Visualizzazione post con etichetta e.t.. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta e.t.. Mostra tutti i post

domenica 23 giugno 2013

OTTANTA VOGLIA DI DREW BARRYMORE


Provate a cercare Anni Ottanta sull’enciclopedia. Perché dovreste utilizzare un’enciclopedia quando ormai esiste Wikipedia? Perché negli Anni Ottanta non esisteva Wikipedia e quindi fanculo Wikipedia.
In ogni caso, potreste trovare una definizione del genere:

Anni Ottanta: decennio che va dal 1980 al 1989, parte dall’omicidio di John Lennon e finisce con l’abbattimento del Muro di Berlino. Un decennio contrassegnato dallo yuppismo, dai paninari, dai capelli cotonati, dalla new-wave inglese e dall’hair trash metal americano, dai Duran Duran e dagli Spandau Ballet, da Madonna e Michael Jackson, da Cyndi Lauper e Billy Idol, da Heather Parisi e Lorella Cuccarini, da Ronald Reagan, Margaret Thatcher e Bettino Craxi, dalla rivoluzione della cultura hip-hop e della (s)cultura Fininvest, da Drive-In e Colpo grosso, dall’AIDS e da Chernobyl, dal Walkman e dall’Amiga, da Ritorno al futuro ed E.T, da Michael J. Fox e Drew Barrymore.

Quando si parla di Anni Ottanta, non si può prescindere da Drew Barrymore. Lei stessa si offenderebbe se non pensaste a lei. Credo non ci sia nessuno più attaccato a quel decennio di Drew. Andando a ripercorrere la sua filmografia si può intravedere un percorso parecchio omogeneo, pur con qualche eccezione, com’è possibile notare più spesso nelle carriere dei registi, di rado in quelle degli attori. A legare insieme molte pellicole del suo CV è il filo degli Eighties. Forse non poteva andare diversamente, per una che negli Anni Ottanta è cresciuta davanti alla macchina da presa.

1980, inizia il decennio e lei a 5 anni appena fa la sua prima apparizione in Stati di allucinazione di Ken Russell. Ma l’anno di grazia è il 1982. Mentre a qualche migliaia di chilometri di distanza nasceva un certo blogger Cannibal Kid, lei diventava la baby-celebrità per eccellenza del decennio grazie al suo ruolo in E.T. - L’extra-terrestre. Quello della baby-star è un lavoro difficile, che logora e a cui pochi sopravvivono. Almeno a livello di carriera. Ad esempio Henry Thomas, l’Elliott di E.T., chi l’ha più visto? Vogliamo poi parlare della fine che hanno fatto o stanno ancora facendo Macaulay Culkin o Lindsay Lohan? Fare la baby-star è davvero dura, come si può constatare anche nel film Indovina perché ti odio con Adam Sandler. Drew Barrymore è tra le poche che l’hanno sfangata.
"Un post tutto dedicato a me? Wooow!"
Dopo E.T., la nostra bimbominkia di giornata è stata la piccola protagonista dell’inquietante Fenomeni paranormali incontrollabili, horror cult (o scult?) Anni Ottanta, e ha continuato a essere la bimbetta più richiesta del decennio.

Uscita viva dagli anni Ottanta, sono arrivati i Novanta, il grunge, i Nirvana, la depressione, la droga e pure Drew Barrymore c’è finita dentro. Con tutti e due i piedi. Amica di Kurt Cobain e Courtney Love, Drew per Hollywood e non solo in quel periodo diventa una famigerata tossica, nonché una bad girl grazie alla sua partecipazione in filmetti come il thriller trash La mia peggiore amica. La sua carriera e la sua vita sembrano allo sbando, ma poi a salvarle la carriera, e forse anche la vita, arriva un horror che prende allegramente per i fondelli gli horror 80s. A firmarlo è lo stesso maestro degli horror 80s Wes Craven. Nonostante la sua scena in Scream possa essere vista come una metaforica uccisione degli Anni Ottanta, di cui la Barrymore è tra i simboli, bastano i pochi minuti iniziali della pellicola per riportare la sua stella alta in cielo. E poi…

Prima o poi me lo sposo
(USA 1998)
Titolo originale: The Wedding Singer
Regia: Frank Coraci
Sceneggiatura: Tim Herlihy
Cast: Adam Sandler, Drew Barrymore, Allen Covert, Christine Taylor, Matthew Glave, Ellen Albertini Dow, Angela Featherstone, Alexis Arquette, Steve Buscemi, Jon Lovitz, Billy Idol
Genere: 80s
Se ti piace guarda anche: Scrivimi una canzone, 50 volte il primo bacio, Mai stata baciata, Non per soldi… ma per amore, The Carrie Diaries, Take Me Home Tonight

Il film che darà una svolta vera e propria alla carriera di Drew Barrymore arriva un paio di anni dopo Scream, nel 1998, con Prima o poi me lo sposo. Più che un semplice film, più che una semplice (e ottima) commedia romantica, Prima o poi me lo sposo (solito pessimo titolo italiano che verrà scopiazzato pure da una commediola con Jennifer Lopez), è l’apoteosi degli Anni Ottanta. La pellicola, ambientata proprio in quel decennio, racconta di un Wedding Singer, un cantante squattrinato di matrimoni interpretato da Adam Sandler, e ogni inquadratura, ogni canzone, ogni singolo elemento grida “Ottanta!” a squarciagola.

