Visualizzazione post con etichetta francesco mandelli. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta francesco mandelli. Mostra tutti i post

sabato 18 luglio 2015

Inferno, e ho detto tutto





La solita commedia - Inferno
(Italia 2015)
Regia: Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Martino Ferro
Sceneggiatura: Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio
Cast: Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Tea Falco, Gianmarco Tognazzi, Marco Foschi, Giordano De Plano
Genere: infernale
Se ti piace guarda anche: I soliti idioti

Nel mezzo del cammin di mostra vita,
mi ritrovai per una pellicola oscura,
ché la diritta via era smarrita.
Molto smarrita. E sì che a me il Nongio garbava parecchio, in passato. In quell'epoca in cui su Mtv oltre a lui c'era l'idolo Andrea Pezzi, il faro esistenziale Massimo Coppola, Camila Raznovich con quella sua fronte enorme, Giorgia Surina che faceva... boh, non so cosa, però lo faceva bene, Marco Maccarini con sulla testa la versione bionda della parrucca di Gullit, Kris & Kris Kristo Santo che bone, senza menzionare i video musicali. Ebbene sì. Una volta, su Mtv passavano i video musicali. Non ci credete, vero?
Quelli erano i bei tempi di Mtv, non come adesso dove ci sono 25 ore su 24 programmi reality finto documentaristici che fanno schifo. Non mi riferisco tanto a quelli di produzione americana, che sono in fondo ancora ancora guardabili, ma a quelli italiani. Passi Teen Mom, ma 16 anni e incinta - Italia è una roba allucinante. E il nuovo programma che trasmettono adesso nel preserale, Surfers, che merdaccia è? E cosa c'azzeccano con il surf 'sti 3 tizi che sembrano usciti da una pubblicità della Tim Tribù?

giovedì 13 giugno 2013

PAZZE DEL NONGIO? ALLORA SIETE DAVVERO PAZZE


Nongio tutto fare: qui in versione fusto da spiaggia...
Pazze di me
(Italia 2013)
Regia: Fausto Brizzi
Sceneggiatura: Fausto Brizzi, Federica Bosco, Marco Martani
Cast: Nongio Francesco Mandelli, Valeria Bilello, Loretta Goggi, Claudia Zanella, Marina Rocco, Chiara Francini, Lucia Poli, Paola Minaccioni, Maurizio Micheli, Gioele Dix, Flavio Insinna, Alessandro Tiberi, Pif, Fabrizio Biggio, Edy Angelillo, Luca Argentero
Genere: temino
Se ti piace guarda anche: Notte prima degli esami e qualsiasi altra infausta faustobrizzolata

Sindrome da temino. Questo è uno dei mali principali della commedia italiana odierna.
Se fosse un temino delle elementari, a un componimento come Pazze di me gli daresti anche un 7+, un buono, un B+ o che cazzo di voti si danno nella scuola di oggi. Come pensierino va più che bene, c’è una intro accattivante, uno svolgimento definito e una conclusione che rimanda alla intro. L’avesse scritto un bambino delle elementari, non potresti dirgli niente. Il giorno dell’incontro con i genitori, potresti pure suggerir loro di incitare il figlio a continuare a scrivere, che un giorno se si impegna potrebbe aprire un bel blog e fare concorrenza persino a Pensieri Cannibali. Se fosse un tema scritto da un bambino delle elementari, Pazze di me sarebbe un compito davvero degno di nota.

