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venerdì 28 marzo 2014

LA MAFIA UCCIDE ANCHE IN PRIMAVERA




"Ti prego, Cannibal, non fare il cattivone come al solito!"
La mafia uccide solo d’estate
(Italia 2013)
Regia: Pif
Sceneggiatura: Pif, Michele Astori, Martani
Cast: Pif, Cristiana Capotondi, Alex Bisconti, Ginevra Antona, Ninni Bruschetta, Barbara Tabita, Claudio Gioé
Genere: democristiano
Se ti piace guarda anche: I cento passi, Il divo, La vita è bella

Il giorno in cui ho discusso la mia tesi in Comunicazione Multimediale e di Massa – corso di laurea specialistica che può sembrare inutile e in effetti lo è – prima di me c’era un ragazzo che ha presentato una tesi sulla mafia. Io ho pensato: “Sono fregato.” Quando uno parla di argomenti importanti, pesanti come la Seconda Guerra Mondiale, l’handicap o appunto la mafia, gli applausi nei suoi confronti sono obbligatori. Il 110 e lode scatta in automatico. Succede un po’ come agli Oscar. Se ti presenti dimagrito e con una parte da malato terminale, la statuetta te la sei già portata a casa. Il ragazzo con la tesi sulla mafia guarda caso s’è preso il suo 110 e lode. Stupiti?
Io arrivavo subito dopo di lui con una tesi su un argomento un “pochino” più leggero. Ok, diciamo parecchio più cazzaro. Quale? Gli adattamenti cinematografici dei romanzi dello scrittore yuppie Bret Easton Ellis, il violento, estremo e controverso autore di American Psycho e Le regole dell’attrazione. Una tematica leggermente più superficiale, se vogliamo, rispetto alla mafia. Come Leonardo DiCaprio che ha scelto la parte del discusso cocainomane sessuomane Jordan Belfort in The Wolf of Wall Street per competere contro il malato di AIDS portato sul grande schermo da Matthew McConaughey in Dallas Buyers Club, una sfida persa in partenza. La mia tesi è stata comunque apprezzata e io mi sono preso una buona votazione, però il 110 e lode è rimasto parecchio lontano, non che la mia media voto ottenuta con gli esami mi consentisse di ottenerlo. Se avessi parlato di un argomento più “pesante”, comunque, il mio voto magari sarebbe stato superiore, chissà. La prossima volta mi sa che parlerò anche io della mafia.

"Scrivi bene, bambino. Un giorno potresti aprire persino un blog..."
"E che minchia, è un blog?"
Perché vi ho raccontato questo?
Perché è ciò che fa Pif di solito. Parte da uno spunto personale, per poi allargarsi ad affrontare un argomento più generale. È questo l’approccio che usa spesso nel suo programma in onda su Mtv Il testimone. Un’ottima docu-trasmissione che ha il merito di presentare senza troppi filtri varie realtà sociali, varie storie di vita vera, andando a toccare argomenti e personaggi parecchio differenti tra loro, passando dal pornodivo agli zingari, dal culturista ai carcerati.
Per il suo esordio su grande schermo, Pif ha scelto un argomento importante, un argomento pesante: la mafia. Ha fatto la stessa mossa compiuta dal ragazzo che ha discusso la tesi prima di me. Una decisione intelligente, perfetta per prendersi il plauso del pubblico e della critica. Infatti, guarda caso, La mafia uccide solo d’estate è stato parecchio apprezzato al Torino Film Festival e anche nelle sale si è comportato piuttosto bene. Si tratta di lodi meritate o di lodi forzate?

La mafia uccide solo d’estate è un lavoro di cui è difficile parlare male. Nemmeno io ho intenzione di bocciarlo del tutto. Va però detto che non mi sembra nemmeno una pellicola in grado di far gridare al miracolo, o a uno dei migliori esordi del cinema italiano degli ultimi anni come mi è capitato di sentire. Va bene che, nonostante l’Oscar a La grande bellezza, la nostra cinematografia non se la passa proprio alla grande, ma questo resta un film apprezzabile, quanto allo stesso tempo tutt’altro che sorprendente. Per chi conosce lo stile di Pierfrancesco Diliberto alias Pif, e per chi come me l’ha anche sempre apprezzato, questo film non rappresenta niente di nuovo. La mafia uccide solo d’estate non è una puntata allungata de Il testimone, questo no. Diciamo che ne è una specie di versione romanzata. Mancano le interviste, ma non manca la voce narrante fuori campo, tipica del programma di Mtv e pure qui troppo onnipresente. Un marchio di fabbrica che Pif non riesce a scrollarsi di dosso. Per procedere nel suo racconto, il film non può fare a meno della sua voce, le immagini da sole non sono sufficienti. Allo stesso modo, le musichette che fanno da colonna sonora sembrano uscite da una puntata del suo programma, ma sono del tutto prive di un respiro cinematografico.

