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sabato 22 febbraio 2014

LE CRONACHE DI SANREMO 2014, QUARTA NOTTATA




Devo farvi una confessione. Negli scorsi giorni ho sopportato di tutto, come le mie cronache della prima, della seconda e della terza serata hanno testimoniato, ho fatto l'uomo temerario senza paura di niente, sono stato il Patrick de Gayardon dei blogger, capace di reggere stoicamente a esibizioni fiume di Claudio Baglioni e Renzo Arbore (che in questo momento stanno ancora suonando all'Ariston). Ieri sera, o meglio ieri notte, devo ammettere di aver vacillato.
Non è nemmeno stata una serata terribile, gli "artisti" grazie alle cover hanno potuto proporre brani migliori dei loro in gara, sebbene con reinterpretazioni per lo più poco memorabili. Quando è arrivato Enrico Brignano sono però davvero andato in crisi. Per fortuna la sua apparizione è stata breve, ma di certo non indolore.
Al di là di una qualità musicale bassissima, o dell'assenza pressoché totale di umorismo, a dominare questo Festival è la Noia. Non sta succedendo niente. Non ci sono manco le belle polemiche de 'na vorta. Per esempio, Riccardo Sinigallia è stato escluso dalla gara e  non si mette a urlare, non fa manco ricorso e tutto finisce nel volemose bene con Fazio che lo invita a suonare stasera la sua canzone, tra l'altro l'unica bella del Festival insieme a quella dei Perturbazione. Giusto così, per carità, però una bella polemica, un bel casino ci starebbe bene. Giusto per ridestarci dal coma in cui Fazio c'ha spediti per tutta la settimana.

Passiamo ora a quello che è successo ieri. O meglio quello che non è successo, visto che è stata una puntata all'insegna della calma piatta.

Marco Mengoni apre la quarta serata del Festival cantando un pezzo di Sergio Endrigo. Il fatto che Mengoni sia trattato come il nome di spicco della nuova musica italiana deve far riflettere, gente. Uh, se deve far riflettere.
E adesso, via ai concorrenti in gara alle prese con la cover di un pezzo più o meno storico della canzone nazionale.

Perturbazione
Al cantante dei Perturbazione non frega niente del pezzo di De Gregori che hanno scelto di reinterpretare. Il cantante dei Perturbazione si vuole fare la donna cannone Violante Placido. Mica scemo.
Come se la cava lei a cantare? Stona 8 note su 7, e nonostante questo riesce a sembrare meglio come cantante che come attrice. Non ho visto tanti suoi film, ma quelli in cui ho avuto la sfortuna di imbattermi mi sono bastati. Dico solo The American. La perdono perché a Sanremo era dalla prima serata che non si vedeva un po' di figa.
(voto 6/10)

Dicono su Twitter
Stonante Placido.

Dove starà guardando il cantante dei Perturbazione?


Lui sempre più disinteressato alla canzone, lei imperturbabile

 Alla fine lei se ne accorge e si copre

Francesco Sarcina
Non sopporto Francesco Sarcina e non sopporto Zucchero. Per fortuna, per suonare "Diavolo in me" (uh, un pezzo satanista a Sanremo!), Sarcina non arriva da solo, ma in compagnia di Riccardo Scamarcio e di una bassista sexy, più sexy che bassista. Riccardo Scamarcio mi sta abbastanza simpatico. Ma soprattutto, mi sta mooolto simpatica la bassista diavoletta. Nel complesso la nuova Sarcina band mi sembra quindi mille volte meglio de Le vibrazioni.
(voto 6+/10)

Scamarcio mi aspettavo entrassi in moto con Babi dietro

Scamarcio recitava meglio in Tre Metri Sopra il Cielo.

Mi farei tamburellare volentieri il culo da Scamarcio

A questo punto voglio l'Arcuri a suonare il sax

Per ora la bassista diavoletta la miglior cosa di


Frankie Hi-nrg
Frankie Hi-nrg e Fiorella Mannoia suonano su note swing-jazz d'altri tempi.
Nel senso che era da tempo che non si sentiva roba del genere in tv.
E non ci mancava...
(voto 5/10)

Il livello di arrapamento all'Ariston ieri sera era altissimo.
Ecco il tentativo di stupro di Frankie Hi-nrg.

