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martedì 17 febbraio 2015

ROMEO&JULIET, LA NUOVA (SI FA PER DIRE) VERSIONE





Romeo&Juliet
(UK, Italia, Svizzera 2013)
Titolo originale: Romeo & Juliet
Regia: Carlo Carlei
Sceneggiatura: Julian Fellowes
Ispirato a: Romeo e Giulietta di William Shakespeare
Cast: Douglas Booth, Hailee Steinfield, Damian Lewis, Natasha McElhone, Stellan Skarsgård, Paul Giamatti, Kodi Smit-McPhee, Ed Westwick, Lesley Manville, Tom Wisdom, Nathalie Rapti Gomez, Christian Cooke, Laura Morante
Genere: tragico
Se ti piace guarda anche: Reign, Un amore senza fine, Romeo + Giulietta

I drammi shakespeariani ispirano sempre delle domande. Non mi riferisco in questo caso a quesiti esistenziali come “Essere o non essere?”. L'ultimo adattamento di Romeo & Giulietta mi ha portato alla mente un'altra domanda. No, nemmeno “Oh Romeo, Romeo, perché sei tu Romeo?” e a dirla tutta le domande sono due.

lunedì 24 settembre 2012

Emmy Tv Awards 2012

"Hey, Damian ha un puntino rosso sulla fronte: mi prendete
per paranoica come il mio personaggio se grido all'attentato?"
Ci sono stati gli Emmy Awards 2012, ieri notte.
Così si dice in giro.
Chi ha vinto meritatamente?
Homeland.
Chi ha ormai stracciato le pall... ehm volevo dire stufato?
Modern Family.
Chi a sorpresa è stato ingiustamente snobbato?
Mad Men.
Ecco comunque tutti i vincitori nelle categorie principali con tanto di commenti cannibali sparati a raffica, più una coda dedicata pure al red carpet. Perché qui a Pensieri Cannibali non ci vogliamo far mancare davvero niente.
Niente tranne: competenza, professionalità e serietà, naturalmente.

Outstanding Comedy Series
WINNER
"Modern Family" (2009)
Other Nominees:
"The Big Bang Theory" (2007)
"Curb Your Enthusiasm" (2000)
"Girls" (2012)
"30 Rock" (2006)
"Veep" (2012)

Qui c'è subito lo scandalo.
Come si fa a non premiare la rivelazione comica assoluta dell'anno, ovvero Girls?
I conservatori Emmy hanno voluto premiare ancora una volta la ben poco modern Family. Vabbè.

Outstanding Drama Series
WINNER
"Homeland - Caccia alla spia" (2011)
Other Nominees:
"Boardwalk Empire" (2010)
"Breaking Bad" (2008)
"Downton Abbey" (2010)
"Il trono di spade" (2011)
"Mad Men" (2007)

Personalmente, io avrei premiato Mad Men che con la quinta stagione è andato davvero over the top. Considerando però come abbia già dominato in questa categoria negli ultimi 4 anni, la vittoria della splendida serie rivelazione Homeland, tra l'altro già serie cannibale del 2011, ci sta tutta!
Ma pure il premio a Breaking Bad non ci sarebbe stato male...

Outstanding Miniseries or Made for Television Movie
WINNER
Game Change (2012) (TV)
Other Nominees:
"American Horror Story" (2011)
"Hatfields & McCoys" (2012)
Hemingway & Gellhorn (2012) (TV)
"Luther" (2010)
"Sherlock" (2010)

Game Change è un film per la tv prodotto da HBO incentrato sulla corsa alle presidenziali americane del 2008 e in particolare all'avvento di Sarah Palin in quelle elezioni. L'ho visto di recente, prossimamente arriverà pure la recensione cannibale, e mi è piaciuto parecchio. Un'ottima visione che non ha nulla da invidiare alle pellicole prodotte per il grande schermo. Anzi.
Io, comunque e giusto per contestare un po', avrei premiato il fenomenale American Horror Story.

