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giovedì 18 luglio 2013

EMMY AWARDS NOMINATIONS 2013




Sono uscite le nomination degli Emmy 2013, na nanna na na.
E come sono?
Sono come quelle degli Emmy 2012, pressapoco e, come sempre, sono discutibilissime. Alcune scelte sono condivisibili, altre meno, d’altra parte un po’ come per la formazione della Nazionale italiana del giuoco del pallone, ognuno ha le sue preferenze. Come per il calcio, lo stesso vale per le nomination dei grandi premi dello spettacolo.
In questo caso si tratta degli awards più prestigiosi della televisione americana.
L’elenco delle nominations è lunghissimo e, se proprio avete del tempo libero, per vedere la lista completa potete cliccare qui. Io mi limito a segnalarvi le categorie più importanti per quanto riguarda le serie e i film tv, tralasciando varietà, reality-show e altri programmi che interessano giusto agli americani e forse manco a loro.
Per quanto riguarda i telefilm, le novità sono ben poche: tra le nuove serie si segnala giusto House of Cards con Kevin Spacey, che va a giocarsi il titolo di miglior serie drama insieme agli ormai habituè Homeland, Mad Men, Game of Thrones, Breaking Bad e Downton Abbey. Calma piatta e conferme dei soliti nomi noti anche tra le comedy, dove con più coraggio si sarebbe potuto nominare New Girl, clamorosamente snobbata, che ha avuto un’ottima seconda stagione.
Bene tra le mini-serie American Horror Story: Asylum (ben 17 nomine in totale) e Top of the lake con la “mad woman” Elisabeth Moss, che ci mette un po’ a carburare però una visione se la merita tutta, e attenzione anche al film tv Behind the Candelabra con uno stellare Michael Douglas.
Tra gli attori, la novità anche in questo caso arriva da House of Cards con Kevin Spacey. Tra le attrici drama, il mio tifo va alla bravissima Vera Farmiga di Bates Motel e soprattutto a Kerry Washington di Scandal, mia nuova serie-droga; se la prima stagione era intrigante, la seconda è una bomba assoluta!
Di seguito vi beccate le nomine nelle categorie principali.

Miglior serie drama
Breaking Bad (Amc)
Downton Abbey (Itv)
Game Of Thrones (Hbo)
Homeland (Showtime)
House of Cards (Netflix)
Mad Men (Amc)

Miglior serie comedy
30 Rock (Nbc)
The Big Bang Theory (Cbs)
Girls (Hbo)
Louie (Fx)
Modern Family (Abc)
Veep (Hbo)

Miglior miniserie o film tv
American Horror Story: Asylum (Fx)
Behind the Candelabra (Hbo)
The Bible (History Channel)
Phil Spector (Hbo)
Political Animals (Usa Network)
Top of the lake (Sundance Channel)

Miglior attore protagonista di una serie drama
Hugh Bonneville, “Downton Abbey” (Itv)
Bryan Cranston, “Breaking Bad” (Amc)
Jeff Daniels, “The Newsroom” (Hbo)
Jon Hamm, “Mad Men” (Amc)
Damien Lewis, “Homeland” (Showtime)
Kevin Spacey, “House of Cards” (Netflix)

Miglior attrice protagonista di una serie drama
Connie Britton, “Nashville” (Abc)
Claire Danes, “Homeland” (Showtime)
Michelle Dockery, “Downton Abbey” (Itv)
Vera Farmiga, “Bates Motel” (A&E)
Elisabeth Moss, “Mad Men” (Amc)
Kerry Washington, “Scandal” (Abc)
Robin Wright, “House of Cards” (Netflix)

Miglior attore non protagonista di una serie drama
Aaron Paul – Breaking Bad
Peter Dinklage – Game Of Thrones
Jim Carter – Downton Abbey
Mandy Patinkin – Homeland
Jonathan Banks – Breaking Bad
Bobby Cannavale – Boardwalk Empire

Miglior attrice non protagonista di una serie drama
Anna Gunn – Breaking Bad
Maggie Smith – Downton Abbey
Emilia Clarke – Game of Thrones
Morena Baccarin – Homeland
Christina Hendricks – Mad Men
Christine Baranski – The Good Wife

Miglior attore protagonista di una serie comedy
Alec Baldwin, “30 Rock” (Nbc)
Jason Bateman, “Arrested Development” (Netflix)
Louis C.K., “Louie” (Fx)
Don Cheadle, “House of lies” (Showtime)
Matt LeBlanc, “Episodes” (Showtime)
Jim Parsons, “The Big Bang Theory” (Cbs)

