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mercoledì 17 ottobre 2012

I mercenari 2 - Dalle stelle allo Stallone

I mercenari 2
(USA 2012)
Titolo originale: The Expendables 2
Regia: Simon West
Cast: Sylvester Stallone, Jason Statham, Jean-Claude Van Damme, Bruce Willis, Arnold Schwarzenegger, Chuck Norris, Liam Hemsworth, Terry Crews, Randy Couture, Dolph Lundgren, Nan Yu, Charisma Carpenter, Nikolette Noel
Genere: tamarro? no, super tamarro
Se ti piace guarda anche: I mercenari, The Avengers, Mission: Impossible - Protocollo fantasma, Rocky Balboa

Gli Expendables l’hanno fatto di nuovo.
Cosa, un dignitoso film d’azione?
Sì, anche, ma non è quello a cui mi riferivo: sono scappati dal pensionato. Di nuovo. O, più che dal pensionato, sono evasi dal museo in cui dovrebbero stare, come in maniera azzeccata un malinconico Schwarzenegger dice in una delle battute finali.
Mi sono quasi commosso quando l'ha detto.
Mmm, no. Non è vero.

"Dannata artrite!"
Il primo episodio dei Mercenari era stato salutato a sorpresa con una buona, diciamo decente va, accoglienza qui su Pensieri Cannibali. L’idea di un revival degli action heroes anni ’80 letteralmente resuscitati e messi alla prova con una nuova missione era infatti piuttosto azzeccata. Un’operazione nostalgia, dopo tutto, oggi come oggi non la si nega a nessuno.
Anziché partecipare a un reality show sulla danza come molte ex celebrità come lui hanno fatto, Sylvester Stallone aveva così messo in piedi una sorta di The Wrestler personale, complice l’aiuto di Mickey Rourke, e qui ha sostanzialmente ripetuto quell’intuizione pari pari. Solo che il gioco è bello quando dura poco, tanto per usare una di quelle frasi ad effetto che potremmo sentire in un probabile terzo capitolo della saga.

La prima sequenza fa temere il peggio. La scenona d’azione d’apertura è avvincente quanto un discorso di Napolitano, tanto per nominare un coetaneo di Stallone. Per fortuna, dopo il film riesce a risollevarsi come un Rocky al tappeto. Oddio, proprio come un Rocky Balboa magari no, piuttosto come una versione invecchiata di Rocky che ancora prova a tirare qualche colpo. Qualcuno gli andrà a segno, molti andranno a vuoto. Se non altro, diamogli atto di averci provato, anche se il primo episodio dei Mercenari poteva bastare e avanzare, grazie. La differenza tra i due episodi emerge lampante nello sguardo di Stallone. Ancora con un barlume di vitalità nel primo, qui invece spento, assente, come quello di uno zombie. Cosa che dona alle pellicola una sorta di malinconia ancora più accentuata rispetto al capitolo uno. I più tamarri infoiati di cinema action si saranno divertiti un mondo, con questa saga. Io invece c’ho visto una notevole dose di tristezza. Il rimpianto dei begli anni che sono scivolati via.

Hey, e Steven Seagal dove cazzo è?
I mercenari 2 funziona quindi a intermittenza. Non è solo una lunga sequela di sparatorie, scazzottate, inseguimenti, esplosioni old-style. Prova anche a essere qualcosa di più. Ed è un film che non si rivela nemmeno un’apologia completa della tamaraggine. Di scene tamarre ce ne sono, oh se ce ne sono, però in altri momenti si cerca anche la pausa riflessiva. Ed è qui che la pellicola affronta i suoi momenti più deboli e inefficaci. Inventandosi ad esempio dialoghi ai confini con il ridicolo:
“Stai pensando ancora a quel ragazzo?” chiede la tipa orientale a Stallone. “Continuamente,” risponde lui. Te credo, è morto da tipo manco un giorno, meno male che c'è ancora qualcuno che pensa a lui, povero Cristo.
Cosa pretendere? La sceneggiatura, d’altra parte, deve aver richiesto un lavoro di 2 o 3 ore, a dir tanto. Pause caffè comprese.
La storiella è semplice semplice, persino più semplice per gli standard dei film d’azione e ogni “svolta” narrativa è compiuta senza grande fantasia attraverso l’introduzione di uno degli action heroes special guest star a turno: Schwarzy, Bruce Willis, JCVD, Chuck Norris e poi tutti insieme appassionatamente, tanto per non farci mancare niente.

