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domenica 3 febbraio 2013

TIMBALLO DI TIM BURTON

Proseguono, non si sa bene perché e non si sa bene fino a quando, le monografie cannibali dedicate alle carriere dei grandi personaggi del cinema.
Dopo l’adorato (da queste parti) Quentin Tarantino e l’un po’ meno adorato (sempre da queste parti) Steven Spielberg, questa settimana tocca a Tim Burton, di recente tornato in grande spolvero con il suo ultimo film Frankenweenie.
Rivediamo quindi scorrere davanti ai nostri occhi la sua intera filmografia sottoposta ai raggi X di Pensieri Cannibali.

Frankenweenie (cortometraggio, 1984)
Un cortometraggio caruccio per un’idea caruccia che verrà sviluppata molto meglio 20 anni più tardi in versione lungometraggio. Da segnalare la presenza come protagonista di Barret Oliver, il Bastian de La storia infinita, però l’assenza di musiche firmate da Danny Elfman (con cui la collaborazione inizierà da Pee-wee e andrà avanti per sempre) non me lo fa sentire come un Burton al 100%.
Comunque caruccio, l’ho già detto?
(voto 6,5/10)


"Ti chiamerò... Atreyu. Ti piace?"

Pee-wee’s Big Adventure (1985)
Il primo lungometraggio di Tim Burton è anche il suo unico film che non ho mai visto e che non ho nemmeno la minima voglia di recuperare. Più che un progetto vero e proprio del regista, si tratta di un esordio su commissione dedicato a questo Pee-Wee Herman, personaggio pseudo comico molto popolare negli USA negli anni ’80 e che a me, a vederlo così, sembra un incrocio tra Mr. Bean e Forrest Gump.
Mi spiace, Tim, ma credo continuerò a evitarlo.

"Oddio, faccio ridere ancor meno delle didascalie cannibali."

"Wooow, per tutti noi darkoni questo post è così illuminante!"
Beetlejuice - Spiritello porcello (1988)
Un piccolo bignami del dark, il cui VHS dovrebbe avere un posto d’onore per ogni creatura della notte che si rispetti sul comodino a fianco delle musicassette di Cure e Joy Division, ed essere consultato prima di andare a dormire. Ovvero alle prime luci dell’alba.
Beetlejuice è il film più divertente di Tim Burton, o comunque se la gioca con Mars Attacks!, e anche uno dei suoi più inventivi. È con questa pellicola che il regista scrive un nuovo modo di intendere la commedia dark, ribalta la classica storia della casa infestata presentandocela dal punto di vista dei fantasmi, ed è con essa che getta le basi del suo immaginario visivo e inaugura la sua infinita galleria di personaggi freak. Mitica una giovanissima darkissima Winona Ryder e spassoso il Beetlejuice porcello tamarro interpretato dal futuro Batman Michael Keaton.
In seguito il regista americano realizzerà pellicole più belle ed emozionanti, ma le basi del burtonismo sono già tutte qua.
(voto 8/10)

Beetlejuice, personaggio liberamente ispirato al blogger Mr. James Ford.
Occhio a nominarlo 3 volte di fila, che si materializza tra voi. Ford, non Beetlejuice.

Batman (1989)
Pellicola immersa in un’atmosfera 80s non male, per anni è come uno dei migliori esempi di cinecomics sui supereroi in circolazione. Alla luce della trilogia nolaniana, in particolare de Il cavaliere oscuro, ne esce oggi un pochino ridimensionato. Così come la pur ottima interpretazione di Jack Nicholas del Joker adesso appare simpatica, ma niente a che vedere con quella gigantesca di Heath Ledger. Per la serie: il tempo cambia la prospettiva delle cose.
(voto 7-/10)

"In tv c'è il Joker e mi sta ancora bene.
Ma non fatemi vedere Barbara D'Urso, che mi incazzo!"

Edward mani di forbice (1990)
Il Capolavoro di Tim Burton. Così come E.T. per Steven Spielberg e Pulp Fiction per Quentin Tarantino, questo è il film che riassume al meglio tutta la sua poetica, la sua visione del mondo. Se qualche creatura diurna un giorno vi chiederà: “Chi è Tim Burton?”, è questa la pellicola da fargli vedere per trasformarlo in una creatura nottura. Poi Tim farà altre cose interessanti, varierà un po’ la sua formula, ma non troppo, però è in questa fiaba dark che c’è tutto il burtonismo all’ennesima potenza.
Prima collaborazione del regista tra l’altro con Johnny Depp, che diventerà il suo attore feticcio assoluto, e che qui interpreta il personaggio più meravigliosamente e teneramente freak nella sua carriera e forse nella storia del mondo.
Se devo scegliere una scena sola di tutto il cinema burtoniano da consegnare ai posteri, non ho dubbi: Winona Ryder che volteggia il ghiaccio. Un buon promemoria per ricordarsi quali magie può fare il Cinema.
(voto 9,5/10)



PUBBLICITA' PROGRESSO
"Ragazzi emo, voi che non avete forbici al posto delle mani
potete anche smetterla di tagliarvi, ok?"

