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giovedì 14 luglio 2011

IN THE MOOD FOR FORD

Apriamo il diario di Bridget Ford e vediamo che film ha scelto...
(Per chi non lo sapesse, le Blog Wars sono una serie di sfide tra me Cannibal Kid e il mio blogger rivale Mr. James Ford sugli argomenti più disparati. Questa volta tocca ai nostri film romantico-sentimentali preferiti. Uuuuh!)

Mr. Ford questa volta ha fatto una lista davvero riuscita.
Come dite? Non era la volta della classifica dei film più noiosi di tutti i tempi, bensì quella dei film romantici?
Eh, allora non ci siamo proprio. Per quanto mi riguarda è la lista più ruffiana, mediocre e soprattutto soporifera che abbia mai concepito. Manca giusto Il paziente inglese…
Le nostre concezioni dell’amore, oltre che del cinema, stanno davvero ai lati opposti. Sarà per questo che ci odiamo tanto?
Cannibal Kid

Non ci sono balle che tengano: tutti, ma proprio tutti, anche i cattivi più cattivi e i duri più duri, nel corso delle loro vite, hanno dovuto pagare tributo al sentimento che muove e governa il mondo più di ogni altro: l'amore.
Una forza irresistibile e terrificante, capace di spararci nello spazio o sbatterci a terra e passarci sopra qualche decina di volte ridendo del nostro patetismo, che smuove sentimenti fortissimi, commuove, ci fa sbellicare dal ridere, si consuma in notti roventi da lenzuola bagnate o in idealizzazioni che non troveranno mai uno sfogo, una conferma, un rifiuto.
E così come noi faremo soffrire, soffriremo, sedurremo e saremo sedotti, godremo di un momento o progetteremo una vita: non ci sono regole, del resto, in amore, lo dice anche la saggezza popolare.
Così come in guerra.
E l'amore può essere quella più grande di tutte.
Nel bene e nel male.
Questa, dunque, è la mia.
Godetevela e godetene, specialmente perchè domani dovrete sopportare quella del Cannibale.
MrFord

"Francamente me ne infischio dei film di Ford, voglio solo quelli cannibali!"
1) Via col vento di Victor Fleming (1939)
MrJamesFord Amo profondamente questo film. Incondizionatamente. Lo vidi qualche volta in tv da piccolo, ma fu con il recupero in dvd che rimasi davvero strabiliato dallo straordinario inno alla meraviglia costruito da Fleming, una delle epopee sentimentali più clamorose della Storia del Cinema. Rossella e la sua crescita, l'amore, la morte e la guerra, il legame con la terra d'origine, il rapporto con Rhett, tutto è avvolto da un'aura mitica ed esplosiva come i colori saturi che definirono il primo, vero, ineguagliabile, straordinario kolossal della settima arte.
Domani è un altro giorno.
Ma non per te, Cannibale.
Cannibal Kid Via col vento? Una scelta più banale e scontata, no? Non so, volevi mettere pure Titanic e 3msc?
Film visto parecchio tempo fa, lo ricordo come una delle esperienze cinematografiche più soporifere vissute. Ovviamente mai più ripetuta. Un super classico dei classici sì, ma francamente me ne infischio. Per me è solo un simbolo della noia e quindi del fordismo più sfrenati. Via col vento o senza vento, basta che te ne voli via, Ford. E non dimenticare di portarti anche i tuoi film.
Quando sento il tema musicale, comunque, più che Rossella mi viene in mente Bruno Vespa. Un’immagine da film horror… Via via, via col vento anche lui!
Domani è un altro giorno e per fortuna arriverà la mia lista a spazzare via i film di Ford da casalinga inquieta di Rovigo!
JF Che ti ha fatto Rovigo? Ti ha procurato una qualche delusione d'amore, Cannibale? Ad ogni modo, dopo le bestemmie contro Fritz Lang, me ne infischio pure io di questo pistolotto senza alcun senso basato su una memoria ormai deteriorata dai bombardamenti teen cui ti sottoponi, e ci passo sopra come un trattore pronto a coltivare i campi di una terra darà frutti grandi, buoni e sugosi che tutti mangeranno, tranne te.
CK Era un riferimento a un Capolavoro vero del cinema italiano anni '80, ma su certe cose non posso pretendere che tu ci possa arrivare...
JF Più o meno come tu non arrivi al Cinema classico del resto del mondo, mi pare.


