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sabato 25 gennaio 2020

Grandi donne




Piccole donne
Regia: Greta Gerwig
Cast: Saoirse Ronan, Emma Watson, Florence Pugh, Eliza Scanlen, Timothée Chalamet, Meryl Streep, Laura Dern, Bob Odenkirk, James Norton, Tracy Letts, Louis Garrel, Chris Cooper


Non era facile crescere, per delle piccole donne negli anni '60, dell'Ottocento, durante il periodo della Guerra di secessione americana.
Non era facile crescere nemmeno per dei piccoli uomini negli anni '90, del Novecento, durante il periodo del grunge. Io ad esempio sono stato sempre curioso di leggere il celebre romanzo di Louisa May Alcott, piazzato sullo scaffale dei libri di mia sorella, e di scoprire cosa quelle piccole donne facevano di tanto interessante, ma non ho mai potuto. Il motivo?
Ero un maschio. Sono un maschio. Se mi fossi messo a leggere Piccole donne sarei stato considerato un piccolo gay. Un effeminato. Dovevo limitarmi a guardare le partite di Champions League, quando ancora si chiamava Coppa dei Campioni, e giocare a He-Man. Leggere un romanzo intitolato Piccole donne per un piccolo uomo all'epoca era un divieto non scritto. Era una cosa che semplicemente non s'aveva da fare. Non ho mai nemmeno visto alcuna trasposizione cinematografica dell'opera, nonostante in quel periodo ne fosse arrivata una piuttosto popolare, per altro con un cast di primissimo livello che comprendeva nomi quali Winona Ryder, Christian Bale, Kirsten Dunst, Claire Danes e Susan Sarandon.

martedì 2 gennaio 2018

I peggio film 2017





Ta-dan. Il momento più temuto dai cineasti e pure dagli spettatori cinematografici di tutto il mondo è arrivato. Sono uscite le nomination dei Razzie Awards?
No, mi riferisco ai peggiori film dell'anno secondo il discutibile, quest'anno credo più che mai, giudizio di Pensieri Cannibali. Tra porcatone terrificanti e pellicole che una buona parte di mondo tranne me considera dei Capolavori, tra campioni d'incasso e lavori firmati da alcuni dei più osannati registi sulla faccia della Terra, ecco 10 visioni che io personalmente non ho ancora digerito.


Flop 10 2017 di Pensieri Cannibali

lunedì 10 luglio 2017

The Circle, a colloquio con la signorina Emma Watson





The Circle
Regia: James Ponsoldt
Cast: Emma Watson, Tom Hanks, Karen Gillan, Ellar Coltrane, John Boyega, Patton Oswalt, Bill Paxton, Nate Corddry, Ellen Wong


“Buongiorno, signorina Watson.
La vedo agitata... cosa la turba?”



“Sa, è un così grande onore fare un colloquio per una società prestigiosa come Pensieri Cannibali.”



lunedì 5 giugno 2017

Bella roba!





La Bella e la Bestia
Regia: Bill Condon
Cast: Emma Watson, Dan Stevens, Luke Evans, Josh Gad, Kevin Kline, Ewan McGregor, Ian McKellen, Emma Thompson, Stanley Tucci, Gugu Mbatha-Raw



C'era una volta un principe bello...


...e soprattutto sano di mente.

giovedì 27 aprile 2017

Guardoni della Galassia Cinematografica Vol. 2





Qualità o quantità?
Questa settimana (ma anche le scorse) i cinema italiani sembrano puntare più sulla quantità, però in mezzo al mucchio di roba in uscita qualcosina di interessante (forse forse) la si può trovare.
Cosa?
Scopritelo leggendo i commenti qui sotto, gentilmente offerti da me e maleducatamente offerti dal mio nemico Ford.

Guardiani della Galassia Vol. 2
"Cos'è quel coso gigantesco che ci sta per cadere addosso?"
"Non riesco a capire se è l'ego di Ford o quello di Cannibal..."

martedì 7 giugno 2016

Bambini, arriva l'estate: tutti in Colonia con Emma Watson





Colonia
(Germania, Lussemburgo, Francia 2015)
Regia: Florian Gallenberger
Sceneggiatura: Torsten Wenzel, Florian Gallenberger
Cast: Emma Watson, Daniel Brühl, Michael Nyqvist, Richenda Carey, Vicky Krieps, Jeanne Werner
Genere: colonizzato
Se ti piace guarda anche: The Lobster, The Path, The East

Ecco a voi la sinossi di Colonia:

La colonia estiva è una struttura situata presso località marine o montane destinata al soggiorno di bambini e adolescenti che vi svolgono attività ludiche e ricreative.

No, scusate. Ho sbagliato. Ecco a voi la vera sinossi di Colonia:

L'Acqua di Colonia si differenzia dall'Eau de Toilette così come dall'Eau de Parfum per la differente quantità di essenza di profumo: essa, infatti, ne contiene dal 3% al 5%.

Pardon. Mi sono confuso un'altra volta. Adesso vi metto quella giusta:

Il film Colonia racconta la storia di Lena e Daniel, una giovane coppia che si trovava in Cile durante il sanguinoso colpo di stato di Pinochet del 1973: lui verrà sequestrato dalla polizia segreta del Generale, lei dovrà andare alla sua ricerca. Lo troverà in una zona misteriosa nota come Colonia Dignidad, dove opera una misteriosa setta che, di fatto, gestisce una prigione.

