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domenica 27 settembre 2015

Cannibal Music - I dischi di settembre 2015





Nel corso del mese di settembre sono arrivati un sacco di nuovi dischi. Talmente tanti che diversi non sono ancora riusciti ad ascoltarli per bene e a metabolizzarli a sufficienza e quindi di alcuni se ne riparlerà poi a ottobre. E di alcuni magari mai.
Intanto ecco l'opinione di Pensieri Cannibali su qualche album di cui mi andava di parlare in mezzo alla miriade di quelli usciti. D'altra parte, se persino Papa Francesco sta per pubblicare un disco, non è che forse ne escono troppi?

Lana Del Rey “Honeymoon”
 

giovedì 2 gennaio 2014

MUSICA CANNIBALE 2013 – TOP 10 CANZONI



E così siamo arrivati in fondo a un'altra classifica del 2013 ed è appena il 2 gennaio 2014. Quest'anno sto facendo clamorosamente in fretta!
Dopo le posizioni dalla 40 alla 31, quelle dalla 30 alla 21, persino quelle dalla 20 alla 11, oggi va in scena la Top 10 delle canzoni dell'anno di Pensieri Cannibali.
Le ascoltiamo subito, ma prima un breve ricordo dei pezzi vincitori delle annate passate:

2007 - Justin Timberlake "What Goes Around... Comes Around"
2008 - MGMT "Time to Pretend"
2009 - Bat for Lashes "Daniel"
2010 - Katy Perry "Teenage Dream"
2011 - College feat. Electric Youth "A Real Hero"
2012 - Bat for Lashes "Laura"

Ora via alla Top 10 delle canzoni cannibali 2013.

10. Placebo “Too Many Friends”
La canzone meno social del 2013.



9. Miley Cyrus Wrecking Ball
La canzone più amata dai martelli del 2013.



8. Lorde “Royals”
La canzone più "non siamo reali e non ce ne pò fregà de meno" del 2013.

Dicono di lei su
tetter
Kate Middleton @QueenKate
“And we'll never be royals”… ma parla per te, sciacquetta! @lorde




7. Vampire Weekend Diane Young
La canzone più vampiresca del 2013.



6. London Grammar “Wasting My Young Years”
La canzone più post-adolescenziale del 2013.



5. Zedd feat. Foxes “Clarity”
La canzone più chiaramente tamarra del 2013.



4. Daft Punk “Get Lucky”
La canzone più fortunata del 2013.



3. Foals “My Number”
La canzone più figata del 2013.



2. Erlend Øye “La prima estate”
La canzone italiana più stupenda del 2013. E doveva scriverla un norvegese.

Dicono di lui su
tetter
Mogol @GranMogol
Non sentivo una canzone in italiano tanto riuscita da quando io scrivevo pezzi per dei grandi artisti. E non per Gigi D’Alessio come adesso.



1. Lana Del Rey “Young and Beautiful”
La canzone più giovane e soprattutto più bella del 2013.


lunedì 23 dicembre 2013

MUSICA CANNIBALE 2013 – TOP ALBUM, DALLA 20 ALLA 11



Si sale su. Sempre più su. Si sale ancora, fino quasi a toccare il cielo.
Ho assunto droga?
Chi lo sa? In ogni caso mi sto riferendo alla classifica degli album dell'anno scelti e selezionati da Pensieri Cannibali. Dopo le posizioni dalla 40 alla 31 e quelle dalla 30 alla 21, oggi potete ascoltarvi i dischi dalla 20 alla 11. Eccoli.

20. CHVRCHES "The Bones of What You Believe"

Genere: synth pop
Pezzi top: "The Mother We Share", "Recover"
Da ascoltare: perché il synth pop non è mica solo roba per paninari reduci dagli anni '80.



