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lunedì 18 novembre 2013

MACHETE KIIIII? MACHETE KILLED... BY CANNIBAL KID




Machete Kills
(USA, Russia 2013)
Regia: Robert Rodriguez
Sceneggiatura: Kyle Ward
Cast: Danny Trejo, Demian Bichir, Amber Heard, Mel Gibson, Michelle Rodriguez, Sofía Vergara, Vanessa Hudgens, Alexa Vega, Charlie Sheen, Lady Gaga, Cuba Gooding Jr., Antonio Banderas, Walton Goggins, Tom Savini, Marko Zaror, Jessica Alba
Genere: B-movie in HD
Se ti piace guarda anche: Machete, L’uomo con i pugni di ferro, Hobo with a Shotgun

Machete non manda messaggi. Machete non twitta. Machete è totalmente anti-tecnologico. Ma le cose cambiano. Basta che una Amber Heard qualunque gli mandi una fotina sexy e Machete diventa un nerd fissato con i computer e apre pure un suo blog, dedicato a figa & armi.


Questa è la trama di Machete Kills, il secondo capitolo delle avventure dedicate all’immortale (letteralmente) personaggio interpretato da Danny Trejo?
Non proprio. Forse sarebbe stato più interessante così, visto che la sceneggiatura di questo nuovo episodio non è che brilli in maniera particolare.
Sceneggiatura?
Perché, Machete Kills ha una sceneggiatura?
In teoria sì, in pratica è giusto un pretesto. Machete viene incaricato dal presidente degli Stati Uniti, un sempre divertente ma un po’ scontato Charlie Sheen, pardon Carlos Estevez, in versione Bunga Bunga, di uccidere il folle terrorista messicano Mendez, un Demian Bichir molto bravo nella serie The Bridge e nel film Per una vita migliore - A Better Life, per cui ha anche ricevuto la nomina all’Oscar, ma qui totalmente fuori parte come pazzo psicopatico dalla doppia personalità.
A non funzionare è proprio il tanto variegato e strombazzato cast, dettaglio mica da poco per un film che, anziché sulla storia, punta tutto sulla comparsa uno dopo l’altro dei vari personaggi che appaiono all’interno dello spettacolo personale di Machete.

Vogliamo parlare di Lady Gaga?
Per la seconda volta nel giro di pochi giorni mi tocca massacrarla. Pensare che fino a qualche tempo fa in questo blog veniva idolatrata. Negli ultimi tempi mi sembra invece che tutto ciò che tocca si trasformi in poop. La sua apparizione in Machete Kills appare giusto una mossa di marketing per far parlare della pellicola. Mossa non riuscita, considerati i risultati penosi al botteghino americano. La comparsata della Germanotta è poco più di un cameo e si limita a essere un update della sua parte nell’ottimo video di “Telephone” girato con Beyoncé e diretto da Jonas Akerlund, ai tempi in cui tutto ciò che toccava si trasformava  in oro. Tempi che sembrano lontani un’eternità e invece era giusto il 2010. Tralasciando ciò e parlando di recitazione, quali sono i livelli di espressività esibiti dalla Gaga in questo Machete Kills?
Non pervenuti.

"Cannibal, in questi giorni m'hai proprio rotti li cojoni!"

Altrettanto pessime pure le apparizioni del terribile Cuba Gooding Jr., uno dei più vergognosi vincitori di premi Oscar nella storia del cinema, così come del sempre più irritante Antonio “Mulino Bianco” Banderas, per non parlare di Mel Gibson. Nei panni del cattivone di turno è del tutto improbabile e riesce persino a far rimpiangere il villain del primo capitolo interpretato da Steven Seagal. E ho detto Steven “attore più merdoso del mondo” Seagal, mica Al Pacino.

"Recitare male io? Ahah!"

"Ho appena visto un pezzo di girato e...
in effetti quel Cannibal Pirl non ha tutti i torti."

Tra una comparsata e l’altra, il film comunque è più che altro un one man-show tutto dedicato al bellissimo e poco rugoso Machete/Danny Trejo. Un Machete qui agguerrito, ma decisamente più attapirato rispetto al primo episodio. D’altra parte se ti uccidono la tua Jessica Alba davanti agli occhi proprio a inizio pellicola, è difficile poi non essere un po’ attapirati.
A provare a tirargli su il morale, e pure qualcos’altro, ci pensa allora Amber Heard, con il personaggio di una spia sotto copertura nelle vesti di Miss San Antonio. Bene così? Insomma, il suo personaggio troppo stereotipato, lei troppo castigata e la scenona di sesso in 3D con Machete, anziché essere geniale o anche solo divertente come vorrebbe essere, lascia il tempo che trova.


A provare a rendere più caliente la pellicola ci provano pure le tre sventolone latine sfoggiate: una scatenata ma più che altro invasata Sofíona Vergara...


...più una sempre bona Vanessa Hudgens, più la rivelazione Alexa Vega (Michelle Rodriguez no, lo siento pero no me gusta, es muy masculina para mí).
Alexa Vega che nella saga di Spy Kids firmata dallo stesso Rodriguez io ricordavo così...


E che adesso si è trasformata in questa roba qui…


Machete Kills sarà anche un film pieno di figa, però ci viene mostrata in veste muy castigata, ed è proprio questo il problema. Non mi riferisco solo al fatto che non ci siano nudi. Sì, anche quello, ma non solo, sul serio. È tutta la pellicola in generale ad essere pulitina e precisina, pure a livello di fotografia e di montaggio. Machete Kills è come una versione in HD di un grindhouse movie e tradisce in questo modo lo spirito originario dell’operazione, partita tutta da un trailer fittizio presente nella doppia visione Planet Terror dello stesso Robert Rodriguez e Grindhouse – A prova di morte del suo amichetto Quentin Tarantino.
Machete Kills è una versione ripulita di Machete. Ci regala qualche bel momento splatterone all’inizio, che strappa pure la risata, c’è qualche scenetta divertente qua e là, il tutto però in tono minore rispetto al precedente episodio. Quando la battuta migliore “Machete non twitta” è solo una versione riciclata del vecchio “Machete non manda messaggi”, d’altra parte, c’è qualcosa che non va. Così come quando un film che vorrebbe essere di puro e cazzaro intrattenimento, e a tratti riesce pure ad esserlo, finisce invece nella lunga ed estenuante parte finale per annoiare, anche lì si capisce che qualcosa non va.
Di una cosa in ogni caso sono sicuro riguardo a questo film: tra topa, sparatorie, esplosioni, battutacce, effettacci speciali e registici, il regista Robert Rodriguez dev’essersi divertito un mondo. Su un’altra cosa sono sicuro: lo spettatore, anche il più patito di action, di trash o di B-movies (che poi questo come detto è più che altro un B-movie in HD), e persino il più fan/la più groupie di Machete non si sarà mai divertito quanto lui. E qualcuno, come me, a un certo punto avrà anche cominciato a sbadigliare.

