Visualizzazione post con etichetta emmy rossum. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta emmy rossum. Mostra tutti i post

martedì 28 luglio 2015

Com'è Comet?





Comet
(USA 2014)
Regia: Sam Esmail
Sceneggiatura: Sam Esmail
Cast: Justin Long, Emmy Rossum, Eric Winter, Kayla Servi
Genere: romantico
Se ti piace guarda anche: Se mi lasci ti cancello, (500) giorni insieme, Amore a mille... miglia

Com'è Comet?
Comet volete che sia?
È un film di Sam Esmail, quindi è una figata.

Non sapete chi è Sam Esmail?
Davvero non sapete chi è Sam Esmail?
In che universo parallelo vivete?

mercoledì 12 giugno 2013

BEAUTIFUL (CREATURES, NON LA SOAP OPERA)


Beautiful Creatures - La sedicesima luna
(USA 2013)
Titolo originale: Beautiful Creatures
Regia: Richard LaGravenese
Sceneggiatura: Richard LaGravenese
Tratto dal romanzo: La sedicesima luna di Kami Garcia e Margaret Stohl
Cast: Alden Ehrenreich, Alice Englert, Jeremy Irons, Emmy Rossum, Thomas Mann, Emma Thompson, Viola Davis, Margo Martindale, Eileen Atkins, Zoey Deutch, Kyle Gallner
Genere: teen fantasy
Se ti piace guarda anche: The Secret Circle, Le streghe di Eastwick, Kiki - Consegne a domicilio

Grazie. Per una volta grazie ai titolisti italiani, per non aver trasformato Beautiful Creatures in una citazione di Gianna Nannini. Grazie.
Grazie perché così la posso utilizzare io!
Anzi no, meravigliose creature sarebbe troppo scontato. Inoltre, sono riuscito a pensare a un titolo di post uno ancora più stupido: Beautiful (Creatures, non la soap opera).
Terribile, vero?
Pensandoci bene, credo di aver trovato la mia professione ideale: il titolista di pellicole straniere in uscita in Italia. Credete davvero non potrei fare peggio di quelli che hanno trasformato Eternal Sunshine of the Spotless Mind in Se mi lasci ti cancello? Non sottovalutatemi.
E poi il titolo Meravigliose creature non sarebbe stato del tutto appropriato al post, visto che questo film non è che sia così meraviglioso. Ma procediamo con ordine.

"Ammazza, che mattone. Che è, la versione completa della saga di Twilight?"
Beautiful Creatures è una di quelle pellicole che hanno cercato di venderci come il “nuovo Twilight”. Non si sa bene perché, visto che la maggior parte del pubblico al solo sentir parlare di Twilght sbianca più di Edward Cullen. Fatto sta che la saga pseudo vampiresca è stata una miniera d’oro a livello commerciale e quindi a Hollywood cercano di trovarne un erede. Si è parlato allora di Hunger Games, The Host, Warm Bodies e di questo Beautiful Creatures. Tutti film molto diversi tra loro e a loro volta piuttosto distanti da Twilight, accomunati più che altro dal fatto di essere tratti da romanzi teen all’incirca fantasy. Se Hunger Games si è rivelato un successo almeno negli USA persino superiore ai virginali vampirelli, agli altri due l’etichetta di “nuovo Twilight” ha portato più sfiga di quella di “nuovo Lost”. Quando una serie è stata definita il “nuovo Lost”, i risultati sono stati disastrosi. Menziono giusto FlashForward, The Event e Terra Nova. E ai “nuovi Twilight” non è andata meglio. Se Warm Bodies non ha sfondato e The Host si è rivelato un flop commerciale, Beautiful Creatures ha fatto persino peggio. In tutti i casi ci troviamo di fronte a filmetti teen senza grosse pretese, ma in tutti i casi almeno si evita di scadere nel ridicolo totale come per la saga con Robert Pattinson e Kristen Stewart.

