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lunedì 29 agosto 2016

Kid e le Holograms





Non uno, bensì due post dedicati a Jem e le Holograms, uno dei film più inutili nella storia dell'umanità?
Succede solo su Pensieri Cannibali!

Come se la mia stroncatura di una manciata di settimane fa non fosse bastata, ecco che mi è arrivato un nuovo contributo sul film che ho deciso di pubblicare perché è interessante e propone un punto di vista differente rispetto al mio. Non che in questo caso se ne parli bene, cosa in pratica impossibile da fare. Si tratta di un punto di vista diverso perché è più competente del mio – e va beh non ci va molto – e inoltre offre un approfondimento maggiore sulle bambole e sulla serie animata da cui il film è tratto e che io ormai ho rimosso dai miei ricordi d'infanzia.

Spazio allora a questo ottimo articolo gentilmente offerto da Sara Maira, Digital PR & Copywriter Manager del sito Forbit, oltre che appassionata di cinema.

Il post sarà davvero opera sua, o in realtà è frutto di un mio ologramma?

Naaah, io non sono mica Jem!


lunedì 27 giugno 2016

La chiamavano Jem Robot





Jem e le Holograms
(USA 2015)
Titolo originale: Jem and the Holograms
Regia: Jon M. Chu
Sceneggiatura: Ryan Landels
Cast: Aubrey Peeples, Stefanie Scott, Aurora Perrineau, Hayley Kiyoko, Juliette Lewis, Ryan Guzman, Molly Ringwald, Katie Findlay
Genere: bimbominkioso
Se ti piace guarda anche: Josie and the Pussycats

Il mio nome è Jem
sono una poppante...
intendevo dire una cantante, o meglio una popstar...
nah, sono proprio una bimbominkia. La regina delle bimbeminkia. E contenta di esserlo. Cioè, mi pagano per farlo, che cacchio volete?

venerdì 19 settembre 2014

DOUBLE DRAGON















Dragon Trainer 2
(USA 2014)
Titolo originale: How to Train Your Dragon 2
Regia: Dean DeBois
Sceneggiatura: Dean DeBois
Genere: drogato dragato
Se ti piace guarda anche: Dragon Trainer

Recensione
Era meglio il primo.
(voto 6/10)

mercoledì 27 novembre 2013

SALVATE IL SOLDATO BRIAN




Anche i personaggi dei cartoni animati muoiono, Kenny di South Park ne sa qualcosa.
Peccato siano sempre i migliori ad andarsene.
Addio, Brian.

Brian Griffin
(Austin, 5 Novembre 2000 - Quahog, 24 Novembre 2013)


P.S. Povero Brian. Certo che gli hanno fatto fare davvero una fine pessima in "Life of Brian", un episodio mediocre che non riesce a essere particolarmente divertente né particolarmente toccante. Era da un po’ che non guardavo I Griffin, ma Seth MacFarlane e i suoi amichetti sceneggiatori mi sembra stiano perdendo colpi, si veda anche la recente pessima sitcom Dads da lui prodotta. In ogni caso, mi aspettavo una dipartita fatta un po' meglio.
E che dire del nuovo cane della famiglia, l’italoamericano buonista Vinny che sembra uscito dalla versione canina di Jersey Shore, cioè una versione più educata e civile di Jersey Shore?
Sto coso sarà davvero un nuovo personaggio fisso della serie?


P.P.S. Non sto spoilerando. Non troppo, almeno. La notizia della morte di Brian Griffin ormai è finita in home-page persino su Repubblica e credo che pure la CNN l’abbia data come Breaking News (anche se di quest’ultima cosa non sono del tutto sicuro).


P.P.P.S. La morte di Brian probabilmente è una mossa di marketing per ricreare interesse intorno a una serie animata che negli ultimi tempi non stava creando grande interesse. Un calo fisiologico, per uno show arrivato alla 12esima stagione ma, tanto per dire, South Park alla 17esima stagione riesce ancora a tirare fuori episodi epocali come l’ultimo, “A Song of Ass and Fire”, in cui in un colpo solo piglia per il culo Game of Thrones, la battaglia tra le console di nuova generazione Xbox One e Playstation 4, il Giorno del Ringraziamento, il Black Friday e la società americana e mondiale in generale.
Fatto sta che, per rianimare i Griffin, hanno deciso di sopprimere un personaggio, come ha spiegato il produttore esecutivo Steve Callaghan (ATTENZIONE SPOILER SU COME MUORE BRIAN): “Uccidere un personaggio umano della serie sarebbe stato troppo traumatico. Per quanto amiamo tutti Brian, e per quanto tutti amano gli animali domestici, può capitare che nella realtà un cane possa essere investito da un'auto.”
La scelta è caduta quindi su Brian anche se credo che molti fan della serie, al di là degli intoccabili Peter e Stewie, avrebbero preferito la dipartita di Meg, Chris o Lois.