Noemi
Noemi arriva da sola, senza ospiti ad accompagnarla. D'altra parte ha fatto X-Factor, di Amici non ne ha. Peccato non abbia manco l'X-Factor.
E anziché La solitudine di Laura Pausini sceglie di cantare un pezzo di Fossati. In maniera fastidiosa.
(voto 4/10)

duetta con il cattivo gusto. Brava

Dopotutto carnevale è vicino


Quando non è sul palco dell'Ariston però è meglio. Insomma...

Francesco Renga
Francesco Renga + Kekko dei Modà.
Mi aspettavo il peggio, invece non hanno strillato nemmeno più di tanto. Penosi ma non penosissimi.
Che delusione!
(voto 3/10)

oddio due antifurti

e kekko cantano insieme? Io intanto sniffo una moment per precauzione.

Bennato a Renga + Kekko: "Seconda stella a destra e poi dritto fino a fanculo..."

Sento della tensione erotica però

Nome: Kekko Cognome: Dei Modà.

Renga come il cantante dei Perturbazione. Ma a lui interessa qualcos'altro...

Silvan
Direttamente da Las Vegas Las Sfigas arriva Silvan. E' sempre più il festival dei giovani e delle novità.

L'età di si deduce con una datazione al carbonio14.

si era esibito più volte per Garibaldi.

Con la sola imposizione delle mani farò crollare gli ascolti più del solito.

Meno male che almeno loro si divertono.

Ron
Ron canta Dalla.
Sbadigli.
(voto 4/10)

 Ritwittato da 
Ron mi ricorda un playmobil.



Arisa
Arisa insieme ai WhoMadeWho, ottimo gruppo danese di electro-pop-rock, rifà Battiato in maniera frizzante e simpatica. Finalmente un pezzo che va controcorrente rispetto al tema dominante di questo Festival: il suicidio.
Mi sono proprio piaciuti, cuccurucucu paloma.
(voto 7/10)

Arisa è bravissima, questa versione è azzeccata e voi siete i soliti NOIOSONI.


Gino Paoli
Omaggio alla tradizione dei cantautori liguri. Du palle.
Poi per fortuna canta "Il cielo in una stanza", che è sempre poesia pura.
Però mo' basta.

Chi ha rubato gli occhi a Geeno Paoli?

E dopo il virtuosismo al piano..c'eraaa una voltaaa una gatta che aveva una macchia neeera sul viso e una vecchia soffitta...

Applaudite anche voi Gino Paoli. Potrebbe essere l'ultima volta. [


La finale delle Nuove Proposte arriva incredibilmente prima della Mezzanotte.
Le esibizioni. Per i risultati bisognerà invece aspettare che spunti l'alba...

"Eccomi, sono l'Alba. Mi avete chiamato?"

Diodato
Un po' una lagna, questo Diodato. D'altra parte chi non lo è, a Sanremo?
Vorrebbe essere Jeff Buckley, mi sa che finirà presto per essere il nuovo Kekko dei Modà o al massimo il nuovo Marco Mengoni.
(voto 6-/10)


Zibba
Al primo ascolto il suo mi era sembrato un pezzo carino. Al secondo mi ha già stufato. Cosa succederà al terzo? Morirò?
(voto 6-/10)


Rocco Hunt
Il rapper salernitano non è un fenomeno, ma sa il fatto suo. Apprezzabile la sua carica, anche se dovrebbe tener conto di non trovarsi allo Shelter, il locale in cui si tengono le rap battles di 8 Mile, bensì all'Ariston.
(voto 6+/10)

Rocco Hunt a Sanremo:"Voglio vedere tutti con le mani su". Rocco in prima fila il più giovane c'aveva 20 anni durante il concilio di Trento.


The Niro
Si sente che è cresciuto con i Radiohead. Non è certo Thom Yorke, però è bravino. Tra i ggiovani è quello di maggior talento, peccato non si applichi. Questa era la sua grande occasione per farsi notare, peccato abbia cannato canzone. Mi sa che è meglio che torni a cantare in inglese, perché il testo della sua "1969" fa pena: "Stati Uniti mai più/Così Uniti mai più."
Robert De Niro ti chiederebbe: "Ma che minchia canti, picciotto?".
(voto 6,5/10)


Raphael Gualazzi e Bloody Beetroots
Nel blu dipinto di blu rifatta purtroppo più in chiave Gualazzi che non Beetroots.
Tommy Lee alla batteria è molto professionale, non mostra nemmeno il suo strumento più celebre: il bigolo.
(voto 5,5/10)

Grazie Sanremo. Io di tommy lee avevo visto solo il pisello, fino ad oggi.