Outstanding Lead Actor in a Comedy Series
WINNER
Jon Cryer for "Due uomini e mezzo" (2003)
Other Nominees:
Alec Baldwin for "30 Rock" (2006)
Don Cheadle for "House of Lies" (2012)
Louis C.K. for "Louie" (2010)
Larry David for "Curb Your Enthusiasm" (2000)
Jim Parsons for "The Big Bang Theory" (2007)

Per la serie: premiamo il primo pirla che passa...
ecco a voi Jon Cryer, il primo pirla che passa.
Per me c'era un solo vincitore, il mitico, geniale, unico Louis C.K. (che C.K. stia per Cannibal Kid? ne dubito), che si è dovuto accontentare di due premi come sceneggiatore.

Outstanding Lead Actor in a Drama Series
WINNER
Damian Lewis for "Homeland - Caccia alla spia" (2011)
Other Nominees:
Hugh Bonneville for "Downton Abbey" (2010)
Steve Buscemi for "Boardwalk Empire" (2010)
Bryan Cranston for "Breaking Bad" (2008)
Michael C. Hall for "Dexter" (2006)
Jon Hamm for "Mad Men" (2007)

Qua c'erano dei pezzi grossi in ballo. Bryan Cranston, come al solito fenomenale, veniva già da 3 anni di fila di vittorie. Jon Hamm invece continua a non vincere. E allora accontentiamoci del premio al comunque ottimo Damian Lewis di Homeland.

"Per festeggiare, tutti a ballare coi lupi. Quelli mannari di
Teen Wolf, True Blood e Vampire Diaries. Che fichi che sono!"
Outstanding Lead Actor in a Miniseries or Movie
WINNER
Kevin Costner for "Hatfields & McCoys" (2012)
Other Nominees:
Benedict Cumberbatch for "Sherlock" (2010)
Idris Elba for "Luther" (2010)
Woody Harrelson for Game Change (2012) (TV)
Clive Owen for Hemingway & Gellhorn (2012) (TV)
Bill Paxton for "Hatfields & McCoys" (2012)

Oddio, Kevin Costner.
Mai sopportato.
Il mio award personale (che purtroppo non vale un ca**o) va al grande, grandissimo Woody Harrelson di Game Change.

Outstanding Lead Actress in a Comedy Series
WINNER
Julia Louis-Dreyfus for "Veep" (2012)
Other Nominees:
Zooey Deschanel for "New Girl" (2011)
Lena Dunham for "Girls" (2012)
Edie Falco for "Nurse Jackie" (2009)
Tina Fey for "30 Rock" (2006)
Melissa McCarthy for "Mike & Molly" (2010)
Amy Poehler for "Parks and Recreation" (2009)

Qui ci siamo. Qui ci siamo proprio.
Julia Louis-Dreyfus è fenomenale ed esilarante nei panni di una politica che rivede liberamente in chiave comica la figura di Sarah Palin. Che già Sarah Palin è la versione comica di se stessa ed è stata la vera grande vincitrice fantasma di questi Emmy.
Non mi sarebbero dispiaciute nemmeno Zooey e Lena, però recuperatevi Veep e poi ditemi se la Julia Louis-Dreyfus non merita almeno un Oscar, oltre che un Emmy.

Outstanding Lead Actress in a Drama Series
WINNER
Claire Danes for "Homeland - Caccia alla spia" (2011)
Other Nominees:
Kathy Bates for "Harry's Law" (2011)
Glenn Close for "Damages" (2007)
Michelle Dockery for "Downton Abbey" (2010)
Julianna Margulies for "The Good Wife" (2009)
Elisabeth Moss for "Mad Men" (2007)

No doubt. Bravissime tutte, ma Claire Danes in Homeland è una spanna sopra al resto del mondo.

"Il mio abito? Pollice giù."
Outstanding Lead Actress in a Miniseries or Movie
WINNER
Julianne Moore for Game Change (2012) (TV)
Other Nominees:
Connie Britton for "American Horror Story" (2011)
Ashley Judd for "Missing" (2012)
Nicole Kidman for Hemingway & Gellhorn (2012) (TV)
Emma Thompson for The Song of Lunch (2010) (TV)

Julianne Moore in Game Change non interpreta la parte di Sarah Palin.
Julianne Moore in Game Change è Sarah Palin.
Il premio ci sta quindi tutto, però anche la super MILF Connie Britton avrebbe meritato...

