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venerdì 6 settembre 2013

DIE HARD – UN BUON FILM PER MORIRE



ESCLUSIVA DI PENSIERI CANNIBALI
Ecco la trascrizione della registrazione del brainstorming tra regista, sceneggiatori e produttori che ha portato alla realizzazione del nuovo capitolo di Die Hard


“Allora, signori e signore. Dobbiamo preparare un nuovo episodio della mitica saga di Die Hard!”
“Mitica? Seee, ‘na vorta!”
“Non fate subito gli ammazzacreatività!”
“Ah, perché, preparare un minestrone riscaldato adesso viene considerato un lavoro creativo?”
“No, però c’è da fare i $oldi.”
“Ok ok, comprendo, amigo. Solo che adesso cosa ci mettiamo ancora in questo nuovo originalissimo capitolo?”
“Io dico: mettiamoci la figlia di John McClane!”
“L’abbiamo già messa. Nel precedente film.”
“Ah già, quella sgnacchera di Mary Elizabeth Winstead. Beh, rimettiamocela di nuovo. Mi pare funzionasse piuttosto bene, no?”

SMS: "Ok, ritorno nella serie. Però ve lo dico subito: nemmeno 'sta volta ho intenzione di spogliarmi."

“Sì, però le facciamo fare una comparsata giusto all’inizio e alla fine. Per il resto c’è bisogno di una novità.”
“Uh, mi è appena uscita fuori un’idea rivoluzionaria: mettiamoci il figlio di John McClane!”
“Ammazza, che fantasia! Da dove t’è uscita fuori, questa idea? Dal buco del culo?”
“Io dico che può funzionare. Nel primo capitolo mi sembrava che fossero menzionati un figlio e una figlia e anche se non c’erano, John McClane può essersi sempre dato da fare in seguito e poi chissenefrega? Tanto chi si ricorda?”
“Andata. Mettiamo il figlio. E chi chiamiamo per interpretarlo?”
“Qualcuno dei ggiovani attori di Hollywood più lanciati.”
“Josh Hutcherson?”
“Nah, troppo piccoletto.”
“Ashton Kutcher?”
“Nah, troppo vecchio.”
“Aaron Taylor-Johnson?”
“Chiii?”
“Charlie Hunnam?”
“L’han prenotato già quelli di 50 sfumature di grigio.”
“Liam Hemsworth?”
“Ha appena fatto un superfloppone con Harrison Ford, meglio non rischiare.”
“Channing Tatum?”
“Nah, troppo caro, ormai.”
“Silenzio tutti!!! Io che sono il produttore e caccio fuori il grano dico di andare al risparmio e prendere Jai Courtney.”
“E chi diavolo sarebbe?”
“Non ne ho idea. So solo che ha fatto qualche apparizione in Spartacus e Jack Reacher, è un aspirante attore incapace come pochi ma mi è stato raccomandato da un amico potente, quindi prendiamo lui, fine della storia.”
“Qua a Hollywood ormai le cose funzionano come in Italia…”
“Vedo che hai capito.”

SMS: "Avete preso me? Ma voi siete scemi!"

“Problema figlio risolto. Adesso però serve anche una nuova location. Dove lo ambientiamo, questo film?”
“Bangkok? È pieno di donnine a pagamento, lì. Così ce la spassiamo alla grande durante la lavorazione.”
“Bella idea, ma no. Hanno già fatto Una notte da leoni 2 e poi se no dicono che a Hollywood i film li sforniamo tutti uguali.”
“Sia mai.”
“Dov’è che stanno i soldi, ora come ora?”
“In Russia!”
“E allora giriamolo in Russia.”
“Affare fatto.”
"Manca ancora qualcosa: cosa piace agli uomini?"
"Donne e moto."
"Bene. Infiliamo la scena di una tipa che si spoglia in moto."

SMS: "Счастливые, PORKS американцев?"

