"Vai Cannibal!" |
Prosegue la partita tra il sottoscritto Cannibal Kid e il mio blogger-enemy Ford.
Questa volta il campo di scontro scelto è quello degli Europei 2012.
Abbiamo selezionato apposta per voi adorato pubblico sugli spalti due squadre composte da attori e registi provenienti dai paesi partecipanti alla competizione calcistica.
Ieri abbiamo assistito al primo spento tempo della Euro Blog War sfida, con gli sbadigli provocati dall’11 messo in campo dal Mister più scarso del mondo cinematografico e calcistico: Mister James Ford. Una selezione parecchio scarsina, passata sul terreno di gioco senza lasciare alcuna traccia visibile.
Oggi invece ci si diverte, con una formazione cannibale imprevedibile e tutta orientata all’attacco. Pronta a scardinare il catenacciaro fordino fordiano e a conquistare il pubblico pagante. E pure quelli entrati di straforo.
Ecco a voi i miei 11 calciattori-registi.
Cannibal Kid In porta, un uomo che è abituato a difendersi, visti i numerosi attacchi personali subiti, sia per l’assassinio della moglie Sharon Tate compiuto dai seguaci di Charles Manson, sia per la famigerata questione dello stupro. Questione che ha fatto rimanere Roman Polanski agli arresti domiciliari, quindi ormai è abituato anche agli spazi stretti e lo vedo quindi bene a stare tra i pali. Inoltre, il polacco è un regista di grande esperienza e sicurezza e queste sono doti molto utili per un portiere.
Nell’ambito della sua lunga carriera, il polansko ha spaziato molto tra vari generi, ma di certo l’ambito in cui se la cava meglio è la costruzione della tensione e Rosemary’s Baby è un saggio sull’argomento. Ford, non fartela sotto, mi raccomando ahahah!
Per quanto sia del 1968, Fordmary è un film estremamente moderno, costruito su dialoghi fitti, movimenti di macchina avvolgenti, un crescendo della suspance pazzesco che oggi va molto, si vedano ad esempio i film di Ti West, il Tarantino di Bastardi senza gloria o anche una serie come Breaking Bad. Attualissima anche la tematica satanico-stregonesca che troverà poi grande fortuna da L’esorcista in poi fino a tutti i vari cloni di oggi.
Un capolavoro moderno capace di mettere al rogo tutti i classici passatissimi proposti dal satanico Ford Manson.
Mr. James Ford Nonostante l'ottima scelta cinematografica, Polanski risulta vecchio anche più del vecchio cowboy Ford e del finto giovane e già spompatissimo - e troppo pompato - Ti West, che starebbe bene giusto come raccattapalle in fondo alla rete cannibalesca.
Un ultimo baluardo dedito al gioco del nascondino che ben poco potrà fare per opporsi agli attaccanti fordiani.
Una povera vittima degli scontri tra tifosi fordiani e cannibali. |
CK A ficcare i tacchetti canini sugli sterili attaccantini fordiani, ci pensa un terzino davvero tosto e bastardo: Giorgos Lanthimos, autore di uno dei film più sorprendenti e allucinanti degli ultimi anni, il greco Kynodontas.
Guardando una pellicola del genere, la Grecia almeno da un punto di vista cinematografico appare tutt’altro che in crisi. L’unica crisi è quella di Ford. Quella di mezza età? No, quella della terza età! uahahah
JF Un terzino destro arcigno e cattivo, Lanthimos, che nonostante la buona volontà rischierà giusto di lasciare in dieci la già provata compagine targata Cucciolo Eroico con la sua eccessiva dose di violenza.
E considerate le contestazioni all'Ucraina vessatrice canina, già prevedo quelle rispetto al Giorgios persecutore felino.
CK Tranquillo, Ford, che Lanthimos non verrà espulso. Ho fatto un telefonata a Moggi e mi ha detto che all’arbitro ci pensa lui…
CK Dall’affascinante e vitale scena horror spagnola, ecco una super chicca che giusto un super pirla come Ford può non apprezzare.