Miglior attrice protagonista di una serie comedy
Laura Dern, “Enlightened” (Hbo)
Lena Dunham, “Girls” (Hbo)
Edie Falco, “Nurse Jackie” (Showtime)
Julia Louis-Dreyfus, “Veep” (Hbo)
Amy Poehler, “Parks and recreation” (Nbc)

Miglior attore non protagonista di una serie comedy
Adam Driver – Girls
Jesse Tyler Ferguson – Modern Family
Ed O’Neil – Modern Family
Ty Burrell – Modern Family
Bill Hader – Saturday Night Live
Tony Hale – Veep

Miglior attrice non protagonista di una serie comedy
Jane Lynch – Glee
Jane Krakowski – 30 Rock
Sofia Vergara – Modern Family
Merritt Wever – Nurse Jackie
Julie Bowen – Modern Family
Mayim Bialik – Big Bang Theory
Anna Chlumsky – Veep

Miglior guest star maschile in una serie comedy
Bob Newhart, The Big Bang Theory
Nathan Lane, Modern Family
Bobby Cannavale, Nurse Jackie
Louis C.K., Saturday Night Live
Justin Timberlake, Saturday Night Live
Will Forte, 30 Rock

Miglior guest star femminile di una serie comedy
Molly Shannon, Enlightened
Dot-Marie Jones, Glee
Melissa Leo, Louie
Melissa McCarthy, Saturday Night Live
Kristen Wiig, Saturday Night Live
Elaine Stritch, 30 Rock

Miglior guest star maschile di una serie drama
Nathan Lane, The Good Wife
Michael J. Fox, The Good Wife
Rupert Friend, Homeland
Robert Morse, Mad Men
Harry Hamlin, Mad Men
Dan Bucatinsky, Scandal

Miglior guest star femminile di una serie drama
Margo Martindale, The Americans
Diana Rigg, Game Of Thrones
Carrie Preston, The Good Wife
Linda Cardellini, Mad Men
Jane Fonda, The Newsroom
Joan Cusack, Shameless

Miglior attore protagonista in una miniserie o film tv
Benedict Cumberbatch – Parade’s End
Matt Damon – Behind The Candelabra
Michael Douglas – Behind The Candelabra
Toby Jones – The Girl
Al Pacino – Phil Spector

Miglior attrice protagonista in una miniserie o film tv
Lead Actress in a TV Miniseries or Movie
Jessica Lange – American Horror Story
Helen Mirren – Phil Spector
Laura Linney – The Big C
Elisabeth Moss – Top Of The Lake
Sigourney Weaver – Political Animals

Miglior attore non protagonista in una miniserie o film tv
James Cromwell, American Horror Story: Asylum
Zachary Quinto, American Horror Story: Asylum
Scott Bakula, Behind The Candelabra
John Benjamin, The Big C: Hereafter
Peter Mullan, Top Of The Lake

Miglior attrice non protagonista in una miniserie o film tv
Sarah Paulson, American Horror Story: Asylum
Imelda Staunton, The Girl
Ellen Burstyn, Political Animals
Charlotte Rampling, Restless
Alfre Woodard, Steel Magnolias

Miglior serie tv animata
Bob's Burgers
Kung Fu Panda: Legends Of Awesomeness
Regular Show
The Simpsons
South Park

lunedì 31 dicembre 2012

LE PEGGIO SERIE TV 2012

 
I premi non vanno soltanto ai migliori. Pure ai peggiori va fornito il sacrosanto diritto di riceverli. Non so se e quanto ne saranno contenti, però è una cosa che va fatta.
E così, dopo i Cannibal Telefilm Awards 2012 consegnati una manciata di giorni fa, oggi è il turno dei peggiori per quanto riguarda il mondo delle serie tv. È in questo simpatico modo che Pensieri Cannibali chiude l’annata e vi dà appuntamento al prossimo anno, cioè tra poche ore.
Ora mettetevi comodi, che lo show delle peggio serie tv abbia inizio.