Dopo averla letta, ho pensato: “Non guarderò mai questo film!”. Per quanto No – I giorni dell'arcobaleno con il mio attore messicano preferito Gael García Bernal fosse un lavoro molto interessante, rigettarmi di nuovo nel periodo della dittatura cilena di Pinochet non è che fosse tra le mie priorità nella vita.
Dopo aver saputo che la protagonista femminile sarebbe stata Emma Watson mi sono però detto: “Sarò il primo al mondo a guardare questo film!”.

giovedì 26 maggio 2016

Film attraverso lo specchio





Questa settimana qualcosina d'interessante nei cinema italiani sembra ci sia.
Non diciamolo però troppo forte, meglio sussurrarlo sotto voce: questa settimana qualcosina d'interessante nei cinema italiani sembra ci sia.
Una cosa invece da gridare ai quattro venti è che il mio blogger rivale Ford NON CAPISCE UNA MAZZA DI CINEMA! ANCORA MENO DI ME! E NON È MICA UN'IMPRESA SEMPLICE!
Detto questo, ecco a voi i commenti sulle uscite del weekend offerte apposta per voi dai due blogger cinematografici meno cinecompetenti del mondo.

Alice attraverso lo specchio

"A chi ho rubato il look? A Ford, naturalmente."

mercoledì 23 marzo 2016

Emma Watson e il topless poco top e molto less di Regression





Regression
(Spagna, Canada 2015)
Regia: Alejandro Amenábar
Sceneggiatura: Alejandro Amenábar
Cast: Ethan Hawke, Emma Watson, Aaron Ashmore, David Thewlis, Dale Dickey, David Dencik
Genere: satanico
Se ti piace guarda anche: Devil's Knot - Fino a prova contraria, Dark Places, Premonitions


Detective Ethan Hawke
Lo confessi, signor Cannibal:
lei ha stuprato Emma Watson!



lunedì 21 luglio 2014

NOIAH




"Lo so, ho dei capelli improponibili.
Ma nella Bibbia il balsamo non viene mai menzionato..."
Noah
(USA 2014)
Regia: Darren Aronofsky
Sceneggiatura: Darren Aronofsky, Ari Handel
Cast: Russell Crowe, Jennifer Connelly, Emma Watson, Ray Winstone, Anthony Hopkins, Douglas Booth, Logan Lerman, Leo McHugh Carroll, Kevin Durand, Nick Nolte, Mark Margolis, Marton Csokas, Finn Wittrock, Madison Davenport
Genere: bestemmia cinematografica
Se ti piace guarda anche: La passione di Cristo, The Fountain – L’albero della vita

ATTENZIONE FANATICI
Se siete fanatici religiosi, se portate la Bibbia sempre con voi, se andate a messa tutte le domeniche, o se siete Mel Gibson, potreste considerare questo post blasfemo. Proseguite la lettura soltanto a vostro rischio e pericolo, altrimenti fate sempre in tempo a tornare sul sito di Famiglia Cristiana.


In principio Dio creò il cielo e la terra. La terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso e lo spirito di Dio aleggiava sulle acque. Dio disse: «Sia la luce!». E la luce fu.
Dio poi creò tante altre belle cose, un sacco di animaletti, fino a che creò anche l’uomo, dicendo semplicemente: “Abracadabra, facciamo l'uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra”. Ma mancava ancora qualcosa. Qualcosa di molto importante. A questo punto, Dio allora disse: “Sia la figa!”. Ed Emma Watson fu.


Per festeggiare la sua creazione più bella, Dio passò la domenica a masturbarsi furiosamente contemplando la sua immagine. Una volta stufatosi di guardarla mentre non faceva nulla, decise di creare un qualcosa per tenerla impegnata e così fece il cinema. Dopo aver creato il cinema e i film dei Lumière in cui non succedeva nulla, Dio decise di creare pure i registi e fu così che diede vita a Darren Aronofsky. Il cineasta americano realizzò una pellicola più bella dell’altra, da Pi greco – Il teorema del delirio a Requiem for a Dream, da The Wrestler a Il cigno nero, fino a che decise di dedicarsi a Noah, un lavoro tratto dalla Bibbia. Un progetto dalle ambizioni divine.

La storia di Noè e della sua arca la conoscete già tutti, vero?
Ehm… io veramente non la conoscevo proprio bene bene. Da bambino ho saltato qualche lezione di catechismo di troppo. Più in là con gli anni ho provato a rimediare alle mie lacune religiose e un giorno mi sono detto: “Leggiamoci un po’ sta Bibbia. Ci sarà una ragione se ha venduto milioni di copie…”
Ho iniziato a leggere qualcosa, ma ben presto ho rinunciato. Ragazzi, ma non l’ha mai detto nessuno?
La Bibbia è ILLEGGIBILE!
È un libro scritto in maniera davvero terrificante. Prendiamo un passaggio dalla Genesi in cui si parla proprio del protagonista di giornata, il simpatico (si fa per dire) Noè.