"Adesso scrivo una bella letterina di protesta. Contro la mafia?
Ma va, contro Pensieri Cannibali!"
La sceneggiatura mostra inoltre presto i suoi limiti. L’idea di base è quella di alternare la vicenda personale del protagonista Arturo, alter ego di Pif, con la cronaca vera di quanto successo a Palermo tra gli anni ’80 e i primi ’90. Un’idea valida e ben realizzata soprattutto nella prima parte. Solo che, dopo un po’, ci si rende conto che questo è anche l’unico spunto della sceneggiatura e se all’inizio il racconto di formazione sentimentale, politico ed esistenziale condotto con toni infantili è tanto carino e caruccio, nella seconda parte il film non cresce come ci si sarebbe potuti aspettare.
Un limite sta nelle capacità recitative dello stesso Pif. Come sceneggiatore e regista ha ancora ampi, ampissimi margini di miglioramento, ma tutto sommato se la cava. Dietro la macchina da presa convince in particolare l’inserimento dei personaggi di fiction all’interno delle sequenze di repertorio. Come attore invece no, non ci siamo. Pif, nonostante abbia fondamentalmente la parte del se stesso di quando era circa un ventenne, perde il confronto con il giovane Alex Bisconti che interpreta il suo personaggio da bambino. Meglio allora la protagonista femminile, l’innamorata di Pif, una Cristiana Capotondi che per l’occasione ha messo in un angolino le sue radici romanesche, per sfoggiare un buon accento palermitano miiiiinghia.

"Grande Cannibale che ha apprezzato il mio accento.
E che me ne futt'a mme se ha criticato Pif?"
Lo so che sono il solito cattivone, ma non condivido l’entusiasmo nei confronti di questa troppo acerba e ingenua opera prima. La mafia uccide solo d’estate parte bene, con il personaggio di un bambino strambo fissato con Giulio Andreotti, e finisce così così, con la solita morale buonista di quelle da far felici Fabio Fazio, che non a caso ha chiamato Pif a curare il programma di anteprima dell’ultimo terrificante Festival di Sanremo.
L’improvvisato regista si è approcciato alla materia mafiosa con tocco leggero e da comedy, non troppo distante da quanto fatto da Roberto Benigni con i campi di concentramento ne La vita è bella, e il suo film può anche essere visto quasi come una variante romcom de I cento passi, con la non richiesta aggiunta di alcune scenette evitabili, come l’invito a casa dalla Capotondi, degne di un film dei Vanzina. Emergono inoltre dei toni favolistici che a loro modo si fanno apprezzare, che si prendono gli applausi facili. Come una tesi che si porta a casa il 110 e lode dagli accademici. Su Pensieri Cannibali invece il massimo dei voti se lo può sognare, perché la pellicola non riesce a mordere per davvero. È un omaggio sentito e rispettoso nei confronti di chi si è impegnato a combattere la mafia, ma è troppo cariiiiino, innocuo, persino un pochino democristiano nel suo voler piacere a tutti, e gli manca la cattiveria necessaria per dire qualcosa di davvero potente. Per lasciare un segno forte come quello di un’autobomba.
(voto 6/10)

giovedì 20 febbraio 2014

SCHIAVO DEL CINEMA




"Ciao Cannibal, il tuo sito mi piace tanto, tranne la rubrica sulle uscite  scritta
con quello schiavista di Ford. Potresti smettere di farla? Grazie.
Un tuo fan."
Venghino, siori e siore, venghino. Questa settimana nei cinema ce n’è proprio per tutti i gusti.
Volete il film impegnato, di qualità, super nominato agli Oscar? Ce l’abbiamo.
Volete la porcatona pseudo storica? Abbiamo pure quella.
Il film di guerra? Oh yes.
La pellicola d’animazione per grandi e piccini? Non poteva mancare.
Volete la disneyata con Tom Hanks? Presente.
E le italianate? Ci sono pure quelle.
Abbiamo tutto questa settimana, persino i commenti competenti e preparati di Cannibal Kid e quelli del tutto fuori luogo e causali del co-conduttore di questa rubrica sulle uscite cinematografiche, MrJamesFord.

12 anni schiavo di Steve McQueen
Il consiglio di Cannibal: per me voglio una vita come Steve McQueen (il regista), per Ford ne voglio una da schiavo!
Questa settimana arrivo preparatissimo, a differenza di Ford che come al solito brancola nel buio dei suoi pregiudizi. Ho infatti già visto alcuni tra i film in uscita e ce n’è uno in particolare che vi suggerisco di non perdere: 12 anni schiavo, naturalmente. Una pellicola che tutti dovrebbero vedere, se non altro per capire se si merita davvero tutte le nomination agli Oscar, i premi e le lodi ricevute. E poi anche perché affronta un tema importante, lo schiavismo, un argomento che io conosco bene, in quanto schiavo di questa rubrica che sono costretto a scrivere insieme a Mr James Ford. Steve McQueen, dopo il grandioso Shame, sarà riuscito a realizzare qualcosa di altrettanto potente o avrà fatto una spielbergata?
Presto su Pensieri Cannibali la risposta…
Il consiglio di Ford: 12 anni - una volta, tanto tempo fa - Cannibal Kid.
Steve McQueen è un regista tecnicamente preparatissimo ma che, a mio parere, non ha ancora raggiunto l'apice che gentaglia come Peppa Kid vorrebbe farci credere. Hunger e Shame, infatti, possono benissimo dirsi film riusciti a metà.
12 anni schiavo, sua nuova fatica, si pone di fronte alla sfida - non semplice - di mettere una tecnica assolutamente autoriale al servizio di un titolo dalle tematiche molto hollywoodiane e molto da Oscar.
Sarà riuscito McQueen a compiere il salto di qualità tanto atteso, oppure avrà mancato l'occasione?
Prestissimo al Saloon la risposta.

