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sabato 20 luglio 2013

CRUSH E IL DRAMMA DELLA VIOLENZA CONTRO GLI UOMINI




"Basta volermi stuprare, donne. Non ce la faccio più!"
Crush
(USA 2013)
Regia: Malik Bader
Cast: Crystal Reed, Lucas Till, Sarah Bolger, Reid Ewing, Caitriona Balfe, Holt McCallany, Michael Landes, Leigh Whannell, Camille Guaty, Preston Davis
Genere: stalker
Se ti piace guarda anche: Swimfan, Attrazione fatale, The Roommate

Si parla sempre di violenza contro le donne. Giustamente. È un grave problema. Una piaga della nostra società. Ne parlano tutti, telegiornali rispettabili e poi anche Studio Aperto, grandi quotidiani e poi anche Il Giornale. Non di meno va sottovalutata un’altra questione spesso poco affrontata dai mass media: la violenza contro gli uomini. Ebbene sì. La violenza perpetrata dalle donne nei confronti di poveri uomini indifesi. Lontano dai riflettori di televisioni e stampa, questo è un dramma che coinvolge quotidianamente un numero sempre maggiore di uomini. Uomini aggrediti, perseguitati, stalkerati, persino stuprati da donne.

Alla mancanza di attenzione nei confronti di questo terribile problema di cui a quasi nessuno sembra interessare, pone finalmente rimedio la pellicola di cui vi parlo oggi. Crush è un film che affronta di petto la tematica delle donne ossessionate a tal punto dagli uomini da arrivare a compiere contro di loro atti da vere e proprie stalker violente e maniache. Dal 1987 di Attrazione fatale, in cui Michael Douglas era perseguitato da Glenn Close e dal 1994 di Rivelazioni, in cui il povero Michael Douglas, ancora lui, veniva stuprato da Demi Moore, il problema non ha più goduto di grosse attenzioni mediatiche. Nel frattempo è comparso qualche altro film come Swimfan, ma spesso si sono voltate le spalle alla questione con omertà. Quasi nessuno sottolinea più il pericolo cui vengono esposti alcuni uomini, uomini come Harry Styles dei One Direction, che non può andarsene in giro tranquillo senza rischiare di venire stuprato selvaggiamente da branchi di minorenni assatanate.

Sarah Bolger mentre cerca di approfittarsi del povero indifeso Lucas Till.
Qualcosa di analogo succede anche al protagonista del film Crush, interpretato da Lucas Till di X-Men - L’inizio. È alto, biondo e atletico, è uno dei tipi fichi del liceo, è il top player della squadra di calcio della scuola, e ha alcune ragazze che gli ronzano intorno. Una è una topa clamorosa, Sarah Bolger che abbiamo già visto in Once Upon a Time, The Moth Diaries e nei Tudors, ed è la tipa che più o meno frequenta. Dico più o meno perché questo ragazzo è talmente spaventato dalle donne, oltre che impegnato nella sua carriera calcistica (come se a qualcuno negli Stati Uniti fregasse qualcosa del calcio), da non aver voglia di impegnarsi in una storia seria con lei. Grandissima topa, lei, grandissimo idiota, lui, a non volersela fare.

L’altra tipa che se lo ciula con gli occhi è una fanciulla caruccia però molto timida, riservata e darkona. In questa parte molto emo troviamo Crystal Reed, la protagonista femminile della serie tv Teen Wolf, ancora acerba recitativamente però dal discreto potenziale futuro. Più che flirtare con lui, questa ragazza lo segue su Facebook, e con segue su Facebook intendo che passa le notti a masturbarsi guardando le sue foto, e lo segue un po’ dappertutto.
Avete capito bene: è una stalker psicopatica.
Nel frattempo, guarda caso, intorno al bel ragazzo protagonista capitano incidenti di vario tipo e quella gnocca di Sarah Bolger rischia di venire ammazzata…

"Lucas, quanto ti stuprere... volevo dire scopere... volevo dire bacerei."
Crush è il classico stalker-movie già visto e rivisto, con una sceneggiatura che non riesce a farci avvicinare davvero ai personaggi, o a provare un qualche tipo di introspezione psicologica. Se a ciò aggiungiamo dei dialoghi piazzati col contagocce e la modestia di quelli presenti, il patatrac è assicurato. A voler salvare qualcosa c’è comunque il giovane cast promettente e un colpo di scena che, pur non arrivando del tutto inaspettato, non è nemmeno malaccio. In pratica, si tratta di un thrillerino guardabile proprio per il rotto della cuffia se siete a caccia non di uomini né di donne, maledetti stalker che non siete altro, ma solo di una visione estiva senza tantissime pretese. Solo una: va dato atto a Crush di avere il coraggio di spezzare il silenzio omertoso sulle violenze e sugli atti di stalkeraggio nei confronti degli uomini. Quasi un j’accuse per fermare queste terribile violenze. Perché ricordate, donne: se un uomo dice no, è stupro!
(voto 5-/10)



giovedì 23 giugno 2011

Ma i licantropi d'oggi le t-shirt indossarle proprio no?