"Sta buono, Mr. Ford, ce la faccio a difendermi da solo."
"Va bene, Billy Idol."
Ci sono degli abiti sgargianti che persino le protagoniste di Pretty Little Liars si vergognerebbero di indossare, ci sono le pettinature ancora più sgargianti, c’è Drew Barrymore che guida una sgargiante Chevrolet gialla, c’è una trama che ricalca le migliori romcom del decennio, c’è il villain della situazione che ovviamente è uno yuppie della peggior specie, c’è l’amica della protagonista Christine Taylor che propone i vari look di Madonna, il tastierista della band di Adam Sandler è la copia di Boy George, c’è una colonna sonora che comprende pezzi di Cure, Smiths, David Bowie, Bruce Springsteen, Cars, New Order, Thompson Twins, Dead or Alive, Musical Youth, Falco, Sugarhill Gang, Nena, Journey, Lionel Richie, Police, Kajagoogoo, Elvis Costello, Psychedelic Furs, A Flock of Seagulls, Spandau Ballet, Hall & Oates, B-52’s, Huey Lewis and the News, sui titoli di coda c’è “Video Killed the Radio Stars” rifatta dai Presidents of the United States of America e nella parte finale del film fa un cameo (idolesco) persino Billy Idol.
Se volete fare un tuffo in quel decennio, lasciate allora perdere l’enciclopedia e pure Wikipedia. Guardatevi questo film e avrete un bignamino esaustivo. Esistono ancora i bignami? Non lo so, ma negli anni ’80 erano un sacco popolari. Quasi quanto le polo Lacoste, il bomber, lo zainetto Invicta e le scarpe Timberland.
(voto 7/10)

"Certo che negli anni '80 e '90 ci vestivamo
peggio delle Pretty Little Liars!"
Tutto in Prima o poi me lo sposo è deliziosamente Anni Ottanta, al punto che si fa davvero fatica a credere sia stato girato nel 1998. E invece è così ed è da lì che è partito, poco a poco, il revival del decennio. Continuato sempre con la sponsorizzazione di Drew Barrymore.
La sua successiva pellicola, Mai stata baciata, racconta di una giornalista trentenne che per scrivere un articolo si infiltra al liceo e in questo modo rivivrà la sua passata adolescenza. Naturalmente anche qui all’insegna degli anni ’80 e delle note degli Smiths.
Una doppietta di ottime commedie sentimentali cui farà seguito il remake cinematografico delle Charlie’s Angels, star degli anni ’70 ma comunque popolari pure negli 80s, e soprattutto il capolavoro del revival Anni Ottanta, Donnie Darko, film fortemente voluto e prodotto, oltre che interpretato in un ruolo minore, dalla stessa Barrymore.

La fissa dell’attrice per quel scintillante decennio non è mica finita qui, che credete? I ragazzi della mia vita parte dagli anni ’60 ma tocca anche gli 80s, altrimenti non sarebbe una vera pellicola con la Barrymore, mentre in 50 volte il primo bacio la maggior parte delle canzoni in soundtrack sono cover di brani da indovinate un po’ quale decennio? Discorso analogo per quasi ogni altro film in cui Drew compare, come Amore a mille… miglia che, nonostante l’ambientazione contemporanea, è contraddistinta da un uso spettacolare di hit anni ’80 come “Take My Breath Away” dei Berlin.
Scrivimi una canzone poi è addirittura la storia di un ex popstar degli Anni Ottanta stile Wham!, e infine il gradevolissimo esordio alla regia dell’attrice Whip It è una commedia sportiva che sembra uscita proprio dagli… 80s, sì sì. Come avete fatto a indovinare?
Adesso però basta con questo post-spot anni Ottanta. Ora vado a mangiarmi un panozzo mentre mi guardo Deejay Television dopo essermi fatto una partita a Pac-Man ed essermi ascoltato il nuovo dei Frankie Goes to Hollywood. Libidine.

Post pubblicato anche su L'OraBlù, con il nuovo minimal poster nuziale a opera di C[h]erotto.


domenica 27 gennaio 2013

CANNIBAL KID VS. STEVEN SPIELBERG


"Ti prego Cannibal, ti prego: sii buono!"
Considerato il clamoroso successo del post dedicato alla carriera di Quentin Tarantino, che ha ottenuto ben 8 visite, mezzo like su Facebook, un cinguettio non su Twitter ma sul mio balcone da parte di un passerotto di passaggio e 2 commenti (di insulti), ho deciso di bissare con un nuovo post tutto dedicato a un regista, con cui però non ho lo stesso rapporto di idillio amoroso continuo. C’è addirittura chi è convinto che io lo odi profondamente, per via forse delle mie leggerissime critiche che gli ho inflitto negli ultimi tempi. Questo post allora, più che ripercorrere il suo percorso cinematografico, cercherà di mettere in chiaro la travagliata relazione che ho con lui.
Ma di chi sto parlando?
Di un regista di nicchia: Steven Spielberg.
Ecco la mia esperienza con i suoi film, in attesa della recensione di Lincoln in arrivo nei prossimi giorni…

Firelight (1964)
Il primo lungometraggio di Dawson Leery Steven Spielberg, scritto e diretto quando aveva appena 17 anni e realizzato con un budget modestissimo. Non l’ho visto, ma lì sì che doveva essere coraggioso e sperimentale. Non come nei suoi ultimi scontatissimi film…

Duel (1971)
Geniale. Questo è uno dei rari casi in cui mi sento di definire un film di Spielberg davvero geniale. Dov’è finito adesso, quello spirito avventuroso di filmare? Dove l’hai cacciato, Steven? Eh? Eh? Eh?
Curiosità che gli Spielberg fan (ma esistono ancora?) sapranno già, tutti gli altri magari no: questa pellicola è nata come film per la tv ed è stata successivamente allungata con nuove scene per raggiungere la durata di 90 minuti ed essere proposta anche nei cinema.
Curiosità e cavolate a parte, una regia strepitosa per un film costruito con pochi mezzi ma dalla tensione unica. Bravo giovane Spielberg.
(8/10)

"Aiuto, c'è un camion che mi insegue!"

"Mo' fermati, che sono la Serena Grandi. Volevo solo fare un po' all'amore..."

Sugarland Express (1974)
Non l’ho visto. E, ad essere sincero, non ero nemmeno a conoscenza dell’esistenza di questo film. Credo che continuerò la mia vita anche senza vederlo.