P.P.P.P.S. Non disperiamo troppo. Prima o poi, magari decideranno di far tornare in vita Brian in qualche modo.
O magari no…

(vignetta presa da Fanpage.it)

P.P.P.P.P.S. Voto all’episodio dei Griffin "Life of Brian": 5/10

giovedì 11 aprile 2013

WRONG: FILM GIUSTO, RECENSIONE SBAGLIATA


Peppa Pig
(serie tv UK, stagione 1000)
Reti inglesi: Channel 5, Nick Jr.
Rete americana: HBO
Rete italiana: Rai YoYo
Creata da: Neville Astley, Mark Baker
Cast: Peppa Pig, George Pig, Papà Pig, Mamma Pig, Nonno Pig, Nonna Pig, altri personaggi inutili
Genere: maialesco
Se ti piace guarda anche: Babe - Maialino coraggioso, Maial College, I Muppets

Una delle scene più controverse della serie: Peppa Pig insegna
al fratellino sessualmente confuso a usare i preservativi.
Peppa Pig è una serie animata britannica drama rivolta a un pubblico molto variegato. Dietro l’apparente semplicità delle sue trame, nasconde profonde lezioni di vita e per questo è seguita con enorme interesse anche dall’elite intellettuale mondiale.
Protagonista è una famiglia di maiali antropomorfi che riflette situazioni e problemi affrontati da qualunque famiglia di umani: Papà Pig è un architetto in crisi di mezza età che se la spassa a saltare nelle pozzanghere con giovani maiale, Mamma Pig è una casalinga disperata che affoga i dispiacere del suo matrimonio fallito nell’alcool, George Pig è un bimbo dalla sessualità confusa mentre la protagonista Peppa Pig è la classica tween bimbominkia viziata e odiosa che ascolta tutto il giorno Justin Biba e i 1Direction.
La serie si distingue per una regia curata e una fotografia minimal chic, mentre i dialoghi tra grugniti e luoghi comuni rappresentano un neorealismo portato a tratti all’esasperazione, che regala ad alcuni episodi livelli di drammaticità insostenibile.
Pensata originariamente per un pubblico di bambini in età prescolare, la serie è presto diventata controversa e discussa per il modo in cui mescola lo stile di vita umano con quello animale, oltre che per le sue chiare allusioni sessuali maialone, cosa che ha portato la serie a essere cancellata e proibita in molti paesi. Oggi è vietata ai minori di 18 anni ed è un cult soprattutto tra il pubblico adulto. Oink.
(voto 8/10)



Ah, mi sa che ho sbagliato recensione!
Io veramente volevo parlare di questo film…

"Hanno fatto una serie su Peppa Pig e non su di me? Ma non ha senso!"
Wrong
(Francia, USA 2012)
Regia: Quentin Dupieux
Sceneggiatura: Quentin Dupieux
Cast: Jack Plotnick, Alexis Dziena, Eric Judor, Steve Little, William Fichtner, Mark Burnham, Arden Myrin, Regan Burns, Flying Lotus
Genere: nonsense
Se ti piace guarda anche: Rubber, Essere John Malkovich, Ricomincio da capo

Un film che si chiama Wrong e in cui tutto sembra andare per il verso sbagliato può essere un film giusto?
La risposta è sì, almeno se a occuparsene è quel genietto di Quentin Dupieux, quello che ha cominciato a farsi conoscere come artista di musica elettronica con il nome di Mr. Oizo e celebre soprattutto grazie allo spot Levi’s con il pupazzo Flat Beat. Come regista cinematografico, Quentin Dupieux ha realizzato un paio di pellicole uscite in sordina come Nonfilm e Steak e ha fatto il botto, almeno in ambito underground, con Rubber, un film con protagonista… uno pneumatico.
Spunto geniale da cui ne derivava un film quasi cult, sebbene non un cult totale e questo suo nuovo Wrong conferma fondamentalmente le impressioni regalate dal suo precedente lavoro: idee pazzesche e incredibili che però non vanno ancora a comporre una pellicola davvero splendida. Un’altra occasione mancata per realizzare un vero e proprio cult assoluto, ma allo stesso tempo anche un’altra occasione per divertirsi e godere dell’estro creativo di Mr. Dupieux.

"Urca! Questo libro ha meno senso di quello di Cannibal!"
Wrong è tutto giocato sul surrealismo. Ma potrebbe anche non essere vero e potrebbero essere surreali le mie parole. Dovete fidarvi. È un surrealismo che più che ai maestri del passato come Luis Buñuel e Salvador Dalí guarda a quelli del presente: Spike Jonze e Michel Gondry. D’altra parte lo stesso Dupieux proviene dal mondo del videoclip. A mancare al francese rispetto ai due più blasonati colleghi non è però certo lo stile, sempre più personale, bensì uno sceneggiatore come Charlie Kaufman. Per adesso il Mr. Oizo fa tutto da solo o quasi: regia, sceneggiatura, fotografia, montaggio, musiche… In questo modo è artefice al 100% delle sue creature, eppure il suo cinema sembra ancora mancare di una completezza, di una vera emozione che un collaboratore esterno potrebbe fornirgli, in modo da aiutarlo a realizzare il suo vero capolavoro. Gli manca un Charlie Kaufman, appunto.

Per quanto così come già capitato con Rubber non sia ancora riuscito a realizzare un’opera grandiosa nel suo insieme, in Wrong Dupieux ci mette dentro così tante idee che imbastisce comunque un bello spettacolo a cui assistere. Quentin Dupieux conosce bene l’arte dello spiazzare. E l’arte del nonsense. Un nonsense tra Essere John Malkovich e un David Lynch meno inquietante, in cui succedono cose assurde: sull’orologio le 7:59 non diventano le 8:00, bensì le 7:60. Tanto per fare un esempio. Oppure, dentro l’ufficio in cui il protagonista va a lavorare piove. Non si sa perché, ma piove. E non si sa perché lui vada al lavoro, visto che è stato licenziato da tre mesi. Un altro esempio: una palma nel suo giardino da un giorno all’altro si trasforma in un albero di Natale. È la fiera del nonsense. Tutto è sbagliato. Wrong. Eppure è tutto così divertente da vedere. E l’assurdità del mondo del film non è poi così distante dall’assurdità del mondo in cui viviamo. Un mondo ad esempio in cui i Modà sono considerati una band musicale. Vi sembra ancora tanto assurdo l’andare a lavorare nonostante il licenziamento in un ufficio in cui piove?