...e qui in versione sex symbol.
Fausto Brizzi però non è un bambino delle elementari. È un adulto cresciuto, ha 44 anni, ha esordito con una commedia piacevole come Notte prima degli esami che si è rivelata un successo clamoroso e un (quasi) cult adolescenziale. Dopodiché la sua carriera ha proseguito sui sentieri della commedia italica sentimentaleggiante stupidotta, d’altra parte da uno che si è fatto le ossa scrivendo le sceneggiatura per cinepanettoni come Merry Christmas e Natale sul Nilo, cosa aspettarsi?
Con questo nuovo Pazze di me, il Brizzi non Enrico ha scritto una nuova pagina del suo personale romanzo sui conflitti tra uomini e donne dopo i vari Ex, Maschi contro femmine, Femmine contro maschi e Com’è bello far l’amore. Il protagonista del film è un ragazzo che vive insieme a 7 femmine: sua mamma, tre sorelle, sua nonna, la badante extracomunitaria della nonna e una cagna. Ovviamente ci troviamo nella fiera degli stereotipi: mamma autoritaria, nonna rincoglionita, badante fissata con telenovelas e tv spazzatura, una sorella femminista, una sorella egocentrica e un’altra sorella puttanone, alla faccia della cagna. Ci sono in pratica un po’ tutti i tipi standardizzati di donna che girano intorno alla vita del vessatissimo protagonista, interpretato dal Nongiovane Francesco Mandelli.

"Allora, dottore, è un bimbo o una bimba?"
"Mi spiace, signorina: è un Nongio."
Io gli ho anche sempre voluto bene, al Nongio. Lo seguo dai suoi primissimi passi su Mtv. Lo seguo da Tokusho, per Dio! Ultimamente però sta diventando onnipresente e ha davvero fracassato los cojones. Mi spiace dirlo, ma è così. Come attore, il Nongio poi non regge. Eh, no. Un conto è fare il coatto Ruggero De Ceglie nei Soliti idioti che gli riesce bene, un altro conto è reggere come protagonista di una intera commedia romantica. Un ruolo che uno pensa sia facile e invece col cavolo lo è. Persino lo specialista Matthew McConaughey, che negli ultimi tempi ha dimostrato di essere un attore coi fiocchi, come interprete di romcom non aveva mica vita facile. Non è semplice per niente in pratica e per il Nongio, con la sua recitazione da spot televisivo, è un’impresa proibitiva.
Un poco meglio le interpreti femminili, che si ritrovano ahi loro a fare i conti con personaggi come accennato parecchio monodimensionali. La più promettente sembra comunque essere Chiara Francini, la sorella stronza ed egomaniaca, mentre le maggiori risatine (risate vere e proprie no) le provoca Paola Minaccioni nei panni della badante scansafatiche dell’Est. Il resto del cast è molto ggiovane e molto Mtv (vabbè, Loretta Goggi e Maurizio Micheli a parte), con le partecipazioni di Valeria Bilello, Pif e l’immancabile socio del Nongio, Fabrizio Biggio. Negli ultimi giorni si vocifera però che i due soliti idioti siano sul punto di separarsi, un po' come altre due idiote artiste come Paola e Chiara.
In più, ci sono pure l’ex GF Luca Argentero e Alessandro Tiberi, lo stagista di Boris che ha lavorato pure per Woody Allen. Prima di esclamare “E sticazzi!” vi ricordo che l’ha fatto per quella boiata di To Rome With Love.

Non è allora tanto male, questo Pazze di me. Come temino, non è da buttare nel cestino. Non è nemmeno da incollare al frigorifero tra i migliori componimenti scritti durante l'anno scolastico, però andrebbe più che bene. Questo però non è un temino. Dovrebbe essere Cinema. E, come film, si becca una bella insufficienza. Occhio, bimbo Brizzi, non importa che alle elementari quasi nessuno venga bocciato, tu sei sulla strada buona.
(voto 4--/10)



venerdì 3 maggio 2013

IL SOLITO IDIOTA


I 2 soliti idioti
(Italia 2012)
Regia: Enrico Lando
Cast: Fabrizio Biggio, Francesco Mandelli, Miriam Giovanelli, Teo Teocoli, Gianmarco Tognazzi, Beatrice Bello, Rosita Celentano
Genere: idiota
Se ti piace guarda anche: I soliti idioti (il film), I soliti idioti (la serie)

Non contento di aver visto il primo film, mi sono guardato pure il secondo, che è molto peggio.
Sono proprio il solito idiota.
(voto 3mendo/10)

P.S. Comunque è sempre meglio de Le streghe di Salem. I due soliti idioti, se non altro, a fine pellicola hanno il buon gusto e l'autoironia di ammettere di aver ammazzato il Cinema.

