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mercoledì 28 novembre 2018

November Music - Top e flop di Novembre 2018





Ultimo appuntamento del 2018 con la rubrica musicale mensile di Pensieri Cannibali. Non siate troppo tristi, mi raccomando eh, perché tanto tra fine dicembre e inizio gennaio ci sarà spazio per le classifiche di fine anno, con tutto il meglio e tutto il peggio degli ultimi 12 mesi e dentro ci saranno tante belle e tante brutte cose.
Intanto tuffiamoci nella musica di novembre, tra Top, Flop e qualche solita mini-rubrica.


sabato 3 gennaio 2015

CANNIBAL MUSIC AWARDS – IL MEGLIO E IL PEGGIO DELLA MUSICA DEL 2014





Volete gustarvi i premi musicali peggiori del mondo, giusto dopo gli Mtv Music Awards e i Grammys?
Bene, siete arrivati nel posto giusto perché oggi qui su Pensieri Cannibali vanno in onda gli ambitissimi Cannibal Music Awards 2014.
Prima di vedere i vari premi assegnati, ricapitoliamo velocemente i Top 20 album e le Top 20 canzoni dell'annata selezionati da questo blog.


sabato 20 dicembre 2014

I MIGLIORI ALBUM DEL 2014 DI PENSIERI CANNIBALI – LA TOP 10





Benvenuti, o gentili ascoltatori/lettori, nella seconda parte della classifica degli album più apprezzati durante il 2014 dal qui presente blog Pensieri Cannibali.
Mettetevi comodi a sedere, prendete le cuffie e mettetevele nel cu...
No, ma che dico? Oggi cercherò di essere professionale e serio. Prendete le cuffie e mettetevele nelle orecchie. Dove altro, se no?
Se volete, recuperatevi prima le posizioni dalla 20 alla 11 della classifica. Dopodiché, procedete pure con i 10 dischi seguenti. Buon ascolto.


martedì 22 luglio 2014

NOTTE HORROR – L’INSAZIABILE E LE ORIGINI DEL CANNIBALE




"Mamma li cannibali!"
I cannibali a me non sono mai piaciuti particolarmente.
Come? Uno che si chiama Cannibal Kid e che ha un blog che si intitola Pensieri Cannibali non ama i suoi simili? Cos’è, scemo?
Sì. Sono scemo e sono una contraddizione vivente. Per spiegare meglio la mia posizione nei confronti dei cannibali, quest’oggi vi racconterò quindi com’è nato il mio nome d’arte. Nome d’arte… diciamo nickname che impegna meno e soprattutto fa meno megalomane.
Giusto per sfatare qualche falso mito che circola in rete (oddio, forse), la mia scelta di farmi chiamare Cannibal Kid non è tanto un omaggio agli scrittori Cannibali popolari negli anni ’90, quelli come Enrico Brizzi e Aldo Nove, che pure mi sono sempre piaciuti parecchio. Né tanto meno è una celebrazione di Hannibal the Cannibal Lecter, personaggio che ho adorato unicamente nella versione di Anthony Hopkins ne Il silenzio degli innocenti e mai più in alcuna altra incarnazione, nemmeno quella dello stesso Hopkins nel pessimo Hannibal di Ridley Scott. E non è neppure perché mi piace la carne umana, come qualcuno magari potrebbe pensare.
Il nome Cannibal Kid l’ho rubato preso in prestito da una sconosciuta canzone, “Cannibal Kids”, dei Terris, una sfortunata rock band gallese che ha pubblicato appena un album nel 2001. Non è neanche un gruppo o un pezzo che amassi in maniera particolare, però quel titolo mi era rimasto scolpito in testa. Sarà per quel suo contrasto tra violenza e innocenza.



