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domenica 15 dicembre 2013

MAN OF THE YEAR 2013 – N. 3 MACCIO CAPATONDA



Maccio Capatonda
(Italia 1978)
Vero nome: Marcello Macchia
Genere: micidiale
Il suo 2013: ha scritto, diretto, montato e interpretato sia come protagonista che in ruoli minori Mario, la esilarante e geniale serie tv italiana andata in onda su Mtv. E poi s'è fatto pure la Elisabetta Canalis, con cui pare sia però già finita.
Se ti piace lui, ti potrebbero piacere anche: Luigi Luciano, Franco Mari, Leone di Lernia
È in classifica: perché è l'uomo che mi ha fatto ridere di più quest'anno. Vabbè, a parte forse giusto Silvio Berlusconi...
Il suo discorso di ringraziamento: "Grazie per il riconoscimento, anche se per un pluritelegattato come me ormai è davvero poca roba."

Dicono di lui su
cinguettator
Pino Cammino @passante_di_professione80
Maccio più che un comico, più un attore, più che un uomo è... 'na catapulta. #MaccioCapapulta


George Clooney @giorgioneclooney
Damn, mentre io mi gustavo un Nespresso, questo #MaccioCapatonda si faceva #ElisabettaCanalis. Adesso capisco perché tutti pensano io sia gay.

Maccio Capatonda @macciomaccioman
Caro @georgeclooney, purtroppo non sono stato io a farmi #ElisabettaCanalis. Sono stati i zingari.



giovedì 15 agosto 2013

ELISABETTA CAPATONDA




Edizione Speciale di Gossip Goi di Ferragosto. Oh yes.
Sapete qual è la coppia più micidiale e inaspettata dell’estate?
Sicuramente loro due: Elisabetta Canalis e... Maccio Capatonda.


Sogno o son destro?
L’ha confermato persino una fonte autorevole come Chi, mica il New York Times, quindi è per forza vero.


George Clooney, fatti in là. Il nuovo sex symbol mondiale è lui, il protagonista della geniale ed esilarante serie Mario.
La domanda che tutta Italia, e anche tutto il globo, a questo punto si fa è: ma adesso cosa ci dobbiamo ancora aspettare?
Adelaide Manselli, la Genny di Mario, nuova fidanzatina di Justin Bieber?
O forse Herbert Ballerina insieme a Rihanna?
Vi rimando alla prossima puntata di Gossip Goi per scoprirlo…

giovedì 23 febbraio 2012

Le brave ragazze vanno al Paradiso amaro, a quelle cattive va la mamma in coma

Paradiso amaro
(USA 2011)
Titolo originale: The Descendants
Regia: Alexander Payne
Cast: George Clooney, Shailene Woodley, Amara Miller, Nick Krause, Patricia Hastie, Beau Bridges, Michael Ontkean, Matthew Lillard, Judy Greer, Robert Forster
Genere: dolcenera negramaro  dolceamaro
Se ti piace guarda anche: Ragazzi miei, Sideways, A proposito di Schmidt, Election

George Clooney è diventato papà. No, non è passato Weah. E non s’è nemmeno fatto prendere dalla mania di Angelina Jolie di noleggiare bambini da varie parti del mondo. E no, non ha nemmeno messo incinta una delle sue girlfriend intercambiabili. Anche perché le conoscete le voci che circolano sul suo conto... Dai, quelle messe in giro dai soliti invidiosi. Sì, quelle che non gli piaccia tanto la farfallina...
"Anche se non sembra, la Canalis in realtà
è una persona molto intelligente..."
Sono voci vere: infatti preferiva i tatuaggi da carcerato della Canalis alla farfallina di Belen. So' gusti.
George Clooney ha a che fare non con una ma con due discendenti non nella realtà, bensì nel suo nuovo film The Descendants. Come è uscito un film con un titolo del genere in Italia?
Come Paradiso amaro.
No, sul serio, come l’hanno intitolato?
Paradiso amaro.
Che poi guardando il film un suo senso questo titolo ce l’ha anche, cosa che non sembrerebbe ma invece è così. Ebbene sì, il Paradiso amaro sono le Hawaii. Uno dice: “Cazzo, vivi alle Hawaii? Figata! Non può capitare nulla di brutto, alle Hawaii!”. E invece shit happens. Persino alle Hawaii.
Sua moglie finisce infatti in coma vegetativo dopo un terribile incidente nautico e così per il bel George sono cazzi amari, più che un Paradiso amaro.
Il film gioca con situazioni sentimentali facili: moglie in coma, eutanasia, un uomo che per la prima volta nella sua vita si deve prendere davvero cura delle due figlie. Va bene che il Clooney già nella sua vita si è dovuto occupare della sopra menzionata Elisabetta “gloria nazionale” Canalis, però pure adesso la situazione per lui non è delle più facili.

"Ok, questa era davvero divertente eheheh!"
Paradiso amaro mi ha ricordato un pochino Ragazzi miei, film con Clive Owen che si ritrova a dover badare ai figli in seguito alla tragica scomparsa della moglie. In quel caso i figli erano due maschi (il film si chiamava Ragazzi miei mica a caso) e l’ambientazione era quella australiana, mentre qui George Clooney ha due descendants al femminile e l’ambientazione è quella più esotica delle Hawaii. E poi qua, riconosciamolo, abbiamo una sceneggiatura decisamente migliore e con qualche momento divertente in più. Un paio di situazioni sono persino davvero esilaranti. Ma come? Non era un drammone?
La situazione è drammatica assai, però il tono del film rimane per lo più sul leggero andante. Un po’ come in 50/50, film con Joseph Gordon-Levitt alle prese con il cancro che riesce davvero a far morire sia dal ridere che dal piangere e che eppure agli Oscar è stato snobbato clamorosamente (ma mica tanto clamorosamente, considerando i giochini di potere e il pessimo gusto dell’Academy). Non che Paradiso amaro sia malaccio, per carità, però tutto questo entusiasmo tra nomination agli Oscar e Golden Globe vinto come miglior film drammatico, quando manco è un film del tutto drammatico, forse è un tantinello esagerato.

"Non so che sto facendo, ma fare così fa molto regista che sa cosa sta facendo"
Ma torniamo indietro. Innanzitutto, parliamo del regista: Alexander Payne.
Alexander Payne è un onesto Cristo, ma non ho mai capito tutti gli osanna che ha sempre ricevuto. Visivamente è piuttosto limitato e i suoi film non fanno certo gridare al miracolo per riprese strabilianti o per gusto estetico sopraffino, mentre a livello di sceneggiature se la cava meglio, diciamo che sembra un terzo fratello Farrelly però meno scemo e più introspettivo. Dopo gli esordi con pellicole che hanno visto giusto lui e, forse, i suoi genitori come The Passion of Martin e La storia di Ruth, il suo primo film a creare un certo hype è stato Election, commedia liceale stralunata in cui una scatenata Reese Witherspoon se la vedeva con il preside della scuola Matthew Broderick, in una storia per certi versi simile al Rushmore di Wes Anderson (che però era uscito un anno prima) e che in qualche modo ha anticipato lo stile grottesco del Glee dei primi tempi (senza però la parte musical).
Con il successivo A proposito di Schmidt, complice una gigiona interpretazione di Jack Nicholson, si comincia a venerare questo Payne al di là dei suoi reali meriti, visto che se il precedente Election era parecchio scoppiettante, questo è una sorta di on the road sulla vecchiaia più convenzionale e tradizionale che perde e di brutto il confronto con quella perla di Una storia vera di David Lynch, simile per tematiche.
Passiamo quindi a Sideways - In viaggio con Jack, il film che riesce a trasformare uno come Paul Giamatti, certo non un bellone alla Clooney, in una sorta di icona del cinema, perlomeno di quello indie. La pellicola è un’avventura piacevolmente alcoolica, un’ottima visione però sì, pure qui le lodi nei suoi confronti sono sempre sull’esagerato andante.
E così siamo andati a vedere da dove questo The Descendants discenda. Perché? Perché non avevo mai parlato del cinema di Alexander Payne e mi andava di farlo, va bene?