La saga di Machete, visti gli incassi disastrosi al box-office, finirà qui? Oppure Rodriguez tornerà a divertirsi come un bambino e riuscirà a girare Machete Kills Again… in Space?
Non saprei cosa sperare. Da una parte questo Machete Kills si è rivelato un sequel ancora più inutile e spento di quanto potessi immaginare, dall’altra il trailer di Machete Kills Again… in Space si è rivelato la cosa più divertente dell’intera pellicola e quindi potrebbe nascerne un episodio migliore del secondo.
Nell’indecisione, direi di chiuderla qui. La saga e pure il post.
Machete Kills?
Nah, a questo giro Machete Sucks.
(voto 5,5/10)



sabato 14 settembre 2013

UNO SGUARDO DENTRO LA MENTE DI CHARLIE SHEEN




A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III
(USA 2012)
Regia: Roman Coppola
Sceneggiatura: Roman Coppola
Cast: Charlie Sheen, Katheryn Winnick, Jason Schwartzman, Bill Murray, Patricia Arquette, Dermot Mulroney, Aubrey Plaza, Mary Elizabeth Winstead, Angela Lindvall, Stephen Dorff
Genere: mentale
Se ti piace guarda anche: I Hearth Huckabees, Le avventure acquatiche di Steve Zissou, I Tenenbaum

Cosa c’è dentro la testa di Charlie Sheen?




Chiaro, chiaro. Ed è proprio ciò che c’è anche nella testa di Charles Swan III, il protagonista del film intitolato appunto A Glimpse Inside the Mind of Charles Swan III, uno sguardo dentro la mente di Charles Swan III, che è facile immaginare come un alter-ego di Charlie Sheen. Con una semplice proporzione, potremmo dire che

Charlie Sheen : Charles Swan III = Mickey Rourke : Randy The Ram in The Wrestler

"Charlie, devi smetterla di andare con le pornodive!"
"Dici sul serio, Bill?"
"No, però almeno potresti presentarmene qualcuna..."
Ci sono ruoli che sembrano cuciti addosso all’attore che li interpreta e Charles “Charlie” Swan III è, fin dal nome, la parte perfetta per Charlie Sheen, quella di un donnaiolo impenitente che vive in un’eterna crisi di mezza età e con gli occhiali da sole sempre sul viso. E con sempre, intendo SEMPRE. Le uniche volte nel film in cui lo si vede senza sono quando fa la doccia e, per un momento, quando si commuove. Per il resto, persino quando se ne sta in un letto d’ospedale, li indossa SEMPRE.

Non c’è nessuno più adatto per una parte come questa di Charlie Sheen, negli ultimi tempi dedicatosi più che al grande schermo alle serie tv (Due uomini e mezzo e ora Anger Management) e soprattutto alla sua passione principale: le donne, meglio se escort e/o pornodive a pagamento.
A parte qualche apparizione qua e là, si tratta per lui del primo film da protagonista da una decina d’anni a questa parte, dai tempi di Scary Movie 3. Il regista e sceneggiatore Roman Coppola sembra aver pensato apposta a lui, mentre scriveva il personaggio di Charles Swan III, e per questo ha fatto anche un buon lavoro. A mancare è in pratica tutto il resto. A mancare è un vero e proprio film a fare da contorno al protagonista.

L’idea di fondo, a grandi linee, è quella di trascinarci dentro alla fantasiosa mente di Charles Swan. Tra flashback di fatti che gli sono realmente capitati e cose che appartengono solo alla sua fantasia (malata), ripercorriamo alcune parti della sua vita e in particolare la sua ultima storia d’amore finita male, quella con la bionda Katheryn Winnick, attrice rivelazione della serie tv Vikings qui stupenda più che mai. La cosa più particolare della pellicola è quella di mescolare appunto realtà e immaginazione, in una maniera che può ricordare alcune sceneggiature di Charlie Kaufman e in particolare quella di Se mi lasci di cancello (Eternal Sunshine of the Spotless Mind), anche nel suo cercare di fare l’autopsia di una storia d’amore. I risultati non sono gli stessi. Purtroppo no. La prima parte promette anche bene, ci sono un paio di invenzioni curiose e simpatiche di regia e sceneggiatura, Charlie Sheen gigioneggia ancor più del solito, Katheryn Winnick abbaglia con la sua bellezza e ci sono alcune comparsate di lusso di Bill Murray, Patricia Arquette, Aubrey Plaza e Mary Elizabeth Winstead.

Cosa c’è allora che non va?
Il film non decolla mai e nella seconda parte si spegne clamorosamente. Il mix realtà/fantasia si perde per strada, i momenti che vorrebbero essere divertenti non lo sono per nulla e i momenti riflessivi non è che dicano molto. Resta quindi un tentativo che suscita simpatia, ma che non si può certo considerare riuscito. Nonostante la delusione per questa opera seconda, dopo CQ passato piuttosto inosservato, Roman Coppola resta in ogni caso un nome da tenere d’occhio. Il figlio di Francis Ford, fratellino di Sofia, zio della novella regista Gia, nonché cugino di Jason Schwartzman (qui presente nel cast) e pure di Nicolas Cage, gira con un buon occhio, molto 70s, molto Wes Anderson, il suo amichetto con cui ha firmato le sceneggiature de Il treno per il Darjeeling e Moonrise Kingdom. Il suo cinema per ora risente troppo proprio del peso del confronto con Wes. Una volta che avrà trovato una strada tutta sua, però, Roman Coppola potrebbe regalarci qualcosa di davvero notevole. Per ora ci ha dato solo un film con dentro tante idee, ma nessuna messa a fuoco a dovere. Un film che non è un pasticcio totale, è solo un pasticcino.
(voto 5,5/10)



mercoledì 10 luglio 2013

LA SAGRA DI SCARY MOVIE




Scary Movie 5
(USA 2013)
Titolo originale: Scary MoVie
Regia: Malcolm D. Lee
Cast: Ashley Tisdale, Simon Rex, Erica Ash, Katt Williams, Terry Crews, Charlie Sheen, Lindsay Lohan, Lidia Porto, Ava Kolker, Gracie Whitton, Molly Shannon, Tyler Posey, Katrina Bowden, Sarah Hyland, Snoop Dogg, Heather Locklear, Jerry O’Connell, Jasmine Guy, Mike Tyson, Angie Stone, Kate Walsh, Bow Wow
Genere: parodistico
Se ti piace guarda anche: gli altri Scary Movie, Ghost Movie