"Sono bello, intelligente, sensibile, simpatico e non mi interessano le altre."
"Sì, ma un difetto ce l'avrai pure. Funziona tutto bene, lì sotto?"
Beautiful Creatures parte anche in maniera quasi beautiful. Sottolineo quasi. La sua dote maggiore è una notevole dose di humour volontario. Sottolineo volontario, come humour, non come quello esilarante ma del tutto involontario presente in dosi massicce in Twilight.
La prima parte del film scivola leggera come una teen comedy dalle tinte romanticheggianti. Il protagonista è il tipico ragazzo che nella realtà non esiste, ma può vivere soltanto nella mente (malata) di una donna. In questo caso, addirittura di 2 donne. La pellicola è infatti tratta da La sedicesima luna, prima parte della saga di The Caster Chronicles, scritta a 4 mani da Kami Garcia e Margaret Stohl. Il protagonista è bello, ma più che bello fascinoso, in più è simpatico, sensibile, non è superficiale e non pensa solo al sesso, è intelligente, acculturato, legge Kurt Vonnegut e Charles Bukowski, quando scopre che la tipa che frequenta è una strega, potenzialmente anche una strega cattiva, non dà di matto, non scappa a gambe levate ma se ne innamora ancora di più.
Sul fatto che le streghe esistano o meno nella realtà si può anche discuterne, però di certo un ragazzo di 18 anni del genere NON esiste da nessuna parte. Toglietevelo dalla testa. Manco nel mondo più fantasy possibile.

"Se i miei fratelli di Shameless mi vedono conciata così, me menano!"
Il film parte quindi da un personaggio del tutto di fantasia. L’umano, più ancora che la giovane streghetta. La giovane streghetta ha un destino simile a quello di Kiki nel film di Miyazaki di recente tornato nelle sale italiane. Soltanto che il suo noviziato non inizia a 13 anni, bensì a 16 quando scopre il suo futuro destino, ovvero se diventerà una strega buona o una strega cattiva come sua madre. Dopo una prima parte leggera e anche piuttosto frizzante, il film nella seconda parte si dirige quindi in territori dark e fantasy, perdendo ritmo, umorismo e precipitando nella noia. Peccato, perché con qualche sforbiciata qua e là, qualche personaggio secondario poco riuscito fatto fuori e una minore serietà nella parte conclusiva, ci saremmo potuti trovare di fronte a qualcosa di più avvincente.

Resta comunque una pellicolina teen fantasy guardabile, sebbene con un po’ troppa melassa mocciosa qua e là, e impreziosita da un cast nient’affatto malvagio. Ma se i nomoni importanti  Jeremy Irons, Emma Thompson e Viola Davis si limitano a svolgere il compitino, ed Emmy Rossum all’infuori della serie Shameless US dove è bravissima oltre che nudissima non riesce a trovare la parte giusta (si veda l’orripilante Dragonball Evolution), i più convinti e convincenti sono i due giovani protagonisti. Lei, l’australiana Alice Englert, con quel suo fascino da darkona non sembra la tipica sciacquetta alla Kristen Stewart, somiglia piuttosto a Mia Wasikowska, e in futuro potremmo ancora tornare a parlare di lei.

"Vieni cara, andiamo ad appendere un lucchetto come simbolo del nostro amore."
"Vuoi essere subito trasformato in un rospo?"
Il numero uno è però lui, il protagonista maschile. Quello che nella realtà non esiste, però Alden Ehrenreich invece esiste ed è talmente calato nella parte che ci fa quasi credere che qualcuno del genere possa esserci per davvero. Anche se di certo no, ragazze, mettetevi pure il cuore in pace. Alden Ehrenreich è il nuovo cocco di Francis Ford Coppola, che l’ha lanciato in Tetro - Segreti di famiglia e rilanciato in Twixt, e a breve anche in Stoker di Chan-wook Park a fianco di Nicole Kidman e della citata Mia Wasikowska. Insomma, se c’è un nome di un attore su cui puntare per il futuro, io faccio il suo, Alden Ehrenreich, anche se non ho la più vaga idea di come si pronunci.
Quanto al film, non sarà la meravigliosa creatura promessa dal titolo, ma non è nemmeno la merdavigliosa creatura che l’etichetta portasfiga di “nuovo Twilight” sembrava destinata ad appioppargli. Possiamo già gioirne.
Hurrah!
Beh, gioirne, ma con minore entusiasmo...
Hurrah!
(voto 6-/10)



mercoledì 18 gennaio 2012

O Capitano, mio Capitano

Sono giorni che sei inondato da notizie sul naufragio della Costa Concordia dappertutto.
Non senti parlare d'altro.
Giornali, televisioni, non puoi alzare nemmeno la cornetta che c’è uno che ti grida:
"Salga a bordo, cazzo!"
"Non provi ad attaccare quel telefono, cazzo!"
"Faccia sto abbonamento a Fastweb, cazzo!"

E tutti a rimpiangere i tempi in cui c’erano quei bei Capitani d’una volta, quelli tutti d’un pezzo, quelli che affondavano insieme alla loro barca e venivano impietosamente filmati da James Cameron mentre lo facevano.