Lo squalo (1975)
Grazie a questo film, ogni volta che vado a fare il bagno in mare un brivido mi assale. Anche se sono nel mar ligure e so che è più probabile incontrare E.T. che non vedere una pinna nera avvicinarsi.
(voto 7,5/10)

"Gli squali erano difficili da conquistare, per questo sono passato ai cavalli..."

Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977)
Film visto tanto tempo fa, ne ho un ricordo molto vago. Ciò che rimembro è che mi aspettavo un film stile E.T., invece questa era una cosa diversa. Ai tempi mi aveva abbastanza annoiato e deluso, ma forse dovrei riprenderlo…
(voto 6,5/10)

1941: allarme a Hollywood (1979)
Spielberg alle prese con una pellicola comica?
L’idea mi fa più paura che altro, comunque non l’ho visto.

I predatori dell’arca perduta (1981), Indiana Jones e il tempio maledetto (1984), Indiana Jones e l’ultima crociata (1989)
Non sono un fan di Indiana Jones. Proprio no. Lo so che tutti voi o quasi là fuori lo venerate, però a me non ha mai detto molto. Riconosco in ogni caso che è una trilogia importante, fondamentale per il genere avventuroso, ma sono sempre stato decisamente immune al fascino del Dottor Jones.
(voto 6+/10 alla trilogia nel complesso)

"Tanto sforzo per 'sta supposta?"

Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (2008)
Da buon anti-Indiana, questo me lo sono risparmiato.
Ma da quel che ho sentito in giro non credo di essermi perso una meraviglia cinematografica…

E.T. - L’extra-terrestre (1982)
Il sommo Capolavoro di Steven Spielberg. Checché se ne dica, questo è stato, è e sarà sempre il suo film più rappresentativo. Nel bene come nel male, Steven Spielberg è questo film.
E la scena delle biciclette che si sollevano in volo è il Cinema. Punto e basta.
(voto 9,5/10)

"Steven? Cosa stai facendo lì dietro al mio culetto?"
"Tranquillo, E.T., io sarò sempre qui."
"Ohi ohi!"

Il colore viola (1985)
Ricordo di averlo visto con la scuola. E a me i film che mi obbligavano a vedere stavano già sulle balle a priori. Questo però ricordo che mi era piaciuto. Non il primo film sul razzismo girato da Spielberg, già E.T. in fondo lo era, ma una bella storia raccontata con mano sapiente.
(voto 7/10)

"Questa lettera d'amore di Cannibal a Spielberg è davvero emozionante."
"Ma guarda che l'ha scritta per Jessica Chastain."
"Ah, ecco spiegate alcune cosette..."

L’impero del sole (1987)
Pure di questo ne ho solo un vago ricordo lontano. Un ricordo piacevole, visto che è il film che ha lanciato un allora giovanissimissimissimo Christian Bale, destinato più in là (soprattutto grazie ad American Psycho) a diventare uno dei miei attori preferiti.
(voto 6+/10)

"Steven, non rompere! Guarda che da grande torno
a cercarti in versione Patrick Bateman..."
Always - Per sempre (1989)
Questo non l’ho mica visto. Oh, Steven, non sei mai stato tra i miei preferiti, quindi non è che sono andato a recuperarmi tutti i tuoi films…

Hook - Capitan Uncino (1991)
Un piccolo cult cannibale. Uno di quei film che non saranno dei capolavori, ma uno di quelli con cui sono cresciuto (o meglio non-cresciuto e rimasto sempre un Peter Pan) e che, se capita, rivedo ancora con grande piacere. Tutta la magia del Cinema per i più piccoli, ma non solo, in una rilettura e continuazione fantasiosa delle avventure di Peter Pan. Sarà anche colpa di questo film se adoro una serie come Once Upon a Time al di là dei suoi effettivi meriti?
(voto 8,5/10)

La prima foto ufficiale del blogger Mr. Ford insieme a suo figlio.
In esclusiva solo su Pensieri Cannibali.

Jurassic Park (1993)
Avevo 11 anni quando è uscito e intorno a questo film si era creato un hype mediatico come non avevo mai visto prima. Tv, riviste e compagni di scuola mi avevano fatto una testa tanta con ‘sto film, che la curiosità di vederlo aveva quindi raggiunto livelli altissimi. Quando finalmente sono riuscito a metterci gli occhi sopra, mi sono ritrovato davanti a un’avventura sì fantastica, sì strabiliante per gli effetti speciali, però visto tutto l’hype mi aspettavo sinceramente qualcosa di più grandioso.
Una delle prime (mezze) delusioni cinematografiche della mia vita. Grazie, Spielberg!
(voto 6,5/10)

"Steven, il tuo cagnolino è meno affettuoso di come lo descrivevi.
Non stupirti se poi la prossima volta declino gentilmente il tuo invito a cena..."

Il mondo perduto - Jurassic Park (1997)
Steven, questo ce lo potevi anche risparmiare.
(voto 5-/10)

Schindler’s List (1993)
Film fiume visto senza pause (credo nemmeno per fare la pipì) durante la Giornata della Memoria di diversi anni fa. Un’esperienza intensa come poche altre, ma in cui non credo avrei la forza di riuscire a immergermi di nuovo. Un film di quelli da conservare nella Memoria, appunto, però non il genere di film da vedere e rivedere. Troppo doloroso. Come Amour.
Per la prima e unica volta ho persino apprezzato un’interpretazione di Liam Neeson (anche se sono convinto che con un altro attore il film sarebbe stato ancora meglio) e la prima ma non unica (l’altra sarà in Strange Days) volta un’interpretazione di Ralph Fiennes.
(voto 8,5/10)

"Che avete da criticare? Mai visto un cappotto rosso?
Per di più Dolce & Gabbana mi hanno detto che lo indosso in maniera di-vi-na."

Amistad (1997)
Celo celo, questo mi manca.