Scary Movie 5 è un capolavoro.
Preciso: in confronto al recente e molto simile Ghost Movie è un capolavoro. In confronto ai primi 2 mitici Scary Movie, ma anche al terzo che non era malaccio, è una merdaccia. In confronto a Scary Movie 4… e chi se lo ricorda, Scary Movie 4?
Ah sì, era quello che prendeva per i fondelli La guerra dei mondi. Bah, non era eccezionale, però era pur sempre meglio di questo. Tutte le saghe perdono colpi, mano a mano che il numero degli episodi cresce e il numero delle idee scende. Più che saga, nel caso di Scary Movie sarebbe il caso di parlare di sagra. Come in una sagra di paese, dentro ci puoi trovare di tutto, dal sindaco di destra ai punkettoni anarchici in compagnia dell’immancabile cane che fa cattivo, dal fighetto ai zingari, dal tipo che non vedevi da 20 anni a quello che a questi eventi non manca mai.
Nel caso di Scary Movie, il di tutto è di più è rappresentato da riferimenti a capolavori come Il cigno nero fino a filmetti come L'alba del pianeta delle scimmie, da VIPs che si auto prendono per il culo per le loro vicissitudini personali come Charlie Sheen e Lindsay Lohan ad altri che fanno apparizioni che vorrebbero essere divertenti ma non lo sono, come Snoop Dogg, Usher e Mike Tyson, oltre alla comparsa di qualche teen idol come Tyler Posey di Teen Wolf e Sarah Hyland di Modern Family, più la gnoccona Katrina Bowden, la rediviva MILFona Heather Locklear, citazioni dal libro trash scult 50 sfumature di grigio etc., fino ad arrivare alle parodie degli horror del momento. Che poi è quest’ultimo il compito principale della serie, in teoria.

"Aiuto! Zac Efron vuole trascinarmi a fare un altro film insieme a lui!"
In questo caso, i due film che sono più presi di mira sono La madre e Paranormal Activity. La madre è il riferimento principale per quanto riguarda la trama della pellicola che tiene vagamente insieme i vari sketch. Anche in questo caso i due protagonisti, il simpatico Simon Rex e la gnocchetta Ashley Tisdale, andata a sostituire la dimissionaria Anna Faris, si prendono cura di due bimbette disadattate e pure qui la storia viene presentata sotto la forma della favoletta dark. Per quanto riguarda la messa in scena, per prendere di mira Paranormal Activity e già che ci sono pure per tenere il budget low cost, hanno preferito invece adottare un prevedibile stile mockumentary, con riprese finto-amatoriali (oddio, diciamo vero-amatoriali) e sequenze prese da videocamere di sorveglianza. Proprio come avveniva in Ghost Movie, con la differenza che in questo caso vi è una maggiore varietà di citazioni. Tra gli altri horror parodiati vi sono infatti anche Quella casa nel bosco e il pessimo remake de La casa, così come pure il già citato Il cigno nero, thriller-horror d’autore che regala i momenti più divertenti della pellicola. Non poteva mancare naturalmente la presa in giro della famigerata scenona di sesso lesbo tra Natalie Portman e Mila Kunis, resa in maniera stupida ma parecchio spassosa.

"Cannibal mi ha battuto a Quiz Cross?
Ma allora sono persino più scemo di quanto pensassi..."
Visto che però di horror di così grande successo negli ultimi tempi non è che ne siano usciti tantissimi, non ai livelli di Scream o The Ring che avevano fornito enormi spunti per i capitoli precedenti almeno, questa volta si è andati a pescare ancora di più in altri generi. Pazienza se la serie si chiama Scary Movie. Vai quindi di sfottò a L’alba del pianeta delle scimmie, di cui onestamente si poteva fare a meno, ma anche a Inception con un simil-DiCaprio in azione e persino una citazione di The Help.
Che c’entra The Help?
Ve l’ho detto. Scary Movie più che una saga ormai è una sagra. Dentro ci puoi trovare di tutto: momenti spassosi (sempre meno frequenti rispetto agli episodi precedenti) e scenette inutili (sempre più frequenti rispetto agli episodi precedenti), citazioni raffinate (o quasi) insieme a parodie scontate e già viste. Di fondamentale non c’è niente, di nuovo nemmeno, ogni volta è sempre la stessa storia, però oh, un giro alla sagra, meglio se accompagnato da una birretta fresca e da un panino alla salamella, alla fine lo si fa sempre.
(voto 4,5/10)



martedì 8 novembre 2011

CANNIBAL HOUSE

(Nuovo capitolo delle Blog Wars: cosa sono le Blog Wars??? Clicca QUI)

"Volete far entrare Fooord nella nostra confraternita??"
Rispetto ad altri generi cinematografici, quello comico è forse qualcosa di ancora più personale. Si può cercare di stabilire se una commedia sia valida da un punto di vista registico e di intepretazioni, certo, però il fatto che faccia ridere o meno è qualcosa di davvero troppo soggettivo. E alla fine, c’è poco da fare, lo scopo di una buona commedia è questo: le risate.
Quindi qui troverete una lista dei film che più mi divertono, ma anche qualche perla un filo più amara e riflessiva. Ma non troppo che per deprimersi ci sarà già tutto il tempo domani con la lista fordiana.
E allora basta con le cazzate introduttive nel noioso stile del mio rivale e vai di lancio da vj: have fun and enjoy, bitches!
Cannibal Kid

"Finalmente si ride!", starete pensando, considerato che questa volta il terreno di lotta è legato a doppio filo alla commedia: e invece no.
Perchè - almeno oggi - al timone c'è il mio curioso antagonista, che per divertirsi deve tornare adolescente sguaiato o adolescente depresso: preparatevi dunque ad un viaggio nel tempo piacevole solo fino a un certo punto - quello che, straordinariamente, avvicina la lista del Cannibale alla mia - ma profondamente, inequivocabilmente datata.
Un pò come lui.