Ford, non bagnarti troppo con questa foto
2) Un tram che si chiama desiderio di Elia Kazan (1951)
JF Più che al film - già di suo un Capolavoro - questa scelta è tutta, ma proprio tutta, per l'animalesco, strabordante, ribollente fascino di Marlon Brando, che con il suo Kowalski mostra tutto il peggio del maschio alfa, ma ad un tempo sfodera una carica erotica ed emotiva assolutamente irresistibile.
Ho sempre pensato che, di fronte alla furia del Brando con la maglietta strappata sotto la pioggia mentre grida a squarciagola "Stella! Stella!" nessuno - uomo, donna, animale o vegetale -, ma proprio nessunio, sarebbe riuscito a resistere dal corrergli tra le braccia.
Tranne il Cannibale, ovviamente. Perchè lui ha paura dei bruti.
CK Eccoci qui alla fermata di un tram che si chiama Ford. E come per il tram, c’è sempre da aspettare. Solo che aspetta e aspetta, ma in questo film non succede nulla di interessante. Non ho problemi a riconoscere una bella pellicola anni ’50 da te consigliata, come La morte corre sul fiume, ma ‘sto melodrammone può piacere giusto a Marge Simpson, Ned Flanders e a te, il Flanders della blogosfera deehiihiioohooh.
Una visione insostenibile oggi (ma probabilmente anche all’epoca dell’uscita): boooring! E se usi ancora una volta la parola Capolavoro a sproposito te lo faccio vedere io chi è il bruto!
Al fascino di Brando io comunque preferisco quello di Natalie Portman o della Jean Seberg di Fino all'ultimo respiro. Scemo io?
JF Brando ha più sensualità di cento Portman, e ormai la carrellata degli sfoggi della tua ignoranza cinematografica è talmente lunga che mi pare di essere nel pieno di un piano sequenza di Tarkovskij. Soltanto che il risultato non è altrettanto piacevole.
Evidentemente il tuo impegno sentimentale è lo stesso che si vede nei tuoi filmetti da liceale, quindi certo non può comprendere tutta la carica erotica e sentimentale totalmente adulta di un CAPOLAVORO come questo.
CK E con questa uscita Ford ha fatto ufficialmente coming out... riguardo alla sua necrofilia! Uahaahahah
JF Brando anche da morto è un attore migliore di quanto saranno mai tutti i tuoi amichetti vivi. E anche quelli dipartiti anzitempo.
CK Veramente stavamo parlando di sensualità, non di recitazione: necrofilo!
JF La cosa non cambia. Brando è comunque meglio. Anche morto. Anche sepolto. Anche in polvere. Me lo metto nel mojito al posto dello zucchero e scateno "l'orrore" sulle tue attricette!