1. Il Signore disse a Noè: «Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, perché ti ho visto giusto dinanzi a me in questa generazione. 2 D'ogni animale mondo prendine con te sette paia, il maschio e la sua femmina; degli animali che non sono mondi un paio, il maschio e la sua femmina. 3 Anche degli uccelli mondi del cielo, sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza su tutta la terra. 4 Perché tra sette giorni farò piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti; sterminerò dalla terra ogni essere che ho fatto». 5 Noè fece quanto il Signore gli aveva comandato.
6 Noè aveva seicento anni, quando venne il diluvio, cioè le acque sulla terra. 7 Noè entrò nell'arca e con lui i suoi figli, sua moglie e le mogli dei suoi figli, per sottrarsi alle acque del diluvio. 8 Degli animali mondi e di quelli immondi, degli uccelli e di tutti gli esseri che strisciano sul suolo 9 entrarono a due a due con Noè nell'arca, maschio e femmina, come Dio aveva comandato a Noè.
10 Dopo sette giorni, le acque del diluvio furono sopra la terra; 11 nell'anno seicentesimo della vita di Noè, nel secondo mese, il diciassette del mese, proprio in quello stesso giorno, eruppero tutte le sorgenti del grande abisso e le cateratte del cielo si aprirono. 12 Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti.

A parte il fastidio provocato da tutti i numerini inseriti a ogni frase, ma vi sembra un libro scritto bene? Non c’è manco mezza descrizione o un minimo di introspezione psicologica dei personaggi. Niente. Al confronto della Bibbia, Tre metri sopra al cielo, Twilight e Cinquanta sfumature di grigio sono dei capolavori assoluti.
Tralasciando gli aspetti letterari, c’è qualcuno che può ritenere anche solo lontanamente verosimili i fatti in essa raccontati?
Eppure giusto qualche milione, per non dire qualche miliardo, di persone sulla faccia della Terra crede che quanto narrato nella Bibbia sia davvero successo. Prendiamo il passaggio “Noè aveva seicento anni.
Se quest’uomo ha 600 anni, voglio il numero del suo chirurgo plastico.


Prendiamo un altro passaggio: “Cadde la pioggia sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti.” Ma manco a Masone in Liguria, il posto meteorologicamente più sfigato del mondo, ha mai piovuto così tanto. Eddai.


In pratica La Sacra Bibbia è il più fantasioso romanzo fantasy di sempre. Roba che al confronto Il signore degli anelli può essere considerato puro neorealismo. Il regista Darren Aronofsky, chiamato a sé dalla voce di Dio, o più probabilmente da quella del Dio Denaro, ha così deciso di trattare le vicende bibliche come fossero una materia fantasy, chiamando attori come Emma "Hermione" Watson e Logan "Percy Jackson" Lerman e aggiungendo alcuni elementi fantastici al racconto, giusto per rendere le cose un po’ meno noiose (obiettivo non riuscito per niente), senza però nemmeno esagerare. Come potete leggere in questo articolo di Wired, le differenze tra quanto raccontato nella Bibbia e nel film non sono poi nemmeno troppe.

ATTENZIONE SPOILER
Per chi come me non avesse troppa dimestichezza con la Bibbia, rammento la vicenda di Noah in breve.
Noah è un giovane ragazzo di 600 anni che una notte, dopo una cena pesante a base di cibo piccante, fa dei sogni strani. Sogna che il mondo sta per finire a causa di un acquazzone particolarmente pesante. Nessuno gli crede.



Per prepararsi al diluvio universale, Noah si mette così a costruire una gigantesca arca e per farlo si fa aiutare da un gruppo di muratori giganti, di nazionalità rumena e albanese, ovviamente sottopagati. Noè in maniera molto generosa decide che nell’arca potranno accomodarsi solo lui, sua moglie, i suoi tre figli e quella sgnaccherona gigante della sua figlia adottiva, Emma Watson, per l’occasione ribattezzata la Porca di Noè, visto che dovrà accontentare gli appetiti sessuali di tutti e tre i suoi figli e pure i suoi. Insieme a loro possono venire anche un sacco di animali a coppie, un maschio e una femmina. Niente coppie gay. Noah vende così i biglietti ai vari animali, gonfiando i prezzi a dismisura. Gli altri umani cercano di acquistare qualche biglietto dai bagarini o in rete, ma niente. Non si trovano più. Sono sold out più di un concerto dei Rolling Stones.
A un certo punto, preso dalla follia, Noah Crowe si mette pure a cantare, credendo di essere ancora in Les Misérables.






A parte la sua famiglia, secondo Noah tutto il resto dell’umanità deve pagare per i propri peccati e morire in maniera brutale sotto la pioggia, scatenando le reazioni preoccupate della comunità internazionale.


Gli uomini provano a salvarsi in tutti i modi. C’è chi prega, c’è chi cerca di corrompere Noah, c’è addirittura chi manda Bruce Willis e Ben Affleck nello spazio…


Ma non c’è niente da fare. Viene persino organizzata un’agghiacciante battaglia che sembra uscita dal nuovo capitolo di Transformers girato da Michael Bay e invece no, si tratta davvero di una pellicola diretta da Darren Aronofsky. E se pure Darren Aronofsky si mette a realizzare certe porcate, non c’è più niente da fare. L’umanità è spacciata.