Perché avevo bisogno di un nickname?
Era il 2001 e mi ero messo a fare musica elettronica. Producevo soprattutto pezzi electro e basi hip-hop che vi potete andare a sentire sulla mia pagina MySpace perché, ebbene sì, in quella lontana epoca MySpace andava alla grande. Fu così che diventai Cannibal Kid, un nickname che poi mi sarei tenuto anche in seguito nella mia attività come blogger e che avrebbe ispirato il titolo del mio sito, il qui presente Pensieri Cannibali.
Questo è quanto. Questa è la storia del mio nome. Qualcuno poteva immaginare io fossi un vero cannibale o, per lo meno, fossi patito di cannibalismo e di pellicole sull’argomento, in realtà no. A parte i film con Hannibal Lecter, non credo di averne mai visti. Non ho mai nemmeno guardato il leggendario Cannibal Holocaust.
Per provare a colmare un po’ questa mia paradossale lacuna cannibalesca ci pensa allora il film di cui vi parlo questa notte, L’insaziabile.

L’insaziabile
(UK, Repubblica Ceca, USA 1999)
Titolo originale: Ravenous
Regia: Antonia Bird
Sceneggiatura: Ted Griffin
Cast: Guy Pearce, Robert Carlyle, Jeremy Davies, Jeffrey Jones, Jeffrey Spencer, David Arquette, Stephen Spinella, Neal McDonough
Genere: cannibale
Se ti piace guarda anche: Tremors, The Woman

L’occasione per recuperare finalmente le mie radici cannibali mi è stato regalata da Notte horror, uno speciale evento organizzato da noi blogger cinematografici per rispolverare la mitica trasmissione notturna di Italia 1 di una volta. Quella in cui venivano trasmesse le pellicole più horror e strane in circolazione. Tra i vari film passati nel corso degli anni a Notte horror c’è stato anche questo L’insaziabile, un film più strano che horror. Se cercate una visione in grado di farvi venire una strizza completa, non è questa. È più una visione inquietante che terrorizzante, perché il tema del cannibalismo è davvero inquietante, persino per un Cannibal Kid come me.

L’insaziabile ha il merito di sviscerare l’argomento sotto vari punti di vista. Quello umano, attraverso il protagonista Guy Pearce, un capitano impegnato nella guerra tra USA e Messico di metà Ottocento, che si trova a dover assaggiare della carne umana. Per necessità fisica, non per gusto personale come fatto ai Mondiali da Suárez con il gustoso piatto italiano Chiellini. Guy Pearce si trova inoltre ad avere a che fare con degli altri cannibali. Diventeranno tutti quanti amici e si metteranno a cantare in coro questa fantastica canzone 80s del Gruppo Italiano, “Noi siamo cannibali”?



"Che delusione, quel Cannibale.
E io che mi aspettavo mangiasse per davvero le persone...
o almeno i bambini come i comunisti."
Il tema del cannibalismo è qui affrontato anche nelle sue implicazioni politiche e metaforiche. Uomo mangia uomo. Solo chi ha la forza di sbranare gli altri vince, nella guerra come nella vita. Solo i cannibali sopravvivono. Oppure no?
La forza del film sta nel mantenere un tocco ironico, presente fin dall’inizio e in grado di alleggerire una tematica che altrimenti sarebbe potuta risultare indigesta agli stomaci poco cannibali. L’insaziabile non si può ritenere però una pellicola del tutto riuscita. Mette persino troppa carne (umana) sul fuoco e il suo mix tra argomento pesante e toni simpatici risulta più che altro straniante. Il coinvolgimento emotivo non è poi molto forte, sarà che Guy Pearce a me proprio non convince. Non riesco a provare empatia per un suo personaggio, per quanto cannibale possa essere. A tratti inoltre i ritmi latitano e la tensione scende, per ripigliarsi in un finale molto teso e bello cattivello.
Una nota di merito particolare va alla colonna sonora, che è il motivo principale che mi ha spinto a recuperare questo film, ancor più della sua tematica cannibalesca. La soundtrack è stata composta da Michael Nyman con Damon Albarn, il leader dei Blur e dei Gorillaz che di recente ha anche tirato fuori un gran disco solista. Pure come autore per il cinema, il Damon non delude di certo. Le musiche qui presenti si discostano dalle solite soundtrack cinematografiche piene di orchestrazioni enfatiche e sono davvero strambe e originali. Proprio come questo film. Insaziabile, folle, grottesco, feroce, non del tutto convincente, ma comunque una visione curiosa. Una visione cannibale.
(voto 6,5/10)