THE SHORT GOODBYE (SERIE CHE MI MANCHERA' DI MENO)
1. Terra Nova
2. CSI: Miami
3. Ringer
4. Gossip Girl
5. One Tree Hill

I responsabili dei network americani spesso sono dei gran bastardi. Quando cancellano le nostre serie preferite, soprattutto. A volte però andrebbero benedetti perché fanno solo un favore all’umanità, sopprimendo talune serie. Tra quelle che non rivedremo mai più, una che di certo non rimpiangerò è certamente Terra Nova, ribattezzata in rete Terra Noia, o anche Terra Merda. Un vero e proprio orrore che per fortuna non è stato premiato dal pubblico americano. Altra nuova serie durata appena una stagione e di cui non sentirò la mancanza è poi Ringer. Nonostante la presenza di Sarah Michelle Gellar, per di più in un doppio ruolo!, è un soap thrillerino davvero pessimo che non meritava di andare avanti.
Tra le serie che vanno avanti da anni, forse da secoli, finalmente si sono decisi a chiudere CSI: Miami con Horatio, Cane d’un detective, che pare nessuno nel corso delle 10 stagioni abbia mai visto senza occhiali da sole sul volto.
Fine anche per due longevi teen drama: Gossip Girl, arrivato alla sesta stagione e in agonia già a partire dalla terza, e One Tree Hill; all’inizio era anche una valida serie, poi è diventata a partire della settima serie (con l’abbandono dei due personaggi migliori Lucas e Peyton) una trash soap della peggior specie.
Non mi mancheranno.



SERIE PEGGIO PEGGIORATA
1. Dexter
2. True Blood
3. Grey’s Anatomy
4. Glee
5. Misfits

Ecco ora un premio a quelle serie che, pur rimanendo guardabili, hanno visto calare sensibilmente la loro qualità. Il caso più esemplare è Dexter. Se i primi segnali di crisi si intravedevano già al quinto anno, con il sesto si sono palesati. Colpa principale della scarsa riuscita della stagione sembrava però imputabile (o forse Dexter gradirebbe dire amputabile) ai cattivoni di turno, Travis e il professor Gellar. Invece no. È proprio la qualità della serie a essere andata in malora e con il settimo ciclo di episodi hanno provato a introdurre un cattivo che non ha funzionato per nulla, hanno piazzato su la vicenda dello strip club gestito dai russi che ormai non si vede più manco nel peggior thrillerino di serie Z, più una storia sessuale come nella poco riuscita season 2, giusto per dare spazio a quella gnocca di Yvonne Strahovski. Non sapendo che altro fare, sono andati a rinvangare fuori persino idee dalla stagione 1, e poi hanno portato avanti la insostenibile storia dell’amore di Debra per il fratellastro…
Di True Blood e Grey’s Anatomy che dire? Ormai ogni limite del trash è stato superato e la nuova sfida è riuscire a fare ogni episodio di peggio. Riuscendoci.
Maluccio anche Glee, che nella quarta stagione ha provato a dare qualche segnale di vitalità inserendo qualche nuovo elemento, ma alla fine resta sempre ancora troppo legato ai “vecchi” personaggi, che però non funzionano più. Clamoroso è il caso di Sue Sylvester. Cosa diavolo le è successo? Irriconoscibile.
In calo poi anche i Misfits, che però ormai sono passati totalmente a dei nuovi personaggi e stanno cercando una strada nuova. Per ora, con risultati piuttosto deludenti.


HATE AWARD (PERSONAGGIO PIU’ ODIOSO)
1. Carl Grimes/Chandler Riggs (The Walking Dead)
2. Ellis Boyd/Jaime Cepero (Smash)
3. Ivy Dickens/Kaylee DeFer (Gossip Girl)
4. Henry Mills/Jared S. Gilmore (Once Upon a Time)
5. Chris Brody/Jackson Pace (Homeland)

Qual è il personaggio più insopportabile del piccolo schermo?
Pochi dubbi: il piccolo Carl di The Walking Dead. Un bimbetto capace solo di creare dei danni. Il mio appello continua a essere valido: zombie, ve ne prego, sistematelo una volta per tutte, al più presto!
Altri bimbiminkia odiosi sono poi il sempre insopportabilmente ottimista Henry di Once Upon a Time e il figlio cretino di Nicholas Brody in Homeland, Chris, per fortuna pochissimo presente.
Tragici poi Ellis di Smash, uno dei personaggi più inutili nella storia delle serie televisive, e Ivy di Gossip Girl, la meno sopportabile di una serie che di personaggi poco sopportabili nella sua vita ce ne ha regalati parecchi.