Riguardo alla trama del film, ovviamente è stralunata e non sto ad anticiparvi troppo per non rovinarvi l’effetto sorpresa, fondamentale in una pellicola del genere. Wrong è spiazzante, fulminato, allucinato. Qualcuno potrebbe trovarlo idiota, qualcun altro geniale. Vi dico solo che la storia è una specie di Hachiko o di Io & Marley o qualche altro film sul rapporto tra padrone e cane, solo come lo potrebbe intendere e girare uno Spike Jonze. Non un capolavoro, ma “solo” un’altra perla di cinema nonsense demenziale e anarchico del buon Mr. Oizo.
L’unica cosa davvero nonsense sarebbe perderselo.
(voto 7/10)

giovedì 8 dicembre 2011

Beavis and Butt-head: Men of the year 2011 n. 11

Beavis e Butt-Head
Genere: idioti
Provenienza: Highland, Texas, USA
Età: per sempre adolescenti
Il passato: 7 gloriose stagioni su Mtv America tra il 1992 e il 1997
Il loro 2011: il ritorno su Mtv con la nuova ottava stagione
Il futuro: sempre più pirla
Perché sono in classifica: perché Dio quanto mi erano mancati!
Ti potrebbero piacere anche: South Park, Daria, King of the Hill, Bob’s burgers, I Griffin, I Simpson

Beavis e Butt-head sono tornati e sono più… forti di prima? Più in forma di prima? No, più idioti di prima!
Li avevamo lasciati negli anni ’90 seduti sul divano a ridere heheheheheh hehe e a dire cooooool, e li ritroviamo ora, anno di grazia (si fa per dire) 2011, in piena crisi economica, con il mondo cambiato da Internet, da nuovi idoli pop e dall’invasione dei reality-show. Loro sono cambiati? No, i due personaggi creati da Mike Judge sono sempre gli stessi o sepossibile sono persino peggiorati, eppure nei nuovi episodi c’è anche un (leggero) velo di malinconia che dà un valore aggiunto rispetto alle vecchie puntate. Il loro sberleffo ironico nei confronti di tutto e tutti si è ora allargato, visto che non prende più di mira solo i videoclip, ma anche i nuovi reality a partire da Jersey Shore e Teen Mom, riflettendo in questo anche il cambiamento vissuto negli ultimi anni da Mtv. E non solo, si affronta, a modo tutto loro, anche la tematica del lavoro, della guerra, del cibo dei fast-food, di Twilight…
Una roba solo per nostalgici dei 90s, quindi? Assolutamente no, perché Beavis e Butt-head riescono a riflettere (e a far riflettere, ma a loro non ditelo) sugli Stati Uniti di oggi come poche altre serie "serie". Heheheheheh hehe figata, Beavis!


sabato 12 novembre 2011

Heh heheheheheh hehe

Beavis and Butt-head
(stagione 8)
Rete americana e italiana: Mtv
Creato da: Mike Judge
Cast: Beavis, Butt-head, Tom Anderson, David Van Driessen, Coach Bradley Buzzcut
Genere: heh heheheheheh hehe figata
Se ti piace guarda anche: Daria, King of the Hill, South Park, Wilfred

14 anni. Sono passati q u a t t o r d i c i a n n i da quando Beavis and Butt-head erano scomparsi dalla faccia della Terra o meglio dai nostri piccoli schermi. In Italia magari li abbiamo sentiti meno, questi anni, visto che sono arrivati un po’ in ritardo aggraziati dal doppiaggio mitico di Elio & Faso, e poi anche perché negli ultimi d i c i a s s e t t e a n n i abbiamo anche avuto un altro problema maggiore, però è comunque passato un sacco di tempo e non so a voi ma a me erano davvero mancati. Che poi dicono che non ti manca una cosa finché non ce l’hai più, ma ti accorgi ancor di più di quanto ti era mancata quando ce l’hai di nuovo.
E così heh heheheheheh hehe Beavis e il suo Butt-head sono tornati e sembra che il tempo si sia fermato. Loro sono sempre gli stessi, mentre è il mondo ad essere cambiato profondamente. O magari più apparentemente che profondamente. Oggi ci sono Twilight, Jersey Shore e gli altri reality di Mtv come nuovo bersaglio dell’ironia dei due ma in fondo era davvero meglio prima, come si chiede anche J-Ax?
Che il mondo sia cambiato davvero o meno comunque fa poca differenza, B & B erano due disadattati prima e due disadattati rimangono pure adesso, sempre davanti alla tv e sempre in cerca di qualche modo per farsi delle hehe fighette heheheheheh hehe.
Eppure in questo primo scorcio dei nuovi episodi dell’ottava stagione, quella del grande ritorno, quella appena partita negli Usa, si intravede (quasi) un velo di malinconia e riflessività in più. Se prima c’era soltanto lo sberleffo “scemo”, adesso i due rappresentano un modo di vedere il mondo insostituibile. Roba che c’è da chiedersi come ho fatto a stare 14 lunghi anni senza di loro. Ah, già. C’è stato South Park nel frattempo a farmi da illuminata guida spirituale.