martedì 13 marzo 2012

I soliti idioti. È normale, la volgarità per far ridere è normale

I soliti idioti: Il film
(Italia 2011)
Regia: Enrico Lando
Cast: Francesco Mandelli, Fabrizio Biggio, Madalina Ghenea, Valeria Bilello, Marco Foschi, Miriam Leone, Giordano De Plano, Gianmarco Tognazzi
Genere: (solito) idiota
Se ti piace guarda anche: I soliti idioti - La serie, Scemo e più scemo, S.P.Q.R.

Prendo un impegno: cercherò di scrivere una recensione del film de I soliti idioti senza dire mai: “Dai, cazzo!”.
Da adesso in poi.
Ce la farò?
Mi sa di no, cazzo!

Il film dei soliti idioti non cambierà di una virgola ciò che già pensavate di loro.
Se non vi piacevano prima, dopo la pellicola vi sembreranno ancora più idioti.
Se già vi piacevano, com’è nel mio caso, vi ritroverete davanti a un filmetto guardabile, che a tratti fa ridere ma che è privo degli spunti geniali intravisti qua e là all’interno della serie trasmessa da EmmeTiVì.
È chiaro che il vero cinema è un’altra cosa. Quanto proposto dal Nongio e dal Biggio con questo grande salto su grande schermo è più che altro un’estensione di quanto già fatto in tv e in teatro: un super episodio speciale allungato degli sketch cui ci hanno abituati.
In particolare, la trama (esilissima) della pellicola è incentrata sulle vicende dei loro due personaggi più noti, iconici e divertenti: Father and Son, ovvero Ruggero e Gianluca De Ceglie. Ruggero, interpretato da un Nongio truccato in maniera molto più verosimile di, per dire, Leonardo DiCaprio in J. Edgar, non rappresenta tanto un uomo quanto un’entità. Un incrocio tra un romano doc e un certo imprenditore milanese fissato con le volgarità e con le puttane. Si può intravedere un minimo di critica sociale, in questo, ma per lo più I soliti idioti finiscono per fotografare alcuni soliti (idioti) comportamenti italioti per provocare la risata facile. Così facendo ottengono un effetto positivo, perché in fin dei conti un po’ di sano umorismo disimpegnato è sempre il benvenuto. L’effetto negativo di contro è che così facendo lo sberleffo socio-politico, pur presente, rimane troppo sottotraccia e lo spessore delle loro gag è parecchio ridotto. Almeno nella pellicola.
Nei loro sketch per la tv sono infatti presenti anche personaggi più incisivi, come Padre Boi e Padre Giorgio che con le prese per il culo dedicate al mondo della Chiesa non è che ci vadano giù tanto leggeri.

"Prendi appunti, Clint Eastwood!"
La scelta di concentrarsi soltanto su alcuni personaggi e non su tutti è comunque giusta e per ovvie ragioni inevitabile. Soprattutto per evitare la natura troppo sketchosa degli episodi tv e cercare di dare un senso all’operazione cinematografica. Rischio evitato solo in parte, visto che i personaggi di contorno rimangono appunto un contorno piuttosto superfluo. Gli omosessuali ad esempio regalano alcuni momenti divertenti, però sono presenti giusto attraverso una serie di videoclip musicali che, se all’interno dello show televisivo hanno un senso, all’interno di una pellicola cinematografica, o presunta tale, appaiono piuttosto campati per aria.
Tra gli altri personaggi ci sono anche il metallaro Sebastiano e la tizia del “sciono sciubito da lei”, la cui presenza era obbligatoria, considerata la popolarità, però pure loro non trovano un adeguato inserimento all’interno della storia.
Superflui anche gli (im)moralisti. Però la loro presenza è normale. Così come la volgarità. La volgarità per far ridere è normale. È normale, Marialuce!