Salvate il soldato Ryan (1998)
Grande la scena dello sbarco in Normandia, in cui molti registi hanno preso attentamente appunti, il resto del film soffre invece di qualche momento di noia. Yaaawn. Come al solito Spielberg ci racconta una storiona bella, di quelle che colpiscono al cuore, e come al solito ce la racconta con qualche eccesso di retorica di troppo. Ottimo film ma, sullo stesso campo di guerra della Seconda Guerra Mondiale, io in quello stesso anno ho apprezzato e amato molto di più La sottile linea rossa di Terrence Malick. E pensare che l’Oscar di miglior film tra i due bellicosi litiganti se l’è portato a casa il modestissimo Shakespeare in Love…
Complimenti all’Academy.
(voto 7,5/10)

"Raga, il prossimo anno si va in spiaggia a Riccione. Tutti d'accordo?"

A.I. intelligenza artificiale (2001)
Il film che doveva realizzare Stanley Kubrick e che invece rimarrà per sempre tra i suoi progetti incompiuti. A girarlo ci ha pensato allora il suo buon amico Steven Spielberg. Due registi che hanno fatto la storia del cinema (parlo al passato perché uno ci ha lasciati fisicamente, l’altro potrebbe averlo fatto cinematograficamente), ma che più differenti non riesco a immaginare. Uno troppo cerebrale per capire che si può star bene senza complicare il pane, ci si spalma sopra un bel giretto di parole vuote ma doppiate. Scusate, è partita una citazione di Bersani (non Pierluigi) in automatico.
Volevo dire che uno è molto cerebrale, l’altro è più nazional-popolare. Due modi diversi di intendere il cinema, entrambi rispettabili, anche se certo la classe e la genialità di Kubrick il caro Spielberg se le può giusto sognare, così come Stanley gli incassi realizzati dai film più celebri di Steven li ha potuti vedere lontani come le astronavi fluttuanti di 2001: Odissea nello spazio.
L’A.I. che aveva in mente Kubrick sarebbe stata quindi tutt’altra roba, quello che invece Spielberg ha tirato fuori è un Pinocchio futuristico, non perfetto a causa di alcune classiche spielbergate e scene evitabili, però anche con varie parti affascinanti e commoventi. Molto. Lo ammetto: se vedo ‘sto film piango come una fontanella. Il finale è una delle cose più strazianti mai create da intelligenza umana e/o artificiale.
(voto 8+/10)

"Vedo la gente morta!
E mi sa che tra poco vedrò pure me stesso..."

Minority Report (2002)
Il giusto mix di azione, fantascienza e sentimenti. Uno dei migliori film sci-fi degli anni Zero.
(voto 8/10)

"Sposta questo, sposta quell'altro e in un paio di mosse
Pensieri Cannibali è sparito dalla rete. Contento, Steven?"

Prova a prendermi (2002)
Film alieno all’interno della produzione spielberghiana. Un vero E.T. per lui, una commedia per noi. Una pellicola stilosa, brillante, vivace, persino sexy come nessun’altra tra quelle che ho visto firmate dal regista. Scatenato Leonardo DiCaprio, molto meno il solito insopportabile Tom Hanks.
Film super 60s cool.
(voto 7,5/10)

"Fabrizio Corona, chi?"

The Terminal (2004)
È strano questo film. Nella prima parte l’ho detestato, come faccio di solito con i film con Tom Hanks. A sorpresa però nella seconda parte mi sono invece preso bene e mi è persino piaciucchiato. Davvero strano, questo film.
(voto 7/10)

"Mi spiace signore, ma il sito Pensieri Cannibali mi prega di non farla
entrare nel nostro paese e soprattutto di non farla recitare in nessun film."

La guerra dei mondi (2005)
Adoro questo film, forse uno dei più criticati e sottovalutati di Spielberg. Fantascienza vecchio stile, qualche bella scena fracassona, ma anche un rapporto padre-figli classico eppure emozionante. Certo, Dakota Fanning è una bimbominkia odiosa a livelli impressionanti, però nel complesso è un’avventurona super godibile e super spettacolare. L’ultimo Spielberg che ho amato. Era il 2005, non è passato nemmeno troppo tempo. Chissà, magari il rapporto tra noi potrebbe ritornare sereno, in futuro. Anche se la vedo dura…
Le cose potrebbero cambiare se il registone americano tornasse a fare un nuovo film di fantascienza che, da quanto ho capito con questa rapida escursione nel suo cinema, è il genere in cui lo preferisco. Potrebbe capitare presto, con il suo prossimo vociferato progetto Robopocalypse. Anche se il titolo mi spaventa alquanto.
(voto 8/10)

"Ma perché tutti credono che io sia la figlia di Margherita Buy?
Solo perché sono nevrotica? Eh? Eh? Solo per questo? Eh? Eh? Eh?"

Munich (2005)
Questo non l’ho visto. Mea culpa, Steven.

Le avventure di Tintin: Il segreto dell’Unicorno (2011)
Ci ho provato, a vederlo. Dopo 10 minuti ho sventolato bandiera bianca, domandandomi: “Ma cosa diavolo sto guardando?”.

"Steven, ho finalmente scovato Casale Monferrato sulla mappa.
Andiamo a dare una bella mano di botte al Cannibale!"

War Horse (2011)
Questo film l’ho già macellato in abbondanza. Stucchevole e classicheggiante fino all’esasperazione, con momenti ridicoli e un buonismo di fondo esagerato persino per Spielberg. Teribbile.
(voto 0/10)

Steven Spielberg e il cavallo Joey paparazzati in un momento d'intimità
durante un recente appuntamento romantico.
In esclusiva solo su Pensieri Cannibali.

Caro Steven, vedi che non ti ho trattato nemmeno troppo male?
Io e te ci rivediamo comunque presto, molto presto, con la recensione di Lincoln…

sabato 11 agosto 2012

L’infanzia sta finendo





Se ne sono andati vicini vicini due uomini che hanno contribuito a creare l’immaginario fanciullesco. Mio, nostro, vostro, un po’ di tutti.