Teen Wolf
(serie tv - stagione 1)
Rete americana: Mtv
Rete italiana: Mtv, prossimamente
Sviluppato da: Jeff Davis
Cast: Tyler Posey, Crystal Reed, Tyler Hoechlin, Dylan O'Brien, Holland Roden, Colton Haynes, Orny Adams, JR Bourne, Linden Ashby
Genere: licantropi a torso nudo
Se ti piace guarda anche: The Vampire Diaries, Being Human, Twilighteria varia

Chi ha vissuto l’infanzia/adolescenza negli anni ’80 si ricorderà bene di Voglia di vincere (Teen Wolf), il film del 1985 con protagonista il mitico Michael J. Fox. Bene, adesso ne hanno fatto una serie tv, ma prima di esultare cari nostalgiconi miei dovete sapere che della pellicola hanno tenuto solo una cosa: il titolo originale americano Teen Wolf. Per il resto, come si suol dire, non c’entra ‘na sega!
Se allora Michael J. Fox scopriva di essere un licantropo in maniera ereditaria, visto che pure il padre lo era, e quindi diventava la stella di basket del liceo, qui abbiamo questo nuovo teenager interpretato da Tyler Posey, uno che all’inizio sembra un nerd tipo Jesse Eisenberg, poi diventa un lupo mannaro per via di un morso di una bestia (visto che il padre qui nemmeno compare, almeno nelle prime puntate), decide di togliersi la t-shirt e così diventa una sorta di nuovo Taylor Lautner, il licantropo della saga di Twilight.
Grazie ai poteri da giovane lupo mannaro, diventa così un fenomeno dello sport più popolare nella sua scuola, che non è il basket come nel film degli anni ’80 (cosa che sarebbe stata troppo figa), bensì di lacrosse. Laaaaaacrosse? E cus’è, ‘sta roba?
In pratica è una specie di hockey da prato in cui si lancia una pallina piccolissima non visibile da occhio umano. Proprio così: lo sport più sfigato e inguardabile del mondo!


Appurato che la serie tv non ha una cippa di niente in comune con il film anni ’80 (nemmeno il suo piglio cazzone & ironico) e che quindi il consiglio ai nostalgici del film originale è quello di astenersi, constatiamo come i fantasiosi autori abbiano deciso di percorrere la via più facile al giorno d’oggi, ovvero quella di inseguire/scopiazzare modelli di consolidato successo come The Vampire Diaries e naturalmente anche la Twilight saga, o altri film e serie tv più o meno fantasy degli ultimi giorni/mesi/anni, con la sola differenza che qui di vampiri non ce ne sono. Per il momento, visto che dove c’è un succhiasangue prima o poi spunta anche un piccolo lupetto, lo stesso succederà a parti invertite, eh no?

Presente il film anni '80? Ecco, non c'entra 'na mazza!
Se il protagonista è una specie di mezzo loser destinato a diventare una sorta di celebrità locale grazie ai suoi nuovi poteri da licantropo, il suo amico è il tipo mezzo simpatico e mezzo sfigato un po’ in stile Pacey Witter di Dawson’s Creek, mentre il ragazzo lupo più grande di lui che lo “inizia” ai piaceri della licantropia dovrebbe essere il figo della situazione, ma non sembra possedere l’umorismo né la cattiveria di un Damon Salvatore. E poi naturalmente come in ogni buona (ma anche cattiva) storia che si rispetti arriva una tipa nuova a scuola che si innamora ricambiata del nostro protagonista-lupo. Tutto new-classic, tutto new-romantic, tutto prevedibile ma realizzato - va detto - in maniera piuttosto efficace e accattivante dalla produzione di Mtv, sempre più specializzata in telefilm dopo il simpatico Hard Times - Tempi duri per RJ Berger e il non molto riuscito adattamento americano di Skins.

La faccia da pesce lesso del protagonista Tyler Posey non aiuta di certo a dare profondità al personaggio (ammesso ne abbia una) e ogni confronto con Michael J. Fox è ovviamente da considerarsi una blasfemia assoluta all’interno della Chiesa Cannibale. La sua tipa, o aspirante tipa, è Crystal Reed, una sorta di sosia della Nina Dobrev di The Vampire Diaries e quindi piuttosto gnocca e convincente. Il lupo più grande è invece interpretato da Tyler Hoechlin, uno che aveva iniziato la carriera come bambino rachitico in Era mio padre di Sam Mendes e ora lo ritroviamo super pompato, d’altra parte se non hai un fisico scolpito il lupo mannaro al giorno d’oggi non te lo fanno fare. Mica come ai bei tempi del magrolino MJ Fox…
Il nuovo Teen Wolf è inzomma un prodottino medio guardabile, più che altro teen (wolf) oriented, anzi mooolto teen oriented, con qualche possibile buono sviluppo in futuro perlomeno nel caso la serie, dopo essere andata sul sicuro con il pilot, cercherà con i prossimi episodi di trovare una sua strada personale. Se non lo farà, dubito che sentiremo ululare questo teen wolf a lungo.
(voto 6-)

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