Vicino a te non ho paura – Safe Haven
(USA 2013)
Titolo originale: Safe Haven
Regia: Lasse Hallström
Sceneggiatura: Dana Stevens, Gage Lansky
Tratto dal romanzo: Vicino a te non ho paura di Nicholas Sparks
Cast: Julianne Hough, Josh Duhamel, David Lyons, Cobie Smulders, Irene Ziegler, Mimi Kirkland, Noah Lomax
Genere: nicholassparkstico
Se ti piace guarda anche: Hart of Dixie, La memoria del cuore, I passi dell’amore, The Last Song, Dear John, Ho cercato il tuo nome
Diffidate dalle imitazioni. Non è una vera storia di Nicholas Sparks se non ci sono:
✞ Qualcuno malato o morto di cancro.
✞ Drammatici incidenti in auto e/o in barca.
✞ Mogli morte o figli ammazzati o fidanzati in guerra o genitori in fin di vita o tutte queste cose insieme.
✞ Una lacerante e melensa storiona d’amore.
✞ Ragazzini che parlano e si comportano come adulti, ma in realtà sono dei bimbiminkia totali.
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"Pescato qualcosa? Non so, magari qualche spettatore boccalone?" |
✞ Ambientazione in una cittadina stile Capeside di Dawson’s Creek, di quelle che nella realtà non esistono.
✞ Pseudo attorucoli provenienti dal mondo della musica. In Safe Haven, la cantante country e ballerina
Julianne Hough, diventata celebre per aver vinto ben due edizioni di Ballando con le stelle USA (stica!), va a raccogliere il testimone dalla Mandy Moore de I passi dell’amore, dalla Miley Cyrus di
The Last Song e dallo Zac Efron di
Ho cercato il tuo nome.
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"Questa scena l'avete inserita soltanto per farmi mettere a 90°, vero?" |
✞ Il manzo del momento. In Safe Haven, il marito della cantante dei Black Eyed Peas Fergie, al secolo
Josh Duhamel, raccoglie il testimone dallo Shane West de I passi dell’amore, dal Ryan Gosling de Le pagine della nostra vita, dal Channing Tatum di
Dear John, dal Liam Hemsworth di
The Last Song e dal già citato Zac Efron de
Ho cercato il tuo nome.
✞ Una colonna sonora talmente sdolcinata da poter provocare un attacco immediato a un diabetico, così Nicholas Spark è contento perché c’è un dramma in più.
✞ Personaggi con un passato misterioso e tormentato.
✞ I buoni che non sono buoni, sono buonisti, e i cattivi che non sono cattivi sono mega cattivoni micidiali, in questo caso il pessimo
David Lyons della pessima serie
Revolution.
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"Dopo Revolution, un film da Nicholas Sparks? Il mio agente mi odia davvero!" |
✞ Un regista mercenario professionista in pellicole ruffianissime. In Safe Haven ritorna lo svedese
Lasse Hallström, evidentemente non pago della precedente esperienza con
Dear John.
✞ Almeno una scena romantica in barca.
✞ Almeno una scena romantica sotto la pioggia che regala ai protagonisti un amore d'altri tempi, anziché un raffreddore d'altri tempi.
✞ Una (non più di una) scenona di sesso iperpatinato in cui non si intravedono manco un pelo pubico o mezzo capezzolo (se no è peccato).
✞ La frase “I love you” ripetuta una dozzina di volte.
✞ Drammi, drammi e ancora drammi.
✞ L'immancabile morale cattolica.
✞ Qualcuno malato o morto di cancro, l’ho già detto?
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Nicholas Sparks mentre fa una faccia furba. |
Safe Haven non è un’imitazione. Rientra in pieno all’interno del tipico dramma nicholassparksitico e non è nemmeno tra i peggiori. L’ultimo con Zac Efron era stata una mazzata insuperabile. Non rientra nemmeno tra i migliori, forse perché non esistono drammi nicholasparkstici migliori.
Perché continuo a guardare film tratti da Nicholas Sparks?
Perché Nicholas Sparks è la mia nemesi. Lo odio talmente tanto da conoscere la sua opera in maniera profonda. E pensare che manco ho mai letto un suo Harmony romanzo, ma mi limito a studiare le pellicole spiritate dai ispirate ai suoi libri. Know your enemy è il mio mantra. Devi conoscere il tuo nemico, per disprezzarlo sul serio. E io lo Sparks lo disprezzo perché le sue storie sono piene di momenti troppo palesemente ruffiani e strappalacrime, oltre che di buoni sentimenti, e spargono una profusione assurda di romanticismo a buon mercato.
Però non riesco nemmeno a stargli lontano e così mi sono avventurato pure in questo ultimo Safe Haven, tratto dal romanzo uscito in Italia con il penoso titolo Vicino a te non ho paura.
A differenza delle solite storielle sparkstiche, a questo giro c’è l’aggiunta di una componente thriller. Roba da rimanere senza fiato.
La protagonista Julianne Hough è una giovane donna accusata di omicidio. Un detective le dà una caccia spietata, ma lei riesce a fuggire e a trovare rifugio nella più classica cittadina costiera americana. Qui non la conosce nessuno, probabilmente perché qui nessuno l'ha vista in Ballando con le stelle o in
Rock of Ages, e così si può rifare una vita, trovando anche l’amore con Josh Duhamel, padre di due bimbi e vedovo. Naturalmente vedovo, perché se no che storia sparkstica era?
Il resto ve lo potete immaginare da soli, che non ci va una grande fantasia a capire dove Nicholas Sparks andrà a parare. Nella solita love story stucchevole, ecco dove, fino a che il passato della ragazza non ritornerà a galla…
Motivi ragionevoli per vedere questo film?
La protagonista Julianne Hough.
Julianne Hough è una grande figa?
SIIIIIIIIII’
Julianne Hough è una grande attrice?
NOOOOO
Say OOOOOH…
OOOOOH!
Say OOOOOH-OOOOOH…
OOOOOH-OOOOOH!!
Altri motivi per guardare Safe Haven, a meno che non siate scatenati fan o – come me – scatenati detrattori del Moccia americano, non ne vedo. A parte farvi del male, molto male, con un drammone prevedibile in tutto e per tutto, tranne che per un inaspettato e terrificante finale. Davvero terrificante, peggiore persino di quanto ci si potrebbe aspettare. Se non vi sono cadute le palle durante le due ore precedenti, con la scena conclusiva vi abbandoneranno definitivamente. Bye bye, balls!
Nicholas Sparks, vicino a te io ho paura.
(voto 4/10)