Batman - Il ritorno (1992)
Alcuni lo preferiscono persino al primo. A me non ha mai detto un granché.
Michelle Pfeiffer è anche una bella micetta, ma pure lei non è mai stata tra le mie sex-symbols personali. Danny De Vito come cattivo poi no dai. No. Improponibile. Sarà anche meglio degli orripilanti Batman Forever e Batman & Robin successivamente firmati da Joel Schumacher, e su questo non ci piove, ma siamo lontani dal meglio offerto dal pipistrellone al cinema.
(voto 6-/10)

"Batman, ti trombo fino a che non sei convinto che sono molto meglio io
di quella gatta morta di Anne Hathaway!"

"No,  Brunetta, a te non ti trombo!"

Nightmare Before Christmas (1993) di Henry Selick
Nonostante alla regia troviamo il nome di Henry Selick, Nightmare Before Christmas è un progetto molto molto burtoniano. Tim ha scritto il soggetto, ideato i personaggi e prodotto la pellicola e c’ha messo dentro tutta la sua poetica, tutto il suo immaginario, con una nuova fiaba dark in grado di bissare Edward mani di forbice. O quasi. Super cult bigusto che può essere rispolverato sia ad Halloween che a Natale e fa sempre il suo figurone.
(voto 8,5/10)

"Il mio parere sincero su Alice in Wonderland?"
Bleeeeeah!"

Ed Wood (1994)
Tim Burton omaggia Ed Wood, quello che è stato definito “il peggior regista di tutti i tempi”, almeno prima dell’arrivo di James Cameron, e realizza uno dei suoi film migliori. Una appassionata dichiarazione d’amore verso il cinema, che trasforma un cinema di serie B (a essere generosi) in un cinema di serie A. Persino da scudetto.
(voto 8/10)

"Mannaggia, questo vestito non è servito a niente.
Amber Heard m'ha comunque mollato per una donna... Pazza!"

Mars Attacks! (1996)
Divertentissimo! Una delle invasioni aliene più cattive, ma anche spassose, viste al cinema, con un cast strabiliante che vanta due miei idoli assoluti come Michael J. Fox e Natalie Portman.
Non una pellicola perfetta, magari, ma io ne conservo un ottimo ricordo. E sono pronto a difendere questo film dagli attacks di tutti i detrattori. Umani o alieni che siano.
(voto 7,5/10)

"Sono molto più sexy io di E.T., ahah!"

Il mistero di Sleepy Hollow (1999)
Altra favola gotica per Burton, atmosfere magnifiche e super dark, difficile immaginare qualcuno meglio di lui per un film del genere e probabilmente nessuno sarebbe riuscito a fare di meglio. Eppure, non tutto questa volta gira alla perfezione e la vicenda è un po’ macchinosa. Non il top per il regista, ma comunque una visione più che valida, soprattutto per tutti gli amici emo dark in ascolto, e memorabile il Cavaliere Senza Testa di Christopher Walken.
(voto 7+/10)

"Stacco la testa al prossimo che dice che ho bisogno
di vedere un dentista al più presto!"

Planet of the Apes - Il pianeta delle scimmie (2001)
Burton omaggia un classico del cinema da lui tanto amato, ma poteva farne anche a meno. Ne è uscito un film ben poco burtoniano e molto tanto noioso. Evitabilissimo.
Mark Wahlberg, comunque, con quella faccia sul pianeta della scimmie ci sta che è una meraviglia. Tim, ma perché non ti è venuto in mente di chiamare pure Adriano Celentano e Gianni Morandi?
(voto 4/10)

"Mark, smettila di mentire: sei una scimmia proprio come me!"