Outstanding Supporting Actor in a Comedy Series
WINNER
Eric Stonestreet for "Modern Family" (2009)
Other Nominees:
Ty Burrell for "Modern Family" (2009)
Jesse Tyler Ferguson for "Modern Family" (2009)
Max Greenfield for "New Girl" (2011)
Bill Hader for "Saturday Night Live" (1975)
Ed O'Neill for "Modern Family" (2009)

Max Greenfield di New Girl letteralmente SCIPPATO di un Emmy sul quale era già scritto il suo nome.

Outstanding Supporting Actor in a Drama Series
WINNER
Aaron Paul for "Breaking Bad" (2008)
Other Nominees:
Jim Carter for "Downton Abbey" (2010)
Brendan Coyle for "Downton Abbey" (2010)
Peter Dinklage for "Il trono di spade" (2011)
Giancarlo Esposito for "Breaking Bad" (2008)
Jared Harris for "Mad Men" (2007)

Grande Aaron Paul, in grado di battere persino il suo pazzesco collega Giancarlo Esposito.
Il premio per cui sono più contento.
Jesse Pinkman rules, yo!

Outstanding Supporting Actor in a Miniseries or Movie
WINNER
Tom Berenger for "Hatfields & McCoys" (2012)
Other Nominees:
Martin Freeman for "Sherlock" (2010)
Ed Harris for Game Change (2012) (TV)
Denis O'Hare for "American Horror Story" (2011)
David Strathairn for Hemingway & Gellhorn (2012) (TV)

Secondo premio per la mini-serie western Hatfields & McCoys, che non ho visto.
Il mio award personale? Ed Harris in versione John McCain in Game Change.

Outstanding Supporting Actress in a Comedy Series
WINNER
Julie Bowen for "Modern Family" (2009)
Other Nominees:
Mayim Bialik for "The Big Bang Theory" (2007)
Kathryn Joosten for "Desperate housewives - I segreti di Wisteria Lane" (2004)
Sofía Vergara for "Modern Family" (2009)
Merritt Wever for "Nurse Jackie" (2009)
Kristen Wiig for "Saturday Night Live" (1975)

Ancora Modern Family?
Ebbasta!
Il premio doveva andare a Kathryn Joosten. Non solo in sua memoria, visto che è scomparsa come il suo personaggio in Desperate Housewives, ma perché comunque se lo meritava proprio.

Outstanding Supporting Actress in a Drama Series
WINNER
Maggie Smith for "Downton Abbey" (2010)
Other Nominees:
Christine Baranski for "The Good Wife" (2009)
Joanne Froggatt for "Downton Abbey" (2010)
Anna Gunn for "Breaking Bad" (2008)
Christina Hendricks for "Mad Men" (2007)
Archie Panjabi for "The Good Wife" (2009)

Downton Abbey c'ho provato a seguirlo, ma mi fa addormentare.
E Maggie Smith è bravvissima, per carità, ma la sua interpretazione è davvero troppo teatrale e di maniera per convincermi.
E poi volete mettere con le tettone di Christinona Hendricks?
Perché quest'anno avete architettato un complotto contro Mad Men, maledetti basta**i?

Outstanding Supporting Actress in a Miniseries or Movie
WINNER
Jessica Lange for "American Horror Story" (2011)
Other Nominees:
Frances Conroy for "American Horror Story" (2011)
Judy Davis for Page Eight (2011) (TV)
Sarah Paulson for Game Change (2012) (TV)
Mare Winningham for "Hatfields & McCoys" (2012)

Brava Jessica Lange. Almeno American Horror Story si è portato a casa un (meritatissimo) premio.

Outstanding Directing for a Comedy Series
WINNER
"Modern Family" (2009): Steven Levitan("Baby on Board")
Other Nominees:
"Curb Your Enthusiasm" (2000): Robert B. Weide("Palestinian Chicken")
"Girls" (2012): Lena Dunham("She Did")
"Louie" (2010): Louis C.K.("Duckling")
"Modern Family" (2009): Jason Winer("Virgin Territory")
"New Girl" (2011): Jake Kasdan("Pilot")

L'idola Lena Dunham derubata del premio per la miglior regia in una serie comedy, però la ragazza è giuovine e avrà tempo di rifarsi quando sarà anche lei una vecchia babbiona in età da Emmy.

