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giovedì 27 dicembre 2012

LA MEGLIO MUSICA 2012, ALBUM 40-31

Com’è stato il 2012 per quanto riguarda la musica? La tendenza è quella di dire: “Che schifo, non c’è niente di interessante in giro, era meglio l’anno scorso”. Questo tutti gli anni. In realtà di musica interessante in giro ne circola parecchio. Basta solo alzare le proprie antenne e sapersi sintonizzare sulle frequenze giuste.
Detto questo, il 2012 non è stato un anno del tutto fenomenale per quanto riguarda gli album. Tra ascolti sempre più randagi, singoli, EP, playlist, l’album sembra un’anima in pena alla ricerca di una sua nuova identità, come stesse cercando di ritrovare il suo posto all’interno del panorama musicale.
Di bei dischetti comunque se ne trovano ancora in giro. E questi sono i miei 40 preferiti dell’anno, a partire dalle posizioni dalla 40 alla 31.

40. fun. “Some Nights”
Genere: college pop
Provenienza: New York City, New York, USA
Se ti piace ascolta anche: Imagine Dragons, Vampire Weekend, Neon Trees, Janelle Monae
Pezzo cult: “We Are Young”
Il disco perfetto da ascoltare: per mettere su un Glee club
Consigliato: agli hipster



39. Metric “Synthetica”
Genere: indie pop syntetico
Provenienza: Toronto, Ontario, Canada
Se ti piace ascolta anche: Garbage, Yeah Yeah Yeahs, Emily Haines
Pezzo cult: “Youth Without Youth”
Il disco perfetto da ascoltare: prima della fine del mondo (che tanto non ci sarà, almeno non per ora, cari Maya)
Consigliato: a David Cronenberg



38. Raveonettes “Observator”
Genere: shoegaze
Provenienza: Copenhagen, Danimarca
Se ti piace ascolta anche: Dum Dum Girls, The Kills, My Bloody Valentine, The Pains of Being Pure at Heart
Pezzo cult: “She Owns the Streets”
Il disco perfetto da ascoltare: guardandosi le scarpe
Consigliato: a tutti i wallflower



37. Dirty Projectors “Swing Lo Magellan”
Genere: indie vocal pop
Provenienza: Brooklyn, New York City, USA
Se ti piace ascolta anche: Animal Collective, Grizzly Bear, St. Vincent
Pezzo cult: “Offspring Are Blank”
Il disco perfetto da ascoltare: per mettere su una vocal band
Consigliato: al tuo cuggino indie



36. Miike Snow “Happy to You”
Genere: feel good pop
Provenienza: Stoccolma, Svezia
Se ti piace ascolta anche: Totally Enormous Extinct Dinosaurs, Passion Pit, Delphic, Lykke Li
Pezzo cult: “Devil’s Work”
Il disco perfetto da ascoltare: per darti l’allegria
Consigliato: ai musoni



35. Cat Power “Sun”
Genere: micetta cantantessa
Provenienza: Atlanta, Georgia, USA
Se ti piace ascolta anche: Bat for Lashes, Fiona Apple, Feist, Charlotte Gainsbourg
Pezzo cult: “Ruin”
Il disco perfetto da ascoltare: la mattina al sorgere del sun
Consigliato: agli amanti dei gatti



34. Niki & the Dove “Instinct”
Genere: electro pop
Provenienza: Stoccolma, Svezia
Se ti piace ascolta anche: Charli XCX, Icona Pop, Lykke Li, Karin Park, Fever Ray
Pezzi cult: “Love to the Test”, “The Gentle Roar”
Il disco perfetto da ascoltare: per una vacanza nel profondo nord (intendo Svezia, Norvegia o Finlandia, non Bergamo Alta)
Consigliato: alle persone freddolose



33. El-P “Cancer for Cure”
Genere: hip hip, hip-hop
Provenienza: Brooklyn, New York City, USA
Se ti piace ascolta anche: P.O.S., Cage, Aesop Rock, Cannibal Ox, Prodigy
Pezzo cult: “Oh Hail No”
Il disco perfetto da ascoltare: nel ghetto
Consigliato: anche a quelli cui di solito non piace la musica rap