"Aiuto, c'è Steve-O che mi insegue!"
Dopo un’assenza di 7 anni dal grande schermo, Payne è tornato con una storia nuova, o quasi nuova, visto che trattasi di un adattamento dal romanzo della scrittrice hawaiiana, come si evince dal nome, Kaui Hart Hemmings e intitolato - ma va? - The Descendants (in Italia Eredi di un mondo sbagliato). Storia che, come abbiamo visto, si presenta bella drammatica e pesante, ma che il regista con il suo solito tocco ironico è riuscito ad alleggerire.
Il film gioca le sue carte migliori proprio sulla parte più comedy, mentre sul versante drama non convince del tutto e sfiora in un paio di momenti ma non riesce a strapazzare fino in fondo il cuoricino, non il mio almeno. Anche se ci prova in maniera un pochino ruffiana (altrimenti all’Academy Awards mica piaceva), ma nemmeno troppo, per fortuna (e infatti l'Oscar non lo vincerà).


"Non sono riuscita a vedere un'intera stagione di Teen Mom e 16 and Pregnant
per girare 'sto film e manco m'hanno nominata per gli Oscar?"
E il cast, il cast? Com’è il cast? Com’è? Eh?
Se state calmi ve lo dico.
Allora: il cast è ottimo. A brillare però non è tanto un George Clooney già premiatissimo e nominatissimo ovunque, che se la cava ma insomma preferirlo a Gosling/Fassbender/Gordon-Levitt/Shannon è qualcosa di un attimo esagerato. La rivelazione del film è la giovane Shailene Woodley e l’Oscar che fa? Ha fatto piovere nomination sul film ma di lei si è scordato. Prevedibile. Shailene, e chi segue i telefilm teen trash lo sa bene, è la protagonista di La vita segreta di una teenager americana, serie nata sulla scia di Juno ma prima del proliferare dei reality in stile Teen Mom, 16 and Pregnant e Sono una bambina ma l’ho già data via.
Nel telefilm è una ragazzina tutta a modo e studentessa modello che fa sesso una volta sola e ovviamente finisce subito incinta. Un po’ come capita a Bella in Twilight: Breaking Dawn, perché gli americani ci tengono sempre a far sapere alle giovani generazioni che il sesso è peccato e se lo fai - cazzi tuoi! - devi pagarne le conseguenze per tutta la vita. Fatto sta che la serie tv è abbastanza odiosa, dopo tutto la creatrice è pur sempre la stessa di quell’orrore di Settimo Cielo, però la Shailene è parecchio brava e mi fa pure parecchio sesso. Posso dirlo? Sì, miei cari. Prima che chiamiate l’FBI vi dico che ha 20anni compiuti e quindi è maggiorenne e vaccinata. E nella serie tv è pure una giovanissima MILF.
"Massì, mamma sta morendo, ma noi vamos a la playa oh oh oh oh!"
Il suo personaggio nel film è invece quello della figlia di Clooney che - ovviamente - ha lasciato delle situazioni in sospeso con la mamma in coma ed è insieme a lei che viviamo le scene più intense e palpitanti della pellicola, come la splendida seguenza in cui il bel George ha il brutto compito di darle una spiacevole notizia.
Il personaggio top, almeno a livello di risate, è però l’amichetto fidanzatino della Shailene, un tipo tanto idiota quanto esilarante intepretato dal giovane Nick Krause di cui magari in futuro sentiremo ancora parlare. Meno approfondito invece il ruolo della figlia minore di Clooney, una bimbetta che all’inizio ci regala una scenetta divertente con tanto di dito medio stile Adele e M.I.A. ma viene ben presto accantonata dalla storia.
La chicca del cast è poi Michael Ontkean.
Chi è Michael Ontkean???
Ma è lo sceriffo Harry Truman di Twin Peaks, Santo Lynch! Peccato che in questo film si veda, abbronzatissimo tra l’altro e ben lontano dal look montanaro della serie 90s, ma non mi sembra gli facciano dire nemmeno una parola una. Vabbè, fa piacere rivederlo dopo 20 anni passati a non combinare praticamente nulla di rilevante, però sprechiamo così uno dei personaggioni della serie simbolo nella storia della tv intera…

"Sì, Bob di Twin Peaks me lo sogno ancora anch'io di notte!"
Non del tutto sfruttata al massimo anche l’ambientazione hawaiiana: i paesaggi sono molto da cartolina e la colonna sonora è fatta di tipiche canzoni hawaiiane, quindi sull’inascoltabile andante. Una scelta musicale che se da una parte prova a ricreare l’atmosfera tipica del luogo, dall’altro lato è davvero scontata e banale. Come se in un film ambientato a Napoli si dovesse suonare per forza O sole mio tutto il tempo. Andiamo, un po’ di fantasia.
Il discorso sull’identità culturale hawaiiana rimane quindi decisamente abbozzato in appena un paio di scene e infine George Clooney come abitante hawaiiano non è che sia proprio il massimo della credibilità. È più a suo agio a una serata di gala con un Martini in una mano e una Elisatetta nell’altra, mentre a stare in calzoni e inguardabili camicione colorate alle Hawaii non mi sembra si possa considerare nel suo habitat naturale. Quindi ebbravo Giorgione, però non sei da Oscar. Anche se probabilmente te lo daranno.

Mi sto dilungando? Chiudiamo questo post?
Riassumendo: Paradiso amaro è carino, piacevole, un’avventura on the road tra le strade della vita in tipico Alexander Payne style. A tratti fa ridere, i suoi personaggi riescono a coinvolgere e a farci entrare nella loro particolare e non messa benissimo famiglia (ma ne abbiamo viste di ben peggiori e di ben più stralunate). Un buon dramedy, però per l’Oscar facciamo che sia un discorso aperto tra The Tree of Life e The Artist, ok?
(voto 7+/10)

Lo so: tanto The Tree of Life non vincerà mai…

giovedì 16 febbraio 2012

Sanremo 2012: Gianni Morandi e il collare dei segreti

Strane pratiche sessuali in atto sul palco dell'Ariston...
La prima serata di Sanremo 2012 si è rivelata penosa sotto tutti gli aspetti: musicale, culturale, televisivo. L'unica nota positiva è stata l'assenza di Albano. Dopo "Amanda è libera", aveva proposto il pezzo "Schettino è libero", ma è stato considerato un testo troppo eccessivo e punk rock per il Festival.
Ieri poi ho commesso il grave errore di non arrivare preparato a Sanremo.
Perché non ho studiato le biografie degli artisti in gara?
Ma và, quali biografie? Chi più, chi meno, è tutta gente che si vede giusto una volta all’anno, come Babbo Natale, quindi le loro biografie si somigliano tutte.
E poi, ma quali “artisti”?
Sono arrivato preparato nel senso che prima di sorbirmi le 12 ore di diretta festivaliera mi sono sparato dosi massicce di cantanti che sanno effettivamente cantare come Adele, Emeli Sandé ed Etta James. Che voce c’aveva, Etta James? E che disco era At Last!, il suo album del 1960 che suona più moderno di tutte le cose udite ieri sera?
E poi anche un po' di musica italiana decente. Ovvero Colapesce.


Oltre che con la musica, sono arrivato preparato anche a livello di droghe. L’avevo annunciato ieri e oggi mantengo la promessa.
Quale droga prendere?
Cocaina?
Nah, fa andare troppo su di giri e poi non riesco a stare fermo a vedermi sta lagna.
La Maria?
Ma no, quella la lascio alla de Filippi e ai suoi amichetti.
Metanfetamine?
Assolutamente no. Quelle non c’azzeccano con la musica. Per quelle ci vorrebbe un pezzo più tipo gli Sleigh Bells


Niente coca, niente MDMA, anche perché I Baustelle non sono nei paraggi, e allora vado di… Ero.
La cara, vecchia ero. Da bravo ragazzo dello zoo di Sanremo. Non va più di moda da un 20 anni circa, ma non credo sia un grosso problema, considerando che il Festival sembra essersi fermato musicalmente a fine anni ’60, primi ’70 al massimo. A Sanremo è infatti come se la musica elettronica e l’hip-hop non ci fossero mai stati. Come se manco la disco music e la rivoluzione punk fossero mai successi.
Capisco il fatto che si tratti di una rassegna di musica leggera, anche se martedì più che una kermesse sonora è sembrato un episodio di Casa Celentano, però la musica pop internazionale di oggi non può prescindere dalle influenze della musica hip-hop ed electro. Persino Justin Bieber, che non è che sia ‘sto sveglione, sta preparando un disco prodotto da Diplo e annuncia di voler far pezzi dubstep. Persino Madonna che non è tanto più giovane del Morandi collabora con M.I.A. e Nicki Minaj.
Ma a Sanremo niente. È come se fossimo fermi agli anni ’20, ma senza lo stile di The Artist.
E allora io vado di ero. Così sono pronto ad affrontare un’altra serata sanremese.
Che si alzi il sipario e che qualcuno me la inietti in vena SUBITO.