"Hey, ma nel 1800 non c'erano i computer..."
"Lo so, ma devo assolutamente controllare se è uscita la rece cannibale!"
"E quella fordiana?"
"Che mi frega, di quella?"

FORD in versione LEGO
The Lego Movie di Phil Lord, Christopher Miller
Il consiglio di Cannibal: come pupazzo mi basta Ford, non ho bisogno pure di quelli LEGO
Negli USA è il fenomeno del momento. Sta facendo incassi multimilionari e scommetto che pure in Italia andrà alla grandissima, a scapito di altre pellicole ben più interessanti. Per carità, potrebbe anche essere un filmetto ruffianotto abbastanza da strappare qualche risata e per una serata disimpegnata potrebbe anche risultare una scelta decente, però a me sembra un’operazione commerciale, a quanto pare riuscita, bella e buona piuttosto che vero cinema. E poi io anziché coi LEGO, preferisco giocare alla guerra contro Ford!
Il consiglio di Ford: The Peppa Movie - La vera storia di Pusillanime Kid
Successone clamoroso negli States e moda del momento per le famiglie oltreoceano, questo The Lego Movie promette di sbancare il botteghino anche qui in Italia, complici la popolarità dei giocattoli cui si ispira e l'abilità dei registi, che abbiamo già visto all'opera con Piovono polpette - trascurabile - e 21 Jump Street - decisamente più divertente -.
Buono per una sana visione da rilassamento e svacco sul divano, che in certe serate rappresenta quasi un'oasi di salvezza.

"Ciao Cannibal, l'autografo con dedica te lo firmo dopo..."
Saving Mr. Banks di John Lee Hancock
Il consiglio di Cannibal: do not save Mr. Ford
Che dire, di un film come questo?
C’è un attore da me tanto detestato come Tom Hanks, c’è un’altra attrice che non mi ha mai fatto fare salti di gioia come Emma Thompson, c’è la produzione da me tanto detestata della Disney in un film incentrato sulla lavorazione di Mary Poppins, c’è Tom Hanks nella parte di Walt Disney…
Insomma, di peggio riesco a immaginare soltanto Sylvester Stallone nella parte di Mr James Ford in un film sulla sua vita.
In ogni caso, se sopravviverò alla doppia visione, arriverà presto un doppio post di Pensieri Cannibali sulla doppietta Mary Poppins + Saving Mr. Banks. Auguratemi buona fortuna.
Il consiglio di Ford: saving Mrs. Goi. O anche no.
Da tempo avrei potuto concedere una visione a questa roba che pare la quintessenza del buonismo disneyano nella sua peggior specie, incarnato da Capitan Findus Tom Hanks. Fortunatamente ancora non l'ho fatto. E non credo lo farò.
Lascerò il piacere al mio rivale, che così avrà modo di tornare in forma bersagliando il suo attore preferito.

"Ford, per ora dovrai accontentarti di quest'acqua.
Il White Russian te lo prepariamo più tardi, ma solo se fai il bravo."
Lone Survivor di Peter Berg
Il consiglio di Cannibal: Ford survivor
Lone Survivor me lo sono già visto e devo dire che è uno dei film più fordiani guardati di recente. E sì che ne sono usciti parecchi. Un film bellico, di quelli che celebrano i valori americani, la guerra e la vita da finti-duri. In più la regia è di Peter Berg, l’autore di Friday Night Lights, serie che IO ho fatto conoscere a Ford.
Recensione cannibale coming soon, e intanto che il mio blogger rivale non se lo perda, perché potrebbe diventare uno dei suoi nuovi manifesti esistenziali.
Il consiglio di Ford: No survivors. Soprattutto Cannibal.
Venuto a sapere dell'esistenza di un bel filmone di war/action diretto da Peter Berg che nei patriottici USA stava facendo un gran bene al botteghino sono corso all'immediato recupero già più di un mese or sono, scoprendo quello che potrebbe essere il titolo da Action-Ford più tosto ed interessante della stagione.
Una storia vera, valori americani a mille, una caccia agli uomini degna di un horror o un film di Neil Marshall, una bella carneficina con tanto di momenti ad alta retorica da duri o presunti tali: insomma, la sorpresa del periodo.
Imperdibile per tutti gli Expendables.
Recensione fordiana a brevissimo.

