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martedì 13 agosto 2013

GOSSIP KIDS




"Uff, da quando Gossip Girl è finito, non mi chiama più nessuno per lavorare..."
Twelve
(USA, Francia 2010)
Regia: Joel Schumacher
Sceneggiatura: Jordan Melamed
Tratto dal romanzo: Twelve di Nick McDonell
Cast: Chace Crawford, Emma Roberts, Rory Culkin, Emily Meade, 50 Cent, Esti Ginzburg, Philip Ettinger, Billy Magnussen, Zoë Kravitz, Ellen Barkin, Cody Horn, Nico Tortorella
Genere: good kids gone bad
Se ti piace guarda anche: Alpha Dog, Black & White, Kids, Gossip Girl, Slevin

"Veramente non ti chiamava nessuno manco prima, gossip boy. Ahah!"
Twelve non è la storia di un dodicenne, così come il titolo lascerebbe presupporre. Twelve è il nome della droga che assume il ruolo di protagonista o quasi della vicenda. Le droghe possono essere delle grandi protagoniste cinematografiche, si veda in proposito l’eroina letteralmente eroina di film come Trainspotting e I ragazzi dello zoo di Berlino, o l’NZT di Limitless.
Droga a parte, il protagonista “umano” del film è invece White Mike, un ragazzo che dopo la morte della madre malata di cancro si dà allo spaccio. White Mike non si droga, nemmeno beve, nemmeno s’è mai fumato una sigaretta. Eppure decide che quella dello spacciatore è per lui la professione giusta, nel mezzo del cammin della sua giovane vita. White Mike è il fornitore fantasma della gioventù ricca dell’Upper East Side di New York.
In pratica questa è, o almeno dovrebbe essere, una sorta di versione tossica di Gossip Girl. Non è certo un caso allora che nei panni del protagonista White Mike troviamo Chace Crawford, quel fesso di Nate Archibald in Gossip Girl. Dico fesso, perché era uno di quei personaggi che all’inizio promettevano bene, e poi se n’è andato a farsi benedire, così come tutto il resto della serie, peggiorata di stagione in stagione e diventata ‘na roba sempre più ridicola. Poi finalmente, qualche mesetto fa, Gossip Girl è terminato e Hallelujah! è l’unica parola - gridata a squarciagola - che mi viene in mente per celebrare un’occasione del genere.
Anche all’infuori della serie che gli ha dato la fama, comunque, Chace Crawford come attore è ancora molto limitato e non riesce a regalare un grande spessore al suo tormentato personaggio. C'era da aspettarselo.

"Ma che palle, sono l'unica in lutto per la fine di Gossip Girl?"
Molto Gossip Girl anche una delle protagoniste femminili, la classica ragazzina ricca e viziata che si dà al Twelve per uscire dalla perfezione della sua impeccabile vita. L’attrice che la interpreta, Emily Meade, assomiglia molto a Leighton Meester, la mitica Blair Waldorf dello stesso Gossip Girl, ed è un volto da tenere in considerazione, visto che la ragazza non solo è parecchio bella ma pure brava. Il suo è un volto tra l’altro già apparso (sfigurato) nella prima stagione di Boardwalk Empire, così come nell’horrorino di Wes Craven My Soul to Take, di cui sono tra i pochi e forse unici al mondo a non averne parlato male.
Nel cast variegato della pellicola figurano anche un 50 Cent che è meglio se torna a fare il rapper perché a recitare è una scarpa, uno dei Culkin a caso, Rory, la sempre brava Emma Roberts e la giovane modella gnoccolona Esti Ginzburg.

Se gli attori, chi più chi meno, se la cavano ancora, a non convincere per nulla è la regia di Joel Schumacher, uno che come Michael in Formula 1 ha continuato a correre a lungo, ma non più con i risultati di un tempo. Con un’enorme differenza tra i due: Michael Schumacher, per quanto mi sia sempre stato sulle balle, è stato un indiscutibile campione, uno dei più grandi della Formula 1, se non altro per continuità nelle vittorie, di certo non per simpatia o umanità (perché, Michael Schumacher è umano?). Joel Schumacher un campione invece non lo è mai stato. Ha fatto qualche film decente, in carriera, ma soprattutto un sacco di porcate varie. Di recente poi è finito a filmare davvero di tutto, un po’ come Nicolas Cage (non a caso incontrato sul set del pessimo Trespass).