Il film di Aronofsky non è però solo questo. Fondamentalmente è anche la storia del villain più cattivo di tutti i tempi. Non mi riferisco tanto allo stesso Noah che dà il titolo alla pellicola, che pure come abbiamo visto è non poco stronzo. Mi riferisco a Dio. Un Dio vendicativo, misogino e misantropo che vuole sterminare l’intera razza umana, che continua a mettere alla prova l’uomo con una serie di sfide una più perfida dell’altra manco fossero gli Hunger Games. Dopo la mela del peccato nel giardino dell’Eden che gli ha sbattuto lì davanti alla faccia, salvo poi dirgli “No, non puoi mangiarla!”, proprio come una tipa che te la fa solo annusare, Dio questa volta ha superato persino se stesso. Seguendo l'esempio di George R. R. Martin che a ogni stagione di Game of Thrones deve tirare fuori una serie di morti più impressionanti di quelle precedenti, Dio a questo giro ordina a Noah di uccidere la prole della sua figliastra, ma solo nel caso gli nasca una figlia femmina, giusto per ribadire la sua misoginia se qualcuno aveva ancora dei dubbi in proposito.
A Emma Watson però non nasce una figlia. Ne nascono due! E Noah deve ucciderle entrambe. Già è grave uccidere delle persone, poi è ancora più grave uccidere dei bambini, poi è ancora peggio uccidere delle bambine che essendo figlie di Emma Watson crescendo sono destinate a diventare delle fighe stellari.
A questo punto Noah cosa farà? Andrà davvero fino in fondo nei suoi intenti malati e metterà fine all’intera razza umana per sempre, o disubbidirà a Dio?

Questo lo saprete già se avete letto la Genesi. L’alternativa è quella di guardarvi il film di Darren Aronofsky, anche se io vi sconsiglio di farlo. Se avete amato i suoi precedenti lavori come me, qui dentro dell’un tempo grande regista non troverete molte tracce, se non per qualche vago riferimento ai passaggi più deliranti della sua opera più controversa, The Fountain – L’albero della vita. Questo nonostante Aronofsky figuri come sceneggiatore e produttore, oltre che come regista. Questo nonostante la presenza del solito Clint Mansell a firmare le musiche, tronfie e fastidiose. Questo nonostante il cast vanti attori feticcio del regista come la bella Jennifer Connelly e la partecipazione vocale dell’aficionado Mark Margolis, che durante la visione del film avrà probabilmente avuto sulla faccia per tutto il tempo quest’espressione.


Dimenticate il Darren Aronofsky che conoscevate. Nonostante a livello visivo si tratti di un lavoro potente e dotato di un suo certo fascino, e questa è l’unica buona notizia, Noah è un pasticcio di proporzioni bibliche. Una pellicola in grado di far perdere la Fede, la Fede nel Cinema. Se qualcuno riesce ad arrivare alla fine di questa lunga, estenuante, allucinante e noiosa visione senza bestemmiare nemmeno una volta, quel qualcuno merita di essere fatto Santo Subito.
Fino all’ultimo ho sperato fosse solo un brutto scherzo. Il terrificante finale moralista mi ha fatto capire che no, Aronofsky non stava scherzando ed era dannatamente serio. Persino quando ha tirato fuori questi cosi giganti.


Dimenticate allora Darren Aronofsky. Dimenticate il Cinema. Dimenticate pure che questo possa essere un film sul diluvio universale. Noah è solo un diludendo universale.
(voto 3/10)

lunedì 3 marzo 2014

I VINCITORI E IL RED PORCHET DEGLI OSCAR 2014, MICA PIZZA E FICHI




ATTENZIONE SPOILER
Per chi ancora non lo sapesse, ovvero giusto chi finora è stato in orbita nello spazio insieme a Sandra Bullock, a Los Angeles questa è stata la grande nottata de La grande bellezza, che si è portata a casa la piccola statuetta per la miglior pellicola straniera, di 12 anni schiavo, che ha vinto 3 Oscar tra cui il più importante, quello per il miglior film, e di Gravity, che ha rubato si è intascato ben 7 premi.
Non si può certo dire sia stata una serata all'insegna delle sorpresone. Ieri con il mio pendolino ereditato da Maurizio Mosca vi avevo già predetto quasi tutti i premi: ben 15 su 21, e soprattutto tutti gli awards più importanti li ho azzeccati in pieno. D'ora in poi, quindi, se avete bisogno di un consiglio per una decisione sul vostro futuro, sapete a chi rivolgervi. Faccio inoltre oroscopi e profili astrali personalizzati e come pagamento mi accontento di una pizza.
Pizza che è stata anche la grande protagonista dei momenti (a dire il vero pochi) divertenti della serata nottata condotta dalla simpatica Ellen DeGeneres.


Da buon samaritano, Brad Pitt pensa prima alle persone di colore...

...e quindi agli anziani.

Infine sbrana magna la pizza anche lui che a casa sua Cadaverina Jolie lo tiene a stecchetto.

L'altro momento simpatico della nottata è stato quello del selfie a più alta concentrazione di celebrità scattato da Bradley Cooper, un momento chiaramente ispirato a quanto fatto da Francesco Sarcina all'ultimo Festival di Sanremo.


Vista così sembra essere stata una cerimonia di premiazione scoppiettante, in realtà è stata troppo lunga ed è andato tutto in maniera troppo liscia e prevedibile. Per non diventare troppo lunghi e noiosi anche qui su Pensieri Cannibali, finiamola con le introduzioni e passiamo a commentare tutti i premi.