The Orphanage è un horror profondamente umano, con la rara dote all’interno del genere di raccontare una storia magnifica, fantasiosa e persino commovente. E poi qualche brivido lo mette anche e tiene a distanza gli attaccanti sempre più neutralizzati della formazione di un coach Ford che non sembra pronto per la serie A cannibale.
JF Il coach Ford, ben saldo in panchina con la sua fedele bottiglia - anche vice allenatrice -, ride di un terzino sinistro piuttosto debole, ben lontano dalle meraviglie del suo compatriota Del Toro, che con Il labirinto del fauno si sarebbe mangiato il povero Bayona, orfano del talento degli attaccanti avversari.
CK Bottiglia di cosa? Di acqua santa per fare i tuoi riti scaramantici da Trapattoni di serie Z? Nemmeno quelli possono salvare la tua squadra dalla sconfitta…
JF Penso opterò per il rhum, che viene anche buono nel caso si concludesse la partita con una bella rissa in campo. Tu sei pronto a qualche molotov fordiana?
CK Certo, radical Ford!
CK Un regista difficile da penetrare che è una garanzia per la difesa cannibale e che incredibilmente mette d’accordo sia me che Ford. Potere svedese, credo, e l’IKEA non c’entra niente.
Tra le sue perle, la mia scelta è ricaduta su Persona, un film pazzesco, letteralmente pazzesco. Un’opera intricatissima costruita in pratica tutta su due personaggi e sulle loro menti. Non un thriller in senso stretto, eppure una visione tesissima. A livello visivo poi è enorme, ricca di invenzioni e con un uso del b/n ai massimi livelli. Oserei dire in una delle mie solite dichiarazioni megalomani che con questo film il bianco e nero ha raggiunto il suo apice assoluto. E oserei anche dire che Mr. Ford con la sua lista ha raggiunto un nuovo apice assoluto di pretenziosità, con tutti i suoi registucoli e filmucoli che giusto lui e pochi altri sciagurati hanno visto.
JF Il potere svedese di Bergman e della sua lanterna magica non si discute, tanto che, come un novello Pirlo cinematografico, lo svedese per antonomasia del Cinema riesce a mettere d'accordo il milanista Ford e lo juventino Cannibale. Potere svedese, anche più tosto di quello di Grayskull!
CK Coppia di centrali rocciosi e indecifrabili, Von Trier e Bergman non fanno nemmeno avvicinare il per nulla fortissimo ma solo fordissimo (e non è un complimento) attacco rivale.
E se qualcuno prova a passare, quel bastardo di Lars è pronto a spezzargli immediatamente le gambine!
Von Trier conferma con Le onde del destino la sua cattiveria in quello che forse è il suo capolavoro assoluto, in mezzo ai suoi tanti, facendone passare di tutti i colori alla povera Emily Watson.
Con un filmone del genere, c’è poco da fare per la spenta compagine fordiana. È scritto nelle onde destino che l’11 cannibale vinca senza problemi!
JF Nonostante Le onde del destino sia indiscutibilmente un ottimo film - il mio secondo favorito nella classifica dedicata a Von Trier -, lo stesso è anche segno del tempo che è passato trasformando un regista incredibilmente promettente in un pazzo megalomane dalle ambizioni divine, e non sto parlando del Cannibale.
Rischio grosso per il coach Katniss, che vedrà ben presto la sua squadra ridotta in nove con la seconda espulsione di seguito.
CK Secondo preferito? E il primo qual è, Antichrist? aaahahah
Nonostante la protezione di Moggi, Von Trier verrà comunque di certo espulso come persona non grata. Non prima però di aver decimato gli omini fordiani con i suoi graditi fallacci. Ed essersi divertito un mondo a farlo!
"Dai ragazzi, che battere Ford sarà una passeggiata!" |
CK In cabina di regia della formazione cannibale, il regista per eccellenza, le metteur en scène, Francois Truffaut. Con lui a orchestrare il gioco, tutto è più facile per il cannibal team.
