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domenica 21 giugno 2015

I PEGGIORI TORMENTONI DELL'ESTATE 2015





D'estate non possono proprio mancare i tormentoni musicali. Oddio, in un mondo ideale non esisterebbero, però in quello in cui ci dobbiamo accontentare di vivere non possono mancare. Sono quelle canzoni che vi faranno ricordare una determinata estate per sempre. E ve la faranno odiare per sempre. Volete per caso privarvi di una soddisfazione del genere?
In attesa di scoprire nel corso dei prossimi giorni quali sono i tormentoni 2015 preferiti, o se non altro meno sfavoriti, di Pensieri Cannibali, ecco a voi i pezzi più fastidiosi di quest'estate appena sbocciata.

Foto di una gnocca estiva a caso.

domenica 31 maggio 2015

CANNIBAL MUSIC - I DISCHI DI MAGGIO 2015





I dischi del mese di maggio.
I più belli?
Non necessariamente. Anzi, alcuni sono piuttosto pessimi. Nel complesso però, in mezzo ad alcune cose non troppo esaltanti, qui su Pensieri Cannibali è passato anche qualche bel dischetto.
Diamo un po' un ascolto...

Mumford & Sons “Wilder Mind”

Il nuovo album dei Mumford & Sons è quello della svolta. Il gruppo di bovari campagnoli questa volta ha finalmente appeso il banjo al chiodo e ha finito di pretendere di essere un gruppo folk. Tanto non ci credeva nessuno. I Mumford & Sons stanno alla musica folk come Il Volo stanno alla lirica o Giovanni Allevi sta alla classica. Ovvero... non c'entrano una cippa. Con il loro terzo album “Wilder Mind” hanno preso una piega rock che ricorda più che altro i Kings of Leon. Il problemino problemuccio problemaccio è che i Mumford & Sons con la musica rock ci azzeccano ancora meno che con il folk.
Se i loro fan della prima ora storceranno il naso davanti a questo cambiamento folk'n'roll, poco folk e poco roll, io se non altro esulto per non essermi dovuto sorbire un'ora di dannato banjo e perché 'sta volta i bovari hanno azzeccato almeno una bella canzone, la title track “Wilder Mind”. Da uno dei gruppi più inspiegabilmente popolari degli ultimi anni, è già più di quanto mi aspettassi.
(voto 5-/10)

mercoledì 9 aprile 2014

LE CANZONI CON CUI SONO CRESCIUTO




In questa settimana ninfomane pensavate di rimanere esenti dalle Top 10 cannibali? Siete davvero così ingenui?
Le charts qui su Pensieri Cannibali vanno avanti e la “Serie della crescita” cresce sempre più. Ci sono stati gli appuntamenti dedicati agli album, ai programmi tv e ai film con cui sono cresciuto, e oggi si ritorna alla musica, con le canzoni che, nel bene e nel male, hanno accompagnato gli anni della mia infanzia/prima adolescenza.

Se volete partecipare con le vostre personali liste, fatelo pure. Dove?
Sui vostri blog, sui social network, oppure anche nei commenti a questo post. Ecco intanto la mia decina.


10. Eros Ramazzotti “Più bella cosa”
Il primo limone l’ho fatto sulle note di questa lagnosa canzone del penoso Eros Ramazzotti.
Che vergogna!



9. Ace of Base “All That She Wants”
Se chiudo gli occhi e ripenso a quando ero un bambino, una delle prime canzoni che mi risuonano nella testa (sigle dei cartoni cantate da Cristina D’Avena escluse) è questa. Non so bene perché, ma è così. Evidentemente è tutto ciò che la mia testa vuole.



8. Bluvertigo “Fuori dal tempo”
Grazie a versi come “I professori sono quasi tutti fuori dal tempo” e “Io personalmente preferisco la gente insana di mente” credo di non essere mai stato tanto d’accordo con il testo di una canzone come in questo caso. Morgan riusciva a dire ciò che io pensavo nella maniera più efficace possibile. C’è poco da fare: le menti malate pensano le stesse cose.



7. Fool’s Garden “Lemon Tree”
I Fool’s Garden sono il più classico esempio di one-hit wonder, una band che diventa clamorosamente popolare grazie a una canzone e poi puff, sparisce nel nulla. Nonostante i loro 15 minuti di celebrità siano durati anche meno di 15 minuti, questi tedeschi hanno fatto in tempo a insegnare (malamente) l’inglese a una intera generazione, la mia.



6. Limp Bizkit “Nookie”
Era il periodo in cui leggevo Rock Sound, scaricavo canzoni da Napster, chiodavo a scuola e ascoltavo i Limp Bizkit di Fred Durst.
Bei tempi, allora.



5. Cranberries “Zombie”
Le giostre. Quand’ero un piccolo Cannibal Kid, sugli autoscontri che frequentavo insieme a tamarri e a delinquentelli vari, davano sempre questa canzone. In loop 20 volte al giorno. Questa, e altre robe tipo “Le ragazze” dei Neri per caso. Meglio ricordarsi questa, va’.



4. Chemical Brothers “Hey Boy Hey Girl”
Le vacanze “studio” (si fa per dire) a Brighton. L’alcol. Le disco. Le hey girls svedesi. La musica degli hey boys Chemical Brothers. Il delirio.



3. Travis “Why Does It Always Rain on Me?”
Più che una semplice canzone, una domanda che ha accompagnato gran parte dei miei anni da adolescente: perché piove sempre su di me?
Curiosamente, ogni volta che la suonavo si metteva a piovere. Provatela, vale più di qualunque danza della pioggia.



2. Coolio feat. L.V. “Gangsta’s Paradise”
Quando ho cominciato ad appassionarmi di musica, questa canzone impazzava ovunque. Ricordo che tutti i weekend mi guardavo la European Top 20 dei video più popolari su Mtv Europa, e questo pezzo era al primo posto sempre, SEMPRE, tipo per qualcosa come una ventina di settimane di fila. All’epoca era il mio pezzo preferito. E ancora oggi suona che è un piacere, yo!



1. Smashing Pumpkins “1979”
La scoperta degli Smashing Pumpkins ha segnato il mio passaggio da bimbominkia spensierato a teenager depresso. Grazie tante per avermi rovinato per sempre la vita, Billy Corgan, grazie tante.

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