Questa puntata finisce qui, ma Notte Horror prosegue su altri blog. Scoprite quali dando un'occhiata al programma completo dell'evento più spaventoso dell'estate qui sotto, e recuperando le bellissime puntate precedenti trasmesse dai seguenti blog:

Il giorno degli zombie
Non c'è paragone
Solaris
Montecristo
In Central Perk
Il Bollalamancco di Cinema

lunedì 28 aprile 2014

NUOVI DISCHI: PAOLO NUTINI, DAMON ALBARN, SKRILLEX, PHARRELL




Breve rassegna discografica sui nuovi album di quattro artisti molto differenti tra loro. Cos’hanno in comune?
Niente, a parte il fatto di essere tutti quanti uomini e di comparire in questa rubrica sui dischi passati nelle ultime settimane sulle frequenze di Pensieri Cannibali.

Paolo Nutini “Caustic Love”
Paolo Nutini è bello, bravo e pure simpatico. Da premesse simili, è difficile non farselo stare sulle balle. Allo stesso tempo, è difficile pure odiarlo, perché il ragazzo ha talento. Non è un nuovo genio musicale come qualcuno, tipo Fabio Fazio all’ultimo Sanremo, vuole farci credere, però ha talento. Con questo terzo album Paolo lo scozzese di origini italiane dimostra di possedere anche un certo coraggio nel proseguire per la sua strada. "Caustic Love" riesce a essere un buon incrocio tra i sue primi due lavori, senza ammiccamenti ai suoni cool o alle tendenze musicali del momento. C’è dentro il gusto per le ballatone messo in mostra soprattutto ai tempi dell’esordio (ricordate le splendide "Last Request" e "Rewind"?), e confermato qui con inedite doti da crooner, si senta la ballatona strappamutande “One Day”. Allo stesso tempo c’è dentro pure quel sapore retrò-vintage del secondo album e che qui appare ancora più accentuato.
Paolo Nutini ha tirato fuori un nuovo disco molto soul/R&B, quasi come se fosse una versione bianca e maschile di Janelle Monae, la quale non a caso figura come prestigiosa guest-vocal del brano “Fashion”. Il limite del disco è solo quello di scivolare in maniera un po’ troppo tranquilla nella parte finale. Qualche brano uptempo in più come il primo singolo “Scream (Funk My Life Up)” non avrebbe guastato, ma nel complesso si può considerare un perfetto ascolto da domenica mattina: rilassato, sciallato e tranquillo. E un tizio che ti tira fuori un disco così, sebbene sia bello, bravo e simpatico, è difficile da odiare.
(voto 7/10)



Damon Albarn “Everyday Robots”
Per me parlare di Damon Albarn è un po’ come per un cristiano affrontare l’argomento Gesù Cristo o la Santificazione dei Papi. Ho un forte senso di soggezione e di gratitudine nei suoi confronti. Il Damon è uno dei pochi eroi degli anni ‘90 che nel corso della sua ormai lunga carriera non mi ha mai deluso. Qualche lavoro un po’ sottotono l’ha realizzato pure lui, che manco Dio è perfetto. I supergruppi The Good, the Bad & the Queen e Rocket Juice & the Moon ad esempio non mi avevano entusiasmato e le colonne sonore delle opere teatrali Dr. Dee e Monkey: Journey to the West ce la poteva pure risparmiare. Per il resto, Albarn non ha mai sbagliato un disco, né con i Blur, né con i Gorillaz. Dopo aver realizzato decine di lavori e molteplici progetti differenti, Damon Albarn è ora giunto al suo primo album solista vero e proprio, se si esclude l'EP "Democrazy". E com’è, questo “Everyday Robots”?