"Hey yo, 50, bella lì, come butta uomo?"
"Ma sta zitto, ragazzino bianco, e dammi la droga!"
E così lo Schumi regista si è cimentato pure con questo film teen-drogato tratto dal romanzo d’esordio di Nick McDonell, uno scrittore che ai tempi della realizzazione di questa sua opera prima aveva appena 17 anni. Non ho letto il romanzo in questione, ma l’impronta letteraria si sente in maniera prepotente, se non altro per la continua voce fuori campo presente di un narratore onnisciente. Voce che, sebbene in originale sia di Kiefer Sutherland, alla lunga risulta fastidiosa e se ne fa un uso eccessivo, troppo letterario e poco filmico. L’impressione, così come per altre pellicole tratte di recente da libri cult o pseudo cult come Un giorno questo dolore ti sarà utile e Molto forte, incredibilmente vicino è che si sia rimasti troppo fedeli alle parole stampate su carta e non si sia riusciti a renderle in una maniera davvero cinematografica.
Schumacher per pigrizia ha preferito affidarsi alle parole di un narratore, piuttosto che cercare di raccontare la vicenda attraverso qualche espediente visivo. E la regia come detto è proprio il punto più debole, si vedano in proposito le pessime scene più dopate e visionarie, che in mano a un Aronofsky o a un Lynch possiamo solo immaginarci che figata allucinogena sarebbero state.
Anche se i registi ideali per una pellicola del genere sarebbero stati Larry Clark (Kids, Ken Park, Bully) o il suo amichetto Harmony Korine (Gummo e Spring Breakers). Al loro confronto, quella di Twelve è una versione ripulita e glamour delle vite così belle eppure così disperate di un gruppo di ragazzini privilegiati dell’elite americana. Quelli i cui problemi maggiori sono la scelta di una Porsche al posto di una Lamborghini, oppure decidere se andare ad Harvard o alla Brown. Vite talmente perfette da aver bisogno di qualcosa a dar loro una scossa di imprevedibilità e a ciò ci pensano le droghe di White Mike. Fino all’inevitabile tragedia…
A metà strada tra Gossip Girl e Kids, ne esce allora un filmetto guardabile come la puntata pilota di una nuova serie adolescenziale che però mai avrà un secondo episodio. E non è tutto 'sto gran peccato.
(voto 6-/10)



giovedì 27 settembre 2012

Che cosa non aspettarsi quando si aspetta

"Una nuova recensione cannibale? Eccellente!"
Che cosa aspettarsi quando si aspetta
(USA 2012)
Titolo originale: What to Expect When You’re Expecting
Regia: Kirk Jones
Cast: Cameron Diaz, Matthew Morrison, Jennifer Lopez, Rodrigo Santoro, Elizabeth Banks, Ben Falcone, Anna Kendrick, Chace Crawford, Brooklyn Decker, Dennis Quaid, Chris Rock, Joe Manganiello, Amir Talai, Rob Huebel, Thomas Lennon, Megan Mullally, Rebel Wilson, Wendi McLendon-Covey
Genere: genit(ori)ale
Se ti piace guarda anche: Capodanno a New York, Appuntamento con l’amore, un cinepanettone a caso

Che cosa aspettarsi da un film come Cosa aspettarsi quando si aspetta?
Ci si può aspettare che succeda qualcosa di minimamente interessante o divertente e si può stare lì ad aspettare e mettersi a sedere comodi e tranquilli che tanto non arriverà niente né nell’uno né nell’altro senso.
Che cosa aspettarsi allora, più realisticamente?
Ci si può aspettare un cinepanettone preparato all’americana.
Pensate un po’ che gli americani negli ultimi tempi stanno messi talmente male a livello di idee che sono venuti a pescare pure nella commedia all’italiana. Quella degli anni ’60? No, quella di oggi dei Manuale d’amore e dei cinepanettoni, appunto.
Manco noi li cuciniamo più, ormai, ‘sti cacchio di cinepanettoni di cui abbiamo fatto indigestione dopo una cura ingrassante durata quasi trent’anni. Nelle prossime festività invernali per una volta non avremo più il solito Natale a… sto ca**o, bensì Colpi di fulmine, il nuovo imperdibile capolavoro di Neri Parenti con Christian De Sica. Che si preannuncia non molto distante da questa roba yankee qua…

"Evvai, sono riuscita a scattare la mia prima foto!"
Il modello del film a episodi, con delle storielle (pseudo) romantiche che si intrecciano tra loro è ormai diventato un marchio di fabbrica anche a Hollywood: hanno fatto il cine-Bacio Perugina sul S. Valentino, Appuntamento con l’amore, che purtroppo mi sono perso, quindi il cine-spumante sul Capodanno, il terrificante Capodanno a New York, che purtroppo mi sono visto, e ora ecco a voi il cine-Pampers sul tema della gravidanza.
Unico pregio del film? È un po’, ho detto solo un po’, meglio di Capodanno a New York. Per il resto, è la stessa storia, con un gruppo di attori celebri, meglio se avviati sul viale del tramonto, accoppiati a qualche altra stella emergente. Premettendo che è meglio non aspettarsi niente di che da nessuno, andiamo a vedere chi se la cava più e chi meno bene, con la top 5 delle coppie presentate dal film:

