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lunedì 9 aprile 2012

Di bugie vere e di false verità

Eravamo sulla mia Giulietta decapottabile quando lei mi sussurrò in un orecchio.
“Dimmi qualcosa di False verità. Ti preeego, sono curiosa…”
E io le raccontai di come fosse un film d’altri tempi, sia per ambientazione temporale, che per atmosfere e per ritmi. Ripetei anche più volte la parola “Affascinante,” sì, adesso lo ricordo bene. Era proprio quella la parola che dicevo più spesso per cercare di portarmi a letto una fanciulla. Non sempre funzionava, ma con quelle più facilmente impressionabili era un trucchetto che dava i suoi gustosi frutti.
“A-affascinante?” chiedeva lei a-affascinata. E sapevo già di averla in pugno.
“Sì, è una di quelle pellicole che non è che ti raccontino qualcosa di nuovo o di mai visto o di mai sentito prima. È piuttosto uno di quei film che ti sembra di aver già visto parecchie volte, eppure in qualche strano perverso modo riesce a rapirti e a portarti nel suo mondo.”
A-ammaliata, la ragazza non ne aveva ancora abbastanza. Bramava di conoscenza come io bramavo di sfilarle le mutandine. “E chi sono i protagonisti?” chiedeva.

“C’è Kevin Bacon, quello che ballava come un indemoniato in Footloose e che negli ultimi anni fa sempre la parte del cattivone. Non sempre è convincente, ma qui se la cava bene. Ha la parte di una star della tv americana anni ‘50, una specie di Mike Bongiorno o Corrado d’Oltreoceano, che conduce in coppia fissa con il fido partner Colin Firth, sì il premio Oscar de Il discorso del re. Quella vaccata de Il discorso del re, parere puramente personale. Fatto sta che i due rappresentano una specie di coppia alla Ric & Gian, alla Raimondo & Sandra, alla Gigi & Andrea, alla Cannibal Kid & Mr. James Ford, con Kevin Bacon che è quello spericolato e spregiudicato, mentre Colin Firth è l’anima quieta della coppia. O almeno così sembra, perché questa è una storia noir e quindi le apparenze sono ingannevoli e le verità, lo dice il titolo stesso, possono rivelarsi bugie.”
“Noir?” mi interruppe lei. “Quindi mi devo aspettare anche dei brividi?”
Sapevo di aver colto nel segno e di averla ormai decisamente impressionata.
“Beh, non c’è da rimanere terrorizzati, visto che i ritmi sono molto blandi, però qualche brividino sulla tua bella pelle color pesca può arrivare. I due conduttori-star televisivi infatti nascondono un inquietante scheletro nell’armadio: prima di uno show-telethon una ragazza è morta all’interno della loro suite. A una ventina d’anni di distanza, una giornalista interpretata da Alison Lohman (la biondina di Big Fish e Delirious) indaga sul misterioso cold case per un libro che sta scrivendo, scoprendo che dietro ci sono questioni sessuali e personali che coinvolgono direttamente i due insospettabili mattatori televisivi…”

“Non mi hai ancora convinta del tutto a vederlo,” disse lei sorridendo. Pur sapendo che la sua era una falsa verità, aggiunsi: “C’è anche uno splendido tema musicale, uno di quelli in grado di risuonarti a lungo nelle orecchie, c’è spazio per una citazione di Alice nel paese delle meraviglie, con una rappresentazione teatrale sulle note di White Rabbit, più una scena lesbo-erotico-lynchiana con Alison Lohman insieme ad Alice stessa! E so che tu adori Alice…”
“Chi non adora Alice nel paese delle meraviglie?” e sapevo che ormai l’avevo convinta. A guardare il film, e forse pure a sfilarle le mutandine. La Giulietta intanto procedeva veloce verso la mia villa tra le colline. Riguardo a ciò che successe dopo i ricordi precisi sono svaniti insieme al gusto dolce del vino e della sua ancor più dolce pelle color pesca. E poi chi può dire cosa è accaduto per davvero e cosa è stato solo una falsa verità?

False verità
(Canada, UK 2005)
Titolo originale: Where the Truth Lies
Regia: Atom Egoyan
Cast: Kevin Bacon, Colin Firth, Alison Lohman, Rachel Blanchard, Sonja Bennett
Genere: retrò
Se ti piace guarda anche: The Black Dahlia, L.A. Confidential, Strade perdute, Exotica
(voto 7+/10)


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