Cristiano De André
Cristiano De André canta una canzone del padre.
Noooo, ma daaaaaaaai, e chi se l'aspettava?!?
(voto 5/10)

Quando uno vive di luce riflessa e non fa niente per nasconderlo.


Renzo Rubino
Un insopportabile duetto stile musical di Renzo Rubino con Simona Molinari.
Ma c'è una nota positiva: grazie a Simona Molinari finalmente all'Ariston si è vista un po' di figa. Nel senso che l'ha proprio fatta vedere. Sotto il vestito niente.
(voto 4/10)

Guarda Simona che è inutile che ammicchi, a lui piace la verga tesò.


Enrico Brignano
Davvero terrificante, peggio di qualunque horror.
Questa notte ho dovuto dormire con la luce accesa per la paura.


Giusy Ferreri
Giusy Ferreri accompagnata dagli attori Alessandro Haber e Alessio Boni versione senzatetto.
Che pesantezza.
(voto 4/10)


Antonella Ruggiero
La voce di Antonella Ruggiero è un'arma di distruzione di massa.
(voto 0/10)


Giuliano Palma
Giuliano Palma canta un pezzo di Pino Daniele. Certo che poteva scegliere di meglio...
(voto 5/10)

Dire "Abbasso la noia" al Festival di è come entrare in chiesa e tirare un bestemmione


Riccardo Sinigallia
Nonostante sia stato squalificato dalla gara ufficiale, Fabio Fazio il buonista non gli ha giocato un tiromancino e gli ha permesso di esibirsi lo stesso. Lui ha portato con sé sul palco Marina Rei (sempre evitabile), Laura Arzilli (sempre sconosciuta) e Paola Turci (sempre figa).
(voto 6/10)


Paolo Nutini
Come primo pezzo canta Lucio Dalla. Caruso. Applausi. Quindi fa due canzoni del suo repertorio. Applausi pure per quelli.
Lui è un gran figo, ha una voce pazzesca, e i suoi brani sono più che validi. In mezzo al branco di incapaci in cui è stato costretto a esibirsi poi fa la figura del genio della musica.
(voto 8/10)

Grazie : brividi prima, ormoni impazziti poi. Ah!

Questa serata di valeva la pena solo per lui


In chiusura di serata, a un orario ormai improbabile, arriva l'annuncio dei premi ai giovani.
Il premio della critica lo vince Zibba... bah. Credo sia il classico tipo che rivedremo giusto una volta l'anno, sempre qui sul palco di Sanremo.
E il vincitore delle Nuove Proposte è...
Rocco Hunt.
Ebbene sì. Il rap trionfa a Sanremo.
Ok, non è Kanye, non è Drake, non è Eminem e non è manco J-Ax. Però secondo me questo due copie dei suoi dischi le venderà, se non altro tra i bimbiminkia.

Per questa sera notte è tutto, ci vediamo questa sera su Twitter @cannibal_kid e domani qui su Pensieri Cannibali con il resoconto finale.
Sempre se sopravviverò a un'altra puntata del Festival più buonista, noioso e fazioso della Storia.

giovedì 11 aprile 2013

IL CINEMA DELL’OBLIVION

Ma quanti film escono questa settimana?
Mille mila! Che fatica commentarli tutti, dannazione.
E quanti ce ne sono di interessanti?
Uno a dir tanto.
Quanti ce no sono di teribbili?
Parecchi. Più teribbili persino dei commenti miei e soprattutto del mio blogger nemico Lord Ford!