COPPIA CHE SHIPPO MENO
Ivy Dickens (Kaylee DeFer) + Rufus Humphrey (Gossip Girl)

Secondo premio per Ivy di Gossip Girl, questa volta insieme a Rufus, il padre di Dan: sono loro la coppia più improbabile e terribile del piccolo schermo. Almeno per quest’anno.



PREMIO SPECIALE: PERSONAGGIO PIU’ IMPROBABILE DELL’ANNO
Lucy Liu nei panni di Watson (Elementary)

Dopo la coppia più improbabile, un premio anche al personaggio più improbabile.
Lucy Liu nella serie Elementary veste i panni di… Watson. Quel Watson, l’amichetto e assistente di Sherlock Holmes. Cosa c’entra la sexy attrice orientale con il pacifico dottore inglese?
Un mistero a cui nemmeno Sherlock credo troverà mai una risposta.



PREMIO STANISLAVSKIJ CHIII? (PEGGIOR ATTORE)
1. Connor Jessup (Falling Skies)
2. Dave Annable (666 Park Avenue)
3. Barry Watson (Gossip Girl)
4. Brandon Routh (Partners)
5. Joseph Fiennes (American Horror Story Asylum)

Ci sono attori che hanno due espressioni, come Clint Eastwood, con o senza cappello. Ci sono attori che ne hanno solo una, ed è già qualcosa. Connor Jessup di Falling Skies non ne ha manco una. È del tutto privo di espressività. Al confronto, persino gli zombie di The Walking Dead sembrano vivi. Dietro allo sguardo vuoto del giovane attore di Falling Skies si posiziona Dave Annable, vera enigmatica presenza di 666 Park Avenue e poi ancora una nomina per Gossip Girl, questa volta grazie a Barry Watson, il figlio del Reverendo Camden di Settimo Cielo che si è e ci ha regalato un’ospitata nella teen serie. Una dimenticabile ospitata, specifichiamo. Quindi Brandon Routh che, dopo aver interpretato malissimo Superman e Dylan Dog, si è buttato sulla sitcom. E pure in questo caso l'ha fatto malissimo. Infine, il solito pessimo Joseph Fiennes, che sta infestando l’altrimenti ottimo American Horror Story Asylum con il personaggio più inutile dell’intera serie.


PREMIO CAGNA MALEDETTA (PEGGIOR ATTRICE)
1. Tracy Spiridakos (Revolution)
2. Zoey Deutch (Ringer)
3. Katie Cassidy (Arrow)
4. Kristin Kreuk (Beauty and the Beast)
5. Valentina Cervi (True Blood)

Attrice tv cagna dell’anno: primissimo posto per Tracy Spiridakos, la sosia di Fiammetta Cicogna cui è stato affidato il ruolo di protagonista principale di Revolution. Se la serie continua a non convincermi, una parte del (de)merito è anche sua. Alle sue spalle, altre due campionesse del recitar male: Zoey Deutch di Ringer e Katie Cassidy, la bella senz’anima e soprattutto senza espressioni facciali di Arrow. Menzione inoltre per Kristin Kreuk, inverosimile detective di Beauty and the Beast, e per l’italiana Valentina Cervi, che in True Blood sfoggia un accento maccheronico quasi alla Elisabetta Cagnalis.


NUOOO AWARD! (DELUSIONE DELL’ANNO)
1. Awake
2. Finale Desperate Housewives
3. Touch
4. Alcatraz
5. 666 Park Avenue

La serie più deludente dell’anno? Awake.
Annunciata come una versione telefilmica di Inception, come una visione visionaria, come un trip totale, in realtà si è rivelata ben presto una variante, nemmeno troppo fantasiosa, della solita serie crime procedural. Altre novità che non mi hanno convinto, ma proprio per nulla, sono Alcatraz, serie davvero modesta, 666 Park Avenue, partita in maniera promettente ma presto precipitata negli Inferi, e poi Touch, in cui per tutto il tempo, guardandolo, ho pensato: “Kiefer Sutherland, torna a fare 24, please!”.
Delusione poi il finale delle Desperate Housewives, che pure avevo smesso di seguire già da un pochino. Dopo 8 stagioni, è un’ingiustizia una conclusione del genere, gettata via in maniera così affrettata e... disperata.