Outstanding Directing for a Drama Series
WINNER
"Boardwalk Empire" (2010): Timothy Van Patten("To the Lost")
Other Nominees:
"Breaking Bad" (2008): Vince Gilligan("Face Off")
"Downton Abbey" (2010): Brian Percival("Episode 7")
"Homeland - Caccia alla spia" (2011): Michael Cuesta("Pilot")
"Mad Men" (2007): Phil Abraham("The Other Woman")

Negli ultimi tempi mi sono finalmente riappacificato con Boardwalk Empire. Serie più che valida, molto ben diretta, però Mad Men, Homeland e Breaking Bad rimangono parecchi gradini più su, sorry.

Outstanding Directing for a Miniseries, Movie or a Dramatic Special
WINNER
Game Change (2012) (TV): Jay Roach
Other Nominees:
"Hatfields & McCoys" (2012): Kevin Reynolds
Hemingway & Gellhorn (2012) (TV): Philip Kaufman
"Luther" (2010): Sam Miller
"Sherlock" (2010): Paul McGuigan

Outstanding Writing for a Miniseries, Movie or a Dramatic Special
WINNER
Game Change (2012) (TV): Danny Strong
Other Nominees:
"Hatfields & McCoys" (2012): Ted Mann, Ronald Parker, Bill Kerby
"The Hour" (2011): Abi Morgan
"Luther" (2010): Neil Cross
"Sherlock" (2010): Steven Moffat

Premi alla regia e alla sceneggiatura di un film tv/mini-serie per il valido Game Change, e ci stanno.
Mi fa piacere in particolare per Danny Strong, anche noto per essere stato il mitico Jonathan in Buffy - L'ammazzavampiri.
È proprio il caso di dirlo: la rivincita del nerd.

Outstanding Writing for a Comedy Series
WINNER
"Louie" (2010): Louis C.K.("Pregnant")
Other Nominees:
"Community" (2009): Chris McKenna("Remedial Chaos Theory")
"Girls" (2012): Lena Dunham("Pilot")
"Parks and Recreation" (2009): Amy Poehler("The Debate")
"Parks and Recreation" (2009): Michael Schur("Win, Lose, or Draw")

Embé, almeno qua Louis C.K. il fenomeno l'hanno premiato. Yeah.

Outstanding Writing for a Drama Series
WINNER
"Homeland - Caccia alla spia" (2011): Alex Gansa, Howard Gordon, Gideon Raff("Pilot")
Other Nominees:
"Downton Abbey" (2010): Julian Fellowes("Episode 7")
"Mad Men" (2007): Semi Chellas, Matthew Weiner("The Other Woman")
"Mad Men" (2007): André Jacquemetton, Maria Jacquemetton("Commissions and Fees")
"Mad Men" (2007): Erin Levy, Matthew Weiner("Far Away Places")

La puntata pilota di Homeland è risultata la migliore sceneggiatura dell'anno.
Premio meritato, meritatissimo. Anche se pure "Far Away Places" di Mad Men è un episodio davvero incredibile...

Tralasciando le altre categorie dedicate a varietà, reality show e programmi vari della tv americana, chiudiamo con lo spazio dedicato al red carpet, con una serie di premi cannibali, oserei dire molto più prestigiosi degli Emmy stessi.

Premio trasformista:
Bryan Cranston (Breaking Bad)
Direste mai che questo pacifico vecchietto è uno dei più grandi villain nella storia della tv?