ATTENZIONE SPOILER
A muovere le azioni degli Expendables in questo nuovo capitolo c’è la sete di vendetta. Sì, avete capito bene. Una cosa inedita per un action movie! Quel cattivone di Jean-Claude Van Damme decide di uccidere Liam Hemsworth. Perché? I motivi possono essere due: o stava recitando troppo bene per gli standard dei mercenari, oppure JCVD tra i fan di Hunger Games fa parte del team Peeta. In maniera davvero accanita e Liam Hemsworth/Gale proprio non lo può vedere.
Ma come lo fa fuori? In quella che si candida a essere una delle scene più scult dell’annata cinematografica, lo trafigge con un pugnale attraverso... un calcio rotante dei suoi, nel caso aveste dubbi.
Va detto anche che Jean-Claude Van Damme come super cattivone è temibile all’incirca quanto Colin Hanks nella stagione 6 di Dexter.

Sulle note della soundtrack de Il buono, il brutto, il cattivo compare invece… Clint Eastwood?
No, Chuck Norris.
Ma perché?
Come se Gigi D’Alessio apparisse su un palco sulle note dei Beatles.
Non potevano farlo entrare con la musichetta della sigla di Walker Texas Ranger?
Ah già, dimenticavo: la sigla di Walker Texas Ranger è una cagata pazzesca.



"Ma de che te lamenti, Cannibal? So' più figa della tipa di The Ring!"
Se le apparizioni delle special guest star non mi sono sembrate un granché, purtroppo anche quella di un Bruce Willis sottotono, il più convincente a sorpresa mi è apparso Dolph Lundgren in versione genio chimico manco fosse Walt White di Breaking Bad. Una roba che è FANTASCIENZA PURA ma allo stesso tempo è una delle trovate più divertenti della pellicola. Bene anche Jason Statham in spassosa versione uomo-zerbino sempre al telefono con Charisma Carpenter/Cordelia di Buffy, mentre il racconto strappalacrime di Liam Hemsworth, futuro Signor Montana, su come si sia unito agli Expendables sembra uscito da un libro di Nicholas Sparks (continuo a citarlo, e la cosa mi preoccupa).
E poi c'è Nan Yu...
Ma chi è?
Non potevano almeno prendere una guerriera gnocca, una tipo Jamie Chung?

Tra i (pochi) momenti migliori cito invece Schwarzenegger che non ci sta sulla Smart e Stallone che sputa (giustamente) sul cadavere di JCVD.
Tra pro e contro, I mercenari 2 finisce per essere un filmetto d’azione che porta a casa il risultato, proprio come i vecchi mercenari, ma che si fa dimenticare già dallo scorrere dei titoli di coda. L’operazione nostalgia di Stallone e soci funziona ancora in maniera dignitosa, però ricordo che il gioco è bello quando dura poco, quindi attenti a non tirare troppo la corda, cari mercenari.
(voto 6/10)

P.S. Avrei voluto chiudere il post con la frasona a effetto: “Rest in pieces. Riposate in pezzi, nonnetti tamarri!” ma, nonostante abbiano un età media di 125,7 anni, i loro muscoli ancora mi fanno paura e quindi preferisco salutarli con un: “Ciao ciao, mercenari. Non picchiatemi, vi scongiuro. Grazie.”

lunedì 26 maggio 2008

Kill Bill (dei Tokio Hotel) Vol. 2

Leggi il Vol. 1

Riassumo per i distratti quel che mi è successo: quei pezzi di merda dei Tokio Hotel mi hanno fottuto il matrimonio, la sposa e sono pure finito in coma per 4 lunghi anni. Per vendicarmi, ho ucciso in California Gustav il batterista e a Tokyo Tom il chitarrista. Adesso me ne resta ancora uno prima di arrivare a Bill. Io ucciderò Bill (dei Tokio Hotel).

capitolo 6
Flashback: c'era un tempo in cui io ero il quinto Tokio Hotel, il dj. Il mio nome d'arte era Cannibal Kiddo e facevo le basi elettroniche delle canzoni. Poi le cose sono andate in maniera imprevedibile, ho lasciato la band e mi sono rifugiato nel deserto americano. E' lì che ho conosciuto Uma, stava girando il porno Fill Bill Vol. 1. Ci siamo innamorati e ci stavamo per sposare. Fino a che si sono presentati loro, i Tokio Hotel, in 4 e senza nemmeno uno straccio di regalo di nozze. Che morti di fame. "Come hai fatto a trovarmi?" ho chiesto a Bill prima dell'inizio della cerimonia. "Io sono Dio," ha detto lui modesto. Avete presente Prime? In quel film Uma si mette con uno più giovane di lei. Nella realtà a Uma evidentemente piacciono ancora più giovani. Molto più giovani. E quando Bill ha cantato Monsoon lei non ha capito più niente. Si è innamorata come una scolaretta, e io sono finito in coma. Fine del flashback.