La scelta di presentare solo alcuni personaggi era quindi obbligatoria. Si può però discutere sulle scelte che sono state fatte: è infatti un peccato aver lasciato fuori alcuni dei personaggi più divertenti della serie tv, come i già citati preti, i bambini di “mamma esco” Nicolò e Gigetto, l’attualissimo Precario, i palestrati del “quindi quindi” con la partecipazione di Rocco Tanica, i morti di sonno, il nichilista, l’amica cieca e soprattutto il mitico Mafioso.


Chissà se qualcuno di loro non troverà meritato spazio in un sequel che, dopo il successo di questa prima pellicola, per forza di cose arriverà. Volendo fare proprio gli sboroni, si sarebbe potuto anche rischiare l’inserimento di qualche nuovo personaggio a sorpresa. Un rischio che il supermegaproducer galattico Pietro Valsecchi, dietro pure al successo nei cinema di Checco Zalone, forse non ha voluto correre con i suoi idioti al pericoloso esordio al cinema. Un’occasione al proposito era data dall’inserimento del figlio segreto di Ruggero, peccato che pure questo personaggio si risolva in un’unica macchiettistica gag. Stessa sorte per le altre guest-star del film come la vj e attrice Valeria Bilello in versione prostituta e Gianlucamarco Tognazzi in versione avvocato, così come la solita gnocca da commedia all’italiana, la rumena Madalina Ghenea, non va oltre il ruolo della solita (smutandissima) gnocca da commedia all’italiana.


"Cannibal, che minchia di film guaddi?"
C’è una corrente di pensiero che bolla tutte le cose volgari come stupide. Idiote, appunto. Però, come non mi stancherò mai di ripetere, i cinepanettoni non fanno schifo perché sono volgari. Fanno schifo perché non hanno al loro interno una minima idea di cinema e presentano sempre la solita (idiota) solfa di scenette.
Se i soliti idioti vengono criticati perché sono volgari, non mi sta bene. Se questo film viene criticato invece per la seconda questione, ci sta benissimo. A livello cinematografico, il livello qui presente è infatti parecchio basso, per quanto comunque superiore rispetto alle solite (idiote) porcate con De Sica, Boldi, Pieraccioni, Salemme… La regia infatti è piuttosto anonima e lo spunto di sceneggiatura è di quelli che il Nongio e il Biggio possono aver tirato fuori e sviluppato interamente nella durata di un solo aperitivo: la storiella è quella di Ruggero che cerca di evitare le nozze del figlio Gianluca e, per cercare di vincere una scommessa fatta con un suo amico coattone, deve portarlo a Roma a farlo trombare con una strafiga del mondo dello spettacolo. Tutto questo (tutto questo si fa per dire), mentre i personaggi secondari si apprestano a partecipare al matrimonio. Fine della tramona.

Un aspetto positivo sono invece la fotografia, così come nella serie televisiva curata più di alcuni film “d’autore” italici, un trucco che come detto fa sfigurare persino quello delle produzioni hollywoodiane, e una piacevole colonna sonora. Le canzoni sono firmate dagli stessi idioti, in particolare dal Francesco Mandelli che ha piazzato come tema ricorrente la piacevole “I don’t like you anymore” della sua band, gli Orange, più alcune canzoncine “idote” originali. La ciliegina sulla torta è però la presenza della ballad “No distance left to run” dei Blur, che il Nongio da bravo britpopparo che si rispetti ha pensato bene di utilizzare nel momento più drammatico (si fa per dire) della pellicola.

Come detto all’inizio, questo è un film, ma più che altro un episodio allungato della serie tv, che non farà cambiare di una virgola l’opinione che già avevate dei soliti idioti. Per chi li segue dal lontano 2009 su Mtv, comunque, per quanto la visione scorra tranquilla, appare più che altro come una buona possibilità sfumata. Un po’ perché alcune gag, pur divertenti, ormai sono state ripetute allo sfinimento, persino all’ultimo Sanremo (argh!). E poi soprattutto perché se lo show rappresenta una sorta di versione de’ noantri di Little Britain ed è quindi qualcosa di diverso rispetto al solito (idiota) panorama televisivo italiano, la pellicola non riesce a trovare una via alternativa alla solita (idiota) comicità cinematografica italiana.
Un’occasione persa e quindi per la prossima volta vedete di impegnarvi di più soprattutto in fase di sceneggiatura, miei cari Nongio e Biggio. La trama è un ovvio pretesto per le situazioni comiche, okay, però potevate sforzarvi per cercare di tirare fuori qualcosa di più elaborato del solito (idiota) schemino da cinepanettone natalizio.
Non fate i pigri. Dai, cazzo!
(voto 5+/10)