MAH! AWARD (SERIE PIU’ SOPRAVVALUTATA)
1. Downton Abbey
2. Dexter
3. Person of Interest
4. The Good Wife
5. Fringe

Giusto per scatenare qualche polemica gratuita, ecco una serie di serie che considero seriamente sopravvalutate. Su tutte Downton Abbey. Un prodotto di qualità, però che palle. Ma chissenefrega delle vicende di questi nobili in costume e della loro servitù vissuti 100 anni fa?
Sopravvalutato pure Dexter, che ormai da un paio di stagioni vive unicamente di rendita sul suo passato. Di scarsissimo interesse mi sembrano poi Person of Interest e The Good Wife, che pure godono di un buon seguito, mentre Fringe è una serie super cult per alcuni, mentre io c’ho anche provato a farmelo piacere, ma continua a sembrarmi una versione sbiadita di X-Files. Sorry, Fringe fans.


PEGGIOR SERIE DELL'ANNO
1. Gossip Girl
2. Popland!
3. Ringer
4. Alcatraz
5. Revolution

Per chiudere in bellezza, ovvero in bruttezza, il premio alla peggior serie in assoluto del 2012. Nell'elenco non è presente Terra Nova, ma solo perché avevo smesso di seguirla già nel 2011. Per mia fortuna.
Il quinto posto allora va a Revolution. Serie che sta avendo un buon seguito di pubblico negli USA, ma a livello di recitazione è a livelli bassini (a parte un paio di attori come Elizabeth Mitchell e Giancarlo Esposito) e soprattutto a livello di sceneggiature è scopiazzata da altre serie come FlashForward, Terra Nova, Falling Skies, The Walking Dead e persino Lost. Un pasticciaccio prodotto dal discontinuo J.J. Abrams, che bissa alla quarta posizione con una sua altra produzione: la pompatissima e al primo episodio già spompatissima Alcatraz.
Terzo posto quindi per Ringer, scandalosa serie cui non è bastata neppure la presenza di Sarah Michelle Gellar per salvarsi.
In seconda posizione, la cosa più obbrobriosa vista quest'anno, Popland!, passata sugli schermi di Mtv quest'estate. Una soap colombiana talmente orrenda che non merita nemmeno l'onore della prima posizione.
E allora, al numero 1, una serie che per fortuna non rivedremo più, giacché dopo 6 tiratissime stagioni è giunta a conclusione: Gossip Girl.
Se le prime due stagioni non erano male, e alcuni personaggi come Chuck & Blair sembravano davvero fighi, a partire dalla season 3 il calo è stato progressivo e irreversibile. Fino a una stagione 6 che hanno tirato avanti giusto per raggiungere la parola fine e svelare il grande mistero della serie, ovvero l'identità di Gossip Girl.
Chi è Gossip Girl?
Io non ve lo dico. Se volete saperlo, dovete sopportare la mia stessa pena e scoprirlo da soli!
XOXO, Gossip Goi

domenica 18 dicembre 2011

Le meglio serie tv 2011: n. 40 - 31


Dopo le classifiche dei Man of the year e delle Cotte adolescenziali, continuano per la gioia di tutti (ehm, si spera) le liste cannibali. Adesso è il turno delle migliori serie tv dell’anno. In attesa di scoprire i Top 20, partiamo da lontano, mooolto lontano, e vediamo le posizioni dalla 40 alla 31…
Nel frattempo potete anche recuperare la CLASSIFICA 2010 e pure quella 2009

40. Dexter (stagione 6)
Genere: un serial killer per amico
In pillole: continuano un po’ stancamente le vicende del serial killer “buono” Dexter
Pregi: il personaggio di Brother Sam interpretato dal rapper-attore Mos Def era molto interessante, peccato non duri a lungo… Bene anche la fighetta bionda (interpretata da Brea Grant) che scatenava le uscite divertenti del grande Masuka, peccato pure lei la facciano uscire di scena troppo presto. Potenzialmente interessante il tema di Dexter VS. la Fede, purtroppo non sfruttato a dovere.
Difetti: Dexter ha compiuto il famigerato salto dello squalo? La storia incestuosa con Debra non se pò sentì e vedè, mentre gli sceneggiatori non sapendo che pesci pigliare reintroducono spiriti di personaggi scomparsi a caso (il fratello di Dex), ma soprattutto a non funzionare è il cattivone stagionale interpretato da un poco credibile Colin Hanks, il figlioletto di Tom Hanks, in compagnia del guru cattolico, il professor Gellar, insieme meno temibili di Cip & Ciop. Aridatece Trinity!!
Personaggio cult: Brother Sam (Mos Def)
(l’anno scorso Dexter era sesto)