"Tu sei un genio! Adesso capisco perché ti pagano così tanto."
"Altre idee?"
“Figlio + Russia + gnocca in moto. Abbiamo già tre idee, sei stupido o cosa? Perché cercarne altre? Abbiamo sfornato pellicole anche solo con mezza idea. A volte manco mezza. Il pubblico si spaventa, quando ci sono troppe idee. Meglio metterci dentro qualche bello stereotipo sui russi, una storia esile che sa già di stravisto e che vede McClane & Son combattere i cattivoni russi che sono uno più cattivone dell’altro, qualche battuta old-school che non fa più ridere manco mio nonno, dosi abbondanti di patriottismo spiccio americano, una dose piccola di buoni sentimenti famigliari che pure quelli non possono mancare, una serie di colpi di scena prevedibili – volevo dire sconvolgenti –, Bruce Willis che fa il Bruce Willis e dice ancora una volta “Yippie kay-yay, figli di puttana!”, un sacco di esplosioni, botti, sparatorie rumorose per frastornare ben bene gli spettatori e fargli credere di aver assistito a un filmone et voilà, il sequel più telefonato e inutile dell’anno è fatto. Così come un nuovo successo è sfornato.”
“Speriamo.”
“E la qualità cinematografica del prodotto? Nessuno pensa alla qualità cinematografica?”
“Qualità? Cos’è, la qualità?”.

"Yippie kay-yay, figlio di puttana!"
"Oh papà, sei tu che te la sei sposata..."

Die Hard – Un buon giorno per morire
(USA 2013)
Titolo originale: A Good Day to Die Hard
Regia: John Moore
Sceneggiatura: Skip Woods
Cast: Bruce Willis, Jai Courtney, Sebastian Koch, Yuliya Snigir, Mary Elizabeth Winstead, Amaury Nolasco, Cole Hauser
Genere: mortale
Se ti piace guarda anche: tutti gli altri Die Hard
(voto 4--/10)


martedì 19 marzo 2013

BRUCE WILLIS DAY HARD

"Oh andiamo, Cannibal. Va bene che ti piacciono i coniglioni, ma che foto sei andato a ripescare?"

Il 19 marzo non è solo la Festa del Papà. Non è solo San Giuseppe. È anche il Bruce Willis Day.
Dopo aver celebrato Nicolas Cage e John Travolta, l’associazione di blogger cinematografici promossa da L. Ron Frank Manila, e costituita da alcuni adepti tra cui il sottoscritto, ha scelto di celebrare il Bruce, che proprio oggi compie 58 anni.
Ogni blogger che ha aderito a questa simpaticissima iniziativa s’è presa una delle sue pellicole da recensire. Prima di affrontare la mia prescelta, Trappola di cristallo, ecco la top 10 dei suoi lavori che amo di più.

Bruce Willis Top 10
10. Il quinto elemento
9. L’ultimo boyscout - Missione sopravvivere
8. Sin City
7. Planet Terror
6. La morte ti fa bella
5. Moonrise Kingdom
4. Il sesto senso
3. Unbreakable
2. L’esercito delle 12 scimmie
1. Pulp Fiction

Trappola di cristallo
(USA 1988)
Titolo originale: Die Hard
Regia: John McTiernan
Sceneggiatura: Jeb Stuart, Steven E. De Souza
Tratto dal romanzo: Nothing Lasts Forever di Roderick Thorp
Cast: Bruce Willis, Bonnie Bedelia, Alan Rickman, Reginald VelJohnson, Hart Bochner, Alexander Godunov, Jason Shigeta, Paul Gleason, William Atherton, De’voureaux White
Genere: action
Se ti piace guarda anche: tutti gli altri Die Hard

Il tempo è stato clemente con Bruce Willis, invecchiato splendidamente, anzi diventato sempre più fico. Meno clemente invece è stato con Die Hard.
Certi film dovrebbero rimanere tra i ricordi d’infanzia. Non andrebbero più rispolverati. Rischiano solo di perdere una parte dell’aura e della magia che li circondavano. Di solito è lì, tra le memorie personali, che li tengo. In occasione di questo Bruce Willis Day ho però voluto tirare fuori dalla soffitta una pellicola che non guardavo da una vita. Quanto mi fa sentire vecchio, usare l’espressione “da una vita”.
Trappola di cristallo è uno dei pochi action che mi sono piaciuti fin da bambino, e io non sono mai stato un patito del genere. È quindi grazie al ruolo di John McClane che Bruce Willis è diventato il mio solo e unico grande eroe action. Per questo ruolo e per la mancanza di concorrenza, visto che i vari Sly, Schwarzy, JCVD, Steven mezza Segal e compagnia brutta non li ho mai retti. A contribuire a rendere Bruce Willis uno dei miei idoli cinematografici personali ci hanno però pensato soprattutto pellicole più d’autore e lontane dall’action, come la doppietta con M. Night Shyamalan siglata da Il sesto senso e Unbreakable, o quel geniale capolavoro de L’esercito delle 12 scimmie. Senza dimenticare Pulp Fiction, in cui è riuscito a coniugare alla grande spirito action e cinema d’autore.
La carriera del Bruce è sempre stata divisa soprattutto tra queste due tendenze. Da una parte le pellicole d’azione che gli hanno regalato enormi soddisfazioni a livello commerciale e l’hanno reso un’icona cinematografica assoluta. Allo stesso tempo, l’hanno un po’ cristallizzato in una parte che negli ultimi tempi si sta rivelando ripetitiva e che l’hanno portato a girare vari filmetti come FBI: Protezione testimoni, Poliziotti fuori, Red o il recente inguardabile La fredda luce del giorno.
Dall’altra parte Bruce Willis si è segnalato invece come attore amato da grandi registi come Tarantino, Gilliam, Shyamalan, Rodriguez, Besson, Wes Anderson… Un mix non da poco che agli altri suoi colleghi action anni Ottanta non è mica riuscito.
Personalmente preferisco il Bruce d’Autore, quello che negli ultimi tempi come unica soddisfazione ci ha regalato la sua particina in Moonrise Kingdom, ma certo è che il Bruce versione action pure sa (sapeva?) spaccare i culi come pochi altri.