Miglior film
(cliccate sul nome della pellicola per recuperare la mia recensione)


I preferiti di Pensieri Cannibali: Her e The Wolf of Wall Street
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: 12 anni schiavo
L'Oscar è andato a: 12 anni schiavo

A un certo punto della serata, con Gravity a fare da asso pigliatutto che si portava a casa 7 statuette una più ingiusta dell'altra, sembrava che potesse andargli anche il premio principale. Per fortuna alla fine ha vinto 12 anni schiavo. Per quanto non al livello dei capolavori Her e The Wolf of Wall Street, un film davvero notevole che la statuetta non l'ha certo rubata.


Miglior attore protagonista
Bruce Dern for Nebraska
Chiwetel Ejiofor for 12 anni schiavo
Christian Bale for American Hustle - L'apparenza inganna
Leonardo DiCaprio for The Wolf of Wall Street
Matthew McConaughey for Dallas Buyers Club

Il preferito di Pensieri Cannibali: Leonardo DiCaprio
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Matthew McConaughey
L'Oscar è andato a: Matthew McConaughey

Niente da fare. La maledizione si è abbattuta pure quest'anno sul povero (si fa per dire) Leo DiCaprio. S'è dovuto scontrare con il nemicoamico Matthew McConaughey, al momento l'attore più mostruosamente in forma del mondo, e ha dovuto abbandonare i suoi sogni di gloria ancora una volta. Sarà per la prossima, come no?



Miglior attrice protagonista
Amy Adams for American Hustle - L'apparenza inganna (2013)
Cate Blanchett for Blue Jasmine (2013)
Sandra Bullock for Gravity (2013)
Judi Dench for Philomena (2013)
Meryl Streep for I segreti di Osage County (2013)

La preferita di Pensieri Cannibali: Amy Adams
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Cate Blanchett
L'Oscar è andato a: Cate Blanchett

Tutto è andato come previsto. Che noia, che barba. Come direbbe la Jasmine di Cate Blanchett, con chi devo andare a letto perché succeda qualcosa?


Miglior attore non protagonista
Barkhad Abdi for Captain Phillips - Attacco in mare aperto
Bradley Cooper for American Hustle - L'apparenza inganna
Jonah Hill for The Wolf of Wall Street
Michael Fassbender for 12 anni schiavo
Jared Leto for Dallas Buyers Club

Il preferito di Pensieri Cannibali: Jared Leto
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Jared Leto
L'Oscar è andato a: Jared Leto

Giusto così!
Il suo è stato poi il discorso di ringraziamento ideale. Ha avuto parole per la mamma, per chi ha lavorato a Dallas Buyers Club, per i malati di AIDS, persino per il popolo ucraino. Perfetto.


Miglior attrice non protagonista
Sally Hawkins for Blue Jasmine
Julia Roberts for I segreti di Osage County
Lupita Nyong'o for 12 anni schiavo
Jennifer Lawrence for American Hustle - L'apparenza inganna
June Squibb for Nebraska

La preferita di Pensieri Cannibali: Julia Roberts
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Lupita Nyong’o
L'Oscar è andato a: Lupita Nyong'o

L'Oscar l'avrebbe meritato la spettacolosa Julia Roberts de I segreti di Osage County, e non mi sarebbe certo dispiaciuta nemmeno una vittoria bis di Jennifer Lawrence. Però come si fa a non farsi contagiare dall'entusiasmo e dalla gioia dell'esordiente totale Lupita Nyong'o?


Miglior regista
Alfonso Cuarón for Gravity
Steve McQueen for 12 anni schiavo
David O. Russell for American Hustle - L'apparenza inganna
Martin Scorsese for The Wolf of Wall Street
Alexander Payne for Nebraska

Il preferito di Pensieri Cannibali: Martin Scorsese
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Alfonso Cuarón
L'Oscar è andato a: Alfonso Cuarón

Che sconforto.

"Beccati questa, Cannibalaccio maledetto!"

Miglior sceneggiatura originale
American Hustle - L'apparenza inganna: Eric Singer, David O. Russell
Blue Jasmine: Woody Allen
Her: Spike Jonze
Nebraska: Bob Nelson
Dallas Buyers Club: Craig Borten, Melisa Wallack

Il preferito di Pensieri Cannibali: Her
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Her
L'Oscar è andato a: Her

Per quanto mi riguarda, la soddisfazione più grande. Spike Jonze, il "mio" Spike Jonze, che si porta a casa un'Oscar per la fantastica, geniale, toccante sceneggiatura di Lei - Her. Non tutti i premi sono andati come avrei voluto, e ci mancherebbe ancora che la mia opinione e quella dell'Academy coincidano in tutto e per tutto, ma una serata che ha visto premiare Spike Jonze per me è stata una buona serata. Senza dubbio.


Miglior sceneggiatura non originale
Before Midnight: Richard Linklater
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Billy Ray
12 anni schiavo: John Ridley
The Wolf of Wall Street: Terence Winter
Philomena: Steven Coogan

Il preferito di Pensieri Cannibali: The Wolf of Wall Street
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Philomena
L'Oscar è andato a: 12 anni schiavo

Ogni premio a 12 anni schiavo è un buon premio, quindi non mi lamento. Anche se lo script di The Wolf...