Oggi risate. Domani pausa merda gentilmente offerta da Ford
1. American Pie (1999) di Paul Weitz
Cannibal Kid Ogni generazione ha il film comico che si merita. La mia ha avuto American Pie. Non so se ciò sia un bene o un male, fatto sta che sono assolutamente attaccato a questo film. Usciva quando avevo 17 anni, gli altri due capitoli negli anni subito seguenti, li ho visti con i miei amici del liceo che sono rimasti (anche se magari qualcuno se n’è andato in altre parti del mondo) amici attuali. Sono affezionato alla serie di American Pie (compresi i due validi sequel e American Pie: Reunion in arrivo nel 2012, mentre tutte le puttanate uscite solo per il mercato home-video con il marchio American Pie non le considero nemmeno) come a pochi altri film. E tra i suoi meriti, oltre a una serie di personaggi memorabili ed esilaranti a partire dallo Stifmeister, è la pellicola che ha lanciato il termine MILF nella pop culture.
Ogni generazione ha il film comico che si merita. Quella attuale ha Twilight, che in effetti fa parecchio ridere, io comunque mi tengo più che volentieri American Pie.
Dimenticavo Ford? Beh, lui che parla citando sempre Schwarzy non può essere considerato altri che lo Sherminator di turno!
Battuta memorabile: “Sono lo Sherminator. Sono un sofisticatissimo robot del sesso, rispedito nel passato per cambiare il futuro di una strafiga stellare.” Sherman
Personaggio cult: Stifler (Seann William Scott)
Mr. James Ford Premesso che Sean William Scott mi sta molto simpatico, non ho mai considerato - questione generazionale, forse, vero giovane Kid!? - la serie degli American Pie neanche lontanamente divertente.
Anche ora, con tutti gli sforzi del caso, più che una risata i protagonisti mi suscitano la stessa tristezza dei vampiri lessi di Twilight: ma per una volta, giustifico il mio avversario. La generazionalità è qualcosa da cui è davvero dura fuggire.
E prima che la sfrutti lui, ovviamente lo faccio io: probabilmente, se non fossi cresciuto nel periodo del boom degli 883, ora Max Pezzali non me lo cagherei di striscio.
CK Fiuuuh, meno male. Tiro un gran sospiro di sollievo. Se tu avessi trovato divertente American Pie avrei cominciato a preoccuparmi seriamente. Però provo una gran tristezza per te: non ridere con American Pie e South Park è come, non so, non trovare buona la Nutella. Questa sera proverò a dire una preghierina a Gesù Bambino affinché possa salvare la tua anima, ma non so cosa possa fare. Sei un caso perso.
JF Fiuuuuh, meno male. Tiro un gran sospiro di sollievo. Se Gesù Bambino avesse potuto fare qualcosa per me, sarei finito dritto nel paradiso dei Cannibal Kids e dei conigli parlanti.
Grazie, Satana, di avermi tenuto nell'inferno dei tamarri con te!

Beccati questa espressione, Ford: è più potente
di tutte le tue innocue bottigliate (e pistole)!
2. Zoolander (2001) di Ben Stiller
CK Nelle mie liste compilate per queste Blog Whores ho inserito Tutti pazzi per Mary e Zoolander e da ciò si potrebbe dedurre io sia un fan sfegatato di Ben Stiller. In realtà a parte questi due film e I Tenenbaum (inno radical-chic che Mr. Bean Ford probabilmente odierà), le sue altre pellicole per lo più mi fanno abbastanza schifo. Però in Zoolander, da lui anche diretto e sceneggiato, Ben Stiller offre la prova comica della vita, regalandoci un super modello esilarante anche solo con un’espressione, anzi l’Espressione per eccellenza: la Magnum.
Oltre a farmi morir dal ridere come pochi altri film, è una efficace satira sul mondo della moda e dello spettacolo e ha una trama che, pur nella sua semplicità, traccia bene la parabola dell’ascesa e del declino al successo, con il vecchio Zoolander/Ford che viene superato dal nuovo che avanza, ovvero Hansel/Kid.
Un film figoso e bello bello in modo assurdo. Proprio come la mia lista.
Battuta memorabile: “Sospetto che ci sia altro nella vita oltre ad essere bello bello in modo assurdo. E presto scoprirò anche che cos'è!” Zoolander
Personaggio cult: Derek Zoolander (Ben Stiller)
JF Come al solito il mio avversario sottovaluta la potenza della vecchia Magnum di Ford - che, badate bene, non è l'espressione, ma la pistola clintiana -, tant'è che non solo adoro I Tenenbaum, ma trovo che Zoolander, nella sua demenzialità, sia clamorosamente divertente. La scena del plastico del centro mostrato al nostro Derek mi fa pisciare sotto dal ridere ad ogni visione.
Ovviamente, le speranze di Kid Hansel di superare Foordander sono esigue, in quanto è la mia lista, ad essere bella bella in modo assurdo.
CK Ti fingi un wrestler tamarro e poi ti piacciono i Tenenbaum, Nanni Moretti, Woody Allen, i film russi, ti ascolti Battiato, Guccini e Dio solo sa cos’altro… se chic non lo sei di certo - tranquillo - radical lo sei tutto!
JF Immagino che, se avessi parlato male dei Tenenbaum, avresti trovato qualche scusa per darmi del tamarro ugualmente. Quindi non do troppo peso ai tuoi ormai tramontati mind games, per usare un gergo da wrestler!