capitolo 7
Georg il bassista della band è finito a mettere su i dischi in uno strip club a El Paso, Texas. Considerando che la metà dei clienti del posto sono vecchi mezzi sordi e per di più sono lì per un'unica ragione (la figa!) il proprietario del locale ripete continuamente a Georg che lui lì dentro è utile quanto un buco di culo sul gomito. Ma lo tiene perchè è sempre stato il suo Tokio preferito, grazie a quell'aria da metallaro finito non si sa bene perchè in un gruppo di frocetti. Dopo un dj set curato nel dettaglio manco fosse David Guetta cui nessuno ha prestato attenzione, Georg torna mestamente nella sua roulotte-casa. E' lì che lo aspetto. Sguscio fuori in silenzio come una tartaruga ninja e sfondo la porticina della roulotte. Ma il suo buco di culo è lì pronto ad aspettarmi e mi stordisce con una scoreggia pestilenziale, la sua arma segreta. Dopo di che è per lui un gioco da ragazzo legarmi. "Hey, un momento, Georg? Che vuoi farmi?" gli chiedo preoccupatissimo. "Nonostante cercassi di depistare tutti con il tuo look macho sei sempre stato tu l'unico nella band ad avere tendenze omo..." "Ti seppellisco vivo, Kiddo," mi interrompe lui. "Ah, meno male" sospiro io. Il mio culetto vergine è in salvo, per ora.

capitolo 8
Vengo portato nel cimitero degli artisti morti e buttato in una cassa sotto terra. Poi svengo e quando mi sveglio sento da una cassa vicina "Tuturuturututtu e svegliarsi la mattina, ah, tuturuturututtu dentro una bara, solo con te. E non è niente di speciale, però mi fa sentire vivo." Io desidero di essere già morto, ma mi sa che sarà una cosa lunga e dolorosa, con quei due a fianco che non la smettono di cantare. Devo trovare un modo per uscire di qui, e alla svelta.
Altro flashback: io e Bill in campeggio con i boy-scout. Lui sta suonando il flauto e mi racconta una storia: "La ex di Chuck Norris una volta gli chiese quanta legna avrebbe potuto fare una marmotta se le marmotte avessero potuto fare legna. Lui urlò: "Come osi fare rime in presenza di Chuck Norris?" e le tagliò la gola. Tenendo la gola della ragazza ancora sanguinante tra le mani, muggì: "Nessuno prende per il culo Chuck!". Due anni e cinque mesi dopo, capì l'ironia dell'affermazione e rise così forte che chiunque nel raggio di 160km diventò sordo." Finita la storiella, Bill mi fa "Se vuoi davvero diventare un Tokio Hotel, devi prima superare l'addestramento con Chuck Norris. Ma stai attento a non prenderlo per il culo, mi raccomando."
Presentatomi al gargantuesco cospetto di Norris, egli mi chiede "Che lingua parli?" "Parlo inglese," gli faccio io, sicuro di me. "Non ci siamo, io odio i fottuti inglesi. Io parlo solo l'americano." "Ma, signore.." mi scuso io. "Non importa," mi stoppa. "Bill mi ha detto che sei un guerriero. Qual è la tua specialità?" "Sono un maestro nella raffinata arte della spada," mi esalto. "Raffinata arte della spada, eh? Bene, allora fammi vedere il tuo calcio rotante, figliolo." Rassegnato alla stupidità cronica di quest'uomo mi sono affidato ai suoi insegnamenti. E, incredibile, hanno funzionato...
Con un calcio rotante da fermo ora sfondo la cassa e la mia mano emerge dalla terra. Nella bara a fianco alla mia lo stesso fa un Lucio Battisti in versione zombie. "Uccidere Laura. Devo uccidere Laura Pausini." Evidentemente non deve aver molto apprezzato la sua versione de Il mio canto libero. Chissà perchè? mi chiedo. Mentre mi allontano con Lucio, dal sottosuolo continuo a sentire quei due idioti cantare: "Sono due giorni che camminiamo tre metri sotto terra... Tuturuturutù!"