19. Beyoncé "Beyoncé"

Genere: gnocca
Pezzo top: "XO"
Da ascoltare: per fregare tutti quelli che hanno fatto le classifiche del 2013 un mese prima della fine dell'anno e Beyoncé ha aspettato proprio l'ultimo per uscirsene a sorpresa con un disco-bomba.



18. The National "Trouble Will Find Me"
Genere: new classic
Pezzo top: "Demons"
Da ascoltare: se siete a caccia di problemi.
Oh, ma che cercate problemi per davvero?
Vi aspetto fuori!



17. Joy Formidable "Wolf's Law"
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Genere: on the rocks
Pezzo top: "This Ladder Is Ours"
Da ascoltare: perché sono un gruppo formidabile e sono formidabilmente troppo poco famosi.



16. Diane Birch "Speak a Little Louder"

Genere: ballatone
Pezzi top: "Speak a Little Louder", "It Plays On"
Da ascoltare: in un freddo giorno invernale. Cioè oggi, che aspettate?


15. Tegan and Sara "Heartthrob"

Genere: indie goes pop
Pezzi top: "Closer", "I'm Not Your Hero"
Da ascoltare: per farsi venire subito il sorriso sulle labbra. Proprio ciò che la buona pop music deve fare.



14. Vampire Weekend "Modern Vampires of the City"
Genere: sbarbini indie cresciuti
Pezzi top: "Diane Young", "Hannah Hunt"
Da ascoltare: per sentirsi hipster. E quindi non esserlo, perché se vi sentite hipster non lo siete e viceversa... Forse. Non lo so, ormai è un casino essere moderni hipster.

Dicono di loro su
tetter
Edward Cullen @edwardculo
Ascolto i #VampireWeekend tutti i weekend! LOL XD


Vampire Weekend @vampireweekendofficial
Oh no! Sentito @edwardculo, ragazzi? Dobbiamo cambiare immediatamente nome #VampireWeekendNoMore



13. Foals "Holy Fire"
LEGGI LA MIA RECENSIONE

Genere: math rock
Pezzo top: "My Number"
Da ascoltare: mentre si fanno i compiti di matematica.



12. A$AP Rocky "LongLiveA$AP"

Genere: hip(hop)ster
Pezzi top: "Wild for the Night", "Long Live A$AP"
Da ascoltare: andando giù nel ghetto insieme ai fratelli, yo, bella lì...
Hey, cosa sono quelle? Pistole?
No, no, fratelli, non sparate. Sono uno dei vostri, yo.

BANG! BANG! BANG!



11. The Knife "Shaking the Habitual"
Genere: psyco
Pezzo top: "Raging Lung"
Da ascoltare: in un manicomio.



sabato 14 settembre 2013

MERCURY PRIZE 2013 – LE NOMINATION




Cos’è il Mercury Prize?
E che ne so io?

Ah no, lo so. Scusate, ogni tanto ho dei vuoti di memoria. Sarà la vecchiaia che avanza o, più probabilmente, l’alcool che avanza.
Il Mercury Prize è un prestigioso, forse il più prestigioso, riconoscimento musicale britannico. È il premio che viene assegnato ogni anno al miglior album realizzato da un artista/band della Gran Bretagna e dell’Irlanda.
L’anno scorso l’hanno vinto gli ottimi esordienti assoluti Alt-J, mentre in passato se lo sono portati a casa altri artisti meritevoli come PJ Harvey (l’unica che ha fatto doppietta), Arctic Monkeys, Primal Scream, Suede, Portishead, Pulp, The xx etc. insieme a gente premiata non si sa bene per quale motivo come M People o Talvin Singh.
Come gli Oscar e come un po’ tutti i premi in generale, si tratta ovviamente di un award discutibile. Le nomination di quest’anno però toccano vari generi e artisti parecchio differenti tra loro, riuscendo ad accontentare un po’ tutti. O quasi. I My Bloody Valentine ad esempio si sono incacchiati per l'esclusione.
Ecco allora i 12 dischi nominati per il miglior album made in Britain al Mercury Prize 2013, che verrà consegnato il prossimo 30 ottobre.