Cannibal e Ford finalmente immortalati insieme
3. Scemo & + scemo (1994) di Peter e Bobby Farrelly
CK Jim Carrey all’apice della forma e uno stralunato Jeff Daniels per una delle accoppiate più esilaranti e fuori di testa di sempre. Il film d’esordio dei fratelli Farrelly è un inno al politically scorrect più estremo e al demenziale più folle che si possa immaginare. Qualcuno troppo serioso potrà considerarlo semplicemente un film scemo, ma in fondo che c’è di male a essere scemi? Almeno ogni tanto, eddai…
E se tu Ford sei scemo, io sono + scemo. Ricordalo sempre.
Battuta memorabile: Quando un pullman pieno di strafighe chiede loro dove possano trovare una coppia di massaggiatori per cospargerle di olio prima di un concorso in bikini, Harry dice: “Siete fortunate! C'è una città a circa tre miglia in quella direzione, sono sicuro che lì troverete due ragazzi!”. Poi Lloyd, rendendosi conto dell’idiozia dell’amico, le ferma e dice: “Dovete scusare il mio amico... è un pochino tardo! La città è da quell'altra parte!”
Personaggio cult: Lloyd Christmas (Jim Carrey)
JF Personalmente ho sempre trovato un pò scemo questo film. Anche quando lo vidi la prima volta, a quindici anni.
Forse ero vecchio già allora, che ne dici!?
Ormai ti anticipo in tutto, un pò come se tornassi indietro nel tempo.
Ti avrò mica rubato la DeLorean!?
CK Ford, smettila: tu non hai MAI avuto 15 anni. Sei il non-giovane per eccellenza. Sei nato vecchio. O nato morto?
JF Li ho avuti, eccome. E fortunatamente me li sono lasciati alle spalle. Tu quando hai intenzione di farlo!?
CK Mai, se l’alternativa è diventare un vecchio dentro come te e quell’altra lagna di Chris Martin degli Oldplay.

Indovinate un po' a chi è rivolto il dito?
4. Juno (2007) di Jason Reitman
CK La commedia indie per eccellenza, un film spesso divertente, sempre delizioso, con la idola Ellen Page e l'imbranato quanto esilarante Michael Cera alle prese con una maternità in giovanissima età. Tema che avrebbe potuto sfociare in banalità e buonismi fordiani di sorta, ma che invece la brillante sceneggiatura di Diablo Cody dribbla come fossero difensori Ford catenacciari che puntano a prendere le gambe anziché la palla, perché quello è l’unico modo con cui gli scarponi possono pensare di fermare i talenti. Un film che mette di buon umore e riesce persino a far dimenticare (almeno per un po’) i gustacci del mio rivale.
Battuta memorabile: “Ehi Juno, guarda che potresti avere un parto prematuro se vi succhiate in quel modo.” Leah
Personaggio cult: Juno (Ellen Page)
"Domani mi sa tanto che fingerò una gravidanza
pur di non dover vedere la lista fordiana..."
JF E di nuovo, sono pronto a sorprendere il mio spocchioso rivale con un numero da dieci pieno del Brasile dei talenti assoluti, dicendo che sono d'accordo completamente con quello che scrive. Segnatevelo, perchè è un evento raro almeno quanto una proposta interessante nelle liste cannibalesche!
CK E di nuovo, sei pronto a riconoscere la grandezza delle mie scelte. Cosa che te domani ti potrai giusto sognare, tiè!
JF Io, elegantemente come al solito, incasserò i tuoi colpi con lo stile di Alì, caro il mio Coniglio Scatenato, pronto a sferrare il colpo del KO quando meno te lo aspetti!
CK A forza di incassare ormai mi sa che stai diventando milionario uahahah!

"Pronto? Sì, ciao Juno. E mo' io invece che scusa me invento?"
5. Compagni di scuola (1988) di Carlo Verdone
CK Il romanesco è una delle cose che più mi fanno piegare dalle risate e quindi nella mia lista non poteva mancare... Alberto Sordi? Va bene che siamo nello spazio delle commedie, però non scherziamo. Ho scelto naturalmente il Carletto Verdone con il suo film più ispirato, malinconico (o preferisci dica melancholico, Ford?) e allo stesso tempo divertente, anche se pure Maledetto il giorno che t'ho incontrato se l'è giocata, visto che io penso spesso: Maledetto il giorno in cui sono finito sul blog di Ford!
Uno dei pochi film cult di mio padre che per una volta è riuscito a mettere d'accordo anche me, grazie alla sua capacità di raccontare una grande varietà di personaggi e situazioni in cui è facile riconoscere se stessi e i propri (ex) compagni di scuola, qualunque generazione si appartenga. Piacerà anche a quel rompicojoni del Ford?
Battuta memorabile: “Puzzava da vivo, figuramose che c'è dentro quella bara!” Finocchiaro sull'ex compagno morto.
Personaggio cult: il burino Walter Finocchiaro (Angelo Bernabucci)
JF Non l'avrei mai inserito tra le commedie, dato che trovo sia uno dei film più tristi firmati dal buon Verdone, ma ugualmente si tratta di uno dei suoi risultati cinematografici migliori.
Pagherei per essere stato un compagno di scuola del Cannibale in modo da prenderlo in giro e vessarlo per tutta la durata di ogni raduno, ma purtroppo mi devo accontentare di questo piccolo spazio virtuale.
E di qualche bottigliata in più a Von Trier, ovviamente.
CK Solo i più grandi riescono a emozionare e far ridere contemporaneamente e Compagni di scuola, per quanto velato di nostalgia è senza ombra di dubbio una commedia, e pure 1000 volte più divertente di tutti i tuoi filmetti messi insieme. Ma considerata la drammatica tristezza delle tue proposte di domani, te credo che tu non l’avresti mai inserito…
JF L'avrei inserito in un altro contesto, ma dovrò accontentarmi di immaginare il raduno in cui ti vedo andare via in lacrime mentre tutti i tuoi vecchi compagni ridono felici.