Sanremo 2012: Seconda serata
Le cose partono già meglio rispetto ieri. Anche perché, onestamente, peggio non si poteva davvero fare. Mi rifiuto di credere si potesse fare peggio.
I Soliti Idioti nell’anteprima fanno subito spanzare - non rompete a me piacciono! - con una gag in cui il Nongio Mandelli chiede:
“Ma ci saranno gruppi metal a Sanremo? Ci saranno i Verdena?”
E già solo per aver nominato i Verdena in una prima serata di Raiuno, si merita una standing ovation, altroché Celentano.
Poi, per carità, i Soliti Idioti Nongio e Biggio possono piacere o meno, far ridere o meno, però perlomeno appartengono a questo decennio, a questo secolo, a questa epoca, al contrario di mummie imputridite come Morandi e Celentano che hanno fatto il loro tempo, l’hanno fatto male, e adesso che li levino dalle p… No, oggi cercherò di evitare le parolacce. È una sfida contro me stesso. Niente parolacce.

L’inizio vero e proprio della serata dall’Ariston è all’insegna dell’I Have a Dream di Martin Luther King. E se vi andate a rivedere il mio post di ieri, nella didascalia sul comico Louis C.K., io avevo anticipato il mio I Have a Dream personale. Coreografo di Sanremo, ti ho anticipato di brutto.
La musica del balletto è quella figata di “Intro” dei The XX. Questa info segnatevela che sui blog meno preparati non la troverete.
Martedì serata all’insegna dei vecchi idioti, oggi serata all’insegna dei Soliti Idioti e finalmente si ride!
Sciono sciubito da voi con questa blog-cronaca senza parolacce e si parte subito con la cantante numero 1 dell'edizione:

Nina Zilli
Bella scosciata, look con treccina, un po’ in stile Frida versione Salma Hayek.
Canzone carina, credo sarà tra le poche di questo Festival che le radio avranno il coraggio di inserire nelle loro playlist. E che io avrò il coraggio di ascoltare ancora.
(voto 7)

Stasera funziona persino il televoto! Ma che succede? Miracolo a Sanremo? I primi 10 minuti di Festival ed è tutto incredibilmente piacevole: The XX, I Soliti Idioti, Nina Zilli… io non mi lamento.
Poi arriva Rocco Papaleo. Vabbè, non fa ridere, ma almeno non è urtante come quel rincogl… niente parolacce, Cannibal, ricorda! Volevo dire quel rimbambito di Celentano. Rimbambito non è una parolaccia.

Arisa
La mia seconda preferita. Che stanno facendo, a Sanremo? Hanno tirato fuori il meglio subito. Sarà merito dell’ero? Temo seriamente per ciò che succederà dopo, quando mi spareranno in faccia il peggio a raffica e soprattutto quando l’effetto della droga arriverà all'inevitabile fase down.
Ma intanto godiamoci questa partenza positiva con Calimero Arisa.
Oggi cala La notte e il pezzo mi sembra più lagnoso… Se le canzoni migliori di ieri stanno calando, chissà cosa succederà con quelle che già mi avevano fatto schifo?
(voto 6+)

Gigi D’Alessio e Loredana Berté
In rete c’è chi come Silvano di 31canzoni ha fatto notare un’inquietante somiglianza tra la Berté e Gene Simmons dei Kiss, mentre GG D’Alessio mi pare vestito come un bimbominkia di 13 anni anche se per età dovrebbe somigliare più al Tony Pisapia del film di Sorrentino L’uomo in più. E invece no, sembra un bimbominkia. Sarà l'influenza della Tatangelo?
La Bertè secondo me sotto a quegli occhiali da sole nasconde uno sguardo da Medusa, tipo che se la guardi muori.
A fine esibizione se li toglie e spero fulmini in diretta tv GG D’Alessio.
Purtroppo non succede niente.
Questa sono delusioni. Queste sono cose che fanno male.
(voto 0,5)

Gianni, tranquillo. Adesso a te ci pensa la nave scuola Costa Canalis.
Arrivano Elisabetta Canalis e Belen Rodriguez. La prima arriva con dei cuscini in mano e si inginocchia davanti al membro di Gianni Morandi.
Sfacciata Eli, che mi combini? Non so se quando ti hanno chiamato per fare un lavoretto al Festival di Sanremo intendevano quel genere di lavoretti… però credo che Morandi non se ne lamenterà troppo. Anche perché la Canalis a presentare non è capace, a recitare tanto meno, a cantare lasciamo stare, a ballare per carità, almeno quello lo saprà fare bene, no?

Pierdavide Carone e Lucio Dalla
Questa canzone racconta la storia di una putt… niente parolacce.
Di una escort, questa canzone parla di una escort che si chiama Nanì perché Ruby sarebbe stato troppo spudorato. Musicalmente siamo però a livelli di lagna assoluta. Roba che neanche l’ero riesce a far sembrare più interessante.
(voto 2)

Ma questa sera si esibiscono anche i giovani.
Adriano, non sto parlando di te.

Zac Efron VS. Sabrina Misseri
Alessandro Casillo
È un tizio con capello alla Justin Bieberon di 15 anni. Una masnà (bambino in piemontese, per tutti i terr… meridionali in ascolto ahahah).
Il suo stile di canto è quello del canto da boyband backstreet boys school yeaaah che sento già le ragazzine urlanti ai suoi piedi in tempesta ormonale lanciargli addosso orsetti e mutandine profumate.
Più che il Bieberon assomiglia a Zac Efron. Il capello emo con la frangia nel resto del mondo non va più da un paio d’anni circa, ma come al solito in Italia le mode arrivano con un fuso orario tutto particolare.
La sua canzone fa abbastanza pena, però non me la sento di infierire troppo, anche perché credo ci siano leggi in difesa dei minorenni contro i feroci blogger cattivi.
(voto 5)

Giordana Angi
Questa tizia mi ricorda qualcuna, ma non so chi… Ha 18 anni, quindi se faccio apprezzamenti sessuali pesanti sul suo conto non credo di incorrere in gravi problemi legali, però evito visto che con ‘sto poncho anti-stupro che indossa non mi ispira manco per un cazz… ehm, manco per un pene. Pene non è una parolaccia.
Il suo modo di cantare mi dà profondamente fastidio. Non so chi sia il suo insegnante di canto, di sicuro non uno bravo, ma se fossi io le direi: “Così no. Così non si canta. Così si fanno solo scappare le persone.”
Dopo Alessandra Amoroso, nuove voci urticanti crescono.
Ma perché in Inghilterra c’hanno Adele e noi c’abbiamo Giordana Angi?
Comunque ah! Ho capito chi mi ricorda: Sabrina Misseri.
Ok, allora la smetto di parlare male di lei, che non si sa mai…
(voto 3)

Gianni Morandi per fare il giovane dice: “Ma che palle”. Ma quanto è ggggggggiovane?
Comunque i due sbarbati di cui parlavo sopra si sfidano al televoto come in Amici di Maria de Filippi. Cioè, adesso Sanremo imita Amici? Stanno messi davvero alla frutta, stanno messi.
Comunque passa lo Zac Efron de ‘noantri, superando giustamente la fastidiosa Sabrina Misseri non (si spera) killer.
Però adesso basta con tutta ‘sta meglio gioventù. Sono già passati 10 secondi da quando non fanno vedere qualcuno tirato fuori da un mausoleo. E allora arrivano i…

Matia Bazar
Il batterista mi sembra un po’ troppo scatenato, non vorrei mai gli venisse un ictus… E il chitarrista, o colui che fa finta di suonare la chitarra, quanti anni ha? 190 mila milioni?
La cantante non è più vestita da Regina Cattiva di Biancaneve, però ha comunque un che di maligno addosso che mi inquieta.
La canzone non è nemmeno tra le più schifose che si siano sentite nella storia della musica. E questo è uno dei più bei complimenti che mi sentirete proferire codesta sera.
(voto 5)

Giudizio tecnico a latere: Belen è davvero una gran bella porcellona!
Fine giudizio tecnico.