"No, ecco, io io... non so cosa ci faccio in una lista di questo Ford, che poi
chi diavolo è, un giorno mi vuole menare, il giorno dopo mi dice che mi ama
eh beh ecco io sono confuso e comunque voglio andare via da questa lista"
3) Manhattan di Woody Allen (1979)
JF Senza se e senza ma, il mio Woody Allen preferito.
Ironia, malinconia, risate senza controllo e commozione profonda dipinte in un bianco e nero meraviglioso.
New York non è mai stata così bella, un pò come la sensazione di un amore che nasce, o le cicatrici di uno che muore.
La fascinazione geografica del buon Woody non è mai stata così sentita, travolgente, pronta a tutto per il suo pubblico e specchio del suo autore, mai come in questo film capace di convincere anche i suoi detrattori più inaciditi.
Una vera poesia dal sottofondo jazz.
Roba che Cannibale manco sa dove sta di casa.
CK Woody Allen non mi ha mai convinto del tutto. Lo apprezzo moderatamente, a piccole dosi, ma non sono mai stato un suo fan, sarà perché è uno di quelli che sforna 12 film all’anno (tutti uguali, a parte che cambia città), sprecando così il suo già non immenso talento. Manhattan è una dichiarazione d'amore nei confronti della city ed è sicuramente uno dei meglio rappresentativi di Allen e di tutte le sue tematiche e ossessioni. Persino troooppo Allen-style, sarà per questo che non mi ha convinto o emozionato per niente. Come il suo jazzino da camera narcolettico.
Certo che Wudy Aia nel 1979 era già vecchio. È una di quelle persone che credo non siano mai state giovani. Come te, Ford. Ma a parte questo, non è troppo nerd, intellettualoide e soprattutto radical-chic per uno pane & salame come te?
JF Un pò devo ammettere di sì, e probabilmente gli spaccherei volentieri gli occhiali, ma al contrario di te so riconoscere i grandi film anche dei registi che trovo normalmente insopportabili e spocchiosi.
Del resto, effettivamente capisco perchè tu non ci riesca: sarebbe un pò come analizzare se stessi, giusto!? Ahahahahahahahaahah!


Il cibo all'Hong Kong Express fa schifo, meglio un "sano" McDonald's!
4) Hong Kong Express (1994) e In the mood for love (2000) di Wong Kar Wai
JF Qui comincia la roba grossa davvero. Hong Kong Express, oltre ad essere un film leggero, leggiadro e magnifico sull'amore e i rapporti di coppia, è il film per eccellenza che associo alla primavera, nonchè una delle mie pellicole del cuore - poteva essere altrimenti? -.
L'ananas scaduto e la carta d'imbarco che Tony Leung conserva in attesa della sua California sono pezzi di autentica magia, danzati sulle note di una colonna sonora magnifica grazie alla grazia di Wong Kar Wai.
E a proposito di colonne sonore magnifiche, ecco la doppietta con In the mood for love, un film in cui la parola bellezza trova il suo vero significato nelle interpretazioni magiche di Maggie Cheung e Tony Leung - di nuovo lui, il Bogart d'oriente -, nei colori e nelle note dipinte dalla pioggia. Malinconia, speranza, passione struggente e desiderio che brucia senza essere consumato per quello che è indiscutibilmente il film d'amore per eccellenza del nuovo millennio.
Roba grossa davvero, si diceva. Roba da grandi. Quella che i teen del nostro Cannibale non si sognano neppure che esista.
CK Hong Kong Express non l’avevo mai visto, allora l’ho scaricato, ho aperto il file ed ecco subito un primo piano di chiappe femminili. Penso: “Bello, un film in stile Grindhouse di Tarantino”. Poi c’è una scena di sesso e penso: “Oh, dopo una serie di film che sarebbero apparsi pudici e casti persino a Suor Germana, finalmente Ford ha consigliato una roba esplicita, "da grandi" come dice lui”. Quindi mi sono reso conto che non era Hong Kong Express, bensì un porno e per di più di bassa qualità.
Allora ho provato a riscaricarlo, stavolta c’era il vero Hong Kong Express: discrete musiche e regia, ma entrambe le vicende sono talmente poco interessanti che anche sommate non ne fanno manco mezza decente e la qualità complessiva non è quindi molto superiore a quella del porno. Un film scaduto da un pezzo come i barattolini del logorroico protagonista e come il logorroico Ford.
Tony Leung: "Mi spiace, preferisco Marlon Brando a te"
Maggie Cheung: "Pure tuuu? Non bastava Mr. Ford..."
Ma veniamo a note ancora meno positive con il secondo film che (purtroppo) avevo già visto: In the mood for love è la storia meno romantica mai raccontata. Un uomo e una donna che non hanno nulla in comune e che non sembrano nemmeno minimamente interessati l’uno all’altra, stanno insieme solo perché i rispettivi coniugi li tradiscono. Il colpo di genio di Wong Kar Wai è allora quello di non mostrarci questa storia di M, ma di giocare di vedo (poco) e non vedo (molto). Una bella idea durasse una o due scene, ma un intero film così diventa un gioco estenuante e stancante, per non parlare di un pessimo finale mistico-religioso. Sul non detto, la sola scena conclusiva di Lost in Translation "dice" molto di più e in maniera più poetica di queste 2 ore di vuoto cosmico. Bella la fotografia e le atmosfere, però dietro a queste non ci sta niente. Un film tutto apparenza di quelli da citare al cineforum per fare i finti radical-chic, ma in realtà è senza sostanza, scelto ironicamente proprio da te che ti autodichiari il Re della sostanza e l’anti radical-chic superstar per eccellenza. Ford, io quando vedo i tuoi film sono solo in the mood for hate!
JF Il fatto che tu citi il film tutto apparenza per eccellenza, quella bufala da coma profondo di Lost in translation, paragonandolo a In the mood for love, che evidentemente hai guardato sotto effetto degli psicofarmaci di Cobain - dove cazzo l'avresti visto, il finale mistico!? - dimostra quanto poco sostanziosi siano i tuoi piatti, caro Cannibale.
E se la tua sensibilità è quella che ti fa percepire due dei più grandi film sull'amore del Cinema recente come inutili sfoggi di tecnica, ci credo che ti diletti con i tuoi filmetti da liceale!
Appare ormai evidente che tu sia rimasto ancorato alle storie di quei tempi, al mesiversario e alle limonate al parco giochi: ma la cosa più grave è che sembra lontana da te anche la filosofia del playboy solitario, che sarebbe giustificata ed anche in qualche modo fordiana.
Poi, certo, uno che preferisce Jude Law a Marlon Brando ha proprio capito pochino della vita in generale! Ahahahahahaah!
CK Il finale nel monastero, che vorrebbe rendere questo amore finto come qualcosa di addirittura sacro, per me è una mega minchionata mistica!
JF A dire il vero non ho mai visto questo finale come qualcosa di mistico, quanto come un pensare a quello che sarebbe potuto essere e non è stato. Quello che deve aver pensato il tuo medico quando ha cercato di auscultare il tuo battito.