"Non fatemi incazzare: ho detto che Ford non lo voglio!"
6. Animal House (1978) di John Landis
CK Ché poi qualcuno, leggi il Ford, mi accusa di non riconoscere i Classici… Quando sono Classici moderni, in grado di riflettere un'effettiva importanza su quanto è venuto dopo non ho problemi a riconoscerli. Pur rimanendo personalmente più legato ad American Pie, ecco quindi qui lo spassoso Animal House, capostipite dei college movie demenziali che verranno dopo e che costituiscono uno dei miei guilty pleasures prediletti insieme alla caccia al Ford, animale che all'interno dell'Animal House non è però il benvenuto. Anche perché quando il gioco di fa duro, i Ford cominciano a scappare uahahah! (Non faceva ridere? Beh, a me ha fatto ridere!).
Battuta memorabile: “Hanno portato via anche il bar! Ma vi rendete conto?!? Il bar!” Bluto
Personaggio cult: John "Bluto" Blutarsky (John Belushi)
JF Non ironizzerò sulle capacità da artista della fuga del Cannibale, che un giorno o l'altro si troverà il "Bluto" Ford sotto casa, mi limito a constatare che, lentamente, la mia influenza positiva si fa sentire, e dopo la Pixar cominciano a vedersi i frutti della fatica fordiana all'interno delle liste del mio rivale.
Chi l'ha detto che il lavoro ai fianchi non serve!?!?
CK L’ordine restrittivo nei tuoi confronti l’avevo già richiesto tempo fa. Ormai è stato ufficializzato. Se provi ad avvicinarti dalle mie parti, l’FBI è pronto a intervenire.
JF Dato che sono un supereroe in calzamaglia, non sono affatto preoccupato dei tuoi amichetti repubblicani e dei loro proiettili.
Tu, piuttosto, dovresti preoccuparti del mio potere di ignorare gli ordini restrittivi!
CK Supereroe in calzamaglia? Vedo che non perdi occasione per ricordarci la tua passione per i travestiti, volevo dire travestimenti!

"Maledetto Ford che m'ha rubato tutte le bambole per giocarci lui!"
7. Fuga dalla scuola media (Welcome to the dollhouse) (1995) di Todd Solondz
CK Supercultissimo dello strambo Todd Solondz, è una commedia nera amara che ci porta dentro un'America da loser nerdosa e cattiva, cattivissima, in grado di far riflettere, emozionare e ridere contemporaneamente. Una storia che ci proietta dentro il mondo originale e personale del regista, una delle pellicole più interessanti nell'affrontare la tematica del bullismo e anche un film che segnerà parecchio cinema indie americano successivo, sia sul versante comedy (Napoleon Dynamite) che drammatico (Precious). Grande soundtrack, perfetti gli attori, una piccola perla da recuperare. Ma che sto’ a parla’ de cinema d'autore a fa’, con te Ford, che sto’ a parla’?
Battuta memorabile: "You think you're hot shit, but you're really just cold diarrhea." Ralphie
Personaggio cult: il liceale Steve (Eric Mabius)
JF Un film decisamente interessante e decisamente nero costruito attorno ad uno dei periodi più drammatici della vita di ognuno di noi, quello che dall'infanzia ci porta alla piena adolescenza: un periodo di imperfezioni fisiche, disagi emotivi, insicurezze e pessimi rapporti con tutti, ma proprio tutti.
A me è parso decisamente drammatico, ma se penso alla protagonista Dawn che si innamora dello pseudo rocker dei poveri Steve e riporto la scena sostituendo ai due il buon Cannibale in gonnella ed il sottoscritto in piena tamarraggine, direi che tutto suona più esilarante.
CK Un perfetto esempio di commedia nera. No, Ford, mi spiace: quelle che tu consideri commedie nere in realtà sono solo porno con tipi di colore dal membro molto grosso. Buah ah ah, quanto sono divertente. Altroché Mel Brooks!
JF Quindi quella squadra di superdotati non erano i tuoi compagni di merende del liceo? Perchè a me hanno raccontato una versione diversa dei fatti. E dicono anche che Mel Brooks ha una copia del super8 che vi ha girato!
CK A quanto pare allora sono più compagni tuoi che miei.
Comunque per tua altro info, ti ricordo anche che i film “gialli” NON sono porno con tipi asiatici che si inchiappettano ahahah!
JF Quindi i thriller non sono tutti i film con protagonista Michael Jackson dopo la morte!?!?

"Piuttosto che rivivere sempre il giorno in cui Ford mi mostra la filmografia
completa di Schwarzy, Stallone e JCVD, uccidimi ti prego!"
8. Ricomincio da capo (Groundhog day) (1993) di Harold Ramis
CK Che la tematica del tempo mi affascini parecchio non è certo un mistero, un po' come non è un mistero il pessimo gusto di Ford in... tutto.
E così tra un Ritorno al futuro e un Donnie Darko, ecco che la tematica temporale fa la sua prepotente comparsa anche in una commedia tra le più originali degli ultimi 20 anni, con un grande Bill Murray che continua a rivivere sempre la stessa giornata.
Se potessi rivivere sempre lo stesso giorno? Quello in cui Mr. Ford ammetterà finalmente la mia indiscutibile superiorità. E prima o poi quel giorno arriverà.
Battuta memorabile: Phil Connors: “Ha mai avuto un déjà vu, signora?”
Signora Lancaster: “Non credo ma vado a vedere in cucina.”
Personaggio cult: Phil Connors (Bill Murray)
JF Poco da dire. Supercultissimo.
Uno dei pochissimi titoli a mettere pace nelle Blog Wars.
Detto questo, io rivivrei volentieri la giornata di quello che sarà il primo incontro "fisico" di questi due nemici virtuali.
Per gustarmi il terrore sul volto del Cannibale all'infinito.
CK Sì, sei libero di sognare un nostro incontro fisico (che non ci sarà mai!), però almeno non toccarti mentre lo fai. Per favore. Uah ah ah.
JF Ti piacerebbe, vero, se mi toccassi pensando a te!? Mi dispiace, cara la mia Mena Suvari dei poveri, ma l'unico modo in cui i nostri corpi potranno essere in contatto, sarà quello che porterà i miei cazzotti dritti sul tuo grugno. Ahahahahahahah!
CK La differenza tra me e te, come direbbe il tuo amico Tiziano Ferro, è che a me con te va bene soltanto scrivere post a 4 mani. Non fare altre cose, a 4 mani!
JF Vedo che sottovaluti la potenza del timone olandese, Cannibale!