"Ford is coming!
E altroché winter, lui sì che fa paura."
Pompei di Paul W.S. Anderson
Il consiglio di Cannibal: più che Pompei, dovevano chiamarlo pompe funebri (lo so, questa battuta fa pena, ma quelle più volgari me le tengo per una eventuale recensione)
Quest’inizio d’anno sta riservando parecchie sorprese cinematografiche, sia in positivo che in negativo. Ma se questo pseudo film storico girato da Paul W.S. Anderson, autore di pellicole atroci come Resident Evil, non si rivelerà una porcatona assoluta e sarà qualcosa di decente, allora sarebbe davvero la sorpresa più sconvolgente della stagione. Tra 300, Spartacus e Immortals, una tipica fordianata che potrei odiare con tutto me stesso. Salvo sorprese…
Il consiglio di Ford: Pompei? Mi ricorda una località che frequentavo in gioventù, prima che fosse distrutta da un'eruzione qualche anno fa.
Paul W. S. Anderson è uno dei registi garanzia di schifezza assoluta con il tasso più alto di successo ai Ford Awards dedicati al peggio.
Inutile dire che, nonostante probabilmente si tratterà di una cosa vomitevole, cercherò di non mancare l'appuntamento con questo Pompei giusto per non perdermi l'eventuale numero uno della speciale classifica dedicata al peggio del duemilaquattordici.

"Speriamo che questo rito possa proteggerci dal Male. Cioè da Ford."
Amori elementari di Sergio Basso
Il consiglio di Cannibal: quello verso Ford è un odio elementare
Ennesimo trascurabile film italiano?
Sì, può darsi. Eppure dal trailer non sembra tanto malaccio e non sembra nemmeno tanto italiano. Sarà che parla di hockey, sport certo da noi non troppo popolare, sì okay più del wrestling tanto amato dall’Uomo Tigre Ford, però non certo quanto il calcio. E poi c’è Cristiana Capotondi che insomma, merita sempre. Quindi non dico che lo vedrò di sicuro ma, se proprio dovessi guardarmi una pellicola italiana, questa potrebbe essere una delle prime scelte.
Il consiglio di Ford: sarebbe stato bello fare le elementari con Peppa Kid. Per sottoporlo ad un po’ di sano bullismo.
Pellicola italiana che di norma avrei trascurato, non fosse per l'attrattiva esercitata dall'hockey, sport che ho sempre amato pur non seguendolo con troppo accanimento. In memoria, dunque, delle partite viste al palaghiaccio ai tempi dei Devils con mio padre, direi che potrei quasi quasi farci un pensiero.

"Film? Non osare definire questa roba un film che se no non te la do' più."
Una domenica notte di Giuseppe Marco Albano
Il consiglio di Cannibal: una domenica notte dell’anno duemilaemai guarderò questo film
Questo è un film… film? che già dal trailer puzza tantissimo di cosetta amatoriale. Io non ho niente contro questo tipo di pellicole. Soltanto proiettatele nelle vostre case. Non mi sembra il caso di distribuirle nei cinema. C’è davvero gente che tra 12 anni schiavo e Una domenica notte sceglie volontariamente di andare a vedere Una domenica notte?
Manco Ford oserebbe tanto…
Il consiglio di Ford: una domenica notte dormirò volentieri. O farò del sesso. Certo non guarderò questo film.
Quando ho visto il trailer non ci credevo.
Mi pareva una roba anche più brutta di quella che mi aspetto da Lars Von Kid con il suo nuovo sega-film.
Fate voi.

mercoledì 19 febbraio 2014

SANREMO RENZIANO 2014: SERATA 1




Buongiorno amici di Pensieri Cannibali, mi presento anche se qualcuno di voi probabilmente mi conosce già: ah bischeri, sono Matteo Renzi!
It’s Renzy, bitch.
Ebbene sì, da oggi prenderò il posto di Cannibal Letta Kid. L’ho rottamato!
Quello che sto cercando di dire è che se io posso cambiare, e voi potete cambiare... tutto il mondo può cambiare e diventare a mia immagine e somiglianza. Anche perché, diciamocelo, questo Pensieri Cannibali ha proprio bisogno di una bella svecchiata. Io ho intenzione di rivoltare questo blog come un calzino e trasformarlo radicalmente subito.
Subito? Ma che dico subito? Dico entro il 2018.
Per prima cosa, non si parlerà più di film. Andare al cinema, con quello che costa, è un affronto nei confronti di chi fa fatica ad arrivare alla fine del mese. Bisogna parlare di cose che interessano davvero la gente.
Lavoro?
Riforma fiscale?
Ma di cosa state blaterando, bischeri?
Io mi riferisco al… Festival di Sanremo.
È questo ciò che interessa a tutti gli italiani. È questo ciò di cui tutti discutono. È questo ciò di cui bisogna parlare anche qui su Pensieri Cannibali, qui insieme a me, il vostro blogger Premier democraticamente – ehm, più o meno – eletto.
Ma chi lo conduce quest'anno, il Festival, ancora Fabio Fazio?
Ma è ora di rottamare pure lui!
Giorgino e Silviuccio cari, il prossimo anno voglio starci io, sul palco dell’Ariston, avete capito?
Vabbé, dai, per oggi ho lavorato fin troppo. Ora lascio la parola al mio amico Beppe Grillo e poi a Cannibal Letta Kid, titolare (ancora per poco) di questo blog, che presto si trasformerà definitivamente in Pensieri Renziani.


