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giovedì 4 ottobre 2012

Involution

Revolution
(serie tv, stagione 1, episodi 1-3)
Rete americana: NBC
Rete italiana: non ancora arrivata
Creata da: Eric Kripke
Regia puntata pilota: Jon Favreau
Cast: Tracy Spiridakos, Billy Burke, Giancarlo Esposito, JD Pardo, Zak Orth, Daniella Alonso, David Lyons, Tim Guinee, Elizabeth Mitchell, Maria Howell, Graham Rogers, Anna Lise Phillips
Genere: senza elettricità
Se ti piace guarda anche: FlashForward, Terra Nova, Falling Skies, The Walking Dead

Revolution?
Sì, Revolution una sega.
Uno da una serie che si chiama Revolution non dico che si aspetti una rivoluzione, però sì. Si aspetta una rivoluzione.
I titoli spesso sono ingannevoli: Terra Nova, tanto per fare un esempio a me caro, di nuovo non aveva niente. Ma niente. Manco mezza idea nova, c’aveva. Persino un disco di Zucchero è meno scopiazzato di Terra Nova.
Mmm
forse…

Chiudiamo la parentesi Terra Nova, prima che gli incubi ritornino a infestare i miei sonni, e apriamo il capitolo Revolution.
Dopo tutto il post è dedicato a questa serie, quindi evito ulteriori distrazioni e cerco di concentrarmi.
Dunque… Revolution…
AAAAH... Nuovi incubi!

L’autore della serie è Eric Kripke. No, non il criminale di guerra. Quello si chiama Eric Priebke e il prossimo anno compirà 100 anni. Per la serie: le persone buone non muoiono mai. Leggi anche alla voce Andreotti.
Eric Kripke invece è il paparino di Supernatural, serie che a me super non lo è mai sembrata, ma comunque gode di un esercito di fan piuttosto accaniti e feroci, quindi preferisco non parlarne male per evitare ritorsioni di stampo non soprannaturale, bensì mafioso. Leggi sempre alla voce Andreotti.

A non contribuire all’originalità di Revolution è il cast, pieno di volti che sai già di aver visto in altre serie e allora passi mezzo episodio a scervellarti sul dove li hai già visti e sui possibili collegamenti tra quelle altre serie e questa.
Per evitare a voi lo sbatto di scervellarvi, ve lo dico dunque io chi ha fatto cosa:
Billy Burke è quel pirla di uomo che ha generato quella pirlona di Brutta Bella Swan nella saga di Twilight. Proprio un attorone, oserei dire.

"Fammi vedere le braccia: ti droghi mica come quella pallidona di mia figlia Bella?"

Elizabeth Mitchell, dai, la conoscete tutti, è stata Juliet Burke in Lost e poi l’abbiamo rivista pure nei V, i Visitors 2.0 cancellati rapidamente dalla faccia della Terra. E qui è totalmente sprecata.

"Internet non va! Come facciamo a leggere l'opinione cannibale?"

David Lyons era il protagonista di quello schifo di serie che risponde al nome di The Cape. Per fortuna ancora più rapidissimamente cancellata dalla faccia della Terra pure rispetto ai nuovi Visitors.

"Ma meno male che non possiamo leggere l'opinione cannibale!"

Daniella Alonso l’abbiamo vista in One Tree Hill e pure in Friday Night Lights ma se non la ricordate no problema, non è che sia né un’attrice né una gnocca così memorabile.
E no, non credo sia parente del pilota della Ferrari Fernando Alonso.

"L'elemento più originale di Revolution?
A casa giuro che la risposta la sapevo..."

Giancarlo Esposito è l’uomo che passerà alla storia come l’esplosivo Gus Fring di Breaking Bad. Di recente è comparso pure in Once Upon a Time, come giornalista/lacché di Regina, ma lui è e restera sempre e per sempre Gus Fring. Altro attore, come Elizabeth Mitchell, totalmente sprecato.

"Ao', ah regà, ma checce faccio io qua?"