"Sono meglio di Stallone!"
.... :(
"No su dai, Ford, non metterti a piangere. Non volevo urtare i tuoi sentimenti."
9. Hot Shots! (1991) di Jim Abrahams
Dunque, da dove iniziare? Mi chiamo Mr. James Ford, sono un tipo pane e salame e nel 1944 sono sbarcato in Normandia insieme a Tom Hanks e mi sono messo a combattere a mani nude… Uhm, un momento: cosa volevo dire? Ah già, stupido arterio! Volevo dire che io adoro i film di guerra, fondamentalmente perché non ci sono donne. Che roba da finocchi radical-chic, le donne!
Una cosa che non sopporto sono poi i film d’autore troppo complicati. L’unico che mi è piaciuto è 2001: Odissea nello spazio. L’ho visto 2000 volte e mi è sembrato una merdata radical-chic, poi l’ho visto la 2001esima volta e finalmente l’ho capito: è la storia di una simpatica scimmietta che nonostante gli sfottò degli amici alla fine riesce a realizzare il suo sogno, quello di diventare un astronauta. Non è così?
Comunque in genere preferisco i film pane e salame, perché io sono un tipo pane e salame. L’ho già detto che sono un tipo tutto pane e tutto salame? Ma se sono tutto pane, posso essere anche tutto salame? Questo è il problema. Che dilemma esistenziale. Che tipo profondo che sono! Detto questo, tra i film pane e salame ho adorato l’ultimo del russo Sukamelov, un piano sequenza di 24 ore su un uomo chiuso da solo in un gulag. L’ho detto che il tipo fin dall’inizio è già morto congelato e quindi non succede un bel niente? Però è una visione che mi ha segnato nel profondo e me lo rivedo tutti gli anni a inizio inverno per ricordarmi di accendere il riscaldamento.
Comunque i miei preferiti in assoluto sono gli action anni ’80, intendo anni ’80 dell’Ottocento, naturalmente. Come quello in cui Jean-Claude Van Damme combatte nudo nel fango contro Chuck Norris e alla fine finiscono per fare teneramente all’amore. Mi commuove ogni volta. E come dimenticare Cazzo di forza? Quello in cui Stallone ingoia lo sperma di Schwarzy e poi, con disprezzo, lo sputa per terra. Quella sì che è una scena da uomini veri, da uomini duri. E poi Schwarzy in quel film spacca i culi. Intendo: letteralmente spacca i culi con il suo cazzo di forza. Cioè, volevo dire con LA sua cazzo di forza.
Kirsten Dunst nuda in Melancholia? Bleah, ma che schifo: quella è roba per pederasta invertiti froci radical-chic!”
CK Come forse si è capito da questa intro, sono un appassionato di parodie e nel genere quello per me più divertente, folle, genialmente cretino, più esilarante del gas esilarante, il top dei top è Hot Shots (ma non è niente male anche il 2). Risate sempre assicurate.
Battuta memorabile: “Sei il top dei top, Topper!”
Personaggio cult: Topper Harley (Charlie Sheen)
JF "Non si discute: ammetto la superiorità del Cannibale e dichiaro ufficialmente la sua superiorità."

Dopo 2001, ho trovato un altro cult personale nel mondo della fantascienza.

Devo ammettere - e questa volta senza prenderlo in giro, altrimenti poi finisce a piangere dal suo amico immaginario con le orecchie lunghe -, però, che questa intro mi ha spaccato dalle risate.
CK Considerando il tuo agghiacciante senso dell’umorismo, il fatto che ti abbia fatto spaccare dalle risate mi ha fatto scattare il campanello d’allarme di non essere stato in realtà per nulla divertente. L’alternativa è che ho dei superpoteri e riesco a far ridere anche una persona priva di sense of humour. Prossimo obiettivo: riportare in vita i morti!
JF Quindi anche tu sei un supereroe!? Il tuo costume è un tutù da cigno nero!?!?
CK Sono un antieroe alla Misfits e non uso i miei poteri come scusa per travestirmi come fai tu. Perché anche tu hai un potere. Quale? Ma la supernoia, naturalmente!!!

"Buondì, proibisco che domani Ford proponga la sua lista"
"Rag. Cannibal... è lei?"
10. Fantozzi (1975) e Il secondo tragico Fantozzi (1976) di Luciano Salce
CK Per me… i film di Mr. Ford… Sono una cagata pazzesca!!!!!
Oooooooooh. Finalmente l’ho detto. Mi sono tolto un peso gigantesco che mi portavo dentro da mesi.
Quanto a Fantozzi, è l’unico personaggio comico che riesce a metterci d’accordo, quindi la cosa è decisamente miracolosa. Tra l’altro le sue vicende tragicomiche rimangono ancora parecchio attuali, anche se ci sarebbe proprio bisogno di un suo erede visto che soprattutto la situazione del lavoro (ma quale lavoro?) oggi è molto cambiata rispetto al passato. L’unico che oggi si avvicina, seppure non ancora certo ai livelli di Paolo Villaggio, è Checco Zalone. Un nome che a un radical-schif come Mr. Ford farà accaponare la pelle ma poi tra 30 anni lo rivaluterà sostenendo: “A me era sempre piaciuto.” O forse no, visto che già adesso Ford ha una mentalità da ultraottantenne, figuriamoci tra 30 anni…
E per chiudere un insulto così, aggratis: Ford, lei è una merdaccia!
Battute memorabili: “Per me... la corazzata Kotiomkin... È una cagata pazzesca!” Ugo Fantozzi
E la smetta di toccarmi il culo, menagramo d’un menagramo!” Duca Conte Semenzara
Personaggio cult: Duca Conte Piercarlo ing. Semenzara (Antonino Faa’ Di Bruno)
JF Fantozzi mette d'accordo Ford e Cannibale, incredibile.
Le sue vicende sono di un'attualità incredibile.
Checco Zalone suo erede!?!? Incredibile. Anche perchè i film del suddetto mi hanno fatto profondamente cagare.
Anche quando potrebbero esserci delle buone premesse, il mio antagonista riesce sempre e comunque a rovinare tutto. Sarà mica il suo superpotere, lui che adora i film dei paladini in costume!?!?
Per chiudere e non essere da meno, ricambio gratuitamente all'insulto: Cannibale, sei proprio un coglionazzo!
CK Il mio superpotere, come hai visto sopra, è quello di pigliarti per il culo. Cosa che, per tua stessa ammissione, mi riesce parecchio bene. Ma adesso volo via, ho un’altra missione da compiere. Una robetta da nulla: salvare il mondo!
JF Pensavo fosse quello di rifarti il trucco con la sola forza del pensiero, ma evidentemente il mascara ti ha dato alla testa!
CK Infatti l’ho finito… Mi presti il tuo? :)