Festival di Sanremo – Serata 1
(Italia 2014)
Regia: David Lynch
Sceneggiatura: Quentin Tarantino
Cast: Fabio Fazio, Luciana Littizzetto, gente che vuole suicidarsi
Genere: trash
Se ti piace: hai di che preoccuparti

Grazie Matteo per la tua splendida intro. Io Cannibal Letta Kid sono un tipo molto zen, quindi sono sicuro che non riuscirai a togliermi le redini del comando di questo blog molto presto.
Hey, ma chi ha cambiato l'header e il nome del sito?


Chiudiamo il capitolo Renzi e apriamo la cronaca di questa prima entusiasmante (non ci credete, vero?) serata.
L'inizio è davvero entusiasmante, che ci crediate o meno.
C'è un doppio tentativo di suicidio. Ed è già il Best Sanremo Ever.
Un dubbio: ma il biglietto per entrare all'Ariston chi l'ha pagato a questi due figuranti Rai operai disoccupati?






Dicono su Twitter
Farsi fare la morale da Fazio è anche peggio del nn prendere lo stipendio

Dopo questa farsa sincera protesta architettata dagli sceneggiatori - quest'anno partiti in gran forma - arriva il momento impegnato: Ligabue canta un pezzo in genovese di Fabrizio De André.
Momento impegnato nel senso che è molto impegnativo non indignarsi sentendo il Liga cantare.

Dicono su Twitter
Ma i sub di sono di ITASA?


Terminata la solita introduzione di un'ora, via alla gara.
Evviva!!!

Ok, dopo aver visto chi c'è in gara, ritiro l'evviva.

Arisa
Quando era apparsa la prima volta al Festival, Arisa con sincerità sembrava un'aliena. Con quegli occhialoni e una canzoncina tenera. Adesso ha stracciato i maroni, giusto per essere teneri. Utile comunque la sua prima canzone. La userò come mia nuova ninna nanna ufficiale quando farò fatica ad addormentarmi.
(voto 5/10)

La seconda canzone ha un gran pregio. Fa talmente schifo che mi ha fatto rivalutare quella precedente. E ovviamente passa il turno la peggiore. Non c'è da sorprendersi. Perché Sanremo è Sanremo.
(voto 4/10)


Frankie Hi-nrg
Yo yo, ma che è successo a Frankie Hi-nrg?
Il tempo passa per tutti, ma con lui è stato davvero poco clemente. Al di là dei capelli bianchi, anche il suo flow ormai è lento come quello di un vecchietto. Emis Killa al confronto sembra il nuovo Eminem.
Il testo poi chi gliel'ha scritto, Fabio Volo?
(voto 5,5/10)

"Un uomo è vivo quando respira..." Noooo... Ma veramente???!!!

Il secondo pezzo fa molto Caparezza. Carino, dai.
(voto 6,5/10)


Laetitia Casta
In una serata che Fabio Fazio ha annunciato dedicata alla Bellezza e in cui Luciana Littizzetto ripete la parola "gnocca" più che in un post di Pensieri Cannibali, per ora di gnocca se n'è vista ben poco. Per sopperire a questa mancanza, arriva Laetitia Casta.
Bella eh, gnocca eh, però Laetitia Casta vestita è utile quanto un porno senza immagini.
Inizia qui un'interminabile parentesi di varietà degna del Bagaglino dei tempi peggiori in cui Fabio Fazio, non si sa bene perché o su richiesta di chi, decide di voler dimostrare di essere un grande cantante ed entertainer. Dimostrazione che fallisce miseramente.
Laetitia Casta e Fabio Fazio ci regalano inoltre il momento più ricco di stereotipi francesi nella storia della tv italiana e mondiale. Non mi stupirei se la Francia oggi ci dichiarasse guerra.

Fazio a un certo punto indossa un impermeabile da Ispettore Gadget per nascondere il durello.
Missione fallita.

Fazio vestito da CRISI ECONOMICA

Ma quanta bamba è girata quest'anno a casa degli autori?

Antonella Ruggiero
Prima canzone: i due operai di inizio Festival rimpiangono di non essersi buttati.
(voto 2/10)

Durante la seconda canzone di Antonella Ruggiero arriva la conferma ufficiale: i due operai si sono buttati. R.I.P.
(voto 0/10)

Ehi, sul palco c'è il seguito di This must be the place

Questo pezzo di andrà un casino quest'estate. Ai funerali.

No, NON è Robert Smith dei Cure.

Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots
Un'accoppiata che sulla carta non ha nulla in comune, quella composta dal cantante jazz (?) Raphael Gualazzi e dal dj e producer electro Bloody Beetroots, ma che alla prova dei fatti...
non ha davvero un cazzo in comune.
E con questo Sanremo ci siamo giocati pure Bloody Beetroots. Che delusione.
(voto 5/10 alla prima canzone, voto 5,5/10 alla seconda)

Rafael 'sticazzi l'avete detto?

No, NON sono un bambino con dei seri problemi e Spider-Man.