"Hey, ma dove ho già girato questa scena? Ah già, in Top Gun..."
Oblivion di Joseph Kosinski
Il consiglio di Cannibal: Ford? È già nell’oblio più assoluto!
Tom Cruise prova a uscire dal mezzo oblio in cui è finito con le sue ultime non imperdibili pellicole con un film intitolato paradossalmente proprio… Oblivion. Sarà una mossa azzeccata?
Difficile dirlo. Dal trailer e da quel poco che si sa, Oblivion rischia di essere l’ennesimo film sci-fi apocalittico già visto e stravisto e allo stesso tempo rischia invece di essere una piacevole sorpresa all’interno del genere, grazie anche al talento visivo esibito da Joseph Kosinski nel precedente Tron: Legacy. Chi lo sa?
Una possibilità è tirare una monetina e decidere se vederlo o meno.
L’altra alternativa è quella di lanciare una monetina, ma un sasso va ancora meglio, contro il Ford. Divertimento garantito per grandi e piccini!
Il consiglio di Ford: per combattere l'oblivion della mente del Cannibale sono necessarie bottigliate potenti!
In casa Ford si parla da settimane di questo film, un po’ perchè nonostante le inclinazioni folli il buon Tom resta uno dei nostri preferiti, un pò perchè Tron: legacy, ai tempi, era riuscito a mettere d'accordo perfino i due nemici giurati Ford e Cannibal.
Dunque, in un periodo in cui le uscite buone sono come miraggi, buttarsi a capofitto su questo sci-fi potenzialmente sorprendente pare quasi doveroso, anche perchè non veniamo proprio da un periodo memorabile.
Non fatevi dunque distrarre dall'oblio della mente di Peppa Kid, e date una possibilità a quella che potrebbe essere la sorpresa del week end.

"Te l'avevo detto che i film consigliati da Ford facevano quest'effetto,
ma tu pirla non ci credevi..."
L’ipnotista di Lasse Hallstrom
Il consiglio di Cannibal: non fatevi ipnotizzare
Non lasciatevi ipnotizzare da ‘sta roba. L’ipnotista è uno dei thriller più noiosi visti di recente. Una pellicolina svedese recitata maluccio che sembra più una fiction Mediaset che cinema vero e proprio. La storia poi è già vista e stravista, peggio di una puntata della miliardesima stagione di CSI. E poi ‘sti thriller nordici che tanto piacciono a Ford hanno rotto alla grande.
Recensione cannibale in arrivo a breve.
Il consiglio di Ford: bisogna essersi fatti ipnotizzare, per sopportare le recensioni del Cannibale!
Lasse Hallstrom ha chiuso la sua carriera negli ormai lontani anni novanta, e da tempo non azzecca un film manco per sbaglio. Non vedo dunque perchè dovrei perdere tempo con quella che pare robetta della peggior specie, considerato che in questi ultimi due mesi non ricordo una sola novità di sala in grado di soddisfarmi come si deve.
Se si continua così, mi ridurrò ad ascoltare i consigli del mio antagonista! Ahahahahah!

"Devo ricordarmi in futuro di non invitare più Ford alle anteprime stampa
dei miei film..."
Ci vediamo domani di Andrea Zaccariello
Il consiglio di Cannibal: ci vediamo mai
Aiutatemi che questa settimana non ce la posso davvero fare. Troppi film in uscita e soprattutto troppe stronzate italiane. La prima è questa. Io Enrico Brignano non lo reggo. Credo sia uno dei comici meno comici nella storia della comicità. È talmente scarso che non mi sta nemmeno troppo sulle palle, o comunque un po’ meno rispetto ad altri pseudo comici proveniente da Zelig e simili. Mi fa solo pena. Poi oh, se vi fa ridere sono contento per voi. A me fa più ridere il blog di Ford. E ho detto tutto uahaha.
Il consiglio di Ford: non credo che mi vedrai mai, Zaccariello.
Detesto il Cinema italiano di bassa lega recente.
Detesto Enrico Brignano.
Detesto Marco Goi. No, scherzo. Forse.
Comunque questo è uno di quei titoli che dovrebbero finire dritti nel cassonetto senza passare dal via.

"Fermo così! Ecco: sei uguale a Padre Ford."
11 settembre 1683 di Renzo Martinelli
Il consiglio di Cannibal: il più autorevole candidato al titolo di peggior film del 2013
Dai, mi state pigliando per il culo, vero?
Non sta succedendo per davvero.
Nella stessa settimana non solo un film con Enrico Brignano, ma pure la nuova “Opera” firmata da Renzo Martinelli?
Se c’è una sfida che Ford ha azzeccato tra le nostre Blog War passate è quella dei film peggiori della Storia, tra i quali svettava Il mercante di pietre, una delle cose più abominevoli che l’uomo abbia mai creato. E ora Martellatenellepalle, volevo dire Martinelli ci riprova con un film storico su un frate cappuccino che si preannuncia come un nuovo attacco all’islamismo, oltre che un nuovo insulto nei confronti del cinema. E dell’umanità.
Contro Martinelli, io e Ford siamo pronti per una Crociata comune!
Il consiglio di Ford: peccato per gli altri. Il Ford Award del peggio del 2013 è assegnato d'ufficio.
Martinelli. Renzo Martinelli.
Il regista peggiore della Storia del Cinema italiano. E non solo.
L'essere mitologico con il corpo umano e la testa di cazzo responsabile dell'abominevole Il mercante di pietre torna alla ribalta con il suo nuovo film.
Uno dei rari casi in cui perfino i due nemici più acerrimi della blogosfera si ritrovano dalla stessa parte a menare bottigliate con soddisfazione incontenibile.
Evitatelo, vi prego.
Che come se non bastasse, questo i soldi li ha già senza che possano arrivargliene altri.

