.
Un film molto politico, che va ben oltre le ormai altrettanto bollite provocazioni bushiste del mio antagonista e regala una delle migliori scene di accoltellamento della Storia del Cinema, degna quasi di Hitchcock.
Certo, fa paura quanto un gattino bagnato, ma si sa che al Cannibale basta quello, per sentirsi intimorito!
CK No, veramente mi basta dare uno sguardo a una tua lista (sia musicale che cinematografica) per avere davvero una paura fottuta eheeheh!
JF Quindi ho azzeccato la selezione, a quanto pare. E lo ammetti prima ancora che sia svelata.


"Oddio, ma domani dobbiamo beccarci
gli espressionisti tedeschi di Ford? Dobbiamo proprio?
6. Carrie - Lo sguardo di Satana (1976) di Brian De Palma
CK Nonostante sia il film più vecchio della mia lista, è anche quello visto più di recente. Tratto da Stephen King, Carrie è una sorta di capostipite del genere teen horror, girato con tocco onirico e visionario da Brian De Palma, musicato da Dio dal nostro Pino Donaggio, interpretato da un’agghiacciante Sissy Spacek… insomma, difficile chiedere di più a un horror solo. Spaventoso, sanguinoso e strepitoso.
Che un fiume di sangue ti travolga, Ford!
JF Fossi in te non stuzzicherei la mia vena volgare e kevinsmithiana con chiusure di questo genere dopo il commento ad un film di questo genere. Sei fortunato ad avere un rivale che tiene al galateo, più o meno.
Ad ogni modo, ho capito perchè è nella lista: Carrie è l'autobiografia non autorizzata del Cannibale, vessato dalle compagniucce ai tempi del liceo e mai più ripresosi dall'esperienza.
Evidentemente qualcun'altro ha attuato la cura fordiana prima di me!
CK Però la sua vendetta sarà crudele e spietata, proprio come la mia nei tuoi confronti già partita con il mio incredibile trionfo nelle liste musicali!
JF Sto tremando tutto! Manda pure Carrie, ho giusto un paio di amici a cui presentarla.


Grindhouse è uno dei più sentiti omaggi alla bellezza e alla forza femminile,
che solo qualcuno più misogino di Stuntman Mike può non apprezzare...
7. Grindhouse - A prova di morte (2007) di Quentin Tarantino
CK Ecco qui quello che tu consideri un Tarantino minore e che invece è uno dei film più divertenti e goduriosi mai girati. A prova di morte è Quentin che se la spassa a giocare con il genere horror, servendo in tavola una colonna sonora strepitosa e un sacco di girls splendide e anche con i controcazzi. I dialoghi, come al solito con Tarantino, sono a prova di bomba e non solo di morte, Kurt Russell è uno psicopatico esilarante, e questo non è solo un film, bensì due figate distinte ed entrambe travolgenti. Paura ce n’è poca, è vero, ma il pedale del divertimento è pigiato al massimo e l’automobile di Stuntman Mike è pronta per un frontale con la tua. Certo, quando alla buon’ora deciderai di prendere la patente…
JF Sinceramente, mi chiedo cosa possa esserci di tanto divertente in un film in cui si vedono solo culi e piedi e in cui si parla così tanto da parlarsi sopra dall'inizio alla fine.
L'unica cosa davvero interessante del Tarantino peggiore di sempre è proprio Stuntman Mike, un personaggio completamente e totalmente fordiano. Com'è che sta nella tua lista!?
A proposito, sto già guidando da una decina di giorni. Appena faccio l'esame vengo a trovarti a casa. O sottocasa.
Attenzione quando esci!
CK Ah già che a te i film in cui ci sono delle belle donne, e per di più pure cazzute, e degli splendidi ed esilaranti dialoghi non piacciono. Quindi mi unisco anch'io alla tua domanda: perché c'è gente che si diverte di più insieme a Tarantino e alle sue pupe che a vedere un film muto come Nosferatu? Un mistero davvero inspiegabile, Ford. Davvero inspiegabile...
E comunque com'è che il teen sono io, ma quello che va ancora in giro con l'auto con la P di Pirla sei tu??? uahahahahahahahahahahahah
Quanto a Stuntman Mike, sta nella mia lista per la fine che fa, la stessa che stai facendo tu!
JF Forse perchè Nosferatu è un Capolavoro della Storia del Cinema, mentre A prova di morte un giochino sterile che lo stesso Tarantino si è dimenticato alla prima sega sulle sue protagoniste. Ma forse a te ne sta servendo qualcuna in più.
Esilaranti dialoghi!? Questo sì, che è esilarante!
E tranquillo, io la P non la metto. E l'unica cosa appiccicata alla mia macchina sarà la tua carcassa sanguinolenta.
CK Cos'è tutta questa acidità, caro Fordy? Oggi non sei riuscito a fare nemmeno un parcheggio in retro a scuola guida oppure le mie continue e odiose provocazioni ti stanno finalmente sfiancando?
JF Io non mi sfianco, sono un maratoneta, e ai centometristi come te do un sacco di chilometri. Detto questo, io non parcheggio. Metto la macchina dove voglio, altrimenti bottigliate per tutti!