"Te gusta il mio petto villoso, motherfucker?"
Trappola di cristallo ne è la prima e più lampante dimostrazione, seguita da due sequel di buon livello, da un quarto piuttosto trascurabile e da un quinto uscito da poco che non ho ancora visto ma di cui non si dice un gran bene. Trappola di cristallo, o meglio Die Hard nel suo più efficace titolo originale, è un bignamino del perfetto film action anni ’80, molto anni ‘80. Un modello efficace per una serata disimpegnata che però adesso risulta parecchio superato. I terroristi cattivoni che agiscono per soldi ad esempio oggi non appaiono come dei personaggi intriganti, bensì risultano parecchio monodimensionali e stereotipati. L'11 settembre d'altra parte ha cambiato radicalmente non solo i controlli aeroportuali, ma anche il modo di rappresentare i terroristi su grande schermo. Le scene d’azione sono poi girate con professionalità dal mestierante John McTiernan eppure non fanno certo gridare al miracolo come un tempo, così come la situazione degli ostaggi negli ultimi 25 anni è stata talmente usata e abusata che la visione di Die Hard per forza di cosa con il passare del tempo ha perduto una buona fetta del suo fascino rude.

"Sorry Bruce, preferisco quello perfettamente depilato di Taylor Lautner."
A essere rimasto intatto per fortuna è il fascino del protagonista, il grande John McClane interpretato dall’eroe di giornata Bruce Willis. Lui, la sua strafottenza e le sue battute restano mitiche. Il personaggio non è monolitico come altri action heroes 80s e non solo 80s, bensì dimostra più sfaccettature, grazie al rapporto travagliato con la moglie e ai momenti più emotivi della pellicola, quelli in cui parla con il poliziotto di colore. Poliziotto di colore che tra l’altro è Reginald VelJohnson, il capo famiglia della sitcom 8 sotto un tetto, altro super cult della mia infanzia/prima adolescenza. Una vita fa. Quanto mi suona da vecchio pure questa espressione: “Una vita fa”.
La pellicola gioca con tutte le armi a disposizione del perfetto action movie, ma il suo punto di forza principale è appunto John McClane. Non credo di aver scoperto l’acqua calda dicendolo e allora, tanto per rendere questo post un post più utile, ecco una curiosità che non tutti sanno. Vabbè, i fan sfegatati di questa saga cinematografica probabilmente sì, gli altri forse no.
Da dove deriva l’espressione “Yippie ki-yay, figlio di puttana”, una delle battute più celebri nella storia dell’action e forse del cinema tutto?
Mentre parla con il capo dei terroristi, John McClane svela chi è il suo modello di ispirazione. Non John Wayne, Rambo o Marshall Dillon come suggerito dal terrorista, ma Roy Rogers.
Chi è Roy Rogers?
Roy Rogers è stato un attore simbolo del cinema western di una volta ed è anche stato un cantante country. Yippie ki-yay è un’espressione di giubilo e di felicità ed è il ritornello di un brano della tradizione folk americana, “Chisholm Trail”, interpretato tra gli altri proprio da Roy Rogers. Bruce Willis ha preso questa espressione, l'ha imbastardita e l'ha trasformata nel suo tormentone personale.
E poi non dite che con Pensieri Cannibali non si impara niente, motherfuckers!
(voto 7-/10)