Quelli insomma che assomigliavano al Capitan Findus, non a una variante marittima del Ricucci o del Briatore di turno (per non dire del Berlusconi come al solito che poi vengo accusato di essere fazioso).



"Schettino è stato il primo ad abbandonare le nave?
Strano... a tavola era sempre l'ultimo ad alzarsi.
Non ne hai ancora abbastanza di tutto questo?
E allora pure Pensieri Cannibali viene sommerso da questa marea catastrofista, con un bel (inzomma...) filmone a tema.
Titanic?
No, troppo scontato.
Beccati ‘sta cagata del Poseidon!

Poseidon
(USA 2006)
Regia: Wolfgang Petersen
Cast: Kurt Russell, Josh Lucas, Emmy Rossum, Mike Vogel, Jacinda Barrett, Mia Maestro, Richard Dreyfuss, Freddy Rodriguez, Kevin Dillon, Jimmy Bennett, Stacy Ferguson
Genere: disastro marittimo
Se ti piace guarda anche: Titanic, La tempesta perfetta, il telegiornale

"I gotta feeling, that tonight's gonna be a good night... Ehm, forse no!"
Un film come il Poseidon rientrerebbe con facilità nella categoria dei film inutili e in effetti a un livello squisitamente cinematografico ci rientra, eccome. Se però allarghiamo il nostro orizzonte, svolge invece un importante ruolo sociale: quello di dissuadere le persone ad andare in crociera. Un compito analogo a quello svolto da Final Destination: se lo guardi (e mi riferisco al primo episodio) prima di prendere l’aereo, è facile che il volo tu decida di di posticiparlo oppure annullarlo del tutto.
Sono film come questi a salvare vite, vite umane, mica i Capitani di ‘sto cazzo delle navi da crociera di oggi.

Tratto dalla storia di Paul Gallico L’avventura del Poseidon che già aveva ispirato una pellicola nei 70s, questo film è il classico catastrofico fatto da una combinazione magica (?) di scene che vorrebbero essere (ma non lo sono) adrenaliniche e tesissime unite a una serie di personaggi stereotipati: c’è l’eroico ex sindaco di New York interpretato dal solito gigione Kurt Russell, la coppietta di promessi sposa formata da Mike Vogel (oggi trasferitosi negli anni ’60 grazie al film The Help e alla serie Pan Am) ed Emmy Rossum (oggi ottima e sempre nuda protagonista di Shameless US, appena partita con la seconda stagione).
Insieme a loro ci sono un’altra varietà assortita di volti telefilmici più o meno noti, dal piacione Josh Lucas (il protagonista del nuovo legal The Firm) alla vittima latino-americana predestinata Mia Maestro (Alias), dal cuoco dal cuore buono Freddy Rodriguez (Six Feet Under e Ugly Betty) al bimbetto cagacazzo Jimmy Bennett (l’agghiacciante figlio dell’agghiacciante famiglia di No Ordinary Family).
Più il solito cattivone senza cuore e ubriacone Kevin Dillon (Entourage), che però paga il suo egoismo con la morte. Al contrario della realtà…
Ah, c'è anche Fergie dei Black Eyed Peas che fa la cantante da crociera. Traete voi le dovute conclusioni sulla qualità sia musicale che cinematografica di questa pellicola...

"Grazie per avermi fatto vedere le tette un'ultima volta. Ora posso morire felice"
La storia d’amore lascerebbe immaginare un drammone alla Titanic, ma invece il film non è nemmeno quello, rimanendo saldamente ancorato (è un modo di dire) nei territori del survival catastrophic movie. Variante meno divertente del survival horror movie, che pure ha un pochetto rotto il ca**o. D’altra parte non si può chiedere molto altro da una pellicola diretta da Wolfgang Petersen, ormai entrato a far parte della (poco) santa trinità di registi catastrofici incapaci, insieme a Roland “Fuck you!” Emmerich e a Michael “I hate you, bastard!” Bay. Peccato, perché negli anni ’80 aveva diretto quella perla della mia (e non solo mia) infanzia che è La storia infinita. Qui invece la storia è finita: un film che visto in questi giorni può suscitare qualche moto di empatia considerato il bombardamento mediatico della tragedia del Giglio. Per il resto è comunque una visione tranquillamente evitabile. Evitabile, un po’ come faccio io con le crociere, per i seguenti motivi:
1) L’età media dei passeggeri è di 120 anni, e considerate che sono presenti anche parecchi bambini ad abbassarla…
2) Soffro di mal di mare. Sono stato due volte in nave e specifico che una era l’andata e l’altra il ritorno, a cui sono stato costretto se non volevo rimanere in Sardegna (eccolo l’ipocrita che vuole fare l’antibriatoriano e poi se ne va in vacanza in Sardegna!), altrimenti di un secondo viaggio ne avrei fatto anche volentieri a meno.
3) Non ci sono più i vecchi Capitan Findus con la barba bianca che sembrano Babbo Natale di una volta. E forse ci sono stati solo nei film e nelle pubblicità...
(voto 4,5/10)