Adesso Beavis & Butt-head commentano il video di Kids degli MGMT prendendolo per una puntata horror di Teen Mom o 16 anni e incinta, discutono a proposito dei firework che escono dalle tette di Katy Perry, si fanno mordere da un barbone per diventare vampiri lupi mannari fichi come quelli dei film e fanno pisciare sotto dalle risate quando sono alle prese con Jersey Shore. Da applausi a scena aperta, quando sono alle prese con Jersey Shore. Eppure oltre a tutto questo sanno pure dare uno sguardo originale alla crisi economica e al mondo del lavoro, con una presa per il culo colossale ad esempio dei servizi call center.
Un ritorno a livelli geniali che diventa persino commovente, con il finale del secondo episodio, e mi fa capire quanto mi fossero mancati questi due idioti. Ma adesso la mollo qui, perché se mi metto a piangere poi Butt-head non la smette più di sfottermi. Fino al suo ultimo respiro.
(voto 8/10)

domenica 9 ottobre 2011

Vampir che si ingella non morde

Marketta time? Oh yes!
Il numero di ottobre di Telefilm Magazine è nelle edicole ed è acquistabile anche online esattamente QUI.
Tra le mille e più cose esaltanti che potrete trovare al suo interno, c’è una gustosa varietà di pezzi, direi al sangue, scritti dal sottoscritto Cannibal Kid al secolo Marco Goi. Copertina e abbondante cover story sono dedicati a The Vampire Diaries (con anche le interviste ai 3 protagonisti) e poteva dunque mancare un articolo a mia firma sull’argomento? Sì, poteva, però non è successo e quindi lo troverete insieme alla mia rubrica l’Antipatico che per rimanere in tema vampiresco se la prende con l’ultima non troppo riuscita stagione di True Blood.
Quindi c’è un mio pezzone di cui sono particolarmente fiero sulle varie serie vintage/retrò, da Mad Men a The Hour, dai Kennedys a Mildred Pierce. Quindi ci sono un paio di interviste da me realizzate in quel di Montecarlo a Gregory Smith, l’Ephram di Everwood ora in Rookie Blue, e all’ex Sabrina vita da strega Melissa Joan Hart, che è sempre un bel donnino ed è tornata in tv (almeno negli Usa) con la sitcom Melissa & Joey.
E poi? Poi ho stilato un’interessantissima Power List sulle donne più importanti del mondo telefilmico (nel numero di novembre toccherà alla Power List degli uomini), una mia rece della nuova serie british I fantasmi di Bedlam, un pezzo sulla seconda stagione di Hawaii Five-0 e tutto sulle nuove serie americane che hanno debuttato nelle ultime settimane, tra promossi e bocciati.
Tra i pezzi dei miei colleghi si parla quindi anche di Terra Nova, The Walking Dead, Shameless, Fairly Legal, I Borgia, Camelot, Blue Bloods, Glee, Nurse Jackie, Cougar Town, E alla fine arriva mamma etc.

In edicola e in rete trovate poi anche il nuovo numero di Split Cartoni, la rivista dedicata al mondo dell’animazione e dei fumetti, con dentro un sacco di roba su Spider-Man, Futurama, Naruto, Ergo Proxy, Trigun, Madoka Magica e molto altro…
I miei articoli? Un favoloso alfabeto con tutte le curiosità dalla A alla Z sullo Studio Ghibli del Maestro Hayao Miyazaki, il test per vedere quale supereroe sei e la recensione del nuovo bellissimissimo Arrietty.
Due numeri da non perdere, quindi? E che ve lo dico a fare?


martedì 4 ottobre 2011

ORGIA CARTOON (PARTE 1)

(Per chi ancora non lo sapesse, le Blog Wars sono una serie di sfide senza senso tra me Cannibal Kid e il mio blogger rivale Mr. James Ford sugli argomenti più disparati. Questa volta tocca ai nostri film animati preferiti...)


I Griffin in sdolcinata versione fordiana
Udite udite, perché è una cosa mai successa finora e che non credo ripeterò mai più nel corso delle Blog Wars ma: la lista di Ford non mi fa schifo! Non del tutto, almeno. È la prima volta che ciò succede e non so se esserne sollevato oppure cominciare a preoccuparmi.
Pensate allora che in questa guerra saranno tutte rose e fiori, cuoricini e orsacchiotti di peluche?
Giammai!
Anche quando si tratta di cartoni animati, Mr. James Ford è infatti l’odioso maestro che arriva in aula e ci propina le più noiose e secondo lui “storiche” pellicole classiche del cinema d’animazione. Ma io so che in cuor suo in realtà preferisce i cartoni moderni e casa sua è piena di Pokemon e soprattutto di Winx, le sue predilette.
Ford, smettila di fare l’intellettuale da strapazzo, ti ho smascherato!
Cannibal Kid

Quale mondo poteva celebrare la sparaflesciante realtà delle Blog Wars meglio di quello dell'animazione?
In fondo, si tratta dell'unico genere cinematografico in grado, almeno a volte, di mettere d'accordo le generazioni old school tutte fordiane ed i più scalmanati tra i bimbiminkia cannibaleschi, il tutto grazie ad una sarabanda di emozioni, colori, magie e quant'altro neanche ci trovassimo nel più riuscito, coinvolgente, strabordante dei trip lebowskiani.
Ecco dunque, senza ulteriore indugio, la decina dei miei dieci "cartoni animati" preferiti, che pesca dal mio immaginario infantile a quello decisamente più adulto, dall'Europa all'Oriente, passando per gli immancabili States senza dimenticare l'eredità che il "down under" ha lasciato nel sottoscritto e mi porterò dentro per sempre.
Tenetevi stretta la vostra parte più fanciullesca, dunque, ma state pronti a tirare fuori gli attributi, perchè non si può mai sapere quando arriverà il momento degli "occhi della tigre".
MrFord