Ecco tutti gli altri blogger che hanno partecipato al Bruce Willis Day

giovedì 14 febbraio 2013

NOI SIAMO CINEMA



I My Bloody Valentine hanno pubblicato un un disco dopo 22 anni di assenza dalle scene, in settimana ha nevicato come non nevicava da forse 100 anni (almeno secondo Studio Aperto), ci sono state le prime dimissioni di un Papa da 600 anni a questa parte, Spotify è finalmente arrivato in Italia...
Il mondo in questi giorni sta attraversando un periodo di profondi e radicali mutamenti, ma c’è qualcosa che non cambia mai, oltre a Sanremo: la rivalità tra me e Mr. Ford che torna ancora più forte anche questa settimana, con la nostra rubrica sulle uscite del weekend cinematografico.
Quali film vedremo arrivare nelle sale italiane a partire da oggi? Ecco tutte le novità, di cui diverse parecchio interessanti.

"Evvai, finalmente ho conosciuto qualcun altro che usa ancora la macchina
da scrivere come me: Ford, noi siamo infinito!"
Noi siamo infinito di Stephen Chbosky
Il consiglio di Cannibal: noi siamo infinito, Ford tu sei finito
Papa Ratzinger ha annunciato le sue dimissioni da pontefice. Forse ha saputo che ultimamente Padre Ford si è dedicato sempre di più alla religione e vuole lasciargli spazio?
Anche se così fosse, spero che la nostra rivalità possa continuare. In fondo, se Natzi, ehm Ratzi ha lasciato per dedicarsi all’attività di twittatore a tempo pieno, anche Papa Ford potrà tenere il suo blog, no?
Noi siamo infinito e un film che a noi, dove con noi per la prima e spero ultima volta nella mia vita intendo me & Ford, è piaciuto e pure parecchio. E a voi?
Film già inserito nella top 10 dei miei preferiti del 2012 e recensione cannibale coming very soon…
Il consiglio di Ford: Ford è infinito, il Cannibale un po’ meno.
Per la seconda settimana di seguito, e per l'ennesima volta quest'anno - ma cosa sta succedendo all'ordine delle cose? - giunge nelle sale un film che riesce nell'impresa di mettere d'accordo perfino il blasfemo Ford ed il Papa Boy Cannibale, una pellicola di formazione con uno sguardo sull'adolescenza e gli anni del liceo di una bellezza da brividi e disarmante. Inutile dire che questo è il film della settimana, e forse anche uno di quelli dell'anno.

Die Hard - Un buon giorno per morire di John Moore
Il consiglio di Cannibal: Die Ford, volevo dire… Dai Ford!
Sono secoli ormai che l’idolo Bruce Willis non azzecca più un action davvero degno di nota, forse dalle precedenti dimissioni di un Papa, e dubito che questo ennesimo remake possa cambiare la tendenza.
Il precedente Die Hard - Vivere o morire era anche guardabile, però era del tutto inutile e non aggiungeva nulla alle avventure di John McClane. Se in quello c’era la figlia, in questo nuovo (?) capitolo hanno tirato fuori il figlio di McClane. Certo che questi sceneggiatoroni di Hollywood ne hanno davvero tanta di fantasia.
Quasi quanta Ford: dopo Beasts of the Southern Wild, anche il suo prossimo header sarà dedicato a Zero Dark Thirty? ;)


"Ora ricordo perché ho accettato di girare questo film..."
Il consiglio di Ford: un buon giorno per il Cannibale per morire potrebbe essere quello di decidersi ad incontrare Ford di persona!
Ennesimo capitolo delle avventure dell'inossidabile McClane, che ormai pare effettivamente aver dato tutto quello che poteva al Cinema. Da queste parti, però, si vuole un gran bene sia a Bruce Willis che alla saga, quindi ce ne fregheremo bellamente e saremo in prima linea per goderci qualche sana esplosione nonchè sparatoria nonchè action movie in barba a tutti i Peppa Kid del mondo.
Ce n'è uno solo? E meno male! ;)