39. Freaks! (stagione 1)
Genere: (anti)supereroi alla romana
In pillole: web-serie lanciata su YouTube che nonostante il basso budget si è rivelata una delle cose più interessanti prodotte dal panorama tv (anzi off-tv) italiano.
Pregi: un prodotto lanciato in maniera innovativa all’infuori dei soliti circuiti televisivi nostrani, una mini serie veloce e scattante che, nonostante il basso budget, riesce a essere per livello visivo e idee superiore alla gran parte delle altre più costose fiction e serie tv tricolori.
Difetti: un po’ di derivatività nei confronti dei modelli stranieri, in particolare Misfits e Heroes, però l’identità italiana e soprattutto romana riesce a renderlo personale a sufficienza.
Personaggio cult: Silvio (Claudio Di Biagio)
Leggi la mia RECENSIONE

38. Beaver Falls (stagione 1)
Genere: inglesi in America (vacanze edition)
In pillole: piacevole serie estiva made in Britain su tre scapestrati amici inglesi che vanno a lavorare in un campo estivo pieno di giovani ricchi e viziati americani.
Pregi: humour britannico very funny, la serie era perfetta per una leggera e rilassante visione estiva, ma può risultare un buon recupero anche ora per evadere (almeno mentalmente) dall’inverno.
Difetti: oltre ad essere presente una sana e goliardica atmosfera da campeggio estivo, vengono affrontate anche tematiche più pesanti, ma i personaggi nel corso degli episodi non hanno un’enorme evoluzione.
Personaggio cult: Barry (John Dagleish)
Leggi la mia RECENSIONE

37. Downton Abbey (stagione 1)
Genere: English classic
In pillole: le vicende di una famiglia di nobili ma anche della loro servitù all’interno di una prestigiosa tenuta britannica a inizio Novecento.
Pregi: i personaggi sono molto ben approfonditi, sia i riccastri nobili con la puzza sotto il naso che i loro schiavetti personali. Costumi, scenografie, ambientazioni sono realizzate in una maniera strabiliante e insieme agli ottimi dialoghi e a interpretazione di tipica classe british manderanno (e stanno già mandando) in brodo di giuggiole gli appassionati del genere.
Difetti: per chi non ama troppo il genere “in costume” (come il sottoscritto) può risultare a tratti un pochino noioso.
Personaggio cult: la snobbissima Violet (Maggie Smith)

36. Glee (stagioni 2/3)
Genere: musicarello
In pillole: con molti studenti ormai prossimi alla “maturità”, il Glee club cerca di conquistare le provinciali, regionali e nazionali di canto. Come se fosse la cosa più importante del mondo…
Pregi: una grande Quinn (Dianna Agron) che in versione punkettona in pink spacca, e funzionano le coppie gay, da una parte Kurt (Chris Colfer) e Blaine (Darren Criss), dall’altra Santana (Naya Rivera) e la sempre esilarante Brittany (Heather Morris). E poi qualche episodio valido ogni tanto lo tirano ancora fuori, come quello per il Superbowl. L’originalità distintiva degli esordi è però ormai un ricordo.
Difetti: diversi protagonisti sono o quasi scomparsi (vedi il prof. Schuester, ma non è che me ne lamenti troppo), oppure sembrano diventati la parodia di loro stessi, come Sue Sylvester, un tempo un personaggio enorme ed esilarante, adesso a mala pena una guest-star macchietta che compare ogni tanto. Le onnipresenti canzoni da musical poi io nun le reggae più!
Personaggio cult: Quinn (Dianna Agron)
(l’anno scorso Glee era decimo)

35. Bob’s Burgers (stagione 1)
Genere: famiglia stramba
In pillole: Bob gestisce un fast-food anti McDonald’s praticamente 24 ore su 24 con la sua particolare famiglia.
Pregi: possiede un umorismo particolare che non ti prende subito, ma quando ti prende, ti prende bene. E poi il personaggio della figlia pre-adolescente ossessionata dal sesso Tina è un mito.
Difetti: tra Simpson e Griffin non è certo la prima famiglia sconclusionata a cartoni animati del panorama tv, ma nonostante i modelli di riferimento pesanti riesce a smarcarsi con discreta personalità. Non tutti gli episodi però sono indimenticabili.
Personaggio cult: Tina
Leggi la mia RECENSIONE