Carlo Rambaldi, maestro degli effetti speciali e paparino di E.T., e Mel Stuart, il regista di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, original version degli anni ’70.
Parafrasando E.T., le loro creazioni rimarranno sempre qui.


Carlo Rambaldi (1925 – 2012)




Mel Stuart (1928 – 2012)

giovedì 30 giugno 2011

IL FAVOLOSO MONDO DI CANNIBAL KID

Un gruppo di bambini osserva Mr. James Ford.
Purtroppo non è sopravvissuto alla dura battaglia con Cannibal Kid...
Ciao bambine e bambini, benvenuti nel favoloso, fantastico, incantato mondo di Cannibal Kid. Venite a farvi un giro in a world of pure imagination tra macchine del tempo strafighe, conigli parlanti strafatti, viaggi spaziali sotto acidi, nerd che vengono nominati “L’eletto”, alieni che vogliono telefonare a casa senza aver prima attivato la tariffa You & Mars di Vodafone…
Benvenuti in un mondo dove tutto è possibile, persino che gentaccia come Mr. James Ford abbia il diritto di parola. Perché fino a che sarete qui, non ci sono limiti e state tranquilli perché con me sarete al sicuro, lontani dalla cura Ludovico fatta dai noiosi e inguardabili film che Ford cercherà di costringervi a vedere, come quelli della sua lista di ieri.
E ora divertitevi con le mie visioni, oppure schifatele. Allacciatevi le cinture, oppure no: insomma, fate quello che volete. Nel mondo cannibale non c’è nessuno come il mio rivale che cercherà di dirvi quali sono i film più importanti, i Capolavori imprescindibili da sfoggiare per sembrare più colti e preparati in Storia del Cinema. Qui ci sono solo i miei film fantastici/fantascientifici preferiti.
Godeteveli. Oppure no.
Insomma, fate quel ca**o che vi pare!
Cannibal Kid

Una lista cannibale senza Donnie Darko? Vabbé la fantascienza, però non scherziamo!
"Proiettano ancora i lunghissimi film di Ford? Allora ci facciamo
un pisolino, in attesa di quelli molto più esaltanti di Cannibal Kid"
1. Donnie Darko (2001) di Richard Kelly
Cannibal Kid Incanto. Sogno ad occhi aperti. Il mio immaginario di piccolo kid cresciuto negli anni ’80 fatto di viaggi nel tempo con la DeLorean e di pellicole spielberghiane rielaborato attraverso un incubo lynchiano, con un tocco fumettistico e un sano umorismo che va a prendere di mira persino i Puffi! Il tutto condito da una colonna sonora da favola tra Echo & the Bunnymen, Tears for Fears, The Church, Duran Duran e Joy Division.
Richard Kelly all’esordio è riuscito a fondere tutto questo in una pellicola fatta più di idee che di soldi, costruendo il cult cannibale per eccellenza. Adoro ogni fotogramma di questo film dal primo all’ultimo istante.
E sapendo già le bestemmie che sputerà fuori Ford contro questo film, dimenticando che ha influenzato pesantemente molte pellicole e serie tv dell’ultimo decennio (Lost e Misfits in primis) e che io ignorerò bendandomi gli occhi, gli dico solo: a morte Nonno Morte!
Mr. James Ford JF Questo era un film più che telefonato, per le tue liste. La sua assenza sarebbe stata davvero fantascienza, un pò come se dalle mie parti non facesse capolino Clint, quindi non mi ha neppure troppo irritato vedere questo nome in cima alla tua lista.
Tutto sommato, ho sempre considerato Donnie Darko discreto, un filmetto ben costruito ma, soprattutto e prima di ogni altra cosa, clamorosamente e genialmente proposto al pubblico, quello sì plagiato da una cura Ludovico fatta di classifiche mai sentite prima, pareri entusiastici e chi più ne ha, più ne metta.
Ma è giusto che il buon coniglio mannaro Donnie resti al suo posto, che è quello dei film per adolescenti in fase di ribellione che credono di essere tanto fighi e alternativi. Un pò come Cannibale. Da qui a considerarlo un Capolavoro, passano davvero le bestemmie grosse.
CK C’è chi crede di essere figo e alternativo, e chi invidia chi crede di essere figo e alternativo. Chi è messo peggio?
Comunque vedo che sul film hai ben poco da dire, visto che è stupendo, e ti limiti a parlare delle strategie promozionali. Ma se tra l’uscita americana nel 2001 a quella italiana nel 2004 è diventato un cult non è per un marketing mediatico pagato miliardi stile Avatar, ma è solo perché anche in questo caso Donnie è stato un precursore, essendo stato il primo fenomeno cinematografico lanciato grazie al passaparola spontaneo del pubblico su Internet. Donnie è troppo avanti, tu Ford sei troppo indietro.
JF Sul film ho detto tutto quello che dovevo dire. E' un giocattolino carino, ma inizia e finisce lì dove lo si trova. Quanto poi alla sua presunta importanza storica, me ne lavo bellamente le mani: anche Blair Witch Project è stato il precursore di un fenomeno, ma è un film di merda e tale resta. Così Donnie: un filmetto discreto che resta un vago ricordo.
CK La differenza fondamentale è che se Blair Witch Project ha generato solo robaccia, Donnie è stata un’influenza importante per gli sceneggiatori di serie che anche tu ami…
JF Amo le serie di cui parli, ma certo non Donnie, che resta solo un buon passatempo.