Miglior film animato
I Croods
Cattivissimo me 2
Ernest & Celestine
Frozen - Il regno di ghiaccio
Si alza il vento

Il preferito di Pensieri Cannibali: Si alza il vento
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Frozen
L'Oscar è andato a: Frozen

Massì, dai. Frozen è una disneyata spudorata, però l'Oscar per il miglior film animato ci può stare. Ma l'ultimo di Miyazaki Si alza il vento devo ancora vederlo...

Miglior film straniero
Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown): Felix Van Groeningen (Belgium)
L'image manquante: Rithy Panh (Cambodia)
Il sospetto: Thomas Vinterberg (Denmark)
La grande bellezza (2013): Paolo Sorrentino (Italy)
Omar: Hany Abu-Assad (Palestine)

Il preferito di Pensieri Cannibali: Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown)
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: La grande bellezza
L'Oscar è andato a: La grande bellezza

Contento sono contento. La grande bellezza è un gran bel film, una pellicola importante, e l'Oscar se l'è meritato, e diciamolo. Personalmente avrei dato al fenomenale Paolo Sorrentino il premio di miglior regista dell'anno, altroché Culón, mentre tra i film stranieri il mio cuoricino esterofilo ha preferito lo splendido belga Alabama Monroe - Una storia d'amore (The Broken Circle Breakdown) e il francese La vita di Adele, quest'ultimo escluso dalla competizione per via del rigido regolamento dell'Academy. La vita di Adele è stato un po' il Riccardo Sinigallia degli Oscar, in pratica.
Comunque una bella vittoria per Sorrentino più che per il cinema italiano che, all'infuori di lui, ci regala ben poche altre soddisfazioni. E se poi tra le sue fonti di ispirazione oltre a Fellini, Talking Heads e Scorsese cita anche Diego Armando Maradona, saranno cazzacci sua...


E ora, tutti a saltare sul carro dei vincitori, mi raccomando!




Miglior fotografia
Gravity: Emmanuel Lubezki
A proposito di Davis: Bruno Delbonnel
Nebraska: Phedon Papamichael
Prisoners: Roger Deakins
The Grandmaster: Philippe Le Sourd

Il preferito di Pensieri Cannibali: Prisoners
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity
L'Oscar è andato a: Gravity

In tutto lo spazio conosciuto e non stanno gridando al Gomblotto per questo premio a Gravity.

Miglior montaggio
12 anni schiavo: Joe Walker
American Hustle - L'apparenza inganna: Alan Baumgarten, Jay Cassidy, Crispin Struthers
Gravity: Alfonso Cuarón, Mark Sanger
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Christopher Rouse
Dallas Buyers Club: Martin Pensa, John Mac McMurphy

Il preferito di Pensieri Cannibali: 12 anni schiavo
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Captain Phillips
L'Oscar è andato a: Gravity

Non so, vogliamo dare a Gravity anche una fetta di culo?

Miglior scenografia
12 anni schiavo: Adam Stockhausen, Alice Baker
American Hustle - L'apparenza inganna: Judy Becker, Heather Loeffler
Gravity
Il grande Gatsby: Catherine Martin, Beverley Dunn
Her: K.K. Barrett, Gene Serdena

Il preferito di Pensieri Cannibali: Il grande Gatsby
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: 12 anni schiavo
L'Oscar è andato a: Il grande Gatsby

Il grande Gatsby ha vinto qualche cosa?
Oh, finalmente una notizia inaspettata. Piacevolmente inaspettata.

Migliori costumi
American Hustle - L'apparenza inganna: Michael Wilkinson
Il grande Gatsby: Catherine Martin
12 anni schiavo: Patricia Norris
The Grandmaster: William Chang
The Invisible Woman: Michael O'Connor

Il preferito di Pensieri Cannibali: Il grande Gatsby
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: American Hustle
L'Oscar è andato a: Il grande Gatsby

Grande doppietta per Gatsby, il film più sottovalutato dell'anno. Due nomination, due premi: evvai, proprio non me lo attendevo!

Miglior trucco e parrucco
Dallas Buyers Club: Adruitha Lee, Robin Mathews
Jackass - Nonno cattivo: Steve Prouty
The Lone Ranger: Joel Harlow, Gloria Pasqua Casny

Il preferito di Pensieri Cannibali: Dallas Buyers Club
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Dallas Buyers Club
L'Oscar è andato a: Dallas Buyers Club

Qui non c'è stato alcun dubbio. Anche perché c'era qualcuno che voleva dare un Oscar a Jackass o The Lone Ranger? Really?

Miglior colonna sonora
Storia di una ladra di libri: John Williams
Gravity: Steven Price
Her: William Butler and Owen Pallett
Saving Mr. Banks: Thomas Newman
Philomena: Alexandre Desplat

Il preferito di Pensieri Cannibali: Her
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity
L'Oscar è andato a: Gravity

L'Oscar più scandaloso della serata e uno dei più incomprensibili nella Storia dell'Academy di sempre. Credo che nemmeno il più grande fan di Gravity si ricordi mezza nota dell'inascoltabile colonna sonora del film, composta più da rumori disumani che da suoni. Gli Arcade Fire di Lei - Her sono stati letteralmente scippati, ma a questo punto persino la compilation di Sanremo 2014 suona più piacevole delle musiche del film di Alfonso Ladrón.