Dalla terza puntata compare pure Mark Pellegrino, ovvero l'ex marito di Rita in Dexter e, soprattutto, il misterioso Jacob di Lost.

"Se mi fai vedere un'altra puntata di 'sta roba, puoi solo immaginare
dove ti infilerò questa spada..."

Il resto del cast è assemblato da volti nuovi di cui comunque avremmo anche fatto a meno, come la zero espressiva protagonista Tracy Supercalifragilistikespiralidosos Spiridakos e l’ancor meno espressivo JD Pardo, un tizio che ogni tanto compare in scena con un arco perché dopo The Hunger Games andare in giro con un arco è diventato troppo figo, solo che se a portarlo con sé è Jennifer Lawrence è un conto, se a portarlo con sé è tale JD Pardo è ridicolo e basta.

Di cosa parla comunque questa originalissima serie?
L’episodio comincia con un blackout. Un blackout su scala mondiale. Dove ho già visto qualcosa del genere? Non era lo stesso spunto da cui partiva FlashForward, altro presunto erede di Lost finito in un vero blackout dopo appena una stagione?
Esatto. Solo che qui la storia va avanti direttamente di qualche anno, per la precisione 15 anni d.B., dopo il Blackout. Ci troviamo in un mondo primitivo, alla Terra Nova sì sì proprio così, però almeno là l’elettricità ce l’avevano. Qui manco questa. È il classico scenario post apocalittico, alla The Walking Dead ma senza gli zombie o come Falling Skies ma senza gli alieni. Ricapitolando: niente elettricità, niente zombie, niente alieni… che cosa caaaaaa**o c’è in questa serie?
Non chiedetelo a me, che una risposta a questa domanda proprio non so darvela.

"So cosa può sembrare ma non è così: non mi stavo masturbando!"
Ma chi c’è dietro alla per nulla rivoluzionaria Revolution?
Tra i producer della serie spunta fuori, immancabile, il nome di J.J. Abrams. Il mondo della serialità americana corre un grave rischio: quello di diventare come la politica italiana. Cambiano i nomi dei partiti, in questo caso cambiano i nomi delle serie, ma le persone che ci stanno dietro sono sempre le stesse. Abrams, per carità, di robe grandiose ne ha fatte parecchie, basti solo dire Alias e il già più volte menzionato Lost, però ogni tanto produce anche ciofeche come Undercovers o Alcatraz o appunto questo Revolution.
La regia dell’episodio pilota è invece stata affidata al poco altisonante nome di Jon Favreau, già dietro la macchina da presa per robacce come Iron Man 1 e 2 e Cowboys & Aliens. A mio parere uno dei peggiori registi in circolazione. Uno al cui confronto Michael Bay è il nuovo Kurosawa, basti vedere il montaggio amatoriale di questo Revolution che il mio falegname con Premiere e forse pure con Windows Movie Maker lo fa meglio.

Al di là del senso di deja vu e di riciclato che accompagna come un’ombra tutta la soporifera visione dei primi 3 pessimi episodi, a dare poca speranza riguardo a un possibile (ma diciamo improbabile) coinvolgimento futuro nei confronti di questa serie sono i personaggi. Anch’essi stereotipati, piatti, privi del benché minimo carattere. E sì, privi di elettricità come il mondo in cui vivono.
C’hanno messo dentro pure il personaggio nerd, perché nessuna serie oggi può (r)esistere senza almeno un personaggio nerd, peccato che sia il personaggio nerd più sfigato visto finora su piccolo schermo. Nel senso che non è sfigato abbastanza da poter essere considerato un nerd figo, come quelli di Big Bang Theory, per dire, o come l'Hugo del sempre più citato Lost. Sono sono stato chiaro? No, eh?
In conclusione: Revolution vorrebbe essere il nuovo Lost, ma si accontenterebbe anche solo di essere il nuovo FlashForward e invece finisce miseramente per essere la nova Terra Nova. Che Revolution!
(voto 4/10)

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