Il Pinocchio fordiano è quasi peggio
di quello di Benigni. Ho detto quasi!
1) Pinocchio di Hamilton Luske&Ben Sharpsteen (1940)
Mr. James Ford Un Classico dei Classici ed uno dei miei film Disney preferiti in assoluto non poteva non inaugurare la mia lista animata: da bambino il fascino irresistibile del Gatto e la Volpe, il terrore per l'inquietante Postiglione e la trasformazione di Lucignolo, così come la battaglia con la balena mi lasciavano strabiliato ad ogni visione.
Più o meno come adesso.
Senza dubbio, uno dei vertici assoluti raggiunti da Mamma Disney, che partendo dalla fiaba del nostrano Collodi ha regalato al pubblico un vero e proprio Capolavoro.
Chi, in fondo, non ha sognato almeno una volta sulle note di "When you wish upon a star"!?
Personaggio cult: la Volpe
Cannibal Kid Oh, per favore. Un film talmente zuccheroso da far venire la carie persino ai tizi dello spot della AZ. E poi Pinocchio non è mai stato tra i miei personaggi delle fiabe preferiti. Sarà che io sono per la verità sempre e comunque a tutti i costi, quindi in un bugiardo non riesco proprio a identificarmi.
L’unica bugia che vi ho raccontato e che ho ora vi confesso riguarda proprio Mr. James Ford: in realtà non esiste, non è una persona vera. È una creatura uscita dalla parte più tamarra del mio subconscio e così ho creato il blog WhiteRussian solo per parlar bene di film che la parte più razionale di me detesta e generato queste Blog Wars per scatenare il conflitto della mia doppia personalità. Ma ora devo eliminarlo! Esci dalla mia testa, Ford. Vattene via, demone!
JF Tra Mangiafuoco, il Gatto e la Volpe, Postiglione e la balena, tutto 'sto zucchero in Pinocchio non ce lo vedo: non è che per caso ti sei mangiato l'omino di zenzero!?
Ad ogni modo, da buoni antagonisti, non potevamo essere differenti: da buon Sawyer de noartri, devo dire che con le balle me la sono sempre cavata egregiamente.
Avevo sempre pensato fosse un difetto, fino ad oggi. 
CK AAAAAAAAAAH ma chi è che parla?? Ancora questa vocina odiosa nella mia testa.......
JF Dai, tranquillo. Ti porto dal Dottor Lecter. Ci pensa lui a sistemarti.

Chi hanno appena visto già lo sapete. Che ve lo dico a fare?
2) Il mio vicino Totoro di Hayao Miyazaki (1988)
JF Miyazaki è un grandissimo, e su questo non ci sono mai stati dubbi.
Miyazaki ha regalato al pubblico una perla dietro l'altra, e non esiste un suo lavoro che possa considerare anche lontanamente sotto la media.
Miyazaki ha stupito il mondo con La città incantata, l'ha fatto cantare con Ponyo e sensibilizzato con La principessa Mononoke.
Ma mai come in Totoro la poesia e la semplicità del Maestro sono state così clamorosamente delicate e dirompenti ad un tempo.
A qualsiasi età e latitudine, è impossibile non rimanere incantati dalla magia del mondo in cui Totoro ci conduce, e la scena dell'ombrello è una delle più meravigliose del Cinema d'animazione.
Personaggio cult: il Gattobus
CK Molto bello Totoro, assolutamente. Uno dei film che anticipa tutte le tematiche del cinema di Miyazaki, però c'è un però... Perché per me la sua poetica raggiungerà la sua vetta assoluta successivamente con La città incantata, mentre Totoro non va oltre la soglia del cariiiino. Per Ford, lo sapevamo già, è un’abitudine preferire film a un passo dalla grandezza, come Le iene piuttosto che Pulp Fiction di Tarantino. Ma fino a che sceglie questi registi, per una volta non possiamo stare a lamentarci troppo. Un pochino sì, giusto per farlo incazzare...
JF Come al solito, Cannibale non riesce a godersi le cose belle senza doverci mettere la sua boccaccia rovinando inesorabilmente tutto: La città incantata, altro grandissimo film del Maestro, è una meraviglia, ma Totoro resterà per sempre il mio numero uno.
Non fosse altro che per fare incazzare un pò il mio rivale.
CK Ma sta zitto, vicino Fordoro!
JF Potevi fare meglio, Strega Cannibaba. Molto meglio.
CK Strega Cannibaba? Persino tu potevi fare meglio, scemo delle Lande...
JF Ma il genio della lampada non sei tu, culacchione!?!?


Una tomba per le lucciole NON è il nome
del cimitero nelle segrete di Arcore
3) Una tomba per le lucciole di Isao Takahata (1988)
JF L'altra faccia di Totoro: se nell'opera di Miyazaki - presentata in contemporanea a questa di Takahata - scoprivamo la poesia, la semplicità, il piacere delle piccole cose, l'innocenza e la gioia di vivere, qui incontriamo la realtà drammatica della guerra e le sue terribili ripercussioni.
Una pellicola quasi più straziante che commovente, legata alla tristissima vicenda di fratello e sorella perduti in un mondo massacrato dalla follia del conflitto.
Pensare di uscire indenni da una visione come questa è praticamente impossibile.
Terribile, ma letteralmente meraviglioso.
Personaggi cult: Seita e Setsuko
CK Notevoli momenti di poesia per un film molto intenso, seppure con qualche inevitabile momento di noia fordiana soprattutto nella parte centrale, peccato sia una visione persino troppo straziante. Ma per Ford è la consuetudine, visto che è abituato a straziarci ahahaha!
JF Solo un miscredente come Cannibale riesce a trovare qualcosa che non va anche in un Capolavoro come questo. Una consuetudine ormai tristemente assodata.
Proporrei di rinchiuderlo in un vasetto come una lucciola, aspettando che si spenga, ma poi non avrei più chi bottigliare come si deve, percui per questa volta direi che ti è andata bene, razza di scellerato!
CK E daje con 'sto uso improprio della parola Capolavoro. Un film con giusto un paio di buoni momenti NON è un Capolavoro...
JF Quindi un film con nemmeno quelli - come quelli che tu di solito incensi - che cos'è!?
CK Quelli che incenso io sono perfetti dall'inizio alla fine. E se ti togliessi gli occhiali 3D che hai ancora indosso dalla visione di Favatar forse te ne renderesti conto pure tu...
JF Gli occhiali tredddì sono quelli di cui c'è bisogno per pensare che siano perfette le tue porcate da realtà virtuale! ;)