Miglior canzone scritta per un film
Cattivissimo me 2: Pharrell Williams ("Happy")
Frozen - Il regno di ghiaccio: Kristen Anderson-Lopez, Robert Lopez ("Let It Go")
Mandela: Long Walk to Freedom: Bono, Adam Clayton, The Edge, Larry Mullen Jr., Brian Burton ("Ordinary Love")
Alone Yet Not Alone: Bruce Broughton ("Alone Yet Not Alone")
Her: Karen O ("The Moon Song")

Il preferito di Pensieri Cannibali: Karen O “The Moon Song”
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: U2 “Ordinary Love”
L'Oscar è andato a: "Let It Go" da Frozen

Tra miglior colonna sonora e miglior canzone l'Academy ha dimostrato che, se di cinema ne capisce pochino, di musica proprio zero. Superando la "The Moon Song" da brividi di Her e la scoppiettante "Happy" di Pharrell Williams, le cui esibizioni live hanno rappresentato i due momenti più belli dello show, ha trionfato il pezzo sanremese/da Zecchino d'Oro di turno, la lagnosa "Let It Go" del per il resto apprezzabile Frozen.
Let it goooo, let it goooooo meglio di questo gioiellino?
A qualcuno si sono congelate le orecchie...



Miglior sonoro
Gravity
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug
Captain Phillips - Attacco in mare aperto
A proposito di Davis
Lone Survivor

Il preferito di Pensieri Cannibali: A proposito di Davis
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity
L'Oscar è andato a: Gravity

Ma ancora Gravity?

Miglior montaggio sonoro
All Is Lost: Tutto è perduto: Steve Boeddeker, Richard Hymns
Captain Phillips - Attacco in mare aperto: Oliver Tarney
Gravity: Glenn Freemantle
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug: Brent Burge
Lone Survivor: Wylie Stateman

Il preferito di Pensieri Cannibali: nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity
L'Oscar è andato a: Gravity

La vergogna continua.

Migliori effetti speciali
Gravity: Timothy Webber, Chris Lawrence, David Shirk, Neil Corbould
Lo Hobbit - La desolazione di Smaug: Joe Letteri, Eric Saindon, David Clayton, Eric Reynolds
Iron Man 3: Christopher Townsend, Guy Williams, Erik Nash, Daniel Sudick
The Lone Ranger: Tim Alexander, Gary Brozenich, Edson Williams, John Frazier
Into Darkness - Star Trek: Roger Guyett, Pat Tubach, Ben Grossmann, Burt Dalton

Il preferito di Pensieri Cannibali: nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: Gravity
L'Oscar è andato a: Gravity

L'unico Oscar che ci poteva stare veramente a Gravity. Tutte le altre 6 statuette che si è portato a casa sono uno scandalo.

Miglior documentario
The Act of Killing (2012): Joshua Oppenheimer, Signe Byrge Sørensen
Cutie and the Boxer (2013): Zachary Heinzerling, Lydia Dean Pilcher
Dirty Wars (2013): Rick Rowley, Jeremy Scahill
Al Midan (2013): Jehane Noujaim, Karim Amer
20 Feet from Stardom (2013): Morgan Neville

Il preferito di Pensieri Cannibali: non ne ho visto nessuno
Secondo Pensieri Cannibali vincerà: The Act of Killing
L'Oscar è andato a: 20 Feet From Stardom

La grande sorpresa della serata la si è vista qui, in una categoria che non era comunque certo tra quelle di maggior interesse o tra le più attese, tanto per dire quanto la cerimonia abbia riservato dei colpi di scena formidabili. All'acclamato The Act of Killing alla fine è stato preferito 20 Feet From Stardom. Per il secondo anno consecutivo, una pellicola a tematica musicale trionfa tra i documentari e, se il livello è anche solo lontanamente vicino a quello di Sugar Man, la statuetta ci può stare. Durante la premiazione, una delle cantanti presenti nel film si è messa a fare una non richiesta esibizione di doti vocali. Piacevole quasi quanto Kekko dei Modà o Francesco Renga, ma se non altro mi è servita come sveglia, visto che mi stavo appisolando.


Miglior cortometraggio documentario
Cavedigger (2013): Jeffrey Karoff
Facing Fear (2013): Jason Cohen
Karama Has No Walls (2012): Sara Ishaq
The Lady In Number 6 (2013): Malcolm Clarke, Carl Freed
Prison Terminal: The Last Days of Private Jack Hall (2013): Edgar Barens

L'Oscar è andato a: The Lady in Number 6

Miglior cortometraggio animato
Feral (2012): Daniel Sousa, Dan Golden
Tutti in scena! (2013): Lauren MacMullan, Dorothy McKim
Mr Hublot (2013): Laurent Witz, Alexandre Espigares
Possessions (2012): Shuhei Morita
Room on the Broom (2012) (TV): Max Lang, Jan Lachauer

L'Oscar è andato a: Mr Hublot

Miglior cortometraggio
Aquel no era yo (2012): Esteban Crespo
Avant que de tout perdre (2013): Xavier Legrand
Helium (2013/II): Anders Walter
Do I Have to Take Care of Everything? (2012): Selma Vilhunen
The Voorman Problem (2013): Mark Gill

L'Oscar è andato a: Helium

Finita la carrellata di premi più o meno azzeccati, passiamo alla parte più avvincente della serata e del post: il red porchet. Quest'anno con tanto di voti!
Il voto non è riferito all'abito, quanto al look e alla figosità nel complesso  dell'attore/attrice/regista/sceneggiatore/pseudo-celebrità di turno.