Vietato ai minori... Sì, di 80 anni!
5) I ponti di Madison County di Clint Eastwood (1995)
JF Altro Clint, altro regalo.
Perchè la seduzione, l'emozione, l'amore travolgente possono arrivare quando meno ce lo aspettiamo, ed anche quando la nostra età, i sogni e le speranze paiono essere finiti nel dimenticatoio, nei ricordi da cassetto o diario.
Nessuno, ai tempi, avrebbe detto che lo "spietato" per eccellenza sarebbe stato in grado di raccontare con un tocco così leggero un sentimento completamente travolgente.
Maryl Streep nella vasca da bagno con il pensiero di Clint lavatosi poco prima di lei e la scena delle due auto ferme al semaforo sono pezzi da manuale nella carriera di un Maestro.
L'old school insegna, e insegnerà sempre.
CK Un film per nonnine arrapate. Meryl Streep è l’unica nota intonata di una pellicola fallimentare, mentre Clint Eastwood in versione romantica è credibile quanto Tremonti nei panni di ministro dell’Economia. E le scene di sesso sono meno sensuali di una visita all’obitorio.
Una storiella stile Harmony di quelle che sembrano uscite dalla penna di Nicholas Sparks o dal sogno erotico di qualche pensionata (che poi è la stessa cosa), con un misterioso e affascinante fotografo che sbuca fuori dal nulla per far vivere una settimana d’amore a una desperate housewife ante litteram mentre il marito è via con i figli. Se non fosse diretto e interpretato dal tuo mito Clint sono sicuro lo schiferesti, Ford, anzi sarebbe uno di quei film che non guarderesti nemmeno per sbaglio.
JF Al contrario, è stato un film che ho guardato con grande scetticismo, ma la delicatezza della narrazione di Clint mi ha conquistato anche se, ai tempi, da storie d'amore così intense ed importanti mi tenevo bene alla larga.
Ma qui torniamo al discorso dell'adolescenza e della tua scarsa confidenza con i rapporti di coppia degli adulti.
Bollino rosso, Cannibal Baby: fila subito a letto!
CK Bollino rosso a me? Ma se i tuoi film sono da pomeriggio di Canale 5... uahahaha
JF I tuoi, allora, saranno da ora di pranzo, data l'età cui si rivolgono!