Premio tanta roba
Christina Hendricks (Mad Men)


Premio tanta roba - Il ritorno
Kat Dennings (2 Broke Girls)


Premio al più figo della serata
Aaron Paul (Breaking Bad)


Premio alla più figa della serata
Jessica Paré (Mad Men)


mercoledì 28 dicembre 2011

Homeland: Le meglio serie tv 2011 - n. 1

n. 1 - Homeland
(stagione 1)
Genere: terroristico
In pillole: Carrie Mathison è un’agente della CIA ed è… pazza. Nicholas Brody è stato rilasciato dopo 8 anni di prigionia in Iraq ed è… un eroe. O forse un terrorista. Per tutti gli Stati Uniti è un eroe, per la sola Carrie invece è un terrorista passato dalla parte di Al-Qaeda. Quale sarà la vera verità?
Pregi: il dubbio. Ho dei dubbi sul fatto che Homeland sia una figata? Ma certo che no. È la serie ad essere tutta costruita sul dubbio, o meglio su una molteplicità di dubbi. Chi è buono? Chi cattivo? Chi sta dalla parte degli Stati Uniti? Chi è un terrorista? Chi è sano di mente e chi pazzo?
Attraverso una costruzione del ritmo notevole che non ha un attimo di cedimento lungo tutta la prima stagione, Homeland si è candidato fin da subito come erede di 24, ma in realtà è una sorta di anti-24. Al di là di un possibile confronto politico, 24 repubblicano e "torturista", Homeland democratico e riflessivo, al di là delle differenze tra i protagonisti, Jack Bauer l’uomo indistruttibile e Carrie la fragile psicopatica, entrambe le serie sono un perfetto specchio dei tempi. 24 era la serie giusta al momento giusto 10 anni fa nel post-11 settembre, Homeland lo è oggi in questo eterno post-post-11 settembre. Una riflessione profonda sugli Stati Uniti e sulla civiltà occidentale di oggi, stremata da una guerra al terrore che però non può fare a meno di proseguire.
Homeland riesce poi a regalare una profonda umanità a tutti i suoi personaggi. Di azione ce n’è, ma non moltissima. La tematica del terrorismo è ovviamente centrale, ma non è l’unica. La cosa più importante sono i personaggi. L’agente fuori di testa eppure in grado di vedere le cose da una prospettiva diversa intepretata da una letteralmente pazzesca Claire Danes e il marine reso dallo sguardo ambiguo di Damian Lewis che cerca di ritornare alla realtà e alla sua famiglia dopo anni di prigionia, ma anche i personaggi minori sono tratteggiati con cura non certo minore.
Una serie ricca e profonda sotto tutti gli aspetti, per me er mejo del 2011.
Difetti: se l’ho messa al numero 1, non ne ha molti. Sforzandomi posso però dire che al personaggio della moglie del marine, una pure lei notevole sotto tutti gli aspetti Morena Baccarin, poteva essere dato ulteriore spazio, vista la relazione extraconiugale con il migliore amico del marito lasciata un po’ da parte negli ultimi episodi, così come il personaggio di Mandy Patinkin poteva essere approfondito di più. Ma probabilmente ci sarà tempo per farlo nella prossima stagione…
Intanto da febbraio 2012 Homeland arriva in Italia su Fox Crime. Non perdetela lì, oppure recuperatela già adesso in lingua originale. E quando dico adesso, intendo: ORA!
Personaggio cult: Carrie Mathison (Claire Danes)
Leggi la mia RECENSIONE

giovedì 27 ottobre 2011

omelette

Homeland
(serie tv, stagione 1)
Rete americana: Showtime
Rete italiana: non ancora arrivata
Creato da: Howard Gordon, Alex Gansa
Tratto dalla serie israeliana: Hatufim
Cast: Claire Danes, Damian Lewis, Mandy Patinkin, Morena Baccarin, Diego Klattenhoff, David Harewood, Morgan Saylor, Jackson Pace, Maury Sterling, Navid Negahban, Brianna Brown
Genere: terroristico
Se ti piace guarda anche: 24, Damages, Covert Affairs