Eugenio Finardi
Elisabetta Canalis lo annuncia come: Ugenio Finardi.
Lui Ugenio, tu Canalis sei un Genio!
Adesso capisco cosa ci vedeva Giorgione Clooney in lei.
La canzone di Ugenio comunque è davvero una vergogna spaventosa.
Il testo dice: “Tu sembri ridere di me”. Embè, Ugenio, anche tu te le vai a cercare cantando in questo modo penoso.
(voto 0)

Francesco Mandelli e Biggio alias I Soliti Idioti atterrano al Festival di Sanremo.
Fanno ridere, senza strafare, senza mettersi a fare comizi politici, senza andare avanti per 50 minuti… Sono contento così!
Per ora il top di questo Festival, Giorgia Suina a parte.

E dopo il Nongio, spazio ancora ai giovani.
CGIL, CISL e UIL per una volta sono uniti a protestare contro questo Festival: basta con tutta questa gioventù!
Nuova sfida Maria de Filippi style…

Io ho sempre voglia
Il nome di questa band è Io ho sempre voglia. Uh, che sfacciati. Che porcelloni. Che nome scandaloso. Chi vogliono essere, i Sex Pistols italiani?
Invece no: il cantante è il meno appealing della compagine, nonostante una bombetta Arancia Meccanica, basettoni Supergrass e un piercing al naso alla… Ke$ha, però il maestro d’orchestra che si sono scelti è uguale a Billy Corgan e il batterista somiglia a Zack de la Rocha dei Rage Against the Machine! ‘Sti qua adesso mi sa che buttano giù l’Ariston con il sacro fuoco del rock'n'roooooll.
E invece propongono un pop-rockettino all’acqua di rose che sembrano una versione aggiornata dei Nomadi. Con quell’idolo di batterista che si ritrovano potrebbero rockeggiare molto di più, però la canzoncina è caruccia. Tra le cose migliori sentite in questo Festival. Il che è tutto dire…
(voto 6,5)

Celeste Gaia
Celeste è una biondina carina di 21 anni che sembra un po’ Avril Lavigne e un po’ Alice nel paese delle meraviglie. In più mentre canta fa delle facce strane. Mi piace, lei. E la canzone? Un po’ tanto una minchia… un po’ stupidotta, anzi parecchio stupidotta, roba da diventare un potenziale tormentone trash. Però dai, io la promuovo in maniera molto maschilista soltanto per il look da zoccoletta del paese.
(voto 6)

E c'è chi pensa che la Berté con GG D'Alessio siano una coppia strana...
Chi dei due passa il turno? I RATM dei poveri o la bella del paese?
Che emozione! Oooooooh…
Tra i due alla fine passa il gruppo dal nome sessualmente esplicito, i Sex Pistols italiani... *__*
Giusto così, anche perché Sanremo di certo non è il paese delle meraviglie e quindi la Celeste/Alice si può svegliare e tornarsene a casa.

Cambio d’abito delle due prime donne, o meglio le sostitute della russa che se la russa in comodino.
Ah, Ivana Mrazova è cieca? Vabbè, ma solo perché lei è cieca non significa che noi non possiamo vederla.
Dite che è ceca, nel senso della Repubblica Ceca?
Sorry.
La Canalis comunque si è messa addosso uno straccetto da battona d’alto bordo, mentre Belen ha il fegato di presentarsi sul palco con un abito fosforescente che si vede pure da Marte.
Ma l’ho già detto che la Canalis è passata dallo stare con George Clooney, l’uomo più posato e classico del mondo, il perfetto uomo GQ, il Don Draper della situazione, a quel pazzo scatenato di Steve-O? Il Jackass Steve-O. Quest'uomo qua, che però a stare insieme alla Canalis si troverà a dover affrontare la sfida più impegnativa di tutta la sua intera vita…


Emma Marrone
A proposito di vestiti, Emma è vestita con un tailleur molto donna in carriera anni ’80. Peccato si fasci le tettone anziché esibirle generosamente come quella zoccola di Belen.
La canzone mi piace più di ieri. Anche se piacermi è un termine mooooolto generoso. E dettato dall'ero.
Era la favorita della vigilia, adesso sentendola meglio è proprio il classico pezzo sanremese, in pratica tiene la vittoria in tasca. Anzi, la tiene in mezzo alle sue tettone.
(voto 6+, ma se facesse vedere un po’ più di carne il voto potrebbe anche levitare)

Ivana Mrazova, che chiamano Ivanka Mmmmzova, alla fine ci sarà o non ci sarà?
Il mistero, creato ad hoc per creare un personaggio intorno a una tizia che nessuno sa chi sia, è destinato a proseguire. La ragazza, poveretta, dopo 6 ore ce la fa ad arrivare. Senza collare al collo e senza stampelle.
Giudizio tecnico: è una topolona gigante, ma sembra una ritardata mentale. Il sorriso non è un granché, così come il suo italiano, che è comunque meglio di quello di Morandi. E con 'sto collo lungo da giraffona, te credo le è venuto il torcicollo. Si sarà sforzata troppo per cercare di mangiare le foglie sugli alberi.
Ma comunque per ste due tette attaccate a un fisico statuario era davvero necessaria menarla per una serata e mezzo di attesa? Bah.
Io preferivo l’ironia volontaria di Belen e quella molto involontaria della Elisatetta.
E dopo la Ivanka Kuntz comunque arrivano i…

Marlene Kuntz
Dopo Canzone di oggi, Canzone di domani, La canzone che scrivo per te e La canzone di sto Kuntz, si mantengono coerenti almeno nel titolo con Canzone per un figlio. Canzone che non è al livello del passato,  nemmeno da lontano, però almeno stasera sembrano meno sanremesi e sembrano anche avere un po’ di grinta in più. Verranno eliminati di sicuro.
Che figata sarebbe stata però avere i Marlene Kuntz di una quindicina d’anni fa sul palco dell’Ariston?
Giletti in prima fila sarebbe stato spazzato via dalle distorsioni di chitarra!
(voto 6,5)

Arriva la pubblicità della Sisal:
Lasciatemi cagare, con la carta igienica in mano.
Lasciatemi cagare. piano piano.
Lasciatemi cagare, perché ne sono fiero.
Lasciatemi cagare, sono l’italiano vero.
Ma non doveva esserci anche Toto Cotugno, in 'sto Festival?
Vabbè, non lo rimpiango certo. Anzi, meglio non nominarlo nemmeno che poi magari compare da qualche parte.

Irene Fornaciari
Oggi si presenta con un look meno agghiacciante di ieri, diciamo che stasera la paesana ha tirato fuori l’abito della festa.
Sembra una strega. Preferisco non dire altre cattiverie sul suo conto, altrimenti Amelia Fornaciari mi lancia qualche maledizione strana.
(voto 3menda)

Samuele Bersani
Canzone da cabaret, da musicarello d’altri tempi.
Un poppettino leggero e (quasi) gradevole, però Bersani potrebbe anche ambire a di più. Chessò, diventare segretario del PD.
Ma perché le battute su Bersani vengono sempre fuori penose?
Rimpiango sempre di più Berlusconi…
Ehm, ma anche no.
(voto 6)

Altro siparietto dei Soliti Idioti, questa volta con i personaggi di Maria Luce e Giampietro.
Non divertenti quanto Father & Son, però la loro canzone “È normale” è più figa e sicuramente più rock della gran parte dei pezzi sentiti finora.
La frase più bella di questo Festival la dice il Mandelli: “Oddio che schifo, c’è Gianni Morandi”.
Standing ovation.