Raffaella Carrà
La 70enne Raffaella Carrà sotto coca è suonata come la più giovane di questo Festival. Cosa che fa riflettere molto su questo Festival dei giovani, come Fazio aveva cercato di vendercelo alla vigilia.
A livello musicale è stata scatenata ed è risultata la più simpatica e gradevole della serata. Quando si è messa a parlare un po' meno, discutendo dei marò e di come la sua canzone "Far l'amore" sia la grande protagonista de La grande bellezza.

Avrà anche un'imbragatura da astronauta, ma la Carrà a 71 anni c'ha un fisico che Gualazzi se lo sogna.

non per dire, ma il tuo pezzo in La grande bellezza è usato in maniera ironica come simbolo del trash più totale


Cristiano De André
Più lampadato di Carlo Conti e più ingrassato di Gabriele Muccino dopo le riprese di Quello che so sull'amore, il figlio di Fabrizio De André è tra i migliori di questo Sanremo.
Cristo Santo, come siamo messi male, quest'anno...
La prima canzone ha una musichetta quasi piacevole. All'infuori del Festival non la sentirei manco morto, però in mezzo a una selezione che pare persino peggiore rispetto alle altre annate è quasi piacevole. Sottolineo il quasi.
(voto 6/10)

Il secondo pezzo è grintoso. Oserei dire cazzuto. 
Insomma, cazzuto quanto possa esserlo un pezzo di Cristiano De André.
(voto 6,5/10)

Chissà che bello ed edificante essere famosi per essere figlio e imitatore di un cantautore famoso


La cosa migliore di Cristiano De Andrè comunque è aver portato sul palco Cristiana Capotondi, l'unica vera gnocca (per dirla con la Littizzetto) della serata, che ha annunciato la canzone più votata tra le due. Credo la seconda.


Perturbazione
Oh, finalmente un gruppo degno di questo nome.
La prima canzone dei Perturbazione, "L'unica" è molto carina. Cosa che, in mezzo alle altre di questo Sanremo, suona come un nuovo Capolavoro assoluto della musica italiana. Ha pure venature indie-electro-pop praticamente mai sentite all'Ariston. "L'unica" è anche un titolo premonitore, visto che si rivelerà anche l'unica canzone decente di questo Festivalone.
(voto 7+/10)



Seconda canzone, "L'Italia vista dal bar", pure questa carina caruccia. Come testo è più nazional-popolare, ma il televoto premia - per una volta giustamente - la prima canzone. I Perturbazione sono i migliori in gara, almeno per quanto riguarda la prima serata, cosa che significa che arriveranno ultimi.
(voto 7/10)

Ho sentito solo 2 belle canzoni finora a e sono entrambe dei


Cat Stevens
Il livello musicale finalmente si è alzato. Ed è giusto passata la mezzanotte.
Certo, Cat Stevens anzi Yusuf Islam non è proprio l'ultima novità musicale del momento, almeno non da 30 anni a questa parte, però ascoltare "Father and Son" fa sempre il suo effetto. Anche se vedere Fabio Fazio che si commuove ascoltandola riesce a togliere tutta la magia del momento.

"Father and son" vince il Festival. Avevano lasciato il televoto acceso. [tengu]

Incredibile, Fazio fa due palle tante anche a Cat Stevens.

"Fabio, quello che mi stai dicendo è molto ma molto interessante, ma adesso
devo scappare che c'è l'aereo che mi parte..."

Giusy Ferreri
Una delle meno peggio. E ho detto tutto.
Apprezzabile più per la capigliatura alla Skrillex che per la voce, in ogni caso.
(voto alla prima canzone 6+/10; voto alla seconda canzone 6-/10)

Giusy Ferreri lavorava alla cassa di un supermercato. Ma il conto lo paghiamo ora.

BRAVA GIUSY MA RICORDATE CHE DOMANI SE ATTACCA ALLE 8.15 E SE STACCA ALLE 20.00 CON PAUSA PRANZO DI UN'ORA.


Giudizio universale finale
E' stata una tortura. Oppure, come direbbero in maniera più efficace negli USA, a pain in the ass.
La serata è partita alla grandissima, grazie all'idea geniale degli autori di inserire due aspiranti suicidi. Il resto è oscillato tra la noia mortale, il trash totale e il vuoto musicale.
Classico Festival fabiofaziesco, pieno di tante parole buoniste, ma privo di un vero punto di vista critico sulla situazione sociale e politica attuale. I siparietti da varietà sono stati qualcosa di osceno, le gag e le battute pseudo sessuali divertenti manco per sbaglio, Luciana Littizzetto più ripetitiva del solito, le canzoni... Canzoni?
A parte i Perturbazione e "Father and Son" di Gatto Stevens, ho rimpianto Emma Marrone. Sul serio!
Speriamo che questa sera ci siano più suicidi, sangue, morti, omicidi e sesso, anche se il programma prevede più semplicemente come cantanti in gara Francesco Renga, Giuliano Palma, Noemi, Renzo Rubino, Ron, Riccardo Sinigallia e Francesco Sarcina e come ospiti Claudio Baglioni, Franca Valeri, Claudio Santamaria e l'atteso Rufus Wainwright.
Appuntamento su Rai 1, ma soprattutto su Twitter @cannibal_kid