"Madonna, che voglia di tirare un pugno in faccia a Ford!"
La città ideale di Luigi Lo Cascio
Il consiglio di Cannibal: non il film ideale
Luigi Lo Cascio è un bravo attore, anche se dopo il triplete I cento passi, La meglio gioventù e Buongiorno, notte si è decisamente attapirato. Adesso prova l’esordio alla regia con un film che sembra vicino al neorealismo e dunque ai gusti soporiferi del barboso Ford.
Certo, molto più allettante di Brignano e Martinelli, però persino WhiteRussian lo è…
Il consiglio di Ford: la settimana ideale? Quella senza film italiani.
Il buon Lo Cascio, così come Lasse Hallestrom, ha chiuso la sua carriera di attore ormai da anni, dopo aver infilato una manciata di stagioni memorabili culminate con il meraviglioso Buongiorno, notte.
Ora pare voglia reinventarsi da regista, ma onestamente le premesse non sono affatto quelle che, probabilmente, avrebbe voluto: il risultato, infatti, pare essere più noioso di uno dei monologhi cannibaleschi dettati dall'ego senza controllo.
Passo oltre, o come troppo spesso ho fatto di recente, passo ai recuperi.

"Certo che pure io devo smetterla di invitare Ford a vedere i miei film..."
Il volto di un’altra di Pappi Corsicato
Il consiglio di Cannibal: mi scappa la pipì, Pappi (Corsicato)
Dal trailer sembra sorprendentemente interessante. Una commedia dark dal sapore internazionale.
Il cast capeggiato da Laura Chiatti e Alessandro Preziosi fa scendere l’entusiasmo e le possibilità di ritrovarsi con una pellicola involontariamente ridicole si fanno alte. Però se non altro in Italia hanno realizzato un trailer che mi ha incuriosito. Ed è già qualcosa.
L’ultima volta che invece sono stato incuriosito da un post di Ford era il 1985.
Dite che allora non esisteva ancora il blog di Ford?
Il consiglio di Ford: il volto del Cannibale? Probabilmente non si mostrerà mai dal vivo a noi comuni mortali. Colpa dell'ego o della vergogna?
Onestamente non credo di poter affrontare un'altra settimana di questo genere.
E per una volta, non intendo dire accanto al mio sgradevole antagonista.
Una vagonata di uscite per il novanta per cento inutili e italiane. Davvero, basta.
Io e il Cucciolo vorremmo davvero scannarci parlando di film degni di questo nome.

Le uscite di questa settimana sono così eccitanti che queste sono
le uniche tette che potrete gustarvi...
Le avventure di Taddeo l’esploratore di Enrique Gato
Il consiglio di Cannibal: peggio di Peppa Kid, volevo dire Peppa Pig
Per spezzare le miliardate di uscite italiane, adesso ci arrivano pure delle bambinate dalla Spagna?
Ma dai, giusto Ford può volersi vedere sta roba con la scusa di avere un figlio, ma in realtà sarà lui a gasarsi come un bambino.
Certo che per avventurarsi in una visione del genere bisogna essere proprio degli esploratori coraggiosi…
Il consiglio di Ford: meglio il Cucciolo Eroico, che è tutto dire!
Ma stiamo scherzando!?!?
O come recita il titolo di un blog famoso che è fruttato un sacco di dindi alla sua autrice, "ma che, davero!?"
Se continuano ad essere distribuite schifezze atomiche di questo genere, prima o poi io e Peppa Kid ci convinceremo a realizzare un nostro film e di avere anche delle chances!