32. Cooly G “Playin’ Me”
Genere: dark dubstep
Provenienza: Brixton, Londra, UK
Se ti piace ascolta anche: AlunaGeorge, DJ Rashad, Brackles, Goldie, Massive Attack
Pezzo cult: “Landscapes”
Il disco perfetto da ascoltare: nell’hangover (post sbornia per i non anglofoni)
Consigliato: a chi vuole viaggiare da fermo



31. METZ “METZ”
Genere: alternative rock
Provenienza: Canada
Se ti piace ascolta anche: Nirvana, Sonic Youth, Cloud Nothings
Pezzi cult: “Wet Blanket”, “Knife in the Water”
Il disco perfetto da ascoltare: per pogare selvaggiamente
Consigliato a: chi rimpiange gli anni Novanta


mercoledì 5 settembre 2012

Music week: la compagnia degli indie

La Music Week va avanti su Pensieri Cannibali.
Monday: rock
Tuesday: pop
E oggi che è Wednesday, il giorno più impronunciabile della lingua inglese, cosa ci aspetta?
Un viaggio nei suoni indie, con le mini-recensioni di una manciata di dischetti recenti…

Cat Power “Sun”
È sorto il sole nella terra del potere gatto. Sono impazzito? Sì, quello è ovvio. Però non del tutto. Sto infatti parlando del nuovo album di Chan Marshall AKA Cat Power che, abbandonate le depressioni dei dischi del passato, qui si è data, almeno un pochino e comunque a modo suo, al pop. Con un album a tratti solare. Mica si chiama Sun a caso, no?
Carino, eh. Tutto molto carino. Ma io la preferivo quando faceva la micetta musona.
(voto 6+/10)



Winter is coming.
Dirty Projectors “Swing Lo Magellan”
Dopo lo splendido Bitte Orca , mi aspettavo di più dai Dirty Projectors. Non che abbiano fatto un disco malvagio, tutt’altro. È solo che probabilmente avevo aspettative troppo alte. E le aspettative sono delle carogne. O forse è solo che io sono incontentabile. Non ho detto incontinente, che avete capito? Ho detto incontentabile, contenti?
(voto 6,5/10)



"Troppo hipster?"
Yeasayer “Fragrant World”
Altra delusione, o se non altro altra mezza delusione. Pure gli Yeasayer arrivavano da un disco fenomenale o che almeno a me aveva gasato tantissimo come Odd Blood e qui proseguono sulla stessa direzione. Solo, con pezzi meno ispirati e un senso del divertimento parecchio inferiore, fatta eccezione della irresistibile “Reagan’s Skeleton”, quasi una remix cover version della mitica “Sweet Harmony”, pezzone anni ’90 firmato dagli one hit wonder The Beloved.
(voto 6,5/10)



Ariel Pink’s Haunted Graffiti “Mature Themes”
Il disco della maturità per Ariel Pink? Il titolo sembra suggerirlo. In realtà, la maturità sembra lontana, per fortuna, perché questo disco suona bello fresco come un esordio. A tratti mi ha ricordato i primi Blur, quelli del periodo Modern Life is Rubbish. E quando io paragono qualcuno ai Blur, significa che sto esprimendo il massimo complimento musicale possibile.
(voto 8/10)



2:54 “2:54”
Che ora è?
Per questa band sono sempre le 2:54 ed è un’ora in cui si suona una grande musica. Una musica dal forte sapore di Garbage. Non intendo di spazzatura, intendo dei Garbage la band. E pure questo in casa cannibale è uno dei più grandi apprezzamenti musicali e umani possibili.
(voto 7,5/10)



Cloud Nothings “Attack on Memory”
Capita, a volte, di imbattersi nel fantasma di Kurt Cobain. Prima di andare a dormire o quando si è mezzi ubriachi, magari. O magari mentre si ascolta qualche band. Mettiamolo comunque subito in chiaro: i Cloud Nothings non è che suonino revival grunge o provino a scimmiottare i Nirvana. No. Eppure nella loro offerta alternative rock c’è un’irruenza, un’urgenza espressiva che mi ha ricordato quella di Kurt. Tutto qua. Se vi sembra poco.
(voto 7,5/10)



Shrag “Canines”
Più che un disco, più che un gruppo, un viaggio nella macchina del tempo dritti fino ai primi anni Novanta, dritti nel garage di un’alternative band della provincia americana con appesi i poster dei Sonic Youth sulle pareti. Cosa che significa: fi-ga-ta!
(voto 6+/10)



"Non è che vado a letto con tutti,
solo con quelli della mia band..."