Jack Bauer non andava mai in bagno. MAI. Gli episodi di 24 ci mostravano un giorno intero praticamente senza stacchi e senza pause nella vita dei personaggi e Jack Bauer non andava mai in bagno! Vabbé che era quasi un supereroe più che un uomo, però che razza di vescica aveva? In questa nuova serie Homeland, per smentire quindi speculazioni e dissipare i dubbi sul fatto che gli agenti della CIA non lo usino, vediamo quindi subito in una delle prime scene Claire Danes in bagno.
Una promessa (forse non necessaria, di certo stupida) per spiegare come Homeland sia in qualche modo la serie erede di 24, ma allo stesso tempo è anche qualcosa di diverso.
Innanzitutto, Homeland è tratto dalla serie israeliana Hatufim (Prisoners of War), un ulteriore segno di come le idee originali gli americani le abbiano finite da un pezzo, visto che ormai prendono ispirazioni da telefilm UK (Shameless, The Office, Being Human, Skins, a breve Misfits…) e anche danesi (The Killing). A quanto pare, sono talmente alla frutta che sono persino tentati di adattare due serie italiane: Tutti pazzi per amore e Squadra antimafia - Palermo oggi (ma al momento si tratta solo di un interesse iniziale, quindi non è detto che i progetti vadano in porto).
Dietro a questo adattamento realizzato però in salsa molto yankee ci sono Howard Gordon e Alex Gansa, che già avevano lavorato alle sceneggiature di 24. E si vede. Rispetto alla leggendaria serie con Kiefer Sutherland, in Homeland lo stile non è così altamente marcato, quindi niente split-screen, telefoni dal suono che mi risuona nelle orecchie ancora adesso, orologi e tempo cronologico rispettato al secondo. Ciò che però accomuna le due serie è la tematica del terrorismo, l’intreccio dei personaggi costruito alla perfezione e una simile atmosfera tesa e adrenalinica.
La differenza principale la fanno invece i protagonisti, come giustamente sottolineato da Telesofia: laddovè Jack Bauer era più uomo d’azione, la protagonista di questa serie Carrie Mathison (interpretata da Claire Danes) agisce più a distanza, cerca di osservare il problema terrorismo da un punto di vista differente ed è un tantino più riflessiva. Cosa che significa: per adesso nada interrogatori Guantánamo style che rappresentavano il diletto prediletto del sadico Bauer.




La vicenda principale di questa serie prende il via quando il soldato Nicholas Brody (Damian Lewis dell'ottima serie crime Life) viene ritrovato dai marines dopo che era stato sequestrato per tipo 8 anni da quelli di Al-Qaeda. Un salvataggio miracoloso e insperato che ottiene ovviamente un grande risalto sui media (in particolare i Quarto Grado e gli Studio Aperto a stelle e strisce), con Brody che viene riaccolto in patria come un vero e proprio American Hero, con tanto di champagne e puttane. (quest'ultima parte me la sono inventata).
Tutto è bene quel che finisce bene? Potrà tornare a casa a riabbracciare i due figlioletti e la moglie brasileira Morena Baccarin (recentmente capo dei Visitors nel poco riuscito remake V ma qui decisamente più convincente e nuda), la quale però nel corso degli anni, rimasta sola, si è data da fare con… un classico: l'istruttore di sci? No, con il migliore amico del marito. Un classico che però è sempre in grado di gettare in mezzo a una situazione complicata e bella tesa.
Il problema però non è questo. Il problema è che forse Brody non è esattamente l’American Hero che tutti ritengono sia.
Tutti, tranne una. L’agente della CIA Carrie. Secondo lei Brody ha tradito gli Usa ed è ora al servizio di Al-Qaeda e di Abu Nazir, che è una sorta di Bin Laden di questa serie. Ecco perché è stato portato in salvo dopo un così lungo periodo. Per provare questa teoria cui solo lei crede, dovrà però trovare delle prove e lo farà spiando Brody giorno e notte con le telecamere piazzate in casa sua, in quello che diventerà il suo personale Grande Fratello. Ma avrà davvero ragione lei? (a quanto pare negli Usa non prendono Canale 5 e quindi senza Alessia Marcuzzi e compagnia trash si arrangiano alla meglio...).