I quattrocento colpi è un esempio di cinema totale, una storia di formazione messa in scena in maniera strabiliante e fantasiosa da Truffaut e con il suo titolo è perfetto anche come punteggio: Cannibal - Ford 400 a zero.
JF I quattrocento colpi del genio di Truffaut verranno sgominati senza troppi complimenti dagli arcigni centrocampisti di Frontiera della squadra cowboy, pur se con un velo di malinconia per un talento come pochi del Cinema sprecato in una squadra di primedonne guidata dalla primadonna per eccellenza, il mister Cannibalinho.
CK Sulla fascia, la velocità di Danny Boyle. Talento discontinuo, capace di grandi colpi così come di partite meno riuscite, è comunque in grado di stupire sempre, sia in positivo che in negativo. Nonostante gli Oscar dati al carino ma comunque sopravvalutato The Millionaire, la sua pellicola migliore è, e probabilmente resterà sempre, Trainspotting. Film simbolo degli anni ’90, imitatissimo, con una colonna sonora più che strepitosa, attori in formissima, una rappresentazione del mondo dei tossici ironico, divertente e privo di moralismi. Un treno in corsa che non può essere fermato dai registi statici di coach Ford, per cui di rapido prevedo solo un imminente esonero.
JF Ennesima scelta rischiosa del mio avversario, che pare anche nel disporre la sua formazione avventato almeno quanto il suo nome ci ricorda ogni giorno.
E come ogni adolescente finirà per vivere un brutto risveglio, quando i supplementari spezzeranno il fiato di un regista con ottimi numeri incapace, però, di reggere alla distanza.
Una partita di 127 ore, il buon Boyle, non riuscirà a giocarla neppure se fatto come un cavallo ed inseguito da una mandria di zombies assatanati.
CK Ma perché, ti credi di arrivare ai supplementari? Nonostante il tuo gioco catenacciario, la rischiosa formazione cannibale a fine primo tempo t’ha già messo sotto 7 – 0!
JF Di certo non ci arriva Boyle, che sarà più ubriaco di me già al fischio d'inizio, da buon anglosassone! Ahahahahaha!
"Scusa Cannibal, non so a chi ti riferisci: Ford chiii? Io non gli ho mai parlato in vita mia..." |
CK Sull’altra fascia corre la concretezza di Filippo Timi, talento raro del cinema italiano, un attore come Dio comanda, uno dei nostri rari interpreti che vedrei bene anche all’interno di qualche produzione internazionale. Per il momento intanto ha lasciato il segno in una serie di pellicole italiane. Su tutte, la mia preferita è La doppia ora, thriller teso e affascinante, che davvero ben poco ha a che fare con il resto della scena italiana. Ma per riuscire a recuperare lo svantaggio, alla squadra di Ford non basterebbero nemmeno una doppia ora, figuriamoci 90 minuti. Arbitro, vai pure di triplice fischio, che la vittoria è già tutta cannibale!
JF Con Filippo Timi ho chiacchierato più di una volta, un tipo simpatico e alla mano, ironico ed interessante. Peccato che sia costretto dalla sua timidezza ad un guscio che lo lascerà intrappolato sulla linea mediana, un pò come un film che, rispetto ad altri interpretati dal promettente attore - uno su tutti, Vincere -, risulta davvero poca roba.
Un pò come il team Cannibale.
CK Ed ecco Ford in versione amico dei VIPs con i suoi aneddoti gossippari. Guarda che non siamo nello studio del Grande Fratello, Mr. James Signorini. Qui si parla di calcio e di cinema. Campi su cui faresti meglio a non mettere piede, ma guardare dalla tribuna. Sempre che i teppisti come te li facciano ancora entrare…
JF Ho ottenuto un permesso speciale solo per poterti battere direttamente dal Gran Visir di This is England, capo supremo degli hooligans. E non ti basteranno i tuoi piccoli cops bastardi senza gloria, per fermarmi!