I film di Cannibal sono una vera goduria!
8. Il seme della follia (1994) di John Carpenter
CK Dal Maestro John Carpenter estraggo la sua pellicola che prediligo: la storia di un investigatore privato (Sam Neill) che indaga sulla scomparsa di un misterioso autore di best-seller horror, Sutter Cane, una sorta di Stephen King i cui libri portano alla pazzia omicida. Uno sprofondare continuo in un mondo malato, visionario e folle tra le cose più inquietanti che abbia mai visto.
Attento Ford, che qualche lettore Cannibale del mio blog potrebbe essere contagiato dal seme della follia e venire a cercarti per mangiarti vivo!
JF Grande film, forse addirittura il migliore di Carpenter. Qui niente da dire, anche perchè troverete questo titolo nella mia lista.
Certo, sarà una soddisfazione maggiore vederlo affiancato a pietre miliari di questo genere, rispetto alla robetta da bambocci del Cannibale!
CK Domani, è vero, ci propinerai delle pietre miliari: non del genere Horror, però, bensì del genere Noia...


Stai pure fuori Ford, non sei invitato nel cinema Cannibale
9. The Orphanage (2007) di Juan Antonio Bayona
CK Non solo un horror, ma molto di più. Inquietante e in grado di regalare diversi momenti angoscianti e paurosi, questa pellicola spagnola è anche una splendida vicenda toccante e profonda con un finale da brividi (ma stavolta non di paura). Uno come me non poteva poi non apprezzare i vari notevoli omaggi a Peter Pan inseriti in uno dei più emozionanti film degli ultimi anni. Cui solo un mostro degno di un film horror come Mr. Ford può rimanere insensibile…
JF Il mostro è effettivamente rimasto totalmente insensibile ad una pellicola ben fatta ma che mi è parsa come un abile e furbetto mix di un sacco di altre decisamente superiori.
Dello stesso genere, ho trovato di gran lunga migliore Il labirinto del fauno, decisamente più violento ed agghiacciante, eppure velato da una splendida nota fiabesca.


Una fototessera recente di Mr. James Ford
10. Nightmare - Dal profondo della notte (1984) di Wes Craven
CK Apro con Wes Craven e chiudo con Wes Craven, inserendo in mezzo a molte pellicole trasversali un super-classico supremo del genere e sfoderando quell’eclettismo con cui Mr. James Ford tenta - invano - di bullarsi. E dopo una serie così lunga di brividi che mi ha fatto spaventare più dei gusti musicali di Mr. Ford, me ne vado a dormire e con Freddy Krueger mano nella mano (oddio, non so se riesco a stringerla, facciamo che simbolicamente gliela tengo vicino) vengo a trovarti nei tuoi Nightmare.
Sogni d’oro a tutti e soprattutto a te, Mr. Ford.
Buaahahahahahahahaah
Buahaahahahahahahahahahahah
Buaaaaaaaaaaaaaaahhahaaaaaaaaaaaaaaah
JF Grande rispetto per Krueger, uno dei mostri che più mi ha spaventato ai tempi. E per Nightmare.
Peccato che, come i Nirvana, anche questa pellicola sia invecchiata non troppo bene ed ora, vista e rivista più o meno una volta l'anno, risulta essere prigioniera di un'epoca inesorabilmente trascorsa.
CK Certo certo, i Nirvana e Nightmare sono invecchiati male e i tuoi film espressionisti tedeschi di 100 anni fa invece sono attuali che è una meraviglia! Davvero non so come fai a tirare fuori certi commenti senza sentirti ridicolo.
Ford, comunque adesso è tempo per una domanda onesta e per una volta non sono ironico: ma tu da che razza di assurdo pianeta sei atterrato?
Forse lo scopriremo con la sfida dedicata ai film di fantascienza...
JF Appuntamento a domani, con la ben più varia, inquietante, violenta lista fordiana, una decina de paura davero. Ma davero davero.
CK Soffrite d'insonnia? Dimenticate il Valium. L'appuntamento è domani con la poco terrorizzante e solo mortalmente noiosa lista di Mr. Ford!

sabato 30 ottobre 2010

True Blood

Carrie – Lo sguardo di Satana
(USA 1976)
Titolo originale: Carrie
Regia: Brian De Palma
Cast: Sissy Spacek, Piper Laurie, Amy Irving, John Travolta, William Katt, Betty Buckley
Links: IMDb, mymovies
Genere: teen horror
Se ti piace guarda anche: The house of the devil, Il giardino delle vergini suicide, Psycho

Regia di Brian De Palma, storia tratta da un romanzo di Stephen King (il primo pubblicato), favolose musiche di Pino Donaggio e protagonista una giovane e allucinata Sissy Spacek. Scusate, ma ci troviamo di fronte a una pietra miliare e a un capostipite dell’horror adolescenziale (e non solo adolescenziale).

Carrie è una delle storie di vendetta più pazzesche e sanguinose di tutti i tempi. E il sangue è il protagonista fin dalla prima scena, un ralenty poetico che inizia come una tranquilla scorrazzata nei spogliatoi delle ragazze e finisce in un bagno di sangue, con le prime mestruazioni di Sissy Spacek.

Carrie è una ragazza disadattata, continuamente presa per il culo dalle superficiali compagne reginette di bellezza e con una madre fanatica religiosa ai limiti del ridicolo. Con l’inizio del ciclo però diventa donna e cominciano a manifestarsi i suoi inquietanti poteri di telecinesi: quando si incazza, infatti, sono cazzi per tutti gli altri. Ma un giorno la sua mediocre vita può cambiare. Un ragazzo infatti la invita al ballo di fine anno e quella per lei sarà una serata magica. Fino a quando qualcosa andrà storto…

L’atmosfera 70s del film è totalmente affascinante e la regia di De Palma è magistrale, con echi di Hitchcock ma anche momenti di puro “teenage dream”. C’è persino un giovane & scemo John Travolta. Consigliatissimo per Halloween.
(voto 7/8)

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