C’è un piccolo dettaglio comunque che potrebbe non rendere del tutto credibile la sua versione della storia. Carrie sguardo di Satana infatti è sì un’agente della CIA addestrata e preparata che sa fare ottimamente il suo lavoro, ma è anche - eccolo, il piccolo dettaglio -   psicotica. Paranoica. Pazza. Non furiosa, ma quasi. Potrebbe arrivarci ad esserlo nelle prossime puntate. E io sinceramente lo spero, perché se adesso la serie è già una notevole figata, innescando la miccia della follia della protagonista potrebbe diventare una bomba micidiale, tipo bomba Maradona o meglio bomba Lavezzi.
Pazzesca oltre al personaggio anche l’interpretazione di Claire Danes, eterna promessa fin dai tempi della serie anni ’90 My So-Called Life, un cult andato in onda per una sola stagione negli Usa e mai arrivata in Italia (strano, eh?), e poi Giulietta di Romeo + Juliet accanto a Leo DiCaprio. Lì sembrava davvero arrivato il momento giusto per lei e invece la sua carriera si è un po’ arenata, ma con questo notevole ruolo sembra proprio tornata in carreggiata.

Oltre a sceneggiature di ferro e a interpretazioni notevoli, a caratterizzare questo Homeland, sicuramente una delle serie migliori uscite dall’autunno telefilmico americano e la prima novità ad essere già confermata per una seconda stagione, è inoltre uno strambo andamento jazz. Ci sono serie rock (Shameless), post-rock (Friday Night Lights), indie (New Girl), pop (Glee, Pretty Little Liars), emo (The Secret Circle, The Vampire Diaries)… e questa invece è una serie jazz. Il jazz migliore, però, quello più imprevedibile e dinamico. Raphael Gualazzi, non sto parlando di te! E Hugh Laurie/Dr. House, nemmeno di te!
(voto 8/10)

venerdì 14 ottobre 2011

Game of str*nz

Your Highness
(USA 2011)
Regia: David Gordon Green
Cast: Danny McBride, James Franco, Natalie Portman, Zooey Deschanel, Justin Theroux, Damian Lewis, Toby Jones, Charles Dance
Genere: trash fantasy
Se ti piace guarda anche: Strafumati, La storia fantastica, Shrek, Il signore dei piselli (Il signore degli anelli ridoppiato)

Dopo Il signore degli anelli.
Dopo Game of Thrones (in arrivo in Italia dall'11 novembre su Sky Cinema 1 HD).
Ecco a voi una nuova rivoluzione per il genere fantasy.

Sì, sta cippa!

Your Highness parte da (abbastanza) buone intenzioni, visto che si propone l’obiettivo di parodiare il genere puntando su un umorismo “fumato”, e infatti il regista David Gordon Green è proprio quello della commedia Strafumati, solo che l’effetto comico è qui molto meno riuscito. Si sarà strafumato l’erba sbagliata, questa volta? Forse per la prossima farà allora meglio a cambiare spacciatore. O magari cambiare proprio droga.
Per intanto D.G. Green (lo scrivo così perché fa molto J.R.R. Tolkien o George R.R. Martin) ha sfornato un film che ha il difetto non da poco di fare poco ridere, ma allo stesso tempo riesce nell’impresa pure questa non semplicissima di evitare l’effetto porcata totale. In più occasioni la pellicola rischia di scivolare dal trash spassoso dritto nelle profondità spettrali del trash di peggior livello, eppure alla fine si salva dal disastro completo. Più o meno.

Il protagonista di questo film, che ha già fatto il suo bel flop negli Usa e da noi è ancora inedito, è Danny McBride, quello di Eastbound & Down, una serie comedy trash-tamarra divertente ma molto, troppo americana per arrivare con successo anche dalle nostre parti. Il tipo di umorismo di questo McBride ricorda infatti un po’ quello di Will Ferrell, e quindi se a un primo impatto può far ghignare, a breve stufa. O almeno, a me il Ferrell Will non parente di Farrell Colin diverte ben poco.
Intorno a questo strambo comico si è radunato un cast di quelli impressionanti, una compagnia dell’anello da Oscar che ci si domanda cosa faccia riunita in un filmetto del genere. Il cavaliere interpretato da James Franco si chiama Fabius, come l’omonimo fotomodello interpretato da Fabio De Luigi a Mai dire gol, e come già dimostrato in Strafumati, ma anche in piccole parti in Notte brava a Manhattan e The Green Hornet, ha una propensione naturale per le parti comiche, il Franco James non parente di Franco Nero né di Franco Francisco dittatore spagnolo.