Arctic Monkeys - AM
David Bowie - The Next Day
Disclosure - Settle
Foals - Holy Fire
Jake Bugg - Jake Bugg
James Blake - Overgrown
Jon Hopkins - Immunity
Laura Marling - Once I Was An Eagle
Laura Mvula - Sing To The Moon
Rudimental - Home
Savages - Silence Yourself
Villagers - Awayland

I favoriti dei bookmakers sono anche i nomi più celebri, Arctic Monkeys e David Bowie.





Attenzione però anche ai miei due album preferiti tra quelli nominati, ovvero “Settle” dei Disclosure e “Holy Fire” dei Foals, per cui farò il tifo.





Niente male nemmeno quasi tutti gli altri dischi. Ottime in particolare le scelte di James Blake e Laura Marling.





Applausi pure per una manciata di esordienti promettenti, con l’electro dei Rudimental, il soul di Laura Mvula e il post-punk delle selvagge, Savages.







Interessanti anche l’electro di Jon Hopkins e il bravino ma forse un tantino sopravvalutato Jake Bugg.





Evitabili invece i Villagers, appartenenti a quel filone di noia-folk che poco sopporto, ma un nome solo su 12 che non mi gusta direi che va più che bene. Sempre meglio delle nomination di molte altre competizioni. Chi ha nominato gli Oscar o gli Emme Tivì Awards?



lunedì 18 marzo 2013

DISCO-RSO! DISCO-RSO!

Oggi parliamo di musica, di dischi.
Perché?
Tra Oscar, Festival di Sanremo (il Festival di Sanremo ovviamente non lo considero come vera musica), nuovi film e pu**anate varie, è un argomento che ho un po’ trascurato in questo inizio 2013. Epperò sono usciti parecchi dischi interessanti. Alcuni devo metabolizzarli per bene e non ho ancora capito se mi piacciono o meno, ma comunque avrò modo di tornarci sopra in qualche post futuro.
Altri invece sono riusciti a inquadrarli, all'incirca, e quindi senza indugiare oltre vediamone e ascoltiamone qualcuno. Subito.

My Bloody Valentine “mbv”
C’hanno messo 22 anni, Kevin Shield e compagni, per sfornare un disco nuovo. Non so, se volevano potevano aspettare ancora un po’. Alla faccia del carpe diem, i My Bloody Valentine hanno fatto sospirare parecchio per un seguito all’acclamato Loveless del 1991. La cosa bella del nuovo "mbv" è che non suona come un album troppo meditato, bensì fugge via in maniera naturale. Il risultato è un disco che fa sembrare come se il tempo si fosse fermato, come se questo disco arrivasse dritto dall’inizio degli anni Novanta. Come se i My Bloody Valentine non se ne fossero mai davvero andati e fossero sempre stati accanto a noi. Solo che ce ne eravamo dimenticati.
(voto 8/10)



Foals “Holy Fire”
Holy shit, questo è un gran bel disco.
Il suo unico problema è che la canzone “My Number” è così figa, ma così figa che il resto del pur eccellente menù inserito appare per forza di cose leggermente inferiore. Eppure di altre cose squisite ne sono presenti, eccome, dall’esaltante “Inhaler” all’emotiva “Bad Habit”, dal loro solito math-rock di “Everytime” alla maggiormente atmosferica “Late Night”.
Gran disco nel complesso, ma in particolare “My Number” è troppo il numero più clamoroso sentito quest’anno.
(voto 7,5/10)



Torres “Torres”
Prima inaspettata e piacevole sorpresa dell’anno.
Claudia Durastanti su Indie for bunnies dice che “meriterebbe di diventare il Jagged Little Pill della sua generazione.” A livello commerciale non credo proprio potrà mai avere lo stesso impatto, eppure il disco d’esordio di questa 22enne di Nashville (che a sorpresa non suona musica country!) è di un’intensità emotiva pazzesca.
Mackenzie Scott, in arte Torres. Segnatevi il suo nome. Da non confondere con quello del niño Fernando...
(voto 8+/10)