Mr. Ford in mezzo alla sua collezione di dischi di Laura Pausini
6) Alta fedeltà di Stephen Frears (2000)
JF Sono molto legato a questo film, e al libro che l'ha ispirato. Ricordo che, anni fa, una mia ex fidanzata mi regalò il romanzo accompagnandolo con queste parole "ho letto qualche riga, e mi sei venuto in mente tu". Certamente ho sempre avuto qualcosa del Rob di Hornby, anche se con il tempo ho abbandonato il mood del finto depresso per concentrarmi sul bruto che sono - vero Cannibale? -, e così come la musica ha avuto una parte fondamentale nella mia vita - e lo dico da ascoltatore, musicista scarso ed ex commesso del settore rock del Virgin Megastore, tanto per citare pellicola e romanzo, nonchè tornare ad un passato ormai piuttosto lontano - anche le storie del passato hanno contribuito a formare quello che sono ora.
Un'educazione sentimentale interpretata alla perfezione da uno dei migliori John Cusack che ricordi, spalleggiato da un Jack Black scatenato e condita dal mitico concetto delle "top five": il tutto senza contare l'apparizione di Springsteen e la citazione della biografia "Cash" by Johnny Cash.
Volete conoscere la mia top five?
1) Cannibale che comincia a vedere film come si deve.
2) Cannibale che smette di vestirsi come Vasco Brondi e libera il suo lato selvaggio.
3) Cannibale che decide finalmente di concedersi una serata di sbronze con la crew fordiana.
4) Cannibale che la fa finita con i film teen e gli idoli suicidi.
5) Cannibale che decide di diventare finalmente modesto.
CK Finalmente ti sei deciso a mettere un film decente, Ford, era ora! Decente e carino, anche se non irresistibile quanto il romanzo.
Riguardo alla tua top 5 (che comunque nessuno voleva conoscere!), non c'è speranza che capiti nessuna di queste cose. Soprattutto l'ultima uahahaha!
JF Ti ci faccio diventare io a suon di bottigliate, stai pure tranquillo!


Kate Winslet: "Ma il titolo italiano al nostro film chi l'ha dato, Ford?"
Jim Carrey: "ZZZZZZZ"
Kate: "Addormentato con Via col vento? A me ha dato allo stomaco."
7) Se mi lasci ti cancello di Michael Gondry (2004)
JF Come già sottolineato ieri, questa è una pellicola che ho sempre ritenuto fondamentale per il genere, nonchè uno dei veri, futuri Classici del nostro tempo: cast in forma perfetta, sceneggiatura stratosferica, trovate geniali, momenti di straordinaria leggerezza accanto a furiosi colpi al cuore. Cosa si può volere di più, da un film sull'amore?
E se mette d'accordo anche noi due rivali, cosa aspettate a (ri)vederlo?
CK Un film che mette d’accordo entrambi c’è (quasi) sempre e ‘sta volta tocca ai genietti Michel Gondry + Charlie Kaufman, nonostante in teoria siano un'accoppiata di radical-chic cannibali che Ford di solito disprezza…
JF Peccato che al contrario del Cannibale io riconosca i lavori degni di nota anche degli autori che di norma definirei fastidiosi.


