Puntata scoppiettante ieri sera di “Vieni via con me”. Peccato che in un programma come questo originale, ben realizzato, dove trovano spazio voci che spesso non si sentono in tv, il livello musicale sia alquanto discutibile e fuori dal tempo: Ivano Fossati? Sbadigli. Fiorella Mannoia che interpreta “Sally” di Vasco Rossi? Una lagna inascoltabile. Dobbiamo poi per forza far cantare anche Luca Zingaretti? Ma per favore.
Si parla tanto di giovani talenti e di fuga di cervelli, perché allora dare spazio a una come la Mannoia che imperversa già ovunque, da Sanremo a X-Factor fino ad Amici di Maria de Filippi? Perché non invitare invece Fabri Fibra o, come suggerisce il blog Onan Records, è così assurdo immaginare ospite Le luci della centrale elettrica? Entrambi sarebbero assolutamente perfetti per elencare la vera Italia di oggi.
Agghiacciante poi la comparsata (obbligata) di Roberto Maroni, che ha tradito lo spirito del programma con una non-lista che in realtà si è trasformata nella solita sequenza autocelebrativa dei successi del Super Governo.
Ma passiamo alle cose positive. Che sono davvero positive.
Corrado Guzzanti è stato esilarante, una vera macchinetta fabbrica risate con le sue "battute che non aiuteranno il programma".
Su tutte cito
Berlusconi: “Scopo tutto il giorno. Vi dà così fastidio se la sera lavoro un’oretta?”
e la gran chiusura
Non abbiamo fatto la fine della Grecia. Non abbiamo fatto la fine del Portogallo e dell’Irlanda. Speriamo di non fare la fine dell’Italia.
Ma il vero idolo della serata è stato lui, David Anzalone, che ha presentato un elenco dei privilegi degli handicappati senza ipocrisie e con un umorismo infinito. Standing ovation