Visualizzazione post con etichetta david tennant. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta david tennant. Mostra tutti i post

domenica 20 settembre 2015

What We Did on Our Holiday - Un tranquillo weekend di sepoltura





What We Did on Our Holiday
(UK 2014)
Regia: Andy Hamilton, Guy Jenkin
Sceneggiatura: Andy Hamilton, Guy Jenkin
Cast: David Tennant, Rosamund Pike, Ben Miller, Billy Connolly, Emilia Jones, Amelia Bullmore, Bobby Smalldridge, Ron Donachie
Genere: vacanziero
Se ti piace guarda anche: Wish I Was Here, Come ti spaccio la famiglia

Cosabbiamo fatto cuestestate?
Boh. Non melo ricordo +...

A gia, siamo andati al mare!
Credo...

Sì sì sì. Siamo andati al mare. Abbiamo giocato in spiaggia e abbiamo fatto il bagno. Sono diventato bravo a nuotare. O cuasi. Non o + manco usato i braccioli dei Minions. O cuasi.
E stata una vacanza divertente e tutto, pero non e stata una cosa memorabile come cuella di cuel film ke mi a fatto vedere mio zio.
Mio zio di cinema non ne capisce niente! Non a mai visto per intero Cars. E, incredibile ma vero, non gli e piaciuto Gli Incredibili, ke e tipo il mio film preferito di sempre. Eppure cià un blog di cinema, cià.
Visto ke gli piace fare cuello ke propone sempre film strani, anke se cuesto dice ke gliela consigliato il suo amico Massimo, mi a fatto vedere cuesto film mai sentito dal titolo inglese ke non mi ricordo + bene comera. Cuestanno o imparato un po dinglese ma solo cose tipo: yes, no (ke è uguale allitaglano), hello, gudbai e robe del genere. Il titolo di sto film invece e + complicato. Tradotto initaglano cmq significa “Quel ke abbiamo fatto nella nostra vacanza” o cualcosa di simile e mi e piaciukkiato abbastanza. Mio zio a detto ke a tratti e un film un po stile Giffoni e non o capito bene cosa vuol dire. Cosè un Giffoni? E come parla mio zio?
Secondo me e una parolaccia, ma non me lo vuole mica dire, perke dice ke sono troppo piccolo per le parolacce, ma non e mica vero ke sono piccolo. Di intelletto sono + grande di lui! Non ke ci vada molto...

venerdì 6 dicembre 2013

MAN OF THE YEAR 2013 – N. 14 DAVID TENNANT



David Tennant
(Scozia 1971)
Genere: instancabile
Il suo 2013: è stato il re delle serie tv made in Britain nelle vesti di protagonista di Broadchurch, The Escape Artist, The Politician's Husband, Spies of Warsaw ed è apparso pure nello speciale del cinquantenario del Doctor Who. Ma non è finita qui perché, nelle pause tra un set e l'altro, fa pure in tempo a recitare Shakespeare in teatro.
Se ti piace lui, ti potrebbero piacere anche: Matthew Bellamy, Matt Smith, Jonny Lee Miller, Ewan McGregor
È in classifica: perché, ora come ora, è lui la tv UK. Da solo, o quasi.
Il suo discorso di ringraziamento: "Thank you, Cannibal... Wait a minute, Cannibal who?"

Dicono di lui su
cinguettator

David Tennant @DrTennant
Voglio ufficialmente smentire il fatto che io beva solo Tennant's. Da buon scozzese, bevo qualunque birra! #AlcolistiNonAnonimi


giovedì 23 maggio 2013

BROADCHURCH, LACRIME VIRILI



Broadchurch
(stagione 1)
Rete britannica: ITV
Rete italiana: non ancora arrivata
Creata da: Chris Chibnall
Cast: David Tennant, Olivia Colman, Jodie Whittaker, Andew Buchan, Jonathan Bailey, Vicky McClure, Arthur Darvill, Charlotte Beaumont, Adam Wilson, Joe Sims, David Bradley, Simone McAullay, Tanya Franks
Genere: ragazzina scomparsa  ragazzino scomparso
Se ti piace guarda anche: The Killing, Il sospetto, Les Revenants

E mi sento come chi sa piangere, ancora alla mia età, e ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia età,” cantava Tiziano Ferro, poco tempo prima di dichiarare di essere gay.
Okay, forse questa non è la citazione più adatta… Riproviamo.