Big Fish - Le storie di una vita incredibile (2003)
Per qualcuno il Capolavoro assoluto di Tim Burton. Per me solo un gran film. Scusate se è poco.
Tim Burton qui gioca un po’ a fare il Fellini, viaggi attraverso varie epoche temporali, ci racconta di una vita (vera o immaginaria, poco ha importanza) davvero incredibile. Un film molto toccante, intenso, con un gigionissimo Ewan McGregor e una Alison Lohman di cui innamorarsi. Però per quanto mi riguarda è troppo, come dire?, solare e luminoso, per essere considerabile davvero il Capolavoro di quel darkone di Tim Burton.
(voto 8,5/10)

Big Fish, yo

La fabbrica di cioccolato (2005)
Pur continuando a considerare i remake in generale parecchio inutili, questo a differenza del Pianeta della Scimmie è un rifacimento piuttosto riuscito. Un divertissement, niente di più, con qualche momento kitsch che anticipa i futuri orrori di Alice in Wonderland, ma che riesce a essere simpatico, complice anche l’interpretazione di Johnny Depp, inquietantemente simile a Michael Jackson, piuttosto che al Gene Wilder dell’originale. Film tutto sommato decente, anche se se ne poteva fare tranquillamente a meno, visto che il classico di Natale da vedere e rivedere rimarrà sempre lo psichedelico Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato del 1971.
(voto 6+/10)

"Un biglietto per la fabbrica di cioccolato? Oh, mi prendete in giro?
Proprio adesso che ho iniziato la dieta Dukan...

La sposa cadavere (2005) di Tim Burton e Mike Johnson
Mi ero approcciato diffidente a questo film, visto che mi sembrava nascere sulla scia del successo di Nightmare Before Christmas, diventato negli anni un cult assoluto, nonché un brand con tanto di gadget assortiti vendutissimi sia ad Halloween che a Natale. E invece La sposa cadavera è una nuova magia, un altro musical in stop-motion che, per quanto meno mitico rispetto a NBC, risulta l’ennesima perla preziosa nella collana che si porta al collo il regista.
(voto 8-/10)

"Uffa, ma conosci solo canzoni dei Tokio Hotel?
Come te lo devo spiegare che quelli non sono davvero emo?"

Sweeney Todd - Il diabolico barbiere di Fleet Street (2007)
Ancora musical dark, per Burton, questa volta con attori in carne e ossa o, meglio, questa volta con un po’ più di ruggine e ossa. Tim realizza infatti tutto con il suo solito stile, ma sembra un po’ arrugginito, gli manca la passione delle sue altre storie. Appare cattivo e arrabbiato, più violento e pulp del solito, però non troppo ispirato. Per Sweeney Todd credo possa andare bene rispolverare la classica espressione: “un film minore”.
(voto 6,5/10)

"Sì, sono la Regina Rossa del magnifico Alice in Wonderland. E ne vado fiera!"
"Cosa? Tagliatele la testa!"

Alice in Wonderland (2010)
La più grande delusione cinematografica della mia vita.
Mi aspettavo cose enormi dall’addizione Tim Burton + Lewis Carroll, invece il risultato è stata una baracconata pagliacciata clamorosa.
Scult assoluto la Deliranza finale.
Worst-TimBurton-Ever. E anche Worst-JohnnyDepp-Ever.
Paradossalmente, ma neanche tanto, proprio con il suo film meno freak e meno burtoniano, il regista ha centrato quello che è di gran lunga il più grande successo commerciale della sua carriera, con oltre 1 miliardo di dollari incassati a livello mondiale. Che amarezza.
(voto 3/10)

"L'unica cosa che si salva di questo film è la Mia Vaginowska ahahah!"

Dark Shadows (2012)
Dopo lo scivolone di Alice in Wonderland, Tim Burton prova a ritrovare se stesso. Peccato che Dark Shadows faccia qualcosa di forse ancora peggio del precedente. Dark Shadows mi ha lasciato indifferente. Se Alice in Wonderland l’avevo odiato, significava comunque che a Burtonci tenevo ancora. L’indifferenza invece è un sentimento ancora peggiore dell’odio.
(voto 6/10)

"Oh, andiamo Tim. Tutta qua la colazione?
Ai tempi de La fabbrica di cioccolato mi avevi abituato a ben di meglio..."

Frankenweenie (2012)
Il grande ritorno dal mondo dei morti. Ancora più piacevole perché del tutto inaspettato. Tim Burton dopo l’odio di Alice in Wonderland e l’indifferenza di Dark Shadows, è resuscitato ed è tornato con Frankenweenie a farmi provare un sentimento che per i suoi film non credevo avrei più sentito: amour.
(voto 8+/10)

"Nuooo, il post è già finito? Ma io ne volevo ancora..."

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