È un’albarnata pazzesca! Questo è il grande pregio così come l’unico piccolo limite del lavoro. Per chi conosce bene il suo percorso artistico, qui dentro è difficile trovare novità enormi. È come sentire i Blur senza la componente più rockettara fornita da Graham Coxon, o come ascoltare i Gorillaz privi della parte più hip-hoppara. L’album è più che altro una raccolta di ballate autobiografiche molto sentite e personali, alcune, la maggior parte, davvero splendide come la title-track "Everyday Robots", l’incantevole “Hostiles” (una delle canzoni più belle degli ultimi 120 anni), la malinconicissima “Lonely Press Play”, la sognante “The Selfish Giant”, e la molto soul “Heavy Seas of Love”, che ricorda “Tender” dei Blur. Manca solo quell’innovazione musicale che aveva sempre contraddistinto i suoi lavori passati. In compenso è ben presente una classe enorme e una capacità di scrivere canzoni eterne, fuori dal tempo, come pochi altri oggi sanno fare. A 20 anni dall’uscita di “Parklife” dei Blur, del periodo d’oro del Britpop e delle rivalità con i fratelli Gallagher, “Everyday Robots” è l’ulteriore, definitiva conferma che Damon è il migliore autore della sua generazione. Vi sembra poco?
(voto 8/10)



Skrillex “Recess”
Skrillex è un tamarro?
Sì.
Skrillex è un truzzo?
Sì.
Skrillex ha cambiato la musica degli ultimi anni?
Che vi piaccia o meno, anche la risposta a questa domanda è affermativa. Sonny John Moore (questo il suo vero nome), ha cominciato nella scena metal con i From First to Last, per poi reinventarsi come deejay e producer elettronico e inventare un suono nuovo. Skrillex non ha creato il genere dubstep, ma è riuscito a darne una sua particolare declinazione, commerciale e tamarra fin che si vuole, ma anche dannatamente efficace. Musica che va suonata a massimo volume col subwoofer a stecca, per assaporare in pieno i bassi, sentirseli pompare dentro al corpo e fare incazzare i vicini di casa.
Nel corso degli ultimi anni, Skrillex è diventato il nome di punta, il poster boy della scena dubstep e l’ha fatto con una manciata di singoli, di EPs, oltre ad aver contribuito alla devastante colonna sonora del cult movie più cult movie degli ultimi anni, Spring Breakers. Il suo primo album vero e proprio è arrivato solo adesso, si chiama “Recess” ed è un lavoro fico, pieno di bombe da dancefloor, come “Recess”, “Ragga Bomb” e “Ease My Mind”, pezzi capaci di polverizzare tutto. Allo stesso tempo il disco manca il bersaglio grosso, quello di diventare un vero e proprio manifesto del genere, l’album simbolo del dubstep. Skrillex si dimostra ancora come un tipo più da canzoni singole che da long playing, ma quando alzerete il volume dei suoi pezzi e sentirete le finestre tremare, potrete anche chiudere un occhio (e un orecchio) su questo aspetto.
(voto 6,5/10)



Pharrell Williams “G I R L”
Ormai non se ne può più. “Happy” è una canzone contagiosa, riuscitissima, capace di mettere subito di buon umore. Fino a qualche tempo fa. Dopo che è stata suonata ovunque, dagli Oscar al Grande Fratello, in qualunque servizio di telegiornale, spot, promo, e usata in qualsiasi balletto, c’è poco da fare, ormai ascoltare “Happy” fa diventare sad. E fa persino morire.


Il secondo album solista di Pharrell “G I R L”, dopo il non troppo riuscito “In My Mind”, ha il problema di essere costruito proprio intorno a quel fortunatissimo pezzo, un po’ troppo in fretta e furia. Qualche singola canzone come “Marilyn Monroe” o la nuova collaborazione con i Daft Punk “Gust of Wind” funziona, solo che nel complesso il disco manca di una sua coerenza generale e finisce per suonare a tratti come una versione di serie B di Justin Timberlake. Da Pharrell, producer e autore geniale, io mi aspetto qualcosa di più per farmi davvero happy.
(voto 5,5/10)

domenica 6 maggio 2012

Damon inside

"Cannibal, ormai sei grande abbastanza per sapere la verità: non sono
Babbo Natale (anche se con 'sta barba gli assomiglio) e anche io posso fallire."
Damon Albarn “Dr Dee”
Genere: operistico
Provenienza: una menta in-damon-iata
Se ti piace ascolta anche: The Good The Bad and The Queen, Rocket Juice & The Moon, DRC Music, Maria Callas