5. Brooklyn Decker e Dennis Quaid
La bella e la bestia. Lei gnocchissima, lui ormai candidato ufficialmente al titolo di rivale numero 1 di Nicolas Cage, perché dove c’è un film di merda, ormai è gara tra loro due a chi se lo aggiudica. Questa volta ha vinto Quaid, sorry Cage, sarai più fortunato la prossima volta.

"Hey, Dennis, hai avuto una paresi facciale?"
"In realtà ti sto sbirciando le tette con la vista periferica.
La paresi invece ce l'ho avuta già una decina di film fa..."

4. Cameron Diaz e Matthew Morrison
Cameron Diaz come donna in dolce attesa non è davvero credibile. Non c’è proprio tagliata. Mai vista una Cameron così fuori parte, porco Diaz. E Matthew Morrison senza Sue Sylvester che lo prende per il culo per i suoi capelli è piuttosto inutile. La storia dei loro due personaggi che si innamorano sul set della versione americana di Ballando con le stelle fa molto Belen Rodriguez/Stefano De Martino e sinceramente ne avevamo già abbastanza di loro due.

"Chissà se gli usciranno i capelli già ingellati come i tuoi, Matthew?"

"Ahahah, guarda che dice Pensieri Cannibali sul tuo ruolo in Lost."
"Ma chetteridi? Non hai visto quel che dice su di te?"
3. Jennifer Lopez e Rodrigo Garcia
A sorpresa, sorpresona per quanto mi riguarda, J. Lo non è nemmeno la cosa più terribile in un film. Solo quando nei paraggi c’è Dennis Quaid può capitare qualcosa del genere!
E Rodrigo Garcia chi è? Ai patiti di Lost il suo volto risulterà familiare. Pensateci bene. Chi era?

Due ore dopo…
Sì, era Paulo, personaggio introdotto nella terza stagione insieme alla fidanzata Nikki. Se non ve li ricordate, è più che normale, visto che sono stati i due personaggi peggiori nell’intera storia della serie e, visto che nessuno se li filava, sono stati fatti fuori malamente tanto per cancellare in fretta e furia la pagina più nera (altroché uomo in nero) di Lost.

"Se c'è una cosa che non reggo proprio, sono i bambini!"
"Ehm, sono incinta..."
"I marmocchi? Io li adoro, quei piccoli demoni!"
2. Anna Kendrick e Chace Crawford
Ecco la coppia teen della pellicola, quella cui è riservata la storia più non dico profonda, non dico triste, ma almeno un filo meno happy e idiota rispetto alle altre che hanno la profondità di una piscina per bambini, tanto per rimanere in tema di gravidanze, poppanti e affini. Lei, Anna Kendrick, da sola alza di qualche chilometro il livello recitativo qui presente. Lui, il gossip boy Chace Crawford, fa il suo solito ruolo da “so’ figo ma so’ anche sensibile, però più che altro so’ figo” e, grazie anche alla presenza della Kendrick, riesce a portare a casa la pagnotta.


1. Elizabeth Banks e Ben Falcone
Elizabeth Banks non sempre mi fa impazzire, e nemmeno qua lo fa. Però in questo film è se non altro quella che si impegna di più, la più in parte con il pancione e insieme a lei, dai che ci esce la rima… c’è Ben Falcone.
M’è uscita la rima!
"Caro, fammi sentire scalciare il bambino."
"Ma non sono incinto, ho solo messo su qualche chilo..."
Ben Falcone nome da picciotto e volto simpatico da tipo che sai già di aver visto in qualche sitcom o in qualche commedia in qualche ruolo minore e non ti ricordi bene dove ma non importa. Fatto sta che, contro i VIPs e i giovincelli, surprise surprise si aggiudicano loro questo Gioco delle coppie, Cannibal edition. Contro ogni pronostico.

E allora, cosa aspettarsi dal film Cosa aspettarsi quando si aspetta?
Qualche rivelazione sulla gravidanza, sulla maternità, sulla paternità?
Nah, meglio non aspettarsi un bel niente, se non un cinepanettone cucinato all’americana, senza Cipollino ma con in più tanti pancioni.
Cosa aspettarsi invece dalla recensione cannibale di Cosa aspettarsi quando si aspetta?
Vi ho fatto pure il Gioco delle coppie, che altro volete di più?
(voto 3/10)

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