Oh, ci volevano i cartoni animati per vedere un po' di figa in un film di Ford!
4) Chi ha incastrato Roger Rabbit? di Robert Zemeckis (1988)
JF Tecnicamente si tratta di un film d'animazione solo in parte, eppure non ce l'ho davvero fatta a non inserire quella che è stata una pellicola rivoluzionaria ai tempi della sua uscita in sala nella lista.
Ricordo quando, accompagnato da mia zia allora forse neppure trentenne andai a vederlo al Cinema: arrivammo al pelo - eravamo sempre in ritardo, quando uscivamo insieme - ed io già pregustavo le patatine di Burghy del dopo visione, ma il film mi conquistò così tanto da farmi dimenticare ogni altra cosa.
Si può dire sia stato il mio primo avvicinamento ad uno dei miei generi oggi preferiti: il noir.
La storia dell'amicizia di Eddie Valiant e Roger Rabbit è una sequenza di scene memorabili una dietro l'altra, e dalla Los Angeles in stile L. A. Confidential alla fantastica Cartoonia non c'è un solo momento privo di meraviglia.
Personaggi cult: le Faine
CK Film che ha segnato il suo tempo. Però oggi, suo malgrado, è invecchiato terribilmente. Ma Ford di queste cose che ne capisce? Lui crede che i Guns n’ Roses siano ancora sulle breccia dell’onda…
Personaggio cult comunque Jessica Rabbit forever, le Faine chi se le ricorda a parte quel coniglio di Ford??
JF Tralasciando che i Guns sono ancora meglio di tante inutili band cannibalesche, potrei dirti, giusto per farti incazzare, che Roger Rabbit è stato il primo di un genere, pioniere di un approccio unico e dunque fondamentale come i tuoi Matrix da strapazzo. Solo molto migliore.
Non metto neanche bocca sul fatto che tu preferisca Jessica Rabbit perchè non voglio assolutamente sapere cosa potresti essere ancora in grado di fare pensando a lei chiuso nella tua cameretta da bimbetto.
CK Tanto meno io voglio sapere cosa fai tu mentre sogni di sussurrare sweet child o' mine nelle grandi orecchie del tuo coniglietto Roger! :)
JF Guarda che tra noi l'esperto di conigli sei tu, Donnie!


Ford mi accusa sempre di scegliere i miei film in base alle attrice fighe,
ma a quanto pare lui con i cartoni fa lo stesso. Chi è più maniaco?
5) Ghost in the shell di Mamoru Oshii (1995)
JF Il Blade runner dell'animazione, responsabile dell'esclusione illustre dell'altrettanto importante Akira dalla mia lista, nonchè una delle opere più incredibili del panorama nipponico anni novanta: tecnica superlativa, una storia violenta ed inquietante, richiami che affondano le radici nella sci-fi classica per condurre lo spettatore per mano attraverso un futuro fatto di violenza, sangue, arti strappati e visioni agghiaccianti.
Un film così la fiction "in carne ed ossa" se lo sogna almeno nove pellicole su dieci.
In qualche modo, pare quasi che l'animazione abbia fatto incontrare Fincher e Dick.
Miracoloso.
Personaggio cult: il Burattinaio
CK Visivamente (e solo visivamente) interessante, peccato sia anche un film con una trama confusionaria e personaggi poco - anzi per nulla - interessanti per chi non conosce il manga da cui è tratto o per i non patiti di cyberpunk. I grandi film riescono a parlare anche ai non accaniti del genere, mentre questo non riesce neanche lontanamente a farlo. For fans (& Fords) only, but not for me. Un film in grado di emozionare giusto un cyborg...
E non nominare il nome di Fincher invano!
JF Questa non posso proprio risparmiarmela. Ci ho provato, giuro. Ma non posso proprio.
"I grandi film riescono a parlare anche ai non accaniti del genere".
Vogliamo proprio, proprio, proprio tirare fuori The tree of life!?!?
CK Non mi risulta che The tree of life sia un film di genere. L'unico genere cui appartiene è quello "Troppo avanti per essere compreso dalla mente fordiana" uaahahah
JF A me risulta che l'unico genere cui appartiene sia "due maroni di dimensioni mastodontiche".
In confronto Tarkovskij è una commediola leggera.
CK Da massimo estimatore dei film noiosi quale sei, strano allora che non ti sia piaciuto! *__*