Non pensavo sarebbe mai successo. Mi auguravo non sarebbe mai successo. Pregavo non sarebbe mai successo. E invece.
Anche Damon Albarn si è bevuto il cervello?
Damon Albarn che, preciso, fino ad ora per me è sempre stato 3MSD: 3 metri sopra Dio.
Fino ad ora non aveva mai sbagliato un colpo. Aveva fatto un sacco di cose. Ultimamente troppe. Alcune riuscite, altre meno, ma mai nessun tonfo: con i Blur, 7 album uno più memorabile dell’altro. Con i Gorillaz 3 album ufficiali (più uno ufficioso) tutti strafighi. Poi un sacco di altri progetti paralleli, dai The Good The Bad and The Queen, i dischi africani, qualche pazzia solista e qualche colonna sonora. Non sempre cose eccezionali, spesso però sì, ma tutte più che valide.

Adesso è arrivato Dr Dee, con cui l’instancabile Damon purtroppo non si è messo al lavoro con Dr. Dre, bensì si è cimentato alla prova con… l’opera. L’opera teatrale. L’opera lirica.
Il risultato? Quando canta lui, tutto bene. Quando però entrano le voci liriche, i cori angelici da chiesa e i soprano (non Sopranos) ti chiedi: “Ma cosa cazzo sto ascoltando?" E anche: "Damon, ma che diavolo anzi ma che damon-io mi hai combinato?”.
Nell’ambito della musica operistica, Dr Dee può magari essere un’operazione interessante. Vedendo l’opera a teatro forse si potrà rimanerne persino abbagliati. Come ascolto casalingo, però, è bocciato. Ascoltato in macchina o in giro con le cuffie è strabocciato. Qualche pezzo valido c’è anche, soprattutto quelli acustici con la sola voce di Damon, e a livello sonoro è tutto ottimamente realizzato, però ci sono pure vari momenti parecchio paccosi.
E mentre non si capisce bene cosa voglia farne in futuro di Blur e Gorillaz, un Albarn sempre più posseduto dai suoi demons personali parla addirittura di una possibile collaborazione con l’ex nemico mortale Noel Gallagher. Che sarebbe come vedere me Cannibal Kid scrivere con la mia nemesi Mr. Ford un post a 4 mani. Intendo un post amichevole che non sia un’acerrima blog war.
Non pensavo sarebbe mai successo, caro il mio Damon cocco di Cannibal. Eppure anche tu a questo giro ti becchi una bella insufficienza. Ora in castigo, dietro la lavagna. E ci rimani fino a che non hai tirato fuori un disco nuovo dei Blur!
(voto 5,5/10)


domenica 1 gennaio 2012

Anticipation 2012: musica, cinema e serie tv per il nuovo anno


2 0 1 2
ci siamo.
Nuovo anno, nuova immagine d’apertura, nuovo spirito. Nel senso che nel 2012 sarò molto più spirituale.
Mmm, ok. Mettiamo questo proposito per il momento da parte...
L'altro proposito primario di questo blog per l'anno nuovo sarà andare avanti per 12 mesi senza nominare quei portasfiga dei Maya, questa volta esclusa. Sarà possibile?

Come l’anno scorso, anche questo Capodanno il modo migliore per aprire i giochi mi sembrava dare un’occhiata a quello che ci aspetta, o che ci dovrebbe/potrebbe aspettare, nei prossimi mesi. Mi sembrava il modo migliore e poi diciamo che non mi è venuta in mente nessun'altra idea più originale.
Beccatevi quindi questo post dove tra film, serie tv, musica e quant’altro, vi presento in maniera sobria (o almeno ci si prova) una Top 20 delle cose che attendo con più trepidazione nel corso di questo 2012 bebè, per lo meno tra quelle di cui sono venuto a conoscenza.
E allora smettila di piangere, poppante d'un 2012, che di roba interessante sembra essercene in arrivo parecchia!