La promessa sposa di Fabius con cui sono previste delle nozze reali alla William & Kate del medievale è Zooey Deschanel, attrice supercult dalle parti di questo blog e ormai in quasi tutto il globo visto che sta spopolando con la nuova sitcom New Girl (per chi fosse preoccupato: per questioni legate alla programmazione sportiva Usa, la serie è al momento in pausa ma tornerà in onda l’1 novembre); la Zooey interpreta il personaggio di una principessa rinchiusa per anni in una torre che quindi non conosce le convenzioni sociali e, pensate, non possiede nemmeno un iPhone; peccato che dopo essere stata introdotta in maniera divertente, passi purtroppo in secondo piano.
Se Zooey è stata piuttosto sprecata, un po’ meglio ma non troppo va con l’altra grande attrice cult dei Pensieri cannibali: Natalie Portman arriva infatti solo dopo quasi un’ora di film, da perfetta eroina salva i cavalieri che faranno l’impresa e in un sol colpo ridà anche linfa a una pellicola che si stava già spegnendo. La veste comica di Natalie è solo parziale, visto che interpreta una guerriera tosta che crede fermamente nella sua missione di vendetta e si prende molto sul serio. Proprio per la capacità di dare credibilità al suo personaggio pur in un contesto così cazzaro ne nascono le situazioni più divertenti.
Però certo che avere Natalie + Zooey e sprecarle così…
Cioè, vogliono dare 121 anni di carcere all’hacker-eroe che ha diffuso le foto di Scarlett Johansson nuda, e un regista che mi spreca così Natalie e Zooey lo facciamo girare a piede libero?
Non c’è davvero giustizia nel mondo.
Come dite? Mentre questo povero hacker rischia di passare 2 vite dietro alle sbarre, pure Amanda, Raffaele, Omar e Michele sono a piede libero?
Azz, aspettate che mo’ metto la sicura alla porta che ho paura. Non si sa mai.



Fatto. Eccomi tornato.
A completare il notevolissimo cast ci sono Damian Lewis, il protagonista della sfortunata ma ottima serie Life oggi nella ancor più ottima nuova serie Homeland, e Justin Theroux, regista e sceneggiatore noto più che altro per le sue parti da attore in Mulholland Drive e Strade perdute di David Lynch (e ho detto David Lynch!) nonché come nuova fiamma di Jennifer Aniston (e ho detto Jennifer Aniston!).

Se la parte avventurosa di questo Your Highness è una mezza vaccata ma non una vaccata totale, la parte più deludente è paradossalmente quella comica. Si ride infatti con il contagoccia e ridere con il contagoccia è un’espressione senza senso visto che al limite si può piangere con il contagoccia. Senza senso un po’ come tutto il film. Per fortuna però qualche momento in cui si ride o almeno si sorride c’è, come la scena con il mago ranocchio maniaco sessuale. Quella davvero esilarante.
Però Portman + Deschanel + Franco = meriterebbero di recitare insieme in un capolavoro, invece hanno scelto di farlo in una semi-porcheria. Certo, non un film all’altezza del suo maestoso cast, ma alla fine comunque le premesse già dal trailer facevano temere una catastrofe e quindi consoliamoci perché tutto sommato poteva andare peggio: non sarà Strafumati, però almeno non è nemmeno Strastufati.
A testimonianza di ciò c’è il fatto che Bossi, durante la visione di questo Your Highness ha fatto soltanto 11 sbadigli. Uno in meno rispetto a quelli di ieri nel corso del discorso alla Camera di Vostra Bassezza Berlusconi. Ma non so quanto questo possa giocare a favore del film…
E a proposito, adesso vado visto che devo andare a votare la fiducia.
A Natalie Portman, naturalmente, che avete capito?
Dopo i suoi ultimi film piuttosto deludenti (Thor, Amici amanti e…, questo) è entrata un pochino in crisi. Volete che la sfiduci?
Ma non ci penso nemmeno.
(voto 5+/10)

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