"Guardate, io per non sentir più le scemenze di Ford me ne vado nello spazio!" |
9 Michael Fassbender, Germania/Irlanda (Shame)
CK Punta d’attacco solida, l’attore tedesco naturalizzato irlandese è pronto a infilare tutte le palle che gli capitano nella porta fordiana. Chi avesse dubbi in proposito si vada a vedere quel gran filmone che è Shame, in cui Fassbender mostra tutte le sue doti. Recitative, naturalmente. Cos’altro vai pensando, maliziosissima Jane Forda?
JF Eh, la Shame è una brutta bestia. Ti sorprende quando meno te lo aspetti, anche quando sicuro di certe doti entri in campo senza pantaloncini.
Si prospettano momentacci per il buon Fassbender - pure bravo, per carità -, soprattutto a seguito di quest'ultimo film in cui nonostante le sue dimensioni artistiche tutto pare fermarsi alla superficie. Un pò come lo sterile attacco Cannibale, che resterà inchiodato allo zero sul tabellino.
CK Sei tu che ti fermi alla superficie, perché il film di McQueen dietro a una magnifica cornice visiva riflette benissimo la società attuale come pochi altri film. Shame on you, Ford!
"Wow, la formazione cannibale è davvero esaltante!" |
CK La fantasista della squadra cannibale è Valèrie Donzelli, giovane talento emergente del cinema francese, autrice di uno dei film più emozionanti e imprevedibili degli ultimi tempi, una pellicola sul cancro che a sorpresa riesce anche a far ridere. Girato con un sacco di spunti e idee, La guerra è dichiarata è una dichiarazione di guerra al cinema convenzionale e conservatore tanto amato da Ford.
La donzella è una regista e attrice già capace di enormi prodezze e pronta con i prossimi film a stupire ancora di più. Un acquisto eccellente per il team cannibale anche in prospettiva futura, con Ford che invece è capace solo a guardare al passato. O alla serie B, serie B, serie B!
JF Un numero dieci giovane e a sorpresa, nonostante la presenza del veterano Truffaut.
Non ho ancora visto il film e non mi pronuncio in merito, ma l'impressione è che la buona Donzella sia un pò gracilina per la conservatrice - di risultati e reti inviolate - difesa del fortino made in Fordland.
La prossima volta la buona Valerie dovrà valutare bene con il suo agente rispetto alla squadra da scegliere.
CK Il team cannibale sorprende sempre! Al contrario del prevedibile, e facilmente annientabile, modulo fordesco vecchio stile. Ah, Ford, non so se lo sai, ma rispetto ai tuoi tempi hanno introdotto la regola del fuorigioco. Dillo ai tuoi difensori, anche se ormai è troppo tardi! ahahah
"Cassano? Fortuna che la testa l'ha usata per segnare. Per parlare, invece, mi sa che usa un'altra parte del corpo. Come Ford..." |
CK Nello scoppiettante tridente cannibale, Mila Kunis è pronta a sfruttare ogni distrazione della difesa fordiana grazie alla sua accecante bellezza e talento. Danzando come un cigno nero tra le file lente dei difensori messi in campo a casaccio dal mio blogger rivale, regala l’ennesima rete ai Galacticos cannibali. Per quanto strepitosa nel film di Aronofsky (pure lui di origini ucraine), anche lei è da tenere d’occhio in prospettiva futura. Mentre di nero per Ford e i suoi tristi 11 non c’è il cigno, ma solo il futuro.
JF Mila Kunis, per quanto messa in campo con lo scopo unico di distrarre la compagine avversaria volteggiando nel letto con la sua compagna di merende Natalie Portman, verrà facilmente soffiata via come una piuma - di cigno, ovviamente - dalla granitica difesa blaufordiana, asserragliata per difendere i colpi di genio dei suoi gaudieschi attaccanti. Bye bye, merengues.
CK Bye bye, scarpones!