I giochi dei grandi
(USA, Canada 2004)
Titolo originale: We Don’t Live Here Anymore
Regia: John Curran
Sceneggiatura: Larry Gross
Tratto dai racconti: We Don’t Live Here Anymore e Adultery di Andre Dubus
Cast: Mark Ruffalo, Laura Dern, Peter Krause, Naomi Watts
Genere: infedele
Se ti piace guarda anche: Closer, Carnage, Eyes Wide Shut
“Hey, bimbo. A che gioco giochiamo, oggi?”
“Mah, non so. Giochiamo a I giochi dei grandi?”
“Uuh, sembra pericoloso! E come si fanno, questi giochi dei grandi?”
“Non ne sono del tutto sicuro, ma vedendo il film con quel titolo penso che lo scopo del gioco sia tradire il proprio marito o la propria moglie e vince chi scopa di più in giro.”
“Cosa vuol dire scopa? Intendi il gioco di carte, bimbo?”
“No, parlo di sesso.“
“Cos’è il sesso?”
“È quella cosa che serve ad avere i bambini quando le cicogne sono in sciopero.”
“I miei genitori dopo di me non hanno più avuto bambini. Vuol dire che non scopano più?”
“Non per forza. Significa solo che tu sei talmente un rompiballe che hanno deciso di non avere altri figli.”
“Han fatto bene. Così possono spendere i loro soldi per fare regali solo a me.”
“Ma i regali non li fanno i genitori. Li fa Babbo Natale. Lo sanno tutti!”
“Io non saprò cos’è il sesso, ma davvero tu credi ancora all’esistenza di Babbo Natale?”
“Babbo Natale esiste. L’ho visto. L’hanno scorso è entrato in casa mia di notte. Solo che non è vero che scende giù dal camino. Ha spaccato una finestra ed è entrato. A me ha lasciato un robot sotto l’albero. I miei genitori invece si sono lamentati perché è sparito il televisore LCD.”
“Sei sicuro che era Babbo Natale?”
“Certo che sì. Indossava un cappello rosso, aveva una lunga barba bianca e teneva in mano una pistola.”
“Babbo Natale a quanto mi risulta di solito non usa pistole…”
“Beh, quello ce l’aveva, ok? E comunque li facciamo o no, questi giochi dei grandi?”
“Va bene. Dai, inizia tu che sei esperto.”
“Ok. Io faccio Mark Ruffalo e tu fai Laura Dern.”
“Ma io sono un maschio. Lo so perché c’ho il pisellino. Non voglio fare Laura Dern.”
“Dai, fai Laura Dern. È la musa di David Lynch.”
“Ah, allora ok.”
“Bene. Noi due siamo sposati, solo che a me il matrimonio con te sta stretto perché tu sarai una bella donna e tutto però cominci a essere un po’ vecchiotta e pure scassapalle, quindi ho bisogno di un’amichetta più giovane e sexy, diciamo Naomi Watts. Naomi Watts che è pure lei una musa di David Lynch, lo sapevi?”
“Certo, bimbo. Ho 8 anni ma i film di Lynch li ho già visti tutti. Mi sono pure scaricato il suo ultimo album da iTunes. Non male, però mi aspettavo qualcosa in più.”
“Eh, lo so. Sono le delusioni della vita. Comunque io che sono Mark Ruffalo mi scopo Naomi Watts alle spalle di suo marito, che è anche il mio migliore amico e che è Peter Krause. Peter Krause se non lo sai è quello che ha fatto un sacco di serie tv, da Sports Night a Six Feet Under, da The Lost Room a Dirty Sexy Money e oggi è in Parenthood. Lo vedi e pensi che è un bravo attore e ti chiedi come mai al cinema non funziona e poi lo vedi in questo film e capisci che non funziona. Non so bene perché, però qui è del tutto inconsistente. Faccio bene, a farmi Naomi Watts alle sue spalle!”
“Okay, questo gioco sembra interessante. Ma io che sono Laura Dern cosa faccio? Niente? Sto a guardare la relazione clandestina di mio marito e basta?”
“All’inizio sì. Poi cominci a farti Peter Krause.”
“Uffa. Non hai detto che in questo film è una lagna?”
“Lo è, però per noia ti tocca fartelo comunque.”
“E va bene. E poi? Poi che succede?”
“In pratica niente. Il film parte bene, c’è un’atmosfera inquietante alla David Lynch trasportata all’interno di una storia di tradimenti e intrecci sentimentali tra Closer ed Eyes Wide Shut e in pratica ci sono i presupposti per un capolavoro, solo che la pellicola non decolla mai. Più che un capolavoro, finisce per diventare un cavolavoro. La vicenda non va da nessuna parte, i protagonisti sono chi più chi meno tutti parecchio odiosi e il modesto regista John Curran dimostra di non essere certo Lynch e a un certo punto non sa più che pesci pigliare.”
“Mi stai dicendo che questi giochi dei grandi fanno schifo?”
“Schifo no. Sono solo dei giochini che vorrebbero essere chissà quanto trasgressivi e invece risultano innocui persino per un bimbetto come me.”
“Va beh, ma allora perché mi hai fatto giocare a questi giochi?”
“Perché mi stai antipatico, ecco.”
“Allora non sei più mio amico. E Laura Dern per te non la faccio più.”
“Pazienza, tanto in quella parte non eri molto credibile.”
“E tu invece come Mark Ruffalo non vali niente. Non sembravi nemmeno Mark Ruffalo. Sembravi Nicolas Cage!”
“UEEEEEE’! Mamma, quel cattivone mi ha dato del Nicolas Cage! UEEEEE’!”
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"Ci guardiamo un film?"
"Sì, basta che non sia I giochi dei grandi." |