Red Porchet cannibale - Speciale Oscar 2014

Amy Adams
Se non è da Oscar tutto questo ben di Dio, io non so cosa lo sia.
L'abito per la cronaca è di Gucci, ma non ero a quello che mi riferivo.
(voto 9/10)



Cristin Milioti
Ah, è quella di The Wolf of Wall Street e How I met your mammels.
Ma siamo sicuri non si tratti di Anne Hathaway?
(voto 6-/10)


Anne Hathaway
Ah no, eccola qua Anne Hathaway.
Ma siamo sicuri non si tratti di Cristin Milioti?
(voto 5,5/10)


Margot Robbie
The Gnocca of Wall Street.
Non che col capello nero e un look da darkona sia esattamente da buttare, però molto meglio come biondazza.
(voto 7-/10)


Viola Davis
Ma che uomo affascinante!
Ah, è una donna?
Oops...
(voto 2/10)


Liza Minnelli
Aiutoooooooo!
(voto 1/10)


Kelly Osbourne
Odio ripetermi, però per lei è sempre NO, NO e ancora NO!
Più spaventosa della Minelli.
E l'ombrello poi a che le serve? Per ripararsi da pomodori e ortaggi vari che la gente voleva tirarle?
(voto 0/10)


Lady Gaga
La Germanotta con il suo look glaciale rende omaggio (non so se volontario o meno) alla protagonista del film Frozen, però ormai non se la fila più nessuno, poveretta. Sul red carpet, per dire, erano più fotografate Liza Minnelli e Kelly Osbourne...
(voto 4/10)


Olga Kurylenko
To the wonder woman.
(voto 8/10)


Olivia Wilde
Incinta di 7 mesi, i suoi capezzoli in evidenza sono già pronti all'allattamento.
Futura MILF dell'anno per i prossimi 30 anni, almeno.
(voto 8/10)


Kerry Washington
Altra autorevole prossima MILF, per lei la gravidanza è davvero in dirittura d'arrivo. Peccato che non le si siano rotte le acque durante la diretta televisiva, sarebbe stato un bel colpo per il sonnacchioso spettacolo.
(voto 7/10)


Julia Roberts
Più passano gli anni, e più diventa bella.
MILF of the century ad honorem.
(voto 8+/10)


Sandra Bullock
Altra MILF di ottimo livello.
Peccato solo che ci reciti.
(voto 6,5/10)


Anna Kendrick
Look da scolaretta in vacanza in cerca di divertimento. Poteva forse osare un po' di più, però ci piace!
(voto 7,5/10)


Lupita Nyong'o
Che stile la ragazza, che stile!
Gli manca solo un paio di tette.
(voto 7,5/10)


Karen O
Karen O degli Yeah Yeah Yeahs mi è sempre piaciuta più come cantante che come femmena. Ieri sera però era davvero bella da mozzare il fiato e fare "OOOOO" per lo stupore come i bambini di Povia.
(voto 8,5/10)


Elsa Pataky e Chris Hemsworth
Ammazza che panza!
Thor questa volta c'è proprio andato giù pesante, con il suo martello.
(voto 6+/10)


Channing Tatum e Jenna Dewan Tatum
I più fighi al ballo del liceo.
(voto 7/10)


Jared Leto
Arrivato con il fratello e la mamma.
Ha ha, s'è fatto portare dalla mammina, ha ha!
Non c'è niente da ridere? Quest'anno era la tendenza del momento (si vedano anche Jonah Hill e Michael Fassbender) arrivare accompagnati da mammà? E allora pure per questa scelta Leto fa tendenza.
Stiloso inoltre con il papillon rosso e lo stesso taglio di capelli che ha reso celebre in tutto il mondo Gesù.
(voto 7+/10)



Pharrell Williams
Mr. Cool in persona quest'anno ha puntato più sulla praticità che sull'apparire stiloso. Se non altro era già pronto per la partitella a basket con gli amici a fine cerimonia.
(voto 5/10)


Michael Fassbender
Barbetta rossa curata, papillon, smoking d'ordinanza.
Impeccabile. E troppo figo.
(voto 8/10)


Leonardo DiCaprio
Tra gli uomini, è sempre il più elegante.
Anche se comincio a sospettare che indossi ogni volta lo stesso completo. D'altra parte gli porta fortuna...
(voto 9/10)


Jennifer Lawrence
Arriva Jennifer Lawrence e buonanotte a tutte le altre.
Quasi tutte le altre...
(voto 9,5/10)


"Cooome? Non ho ancora fatto una jenniferlawrencata? Rimedio subito..."


Anche quest'anno, Jennifer Lawrence si esibita nella sua più celebre mossa: la caduta rovinosa. Qualcuno potrà ipotizzare che lo faccia apposta, o che non sia capace a camminare. Secondo me è solo che a questi eventi si presenta piena di alcool come una nave. Così si fa!

Emma Watson
La grande bellezza.
(voto 10/10)

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