E visto che tanto ormai non sono riuscito a mantenere fede all’impegno preso a inizio post, vi lascio con una “Dai cazzo nucleare” dei Verdena featuring I soliti idioti.

sabato 10 dicembre 2011

Francesco Mandelli: Man of the year 2011 n. 8

Francesco Mandelli
Genere: nongiovane
Provenienza: Erba, Italia
Età: 32
Il passato: Tokusho, Mtv Mad, Lazarus, Manuale d’amore, Generazione mille euro…
Il suo 2011: I soliti idioti in tv e al cinema e a teatro e pure su disco, Squadra antimafia - Palermo oggi, il secondo album con gli Orange “Rock your moccasins”
Il futuro: sempre più (solito) idiota
Perché è in classifica: dai, cazzo!
Ti potrebbero piacere anche: Fabrizio Biggio, Andrea Pezzi, Gip, Alessandro Tiberi, Alex Turner

Avrei voluto parlare di Francesco Mandelli, anche conosciuto come Nongio, senza dire “Dai, cazzo!”. Peccato che mi sono già fregato nella scheda qui sopra con il motivo per cui è presente in classifica. Però il Nongio è molto più del mitico vecchio Ruggero, il Father dei Soliti idioti.
Il Mandelli non viene certo fuori dal nulla e a chi segue Mtv il suo volto da nongiovane che invecchiando sembra paradossalmente sempre più giovane è ben noto da molto mooolto tempo. Al pubblico definiamolo “generalista” si è fatto invece notare grazie (grazie ar cazzo, potremmo dire) a un paio di partecipazioni ai cinepanettoni 2005 e 2006, e pure in Manuale d’amore così come nella fiction di Canale 5 Squadra antimafia - Palermo oggi. L’eclettismo del Mandelli è poi dimostrato anche dalla sua passione musicale, sfogata con i siparietti musicali dei Soliti idioti e con la sua band, gli Orange, autori di un piacevole indie-rock di marca molto british (d’altra parte il not-young ha una formazione culturale totally british) tra Arctic Monkeys e Oasis e autori di due album, Certosa e il recente Rock your moccasins.
Nei Soliti idioti c’è anche un ottimo Biggio, il suo fido compare già dai tempi del precursore Mtv Mad (dove c’era anche la iena Gip), ma senza nulla togliere a lui la vera forma è il Francesco Maria Mandelli, che ci offre una galleria di personaggi esilaranti come sul piccolo schermo italiano non se ne vedevano da quando Mediaset ha avuto la pazza, anzi stronza idea di non trasmettere più Mai dire gol. Tra il mafioso, il nichilista, il precario, l’amica cieca, il bimbo di “mamma esco!”, gli omosessuali, i preti, gli (im)moralisti, etc., quello che ha fatto far loro il botto anche al cinema è ovviamente lui, il Ruggero De Ceglie. E quindi non ce la faccio proprio a trattenermi:
DAI, CAZZO!





Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

DISCLAIMER

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica, pertanto non può considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001. L'autore, inoltre, non ha alcuna responsabilità per il contenuto dei commenti relativi ai post e si assume il diritto di eliminare o censurare quelli non rispondenti ai canoni del dialogo aperto e civile. Salvo diversa indicazione, le immagini e i prodotti multimediali pubblicati sono tratti direttamente dal Web. Nel caso in cui la pubblicazione di tali materiali dovesse ledere il diritto d'autore si prega di Contattarmi per la loro immediata rimozione all'indirizzo marcogoi82@gmail.com