Già potete immaginare chi hanno appena visto... Mister Ford?
No, Vasco Rossi che voleva censurare il loro film perché,
in quanto mostro, si è considerato profondamente offeso
6) Monsters&Co. di Pete Docter (2001)
JF Non sarebbe stata una lista fordiana senza la mia adorata Pixar, responsabile della creazione di alcuni dei film d'animazione più geniali non solo dell'ultimo ventennio, ma addirittura di tutti i tempi.
Uno di essi è certamente Monsters&Co, che riprende il classico impianto della fiaba e lo trasporta in un mondo in cui sono i mostri a vivere, occuparsi di crisi energetiche e basare la loro intera società sulla paura degli umani - e della loro -.
L'incontro tra Sulley e Boo è poi uno dei più felici che questo genere abbia potuto confezionare in tutta la sua Storia, senza contare l'incredibile, incontenibile, divertentissimo Mike Wazowski, che nel ruolo di spalla ruba spesso e volentieri la scena al protagonista.
Classicismo ed inventiva - la geniale sequenza delle porte - al servizio della prodigiosa tecnica dello Studio numero uno al mondo.
Personaggio cult: Mike Wazowski
CK Da un’idea interessante è stato realizzato un lungometraggio quando sarebbe bastato e avanzato un corto. Come molti film della Pixar, dopo un buon inizio si scivola nelle solite avventure fatte di interminabili e noiosissimi inseguimenti (io odio gli inseguimenti!) e altre diavolerie inserite dagli sceneggiatori giusto per allungare il minutaggio.
Giustifico comunque l’inserimento in questa lista da parte del mio rivale: da buon mostro che si rispetti, poteva mica farselo mancare?
JF Devo dire che, onestamente, mi aspettavo molto peggio dai commenti del Cannibale a proposito della mia adorata Pixar. Evidentemente qualcosa sta cambiando, nel mio sfiancato antagonista. I colpi ai fianchi cominciano a farsi sentire. Ancora un pò, e troveremo un film Pixar in una sua lista! Sarebbe davvero una vittoria fordiana schiacciante.
CK Vabbè, non mi accanisco troppo perché i film della Pixar sono comunque i preferiti del mio nipotino che ha 3 anni. Pensare però a 30 anni suonati che una robina tenerosa come Monsters & co. sia un capolavorone invece è preoccupante.
JF Un pò come pensare che sia un capolavorone The tree of life, ma del resto la libertà di culto è un diritto. ;)
CK E infatti lo è. I commenti estremamente negativi come i tuoi non fanno altro che confermarlo: i capolavori dividono nettamente. I tuoi filmetti invece lasciano indifferenti...
JF Dici!? Ma se tu sei il primo che li critica aspramente!?!? ;)
CK Giusto per animare un po' la guerra, perché se no filmetti come Monsters & Co. finiscono nel dimenticatoio l'istante dopo averli visti.

Punk is not ded, but maybe Ford is dead
7) Persepolis di Vincent Parronaud&Marjane Satrapi (2007)
JF Tratto dall'omonima graphic novel di Marjane Satrapi, è un viaggio autobiografico legato a doppio filo alla vita della sua autrice, uno spaccato ironico e profondo della realtà iraniana e del confronto con la cultura europea da parte di una giovane costretta ad abbandonare la sua terra per costruirsi una vita nuova nel nostro Occidente.
Un film d'intelligenza sopraffina, grande cuore, sentimenti ed ironia, un romanzo di formazione su pellicola che fa respirare il cuore, vibrare le corde vocali, sobbalzare la nostra parte più "rivoluzionaria" e sentire irresistibilmente e senza dubbio alcuno a casa.
Perchè se noi siamo il nostro Paese, è altrettanto vero che dello stesso possiamo sempre portare il meglio ovunque ci troviamo.
Personaggio cult: la nonna di Marjane
CK Miglior film della lista fordiana (a braccetto del Valzer con Bashir), riesce a farci vedere splendidamente come può essere crescere in Iran a cavallo tra i 70s e gli 80s. Che poi non è così diverso dal crescere nell’Italia berlusconiana degli ultimi decenni...
Unico appunto sulla non eccelsa colonna sonora: Iron Maiden e Eye of the tiger? Meno male che i giovani iraniani d’oggi crescono anche con un sacco di musica figa, come testimonia il recente film I gatti persiani!
JF Tralasciando i gusti musicali discutibili del Cannibale - del resto, ci sono le passate Blog Wars a testimoniarlo -, non posso che concordare. Un altro di quei grandi film in grado di mettere d'accordo anche noi acerrimi nemici della blogosfera.


"Caro Ford, lo so che sei uno all'antica, però smettila di scrivermi
'ste cazzo di lettere a macchina e aggiungimi su Facebook!"
8) Mary&Max di Adam Elliot (2009)
JF Scoprii per caso questa meraviglia durante il viaggio di ritorno dall'Australia, quando, con Julez, scoprimmo la storia incredibile, commovente e magica di Mary e Max, amici di penna e cioccolato, cuore e cervello, due outsiders agli estremi del mondo che, un passo dopo l'altro, una parola alla volta, costruiscono una delle storie d'amicizia - e d'amore - più struggenti che mi sia capitato di vedere in un film.
Interpretato dai bravissimi Philiph Seymour Hoffmann e Toni Colette, Mary&Max è diventato da subito uno dei miei cult personali non solo rispetto all'animazione: e il volto di Julez rigato dalle lacrime di commozione nel corso di uno dei passaggi più importanti della storia è un ricordo da brividi che mi porterò per sempre.
Un pò come il viaggio in Australia.
Personaggi cult: Mary e Max
CK Passi la motivazione personale, ma questo film non mi è sembrato affatto eccezionale. Carino e con del potenziale, sì, però anche con un difetto enorme: la continua voce fuori campo. Capisco sia una scelta voluta quella di avere il narratore fisso e in alternativa la voce dei protagonisti che leggono le loro lettere, però finisce per diventare un esercizio di scrittura estenuante e fine a se stesso e a un certo punto si vorrebbe gridare: “E statte zitt’ e facci godere il film!”
JF Voce narrante fuori campo.
Mmmmmmmmm.
Aspetta un momento che ci penso.
Mmmmmmmmm.
Terrence Malick.
Lo so, non ho proprio resistito. Ancora.
CK A parte che un paragone tra il film con cui il Grande Malick verrà per ricordato da qui all'eternità e sta robina di un certo Adam "mai sentito né mai lo sentiremo" Elliot non si pone nemmeno. Comunque, giusto per abbassarmi al livello fordiano e replicare: laddove la voce (che non è narrante in maniera didascalica, ma emotiva) in Malick viene usata con grande parsimonia e poi per il resto parlano immagini di una bellezza abbagliante, in questo filmetto la voce è ONNIPRESENTE e LOGORROICA e accompagna per di più immagini di una bruttezza imbarazzante, roba che io con il pongo da bambino creavo dei pupazzi migliori!
JF Noto una certa acrimonia in questo controcommento: evidentemente anche tu sai - e lo so anche io, da amante di Malick che ero prima dell'ultimo suo lavoro - che nei suoi film il buon Terrence ha SEMPRE usato il narratore esterno in maniera ESTREMAMENTE didascalica. Vuoi proprio che lo dica? Anche ne La sottile linea rossa, che è e resta il suo film migliore.
Ecco, guarda cosa mi hai fatto dire!
CK Acrimonia? Ma come parli? E poi è Malick quello complicato da capire ahahaha :)
A me comunque non sembra assolutamente. Nei film di Malick le voci esprimono lo stato interiore e i pensieri dei personaggi, qui invece c'è una voce che dice: Mary ha ricevuto la lettera, Mary legge la lettera, Mary va al cesso. Chissenefrega? Lasciaci vedere il film che lo capiamo da soli!
JF A me basta lo stato interiore della fiammella per sentire prudere le bottiglie pronte a colpire!
CK Le Ford scassate certe cose non le possono proprio capire... °__°