20. Young Adult
Nuova commedia indie firmata dal re e dalla regina della commedia indie, ovvero il regista Jason Reitman e la diabolica sceneggiatrice Diablo Cody, già artefici di quell’autentica gemma di Juno. Ora provano a bissare con Charlize Theron come protagonista del loro nuovo Young Adult. In Italia esce il 9 marzo.
Hey, un momento, che combinano? Fanno uscire un film interessante da noi senza aspettare anni? La fine del mondo potrebbe essere davvero vicina.


19. Awake / Touch
Nuove serie tv in arrivo, non ce ne fossero già abbastanza di impossibili da non seguire. E allora accogliamo il ritorno di Kiefer “Jack Bauer” Sutherland con Touch, misterioso telefilm paranormale, e il promettentissimo Awake, una serie che si preannuncia davvero incasinata e Christopher Nolan-style. Tra gli altri telefilm, curiosità anche per Alcatraz (ma si rivelerà mica un'altra porcheria come Terra Nova?), il nuovo Glee che risponde al nome di Smash, la sitcom Don't Trust the B**** in Apartment 23 con James “Dawson” Van Der Beek nella parte di se stesso e in estate persino il ritorno di Dallas!


"Sì, sono ingrassato... Si vede mica?"
18. Twixt
Nuovo film fantasy-horror firmato Francis Ford Coppola con Elle Fanning e Val Kilmer protagonisti.
Il regista di Apocalypse Now e Il Padrino che si dà alle atmosfere di Twilight? Staremo a vedè…


17. Fine Desperate Housewives
Le avevo seguite in maniera appassionata agli inizi, poi in maniera distratta, infine ultimamente le avevo un po’ lasciate sole coi loro destini sempre più desperados. Adesso però che il gran finale si avvicina, sono curioso di vedere che si inventano come chiusura delle Desperate Housewives…

16. Air
Se negli ultimi tempi i francesi Air sono apparsi un pochino sottotono, adesso sembrano (o almeno lo spero) poter ritornare ai grandiosi tempi di Moon Safari e della soundtrack delle Vergini suicide, con una nuova colonna sonora. O meglio, la nuova colonna sonora concepita per un vecchio film ora restaurato e a colori, il capolavoro Le voyage dans la lune di Georges Méliès, anno di grazia 1902. In arrivo a febbraio.


15. Game of Thrones 2
C’è stato quel finale di stagione lì, sì quello incredibile dove succede che…
Non ve lo dico nel caso non l’abbiate ancora visto, però è davvero pazzesco.
E ora non ci resta che aspettare la season 2, con partenza prevista negli Usa su HBO per il 15 aprile.

14. The XX
Il loro disco d’esordio è stata una piccola grande rivoluzione per la musica mondiale, con quel suo suono minimale in grado di fondere pop ed elettronica diventato nel giro dei mesi un autentico cult. La curiosità per il loro secondo lavoro è quindi a livelli alti alti alti. Si limiteranno a una replica del primo oppure tenteranno, come da loro annunciato, nuove strade? Nell'attesa, ecco la loro ormai "classica" Islands.


"Siam per caso finiti sul set di Lost?"
13. The Descendants
Uno dei film più osannati degli ultimi mesi negli Usa, il nuovo film di Alexander Payne (Sideways) con George Clooney (noto come attore, regista, sceneggiatore ma soprattutto ex della Canalis ahahah simpatico che sono!) si appresta a essere uno dei favoriti alla corsa ai prossimi Oscar. Vedremo se sarà così fico come dicono gli yankees. In Italia esce il 24 febbraio con il titolo di Paradiso amaro (?!?), non chiedetemi il perché...


12. Elezioni presidenziali americane
Questa non è una fiction. Comunque andrà a finire, le cose non è che cambieranno poi così tanto, visto che il governo degli Stati Uniti sembra più in mano alle grosse corporation che non al Presidente. Ma comunque, utili o meno, le elezioni americane sono sempre un evento mediatico altamente spettacolare, degno dei migliori film di Hollywood. E comunque comunque, Barack Obama ce la farà a battere l’ancora ignoto avversario repubblicano?

