(Francia 2012)
Titolo originale: Populaire
Regia: Régis Roinsard
Sceneggiatura: Régis Roinsard, Daniel Presley, Romain Compingt
Cast: Déborah François, Romain Duris, Bérénice Bejo, Frédéric Pierrot, Shaun Benson, Miou-Miou, Caroline Tillette, Mélanie Bernier
Genere: retrò
Se ti piace guarda anche: Abbasso l’amore, We Want Sex, Scoop
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"Hey fanciulla, cosa fai nella vita?" "Batto." "Mooolto piacere di conoscerti!" |
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"Smettila di chiamarmi Luca Argentero, tipa di The Artist." |
Una parte del fascino emanato da questa pellicola troppo carina caruccia sono l’ambientazione e le atmosfere. La vicenda si svolge nel 1958 e i toni sono proprio quelli da comedy romantica del periodo 50s/60s, quelle con Audrey Hepburn, quelle belle romcom de 'na vorta che oggi così non se ne fanno più, non se ne fanno. Molto piacevoli anche le musiche di accompagnamento, tra cui svetta il “Cha cha cha della segretaria” in versione francese, che poi è uguale alla versione italiana, mentre il tema musicale principale fa sorridere perché ricorda molto da vicino quello della pubblicità del Beltè, più buono non ce n’è… sì, proprio quello.
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"Merci beaucoup pour les compliments, garçon cannibales. Salutations de 1958." |
Il punto di forza principale della pellicola è però la protagonista. Rose Pamphyle è una ragazza cui non interessa sposare il più gallo del paese e decide di andare in città in cerca di fortuna. Da lì partirà la sua carriera come segreteria e poi, dietro l’incoraggiamento del suo datore di lavoro, visto che l’unica cosa in cui è brava è battere (a macchina), comincerà una carriera da velocista nella battitura (a macchina). Una storia di emancipazione femminile non troppo distante dal britannico We Want Sex, ma l’attenzione in questo caso è più spostata sulla competizione agonistica, più tesa di quanto si potrebbe immaginare e con tanto di allenamenti alla Rocky, e sui risvolti sentimentali della storia.
Poteva mancare la storiona d’amore? Eh no, dai. Ve l’ho detto che è una romcom. Il film viaggia comunque su binari spediti e non percorre sentieri troppo melensi. Merito come detto della protagonista, interpretata dalla sempre più brava (e bella) Déborah François, attrice de L’enfant e del notevole Le premier jour du reste de ta vie. Una tipa dolce e tosta allo stesso tempo che mi ha ricordato, non so bene perché, sarà per la sua determinazione, le protagoniste dei film dello Studio Ghibli come la streghetta Kiki o la piccola Arrietty.
Ottimo anche il resto del cast, con Romain Duris (Il truffacuori, L’appartamento spagnolo, Tutti i battiti del mio cuore) che sembra una versione francese e capace a recitare di Luca Argentero, più Bérénice Bejo (The Artist), appena premiata come migliore attrice all’ultimo Festival di Cannes per Le passé di Asghar Farhadi, e Frédéric Pierrot dalla super consigliata serie tv francese Les Revenants.
Bravi, bravissimi loro, piacevolissima e adorabilissima la pellicola, però il titolo italiano di questo Populaire per una volta è azzeccato: alla fine della visione, si rimane Tutti pazzi per Rose. E tutti pazzi per Déborah François.
(voto 6,5/10)
Recensione pubblicata anche su The Movie Shelter.