34. Pan Am (stagione 1)
Genere: favolosi anni ‘60
In pillole: un gruppo di hostess della Pan Am alle prese con avventure di varia natura, sentimentali ma pure spionistiche, il tutto nella super cool cornice degli anni ’60.
Pregi: l’estetica dei 60s ha sempre un grande fascino, sebbene la serie non sia certo ai livelli di Mad Men. La varietà dei toni toccati, dalla commedia al drama alla spy-story, regala inoltre alle puntate una buona varietà e quindi non ci si annoia. Ottime, e pure parecchio affascinanti pure loro, le attrici protagoniste, da Christina Ricci a Kelli Garner, ma su tutte svetta la rivelazione Karine Vanasse, attrice franco-canadese di cui credo sentiremo parlare parecchio in futuro…
Difetti: la serie offre tanti spunti differenti, pure troppi, ma non riesce mai a decollare o a coinvolgere del tutto. Il potenziale c’è, manca però il passaggio dalla serie semplicemente carina alla serie davvero valida.
Personaggio cult: Colette (Karine Vanasse)

33. True Blood (stagione 4)
Genere: vampiri, licantropi, streghe, mutaforme fatine e chi più ne ha più ne metta
In pillole: continuano a incasinarsi sempre di più le vicende della ciuccellona Sookie e compagnia mostruosa assortita in quella tranquilla cittadina che risponde al rassicurante nome di Bon Temps.
Pregi: La sexy da morire (che battuta da vampiri!) Jessica/Deborah Ann Woll domina l’intera stagione, con un triangolo sentimentale tra il fidato boyfriend Hoyt e il farfallone Jason che ruba la scena ai protagonisti della serie. Con il suo essere combattuta tra la sua natura umana e gli istinti vampireschi è inoltre il personaggio più sfaccettato e complesso della stagione.
Difetti: avevamo lasciato Eric Northman come vampiro cazzuto e pericoloso, ce lo ritroviamo in questa stagione ammaestrato e in balia totale della sempre più irritante Sookie. Povero Eric: roba che al confronto persino Edward Cullen di Twilight sembra un vampiro coi controcoglioni! Gli sceneggiatori tirano poi fuori robe sempre più inverosimili, persino all’interno di un contesto fantasy, e tra apparizioni, possessioni e quant’altro la serie e pure gli spettatori (o almeno io) stanno un po’ perdendo la bussola. Manca solo una guest-star da parte di Harry Potter... Peccato perché la stagione, come avevo scritto nella mia RECENSIONE, era partita bene.
Personaggio cult: Jessica (Deborah Ann Woll)
(l'anno scorso True Blood era settimo)

32. The Booth (stagione unica)
Genere: one shot
In pillole: web-serie composta da un’unica stagione da 64 episodi da 2 minuti l’uno (in Italia trasmessa con 5 episodi da 20 minuti). Unica ambientazione: una classica tavola calda americana, in cui un misterioso uomo riceve i suoi “clienti”. Lui esaudisce i loro desideri se loro fanno qualcosa in cambio. Ma chi è quest’uomo? Satana? Dio? Un truffatore?
Pregi: idea geniale, una piccola chicca one-shot da buttare giù tutta d’un fiato o a piccole dosi.
Difetti: vicende troppo veloci e troppi personaggi presenti per potersi affezionare davvero a qualcuno di loro.
Personaggio cult: The Man (Xander Berkeley)
Leggi la mia RECENSIONE

31. Episodes (stagione 1)
Genere: inglesi in America
In pillole: un uomo e una donna inglesi, coppia nella vita ma anche nel lavoro, decidono di accettare di realizzare un adattamento americano della serie british di successo che hanno creato. Non l’avessero mai fatto…
Pregi: la serie unisce il meglio dello humour britannico con quello americano e inoltre ci mostra in maniera esilarante e spietata il mondo degli studi televisivi americani e di come le idee possano essere fatte a pezzi in nome del commercio. A ben guardare non siamo poi molto lontani dalle parti del nostro ottimo Boris…
Difetti: si cade in qualche stereotipo di troppo su come le serie vengano trattate dai produttori come carne da macello, ma alla fine è pur sempre una commedia e questi stereotipi probabilmente sono pure veri.
Personaggio cult: Matt LeBlanc nella parte di se stesso
Leggi la mia RECENSIONE
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