11. Sleeping Beauty
Tra la serie tv Once Upon a Time e ben 2 pellicole su Biancaneve in arrivo, rileggere le fiabe in chiave moderna è una delle tendenze più cool della stagione 2011/2012 e tra i progetti più appetitosi  c'è questo Sleeping Beauty con Emily Browning in versione bella addormentata escort, firmato  alla regista esordiente Julia Leigh. Si rivelerà la nuova Sofia Coppola?


10. Shame
Film scandalo con un Michael Fassbender estremo in uno di quei ruoli che, pare, potrebbero valere un’intera carriera. E c'è pure l'altra mia favorita Carey Mulligan. In uscita nelle sale italiane il 13 gennaio…


9. The Hobbit
Dopo il Signore degli anelli, Peter Jackson ritorna nella Terra di Mezzo. Devo aggiungere altro?
C'è da aspettare ancora un bel po', però, visto che Lo Hobbit - Un viaggio inatteso arriverà a fine anno...


8. Breaking Bad 5
La quinta sarà anche l’ultima stagione per la straordinaria serie Breaking Bad. Alcune voci dicono però che potrebbe essere splittata in due parti. Saluteremo quindi Walt White e Jesse Pinkman quest’anno oppure più in là nel 2013? Queste sì che sono domande importanti da porci il primo giorno di un nuovo anno!

7. Damon Albarn
Quel buon demonio del Damon non riesce proprio a starsene fermo con le mani in mano. Dopo aver chiuso (definitivamente?) la parentesi Gorillaz, dopo aver realizzato colonne sonore di opere teatrali, dopo aver registrato un nuovo disco africano (l’interessante progetto DRC Music) e dopo altre mille cose che lo vedono coinvolto, nel 2012 potrebbe arrivare un disco con la sua nuova superband Rocketjuice and The Moon formata insieme a Tony Allen, Fela Kuti e Flea dei Red Hot, ma soprattutto è atteso qualcosa di nuovo con i Blur… ce la faranno i nostri eroi?

6. Garbage
Tra i miei gruppi preferiti di tutti i tempi, gli spettacolari Garbage di Shirley Manson e Butch Vig stanno per ritornare nel nuovo anno con un nuovo album, il loro primo da Bleed like me del 2005. E, per ingannare l’attesa del materiale inedito in arrivo, hanno registrato una cover di “Who’s gonna ride your wild horses” degli U2 per il ventennale di Acthung Baby.


5. Il cavaliere oscuro - Il ritorno
Terzo e ultimo capitolo della trilogia di Batman firmata da Christopher Nolan. E già il trailer fa salire l’attesa alle stelle. Uscita prevista: 18 luglio 2012. Tra i nuovi blockbusteroni, interessanti anche The Amazing Spider-Man (4 luglio 2012) firmato da Marc Webb, il regista del mio super cult personale (500) giorni insieme, e la versione David Fincher di Uomini che odiano le donne (3 febbraio 2012).


4. Terrence Malick
Una volta ci metteva 20 anni per fare un nuovo film, adesso c’ha preso gusto e ne gira uno dopo l’altro, con 3 progetti in cantiere tutti dai super mega cast. Nel 2012 arriva quello con Ben Affleck, Rachel McAdams, Rachel Weisz, Javier Bardem e Jessica Chastain ancora senza un titolo definitivo (ma se ne era parlato come The Burial). Dopo The Tree of Life, mi aspetto un altro capolavoro. Anzi, altri 3 capolavori...



3. Quentin Tarantino
Il regista, l’uomo, il mito. Dopo Bastardi senza gloria il suo nuovo film dovrebbe essere uno spaghetti western alla sua maniera intitolato Django Unchained e in uscita prevista ancora parecchio lontana, Natale 2012 (almeno negli USA). Capite quindi bene che il mondo non può finire prima di un evento del genere. Nel cast: Leonardo DiCaprio, Joseph Gordon-Levitt, Samuel L. Jackson, Christoph Waltz e un sacco di altri... Abbastanza per annotarlo tra i regali più desiderati delle prossime feste nella letterina preparata con larghissimo anticipo al vecchio Babbo Natale.