capitolo 9
Torno alla roulotte di Georg. Ma Georg è già morto, l'ha fatto fuori il cantante dei Finley. Ennesimo flashback: prima che finissi in coma, Tokio Hotel, Finley e Zero Assoluto avevano fatto un accordo per controllare le menti delle teenagers. Ma tutti erano poi stati presi da smanie di potere: "Siamo noi i + fichi!" "Ao, semo noi!" "Tokio uber alles!" Cominciò dunque una lotta fratricida tra di loro, cui sono sopravvissuti a oggi solo il cantante dei Tokio e quello dei Finley. Ed eccolo qui, davanti a me, che mi dice di unire le forze contro il crucco, rifugiatosi in una villa in Messico. "Però Bill lo uccido io," mi avverte. "Eh, no. Caro Pedro (ma che razza di nomi avete voi di ste band?) Bill lo uccido io." Iniziamo una lotta all'ultimo sangue. I miei calci rotanti lo mettono a terra, poi gli dò il colpo di grazia iniettandogli del veleno di serpente in vena. "Beccati la tua dose di adrenalina!"

ultimo capitolo
Ed eccomi finalmente sfrecciare verso il Messico con la Panda rubata a Pedro. Verso la dimora di Bill e Uma. Mi addentro nella villa con una calibro 44 e sono pronto a sparare a Bill, quand'ecco che mi compare davanti una bambina. E' bionda come la madre, ma mi ricorda anche qualcun'altro. Sarà figlia mia? Sarà figlia di Bill? Di chi cazzo sarà figlia? Mentre me lo chiedo, arriva Brangelina, l'entità in cui frattanto che ero in coma si sono fusi Brad e Angelina. "Una bambina? La vogliamo noi," fa l'entità. Poi arriva Madonna "No. La bambina la adotto io. E in fretta perchè ho solo 4 minuti per salvare il mondo e la piccola." Quindi arriva anche Michael Jackson a passo di moonwalk: "Lo adotto io, Auuh!" "Michael," lo calmo, "è una bambina, non un bambino. Almeno tu, fammi il favore, levati dai coglioni." Ma quando sbuca fuori la bambina se ne vanno via tutti "Oddio, ma è mostruosa!" esclamano fuggendo. Io la guardo bene e cerco di realizzare cosa abbia di così mostruoso. Non ha la coda di Goku, nè i capelli da riccio di Bill. Non i rasta di Tom, nè la barba di Chuck Norris. Eppure c'è qualcosa che non va. Ma cosa? La guardo attentamente e poi lo vedo. Eccolo lì. Mostruosamente pronunciato e a punta. Il mento.
Sbuca Uma. "Sì, Kiddo. E' Quentin il padre." Sbuca anche Bill. "E lui che ci fa qui, allora?" chiedo guardandolo in cagnesco. "Lui fa da clown per la piccola," replica Uma, "non vedi che capelli che ha?" "Perchè allora quel giorno sei scappata con lui, Uma?" le chiedo col cuore in mano. "Sapevo che Bill doveva interpretare la ragazzina manga per un film che Quentin stava girando," mi spiega, "e così sono andata con lui. Perchè volevo raggiungere Quentin. E' lui l'unico che abbia mai amato."
"Allora uccidimi, Kiddo, sono pronto," fa Bill a braccia aperte, "scatena la tua vendetta su di me." Scuoto la testa. Sorrido. "Non è più necessario, ragazza manga. Vieni, andiamocene via di qua." Siamo andati via e abbiamo formato una nuova band. Beh, non è che facciamo proprio sfracelli in classifica, ormai lì ci sono i Sonohra (per la serie al peggio non c'è mai fine), i nuovi crucchi Cinema Bizarre e Mirko con la hit Stai tranzollo, ma c'è un locale di stripstease a El Paso che la sera ci permette di suonare. E le giornate le passiamo al caldo del deserto, aspettando che arrivi il monsone a portare un pò di pioggia.
"Ao, ambecilli!" ci fanno gli Zero Assoluto che passano di lì resuscitati in versione zombie, mentre io e il crucco stiamo sotto l'ombrellone stremati dal caldo. "Lo semo pure noi che il monsone non passa per il Tuturuturutexas." E allora io e Bill decidiamo di spostarci di nuovo, di metterci a correre verso il monsone e verso nuove avventure. Together we'll be running somewhere new, through the monsoon, just me and you.

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