Promised Land di Gus Van Sant
Il consiglio di Cannibal: un bel film, promesso
Grazie. Per una volta grazie alla distribuzione italiana, per non aver tradotto il titolo di questo film con qualcosa che avrebbe potuto far affiorare inquietanti ramazzottiani ricordi…
Ho già visto questo film e devo dire che mi è piaciuto. Qualcuno lo potrà accusare di buonismo o altro, ma per me raccontare bene una bella storia non significa per forza buonismo. Certo, non aspettatevi un capolavoro di originalità o qualcosa di rivoluzionario, ma un solido film diretto dalla garanzia Gus Van Sant che unisce impegno con una buona dose di intrattenimento. Questo ve lo posso promettere.
"Che ti posso offrire da bere? E non dirmi un WhiteRussian che mi incazzo!"
Una cosa che non vi posso promettere è che io e Ford ci daremo battaglia su questo film. Anche se, considerati i suoi gusti mistico-spirituali degli ultimi tempi, il Ford Sant potrebbe arrivare persino a rinnegare Van Sant.
Recensione cannibale prossimamente.
Il consiglio di Ford: ve lo prometto, lo guardo e cerco di fare la guerra al Cannibale!
Il buon Gus, che mi pareva alla canna del gas dopo aver realizzato quella robetta radical chic tutta forma e niente sostanza di Paranoid Park potrebbe riscattarsi con un titolo che mi ricorda in qualche modo il buon Will Hunting - sarà per Matt Damon? -. Al Saloon non è ancora arrivato, ma vedremo di provvedere a breve in modo da contrastare la presenza in rete della recensione cannibalesca, che sarà come di consueto frutto dei deliri egomaniaci del mio antagonista.

"Ford non ha ancora guardato la nostra pellicola?"
"No, era troppo impegnato a vedersi tutti i film del suo idolo Ceccherini ahah!"
Blue Valentine di Derek Cianfrance
Il consiglio di Cannibal: Blue Ford
Davvero ironica la scelta di far uscire un film così disperato e così poco romantico proprio a San Valentino. Peccato solo che probabilmente non si è trattata di una scelta ironica…
I distributori nostrani hanno portato nel nostro Belpaese questo film con un ritardo fordiano di giusto qualche anno, ma se non altro può essere l’occasione buona per ripescare il lavoro dell’interessante regista Derek Cianfrance prima dell’uscita di Come un tuono (The Place Beyond the Pines), ancora con l’ottimo Ryan Gosling. Blue Valentine è una perfetta visione per un San Valentino alternativo, mentre se siete dei romanticoni smielati come Mr. Ford, è meglio se girate al largo.
La mia recensione, vecchia di ormai due anni ma non ancora andata a male, la potete recuperare qui.
Il consiglio di Ford: volete un San Valentino da incubo che vi permetta di liberarvi di una metà sconveniente? Scegliete un film consigliato dal Cannibale!
Tralasciando i consueti commenti a proposito della distribuzione italiana, devo ammettere che questo film ormai piuttosto datato non è mai riuscito ad incuriosirmi abbastanza da affrontarne la visione: può essere, però, che l'imminente uscita di The place beyond the pines possa farmi cambiare idea e mettermi nell'ottica di una doppietta dedicata a Cianfrance. Staremo a vedere. Nel frattempo, io salto a piè pari S. Valentino e continuo a consigliarvi di essere a breve tutti infinito.

"Ooh, finalmente potrò vantare una chioma come quella di Ford!"
Il principe abusivo di Alessandro Siani
Il consiglio di Cannibal: il film abusivo
Alessandro Siani non è che non lo sopporto. Non capisco quello che dice. Non so quindi dire se faccia ridere o meno, so solo che io non lo capisco.
Qui, oltre ad essere protagonista, esordice alla regia e naturalmente, per non farci mancare nulla, firma pure la sceneggiatura. Ho come l’impressione quindi che questo film… non lo capirò. Almeno so che visione recuperarmi quando vorrò davvero farmi del male. Altrimenti un’alternativa valida è sempre quella di guardare qualche pellicola caldamente consigliata da UaitRascian.
Il consiglio di Ford: dovrebbero essere abusivi i consigli di Principino Kid!
Trovo che Alessandro Siani sia uno dei fenomeni televisivi e cinematografici made in Terra dei cachi più sopravvalutati ed inutili degli ultimi anni. Dunque, quanto pensate possa interessarmi un film scritto, diretto ed interpretato da lui?
Avete indovinato.
Meno di un titolo consigliato da Peppa Kid.
E ho detto tutto.