Joy Formidable “Wolf’s Law”
Un bel disco rock.
Negli anni ’90 avresti detto, con quello scazzo addosso da tipico adolescente nichilista post-nirvaniano: “E allora? Sai quanti ce ne sono…”
Oggi invece ascoltare un bel disco rock è come vedere un bel nuovo film firmato da Spielberg o una tigre siberiana  o, che so io?, un’altra specie di quelle in estinzione.
Una rarità formidabile da assaporare come merce preziosa. Soprattutto in tempi di crisi, del rock e non solo del rock.
(voto 8/10)



Everything Everything “Arc”
Creativi, schizofrenici, a volte geniali (come nel pezzo tossito “Cough Cough”), altre meno. Gli Everything Everything sono uno di quei gruppi che si sono scelti un nome assolutamente azzeccato, un po’ come gli Zero Assoluto. Gli Everything Everything sono Tutto Tutto: un po’ Radiohead, ma più spensierati e cazzari, un po' come i Super Furry Animals dei bei tempi andati, un po' rock, un po' pop, un po' indie. Al loro secondo disco dopo l’interessante Man Alive continuano a convincere più con le singole canzoni che sulla lunga distanza di un intero album. Il potenziale comunque c’è tutto e a loro manca poco per diventare davvero di Tutto Tutto e di più.
(voto 7/10)



"Sono un vero gangsta rapper duro e puro, yo!
Però guardate quanto è tenero questo gattino. Mi si scioglie il cuore..."
A$AP Rocky “LongLiveA$AP”
A$AP Rocky fa parte della Nouvelle Vague dell’hip-hop contemporaneo americano, insieme ad altri illuminati come Tyler The Creator, Kendrick Lamar e Drake. Un misto tra atteggiamenti gangsta che appartenevano al rap degli anni ’90 e una maggiore apertura mentale, lyrics più intimiste e profonde ma senza privarsi di una marea di parolacce da bollino Parental Advisory Explicit Content assicurato.
A livello musicale, nel calderone ASAP ci butta dentro di tutto, tra aperture all’elettronica e al pop, al suono dubstep (il trip assoluto di "Wild for the Night" con Skrillex) e pure alla musica indie ("Hell" con Santigold), in quello che appare fin da subito il disco hip-hop in senso lato più completo ed esaltante dell’anno.
Lunga vita ad A$AP Rocky.
(voto 7,5/10)



Suede “Bloodsports”
Gli anni ’90 stanno tornando. I segnali sono nell’aria. I Blur che ritornano a suonare insieme, sebbene per un loro nuovo disco vero e proprio ci sarà ancora da sospirare parecchio. I My Bloody Valentine che invece un nuovo disco l’hanno tirato fuori (vedi sopra). La grande serie UK My Mad Fat Diary, ambientata nell’epoca d’oro del britpop…
E ora, sempre a proposito di britpop, c’è da aggiungere anche il ritorno degli Suede. Un bel ritorno. Non un ritorno stellare, però un bel ritorno. Dopo la spenta parentesi acusticheggiante del loro ultimo album A New Morning, che risale al 2002, le chitarre ritornano a suonare come ai cari vecchi tempi e le canzoni, seppure non storiche come quelle dei 90s, sono piuttosto valide. Gli Suede, che una volta avevano come manager l’oggi comico Ricky Gervais (!), stanno bene, sono in forma, e confermano l’impressione iniziale: gli anni ’90 stanno tornando.
(voto 6,5/10)