Boys don’t cry,” cantava Robert Smith dei Cure.
Boys don’t cry, un cazzo, caro Robert. I boys piangono eccome.
E allora mi sa tanto che nemmeno questa è la citazione più adatta, quindi ci rinuncio e vado subito al sodo. Provate a vedere Broadchurch e a non piangere, o perlomeno a non farvi venire i lucciconi agli occhi, insensibili cattivoni che non siete altro.
Non pensate però subito male. Broadchurch non è una serie triste. Non un triste deprimente di quelli che preferiresti essere andato a un rosario. Più che altro si tratta di una serie molto emotiva. Di quelle che ti fanno venire i brividi. Brividi di paura. Era da parecchio tempo che non vedevo qualcosa che mi angosciasse tanto. E soprattutto fa venire brividi di emozione. Quelli che si provano perché magari ha appena piovuto ed è una serata frescolina, oppure perché si sta guardando qualcosa in grado di toccare delle corde davvero delicate.

"30 sterline al giorno per un ombrellone e due lettini?
Portatemi via che li ammazzo!"
La vicenda quivi narrata è di quelle classiche, con una variante: rispetto a Twin Peaks, The Killing, Amabili resti, Yara, Sarah eccetera, la tragedia in questo caso non riguarda una ragazzina, bensì un ragazzino ucciso. Un bambino di 11 anni. Il suo corpicino senza vita viene ritrovato su una spiaggia. Chi l’avrà ammazzato? I famigliari? Qualcuno a lui vicino? Un pazzo serial killer? I zingari?
Non lo sappiamo. O, meglio, io lo so. All’inizio non lo sapevo, ma dopo aver visto tutta la prima stagione, lo so. Cosa non scontata. Al termine della season vi assicuro che si ha una risposta al giallo, senza dover aspettare anni come nel caso di Pretty Little Liars, che dopo 3 stagioni, siamo ancora lì come dei babbi ad attendere che ci rivelino chi ha ucciso Alison DiLaurentis. Cosa che ATTENZIONE INIZIO SPOILER SU PRETTY LITTLE LIARS magari non succederà nemmeno, visto che forse Alison non è mai manco morta FINE SPOILER SULLE PRETTY LITTLE ZOCCOLAS).

"Mannaggia, mi son dimenticata il cappellino. Adesso mi prendo una scottatura..."
Nonostante in questo caso la vicenda riguardi un ragazzino anziché la solita ragazzina scomparsa, non si tratta di niente di troppo nuovo rispetto ad altri thriller. La prima puntata mi era piaciucchiata, ma non mi aveva convinto del tutto. E nemmeno la seconda, la terza e la quarta. Alla quarta mi ero persino preso una pausa di riflessione.
Dopo qualche tempo ho deciso di riprendere la visione e, dal quinto all’ottavo episodio ho dovuto fare una full immersion per scoprire come andava a finire.
Era da un sacco di tempo che un thriller non mi suscitava una tale curiosità. Io amavo il genere thriller, una volta. Da bambino. Il silenzio degli innocenti e Twin Peaks sono per me le più fondamentali tra le visioni fondamentali. Negli ultimi tempi ho invece fatto davvero una fatica del diavolo a trovare dei gialli anche solo di un livello lontanamente paragonabile a quelli. Sì, c’era stata la serie The Killing, davvero niente male, anche se lì il caso l’hanno tirato parecchio per le lunghe, donandoci una risoluzione solo dopo due stagioni.
Dalla seconda metà di season in poi, Broadchurch è riuscito invece a catturarmi come nessun altro thriller recente. Una volta che entri nel clima teso, cupo, inquieto molto British della serie, ti trovi anche tu su quella spiaggia. Davanti a quelle onde, insieme alla splendide musiche composte dall'amichetto dei Sigur Ros Ólafur Arnalds, e tutto ciò che vuoi sapere è quello che vogliono sapere i due detective splendidamente interpretati da David Tennant e Olivia Colman: chi è stato? Chi ha ucciso il piccolo Danny? Perché l’ha fatto?
IO DEVO SAPEREEEEEEEEEEEEEEE

"Confermo ciò che tutti sospettavano: sono stati i zingari."
Questo è l’effetto che un thriller deve provocare. Questo, o magari anche una reazione un filo meno isterica, che altrimenti c’è bisogno di riaprire i manicomi.
Broadchurch è un thriller dal ritmo in crescendo, che sa come piazzare i colpi di scena al punto giusto, ti indirizza in una direzione e poi ti spiazza, sa sorprendere, stupire quando meno te lo aspetti e colpire al cuore.
E sa far piangere.
Dopo aver visto questa serie, seguitissima nel Regno Unito, persino i Cure si sono dovuti ricredere e reincidere il loro celebre pezzo: boys cry. I ragazzi piangono. E se non piangete guardando questa serie siete degli insensibili cattivoni e provo pena per voi e mi fate piangere
UEEEEEEEEEEEEEE’
(voto 8+/10)

P.S. Broadchurch avrà una seconda stagione. Di quale caso tratterà, non è dato sapere. Ma io voglio sapere.
IO DEVO SAPEREEEEEEEEEEEEEEE



Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com