A domani, se lo vorrete, con la seconda parte. Quella con i film di Ford e, soprattutto, con i miei insulti!


lunedì 7 febbraio 2011

Party col folle

Parto col folle
(USA 2010)
Titolo originale: Due Date
Regia: Todd Phillips
Cast: Robert Downey Jr., Zach Galifianakis, Michelle Monaghan, Jamie Foxx, Juliette Lewis, RZA, Danny McBride, Charlie Sheen, Jon Cryer
Genere: road trip
Se ti piace guarda anche: Terapia d’urto, Road Trip, Una notte da leoni

Trama semiseria
Robert Downey Jr. si trova sull’East Coast per lavoro e sta per tornare dritto dritto a Los Angeles dalla mogliettina che di lì a poco partorirà. Peccato che sul volo beccherà un certo Zach Galifianakis che ovviamente gli farà perdere le staffe e lo farà cacciare dall’aereo. Invece di finire in Terapia d’urto come Adam Sandler con Jack Nicholson, Robert Jr. sarà costretto a un road trip in macchina con lo stesso tizio che l’ha fatto entrare in lista non-fly. E questo significa: canne assicurate! Perché avete mai visto Galifianakis in un ruolo in cui non si stona di brutto?

Recensione cannibale
Apertura dedicata al titolo italiano e per una volta non ho da parlarne male. Il titolo originale “Due Date” significa “scadenza”; mantenuto tale e quale da noi avrebbe assunto un significato però del tutto diverso e tradotto letteralmente avrebbe fatto pena. La decisione del doppiosenso di “Parto col folle” appare allora azzeccata e in linea con lo spirito della pellicola, persino più del poco entusiasmante originale, quindi per una volta un plauso ai nostri bistrattati titolisti. Ma che non si abituino troppo in fretta, ché Se mi lasci ti cancello è ancora difficile da cancellare dalla mia memoria.

Al di là di questo fatto davvero più unico che raro nel mondo della distribuzione cinematografica italiana, Parto col folle non si segnala per alcun altro elemento originale. La trama è infatti un sapiente miscuglio (scopiazzamento?) di Terapia d’urto con la coppia Sandler/Nicholson, più altri elementi dalle pellicole precedenti firmate da Todd Phillips. Il regista specializzato in comedy americane torna, dopo l’enorme successo di Una notte da leoni, sul luogo del delitto del suo esordio Road Trip, una pellicola ispirata da sue vere vicissitudini personali che Phillips evidentemente non ha ancora del tutto rimosso e che continua a tormentarlo nel sonno.

Il suo nuovo Parto col folle però pur seguendo quel modello non ne raggiunge gli stessi effetti comici, anche perché la sequela di gag e sketch sa di già visto in più occasioni. Gli splendidi paesaggi americani sarebbero poi potuti essere stati sfruttati meglio. A funzionare è però l’improbabile coppia formata dal sempre irresistibile Zach Galifianakis e dal divo Robert Downey Jr., un ottimo attore che però nella scelta dei suoi copioni negli ultimi tempi sta occhieggiando più al successo di pubblico che alla qualità: fino a che non fa la fine di Johnny Depp in The Tourist possiamo però ancora considerarlo salvo! Occhio, però. Sono quindi loro due la forza di un film che per il resto propone la solita galleria di personaggi strambi interpretati da una serie di cammeo illustri o quasi: c’è la rockstar Juliette Lewis in versione spacciatrice, il rapper RZA addetto alla security dell’aeroporto, un Jamie Foxx sempre più lontano dai tempi di Collateral e persino un momento Due uomini e mezzo con il bunga-bungattore americano Charlie Sheen.

Ci sono poi alcune gag in teoria politically scorrect, come Robert Downey Jr. che dà un cazzottone in pancia a un bambino e ha un duello con un tizio paraplegico, una scena di sega di gruppo padrone/cane, così come una visionaria sequenza da fattoni sulle note di “Hey You” dei Pink Floyd, però anche queste danno un forte senso di dejavu. Sarà che nell’ultima 15ina d’anni, diciamo dall’avvento di South Park in poi, tali espedienti sono stati usati un po’ da chiunque e quindi non sortiscono più tutta questa ilarità, né tantomeno scandalizzano.

Comunque il film si lascia guardare, a tratti fa sorridere, la coppia di protagonisti suscita simpatia e quindi è la classica sufficienza. Risicata, ma pur sempre un 6 in pagella che ti tiene lontano dagli esami di riparazione (ma, mi chiedo: esistono ancora gli esami di riparazione?) e ti consente di partire tranquillo per le vacanze. Magari insieme a un folle, che così è più divertente.
(voto 6)

Canzone cult: Band of Horses, “Is there a ghost”

domenica 30 gennaio 2011

Silvio, dimettiti: Charlie Sheen ti dà troppa merda

In Italia tutti a discutere delle mignotte di Berlusconi, escort più o meno minorenni da 7.000 euro a notte, ma negli Stati Uniti dove fanno tutto più in grande c’è qualcuno che a Silvio gli fa una sega (non letteralmente, a meno che non paghi): Charlie Sheen.
L’idolo di Hot Shots! e Wall Street è oggi l’attore più pagato della tv USA (molto più di Hugh “Dr. House” Laurie, tanto per dire); per ogni breve episodio della sitcom Due uomini e mezzo si becca infatti un milione e mezzo di dollari. Come spenderli allora se non con delle pornostar da 30.000 euro a notte? Delle vere pornostar professioniste, mica escort pseudo egiziane alle prime armi.

Con tutto il rispetto (che non ho) per te, Ruby,
ma le bitches di Charlie Sheen sono molto meglio
Silvio credeva di essere il numero 1 e invece Charlie Sheen gli manda a puttane (stavolta letteralmente) tutti i suoi piani di grandezza. A questo punto la cosa più dignitosa che gli resta da fare è dimettersi; laddove nessun Fini, Casini, D’Alema, pm o inchiesta giudiziaria sembra riuscire a convincerlo, potrebbe allora farcela Charlie Sheen.
Sei il top dei top, Topper.
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