2. Lana Del Rey
Per ora la splendida Lana ha rilasciato appena una manciata di canzoni, tra cui due delle più belle sentite negli ultimi 300 anni di musica (sarò mica il solito esagerato?): Video Games e Born to Die. Born to Die tra l’altro che sarà anche il titolo del suo album d’esordio che attendo con ansia spasmodica ancora per poco, visto che è previsto in arrivo a fine gennaio.
Tra le nuovissime voci in arrivo nel 2012 attenti anche ad Azealia Banks, Emeli Sandé e Charli XCX. E poi non dite che non vi avevo avvisato.


1. Mad Men 5
Un anno e passa senza LA serie cult per eccellenza si è fatto sentire. Anche se di nuovi telefilm grandiosi nell'ultima annata ne sono arrivati parecchi. Ma ora, passato il periodo sabbatico lontani dalle scene per questioni economiche e di pausa creativa (credo più le prime), Don Draper e gli altri sono pronti per la quinta stagione, che sarà anche la penultima della serie 60s chic.
Marzo 2012, i Mad Men (e le Mad Woman) stanno per tornare!
Fuck yeah


domenica 12 dicembre 2010

Man of the year 2010 - n. 13 Damon Albarn

Damon Albarn
Genere: cartone animale
Provenienza: Londra, UK
Età: 42
Nel 2010 sentito: con i Blur nel singolo “Fool’s Day”, con i Gorillaz nell’album “Plastic Beach” e nel loro nuovo disco in arrivo a Natale, in "Saturday Come Slow" su “Heligoland” dei Massive Attack
Nel 2011: nuovi piani con i Blur
Perché è in classifica: non si ferma mai e ogni cosa che fa è come minimo geniale

All work and no play makes Damon a demon? A volte mi chiedo se Damon Albarn tra tutti i suoi impegni trovi anche il tempo di dormire e la risposta credo sia no. L’instancabile deus ex-machina dei Gorillaz per fortuna però deve divertirsi un mondo in tutto quello che fa e la musica dei gorilli lo testimonia benissimo: quest’anno se ne sono usciti con l'ottimo “Plastic Beach” a cui a brevissimo ne farà già seguito un altro: Albarn l’ha composto col suo iPad (!) e il giorno di Natale sarà disponibile in download gratuito sul sito dei Gorillaz.

Tra i vari impegni con la band a cartoni animati, progetti africani e colonne sonore per opere teatrali e per un cortometraggio della sorella visual artist Jessica Albarn, quest’anno però c’è stata anche la tanto attesa reunion dei Blur, solo con una manciata di concerti inglesi, per ora, e un melanconico magnifico singolo, “Fool’s Day”. Nella letterina a Santa Damon Claus allora oltre al disco dei Gorillaz scriviamo anche “un nuovo album dei Blur, per favore” perché non c’è dubbio che il 25 dicembre tra i suoi mille impegni troverà anche il tempo di fare lo sporco lavoro di Babbo Natale: meglio di Jack Skeletron in “Nightmare Before Christmas”!



mercoledì 17 novembre 2010

cannibal videorama (Paramore, Gorillaz, Adele...)

Se fuori ha finalmente smesso con l'acqua, arriva qui invece una pioggia di video musicali nuovi nuovi.

Primi della lista i Paramore, con un nuovo video divertente & inquietante allo stesso tempo, con atmosfere tra Saw e Hostel e la cantante Hayley Williams in diabolica versione psycho.


A pochi mesi da "Plastic Beach", sembra che Damon Albarn abbia già creato il nuovo album dei Gorillaz e tutto su iPad. Questa è la nuova "Doncamatic" con il cantante revelation Daley.


E sempre a proposito di reduci brit-pop, il nuovo gruppo di Liam Gallagher Beady Eye prosegue sulla linea degli Oasis, sia a livello musicale (un pop rock retrò non sconvolgente ma piacevole) che di video (mai piaciuti molto i video degli Oasis e questo non mi farà certo cambiare idea).


Dei geniali Sleigh Bells che dire? Sono geniali e questo video ne è una ulteriore conferma.



Per chiudere un video non ufficiale della nuova canzone della eccellente Adele, il primo singolo dal suo attesissimo (almeno da me) secondo album. Il sound è molto KT Tunstall.

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