Altri due giovani in gara l’uno contro l’altro, in questo giuoco al massacro chiamato Sanremo.
Erica Mou
Lei si era già fatta notare con il pezzo Giungla. È carina, sembra un po’ Katharine McPhee, la protagonista della nuova serie Smash. L’avete vista? Non che sia un capolavoro, però andate a vedervela invece di perdere tempo con questo schifo di Festival di Sanremo.
Non male la sua canzone acustica, anche se mi aspettavo una cosa musicalmente un tantino più coraggiosa.
(voto 6,5)

Bidiel
La loro canzone si chiama “Sono un errore”. Che altro vi devo dire? L’errore l’hanno fatto loro a presentarsi a Sanremo, visto che fanno un pop-rock frizzante decisamente meglio di molte altre proposte sentite dai “big” del Festival.
(voto 6,5)

Un peccato che non possano passere il turno entrambi, visto che sono i due migliori tra i giovani, però cercherò di farmene una ragione e continuare a vivere comunque.
Passa il turno Erica Mou e, secondo me, andrà a vincere la categoria GGGGGgiovani tutta.
Ma torniamo ai big (?)...
Chiara Civello
A detta dei “conduttori” Morandi e Papaleo questa tipa è famosa ovunque. Sarà, ma se andate a chiedere in qualunque paese del mondo:
“Do you know Chiara Civello?” secondo me vi puntano una pistola in faccia. Come minimo.
Comunque ha il suo perché, sta tipa sconosciuta ovunque.
(voto 6)

Elisatetta, hai perso qualcosa?
Ma veniamo alle cose importanti di questo Festival: Belen non indossa le mutandine!!!
Altra standing ovation.

Noemi
Rocco Papaleo la annuncia come “voce rock”.
Io mi sarò fatto di ero, ma lui secondo me si è strafatto di crack.
E l’unica cosa che posso dire a questa discepola di Vasco è fuck.
Questa parolaccia concedetemela perché è in inglese e poi era solo per fare la rima.
(voto 4)

Altra sfida tra nongiovani:
Marco Guazzone
Oddio, questo sembra il solito fenomeno che si mette al piano e canta come se mai nessuno avesse cantato prima di lui. Gli manca giusto una cosa: il talento. Una cosa che a Sanremo manco sanno cos’è.
Comunque tra i giovani, anche i meno interessanti, non si toccano i livelli infimi raggiunti da molti “big”.
(voto 5,5)

Giulia Anania
Canzone moscia da Sanremo moscio.
La stanchezza si fa sentire, non mi viene in mente niente di più cattivo da dire.
L’ero sta andando in fase down.
(voto 5)

E tra i due nongiovani l’ultimo a passare il turno è: Marco Guazzone.
A questo punto, chissenefrega. Io c'ho sonno e senza parolacce non ce la faccio più, porco boia!

Dolcenera
La Canalis la annuncia come una sua amica. È una cosa migliore dell'essere un’amica di Maria de Filippi, però secondo me Dolcenera non è a conoscenza di questo fatto.
Comunque Dolcenera con ‘sto look da manga porno giapponese ci sta dentro.
La sua canzone mi convince di più, a questo secondo ascolto. Ma probabilmente è solo l’effetto del look porno dark cyberpunk manga.
(voto 7-)

I Soliti Idioti ritornano in scena con gli omosessuali. Personaggi messi in scena rigorosamente dopo la mezzanotte perché a Sanremo e a Gianni Dorelli la parola omosessuaaaaaale sta scomoda.
Non esilaranti come nei loro sketch migliori, però per questo Sanremo sono già fin troppo.
Chiusura con bacio in bocca di Biggio a Gianni Dorelli. Un bacio molto omosessuaaaaaale.

Meno omosessuaaaaale il balletto di Ivana Mrazova, con “Come together” dei Beatles, un pezzo nuovo mai proposto prima da nessuno in nessuna parte del mondo. Lei però non è il massimo della sensualità.  Rimpiango Dita Von Teese. Comunque com’è che ieri questa qua c’aveva il collare e mo’ adesso è qui che sgambetta come se nulla fosse mai successo? Cosa si nasconde dietro al mistero del collare della Mrazova? Una overdose? Un’orgia con Morandi, Celentano e Rocco non Siffredi ma Papaleo finita male? Un coca party con Elisabetta e Belen di cui però la giovincella non è riuscita a reggere i ritmi?
Non lo sapremo mai…

La canzone finale dei Soliti Idioti è piuttosto evitabile, però lungi da me dire qualcosa di male sul Nongio che per me è come un fratello e a vederlo sul palco dell’Ariston, per quanto il Festival sia una porcheria, ao’ so’ soddisfazioni.

A un’ora tardissima, arriva il cantante, dj e artista di musica elettronica francese Martin Solveig. Non sarà David Guetta, che si vede costava troppo, ma comunque ci sta dentro ed è molto meglio, per dire, di quel dj clown di Bob Sinclar. E poi è pure tra i producer del nuovo disco di Madonna, vuoi mettere?
Ci si potrebbe attendere un dj tamarro e scatenato, invece Solveig è un personaggino composto, con il capello leccato che dedicata la sua hit “Hello” alla mammina.
Un gruppo di squinzie presenti all’Ariston si dimena, mentre il resto del pubblico di babbioni si chiede che razza di musica del demonio sia codesta.
Conclusione con un numero per nulla divertente di Rocco Papaleo, questa sera in ombra e inutile ancor più di ieri. Martin Solveig lascia l’Ariston incredulo di un simile livello kitsch… Evidentemente non sapeva a cosa andava incontro accettando di partecipare a Sanremo.

E infine, quando è ormai giunta l’una di notte, dopo una serata andata avanti 4 ore e mezzo, più di qualunque mattonazzo di film russo amato da Mr. James Ford, ecco i tanto attesi (?) verdetti.
4 eliminati:
Marlene Kuntz (alieni a Sanremo prevedibilmente eliminati)
Pierdavide Carone con Lucio Dalla (via, via, andate via!)
Irene Fornaciari (godo!)
Gigi D’Alessio con Loredana Berté (super godo!)
Ma non è che eliminano anche Rocco Papaleo?
Attenzione però perché stasera ne ripescheranno due e, prevedibilmente, si tratterà delle due coppie da incubo Lucio Dalla + tizio che ruba le autoradio e di Gene Simmons Berté con bimbominkia D'Alessio.
I Marlene Kuntz ripescati? Siamo pur sempre a Sanremo, non succederà mai!

Seconda serata del Festival decisamente più piacevole, o perlomeno più guardabile, rispetto alla prima.
Di sicuro gli ascolti caleranno, ma almeno non ci siamo dovuti sorbire un altro sermone di Celent-ano.
O magari la serata non è stata più piacevole, sono solo stati gli effetti benefici dell’ero.
E sono pure riuscito a non dire una sola singola parolaccia in tutto il post su questo cazzo di Sanremo di merda.
Oops…

mercoledì 15 febbraio 2012

Perché Sanremo è Sanremo. Ma quest'anno è pure senza voti e senza figa

Mentre i greci protestavano fuori dal Parlamento, gli italiani si interrogavano su un’altra questione, di non minor importanza: Cannibal Kid avrebbe commentato il Festival di Sanremo anche quest’anno?
Le trattative infuocate sono proseguite fino all’ultimo, ma l’assegno di 250mila euro staccato alla fine ha fatto propendere il Cannibale per un sì. Specificando naturalmente che i soldi ricevuti andranno a finire in beneficenza. In un conto segreto in Svizzera destinato alla Cannibal Poor Kids Foundation. Una commovente Fondazione che al momento consta di un solo beneficiario, e già potete immaginare chi sia. Vi do' un indizio: il suo nome inizia con Canni e finisce con Bal.
Comunque se Cannibal diceva no, il Festival quest’anno non si sarebbe fatto.
Ma ora che ha detto sì, Sanremo può avere inizio. E mo’ so’ cazzi vostri!