"Beccati questa, Ford! Scattata a casa tua con i tuoi guantoni!"
8) Ferro 3 di Kim Ki Duk (2004)
JF Personalmente, ho sempre trovato Kim Ki Duk quasi miracoloso.
Difficilmente un regista riesce ad essere clamorosamente fisico ed estremamente etereo ad un tempo.
Ferro 3, che ho metabolizzato nel tempo - alla prima visione rimasi spiazzato, abituato alla fisicità dei primi lavori del regista coreano -, è l'esempio perfetto - e forse più alto - della sua poetica, nonchè una magia di quelle che ci fanno ringraziare che esista il Cinema.
Come riuscire a trasformare una passione esplosiva nell'espressione di una parola non pronunciata, una carezza che non sfiori neppure la pelle.
Il gioco a nascondersi nella cella del carcere, il golf e la visione finale sono i tocchi che solo pochi registi possono permettersi.
E silenziosamente, dico tutto quello che dovrei dire al mio antagonista, che altrettanto silenziosamente dovrebbe girare i tacchi e battere in ritirata.
CK Il film più noioso visto dai tempi di… Via col vento. Grazie, Ford. Grazie tante per avermelo fatto sorbire!
La storia è quella di uno squatter che non sapendo cosa fare occupa abusivamente case non sue e la macchina da presa si indugia a riprenderlo nelle sue ben poco interessanti attività quotidiane. Fino a che incontra una tipa che si unisce a lui, ma anche allora le loro attività non è che diventino molto più interessanti. E in breve in questa pellicola non succede quasi nulla e vi farà rimpiangere il Grande Fratello. Non dico sia un film brutto (anche se bello non è), però è una palla colossale. E anche ‘na strunzata: se ti piomba della gente in casa, voglio proprio vedere se non li prendi a bottigliate…
Con tutti gli accidenti che ti ho tirato contro durante questa visione, la domanda è d’obbligo: stai bene, Ford, o la mia macumba ha fatto effetto? Ma soprattutto: tu ti diverti davvero a vedere e rivedere (!!!) questi film?
JF La tua mancanza di sensibilità è ormai cosa nota e stranota, e pare che ormai faccia il paio anche con una certa limitatezza di orizzonti: è ovvio che un film come questo, ricco di metafore e riferimenti ad una cultura ben diversa dalla nostra, richieda un impegno ben maggiore di quanto si possa chiedere ad una mente avvezza ai Ghostface e ai conigli parlanti. Che poi, il coniglio parlante non era anche lui una metafora!?
CK Oh no, ho urtato la tua sensibilità, orsetto Ford? Scusa tanto! Ora vedi di farti un bel pianto e poi ritira fuori le palle per la prossima sfida, che per questa mi sa che le hai lasciate a Rovigo! Buahahahaahha
JF Giovane padawan, servono più palle ad ammettere un sentimento che non a fare finta che non esista. Ma è difficile spiegarlo ad un adolescente.


Jake Gyllenhaal: "Cosa ne pensi di Mr. Ford?"
Heath Ledger: "Di sicuro gli piacciono più gli uomini delle donne."
Jake : "Bah, io preferisco i conigli. Sono io il diverso?"
Heath: "Sì."
Jake: "L'avevo sempre sospettato..."
9) Brokeback mountain di Ang Lee (2005)
JF Ed eccoci qui: I ponti di Madison County del nuovo millennio.
Vi è mai capitato di sapere quale sia la vostra strada - o perlomeno crederlo - e sentirvi in dovere di proseguire nella vostra vita di tutti i giorni? Avere il fiato corto per un'esistenza che non vi appartiene più, ma non riuscire ugualmente a rinunciare per qualcosa che potrebbe essere un'illusione, per quanto possa essere la più sconvolgente della vostra vita?
La storia di Ennis e Jack è l'incontro di due caratteri, due approcci, due modi di vivere completamente diversi eppure clamorosamente complementari: scene da brividi a nastro, paesaggi straordinari ed un Heath Ledger quasi ai livelli del Joker.
Già prevedo le battutacce del mio rivale, ma la cosa non mi spaventa neppure da lontano.
Al massimo, posso sempre liberare un paio di cazzotti nel pieno stile del ruvido Ennis.
E potrei quasi dire che il bruto Ford e il donniedarkiano Cannibale potrebbero identificarsi bene in questi due personaggi.
CK Ci sono due dei miei attori preferiti di tutti i tempi, Jake Gyllenhaal e Heath Ledger, che si fanno, quindi è una sorta di Black Swan al maschile e in teoria è il mio film gay ideale. In teoria, perché pur essendo una pellicola ottima, per me è comunque un’occasione mancata di realizzare un capolavoro. L’intensa storia d’amore tra i due cowboys è molto bella, però è narrata in una maniera che mi è sembrata troppo frammentata e anche trattenuta. Gran film, ma con un regista più coraggioso di Ang Lee sarebbe potuto essere grandissimo. Che figata sarebbe stato girato ad esempio da un Gregg Araki?
Ah, comunque va bene il paragone, ma prima che tu me lo chieda te lo dico subito, Ford: in campeggio con te non ci vengo uahahaahahah!
JF Meglio per te, perchè prenderesti un sacco di botte, ti farei ubriacare fino a sboccare l'anima e poi ti getterei da una rupe dritto nel fiume, in una bella simulazione di Predator. Tu fai la versione malaticcia di Schwarzy, io il mostro.
Solo che stavolta il mostro vince.