Cannibal Kid (a sinistra) e Mr. Ford (a destra)
9) Up! di Pete Docter&Bob Peterson (2009)
JF E di lacrime si ricomincia a parlare con uno degli incipit più straordinari della Storia del Cinema. Up potrà non essere piaciuto a tutti, soprattutto rispetto alla più avventurosa e "consueta" parte centrale, ma l'incipit con la storia di Carl e Ellie narrata in pochi minuti soltanto grazie alle immagini è una lezione di Cinema magistrale, e sfido chiunque a qualunque età a rimanere indifferente di fronte ad una sequenza emotivamente impressionante come questa, in grado di esprimere tutto l'amore, la fatica, i sogni e le speranze di una vita intera costruita giorno per giorno.
Ed il rapporto che si crea tra il vecchio, scorbutico Carl ed il piccolo Russell, così come il confronto con l'idolo di un tempo Muntz, lo straordinario confronto con l'eredità lasciata da Ellie nel messaggio alla fine del suo diario e le due poltrone accanto alla cascata sono una magia per gli occhi e il cuore.
Il Gran Torino dell'animazione.
Personaggio cult: Ellie
CK Incipit straordinario, è vero, musiche di Michael Giacchino bellissime, ne sarebbe insomma uscito un cortometraggio capolavoro! Peccato ci sia un’oretta di troppo su un livello decisamente molto più basso. Nel complesso rimane comunque un signor film, però se la Pixar avesse rinunciato alle sue solite parti avventurose (che a casa mia fanno rima con noiose), il film sarebbe potuto volare ancora più up. Ma meglio così, i film fordiani se volassero troppo in alto rischierebbero di fare la fine di Icaro… I film cannibali invece, beh quelli volano liberi oltre le vette dell’Olimpo!
JF Un Icaro in stile Randy the ram non mi dispiacerebbe affatto: un volo unico e dirompente, ben più tosto di tutti i coniglietti cannibali.
Ad ogni modo, secondo commento quasi lusinghiero per la Pixar.
La vittoria si avvicina...
CK Sì, hai vinto una casa volante. Ma attento che io non vedo l'ora di buttarti giù facendo scoppiare uno ad uno tutti i tuoi stupidi palloncini!
JF Tranquillo, ho giusto il tuo dirigibile che mi aspetta insieme ad un paio di amici pronti ad uscire a farci una bella bevuta. A te invece cosa resta, un pò di ego e qualche pia illusione di grandezza!? ;)
CK Un po' di ego, un corno. Un enorme ego, vorrai dire!
JF Spero che non sia come con le auto di grossa cilindrata! 


"Sono uscito senza ombrello perché Giuliacci dava bello tutto il mese..."
10) Valzer con Bashir di Ari Folman (2009)
JF Così come per Una tomba per le lucciole, anche questo dirompente affresco ha origini legate a doppio filo alla realtà terribile della guerra.
Incubi e morte, sensi di colpa e visioni, ricorrenze autobiografiche e una cronaca che passa oltre il confine dell'animazione per entrare nella realtà con l'agghiacciante documento di quello che fu il massacro di Shabra e Shatila, una delle pagine più tristi del conflitto tra Israele e Libano.
E proprio legato a queste vicende è anche il vincitore di Venezia 2009, quel Lebanon compiaciuto e forzatamente violento cui quest'opera straordinaria di Ari Folman da una lezione di Storia, passione e umanità.
Dai cani degli incubi a Enola gay, dal valzer con Bashir allo sconvolgente finale, una pietra miliare per l'animazione ed il Cinema di guerra.
Personaggio cult: Ari Folman
CK Splendido, per quanto mi secchi dirlo.
Un film di guerra che unisce Ford e Cannibal in una blog war dai contorni quasi (ma solo quasi) pacifici? Così non va bene! Ci staremo mica addolcendo troppo?
Valzer con Bashir danzerà pure nella mia classifica, che vi aspetta domani. Stessa ora, stesso canale, ma diversa musica.
I nostri due eroi rivali avranno definitivamente seppellito l’ascia di guerra o si scatenerà finalmente il conflitto tanto atteso?
A domani per la risposta…


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