giovedì 7 marzo 2013

UN CINEMA DA SBALLO, RAGA

Gran bella settimana nei cinema italiani.
Innanzitutto perché arriva finalmente Il lato positivo. Esaltato su questo blog oltre ogni misura, ma credo giustamente. E poi perché questa è la settimana delle donne, e che donne: Jennifer Lawrence, Mila Kunis, la Capotondi, Sienna Miller, le gnocchette di Spring Breakers…
Più che la Festa della Donna, si celebra la Festa della Passera!
Solo qui, in esclusiva su Pensieri Cannibali.
Mmm, veramente no, questa rubrica è come al solito trasmessa pure sul pessimo WhiteRussian, dove però passa in bianco e nero perché il mio blogger enemy Mr. James Ford è troppo retrò.

"Urlavamo quanto fosse figo il blog WhiteRussian solo perché eravamo
totalmente ubriache, era proprio il caso di arrestarci?"
Spring Breakers - Una vacanza da sballo di Harmony Korine
Il consiglio di Cannibal: un film da sballo
Harmony Korine, l’idolo del cinema alternative americano (così come il suo amichetto Larry Clark), alle prese con le teen idols Selena Gomez, Vanessa Hudgens e Ashley Benson…
E poi c’è anche James Franco, pure ne Il grande e potente Oz. Ma che è, la James Franco week?
Cosa ne sarà venuto fuori?
Non mi aspetto niente di meno che una bomba totale. Kaboom!
Alla faccia dei nonnetti come Ford che storceranno il loro decrepito naso.
Il consiglio di Ford: una vacanza da Franco.
Che posso dirvi? A me James Franco sta simpatico parecchio: mi pare un tipo che, nonostante il look da belloccio, si diverte a prestarsi ad un po’ di sana follia e all'ironia annessa. Dunque, nonostante il per nulla confortante cast femminile, questo film potrebbe addirittura risultare divertente anche per un vecchio cowboy come me, portando un po’ d'aria d'estate al Saloon stanco dell'inverno. L'unico interrogativo sarà capire se il giovane Peppa Kid riuscirà a tenere il passo dell'old school.

"Non ci siamo, ragazzi: ballate peggio di Ford e Cannibal!"
Il lato positivo - Silver Linings Playbook di David O. Russell
Il consiglio di Cannibal: un film con soli lati positivi
Gia un piccolo grande cult cannibale moderno recensito qui.
Una commedia folle sulla follia, romantica ma non sdolcinata, interpretata alla grande da un sorprendente Bradley Cooper e da una stellare Jennifer Lawrence, che giustamente s’è beccata un Oscar per questa interpretazione. Alla premiazione è pure caduta clamorosamente di fronte a un miliardo di spettatori, rendendosi così ancora più adorabile.
Al di là di una semplice commedia, è poi un film secondo me molto coraggioso. Ci va infatti coraggio oggi a proporre una storia positiva come questa in un mondo di cinici come il sottoscritto.
Quanto a Mr. Ford, sto ancora cercando un suo lato positivo. Se qualcuno lo trova, mi faccia sapere.

"Non t'è piaciuto Hunger Games?
Fuck you, Ford!"
Il consiglio di Ford: il lato positivo è che questo è uno di quei film così ben riusciti da mettere d'accordo perfino me e il Cucciolo.
Quest'anno il Cinema deve essersi messo di buzzo buono per realizzare un'impresa fino ad ora giudicata da tutti praticamente roba da fantascienza: mettere d'accordo più volte possibile il sottoscritto e Peppa Kid. Ce l'ha fatta con Beasts of the Southern Wild, Rebelle, Frankenweenie, Django unchained, A royal affair e ora anche con quest'ottimo Il lato positivo, pellicola che io avrei premiato per l'ottima sceneggiatura - oltre che per la stratosferica interpretazione di Jennifer Lawrence - agli ultimi Oscar.
Lavoro in pieno stile Sundance di quelli in grado di entrarti dentro senza scadere nella retorica di grana grossa, recitato benissimo da tutto il cast e clamorosamente emozionante.
Insomma, consigliatissimo.

"In una direzione arrivi a Casale Monferrato, nell'altra a Lodi.
Non vuoi andare da nessuna delle due parti?
Eh, ti capisco..."
Il grande e potente Oz di Sam Raimi
Il consiglio di Cannibal: meglio del piccolo e per nulla potente Fordz
Mila Kunis!
Fine.