"Papà, ma come, non mi riconosci? Sono il tuo Fordino!"
La mia mamma suona il rock di Massimo Ceccherini
Il consiglio di Cannibal: la mia mamma le suona al Ford
Come se Siani non fosse già abbastanza, ecco arrivare anche un film diretto e interpretato da un altro comico (?) nostrano, Massimo Ceccherini. Non ho visto i suoi filmoni precedenti, e non credo che vedrò nemmeno questa perla, che vanta nel cast Cristina Del Basso, la tettona del Grande Fratello. E se fa l’attrice lei, vuol dire che in Italia chiunque può fare qualsiasi cosa. Non so, a spararla grossa, a questo punto oserei dire che Ford potrebbe persino proporsi come autorevole blogger cinematografico!
Il consiglio di Ford: io le suonerei volentieri a Ceccherini. E non solo.
E' il momento di una confessione.
Il mio acerrimo nemico, il personaggio che più odio e trovo discutibile al mondo non è il Cannibale. Neppure Lars Von Trier. O Silvio Berlusconi. E' Massimo Ceccherini.
L'ho sempre, sempre, sempre detestato.
Non fa ridere, è brutto da vedere, mi pare sinceramente anche un coglione.
Guardate un pò a cosa mi portano certi film distribuiti.
A proposito, se lo andate a vedere vi pesto con le mie mani. E le bottiglie, ovviamente.

"Guai a chi vota per la Lega Ford."
Viva la libertà di Roberto Andò
Il consiglio di Cannibal: viva la libertà, abbasso Ford (troppo scontata questa, lo so, lo so)
Film su una campagna elettorale che per una volta dunque esce in maniera sensata nel momento giusto. Peccato solo che siamo già talmente spompati dalla campagna elettorale vera che non credo in molti vogliamo vederne una pure al cinema.
Viva comunque la libertà di scelta, che può portare qualcuno a sorbirsi questo film anziché un gioiellino assicurato come Noi siamo infinito, oppure a perdere tempo su WhiteRussian anziché su Pensieri Cannibali.
Il consiglio di Ford: ben venga la libertà. Quella di evitare certi film.
Come già ampiamente espresso la settimana scorsa, temo di averne le palle piene di elezioni politiche, presunti politici e presunti nani maledetti. A parte il momento in cui sarò solo con me stesso nella cabina per il voto, non voglio sentire nulla che riguardi lo scempio ed il teatrino che siamo costretti a sorbirci qui.
Soprattutto al Cinema.
Che se lo sciroppi il Cannibale, che tanto è abituato all'immondizia televisiva.

"E' da quando sono stato al cinema con Ford che ho questo sguardo."
Quattro notti di uno straniero di Fabrizio Ferraro
Il consiglio di Cannibal: meglio quattro notti con uno straniero, o possibilmente una straniera, che con Ford
Pellicola che puzza di radical-chicchismo lontano un miglio persino al mio naso.
Figuriamoci a quello di Ford…
Il consiglio di Ford: meglio quattro notti da straniero in vacanza, che qui in Italia con film come questi.
Pellicola che puzza di radical-chicchismo lontano un miglio al naso del Coniglione.
Figuratevi al mio.

Giochino della settimana: quale tra questi è Ford?
Notre-Dame De Paris di (regista non pervenuto)
Il consiglio di Cannibal: ma basta con ‘sti film sulla danza
Ormai ogni settimana escono regolamente non solo dei filmetti italiani distribuiti in 2 o 3 sale, non solo dei filmetti di animazione che persino Ford è in grado di creare al computer, ma pure dei filmetti sulla danza che credo/spero nessuno vada a vedere. Se volete assistere a un’opera teatrale, andate a teatro, no?
Il consiglio di Ford: non voglio vederli danzare.
Ma con tutte le buone cose che escono ai quattro angoli del globo, è possibile che qui si sia ridotti così male da proporre in sala spettacoli teatrali riciclati!?
Sapete cosa dice il vecchio Jack Burton in situazioni come questa?
Il vecchio Jack dice "basta, adesso".

"Hey yo, che stai scrivendo?"
"Scrivo "Resisti Cannibal". Poveretto, tutte le settimane deve sopportare Ford."
Vietato morire di Teo Takahashi
Il consiglio di Cannibal: oddio, a Ford non lo vieterei buahah
Documentario ambientato in un centro di recupero per tossicodipendenti.
Buone le intenzioni, lascio a voi il piacere o dispiacere di scoprire il risultato.
Io, sinceramente, c’ho meno voglia di vederlo di un film scritto, diretto e interpretato da Mr. James Ford con la partecipazione straordinaria di Alessandro Siani e Massimo Ceccherini.
Il consiglio di Ford: vietato vivere (chiusi in una stanza infestata da conigli giganti a Casale Monferrato).
E pensare che questa settimana era partita bene.
Ora mi sento così depresso che quasi quasi corro a guardarmi qualche film consigliato da Katniss Kid.
Che è tutto dire.

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