"Pronto, McFord? C'è nessuno in casa?"
2. Ritorno al futuro (1985) di Robert Zemeckis
CK Il cult supremo della mia infanzia/prima adolescenza. Marty McFly idolo assoluto nonché modello esistenziale. Una serie di frasi entrate nel mio linguaggio comune (sebbene magari non capiti proprio tutti i giorni di pronunciarle) come: “Hey tu Ford, levale le mani di dosso!” e “Ford? Dove stiamo andando non c’è bisogno di Ford…”
Al contrario dei noiosissimi film di Ford che guardi una volta nella vita e poi mai più, visioni come Ritorno al futuro sono estremamenti divertenti, da ripetere più e più volte.
Senza questo film insomma avrei tutt’altro immaginario e probabilmente sarei una persona differente. Magari migliore, dirà qualcuno, ma comunque tant’è: Ritorno al futuro è una parte importante di me.
Sono sicuro che un film come questo sia una parte importante anche di Ford, però come al solito ha voluto fare l’uomo che viaggia indietro nel tempo e lì ci rimane, preferendo pellicole magari più importanti per la storia del cinema di fantascienza (cosa poi ancora da vedere), ma sicuramente molto meno personali. Proprio lui che dice di fare scelte di cuore. Ma io ormai sono sempre più convinto che le faccia con un’altra parte, meno nobile, del corpo…
JF Puoi tranquillamente dire col culo, timorato Cannibaletto. Ad ogni modo questa è una tua scelta che personalmente approvo al cento per cento, anche perchè al contrario del tenebroso Donnie, Marty è davvero un idolo ed ha contribuito a forgiare intere generazioni di spettatori. Detto questo, ti giustifico subito la mia scelta di cuore in proposito: vidi Ritorno al futuro la prima volta quando ero troppo piccolo per godermelo davvero, e mi parve estremamente noioso, così rifiutai di rivederlo per più di dieci anni, dunque non ho potuto goderne nel periodo dell'adolescenza come hai fatto tu, cosa che, se fosse accaduta, certamente avrebbe portato - e senza nessun viaggio nel tempo - il buon McFly anche nella mia lista.
CK Il fatto che tu abbia trovato noioso Ritorno al futuro non mi stupisce, visto quali sono i film che in genere ti divertono (Nosferatu, Solaris, Valhalla Rising…). Certo che hai proprio sempre avuto una concezione distorta di noia e divertimento te, neh?
Mi sa comunque che anche Donnie Darko l’hai visto quando eri troppo piccolo e mentalmente limitato per godertelo davvero. Ma un giorno, forse, lo capirai persino tu…
JF Evidentemente ti è sfuggito il fatto che io abbia scritto di averlo trovato noioso la prima volta che lo vidi, ovvero quando dei viaggi nel tempo e quant'altro non mi fregava una bella fava, ma volevo soltanto esplosioni, buoni e cattivi. Sei mai stato bambino, Cannibale? O ti hanno segregato in una stanza fino a farti diventare così?
CK A qualunque età, bisogna avere comunque qualcosa che non va per trovarlo noioso. A me è piaciuto sempre, anche da bambino. Vuol dire che già allora ero troppo più avanti di te ahahaha!


"I film di Cannibal sono di una bellezza sconvolgente!"
3. 2001: Odissea nello spazio (1968)/Arancia meccanica (1971) di Stanley Kubrick
Un latte + alla facciazza del white russian fordiano!
CK Una doppietta incredibile. Stanley Kubrick con 2001 ha realizzato un film perfetto, in cui ogni singola inquadratura non sarebbe potuta essere girata in una maniera migliore, e allo stesso tempo è riuscito a rendere in maniera forse un po’ criptica, ma altrettanto incisiva, tutta l’intera storia dell’umanità. E l’osso lanciato per aria dallo scimmione si è trasformato non solo nell’astronave dell’Odissea, ma anche nell’Alex il Drugo del successivo Arancia Meccanica, altro film in cui c’è da inchinarsi a ogni scena.
In questa pellicola fortemente cannibale tra l’altro c’è tutto quello che c’è da sapere sulla violenza e la cosa potrebbe tornarmi utile contro quel coso, come si chiama? Ah già, Mr. Ford.
JF Con Kubrick religioso silenzio, tutti d'accordo.
Anzi, sono così d'accordo che non mi spreco neppure a schiantare il cranio del Cannibale a colpi d'osso.


Brad Pitt: "Oh, li hai guardati anche tu i film di Ford, ieri?"
Bruce Willis: "Eh, non vedi che mi devo ancora riprendere?"
4. L’esercito delle 12 scimmie (1995) di Terry Gilliam
CK Sono un po’ fissato con i viaggi nel tempo, si è visto? E così dopo Donnie e Marty, ma anche gli spostamenti temporali di Stanley, ecco Bruce Willis alla interpretazione per me migliore di tutta la sua carriera, accompagnato da un Brad Pitt schizzato e pure lui in formissima.
Terry Gilliam mette in scena qui dentro tutto il suo armamentario onirico e visionario, dando vita a una storia apocalittica che si dipana tra virus, animali and, of course, viaggi nel tempo. Una pellicola complessa, ricca di significati anche etici e politici, ma soprattutto dotata di un fascino e un mistero che per me ha pochi pari.
E con il mio esercito di 12 scimmie gli facciamo un culo così, al debole e stanco Ford Army!
Attack!
JF Io, che ho amato Gilliam nei Monty Phyton e letteralmente adorato Le avventure del Barone di Munchausen e Brazil, ho sempre visto in questa pur discreta pellicola un passo indietro di questo grande Autore. Il fascino c'è tutto, eppure manca quel qualcosa in grado di conquistare me ed il mio immaginario al pari dei suoi lavori precedenti.
E il nome giusto è uno solo: il cuore.
Lo stesso che strapperò a morsi a tutte le scimmiette cannibali, che al massimo spedirò a Bangkok a spacciare droga per le strade.