Elizabeth Banks: "Bleeeeeah, che pena i film di Ford..."
Seth Rogen: "Figata, domani arrivano quelli di Cannibal!"
10) Zack&Miri make a porno di Kevin Smith (2008)
JF Così, dopo il sacro di Ferro 3, In the mood for love e I ponti di Madison County, arriva il profano di Kevin Smith con il suo sesso sguaiato e i suoi timoni olandesi: un film rovinato clamorosamente dall'edizione italiana e sottovalutato da molti, ma che resta tra le cose migliori mai prodotte dal regista di Clerks. Una storia d'amore vera, pane e salame, nata dall'amicizia e cementata con il sesso che tanto associo a quella con Julez, che ancora ricordo ai tempi in cui prestava soccorso e alloggio ad un Ford ubriaco marcio e sempre incasinato da qualche donzella e di colpo, dopo qualche litigio e qualche uscita dal seminato, è diventata mia moglie.
Inoltre, amo profondamente la volgarità sincera di Kevin Smith. La amo tantissimo.
Perchè non c'è amore senza sesso.
Non c'è sesso senza qualche sana risata.
E non c'è qualche sana risata se ci si prende troppo sul serio.
Quindi, dopo una bella visione devastante, la medicina Zack&Miri è quello che serve.
Un toccasana per la vita di coppia.
Quella che il Cannibale rifiuta per contratto.
CK Sono un appassionato di commedie demenziali americane, ma questa (che ho visto in inglese) è tra le peggiori e meno originali sorbite negli ultimi tempi. Un tentativo di scimmiottare lo stile di Judd Apatow o dei fratelli Farrelly, con una parte porno per nulla scandalosa o trasgressiva, ma anzi molto politically correct e per di più scopiazzata malamente dal ben più riuscito La ragazza della porta accanto. Per non dire di un finale banale e telefonato. Un filmetto davvero pessimo e dimenticabilissimo, degna chiusura di una decina anzi undicina terribile (a parte una manciata di pellicole). La peggio lista di Ford. Ma sono sicuro che in futuro riuscirà a scendere ancora più in basso ahahahah!
Meno male che domani arrivano i miei film molto più appassionanti, divertenti e sicuramente meno sdolcinati...
JF Abbiamo già avuto modo di discutere su quello che è uno dei migliori lavori di Kevin Smith, per nulla politically correct - la scena del culo e della merda in faccia dubito troverebbe grossi sostenitori in prima serata, anzi, sicuramente meno dei tuoi teen strafatti -, percui non mi dilungo ulteriormente. Anche perchè, dopo le tue dichiarazioni di questa lista, credo tu sia assolutamente irrecuperabile. Quindi passerò direttamente alle bottigliate senza proferire altre parole!
CK Ti ho lasciato senza argomenti e senza parole. Come i tuoi pretenziosi filmetti muti o quasi. A domani, per il meglio del cinema romantico, questa volta firmato Cannibal Kid!


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