Ah, c’è anche un film da commentare?
Sinceramente sono piuttosto preoccupato. Mi piace la storia del Mago di Oz, apprezzo Sam Raimi, il cast è ottimo, ma questo prequel rischia di essere il nuovo Alice in Wonderland…
Sono davvero davvero davvero preoccupato.
Così come poco tempo mi stavo preoccupando che Ford di cinema potesse cominciare a capirne qualcosa, considerati i suoi pareri non troppo distanti dai miei sui film candidati agli Oscar. Ma negli ultimissimi tempi mi sembra stia tornando il solito incompetente Ford di una volta, quindi posso rilassarmi uahahah.
Il consiglio di Ford: il grande e potente Ford finalmente ha contagiato il pusillanime Cannibale.
Raimi è un idolo, da queste parti, e pur non avendo sempre azzeccato le pellicole, potrebbe sorprendere con questa baracconata che ha tutte le carte in regola per diventare il divertissement della settimana. Certo, le ha anche per prendersi un sacco di bottigliate, ma questa è un'altra storia.
Intanto, si accettano scommesse: Ford e Cannibal saranno d'accordo anche rispetto al viaggio di James Franco nel mondo di Oz?
Un passo avanti è già stato fatto: sono d'accordo su Mila Kunis.

Mister Ford qualche anno fa.
La cuoca del Presidente di Christian Vincent
Il consiglio di Cannibal: una pellicola cucinata apposta per MasterFordChef
Ed ecco qui il consueto film settimanale per carampane!
Valido anche per la visione da tè delle 5 di Lady Ford insieme alle sue amiche premaman del club di cucito.
E pensare che lui una volta era più un tipo da Fight Club…
Il film comunque, per quanto ami il cinema francese attuale, me lo risparmio. Alla grande.
Il consiglio di Ford: Kid, passa da Lodi, pensavo "di avere un amico a cena".
Filmetto per vecchiarde che mi risparmio in scioltezza, e che già dal trailer rischia di farmi sfracellare le bottiglie. Piuttosto, come il buon Bradipo, mi schiaffo la nuova stagione di Master Chef, finalmente in arrivo in chiaro su Cielo.

"Tranquilla, sono sempre la metà di quelli di Ford..."
Ci vuole un gran fisico di Sophie Chiarello
Il consiglio di Cannibal: ci vuole un gran coraggio, per vederlo
Questa settimana l’appuntamento con il cinema per carampane raddoppia! E questa volta si propone pure in Italian version!
Ci saranno anche le comparsate di Elio e di Giovanni Storti del trio Ford, Giovanni e Giacomo, ma io un film con Angela Finocchiaro protagonista assoluta mi rifiuto di vederlo. E poi c’è pure Raul Cremona, il mago Oronzo… Basta con questa zeligghizzazione della commedia italiana!
A questo punto: basta commedia italiana, che tanto a farci ridere ci pensa il Ford con i suoi pareri da vate illuminato del cinema mondiale.
Il consiglio di Ford: ci vuole una bella sbronza, per farsi convincere a vederlo!
Quando ho visto il trailer non ci volevo credere. Elio gettato in mezzo ad una commediola ridicola con un parterre di ex comici che non fanno più ridere neanche a pagare.
Era meglio rimanere con Rocco Siffredi.
Vado a risentirmi La canzone mononota e faccio finta di niente.
Un po’ come quando leggo Pensieri Cannibali. Ahahahahahah!

"Pensi che ci riprenderemo mai dall'ultimo film consigliato da Ford?"
"Sinceramente no, non credo."
Just Like a Woman di Rachid Bouchared
Il consiglio di Cannibal: just like a Ford
Questo film mi coglie impreparato, proprio come quel dilettante di Ford nei confronti di qualsiasi pellicola in uscita. Non ne so molto, ma non mi attira troppo…
Altra pellicola al femminile della settimana, ma rispetto a questo on the road con la pur valida Sienna Miller, io preferirei decisamente andare a uno Spring Break con le Spring Breakers.
O anche partecipare a un torneo di caccia al Ford.
Il consiglio di Ford: just like a Katniss Kid.
Filmetto che pare più inutile dei pareri del mio antagonista che mi risparmio volentieri in vista della maratona kubrickiana che mi aspetta in questi giorni, decisamente di altro livello rispetto a queste schifezze da sala.
Se poi dovessi concedermi una serata novità, sicuramente questa sarebbe tra le ultime della lista: un posto che, di norma, riservo volentieri per il piccolo Peppa.

"Hey, ci siamo dimenticate di chiamare Ford per fare shopping con noi!"
"Ma non sentiamolo più. Passa 6 ore in ogni negozio a provarsi tutti gli abiti..."
Amiche da morire di Giorgia Farina
Il consiglio di Cannibal: aspettate il sequel Amici da morire con Ford e Cannibal
Oltre che la James Franco week, è pure la Carampana week?
Sarà per caso a causa della Festa della Donna? Probabile.
Amiche da morire potrebbe valere la visione giusto per Cristiana Maccio Capotondi, ma in una settimana in cui arrivano Mila bella Kulis, Jennifer Dio la benedica Lawrence, Sienna mille Miller e le zoccolette di Spring Breakers, addio abbella Cristiana!
Il consiglio di Ford: un film da morire.
Evidentemente la distribuzione italiana gode nel riservare sofferenze al suo pubblico, e mentre pellicole come Rebelle o A royal affair restano tagliate fuori dalle nostre sale, ecco giungere proposte da feste comandate come questa al limite del ridicolo.
Se scopro che qualcuno - o qualcuna - di voi ci paga il biglietto giuro che mi slogo la spalla a furia di bottigliarlo/a.

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