Svegliati Neo: i film di Ford sono finiti...
5. Matrix (1999) di Andy e Larry Wachowski
CK La prima volta che ho visto Matrix sono riuscito a esclamare solo: “Woooooow!”. Matrix è un’esperienza fighissima, è il cinema 2.0, è il punto di passaggio tra un modo di fare cinema di fantascienza/action e la nuova scuola, è il film che forse meglio di ogni altro parla di Internet, della connessione tra reale e virtuale e del mondo di oggi. Una pellicola simbolo della mia generazione e Ford da bravo uomo d’altri tempi questo lo ignora, preferendo vivere appropriandosi dei miti delle generazioni altrui.
Comunque Ford, conosco il kung fu. E se vuoi te lo dimostro!
JF L'unico kung fu che puoi conoscere è quello delle pippe mentali di Neo, dunque mi divertirò facendoti la bua con tanti, ma proprio tanti bei cazzotti fatti in casa.
Ricordo che lo vidi al Cinema, e quando uscii esclamai solo: "Embè?"
Pillola azzurra, fine della storia: domani torni ai noiosi film fordiani.
Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie cannibali.
Certo, le idee ci sono, ma tutto pare perdersi al servizio degli effettoni speciali - altro che Terminator 2! - più che invasivi, per non parlare del ridicolo decadimento dell'inutilmente romantica e strappalacrime storia della parte finale. Tra la pillola blu e quella rossa continuo a preferire un robusto whisky.
CK Il bullet time non è un effettone speciale usato a caso, perché oltre ad essere una genialata spettacolare è assolutamente funzionale alla storia per spiegare le capacità dei personaggi. Ma il tuo problema è che sei troppo lento, ti muovi in slow-motion, su certe cose non ci arrivi subito e sono sicuro che anche questo film, così come Ritorno al futuro, un giorno ti sarà chiaro. Anche se con i tuoi tempi mi sa che ci vorranno almeno 20 anni…
JF Mi sarà chiaro che il bullet time è una roba per ingannare i finti tamarri nerd come te, che non per niente hai trovato superfico anche Tokyo Drift. Ecco, diciamolo: Matrix è il Tokyo Drift della fantascienza.
CK Certo che a un conservatore come te i film rivoluzionari devono davvero dare un gran fastidio! Se proprio vogliamo fare un paragone, io direi che Matrix è stato il Napster della fantascienza e tu invece sei le major discografiche che, rifiutandosi di comprendere il cambiamento epocale in corso, se lo sono meritatamente preso in quel posto.
JF Sei tu che vivi in un mondo illusorio e parallelo, anche perchè sono "contro" almeno quanto te, solo che nella tua limitata visione del Cinema e del mondo non te ne rendi ancora conto. Ma qualche speranza, suvvia, la intravedo! Aahahahahahah!


Tutti in piazza a festeggiare un altro trionfo cannibale
6. Strange Days (1995) di Kathryn Bigelow
CK Nella mia classifica può capitare anche una cosa fantascientifica come questa: la presenza di un film sceneggiato dal me tanto odiato James Cameron e con protagonista un attore che in genere non reggo, Ralph Fiennes. Questa è la più chiara dimostrazione di come nel mondo cannibale tutto possa succedere (al contrario della limitata visione fordiana) e di come chiunque nella vita possa riuscire a fare almeno una cosa buona, in mezzo a tante porcherie. Quindi forse c’è una possibilità anche per te, Ford uahahaah.
Strange Days è un film davvero strano, un viaggio nella notte, nella fine del millennio, tra omicidi misteriosi, realtà virtuale, faide gangsta tra rapper che ricordano quelle di 2pac e Notorious B.I.G. (così come le sfide tra me e Ford), Juliette Lewis che canta in maniera strepitosa PJ Harvey… insomma, uno spettacolo totale di film condito da una colonna sonora fenomenale e da una punta di romanticismo. Anche se preferisco attribuire gran parte dei meriti alla regia di Kathryn Bigelow, stento comunque davvero a credere che Cameron possa aver concepito qualcosa di così grandioso. Davvero strange!
JF Questo è un film che, ai tempi della mia adolescenza, ho adorato smisuratamente, almeno quanto la Juliette Lewis più sexy mai passata sullo schermo.
Grande regia, incredibile colonna sonora, tecnica clamorosa.
Eppure, con il tempo ed il passare delle visioni, ho ridimensionato la portata di questo lavoro notevole eppure come imprigionato negli anni della sua realizzazione.
Un pò come un disco dei Nirvana. Ahahahahahahahah!
CK Ennesima dimostrazione di come da adolescente negli anni ’90 dovevi essere uno giusto e probabilmente allora saremmo andati parecchio d’accordo. Poi non so cosa ti sia successo, ma hai rinnegato completamente e inspiegabilmente questo periodo. E ti sei dato ai film muti espressionisti, per non parlare dei superatissimi action movies anni ’80, quelli sì davvero invecchiati male e imprigionati nel loro tempo.
JF E' successo che sono cresciuto, e quindi non mi sono più fatto i pipponi che mi schiaffavo allora. Quindi se ora mi sento in vena di un bel viaggio autoriale vado giù di mattone pesante, altrimenti mi godo le mie sane e sempre goduriose scazzottate action.


Ethan Hawke: "Sai, a Ford il nostro film non ha convinto in pieno..."
Uma Thurman: "E che minchia me ne futte ammia?"
7. Gattaca (1997) di Andrew Niccol
CK Gattaca è uno degli esempi più folgoranti di come si possa realizzare un film fantascientifico giocato tutto sui sentimenti, sulla costruzione dei personaggi, su implicazioni di tipo etico e sociale, piuttosto che sugli effettoni speciali tanto amati dal mio rivale Ford. Gattaca è uno splendore per gli occhi (grazie a una fotografia magnifica), per le orecchie (da brividi le musiche di Michael Nyman), per la mente (per la questione della genetica) e per il cuore (davvero difficile non fare il tifo per l’imperfetto Ethan Hawke contro un mondo di perfettini). E poi ci sono la Dea Uma Thurman e un sorprendente Jude Law!
Ma tu Ford tranquillo: tornatene pure alle esplosioni del tuo Schwarzy…
JF Altro film troppo algido e cervellotico per un sano tamarro come il sottoscritto. Niente da dire sulla resa, che è anche buona, ma se queste sono le scelte di cuore mi sa tanto che il Cannibale ha bisogno di un bel trapianto!
CK E perché invece Solaris non è algido e cervellotico… No no!