Sanremo 2012: Serata 1
Ore 20:50
Mi sono già rotto le palle.
E, fossi una donna incinta, mi si sarebbero già rotte le acque.
Dite che ancora non è iniziato? Vabbè, io però mi sono già rotto lo stesso. Preventivamente. Come precauzione nei confronti delle mie palle.
La intro la fanno Luca & Paolo, con una bella presa per il culo di Celentano in versione muta che fa molto The Artist. Non geniali quanto il mio post dedicato al film, però comunque efficaci.
È tradizione che i conduttori dell’annata passata introducano quello nuovo e ho l’impressione che loro due siano stati l’unica cosa decente di questa mesta serata. Magari mi sbaglio, eh. Non credo, però magari mi sbaglio.
Ma chi è che lo conduce quest’anno?
Napolitano voleva mettere Monti pure a Sanremo, però pare fosse già troppo impegnato in giro a Bruxelles e per il mondo con il suo show personale: Italia’s got talent. Ma forse qualcuno dovrebbe ricordare a Monti di fare un po’ meno il figo in giro, perché a fare meglio di Berlusconi ci riusciva anche un babbuino lobotomizzato (ogni riferimento a Celentano è puramente voluto).
Visto che Monti non poteva, hanno richiamato Gianni Morandi. Il nuovo che avanza. Largo ai giovani, il motto di questa nuova Italia che guarda al futuro.
Sì, proprio quel Gianni Morandi che arriva dalla conduzione esaltante dello scorso anno. Ve la ricordate?
No? Nemmeno io, però se volete rinfrescarvi la memoria potete rigustarvi i miei post della passata annata.
Purtroppo però quest’anno non ci sarà più Elisabettona Canalis: la sua “conduzione” di Sanremo 2011 è stata forse la pagina più divertente della tv italiana da quando hanno chiuso Mai dire gol. E Colpo grosso.
Ma attenti, o numerosi (?) fan della Canalis, perché più tardi ci sarà una piacevole (?) sorpresina per voi...

La intro è affidata a un numero fantascientifico che omaggia, o meglio deturpa, il ricordo di 2001: Odissea nello spazio. Una cosa originalissima, mai vista prima, dal 1968 a oggi nessuno ci aveva pensato prima, perché l’edizione di quest’anno di Sanremo è all’insegna del nuovo, delle novità. Di Gianni Morandi!
Gianni Morandi dopo 30 secondi che parla (più che parlare, balbetta e fa versi) conferma l’impressione data l’anno scorso: è l’uomo meno adatto al mondo a condurre qualcosa.

Vabbè, veniamo alla musica. Perché Sanremo è un evento musicale.
AHAAHAHAH segnatevela questa, perché sarà la battuta più divertente di tutto il Festival!

Prima cantante, or dunque.
Dolcenera “Ci vediamo a casa”
Morandi introduce Dolcenera come una cantante di successo in tutta Europa. A me risulta che a malapena se la filino in Italia. Al di sopra delle Alpi se dici Dolcenera al massimo pensano sia una nuova varietà di Nutella, e se lo vai a dire nelle banlieue francesi lo prendono pure come un insulto razziale e tirano fuori i coltelli. Quindi ocio.
Dolcenera, ci vediamo a casa. Ti apro la porta perché con questo look pseudo finto punk mi garbi anche, ma se non canti te ne sono ancor più grato.
(voto 6) ricordo che i voti sanremesi non sono come i voti che assegno di solito, ma sono molto più generosi, altrimenti finirebbero tutti in insufficienze ancor più cla-mo-ro-se. Apro con una sufficienza perché ho come l’impressione che la canzone di Dolcenera, benché piuttosto fastidiosa, sia già tra le meno peggio di questa edizione.

Samuele Bersani “Un pallone”
Non lo dico. Non lo dico. No, non lo dico.
Okay, lo dico: Bersani Samuele non è quello del PD. Quello là com’è che fa di nome? Pier Silvi..no. Pier Luigi, se non sbaglio. Ma perché i politici del PD sono così noiosi che non si riesce nemmeno a tirar fuori una battuta decente su di loro?
Belli gli occhialini da milenese hipster di Bersani Samuele. Le lenti sono un po’ da miope, però stylish. Per quanto si possa essere stylish nel tempio del kitsch per eccellenza, il teatro Ariston.
La canzoncina comunque fa un pochino pena. Se penso che pure lui sulla carta dovrebbe essere uno dei migliori della kermesse, vado a farmi subito un cocktail di Xanax + alcolici e mi infilo nella vasca da bagno. Whitney, ci hai visto lungo a risparmiarti questa kermesse insulto alla musica!
Ma perché mi sono ficcato di nuovo in questa situazione? Perché ho voluto di nuovo commentare Sanremo?
Bersani: una palla, più che un pallone.
(voto 5,5)

Non è un paese per vecchi, questo. E allora ci mettiamo un comico di quelli che ci piacciono a noi giovani, ci piacciono: Rocco Papaleo.
CHIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII?
Vuoi dire Rocco Siffredi? L’hanno chiamato a rendere un po’ piccante un Festival quest'anno ancora più pudico e castigato, vero?
Almeno qualcuno che ride c'è...
No, proprio Rocco Papaleo, quello di Basilicata coast to coast.
Vabbé, comunque in giro ci sono comici peggiori di lui.
In questo momento non mi vengono in mente.
Ah sì, i Fichi d’India. E, forse ma solo forse, Enrico Brignano e Max Giusti (quest’ultimo ho scoperto chi fosse durante una pubblicità di Sanremo del gioco dei pacchi, che ho scoperto esistere ancora!)
Rocco Papaleo si presenta in versione sobria, alla governo tecnico, Monti-style.
Ma dai, quest’uomo non è un comico. È talmente comico che fa quasi più ridere Morandi.
Louis C.K. sì che è un comico.
I have a dream: Louis C.K. sulla tv italiana.
Guardatevi la serie Louie che è geniale!!! GE-NIA-LE. Guardatelo invece di stare a perdere tempo come me con ‘sta erba grama sanremese.
Eppure già mi immagino i critici televisivi all’indomani che titoleranno: Papaleo rivelazione del Festival; Papaleo fenomeno comico; Papaleo ha salvato Sanremo; Papaleo nuovo Premier.

Ok, passiamo alla fica, ehm alle vallette, ehm alle co-conduttrici.
Va bene: le zoccole mute che faranno da belle statuine vicine a sto Rocco Papaleo (?) e a Gianni "Monkey Island" Morandi, che l’anno scorso ho scoperto essere, oltre che un pessimo cantante e un conduttore del tutto incapace di condurre, pure un coprofago. Ovvero: si mangia la merda.
Non giudicate, stupidi moralisti bacchettoni. C’è a chi piace la Nutella, a chi la pizza, a chi la figa, a chi il cazzo, a chi piace Michel Telò, e a lui piace mangiare merda. Non vedo proprio cosa ci sia di anormale… Adesso uno non può nemmeno mangiare merda senza essere giudicato un disgustoso pervertito? Certo che viviamo in un paese davvero bigotto. Roba che ci sarebbe da invocare la chiusura di Famiglia Cristiana e L'Avvenire...
Perché Sanremo è Sanremo: sempre la stessa merda. E a Gianni Morandi piace la stessa merda.

Dicevamo, la fica…
Doveva esserci Tamara Ecclestone, ma non si sa bene perché non ci sarà. Forse perché era troppo figa.

Sanremo dice no a Tamara? A Pensieri Cannibali non facciamo tanto gli schizzinosi e le diciamo sì.

Allora doveva esserci Ivana Mrazova, che all’ultimo momento però è saltata pure lei pare a causa del torcicollo e del nervosismo provocato dal fatto che nessuno sapesse pronunciare il suo cognome.

La povera Ivana è stata male prima dell'inizio di Sanremo. Figuriamoci dopo aver visto la prima puntata...

Certo che almeno una Kate Upton sostitutiva potevano anche chiamarla…

Solo perché Sanremo ha deciso di bandire la fica, non signi-fica che anche in questo post non debba esserci...

Sul serio, gente. Non è per fare la vittima ma quest’anno sono davvero in crisi. Non ce la faccio a seguirla ‘sta roba. Oddio, mi manca il respiro.
No dai, se non c’è manco la figa non si può seguire Sanremo, siamo seri.