JJAMZ “Suicide Pact”
Gruppo sconosciuto che se un giorno o l’altro spopolerà io potrò fare quello troppo avanti, quello troppo hipster e dire: “Io ve li ho segnalati per primo, io!”. Una band che sa scrivere canzoni, belle canzoni, e questa è una cosa fondamentale. Un po’ pop, un po’ rock, un po’ indie, un po' sound da teen movie anni '90, un po’ anzi parecchio goduriosi. Il nome, JJAMZ, impronunciabile, quello invece fa un po’ schifo…
(voto 7+/10)



"Ma che cribbio di taglio di capelli ho?"
Cribs “In the Belly of the Brazen Bully”
Cribbio, che gruppo i Cribs. Non sono ancora riuscito a capire se mi piacciono o meno. E questo loro nuovo album non fa che aumentare l’indecisione. 18 brani per un disco solo sono troppi e allora diciamo che la metà dei pezzi è di mio gradimento e l’altra metà meno. Però non ho ancora capito se e quanto mi piacciano, ‘sti cribbio di Cribs.
(voto 6,5/10)

P.S. Ok, la smetto di usare la parola “cribbio”, che c’è solo un’altra persona al mondo che la utilizza. Mi consenta.



Walkmen “Heaven”
Altra band che non ho capito se mi piace o meno, però continua a suonare nel mio Walkmen. Cosa che dovrebbe suggerirmi qualcosa.
Cosa?
Che un pochino forse mi piacciono.
“A Cannibal piacciono i Walkmen! A Cannibal piacciono i Walkmen!”
Smettetela con i coretti scemi. Ho solo detto che mi piacciono un pochino e ho detto forse.
(voto 6+/10)



Guillemots “Hello Land”
Ha il sapore della meraviglia, a tratti, il nuovo album dei Guillemots. Atmosfere naturalistiche, melodie incantate, una manciata di canzoni meravigliose che sanno trascinare in un’altra terra. E allora: ciao terra.
(voto 7,5/10)



mercoledì 30 giugno 2010

flash, 30 giugno (Bjork, Paranormal Activity, vuvuzelas...)

Oggi niente partite, i Mondiali sono in pausa per un paio di giorni. Ommioddio, come fate a stare senza vuvuzelas, vi state chiedendo? Calma, tranquilli. Ci penso io (generosamente) a darvi la vostra razione di inquinamento acustico quotidiana con questo bel video Vuvuzelas vs. Il signore degli anelli!


Cambiando sport, due dei produttori electro più cool degli ultimi tempi, Martin Solveig e Bob Sinclair, si sfidano in una partita degna di Wimbledon


I Dirty Projectors hanno fatto un EP per beneficenza in collaborazione con... Bjork! Potete comprarlo QUI o ascoltarlo QUI


Lauren Pritchard è una cantante del Tennessee (spero di averlo scritto correct) da adorazione al primo ascolto. Sarà che mi ricorda, e molto, Fiona Apple. Segnatevi il suo nome, oppure non fatelo che tanto ci penserò io a ricordarvela.


QUI, se ve ne frega qualcosa dei Klaxons, potete ascoltare il loro nuovo singolo "Echoes". E sì, quella a sinistra è la copertina poco trash del loro nuovo imminente album "Surfing the Void".........

Paranormal Activity ve l'ha fatta fare addosso dalla paura?
No???
Beh, a me sì. E tra un po' arriva il seguito, che sarà quasi certamente una cagata e basta. Il trailer però promette bene

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