Phoenix “Bankrupt!”
Pop. Leggero. Scanzonato. Frizzante.
I francesi Phoenix capitanati non da Joaquin Phoenix bensì da Thomas Mars, il maritino di Sofia Coppola, con questo nuovo album sembrano voler recuperare il sound del fenomenale album d’esordio United, senza dimenticare le loro ultime cose che li hanno resi uno dei gruppi indie più cool del mondo, più qualche suono 80s e nuove influenze dal forte sapore orientale. Alcuni pezzi sono più riusciti (pretendo che “Drakkar Noir” diventi il prossimo singolo) e altri meno, ma nel complesso il disco funziona alla grande per un ascolto spensierato. Anche perché, alla fine dei conti, è solo entertainment.
Se poi non siete soddisfatti e cercate qualcosa di maggiore spessore:
A) Siete delle persone noiose.
B) Rivolgetevi altrove.
C) Siete delle persone noiose.
(voto 7/10)



mercoledì 2 gennaio 2013

LE MEGLIO CANZONI 2012, 40-31


Colonna sonora dell’annata cannibale appena terminata, parte seconda.
Dopo la classifica degli album dell’anno, chiusasi con l’incoronazione di Fiona Apple, ecco arrivare anche la hit list delle 40 canzoni cannibali dell’anno.
Che la musica cominci.

40. Bruno Mars “Locked Out of Heaven”
Genere: melting pot
Il pezzo preferito: dai marziani. Meglio se bruni. Non ho detto Carla Bruni, anche probabilmente è una marziana. Ma cosa sto scrivendo?
La canzone più… Police dell’anno.



39. Icona Pop feat. Charli XCX “I Love It”
Genere: truzzo mania
Il pezzo preferito: da Tropical Pizza.
La canzone più… puttan pop dell’anno.



38. Garbage “Blood For Poppies”
Genere: 90s
Il pezzo preferito: dai papaveri. E forse anche dalle papere.
La canzone più… mi sento di nuovo come se fossi negli anni Novanta and I feel fine dell’anno.



37. Foals “Inhaler”
Genere: math rock
Il pezzo preferito: dagli asmatici.
La canzone più... rock del 2013 del 2012.



36. Harouki Zombi “Objet petit A”
Genere: pop infetto
Il pezzo preferito: dagli zombie di The Walking Dead. E dagli zombie in generale.
La canzone più… ci metto dentro delle frasi a caso in francese perché fa figo dell’anno.



35. Young Dreams “Fog of War”
Genere: indie pop
Il pezzo preferito: dagli hipster che vogliono ascoltare il più grande gruppo del 2013 che nessuno ancora conosce.
La canzone più… sognante dell’anno.



34. Earl Sweatshirt “Chum”
Genere: hip-hop intimista
Il pezzo preferito: da chi non sopporta il gangsta rap.
La canzone più… te lo faccio vedere io che il rap non è solo tette pistole puttane violenza ah ah yo dell’anno.



33. Ren Harvieu “Open Up Your Arms”
Genere: epic pop
Il pezzo preferito: dai romanticoni.
La canzone che più… vorrei sentire interpretata da un cantante lirico dell’anno.



32. Everything Everything “Cough Cough”
Genere: indie schizzato
Il pezzo preferito: da chi ha la tosse.
La canzone più… ma sì, l’importante è che ci sia la salute dell’anno.



31. Sky Ferreira “Sad Dream”
Genere: ballad (non ho detto balada!)
Il pezzo preferito: da chi si sente triste ma non sa perché è triste.
La canzone più… dammi una lametta che mi taglio le vene dell’anno.



mercoledì 29 dicembre 2010

Album 2010 - n. 21 Foals "Total Life Forever"

Foals "Total Life Forever"
Genere: math rock
Provenienza: Oxford, Inghilterra
In classifica perché: è un ascolto apparentemente freddo che con gli ascolti rivela tutte le sue emozioni. Praticamente un duro dal cuore tenero
Se ti piace ascolta anche: Klaxons, Delphic, These New Puritans, Slint
Pezzo cult: "Spanish Sahara"



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