Allora è vero che Vanna Marchi è uscita di galera...
Noemi “Sono solo parole”
Parliamo di figa e sbuca… Noemi.
Sembra Vanna Marchi, porcoddue!
Almeno la canzone sarà bella… sì sì, contateci pure, voi folli.
Sono solo parole? Magari, purtroppo c'è anche la musica.
Mi diverto di più quando sento le canzoni da Chiesa, tipo: “Vieni Gesù vieni, vieni accanto a noi, e spezza ancora il pane come facesti un dì. Vieni qui Gesù, vieni in mezzo a noi. Ché l’attesa è già finita, vieni salvator.”
(Prima che Celentano mi chieda di chiudere immediatamente il blog, specifico: non conosco le canzoni da messa, questa l’ho recuperata su Internet, ma credo che attualmente sia una delle hit più ballate nelle Chiese d’Italia)
Sul serio: ma come cazzo canta questa?
E poi c’è gente che ha anche il coraggio di criticare la Dea Lana Del Rey…
Ma tenetevi Noemi che io vado a suicidarmi!
(voto 3)

"Aaaangelo, prenditi cura di lei... L'ho già cantata?"
Francesco Renga “La tua bellezza”
Io ho solo un problema con la voce di Renga: mi urta dentro.
Il suo pezzo va di stile pop alla Coldplay. Roba che sul palco dell’Ariston suona più o meno come una rivoluzione punk rock. Di bellezza non ce n’è proprio, però meno peggio del previsto, dai.
(voto 5-)

Chiara Civello “Al posto del mondo”
Chi è questa? O meglio, facciamo la domanda giusta: chi l’ha raccomandata questa?
La sua canzone aveva fatto discutere (ma chi???) perché sembra assomigliasse a un pezzo di Daniele Magro (ma chi???). Nonostante sia di una mediocrità sconcertante, sarà che è la prima - e credo ultima - volta che la sento, ma non urta più di tanto. E la fisarmonica dona al tutto un tocco di malinconia in più. Per averla basterebbe comunque guardare il Festival: se ci fosse un pianeta chiamato Melancholia che si sta per schiantare “al posto del mondo” sarebbe un’esperienza meno inquietante.
Questa comunque sarebbe una cantante jazz?
(voto 5+)

Questo è stato il gesto più rock'n'roll della serata. Fate vobis
Irene Fornaciari “Grande mistero”
Tale padre, tale figlia?
Non proprio, visto che sta tipa è persino meno sexy del padre grande Baboomba!
Non sono un esperto di moda, ma se lo fossi direi: “Cara, guarda, cercherò di essere il più gentile possibile, ma tu hai davvero sbagliato tutto nella vita!”
Cerco di capire se lei come il padre abbia scopiazzato, pardon preso in prestito, la canzone da qualche parte, ma è un pezzo talmente brutto e agghiacciante che per fortuna non mi ricorda niente di conosciuto.
Comunque mi sono dovuto ricredere: si può essere peggio di Zucchero. Sua figlia ne è l’esempio più lampante.
Il grande mistero è come il mio cuore non abbia ancora cessato di battere per la totale mancanza di interesse in questa edizione del Festival.
(voto 3)

Giorgia Suina, ehm Surina (ma perché sbaglio tutte le volte il suo cognome?) compare in una televendita. Oh, la prima figa nell’edizione più gay nella storia di Sanremo. Ma nemmeno gay. Non ci sono manco dei begli omini. Questa è la versione più antisesso nella storia di Sanremo. In linea con il nuovo casto Governo?

Non c’è la figa, ma in compenso c’è Adriano Celentano, classe 1938, un altro giovincello che deve venire a spiegarci come sta messo il mondo di oggi perché se no noi da soli mica lo sappiamo.
Scatta il panico a Sanremo: c’è un finto attentato che sembra di essere in un film catastrofico girato peggio di quelli di Michael eBay.
Gli effetti speciali paiono usciti dal cinepanettone, ma secondo me lo spettatore medio di Sanremo – ovvero la vecchina di 90 anni che fa la calzamaglia – si sta cagando addosso e pensa che sia scoppiata la terza guerra mondiale.

Come ospite io avrei voluto la mia M.I.A. a sventolare il dito medio a Celentano come al Super Bowl.

"Ciao Adriano!"

Avrei voluto anche Lana Del Rey, vociferata come possibile super ospite, ma dopo le ultime poco fortunate performance live ha deciso di prendersi una pausa dalle esibizioni. Come se a Sanremo saper cantare fosse un requisito. Forse doveva sentire prima Noemi…
Doveva venire Lady Gaga, ma ha richiesto 500mila euro e per la Rai erano troppi.
Una bella cifra, per carità, ma se date 250mila euri a quel cadavere deambulante di Celentano che completa una frase non di senso compiuto ogni 10 minuti, una superstar mondiale come Gaga vale almeno 250milioni di euri.
E che colpo sarebbe stato avele Adele? Altloché avele Celentano. Ma pelché ho cominciato a pallale come Titti?

Cosa dice Celentano il Profeta, Celentano il Guru, Celentano il Messia?
Osannato dalla folle sanremese, fa un sermone sui preti finendo per somigliare a… un prete. Della peggior specie.
Il suo sermone comunque scatenerà un mare di polemiche, visto che se la prende con i preti, la Chiesa, “giornali come L’Avvenire e Famiglia Cristiana andrebbero chiusi che immediatamente”…
Tali pubblicazioni sono quanto di più lontano ci sia dal mio modo di pensare, perché Celentano chi si crede di essere per avere il diritto di dire cosa deve uscire e cosa no? Si crede Dio?
Non lo sa, il signor Celentano, che in Italia esiste ancora, forse, una cosa chiamata libertà di stampa? Ed esiste pure una cosa chiamata libertà di parola, quella che concede a lui di dire le sue stronzate in pubblico davanti a milioni di tele-rimbambiti che magari lo ritengono pure una persona colta e intelligente.
Poi parla anche di treni ad alta velocità e propone i treni a bassa velocità. Uh, che ideona poetica! E poi beve un sacco di acqua, a spese di noi tele-rimbambiti che paghiamo il canone.
Ci voleva proprio Celentano per dire certe cose che tutti sapevamo già da un pezzo, come quanto fosse scandalosa la decisione della Consulta di bocciare il referendum?

Oscar subito!
Oddio, arriva anche la Canalis!!!
Interpreta una parte poco impegnativa, quella dell’Italia.
Elisabetta Canalis io l’adoro perché in una semplice apparizione di 10 secondi riesce a demolire secoli di recitazione. Ma lei lo fa incurante, senza nemmeno rendersene conto. È talmente imbarazzante da rasentare il sublime!
Quindi Celentano canta - malissimo - un brano inascoltabile peggiore persino di quelli in gara, e ho detto tutto.
Gianni Morandi nella conferenza stampa di presentazione del Festival ha annunciato che non ci saranno super ospiti internazionali a sorpresa.. C’è crisi e quindi Madonna, Julia Roberts e Stevie Wonder sono stati considerati troppo esosi. Non che rimpianga troppo il fatto che non ci siano, però anziché sugli ospiti stranieri, non potevamo ad esempio risparmiare sul cachet per Celent-ano?
E il siparietto agghiacciante con Pupo e Morandi cosa mi rappresenta???
E perché poi Adriano "Monkey Island 2" Celentano canta in un terrificante inglese celentaniano una lunga interminabile serie di altre inascoltabili canzoni?
E perché Morandi, Papaleo e Pupo fanno i Blues Brothers della situazione?
Uno spettacolo che sarebbe più terrificante solo se i tre fossero collegati con un impianto bocca-culo come nel film horror The Human Centipede!
"Scusa, Celentano? Ma và a cagare, và!"
Poi Celentano ci infila anche un insulto del tutto gratuito al critico televisivo Aldo Grasso, e solo perché aveva osato insinuare che sarebbe andato a Sanremo per promuovere il suo ultimo disco (disco che nessuno s'è filato, tra l'altro).
Certe persone dovrebbero accettare le critiche con un po' più di serenità e fare magari un bagno di umiltà. Soprattutto quando l'unica cosa decente che hanno fatto in carriera è stata un'apparizione di 10 secondi ne La dolce vita. E ormai 52 anni fa.
Questa apparizione sarebbe stata l’evento televisivo italiano dell’anno?
A me è sembrata solo la più grande pagliacciata nonsense dell’anno, un delirio personale di Celentano su Paradiso, politica e il povero Aldo Grasso. Il tutto accompagnato da della musica terribile. La peggiore che io abbia mai sentito in vita mia.
Se in Paradiso c'è Celentano che canta, speditemi giù all'ultimo girone dell'Inferno, per favore.
Stendiamo un velo pietoso su un'oretta di televisione regalata alle crociate private del signor Celentano. Regalata? Mi correggo anzi mi scorreggio: abbiam pure dovuto pagarlo!
Reazione del teatro Ariston? Standing ovation.
A questo punto mi auguro che le esplosioni mostrate all'inizio fossero vere.
E mi auguro che l'irruzione della finanza a Sanremo, almeno quella, sia stata vera.
(voto all'ora di Celentano: 0)