J.F.: "Ohi, Ohi. Io sarò sempre qui."
Cannibal Elliot: "Okay, però vediamo di tenere le distanze,
brutto mostriciattolo poco extra e molto fordiano"
8. E.T. - L’Extra-Terrestre (1982) di Steven Spielberg
CK Altro cult dell’infanzia che l’età (più o meno) adulta non c’ha pensato nemmeno di cancellare via dalla memoria. Elliot che vola in bici davanti alla Luna è una di quelle immagini che rimarranno scolpite per sempre nel mio immaginario, un vertice assoluto di poesia e il momento più alto in assoluto raggiunto da Spielberg, un ottimo regista che realizzerà altri film notevoli e interessanti, ma il suo più personale e riuscito secondo me rimarrà per sempre questo.
J.F. telefono casa, ma tu con i tuoi gusti musicali e cinematografici così strambi, da quale razza di pianeta provieni, ce lo vuoi svelare finalmente?
JF Provengo dal pianeta delle bottigliate sui tuoi denti, razza di smidollato!
Eppure non posso non riconoscere la straordinaria bellezza di questo cultissimo, uno dei vertici della filmografia spielberghiana nonchè uno dei più grandi film sull'infanzia, completamente girato ad altezza bambino.
È soltanto per pochissimo che non è entrato anche nella mia lista, quindi posso dire di essere finalmente felice per una scelta finalmente azzeccata del mio antagonista solitamente sapientone ed irritante.
CK Scelta finalmente azzeccata? Ma veramente a me sembra che non hai trovato nemmeno una critica ragionevole contro uno solo dei miei inattaccabili film e ti sei limitato a biascicare qualche frase a caso… Questo era tanto per non smetterla di essere ancora una volta sapientone e irritante buaahahah!


"I film fordiani sono sempre er mejo per una bella ronfata,
così poi siamo belli carichi per i film geniali e bellissimi di Cannibal!"
9. eXistenZ (1999) di David Cronenberg
CK Ford forse dirà che i film migliori di Cronenberg sono altri e certo pure io adoro altre sue pellicole come Videodrome, La zona morta, La mosca e La promessa dell’assassino, però quello che preferisco in assoluto è questo eXistenZ. Folle fin dal titolo, allucinato, disordinato, incasinato, anarchico: insomma, il cinema come sogno/incubo per menti malate come più piace a me. Una vera goduria e se vuoi tornartene ai tuoi film del Kaiser, Ford, basta che gridi: “eXistenZ è in pausa!”
JF Anche in questo caso devo dire che non me la sento di bottigliare la scelta cannibalesca. Certo, Existenz non è il miglior Cronenberg - da Inseparabili a M. Butterfly, da History of violence a La promessa dell'assassino, i suoi Capolavori sono altri -, eppure conquista, inquieta, intriga e stuzzica al punto giusto.
Certo, a tratti pare dovere un pò troppo a Il pasto nudo, ma resta comunque una scelta godibile.
CK Effiguriamoci se non dovevi rompere le balle pretendendo sempre di sapere tu e solo tu quali sono i Capolavori con la C maiuscola ahahah…


Ford, ricorda per sempre il 30 di giugno!
"Ueh, ueh :( Sarà dura ma preferisco farmi rapare a zero che
sorbirmi un altro film consigliato da Ford! Tanto so' figa lo stesso!"
10. V per Vendetta (2006) di James McTeigue
CK Fanta-politica di altissimo livello per un’opera che inneggia alla rivoluzione e all’anarchia, valori fondanti del mondo Cannibale e che quindi non posso far altro che apprezzare e sostenere.
Una sorta di Orwell riletto in chiave maledettamente moderna, con una Natalie Portman come al solito superlativa ed estrema e un V idolo supremo contro tutti i regimi totalitari fordiani che ci vorrebbero imporre il loro pensiero unico. Ma non ci avrete mai come volete voi.
E per cosa sta la V, Ford?
V per Vittoria!
Cannibale, naturalmente.
JF Film che ho sempre apprezzato moltissimo, e che alla prima visione in sala mi esaltò come quando ero bambino, forte anche dell'ispirazione di una delle graphic novel più importanti della Storia del Fumetto scritta da quel genio totale che è Alan Moore.
Quello che non sai o che rifiuti di vedere, caro Cannibale, è che V è un personaggio estremamente fordiano, di quelli che normalmente giudicheresti con il tuo solito puntiglio spocchioso: è un bruto, mena botte a destra e a manca, tratta come una pezza da piedi la tua amata Natalie, è scorbutico e casinista. Non ti pare proprio un noiosissimo esponente di forditudine!?
CK L’unica cosa che vedo di fordiana in V è la fissazione per le maschere. Per il resto vuole il cambiamento attraverso la distruzione e la revolución. Come il punk. Come i Nirvana. Come tutto quanto vi è di più lontano da Ford il Conservatore.
F per Ford?
No per Fuck you!
uahaahhahaha
JF Ti vorrei ricordare che V è un signor bruto, e la rivoluzione cannibalesca io l'ho vista solo seduto nella piccola stanzetta protetta da una campana di vetro, mica a fare casino in giro. Quindi, fino a quando non ti vedrò in azione, non solo sarai diffidato da condottiero solitario, ma sarai passibile di sempre efficaci torture. Comunque puoi tirare un sospiro di sollievo: sarai accanto alla tua amata Natalie! Aahahahahahahahha!
CK Cosa di cui sarò più che contento!

Ci vediamo alla prossima sfida e chissà chissà su cosa sarà...

lunedì 22 novembre 2010

Elliott

I White Lies, gruppo dalle sonorità dark wave tra Joy Division ed Editors, sono tornati con il singolo che anticipa il nuovo album “Ritual”, in arrivo a gennaio 2011, e con un video omaggio a E.T. (tanto per rimanere in tema con il post di oggi su Harry Potter e sui film in qualche modo legati alla magia dell’infanzia).

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com