(un grazie ad Annalisa per aver postato questa immagine su Facebook)

mercoledì 23 marzo 2011

Senza vergogna

Il titolo del post non fa riferimento alla dichiarazione di Silvio Berlusconi: "Sono addolorato per Gheddafi e mi dispiace. Quello che accade in Libia mi colpisce personalmente."
Ma avrebbe potuto.

Shameless (US version)
(prima stagione)
Rete americana: Showtime
Rete italiana: prossimamente in arrivo su Sky
Serie creata da: Paul Abbott
Cast: Emmy Rossum, William H. Macy, Justin Chatwin, Jeremy Allen White, Cameron Monaghan, Emma Kenney, Ethan Cutkosky, Shanola Hampton, Steve Howey, Laura Wiggins, Noel Fisher, Joan Cusack
Genere: famiglie anomale
Se ti piace guarda anche: Shameless (UK), Skins, Misfits, I ragazzi stanno bene

Dai Simpson in poi, o probabilmente anche prima ma non ne sono sicuro, in varie serie tv (e non solo a cartoni) si è fatto a gara a presentare le famiglie più sconclusionate: i Griffin, United States of Tara, Parenthood, Modern Family, Bob’s Burgers, ecc ecc… e ora questo Shameless prova a battere tutti in volata.
Gli yankee, si sa, ormai hanno preso l’abitudine di prendere a prestito (per non usare la parola “rubare”) le idee delle serie tv britanniche e riadattarle in versione a stelle e strisce: è capitato ieri a The Office, domani con tutta probabilità a Misfits, oggi succede a Skins, Being Human e a questo Shameless.

Nonostante io adori le serie british almeno quanto i “ladri” americani, la versione UK di Shameless mi è sempre sfuggita. Chi l’ha vista forse non troverà questo remake niente di speciale, a me invece senza conoscere l'originale sembra una serie davvero riuscita e irresistibile, non a caso è già stata confermata per una seconda stagione (yuppie!).
L’impronta britannica si fa sentire, of course, visto che i personaggi sono più sconclusionati del solito yankee medio e inoltre in questa famiglia non c’è più traccia alcuna dell’American Dream. Il padre (un resuscitato William H. Macy) è un ubriacone disoccupato che campa fingendosi invalido (questo espediente anziché dagli inglesi l’avranno copiato mica da noi italiani?), la madre li ha abbandonati e la loro numerosa prole è dunque tirata su dalla sorella maggiore, una grandiosa e splendidamente senza trucco Emmy Rossum (tipa vista in The Day After Tomorrow). Di lei si innamorerà un ragazzo che farà di tutto per aiutarla, ma lei non cade nella sindrome Ruby e preferisce farcela da sola; a interpretare il tipo c'è Justin Chatwin, già in La guerra dei mondi di Spielberg e purtroppo anche in Dragonball Evolution nei panni di... Dragonball *___* (qui però se la cava più che bene).
Poi ci sono un figlio maggiore dal quoziente intellettivo sorprendente ma molto cazzaro e indisciplinato (vagamente simile al Nathan di Misfits, con la differenza che Nathan ha un QI ai minimi livelli), un figlio minore gay innamorato di un uomo musulmano sposato (al-Qaeda potrebbe incazzarsi?), un bimbo bulletto psicopatico che mena chiunque gli capiti a tiro e una bimbetta disadattata il cui ruolo nella serie non l’ho ancora bene decifrato. A questa famiglia “particolare” si uniscono poi un paio di vicini burini e cafoni che trombano dal mattino alla sera con le porte sempre spalancate.

A tutto ciò aggiungo sul piatto anche che è una serie Showtime, la rete di Nip/Tuck e Californication più lontana dal puritanesimo americano-mericano-mericano, e quindi vi sarete fatti un’idea piuttosto chiara del tipo di telefilm cui andrete incontro se deciderete di concedergli una chance: sboccato, sessualmente esplicito, pieno di alcool & droghe a volontà. Comunque, se lo farete, vedrete come i Gallagher (gli Oasis e i Beady Eye non c’entrano niente) siano così sconclusionati che è davvero difficile non provare un gran bene. Per ‘sti stronzi senza vergogna.
(voto 7)

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com