Dopo circa un'ora di Festival di Celentano, riprende il Festival di Sanremo.
Emma Marrone "Non è l'Inferno"
I bookmakers inglesi danno per favorita l’amica della Maria Emma Marrone, davanti a Samuele Bersani, Francesco Renga, Gigi D’Alessio con Loredana Bertè.
L'avevano sentita la canzone? Perché se l'avessero fatto non credo sarebbero poi così certi della sua vittoria.
Bah, canzoncina mediocre, testo impegnato (per quanto possa esserlo un pezzo scritto dal cantante dei Modà) però dopo un'ora di Celentano suona quasi - e badate bene: ho detto quasi - piacevole.
(voto 5,5)

Marlene Kuntz "Canzone per un figlio"
I Marlene Kuntz vengono definiti un gruppo cool da Gianni Morandi.
Non so cosa ci sia di meno cool dell'essere definiti cool da Gianni Morandi.
Ma cosa significa Marlene Kuntz? Significa: la figa di Marlene. Preferivo quelle di Tamara o quella di Ivana, però accontentiamoci di quella di Marlene...
Una volta erano un po' i Sonic Youth all'italiana, oggi suonano decisamente più morbidi, per nulla rock (checché ne dica Morandi) e, non per fare i nostalgici, con i vecchi Marlene non c'entrano proprio più manco per sbaglio.
Pezzo tra i loro peggiori di sempre, cosa che comunque significa che finora sono stati di gran lunga i migliori della serata.
(voto 6,5)


Visto che di figa nuova non ce n'era, hanno riciclato quelle "vecchie". Speriamo almeno si siano depilate...
Dopo 2 ore e passa con quei bruttoni di Morandi, Celentano e Papaleo, fa piacere vedere Belen Rodriguez ed Elisabetta Canalis. Peccato che pure loro facciano la cazzata di cantare.
E come cantano? Meglio di Celentano, per carità, però pur sempre malissimo. La canzone delle belle con la bestia Morandi comunque è piuttosto azzeccata.

Eugenio Finardi "E tu lo chiami Dio"
E tu lo chiami Dio?
La voce di Eugenio Finardi io la chiamo un insulto a Dio.
(voto 1)

"Siamo la coppia più brutta del mondo, e ci dispiace per gli altri"
Gigi D'Alessio e Loredana Berté "Respirare"
Grazie per il consiglio, o coppia più improbabile nella storia della musica. musica con la m rigorosamente minuscola. Ci sto provando da tutta la sera, a "respirare", ma qui è davvero tutto un finire di male in peggio. Qua c'è roba che rimpiango di non essermi sparato un disco di Justin Bieber o anche un colpo in testa...
La canzone è il classico pezzo d'alessiano, ovvero quella che a canta Napoli definirebbero 'na strunzaaaaaata!, con in più le urla agghiaccianti della bertuccia Berté.
(voto 1-)

Chiede Morandi: "Belen, come ti sembra il Festival di quest'anno?"
Risponde Belen: "Stupendo." Non ho mai sentito qualcuno mentire così spudoratamente. E figuriamoci poi se pure quest'anno non saluta TUTTI i suoi parenti dall'altro capo del mondo. Persino il cuginetto di secondo grado a letto con l'influenza in Argentina.
Belen, ma chi cazzo saluti che quelli in Argentina chissà che bamba si stanno tirando, altroché guardare la pessima televisione italiana... Se poi sanno che ci sei pure te, piuttosto si guardano Marzullo.

Nina Zilli "Per sempre"
Oh, finalmente un'artista decente.
Nina con capello d'altri tempi, omaggio ad Amy.
Non ha la voce di Mina, però almeno posso dire di aver sentito una canzone decente, questa sera.
Devo anche dirlo? La mia vincitrice personale senza il minimo dubbio e senza rivalità alcuna.
Dai per favore, facciamo calare il sipario su questo Sanremo, diamo la vittoria a Nina e chiudiamola qui.
Per gli altri non c'è storia.
(voto 7,5)


Pierdavide Carone e Lucio Dalla "Nanì"
Io Pierdavide Carone me lo ricordavo così...

Ma che cazzo te ridi?
Adesso invece è così...

Ma che cazzo te canti?

Bella la parrucca! Cos'ha fatto, è tornato indietro nel tempo fino agli anni '70?
E ai denti che è successo? Si è scontrato con un treno merci lanciato a folle velocità?
Comunque il pezzo è un po' la solita lagnona alla Lucio Dalla cantata da questo fuggito dal campo profughi di Maria de Filippi. Insomma: non un singolo schifo, ma un doppio schifo.
(voto 3)

Arisa "La notte"
Caruccia, Arisa.
Fa la sua parte, canta una canzoncina pop niente di eccezionale, ma che in mezzo al letame udito questa sera assomiglia quasi a una pepita d'oro.
Non so se abbia davvero l'X-Factor o meno, probabilmente no, ma per questa sera è un sì!
(voto 6,5)

Matia Bazar "Sei tu"
Gli ultimi saranno i primi.
Ma anche no.
Morandi nei suoi soliti annunci a caso dice che hanno venduto milioni di copie. Ma a chi? Se in casa per caso avete un disco dei Matia Bazar, ditemelo che vengono a sfasciarvi, sia la casa che il disco.
La cantante è vestita come la Evil Queen di Biancaneve, ma la sua voce non morde, al massimo lagna. Se avete Sky, guardatevi la serie Once Upon a Time. Lì sì che c'è una vera Evil Queen.
(voto 5-)

Lo so, l'anno scorso avevo detto che peggio di così non si poteva fare. E invece Gianni Morandi mi ha smentito, alla grandissima.
Nella passata edizione almeno c'era stato un Roberto Benigni che aveva fatto ridere, aveva detto cose sensate e aveva cantato una toccante versione dell'Inno di Mameli. Quest'anno c'è stata un'ora da incubo con un non richiesto Celentano sciò, nel senso non di show ma di sciò via dalle palle!, più una serie di canzoni una peggio dell'altra in cui per me si salva giusto Nina Zilli e, per il rotto della cuffia (nel senso che se avete ascoltato Sanremo in cuffia, di certo vi si è rotta), Arisa e dei Marlene Kuntz comunque invecchiati davvero male. E c'è pure stata meno figa del solito! Roba che han dovuto resuscitare Belìn & Elisatetta pur di salvare la baracca.
Belen l'han dovuta tirare giù dal letto nel corso di una sessione di sesso estremo con Corona, mentre la Canalis l'han dovuta prelevare da un corso di dizione per bambini ritardati. Che stava seguendo come alunna, mica come insegnante.
Ciliegina sulla torta: il meccanismo di votazione NON ha funzionato e quindi questa serata a cosa è servita?
A niente!
Oltre a fare pena in tutto e per tutto, i voti non sono nemmeno stati validi. Neanche a volerlo fare apposta poteva andare così male.
A questo punto, più in basso di così non si può scendere, anche se so già che il prossimo anno andrà ancora peggio. E forse pure nelle prossime serate...
Povera Italia.
Poveri noi.
Povero me.
Domani, per trovare la forza di continuare a seguire 'sta pagliacciata, giuro che MI DROGO!

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