"Ca... Ca... Cannibal."
"Strana come prima parola, però bravo Fordino!"
Tutto parla di te di Alina Marazzi
Il consiglio di Cannibal: nessuno parla di questo film
Film che affronta il tema della maternità ed è dunque perfetto per la neo-mamma Ford.
Noi altri invece ce lo possiamo anche risparmiare tranquillamente…
Il consiglio di Ford: nessuno parla di Marco Goi.
Alina Marazzi è l'unica autrice degna di questo nome cui spetta l'ingrato compito di salvare il salvabile italiota in questa terribile settimana. Eppure, sarà che le mie energie si sono quasi esaurite per respingere una proposta ridicola dopo l'altra, non ho voglia di vedere neppure questo.
E questo la dice lunga a proposito dello stato della distribuzione della Terra dei cachi.

"Azz! Guido peggio di Ford..."
Midway - Tra la vita e la morte di John Real
Il consiglio di Cannibal: più verso la morte che verso la vita
Un horror ambientato in una casa sperduta in mezzo a un bosco?
No, ma dai. Non ho mai visto niente del genere. A parte giusto altri 3 milioni di film…
Oltre all’enorme originalità, l’impronta amatoriale di questo horror italiano non promette niente di buono.
Questa settimana più che tra la vita e la morte, cinematograficamente è smorta peggio del WhiteRussian dei tempi migliori.
Il consiglio di Ford: tra la vita e la morte sono gli spettatori dopo una settimana di questo genere!
L'ultimo horror ambientato nei boschi e made in Italy passato da queste parti è stato il pessimo Shadow di Zampaglione, che mi fruttò numerosi insulti raccolti da alcuni buontemponi della rete tenuti a bada da una serie di sonore bottigliate mie e del mio fratellino Dembo. E anche di Julez.
Non credo ripeterò l'esperienza.
Non tanto per la rissa da Saloon, quanto per la poca voglia di sorbirmi una schifezza.

Ford in spiaggia mentre gioca con un suo coetaneo.
Noi non siamo come James Bond di Mario Balsamo
Il consiglio di Cannibal: io non sono come James Ford!
Questa settimana lo strazio non finisce più. Sembra di essere in un film russo o turco consigliato da Ford.
Ci mancava solo un documentario, tra l’altro la milionesima pellicola italiana di questa settimana, su dei tipi che vogliono incontrare Sean Connery. Ce la faranno?
E soprattutto la vera domanda è: ma a noi che ce ne frega?
Il consiglio di Ford: io non sono Marco Goi, ma piuttosto che vivere un weekend in sala come questo, quasi quasi ci faccio un pensiero!
A memoria d'uomo, credo non sia mai esistito un weekend così terribile per quanto riguarda le proposte fornite dai nostri beneamati distributori.
Non commento neppure.

Un insolito Van Damme
Un’insolita vendemmia di Daniele Carnacina
Il consiglio di Cannibal: una solita settimana (di film dimmerda)
Un film sul cast di una soap-opera che sembra a sua volta più una soap-opera che un film.
Non ci avete capito niente?
Benvenuti dentro la testa di Ford!
Il consiglio di Ford: la solita merda. Quella cui, purtroppo, l'Italia ci sta abituando.
Ho deciso che non commenterò altri film italiani per almeno un mesetto. Basta. Davvero.
Piuttosto mi faccio una maratona di proposte teen del Coniglione.

"Ma no! Ma cosa ho scritto???
Volevo scrivere: Suca Ford!"
Chavez - L’ultimo comandante di Oliver Stone (da martedì 16 aprile)
Il consiglio di Cannibal: Fordez - L’ultimo (e basta)
Tra tanti docu e filmetti italiani, segnalo l’uscita la settimana prossima, anticipata non si sa bene perché a martedì, di un documentario firmato da Oliver Stone nel 2009. Il film è stato riscoperto solo adesso all’indomani della scomparsa di Chavez dalla distribuzione italiana e potrebbe rappresentare un punto di vista interessante, come sempre quando si tratta di Stone.
Il consiglio di Ford: Cannibalez, l'unica speranza di divertirmi in una settimana da buttare.
Dopo il ritratto di Castro, un altro documentario potenzialmente interessante firmato Oliver Stone giunto dalle nostre parti sfruttando la recente scomparsa di Chavez.
Considerate le proposte di questo fine settimana, direi che potremmo accoglierlo come se fosse il film più grandioso degli ultimi cinquant'anni.

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